Nota: Questa fic è stata scritta su
richiesta della mia cara sori Seimei per il suo compleanno!! Auguroni
soriiiii!!!^******^
I personaggi purtroppo non appartengono a me ma a quelle dee perfide delle
Clamp! Voglio il 3 di Gouhou Drug!!!>______<
Black Rose
di Miyuki
Com'è triste e vuota questa
stanza.
Non posso crederci. Non avrei mai pensato di poter sentire la tua mancanza
in questo modo.
Per anni ti ho amato, ma a quel tempo ero troppo ingenuo per capirlo e
troppo debole per smettere di farlo. Ma un pò alla volta, dopo la morte di
Hokuto, sono riuscito a trasformare questo sentimento in odio.
Non ti potevo perdonare il fatto di avermi portato via la mia amata
sorella....e nemmeno ora riesco a perdonartelo ad essere sinceri.
Grazie a quell'odio sono riuscito a tirare avanti tutto qusto tempo. Il
mio unico scopo e desiderio era quello di ucciderti. Pensavo in questo
modo di vendicare Hokuto e liberarmi finalmente del tuo fantasma.....ma
vedo che è inutile.....continui lo stesso a perseguitarmi.
Che stupido sono stato a credere di potermi liberare così facilmente
dall'amore che provavo per te.
Che stupido sono stato a non accorgermi che tu eri la mia anima gemella.
Che stupido sono stato a non voler combattere per i miei sentimenti e per
averti sempre al mio fianco, invece di mollare alla prima difficoltà.
E tu....tu sei stato il più stupido di tutti!
Perchè quelle parole, che ho sognato ogni giorno della mia vita da quando
ti ho incontrato, non me le hai dette prima!? Se lo avessi fatto molte
cose sarebbero state diverse. Saremmo potuti essere felici noi due.
Ma ovviamente non hai potuto. Il nome e la maledizione della tua famiglia
te lo hanno impedito.
Tu eri l'unico erede dei Sakurazukamori, clan che si è estinto con te, ed
io sarò l'ultimo dei Sumeragi, perchè non posso più immaginare la mia vita
senza te.
Dopo che ti ho ucciso, anche se il mio scopo era quello di farmi uccidere
da te, ho abbandonato tutto.
Non riuscivo più a restare con i miei compagni perchè sapevo di farli
soffrire e preoccupare con il mio stato d'animo e la mia mancanza di
reazione....specialmente Kamui. Non so se mi perdonerà il fatto di averlo
abbandonato....gli avevo promesso di stargli accanto e proteggerlo ma non
ne sono più in grado. Starà di sicuro meglio di me...e poi non è solo.
Così ora mi ritrovo qui, in questa stanza di motel, a pensare a te
Seishiro, con il dono che hai affidato a Fuuma perchè me lo desse.
Le tue ultime parole erano per me.
Il tuo ultimo desiderio era indirizzato a me.
Hai voluto lasciarmi qualcosa di tuo come consolazione?! Ma che importanza
può avere per me il tuo potere se non ci sei tu a gestirlo!?
Sei crudele Seishiro, lo sei sempre stato.
Ma ti amo, non posso farci niente.
Guardo fuori dalla finestra ed osservo l'oscurità della notte.Sta piovendo
e la pioggia è talmente fitta che sembra quasi offuscare le luci delle
case e quelle al neon delle strade.
Ma la mia attenzione torna sempre al cilindro contenente il tuo
potere....il tuo occhio destro....e non riesco a trattenere le lacrime.
Scoppio a piangere e mi accascio sul letto, stringendo al petto il cuscino
ed invocando il tuo nome.
Non posso continuare così, non ce la faccio.
Se solo, invece di morire da solo, avessi strappato via anche la mia
vita....sarei stato felice di seguirti.
Invece mi hai lasciato qui, a soffrire da solo. Se solo fossi meno codardo
mi lascerei morire e ti raggiungerei ma non credo che apprezzeresti il mio
gesto.
Quando ci rincontreremo voglio vedere un bel sorriso sulle tue labbra, non
i tuoi soliti sorrisi ironici o sciocchi, ma uno vero. Uno di quelli che
ho visto poche volte illuminare il tuo volto...e voglio che sia
indirizzato solo a me.....sempre a me.
Quanto mi piacerebbe poi affogare tra le tue braccia ed il calore del tuo
corpo. Fisicamente sono cresciuto rispetto ai vecchi tempi quando ti
divertivi come un matto a mettermi in imbarazzo con le tue carezze ed i
tuoi gesti equivoci, ma nonostante questo continuo a sentirmi piccolo ed
indifeso nei tuoi confronti.
La mia forza di volontà ha sempre vacillato quando riguardava te, anche se
non lo davo mai a vedere per orgoglio ed ostinazione.
Mi manchi Seishiro, mi manchi da morire!
Dopo un pò le mie lacrime cominciano lentamente a fermarsi. Apro gli occhi
umidi e arrossati e mi ritrovo nuovamente a fissare il tuo dono.
Che cosa dovrei farne? Dovrei utilizzare il tuo potere per fonderlo con il
mio oppure conservarlo gelosamente così com'è? Perchè usandolo renderebbe
solo più concreto il fatto che non ritornerai più da me.
Sospiro ed affondo il viso nel cuscino.
Ora come ora non posso decidere. Non me la sento proprio. E poi tutto
questo tumulto di emozioni mi ha sfinito.
Forse mi conviene dormire un pò....è tardi ormai....magari domani mi
sentirò meglio.
***********************************
Fuori e dentro la camera del motel regnava ancora l'oscurità. L'orologio
digitale appeso al muro segnava l'una e cinque.
Subaru dormiva ancora tranquillamente disteso sul letto.....qualcosa però
lo stava facendo svegliare.
Si mosse leggermente in uno stato di semi-incoscienza. Si sentiva bene e
rilassato....una sensazione che non provava da tanto tempo.
Poi percepì qualcosa di strano....qualcosa che però non lo fece allarmare.
Sentiva una mano calda che gli accarezzava il volto e gli spostava ciocche
di capelli dietro l'orecchio. Un sospiro di beatitudine uscì dalle sue
labbra mentre cominciava ad aprire un pò alla volta gli occhi.
All'inizio, con la vista ancora offuscata dal sonno e dal buio denso della
stanza, non vide nulla....ma quel tocco gentile sul suo viso era ancora
presente.
Si avvicinò inconsciamente a quel calore e come fece ciò una risata dolce
arrivò al suo orecchio, seguita subito dopo da una voce profonda.
"Sei sempre stato così tenero Subaru"
In un attimo il ragazzo fu completamente sveglio. Allungò una mano verso
l'interruttore dell'abajour e l'accese.
Il suo cuore smise di battere per un istante alla scena che gli si
presentò davanti agli occhi.
Di fronte a lui, seduto sul letto, stava Seishiro tutto sorridente.
Indossava il suo solito abbigliamento scuro, pantaloni e camicia nera con
il lungo impermeabile dello stesso colore.
Era la sua mano che lo stava accarezzando.
Subaru lo fissò con occhi sbarrati ed espressione incredula mentre si
alzava su un gomito.
"Seishiro......"
"Proprio io"
"Tu cosa.....come....sto sognando vero?"
"Non direi...guarda" disse afferrandogli una mano e portandosela alle
labbra per baciarla "Visto? Sono reale."
Il Sakurazukamori esibì uno dei suoi soliti sorrisi divertiti di fronte
all'incertezza del ragazzo. Subaru lo stava fissando ancora sbalordito ma
un pò alla volta i suoi occhi cominciarono a riempirsi di lacrime ed alla
fine si scaraventò tra le sue braccia, stringendosi alle sue spalle.
L'espressione sul volto di Seishiro si addolcì mentre stringeva a sé quel
corpo tremante e piangente.
"Seishiro....Seishiro....sei di nuovo qui....sei tornato da me...."
mormorò tra un singhiozzo e l'altro.
"Si piccolo...sono qui"
"Ma com'è possibile....tu dovresti essere morto...io...io ti ho ucciso..."
"Sei stato tu a chiamarmi.....con le tue preghiere e le tue lacrime..."
I due rimasero in silenzio alcuni minuti, stretti tra le braccia
dell'altro. Poi il Sakurazukamori allontanò dolcemente il compagno e gli
passò le dita sul volto per asciugare la pelle umida per il pianto.
Subaru lo fissava intensamente e nei suoi occhi le emozioni erano in
tumulto. C'erano così tante cose che gli voleva dire ma non riusciva a
trovare le parole.
Loro però non sembravano averne bisogno per capirsi.
Seishiro gli afferrò il capo e lo avvicinò al suo, fino a far incontrare
le loro labbra in un bacio.
Il Sumeragi chiuse subito gli occhi ed assaporò quel gesto fino in fondo.
Quanto aveva sognato quel momento.
Il bacio all'inizio era un semplice tocco, lieve e dolce, che un pò alla
volta divenne più profondo e passionale. Seishiro passò la lingua sulle
labbra del compagno, il quale le socchiuse all'istante per dargli libero
accesso alla sua bocca. Così le loro lingue cominciarono a sfiorarsi ed
avvinghiarsi tra di loro.
I due ragazzi si allontanarono dopo un pò per riprendere fiato. I loro
sguardi erano incatenati l'uno all'altro.
"Mi sei mancato"
"Lo so"
"Ed ho sempre mentito quando dicevo di odiarti....in realtà non ho mai
smesso di amarti...."
"So anche questo...ed anch'io ti ho sempre amato"
Con queste poche parole, che per loro equivalevano a volumi di
dichiarazioni, tornarono a baciarsi con foga.
Subaru si agganciò saldamente al suo collo mentre Seishiro dominava il
bacio e lo faceva lentamente ridistendere sul letto, adagiandosi su di
lui.
Le loro mani vagavano curiose sul corpo dell'altro, accarezzandosi a
vicenda, e così il Sumeragi riuscì a sfilare dalle spalle il lungo
impermeabile del compagno, facendolo poi cadere a terra.
Seishiro abbandonò le sue labbra cominciando a cospargere di piccoli baci
il volto dell'amato per poi scivolare giù verso il collo, mordicchiando e
leccando la candida pelle.
Subaru girò la testa in modo da lasciargli un migliore accesso mentre
sentiva che la sua maglietta veniva estratta dai pantaloni, ora
sbottonati, e sollevata quel tanto che bastava per esporre il ventre. Una
mano cominciò ad intrufolarsi sotto la stoffa sfiorando il torace ed i
capezzoli con le dita.
Un sospiro gli sfuggì dalle labbra mentre giocherellava con i capelli di
Seishiro, tutto concentrato a baciargli il collo ed a lasciargli di sicuro
un paio di succhiotti.
"Sei-chan...." sussurrò.
Il ragazzo sorrise e fece voltare Subaru per baciarlo nuovamente con
passione ricambiata all'istante. Lo abbracciò stretto per la vita ed i
loro bacini entrarono in contatto, mandando una piacevole scossa nei loro
corpi.
Subaru faceva le fusa come un gatto mentre si agitava tra le sue braccia
in cerca di un contatto maggiore. Gli sembrava davvero di sognare. Avere
di nuovo con lui Seishiro e poter finalmente dare sfogo ai suoi sentimenti
era qualcosa di troppo bello per essere vero.
Il Sakurazukamori interruppe il bacio e si allontanò leggermente da lui,
ma solo per sfilargli completamente la maglia e gettarla a terra vicino al
suo impermeabile. Poi si mise a fissare con sguardo famelico quel petto
nudo delicato ma ben modellato.
Fece scivolare le mani su di esso, sfiorando i capezzoli e prendendoli tra
le dita per un attimo prima di riprendere a vagare. Scese con le labbra a
giocherellare nuovamente con il collo e la spalla mentre i loro corpi
tornarono ad aderire tra loro.
Subaru si lasciò sfuggire un lieve gemito di piacere quando le loro
erezioni crescenti entrarono in contatto attraverso la stoffa dei
pantaloni.
Un sorriso malizioso comparve sulle labbra di Seishiro mentre tornava a
fissare il volto del compagno, ora leggermente arrossato e con la bocca
socchiusa per la respirazione irregolare.
"Subaru...." sussurrò suadente nel suo orecchio, attirando la sua
attenzione. Un occhio verde ed uno candido si puntarono su di lui con
adorazione e passione.
"Dimmi la verità, Subaru - sorridendo ancora più maliziosamente - sei
ancora vergine non è vero?"
Il ragazzo spalancò leggermente gli occhi ad una simile domanda ed avampò
ad una velocità incredibile, proprio come faceva anni fa.
"Sei..Seishiro!" mormorò imbarazzato, distogliendo lo sguardo.
Il Sakurazukamori ridacchiò divertito, era ancora molto soddisfacente
farlo reagire a quel modo nonostante fosse passato tanto tempo....ma aveva
visto giusto.
"Ho ragione vero?" disse con tono seducente "Nessuno ti ha mai toccato
qui..." e scese a stuzzicare i capezzoli con la punta della lingua per poi
mordicchiarli dolcemente.
"...o qui..." ed introdusse una mano dentro i pantaloni e sotto gli slip
per andare ad accarezzare il suo membro pulsante.
"...oppure qui..." e scivolò ancora più in basso, andando a sfirorare la
piccola apertura tra i glutei con le dita.
Ad ogni tocco Subaru gemette ed inarcò la schiena. Il suo volto era in
fiamme ed avrebbe voluto allontanarsi per non fissare Seishiro mentre lo
faceva impazzire a quel modo, ma quegli occhi lo tenevano incatenato.
"Sei...shiro....ti prego...." mormorò.
"Che cosa vuoi Subaru?"
Il ragazzo esitò un attimo arrossendo, se possibile, ancora di più. Trasse
un profondo respiro e poi parlò.
"Voglio...voglio che tu faccia l'amore con me....che mi possegga e mi
faccia completamente tuo...."
Gli occhi di Seishiro si illuminarono ed uno di quei sorrisi che
desiderava così ardentemente vedere comparve sul suo volto. Poi bacio il
compagno fugacemente.
"Come potrei rifiutare una richiesta così allettante..."
Così nel girò di pochi minuti entrambi i ragazzi giacevano nudi tra le
lenzuola del letto, i vestiti abbandonati in qualche punto non definito
del pavimento.
Braccia e gambe avvinghiate tra di loro, pelle contro pelle....Subaru
fremeva di piacere sotto il possente corpo di Seishiro. Era vero. Non
aveva mai fatto una cosa del genere con nessuno, uomo o donna, perchè
inconsciamente si era riservato per una sola persona. L'unica che credeva
di non poter mai avere....ma che ora era lì con lui.
Poteva sentire la bocca del compagno vagare sul suo petto, soffermarsi a
torturare i suoi capezzoli, per poi scendere giù verso il centro del suo
bisogno.
La sua mente era appannata dalle troppe sensazioni. Non riusciva a
formulare frasi coerenti, solo a gemere e contorcersi sotto quei tocchi.
Un urlo strozzato gli sfuggì dalle labbra quando Seishiro baciò la punta
del suo membro e cominciò a leccarlo, per poi prenderlo totalmente in
bocca.
Subaru inarcò la schiena ed artigliò le dita tra i suoi capelli, tirandoli
forse con un pò troppa forza ma Seishiro non ci fece caso. Era troppo
occupato a farlo impazzire con il suo lavoro lento e provocante.
"Aaahh...Sei...shiro....non...smettere....."
Il ragazzo alzò lo sguardo per osservare il volto arrossato e stravolto
dal piacere del compagno e sorrise. Fece scivolare una mano fino alle sue
labbra e Subaru senza obbiettare cominciò a succhiarle ed a stuzzicarle
con la sua lingua.
Ciò servì anche a soffocare i gemiti e le urla di piacere quando raggiunse
il culmine e si svuotò completamente nella bocca di Seishiro, che non si
lasciò sfuggire una sola goccia.
Poi si alzò e tornò a baciare quelle dolci labbra mentre faceva scivolare
la mano umida di saliva tra i suoi glutei, fino a sfiorare la piccola
apertura nascosta tra di essi.
"Sei pronto ad appartenermi totalmente?" sussurrò il Sakurazukamori,
accarezzando con l'altra mano il suo volto.
"Non chiedo di meglio" rispose con un sorriso sereno che gli illuminava il
volto.
Seishiro introdusse allora un primo dito nella stretta apertura,
cominciando a muoverlo con calma. Quando si fu assicurato che quell'intrusione
non desse alcun fastidio a Subaru ne introdusse un secondo....poi un
terzo.
Muovendoli assieme cercò di rilassare i muscoli in previsione della vera
penetrazione. Voleva causare meno dolore possibile al suo amante....voleva
rendere la loro unione indimenticabile.
"N-Non ce la faccio più....ora....fallo....." sussurrò con occhi
imploranti mentre attirava a sé il suo volto per baciarlo.
Seishiro tolse lentamente le dita e si posizionò tra le sue gambe, la
punta della sua erezione pronta a possederlo. Subaru fece un cenno
d'assenso con il capo e subito il compagno cominciò a spingere contro la
sua apertura. Con una lentezza snervante entrò dentro di lui e Subaru
dovette trattenere il respiro e mordersi un labbro per non urlare.
Un pò di dolore c'era stato ma nulla in confronto a quello che aveva
provato pensando di avere perso per sempre la persona che amava. E poi la
gioia di quell'unione era più forte di qualsiasi altra sensazione.
Una volta che la sua erezione era completamente immersa nel corpo
dell'amato, Seishiro si fermò un istante per dare modo a Subaru di
abituarsi alla sua presenza e ne approfittò per leccare via una lacrima
fuggiasca che era scesa lungo una guancia.
"Sei stupendo" gli sussurrò.
Subaru sorrise, senza aprire gli occhi e senza dire una parola,
cominciando a bearsi di quella posizione intima in cui si trovavano. Gli
avvolse il collo con le braccia e mosse leggermente il bacino, facendogli
capire di continuare.
Allora Seishiro lo afferrò per i fianchi e cominciò a spingere, dentro e
fuori dal suo corpo. Subaru inarcò la schiena e tornò a gemere senza
controllo.
La sensazione di completezza che lo invadeva era qualcosa di
indescrivibile. Le loro anime sembravano uscire dai loro corpi e toccarsi,
fondendosi in un solo essere.
Sumeragi e Sakurazukamori. Due metà della stessa moneta.
Il destino crudele li aveva resi nemici....ma allo stesso tempo li aveva
resi perfettamente compatibili.
"Oddio...Sei...Seishiro...ahhh....più forte....."
"Subaru...."
Entrambi continuavano a mormorare i propri nomi a vicenda mentre si
avvicinavano sempre di più al culmine. Seishiro lo possedeva con forza e
desiderio per troppo tempo segregati nelle profondità del suo cuore ed
ogni volta andava a colpire quel punto particolare che faceva impazzire
Subaru. Poi afferrò con una mano l'erezione del compagno e cominciò a
pomparla a ritmo con le sue spinte.
I due ragazzi vennero nello stesso istante, Subaru svutandosi sui loro
ventri e Seishiro dentro di lui. Quest'ultimo poi si accasciò sul
compagno, esausto ma estremamente soddisfatto.
Rimasero in quella posizione per alcuni minuti, ancora immersi l'uno
nell'altro, cercando di controllare la propria respirazione. Seishiro
sentì una mano tra i suoi capelli ed alzò leggermente la testa,
incontrando un Subaru dal sorriso raggiante sul volto.
"Ti amo" mormosò alzando una mano per accarezzargli il volto.
"Anch'io ti amo"
Seishiro gli afferrò la mano e se la portò alle labbra, per baciarne il
dorso. Poi ne accarezzò la pelle liscia ed immacolata con il pollice.
"Il mio marchio è scomparso" sussurrò fissando con intensità l'amato "Ciò
che ti legava a me come preda e cacciatore non c'è più..."
"Ma alla fine mi hai catturato."
"Non è esatto. Tu hai catturato me. Il cacciatore è rimasto ammaliato
dalla sua preziosissima preda e non è riuscito ad ucciderla....sperando
segretamente di poterla legare a sé, un giorno, in un altro modo...."
sorrise maliziosamente "E ci è riuscito"
"Ora sono tuo mio bel cacciatore" disse ricambiando il sorriso.
"Già....ora ti ho marchiato come ho sempre desiderato..."
Con questo si alzò sui gomiti e baciò appassionatamente il suo amato, poi
uscì finalmente dal suo corpo stendendosi accanto a lui ed attirandolo a
sé in un forte abbraccio.
Subaru si accoccolò contro il suo forte petto ed appoggiò la testa sulla
spalla mentre Seishiro gli accarezzava dolcemente i capelli. Com'era bello
sentire il calore di un'altra persona al proprio fianco. Era una
sensazione che il Sakurazukamori non aveva mai provato prima di incontrare
quello splendido ragazzo dagli occhi smeraldo, che era riuscito ad
infrangere il giaccio che avvolgeva il suo cuore.
"Sei-chan....." mormorò Subaru mezzo addormentato.
"Dimmi piccolo?"
"Non mi lascerai più vero? Non voglio restare di nuovo da solo...."
Seishiro si zittì di colpo e ci mise un pò prima di rispondere.
"Non sarai mai solo. Sarò sempre con te Subaru, sempre......."
"Bene...." ed un piccolo sorriso comparve sulle sue labbra, prima che
cedesse definitivamente al sonno.
Seishiro lo fissò a lungo dormire, accarezzandogli i capelli ed il volto.
La sua espressione era dolce ma triste allo stesso tempo....gli occhi che
erano sempre rimasti impassibili di fronte a tutto, ora erano lucidi.
".....sempre mio amato Sumeragi.......anche se tu non potrai
vedermi......" e si abbassò sulle sue labbra per baciarlo un ultima volta.
***********************************
Subaru si svegliò il mattino dopo quando i raggi del sole colpirono il suo
viso, disturbando il suo sonno. Lentamente tornò nel mondo reale,
allungando un braccio verso la sua destra, dove sapeva che Seishiro stava
dormendo. Ma la sua mano non incontrò altro che lenzuola fredde.
Il ragazzo allora aprì gli occhi e vide che accanto a sé non c'era più
nessuno. Seishiro era scomparso.
Balzò subito a sedere sul letto, guardandosi attorno freneticamente alla
ricerca del suo amato. Ma non c'era alcuna traccia della sua presenza.
La camera era esattamente nelle stesse condizioni in cui l'aveva lasciata
la sera precedente prima di addormentarsi e di averlo incontrato. Il che
non era nulla di insolito.
Il fatto strano era che indossava ancora i propri vestiti e non vi era
alcuna traccia delle loro attività notturne.
La sua mente divenne improvvisamente vuota mentre fissava senza vedere
quello che lo circondava.
Un sogno?
Aveva davvero sognato tutto?
Seishiro non era mai stato in quella stanza e non avevano mai fatto
l'amore. Era stato tutto un frutto della sua immaginazione, del suo
disperato bisogno di averlo con sè.
In quel momento il suo cuore ricevette la pugnalata definitiva ed andò in
frantumi. Lo sapeva che era stato tutto troppo bello per essere vero.
Non riusciva neppure a trovare la forza di piangere. Era completamente
svuotato.
Non si mosse neppure per alcuni minuti. Non ne aveva la forza.
Poi uno strano profumo attirò la sua attenzione. Aveva un qualcosa di
famigliare....qualcosa che gli ricordava......
Si voltò lentamente verso il comodino dove era appoggiato il dono di
Seishiro......e sopra di esso erano appoggiate due rose nere. Si sedette
sul bordo del letto e ne prese in mano una, accostandola al volto.
Sì....conosceva quell'aroma.....era lo stesso di Seishiro....ma non era
stato tutto un sogno?
Tornò a fissare il cilindro in vetro e per un attimo vide chiaramente
riflessa la sua immagine. Spalancò sorpreso gli occhi.
Poi si alzò, con ancora la rosa in mano, e si diresse quasi barcollando
verso un piccolo specchio appeso al muro, vicino alla porta del bagno.
Allora ne ebbe la certezza. Aveva visto giusto.
Sul suo collo c'era una piccola macchia rossa....esattamente nello stesso
punto dove Seishiro gli aveva lasciato un succhiotto.
Subaru si lasciò sfuggire una risatina quasi isterica mentre un paio di
lacrime solcavano le sue guancie.
Non aveva immaginato tutto. Era successo veramente!
Non capiva ancora come fosse stato possibile ma non gli importava.
All'improvviso gli tornarono in mente le ultime parole di Seishiro....con
la vaga sensazione che avesse aggiunto qualcos'altro dopo. Che tutto
quello racchiudesse un misterioso messaggio.
Per qualche istante rimase lì in piedi a pensare, fissando distrattamente
la rosa nera che teneva in mano....poi spostò la sua attenzione sul dono
di Seishiro.
Sorrise.
Forse, nonostante tutto, un modo per rimanere insieme c'era.
*OWARI*
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