Note: questa fic è il seguito di Heat…non è necessario leggerla per capire questa ma se lo fate ci rendete felici XD Naruto è gestito da Miyu mentre Sasuke da Saya…gli altri…beh…un po’ come capita u__u
Bearing di Miyuki & Saya
Un altro giorno era sorto sul villaggio di Konoha. Era ancora piuttosto presto ma i tenui raggi del sole facevano già capolino dalle finestre delle abitazioni cominciando a svegliare un po’ alla volta la popolazione. Naruto affiorò lentamente nel mondo reale abbandonando il mondo dei sogni con un lievissimo gemito contrariato. Il suo corpo percepiva che si era svegliato prima del solito quel giorno ma non poteva fare nulla per bloccare il processo, al massimo si sarebbe rimesso a dormire di nuovo se non era ancora ora di alzarsi. Così, un po’ alla volta, aprì gli occhi stropicciandoseli poi con una mano e trovandosi a fissare qualcosa di nero. Corrugò le sopracciglia non capendo subito cosa fosse a causa del sonno che intorpidiva ancora il suo corpo ed i suoi sensi…ma alzando di poco il capo si ritrovò davanti il volto impassibile ma rilassato del suo compagno. Allora sorrise. Erano sei mesi che stavano assieme e da cinque che vivevano assieme nella tenuta degli Uchiha, dove Sasuke aveva voluto tornare ad abitare con lui…ed ogni giorno che si svegliava tra le sue braccia gli sembrava quasi impossibile che tutto quello fosse reale per davvero. Non era più solo. Aveva qualcuno al suo fianco che lo amava. Era una bella sensazione quella di essere desiderato da qualcuno, non pensava che l’avrebbe mai provata. Si mosse istintivamente contro il suo petto, nascondendo il viso contro di lui e percependo il suo inconfondibile profumo. Gli piaceva…gli piaceva da morire. Sauske si rigirò leggermente stringendo il biondino a sé continuando a dormire indisturbato. Naruto sorrise…non gli capitava spesso di potersi gustare lo spettacolo di un Sasuke addormentato, solitamente succedeva sempre il contrario. Così decise di approfittarsene un po’. Passò anche lui le braccia attorno al suo corpo e prese a posare lievi baci sulla pelle del collo e del petto lasciata scoperta dalla maglietta. Il giovane Uchiha sospirò stringendolo di più a sé mentre il sonno lentamente lo stava liberando dalla sua prigione dorata… aprì con calma i suoi occhi scuri puntandoli su Naruto sorridendo leggermente, come solo al suo compagno poteva mostrare. ”Buon giorno dobe…” “Mh…buon giorno a te….” rispose con un sorriso simile. Sasuke alzò la mano accarezzandogli la guancia. ”Dormito bene?” Il biondino strusciò un po’ il viso contro quel tocco. “Benissimo…come sempre…” Il moro si girò di scatto imprigionandolo sotto il proprio corpo baciandogli dolcemente le labbra per poi staccarsi e fissarlo. ”Questo pomeriggio devo partire per una missione… starò via qualche giorno credo…” disse sospirando leggermente. “Lo so…me ne hai parlato anche ieri sera” disse Naruto circondando il collo del compagno con le braccia, un po’ gli dispiaceva che se ne andasse, anche se solo per pochi giorni, ma sapeva che le missioni venivano prima di tutto per loro. Sasuke gli bacio dolcemente il collo per poi continuare. “Quando devi stare da Tsunade?” chiese, per sapere quanto tempo aveva da passare con lui… Naruto lanciò un’occhiata all’orologio sul comodino. “Tra poco più di un’ora” Il moro sorrise passando le mani sotto la maglietta che portava Naruto baciandogli il collo con passione crescente. “Mhhh…hentai…pensi solo a quello…” sussurrò il biondo con malizia, passandogli lentamente le mani tra i capelli e lasciandolo fare. Il moro staccò la bocca dalla pelle calda del compagno, alzando la testa sorridendo leggermente. ”Mhm… non potrò toccarti per i prossimi giorni… penso sia il minimo fare l’amore con te prima di partire… sai…” “Oh si…però l’abbiamo fatto anche ieri sera…” mormorò allungando il collo a mordicchiargli la mandibola “Non che mi dispiaccia, sia chiaro…” Il moro non aggiunse altro, attaccò le sue labbra, mentre le mani trovarono i suoi capezzoli giocandoci dolcemente e la sua lingua duellava passionalmente con quella di Naruto… poteva sembrare strano a qualcuno, ma non a Sasuke… se fosse per lui, non si staccerebbe mai dal compagno… Naruto gemette nel bacio assecondando il duello delle loro lingue e stringendosi di più al corpo perfetto del suo compagno, si strusciò un po’ contro di lui per provocarlo, eccitarlo come sapeva che gli piaceva, il tutto mentre allargava le gambe per farlo stare più comodo. Sasuke si accomodò tra le gambe del biondino mentre continuava a baciarlo… le sue mani scivolarono di nuovo al bordo della maglietta e per un momento si staccò dalle labbra del compagno per liberarlo dall’indumento… riscese sul suo corpo, baciando la pelle bollente dell’incavo del collo, seguendo una scia precisa catturando tra i denti dolcemente il capezzolo sinistro, giocandoci… A quella stimolazione Naruto si inarcò per avvicinarsi alla sua bocca, artigliando con più forza i capelli prima di far scivolare in basso le mani e fare lo stesso che aveva fatto Sasuke poco fa. Le infilò sotto la maglietta, accarezzandogli la schiena, e sollevandola sempre di più così da esporre la sua pelle contro la propria…amava sentirsi in diretto contatto con lui. La lingua bagnata del moro poi scivolò sul suo petto fino ad arrivare al sigillo, da quando l’avevano fatto la prima volta aveva imparato che toccare quell’intricato disegno portava Naruto in estasi e da allora continuava a dedicargli almeno qualche momento mentre facevano l’amore… passò la punta della sua lingua sul sole stimolandolo dolcemente, i suoi occhi come sempre puntati sul viso del compagno… Naruto provò un’ondata di calore a quel tocco che rese ancora più irregolare il suo respiro e gli strappo alcuni gemiti di piacere…Sasuke lo conosceva troppo bene e sapeva come farlo fremere e desiderare di più…e questo lo riempiva di soddisfazione. In qualche modo riuscì a privare il compagno dalla maglietta e poi gettò la testa in dietro all’ennesimo brivido d’eccitazione…si lasciò andare e si affidò alle sue cure. Sensualmente gli passò le mani sui fianchi fino ai pantaloni del pigiama che portava, e mentre giocava con il sigillo e l’ombelico del compagno, con lentezza gli abbassò i pantaloni, per infine sfilarglieli completamente, buttandoli in un angolo della stanza, dimenticati… poi continuò il suo viaggio fino al ventre… avevano poco tempo… perciò decise di non torturarlo troppo, accogliendo il suo sesso nella propria bocca leccando e succhiando, mentre le mani scivolarono sulle sue natiche dure… per poi andare alla ricerca della porta al suo paradiso personale… “A-ah…Sasu…ke…” gemette afferrandogli alcune ciocche nere tra le dita e seguendo i suoi movimenti, incitandoli con il bacino per aumentare quell’intossicante sensazione…tutto ciò che gli faceva lo faceva impazzire ed un po’ alla volta la ragione ed il controllo abbandonarono il suo corpo. Il moro sorrise introno al suo sesso, mentre le dita trovarono la loro meta… gentilmente infilò l’indice dentro il corpo del biondino, anche se ormai dopo sei mesi era sicuro che non gli desse più fastidio, ma per non fargli male preferiva ogni volta prepararlo come si doveva… Naruto si inarcò fremendo di piacere a quell’intrusione e si mosse contro di lui per accogliere quel dito nel suo corpo…amava Sasuke…amava come lo faceva sentire, sicuro e protetto…ogni suo gesto gli faceva capire quanto gli era prezioso…anche in quel momento si preoccupava che non provasse dolore…e lui non ne provava…e per questo lo voleva, lo voleva con tutto sé stesso. “Sasuke…p-presto…ti voglio…- ansimò – Ti…mhh…prego…” Sasuke si staccò dal suo sesso alzando la testa. ”Ne sei sicuro? Non voglio farti male…” “F-fallo…ti voglio…” sussurrò socchiudendo gli occhi e fissandolo con occhi azzurri screziati di un rosso brillante. Come a voler dare più peso alle sue parole divaricò maggiormente le gambe. Il moro sfilò le dita dal corpo del compagno risalendo fino al suo viso, baciandolo con dolcezza per poi staccarsi e liberarsi dei propri pantaloni, per tornare a sdraiarsi sopra di lui, facendo entrare in contatto le loro pelli calde. Si posizionò bene tra le sue gambe e baciò le sue labbra mentre con prudenza scivolava dentro il corpo bollente del compagno. Ma Naruto quella mattina era incontrollabile, fremeva di desiderio e bramava la sensazione di completezza che avrebbe provato non appena Sasuke lo avrebbe posseduto completamente, così stringendosi a lui si mosse e fece scivolare in un sol colpo la virilità del compagno dentro il suo corpo. Emise un urlò roco di piacere inarcandosi sotto di lui. Per un attimo l’ultimo degli Uchiha si preoccupò d’avergli fatto male, ma poi osservando il viso contorto di puro piacere del biondo capì che non era così. Iniziò a muoversi con passione dentro il suo corpo… baciava le sue labbra assaggiando il sapore che non avrebbe potuto avere per un paio di giorni per via della missione… però in quel momento l’unica cosa che importava erano loro due… uniti in un unico corpo… con amore… Naruto ansimava ed assecondava le spinte del moro con trasporto…come tutte le volte che facevano l’amore percepiva il suo chakra fondersi con quello di Kyubi e vorticare dentro di lui, tendendosi per andare ad avvolgere in un dolce abbraccio quello di Sasuke. Si sentiva caldo…fremeva di desiderio…mormorava parole senza senso contro il suo orecchio, chiedendogli di più, sempre di più. Sasuke lo amava in silenzio, ma con ogni mossa che faceva si sentiva trasparire la sua passione per il compagno, con ogni penetrazione si sentiva il suo amore per Naruto… un amore enorme… catturò di nuovo le labbra del biondo baciandolo con passione aumentando il ritmo del amplesso…ed in quel modo a Naruto non ci volle molto a raggiungere il massimo della passione, gemendo nel bacio e stringendolo tra le sue braccia mentre si svuotava tra i loro corpi fremendo. Con un ultima spinta poderosa anche Sasuke venne nelle profondità del corpo del compagno gemendo il suo nome, per poi crollare sul corpo del biondo baciandogli dolcemente il collo. Naruto rimase immobile cercando di riprendere fiato e forze, poi passo le mani sulla sua schiena in lente carezze. “Ti amo…e so già che mi mancherai da impazzire…” “Mhm… anche io ti amo…” Si alzò leggermente fissandolo negli occhi. ”Il ricordo del tuo profumo, del tuo calore… mi accompagnerà nella missione…” Si sfilò lentamente dal suo corpo. ”Adesso è ora di farci la doccia e andare…” tornò a fissarlo ”Ho detto ai mocciosi che devono stare con te e non poltrire…” Naruto a quelle parole fece una piccola smorfietta esasperata. “Mi toccherà tenere buono Tano per non farlo azzuffare con i gemelli…” Il moro lo fissò con la sua solita espressione… cioè senza espressione. ”Tano gli da motivo per divertirsi… perché reagisce... dovrebbe fare come Shizuka, semplicemente ignorarli…” Un leggero sorriso si formò sulle labbra mentre si girava. ”E poi… è difficile non dargli fastidio, ti assomiglia troppo…” “ah ah…simpaticone…invece Shizu assomiglia molto a te…musone ed asociale come eri un tempo…” Sasuke scosse leggermente la testa, era ancora così, tranne con le persone che decideva lui, cioè con Naruto, Kakashi, Iruka e bambini… ne più ne meno… ”Su, Tsunade ti sgriderà hai ancora 10 minuti per prepararti…” “D’accordo….” disse scostandosi svogliatamente dal suo abbraccio e scivolando giù dal letto completamente nudo “Vieni a farti la doccia con me?”
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“Naruto-sensei è di nuovo in ritardo…” osservò Mariko standosene seduta sotto un albero del campo di allenamento scelto dal Jounin. Shizuka se ne stava appoggiato al tronco a braccia conserte con espressione indifferente, il ritardo del sensei ormai era un’abitudine a cui non faceva più molto caso. “Bacchan lo tiene sempre più del dovuto…” rispose Tano mentre camminava su è giù di fronte ai compagni. Era risaputo che Tsunade lo stava preparando per diventare rokudaime, era uno dei più forti ninja del villaggio, aveva anche il proprio gruppo di Anbu e si dimostrava sempre un valido combattente… “Si più rispettoso quando parli dell’Hokage, baka…” lo rimproverò il rosso. Il ragazzo dai capelli azzurri si girò verso il compagno. ”Zitto Shizuka! E non darmi del idiota…” Quest’ultimo lo fissò alcuni istanti e poi scrollò le spalle indifferente, Mariko sospirò esasperata. “Per favore ragazzi, non litigate…” Il ragazzino si girò verso la femmina del gruppo. ”Ha iniziato lui!” Non riuscii quasi a finire la frase quando sentì il braccio di qualcuno avvolgere le sue spalle. ”Ciao Tano..” sussurrò una voce che conosceva bene… e non appena si girò riconobbe uno dei due gemelli del gruppo di Uchiha… Shizuka spostò lo sguardo su di loro e fissò Shiroi come a volergli fare un buco in fronte con la sola forza degli occhi, Mariko invece sorrise allegramente alzandosi in piedi ed andando incontro al gruppetto. “Ragazzi…Hikaru…ciao! Cosa ci fate qui? Sasuke-sensei non è partito in missione oggi?” chiese la mora sempre super informata. Tano si liberò dalla presa del gemello che gli dava fastidio, mettendosi in posa di combattimento. ”Che cosa volete da noi..” Mentre Hikaru si avvicinò all’amica. ”Beh… Sasuke-sensei ha detto che per questi giorni dovremmo allenarci sotto… - il suo sguardo si indurì leggermente – Uzumaki-sensei…” disse guardando da un’altra parte… “La trovo una bella notizia. Sarà divertente allenarci insieme per una volta!” Intanto Kuroi si avvicinò al gemello con espressione chiaramente assonnata ed i capelli bicolore più spettinati del solito. Appena ce lo ebbe vicino appoggiò la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi. “Ho sonno…” mormorò. Shiroi guardò il fratello, avvolgendo il braccio introno alla sua vita per tenerlo in piedi. ”Riposati finché non arriva Naruto-sensei…” Trovò anche il momento di lanciare un occhiataccia alla loro compagna di gruppo, di tenere a bada la sua lingua biforcuta, perché se la sarebbe vista brutta… la ragazzina lo fissò leggermente arrabbiata ma sapeva… che era l’unica tra i sei a cui non piaceva, ma non perché avesse dentro di sé il demone, solo… perché le aveva portato via il suo Sasuke-sensei… Tanoshimu aveva percepito più che bene quel tono della ragazzina e già tremava leggermente di rabbia… dentro di sé chiedendole di fare qualsiasi cosa per poterla insultare… “Mhh…mi fai da cuscino…” chiese Kuroi fissando il fratello con occhi socchiusi, stanco com’era gli interessava gran poco dei battibecchi della loro compagna, se si cacciava nei guai fatti suoi, imparava ad uscirne da sola. Così i gemelli non si mossero troppo, uno per via della stanchezza, l’altro per farlo riposare… e mentre lo teneva stretto a se gli accarezzava il fianco… Tanoshimu roteò con gli occhi e si appoggiò accanto a Shizuka, incrociando le braccia sul petto fissando un punto impreciso per terra. Il rosso lo fissò con la coda dell’occhio e poi tornò a fissare con scarso interesse ciò che stava accadendo attorno a loro. “Dai Hikaru…non essere così arrabbiata…” cercò di calmarla l’amica. La bionda fissò per un attimo l’amica per poi sospirare: ”Ci rinuncio… non capisco nessuno di voi, cosa potete vedere… - attenta a non usare parole offensive chiese – in Uzumaki-sensei!” “Parlavate di me!?” chiese il Jounin comparendo a pochi metri da loro con la solita aria spensierata e sorridente “Bene, vedo che ci siete tutti…” Tanoshimu sorrise solare incontrando a meta strada Naruto. ”Sei in ritardo…” rispose al saluto del maestro… intanto Shiroi annuì in saluto al biondo, mentre Hikaru lo fissava con occhio critico. “Sono stato trattenuto dall’Hokage…non hai combinato guai spero?” disse Naruto scompigliando i capelli al ragazzino, poco distante Shizuka abbozzava un impercettibile sorriso. “Possiamo andare ad allenarci? Oggi cosa facciamo??” chiese tutto pimpante il ragazzino fissando con sguardo adorante mal celato al biondo. Kuroi sentendo tutto quel chiassò aprì lentamente gli occhi e si guardò attorno frastornato. “E’ tempo di cominciare?” chiese al fratello. ”Si, a quanto pare Naruto-sensei vuole farci divertire Kurochan…” “Oh…bene…” disse il gemello registrando lentamente le sue parole ed allontanandosi di mala voglia dall’abbraccio del fratello. “Oggi visto che siamo in molti pensavo di organizzare qualcosa di divertente ed insolito.” disse il maestro. “EVIVAAAA!” urlò il ragazzo dai capelli azzurri tutto contento… mentre la mocciosetta dai capelli biondi roteo gli occhi facendo spallucce… “Baka…” mormorò Shizuka fissando Tano e allontanandosi dal tronco per avvicinarsi al suo sensei. Tanoshiumu si girò verso Shizuka arrabbiato: ”Vuoi smetterla di chiamarmi idiota!”
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La gente del vilaggio non amava Naruto Uzumaki, anche se questo poteva fare solo che Yondaime si rigirasse nella tomba, non riuscivano a capire che sacrificio enorme il ragazzo avesse dovuto fare per tenere dentro di sé quel demone… e non appena la notizia del suo accoppiamento con l’ultimo degli Uchiha giunse alle loro orecchie, le malalingue iniziarono a volteggiare che era un piacere… naturalmente Iruka, Kakashi e i ragazzini cercavano di nascondere le cose al biondino… ma non lo avrebbero potuto fare per molto… Naruto stava camminando verso la residenza degli Uchiha, dove sapeva che quel giorno purtroppo non avrebbe trovato Sasuke…aveva finito l’allenamento con i ragazzi, che si erano divertiti parecchio nella sfida a squadre nella foresta che aveva organizzato per loro, i ragazzi di Sasuke erano molto in gamba ma i suoi non si erano fatti mettere i piedi in testa tanto facilmente… ed ora pensava di andarsi a fare una bella doccia rilassante a casa sua e sdraiarsi nel letto che profumava ancora del suo compagno…era appena partito e già gli mancava. Stava passando davanti ad un negozio, dove stavano a chiacchierare un gruppetto di donne tutte intente a fare la spesa per cena, quando sentì delle voci che non gli piacuero per niente. “Quel ragazzo porta solo guai,…” disse una delle donne… ”Ha sedotto anche il povero Uchiha, che ha rinunciato a ristabilire il suo clan per lui…” ”E’ proprio una volpe…” ”E quel povero ragazzo che ha perso tutto si è attaccato a lui…” ”Non mi è mai piaciuto, si vede che il demone ha il sopravvento su di lui…” ”Dovrebbe capire, che se lo ama come dice, dovrebbe lasciarlo andare, così che il giovane Uchiha si sposi e abbia dei figli…” ”Concordo… ma in fondo è un demone… che ne sa un demone dell’amore….” Naruto si fermò sui suoi passi come pietrificato. Orami doveva esserci abituato alle cattiverie che la maggior parte della popolazione di Konoha gli indirizzavano…tutto perché non lo conoscevano e non sapevano nulla di lui. Da bambino ci avrebbe sofferto ed ora quelle parole non avrebbero più dovuto fargli effetto, eppure era la prima volta che gli indirizzavano simili accuse. Che non piacesse perché portava dentro di sé Kyubi è un conto…ma che lo accusassero di aver sedotto Sasuke per puro divertimento era un'altra! “E quel povero ragazzo ci è cascato…” ”Beh una cosa è certa, Uzumaki sembra tanto innocente…” ”Signore… io al vostro posto stare in silenzio…” disse una voce maschile e le donne si girarono. C’era Iruka che le guardava con sguardo freddo. ”Siete solo arrabbiate perché Sasuke non ha scelto una delle vostre preziosissime figlie, ma una persona che lo sa capire e che lui conosce bene…è Naruto… il quale sarebbe disposto a morire per renderlo felice… e se vi trovo un’altra volta a parlare in questo modo di Naruto, hokage-sama sarà informata e dovrete di nuovo andare al suo cospetto…” Aveva le braccia incrociate sul petto mentre fissava le donne ammutolite che abbassarono lo sguardo e continuarne con la spesa in silenzio assoluto… Iruka scosse la testa, gli davano ai nervi tutti questi pregiudizi… Naruto sorrise leggermente riprendendo a camminare per la sua strada…era felice che Iruka-sensei lo sostenesse sempre, in ogni momento…era la persona più simile ad un genitore che avesse mai avuto e di questo gliene sarebbe sempre stato grato. Una volta a casa si diresse automaticamente nella camera da letto sua e di Sasuke, il letto era ancora sfatto come lo avevano lasciato quella mattina, erano usciti entrambi di corsa che non avevano avuto il tempo di riordinare come si deve. Si tolse la giacca, i guanti e la fascia per poi entrare nel bagno adiacente ed aprire l’acqua della doccia alla temperatura che preferiva. Così cominciò a spogliarsi ed una volta nudo entrò nella doccia e si lasciò colpire dal getto d’acqua calda…cercando di scacciare la stanchezza di quel giorno di lavoro e la rabbia che avevano provocato quelle chiacchiere maligne. Dannate donne pettegole ed impiccione! Perché non potevano lasciarlo in pace e permettergli di vivere la sua vita senza dover dare spiegazione per ogni sua azione!? Cosa ne sapevano di lui, di quello che provava e di come si sentiva!? Forse loro non lo ritenevano possibile ma anche lui era una persona con delle emozioni e dei sentimenti…e come tutti voleva qualcuno al proprio fianco che lo amasse e si prendesse cura di lui…era una cosa tanto assurda da pretendere!? D’accordo…ammetteva che non aveva mai capito come Sasuke si fosse innamorato di lui, visto che non era poi così speciale…e volendo avrebbe potuto avere chiunque desiderasse…però era felice che avesse scelto lui…si sarebbe sentito male se il suo silenzioso compagno lo avesse respinto e magari avesse troncato ogni rapporto con lui per colpa del suo amore per lui…per non parlare che Kyubi aveva reso tutto più complicato con la storia dell’accoppiamento…però in definitiva doveva un grossissimo favore a quella stupida volpe…aveva legato lui e Sasuke per l’eternità. Sorrise passando le mani insaponate sul suo corpo snello e ben scolpito dagli allenamenti. Sasuke l’amava, era questo l’importante…quelle vecchiacce avrebbero dovuto farsene una ragione…eppure sapeva che non avrebbero mai smesso di accusarlo, come non avevano smesso di accusarlo di essere un mostro, neppure dopo anni di ligio servizio come ninja. …se lo ama come dice, dovrebbe lasciarlo andare, così che il giovane Uchiha si sposi e abbia dei figli… Naruto fermò ogni sua azione nel sentirsi rimbombare nella mente le parole di una di quelle donne. Amava Sasuke più di sé stesso, morirebbe per lui…ma non lo avrebbe mai lasciato andare, non poteva, era tutto per lui…perché poi avrebbe dovuto farlo? A Sasuke non interessava nulla del clan…altrimenti non si sarebbe mai innamorato di un altro ragazzo, avrebbe scelto una delle tante smorfiosette che gli crollavano ai piedi…lui viveva solo per la sua vendetta. Eppure quelle parole suonavano false pure a lui…sapeva che il compagno teneva enormemente al suo clan, altrimenti non si sarebbe dato tanto da fare per uccidere suo fratello e vendicare la sua gente. In oltre lo vedeva…vedeva che quando varcavano la porta di quell’enorme casa il suo sguardo si colmava di nostalgia e tristezza nell’osservare lo stemma degli Uchiha. Sospirò. Ecco, lo aveva fatto di nuovo…si era lasciato colpire dalle cattiverie pronunciate dalla gente…quando avrebbe imparato ad ignorarle davvero… Si passò una mano sul ventre fissando il suo corpo con espressione cupa. Sasuke sapeva che non avrebbe mai potuto dargli un erede eppure lo aveva scelto…quindi stava a significare che si stava facendo tanti problemi per nulla…Sasuke era felice di com’erano le cose…perciò doveva esserlo anche lui, al diavolo la popolazione di Konoha e quello che pensava! Con questa rinata decisione chiuse l’acqua della doccia e si avvolse in un asciugamano, poi tornò in camera e si gettò sul letto, avvolgendosi in quelle lenzuola che sapevano ancora di sesso. In quel momento sperò che Sasuke tornasse presto, con lui accanto tutto andava per il verso giusto.
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Dalla partenza di Sasuke ormai era passata una settimana… i sei ragazzi si erano abituati ad allenarsi insieme, capendo dalle parole di Naruto, che poteva succedere che un giorno avrebbero potuto lavorare insieme, come era successo a lui, che venne raggruppato a soli tredici anni con Neji, Kiba, Shikamaru e Choji per quel famosissimo inseguimento che li aveva spinti ad un passo dalla morte… eppure tutti quanti loro erano sopravissuti. ”Mariko, che fai?” chiese uno dei gemelli quando la mora si girò per l’ennesima volta verso il loro maestro con sguardo leggermente preoccupato. Sembrava però che anche gli altri due ragazzi non fossero granché in forma… anche i loro sguardi scivolavano troppo spesso verso il biondo che si perdeva nello scrutare il cielo sospirando… ”C’è qualcosa che non va…” ”Sentirà la mancanza di Sasuke-sensei…” disse con espressione scontata Kuroi… ma Shizuka si girò verso di lui e con tono apatico ribbattè: “No… c’è qualcosa sotto…” Hikaru sospirò. ”Beh… credo che abbia sentito qualche malalingua… sapete… ne ho sentite parecchie anche io da quando è partito Sasuke-sensei, pare… che quando non c’è la gente prenda il coraggio di sparlare…” La mora si girò fissando la bionda sorpresa. ”Da quando lo difendi?” ”Beh… Uzumaki-sensei non è malaccio, si, mi ha soffiato Sasuke-sensei, ma questo non significa che permetto a delle vecchie befane di insultarlo… e dicono cose che non stanno ne in cielo ne in terra…” ”Che voci?” Si intromise Tanoshimu fissando la bionda. ”Beh… che dovrebbe lasciare Sasuke-sensei così questo potrebbe rifondare il clan… e avere figli… insomma… roba del genere… oltre… che è un demone come il demone che porta dentro di sé… al che mi sono arrabbiata e ho detto che se non fosse per lui il demone sarebbe ancora libero e che sono solo vecchiacce malefiche che non sanno rispettare una persona che da quando è nata protegge il villaggio…” I cinque fissarono con occhi sgranati la ragazzina… era bastata una sola settimana con Naruto per farle cambiare idea sulla situazione. ”Ma… non pensiate che adesso Naruto-sensei mi piaccia…” annuì vigorosa. ”Ah… no Hikaru-chan, non ti piace per niente…” sorrise Mariko abbracciandola, felice che finalmente capisse anche lei quello che loro avevano imparato da tempo. I sei si girarono di nuovo verso il maestro che sembrava non aver notato assolutamente che avevano smesso di allenarsi. Così la mora ignorando gli altri cinque si avvicinò al loro sensei. ”Naruto-sensei, c’è qualcosa che non va?” chiese sorridendogli gentilmente. Il biondo si riscosse dai propri pensieri ed abbassò lo sguardo su Mariko, sorrise gentilmente. “Oh no, sto benissimo…avete finito i vostri esercizi?” La mora alzò un sopraciglio. ”Non mi sembra proprio…” ”Ha ragione Mariko… sei… silenzioso!” disse Tanoshimu che era già vicino al amica fissandolo. Naruto si alzò in piedi sempre sorridendo, con una nota divertita. “Vi preoccupate troppo per niente ragazzi…capita anche a me di voler stare un po’ tranquillo a volte.” Sei paia d’occhi lo fissarono con sguardo di chi non crede a una sola parola. ”C’è qualcosa che vi turba… ne sono convinta…” rispose Hikaru squadrandolo. ”E non è solo la lontananza di Sasuke-sensei…” aggiunse Kuroi. Naruto sospirò e si passò una mano tra i capelli, poi fissò i suoi ragazzi con espressione tranquilla e serena. “Sto bene – sillabò lentamente – Non fatemelo ripetere di nuovo ok? Ora forza, se avete finito i vostri esercizi potete tornare a casa…mancano solo un paio d’ore alla cena…” I sei lo fissarono capendo che anche se avessero continuato a rompere non ci sarebbe stato verso per farlo confessare. ”Bene Naruto-sensei, se desideri così… però se hai bisogno sai dove trovarci…” sorrise la mora dolcemente… il biondino le tirava fuori tutta la sua parte più protettiva nei suoi confronti… e anche Shizuka e Tanoshimu annuirono vigorosamente…. “Grazie ragazzi” sorrise il Jounin, felice di avere degli allievi così affezionati “Ci vediamo domani sempre qui alla solita ora!” e con questo scomparve da davanti ai loro occhi senza che nessuno di loro potesse aggiungere un’altra parola.
In verità Naruto non stava per niente bene, solo che non voleva far preoccupare gli altri con faccende che non li riguardavano…era solo un problema suo se la sua vita era così complicata ed aveva tanti dubbi. Aveva continuato a ripensarci tutta la settimana…in verità all’inizio aveva cercato di ignorare le vocine nella sua mente ed i sensi di colpa ma con il passare del tempo non aveva potuto evitarlo. Forse Sasuke meritava davvero qualcuno di migliore di lui…qualcuno che potesse dargli ciò che lui non poteva. Magari per il momento a Sasuke questa vita andava bene…ma se tra qualche anno avesse cominciato a pentirsene? Se avesse iniziato a desiderare di avere con sé una donna per allevare dei figli propri? Se così fosse, lui che avrebbe fatto? Di certo se quello significava la felicità di Sasuke si sarebbe fatto da parte e gli avrebbe lasciato vivere la vita che preferiva…anche a costo di soffrire e di rimanere solo per il resto della vita…perché Kyubi era stata chiara, le volpi si univano per la vita al proprio compagno e non avrebbe potuto unirsi intimamente a nessun altro fino alla sua morte…ma questo era un problema solo suo. Sasuke non aveva un demone dentro di sé quindi non era legato da alcun “incantesimo”, avrebbe potuto fare l’amore con chi desiderava…mentre lui avrebbe sofferto di quell’unione fuori dai vincoli. Forse avrebbe dovuto allontanarsi lui da Sasuke…così da limitare i danni che sarebbero comunque stati catastrofici…però non ne aveva la forza ne il coraggio. Così tornò a casa con l’umore più nero del solito, già aspettandosi di non trovare nessuno ad attenderlo…invece la luce era accesa. Sasuke era tornato, aveva passato il pomeriggio nell’ufficio di Tsunade a fare rapporto sulla sua missione di classe S, ma la cosa che voleva era tornare a casa e riabbracciare il suo compagno… aveva maledetto il ninja disperso che gli aveva allungato di ben quattro giorni la missione… e verso la fine quando stava tornando a casa, la mancanza di Naruto si era fatta sempre più grande… Così non appena si fu liberato della hokage tornò a casa per trovarla vuota… il suo compagno stava ancora fuori con i ragazzi… si fece una doccia veloce e iniziò a preparare la cena, quando sentì il chakra del compagno avvicinarsi… sorrise, asciugandosi le mani e andò alla porta… gli mancava troppo per fare il finto indifferente… Naruto aprì la porta e si ritrovò davanti il moro, sgrano gli occhi sorpreso, non immaginando che sarebbe tornato proprio quel giorno…non aveva avuto modo di ricomporsi! “Sasuke! Quando sei tornato!?” Il moro in silenzio lo abbraccio stretto a sé, affondando il viso vicino al suo collo, respirò il profumo del compagno per rispondergli direttamente contro l’orecchio. ”Da poco… ti aspettavo…” Naruto rimase un momento impalato prima di ricambiare l’abbraccio e chiudere gli occhi…Kami se gli era mancato…come poteva pensare anche se solo di lasciarlo…ma avrebbe dovuto farlo prima o poi se davvero lo amava. Sasuke si beò della vicinanza del compagno, anche se percepì una certa riluttanza nel biondino a ricambiare il suo abbraccio, e poi si allontanò leggermente fissandolo con sguardo innamorato. ”Hn… ho preparato la cena…” Naruto sorrise cercando di esprimere la sua solita energia ed allegria, sperando di riuscirci…era stato preso alla sprovvista. “Magnifico! Sto morendo di fame! Che cosa hai preparato di buono?” L’Uchiha lo fissò con un sopraciglio alzato, ma decise che avrebbe aspettato che fossero a tavola per chiederglielo. Aveva incontrato Iruka per caso durante il tragitto verso casa e sapeva che giravano delle voci poco carine su di loro. ”Ramen…” “Ramen!!” ripetè con entusiasmo entrando nella cucina, dove trovò tutto perfettamente apparecchiato per due “Che buon profumino!” “Mhm… siediti…” rispose a quel falso entusiasmo Sasuke mentre prendeva posto fissandolo… ”Allora… cosa devi dirmi dobe?” “Dirti cosa?” chiese perplesso il biondino prendendo in mano la sua scodella di ramen pronto ad abbuffarsi “Ah, se ti riferisci al tuo trio sono stati bravissimi, li ho allenati assieme ai miei ragazzi e sono andati stranamente d’amore e d’accordo…niente risse o simili…e non hanno poltrito” Il moretto a differenza del biondino non toccò la propria ciotola… e continuò a fissare il compagno con sguardo indagatore. ”Non mi riferivo a quello dobe… lo sai benissimo…” “Invece non capisco a cosa ti stai riferendo…” disse iniziando a mangiare…stava cercando di fare il finto tonto ma dall’insistenza del compagno sapeva che sospettava già qualcosa…e non ci avrebbe messo molto ad arrivare alla verità. “Naruto… ti conosco bene… non mi piace che mi nascondi le cose…” rispose con tono freddo Sasuke continuando a fissarlo senza toccare cibo… era più importante sapere cosa tormentava il biondo in quel momento. “Io non ti sto nascondendo proprio niente…e se hai qualcosa da chiedermi fallo e basta no?” disse Naruto, stufo di quel giro di parole. “Che cazzo ti turba Naruto? Non mi dirai che di nuovo ascolti le stronzate che sparano in giro per il villaggio spero… perché se è così…” Il suo sguardo si fece pericoloso. Naruto lo fissò e poi spostò lo sguardo altrove continuando a mangiare…sapeva che era inutile continuare a mentire però non poteva cedere così facilmente, dannazione, se avesse saputo che sarebbe tornato quella sera si sarebbe preparato meglio. “Sasuke…lo sai bene che non do più retta a quello che dicono di me…ci sono abituato…” “Anche sul fatto che stai con me? Sul fatto che non puoi darmi figli? E che sei un demone come quello che porti dentro? Naruto… ti conosco, te lo ripeto che ti conosco… non osare nemmeno pensare di lasciarmi… capito?” disse irritato Sasuke. Il biondino alzò lo sguardo con una strana luce nelle sue iridi azzurre. “Sasuke…a me non interessa che pensino che sia un demone o meno, è una storia vecchia quella e ci ho fatto il callo…però non pensare che non abbia notato i tuoi sguardi quando passiamo davanti al quartiere completamente deserto…tu meriti di meglio, su questo hanno ragione! Io non posso darti la vita completa e felice che vorresti!” “Allora ho ragione a chiamarti DOBE” alzò la voce il moro alzandosi poggiando le mani sul tavolo ”Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Pensi sul serio che sei un capriccio? I miei capricci durano veramente a lungo allora, perché ti desideravo da quando le nostre bocce si sono unite per sbaglio quel giorno di tanti anni fa… sei un idiota… non c’è altra parola per descriverti sai?” “Io non sono un idiota!” infervorandosi ed alzandosi in piedi a sua volta “Mi sto solo preoccupando del tuo futuro, razza di cretino! Pensi che per me sia facile dire queste cose!? Tu sei tutta la mia vita, solo tu mi completi…sarei disposto a rinunciare a tutto pur di darti una famiglia ed un erede! Purtroppo però non posso farlo perché non sono una donna, quindi l’unica cosa che posso fare è lasciarti andare affinché tu ti crei una vera famiglia!!” Sasuke sospirò passandosi la mano sulla fronte per poi avvicinarsi al compagno fissandolo negli occhi. ”A cosa servirebbe una famiglia… se non ho te? A cosa servirebbe… se ogni volta che guarderei la cosiddetta madre dei miei figli… sentirei nostalgia di te… a cosa servirebbe ricostruire il mio clan se non ho te… quante volte te lo devo ripetere Naruto… tu… sei… la mia luce… se non ho te… tanto vale morire… o… seguire le orme di mio fratello…” Gli accarezzò la guancia. ”Mi sono spiegato? O devo dirtelo in modo più semplice… ti amo Naruto e non ti permetterò di lasciarmi…” Naruto lo fissò mentre i suoi occhi si facevano sempre più lucidi. “Perché mi ami…dici che sono la tua luce ma continuo a non capire…io non ho nulla da darti, ti creo solo problemi…non posso fare altro che rendere la tua vita miserabile…” “Stai scherzando spero… tu sei la mia forza… sei tu la mia felicità Naruto… se qualcuno riesce a farmi reagire, quello sei tu… se io adesso sono qui è perché sei tu che mi hai riportato indietro… perciò… non dire più stronzate… e te lo ripeto… se non sto con te… non ho motivo per esistere…” Il biondino lo fissò alcuni istanti, in silenzio, poi gli si gettò addosso disperato ignorando completamente la cena e la tavola apparecchiata, rischiando di combinare un bel danno. “Oh Sasuke! Ti amo così tanto! Io…io non voglio lasciarti…non vivrei senza te…- singhiozzò stringendolo con forza – Però…però se un giorno ti dovessi stancare di me e volessi davvero una…famiglia giuro che mi farò da parte senza fare storie…ma per ora resta con me….” “Non ti perdonerei mai se lo faccessi… lo sai… non ti perdonerei se mi lasciassi andare Naruto…” disse stringendolo stretto a se chiudendo gli occhi, maledicendo il villaggio di Konoha. Naruto rimase così, abbracciato a lui crogiolandosi nel suo calore in cerca di certezze e sicurezze che non era certo di trovare…ma quando aveva Sasuke accanto a sé tutto sembrava andare meglio. Sasuke continuava a stringerlo a se accarezzandogli la schiena, chiedendosi ancora come potevano trattare Naruto in quel modo e come osavano inclinare così la loro felicità. ”Ti amo Naruto… e niente mai potrà cambiare questa cosa…” gli sussurrò al orecchio. “Ti amo anche io…” mormorò non muovendosi di un millimetro “E mi sei mancato così tanto in questi giorni.” Il moro gli bacio il collo continuando a stringerlo a se, al che si sedette tenendolo ancora tra le braccia cullandolo come fosse un bambino piccolo… credeva fermamente in quello che aveva detto, e non avrebbe permesso mai a nessuno di dividerli… a costo di ucciderli tutti… Naruto lo lasciò fare, appoggiandosi al suo petto. “Scusami…ti ho rovinato il ritorno a casa…” Sasuke si scostò leggermente fissandolo negli occhi. ”Dobe…” Fu l’unica cosa che disse e gli sorrise leggermente, solo introno al biondino si lasciava andare, perché sapeva che Naruto aveva il vizio di vedere tutto dal lato peggiore anche se non lo dava notare. “Non sono un dobe…” mormorò con faccia imbronciata. “Sei il mio dobe…” rispose baciandogli castamente le labbra. Il biondino sospirò felice e chiuse gli occhi ricambiando un po’ il bacio. Un’altra cosa che gli era mancata terribilmente erano quelle labbra, così morbide e dolci. Il moro si staccò fissandolo. ”Vogliamo andare in camera?” chiese con la sua solita espressione. “Magari…” sorrise leggermente “Al momento non ho molta fame…” Le labbra dell’Uchiha si arricciarono in un mezzo sorriso e senza dar tempo al biondo di reagire lo prese tra le sue forti braccia dirigendosi verso la camera che condividevano da ormai cinque mesi.
Dopo una notte a fare l’amore, a recuperare, come direbbe il moro, il tempo perduto per colpa della missione, il sole bussò leggermente alla finestra della stanza con insistenza… Sasuke si rigirò nel letto deciso a continuare a dormire, ma non sentendo il calore del compagno accanto a sé, si svegliò di colpo alzandosi seduto guardandosi introno cercandolo. ”Naruto?” Sasuke non ebbe alcuna risposta alla sua chiamata e quello creò in lui uno strano senso di inquietudine, forse a causa della discussione avuta la sera precedente…dopo quello che avevano detto e fatto non poteva essersene andato…vero? Poi però percepì uno strano rumore e notò la luce del bagno accesa…allora si alzò ed andò a controllare, trovando Naruto riverso sul water. Senza darsi il tempo di pensare gli si avvicinò cercando di capire come stava e se serviva aiutarlo: ”Naruto? Tutto bene?” chiese preoccupato. Il biondo alzò il capo fissandolo con espressione un po’ pallida ma tentando di sorridere per rassicurarlo. “Non ti preoccupare…sto bene…deve essere stato qualcosa che ho mangiato in questi giorni…non è nulla…” mormorò. Eppure a Sasuke non bastò quella risposta, gli accarezzò la schiena continuando a fissarlo. ”Oggi prendo io i tuoi ragazzi, tu però devi dire a Tsunade che stai male… “ Non era convinto per niente che fosse indigestione… Naruto aveva un stomaco di ferro… “Ma no…sei appena tornato…non devi…me la sono cavata benissimo in questi giorni, posso cavarmela anche oggi…la vecchia non deve essere avvertita…” protestò. “Allora non è la prima volta che stai male…” disse più come un affermazione che come domanda Sasuke con sguardo leggermente arrabbiato. ”Se non glielo dici tu alla vecchia glielo dico io…” Naruto corrugò un po’ la fronte. “Te la stai prendendo per una cosa da nulla…te lo assicuro…” ma prima che potesse continuare oltre si girò nuovamente verso il water. Il moro gli accarezzò la schiena cercando di dargli conforto. ”Naruto, se non vuoi farlo… per te… te lo chiedo di farlo per me…” gli sussurrò con voce gentile. “Va bene…- sospirò – Se proprio ci tieni lo farò…tanto devo andare da lei per i soliti allenamenti mattutini, le dirò che mi sento male e che voglio che mi visiti…contento?” “Grazie…” disse mentre gli accarezzava i capelli ”Ti senti meglio?” “Si…non sarà un misero mal di stomaco a mettermi ko…” “Però mi sentirei più tranquillo che Tsunade ti visitasse…” gli rispose il moretto parecchio preoccupato anche se non lo faceva vedere molto. “Ho detto che lo farò…- sbuffò – Ora lasciami alzare e dare una lavata…” “Vuoi che ti aiuto?” chiese continuando a fissarlo con sguardo velato di apprensione. “No…faccio da solo…tu vai pure a preparare la colazione…io ti raggiungo subito…” Uchiha lo fissò ancora per un po’ ma poi decise di lasciarlo fare… così uscì dal bagno dirigendosi prima nella stanza a vestirsi e poi in cucina a preparare qualcosa di buono per il compagno. Naruto intanto si alzò da terra e si guardò allo specchio, facendo una smorfia contrariata nel vedere l’espressione pallida e quasi sciupata del suo volto. Aprì l’acqua del rubinetto e si diede una bella rinfrescata, sentendosi subito molto meglio. Poi fece lo stesso che aveva fatto il compagno, si vestì ed andò a raggiungerlo in cucina. In quel tratto di tempo Sasuke aveva già preparato una camomilla, e un po’ di cibo sano per non fargli irritare di nuovo lo stomaco. Quando lo vide arrivare gli si avvicinò senza dire nulla, sapendo che ogni sua dimostrazione di quanto era preoccupato avrebbe innervosito Naruto. Il ragazzo sorrise nel vedersi avvicinare il compagno. “Che hai preparato di buono?” Passò il braccio introno alla sua vita. ”Qualcosa che non ti faccia stare male di nuovo e ti faccia calmare lo stomaco…” “Grazie…sei davvero magnifico…” disse Naruto appoggiandosi un po’ a Sasuke e lasciandosi trascinare al suo posto. Appena accomodato gli mise di fronte la colazione, non gli piaceva vederlo in quello stato, per niente, ma sapeva che non poteva farci nulla, almeno in quel momento. L’unica cosa che poteva fare era coccolarlo. ”Ti accompagnerò fino da Tsunade e poi prendo io i ragazzi, tu dopo che hai finito con la vecchia torni a casa e ti prendi un po’ di riposo… intesi?” “D’accordo…farò come vuoi tu per oggi…” sorrise iniziando a sorseggiare la sua camomilla calda, non era la sua bevanda preferita ma sembrava calmare il suo stomaco in subbuglio. In oltre, anche se non lo avrebbe mai ammesso troppo apertamente, gli faceva piacere che il compagno si preoccupasse in quel modo per lui. Sasuke contento che il biondo avesse deciso di ascoltarlo finì di mangiare, aspettando che anche il compagno lo facesse, poi sparecchiò e rimise in ordine prima di uscire… Appena furono per strada, anche se Naruto non sembrò notarlo, lanciò qualche occhiataccia agli abitanti che incontravano per strada, con fare protettivo gli camminava accanto ancora parecchio arrabbiato per come continuavano a trattarlo… arrivati alla villa della Hokage si fermò, dando un bacio dolce sulle labbra del biondo e annuì. ”Ci vediamo più tardi…” Per poi scomparire in una nuvoletta di fumo.
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Quando Naruto disse a Tsunade che voleva che lo visitasse perché si sentiva poco bene, la donna lo guardò in un modo alquanto strano, come se fosse un alieno…e subito pensò che scherzasse. In fondo fino a quel momento Kyubi aveva sempre evitato a Naruto qualsiasi malessere fisico ed aveva guarito con una velocità sorprendente le sue ferite, perché doveva mancare proprio adesso? Comunque quando il Jounin le espose i sintomi decise di visitarlo, così lo portò in quella stanza che ormai era diventata famosa, dopo che ce lo aveva rinchiuso dentro perché in calore. Lo tenne lì dentro per quasi tre ore…quella visita sembrava non avere più fine e Naruto stava cominciando a diventare impaziente. Non amava stare fermo per troppo tempo nello stesso posto, soprattutto se si annoiava in quel modo. Quando ebbero finito si sentì enormemente sollevato…ma tutto ciò durò poco…non appena posò lo sguardo sull’espressione divertita di Tsunade si sentì attraversare da un brivido…che cos’era successo quella volta? La donna continuò a sorridere e lo portò nel suo studio, dove lo fece sedere su una delle sedie davanti alla sua scrivania. Divertita era dir poco, Tsunade era estasiata da come Naruto riusciva sempre a non farla annoiare… continuava a fissare il ragazzo, mentre poggiò il mento sulle proprie mani e si lecco le labbra. ”Non morirai… questo è certo…” Le veniva da ridere… ed era curiosa come avrebbe reagito il ragazzo alla notizia che gli stava per dare. “Grazie tante…questo lo avevo capito da me…” sbuffò alquanto indispettito, odiava quando quella vecchia rideva alle sue spalle per qualcosa che ancora non sapeva “Hai qualcosa da suggerirmi per fare passero questo mal di stomaco che mi butta giù dal letto tutte le mattine oppure sono venuto qui per niente?” Tsunade si mise leggermente a ridere. ”Moccioso hai mai sentito di nausea mattutina?” Oh non gliel’avrebbe fatto capire subito, voleva vedere se Naruto poteva capirlo da solo… e lei intanto si sarebbe divertita. “Non capisco il motivo di questa stupida domanda…se ti stai riferendo alle mie nausee è ovvio che siano mattutine, mi colpiscono soprattutto di mattina…vuoi illuminarmi su qualcosa che non so già?” “Ti spiego cosa centra… normalmente si soffre di nausee mattutine quando si è in attesa…” Continuava a fissarlo con sguardo divertito e pungente… “In attesa? In attesa di cosa?” Godaime scosse leggermente la testa… era inutile fare giochi di parole con il biondo, non l’avrebbe capito… sarebbero rimasti li fino al giorno dopo senza fare alcun progresso. ”Dolce attesa… Naruto… stai aspettando un bambino… sei incinto…” Sperava che almeno uno di questi modi di dire facesse capire la situazione al jounin. Naruto rise. “Si certo…incinto…come no, raccontamene un’altra Baa-chan!” “Pare che Kyubi abbia anche questo potere… sei incinto di una settimana… ma siccome mi sa che si seguono i passi della gravidanza da demone volpe… in quattro mesi darai alla luce il figlio del giovane Uchiha…” disse perfettamente seria, continuando a fissarlo… Naruto smise lentamente di ridere mentre l’allegria scemava in incredulità…il suo volto sbiancò diventando cinereo. “Stai…stai scherzando vero? Io non posso essere incinto! Sono un maschio!” La quinta Hokage si appoggiò sulla poltrona continuando a fissarlo: ”Non sto scherzando, certo dovremmo fare un cesario… ma sono sicura al cento per cento che tu stia aspettando un figlio… e siccome so che l’unico a toccarti in modo intimo è Uchiha… quello è sicuramente suo figlio…” Forse non doveva divertirsi troppo, quando si era in dolce attesa si diventava imprevedibili… e Naruto anche prima era imprevedibile, chi sa che reazioni avrebbe avuto… Il biondino continuò a fissarla pallido e senza parola…non riusciva proprio a credere che quella situazione fosse reale, aveva tutto troppo dell’incredibile…ma per quando Tsunade si divertisse a stuzzicarlo e provocarlo non avrebbe mai scherzato su una cosa del genere. Eppure non poteva essere incinto! Non poteva…vero? Però era anche vero che gli esseri umani non andavano in calore…e lui aveva provato fin troppo bene quell’esperienza. Si portò una mano al ventre quasi cercando di percepire qualcosa e socchiuse gli occhi…la sua fu forse solo un’impressione dettata dalla suggestione, però gli sembrò quasi di percepire un soffio di chakra che non apparteneva ne a lui ne a Kyubi. Alzo lo sguardo su Tsunade e la fissò con l’espressione di chi non sapeva cosa fare ed era in preda al panico. “Non sei felice? Adesso nessuno potrà più dirti niente no? Darai alla luce l’erede del clan Uchiha…” cercò di sdrammatizzare la donna non troppo brava in questi casi di emergenza… ”Vuoi che lo faccia chiamare?” “No!!” saltò su Naruto con un po’ troppo d’impeto, cercò di calmarsi un po’ prima di parlare di nuovo “No…non chiamarlo…non sono pronto ad affrontarlo adesso…devo pensare…questa cosa è avvenuta troppo all’improvviso.” Lo sguardo di godaime si rabbuiò leggermente. ”Non penserai di liberarti della creatura spero…” chiese pregando che la risposta fosse quella che voleva sentire… “Certo che no!” rispose indignato il ragazzo “Lo terrei anche se Sasuke non lo volesse…ho solo bisogno di pensare…e di trovare un momento adatto per dirglielo…d’accordo?” Tsunade sorrise alzandosi. ”Bene… anche se dubito che Uchiha non lo voglia… tra una settimana ti visiterò di nuovo, mi devo studiare tutta la procedura e i vari sintomi… tu riposati e non affaticarti troppo, ti consiglio di continuare ad allenare i bambini insieme così il tuo compagno possa sempre tenerti d’occhio… e non dico perché ti reputo debole… è solo che sei incinto e dobbiamo proteggerti ne va della tua vita e della creatura che porti in grembo…e diglielo prima possibile… chiaro?” disse fissandolo. “Si…si certo…” sospirò alzandosi in piedi “Allora io vado Baa-chan…suppongo che gli allenamenti mattutini siano momentaneamente sospesi giusto?” “Ottima osservazione…puoi andare… ah… e ricordati di dirlo anche a Iruka… se no chi lo sente dopo…” rispose divertita l’hokage. “Lo so…lo so…allora alla settimana prossima…” e con questo uscì dalla stanza, sventolando una mano con fare distratto…in quel momento aveva troppo per la testa per essere allegro come al solito.
Naruto era frastornato, sconvolto dalla notizia…stava camminando verso casa come un automa, senza fare molto caso a dove stava mettendo i piedi. La sua mente era occupata da ben altri pensieri. Ancora non poteva credere che dentro il suo corpo stesse davvero crescendo un’altra vita…una creatura che avrebbe dato alla luce tra circa quattro mesi, secondo quello che gli aveva detto Tsuade. Pensare che fino alla sera prima si stava tormentando su come lasciare Sasuke perché si potesse creare una vera famiglia ed avere un erede…ora non avrebbe più avuto bisogno di farlo, stava per mettere al mondo lui il suo erede. Per quanto terrificante fosse la cosa, perché era agitato e nervoso come non mai, man mano che la verità prendeva consistenza dentro di lui uno strano senso di gioia si dilagava. Era felice. Avrebbe avuto un figlio da Sasuke. Ok…questo non era un pensiero che solitamente avrebbe fatto un ragazzo…ma in lui c’era davvero molto poco di normale…tutta colpa di Kyubi, perché ci doveva sempre mettere lo zampino in mezzo. Sembrava sempre capire i suoi bisogni e faceva tutto ciò che poteva per realizzarli… Come aveva detto a Tsunade, avrebbe tenuto quel bambino…il problema era come l’avrebbe presa Sasuke. Sarebbe stato anche lui felice della cosa…oppure non avrebbe voluto avere niente a che fare con lui? Magari avrebbe cominciato a considerarlo davvero strano…un maschio che rimane incinto…di sicuro la popolazione di Konoha non avrebbe più potuto rinfacciargli di aver impedito la rinascita del clan Uchiha…ma di certo avrebbero rincarato la dose su quale mostro era veramente…e se adesso se la sarebbero presa anche col bambino dicendo che neppure lui era normale? Non lo avrebbe mai permesso. Stavano sorgendo tanti problemi a cui far fronte…con l’avanzare della gravidanza non avrebbe più potuto praticare gli allenamenti, secondo quello che gli era stato detto…quindi era stato messo in una vacanza forzata. Ci sarebbe dovuto essere qualcuno che si prendesse cura di lui. Lo aveva sempre detto che era un portatore di guai per Sasuke. Sospirò mettendo finalmente piede in casa ed andò a buttarsi sul divano. Per sapere il da farsi avrebbe dovuto aspettare la risposta di Sasuke quando sarebbe tornato quella sera…chissà perché non era elettrizzato all’idea di dargli quella notizia.
I ragazzi quella mattina erano stati sorpresi del cambiamento che avevano dovuto affrontare, infatti al ponte non si era presentato Naruto, ma il suo compagno Sasuke che non gli diede spiegazione sul perché il biondo non si era presentato. Una cosa però la notarono almeno i suoi allievi, l’Uchiha era pensieroso, più del solito, si, seguiva i loro allenamenti con cura, ma ogni tanto si perdeva nei suoi pensieri… a differenza di come avevano parlato a Naruto, con Sasuke non sembravano averne il coraggio… e alla fine degli allenamenti lo salutarono educatamente chiedendogli di salutare anche il biondo… Il giovane Uchiha scomparì nella solita nuvoletta di fumo per sbrigarsi a tornare a casa, era preoccupato di quello che Tsunade aveva detto al suo compagno, e se fosse stata una cosa più grave? Chi sa da che cosa dipendeva quello strano malessere mattutino del biondo… Arrivò di corsa entrando a casa. ”Naruto! Sono a casa!” Naruto sobbalzò dal divano…a furia di pensare troppo aveva finito per assopirsi. Si mise lentamente a sedere prima di fargli notare la sua presenza. “Sono in salotto” Sentendo la voce del suo biondino entrò nel salotto trovandolo sul divano, gli sorrise dolcemente avvicinandocisi e dandogli un bacio di saluto sulle labbra. ”Allora? Come stai? Che ha detto la vecchia?” Naruto abbozzò un sorriso ma il suo sguardo era incerto…come si diceva una cosa del genere al proprio compagno. “Tsunade ha detto che non è nulla di grave…” Il moro annuì stringendolo a sé. ”Ma ha capito che cos’è?” “Si…lo ha capito…” Sasuke si spostò fissandolo. ”Non me lo vuoi dire?” chiese leggermente preoccupato, una cosa era sicura, Naruto non era in pericolo di vita… ma… che cosa poteva farlo sentire così male. “Non è che non voglio dirtelo…- sospirò lanciandogli un’occhiata prima di scostare lo sguardo – E’ che non so come potresti reagire…potrebbe non piacerti quello che ho da dirti…” Cosa avrebbe fatto se Sasuke non lo avesse voluto? In verità non lo sapeva neppure lui. Le parole che disse il biondo confusero non poco il moro che alzò un sopraciglio. ”Dimmelo e lo vedremo, no?” Naruto rimase in silenzio alcuni istanti, cercando di farsi coraggio per pronunciare quelle poche parole…alla fine fece un lungo sospirò e svelò il suo segreto. “Sono incinto…” mormorò con voce flebile e sguardo basso…non avrebbe retto nel vedere lo sguardo colmo di disgusto negli occhi neri del compagno. “Non scherzare Naruto… sul serio, che hai?” Rispose leggermente alterato Sasuke… ma poi… lo fissò meglio e notò che il biondino era serio… sgranò gli occhi e perse completamente la sua maschera di indifferenza per sussurrare: ”Vuoi… vuoi dire che diventerò padre?” Chiese in un sussurrò… era una cosa a cui aveva rinunciato da tempo, perché per lui Naruto era troppo importante… anche più importante del suo clan… Naruto non alzò lo sguardo e non rispose a voce, non fidandosi della sua stabilità, ma si limitò a fare un cenno d’assenso col capo. Sasuke lasciò che l’idea si insinuasse nella sua mente… e il sorriso si dipingesse sulle labbra, finché con la voce colma di gioia chiese di nuovo: ”Diventerò padre? Di… diventerò sul serio padre? Avremo un figlio nostro? Mio e tuo??” Naruto sapeva sempre come sorprenderlo, oh si amava ancora di più il biondino, non che prima lo amasse meno, ma adesso… oh si adesso era tutto perfetto, nessuno avrebbe potuto dire nulla contro di lui, adesso erano legati da un filo invisibile e da un figlio. ”Ti amo… ti amo da morire…” Il biondo lo fissò con espressione sorpresa…tra tutte le reazioni ponderato quella era quella che aveva minor probabilità di sentire. “D-davvero sei felice di…questo…?” chiese ancora un po’ timoroso. Sasuke lo strinse a se sospirando felice. ”Naruto è la più bella notizia che potevi darmi… il bambino che porti nel grembo è nostro figlio… il frutto del nostro amore… nessuno potrà più dubitare di noi…” Lo guardò e poi lo baciò con pura passione e amore. Naruto rimase un attimo interdetto e poi fu invaso da un’enorme gioia…Sasuke non provava disgusto per lui, voleva questo bambino quanto lui. Così lo abbracciò forte attorno al collo e rispose al bacio con altrettanta passione. Sasuke si staccò dal bacio poggiando la propria fronte su quella del biondino. ”Sei un miracolo continuo… ogni volta trovi il modo per sorprendermi e farmi sentire importante…” “Non darmene merito o colpa…è Kyubi la responsabile…fa tutto di testa sua…” "Beh, allora ringraziala a nome mio... perché ci ha dato un ottimo regalo, sai?" Gli accarezzò dolcemente i capelli: "Dovrai prenderti più cura di te stesso adesso, e anche io mi prenderò più cura di te..." Naruto sorrise a quelle parole. “Grazie…ma non esagerare…Tsunade ha detto che posso continuare ad allenare i ragazzi con il tuo aiuto…ha solo detto che non devo strafare…” "Va bene... e adesso come ti senti? Vuoi mangiare? Vuoi un massaggio?" chiese mentre continuava a coccolarlo, la sua mente però gia stava progettando il loro futuro, dove sarebbe stata la stanza del loro piccolo, si riscosse leggermente. "L'hai detto a Iruka e Kakashi?" “Sto bene…non ho bisogno di nulla al momento…e no, non ho ancora avuto modo di dirlo a loro.” disse facendosi coccolare con piacere. Sasuke si rilassò continuando a tenerlo stretto a se, era veramente felice... “Cosa facciamo adesso?” chiese Naruto appoggiandosi a lui “Intendo dire…credo sia inutile nascondere la cosa visto che tra quattro mesi nascerà…dici che dovremmo dirlo ai nostri amici?” Il moro sembrò pensarci un attimo. "... beh... sicuramente si arrabbieranno se lo diciamo prima a uno e poi agli altri... fammi pensare... invitiamoli tutti qui e glielo diciamo?" “Per me va bene…se tu sei d’accordo…” "Dobbiamo dirglielo e sai che le femmine se la prenderanno a male se non lo facciamo..." “Allora penseremo ad organizzare la cosa…dobbiamo anche dirlo ai ragazzi credo…” "Che vengano anche loro allora... inutile dirlo dieci volte... meglio una volta e basta, non credi?" “Sono d’accordo…però prima di tutti dobbiamo dirlo ad Iruka-sensei…” Naruto sorrise già immaginandosi la sua reazione…povero Kakashi-sensei. "Prima di dirglielo però dobbiamo trovare anche Kakashi... con Iruka non si sa mai che reazione possiamo aspettarci..." “Conoscendolo non sarà molto lontano da Iruka-sensei…” "Concordo..." annuì Sasuke, da quando Kakashi era riuscito a conquistare Iruka non gli stava lontano più di due metri se non che doveva andare in missione. “Mh….allora domani andiamo da loro…e poi cerchiamo di organizzare tra qualche sera il mega raduno…ti va?” Sasuke solo annuì, aveva già parlato troppo e gli bacio di nuovo le labbra, per poi alzarsi. "Allora cosa vuole il mio compagno per la cena? Che tipo di ramen gli preparo?" “Quello che sai preparare tanto bene!!” disse entusiasta alzandosi a sua volta per andare con Sasuke in cucina. Il moro annuì entrando in cucina e iniziando a preparare il cibo preferito di Naruto, ormai era un maestro del ramen... e poi dovevano festeggiare...
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Il giorno dopo Naruto e Sasuke si recarono a casa di Kakashi ed Iruka, sperando vivamente di trovarli entrambi a casa. Bussarono alla porta e rimasero in attesa che qualcuno andasse ad aprire. Si sentì un rumore, e poi dei passi, infine si aprì la porta e da dietro comparve un Iruka con capelli sciolti e bagnati, che sorrise ampiamente vedendoli. "Naruto, Sasuke, che bella sorpresa... entrate!" disse allegro spostandosi così che i due ragazzi potessero entrare. “Grazie Iruka-sensei…” rispose Naruto ricambiando il sorriso ed entrando “Kakashi-sensei è in casa?” “Mi cercavate?” disse il diretto interessato prima che il moro potesse rispondere…il Jounin era comparso dalla porta della camera da letto con addosso i pandaloni e una camicia lasciata aperta, anche i suoi capelli erano bagnati. Iruka li fece accomodare nel salotto, sperando che i due non si rendessero conto di cosa stava succedendo poco prima nel bagno... "Allora, come mai siete venuti a trovarci, succede di rado che venite entrambi..." disse bonario... mentre Sasuke si sedette attirando il biondo sulle ginocchia. "Naruto deve fare un annuncio importante." Quest’ultimo si mise comodo in braccio a Sasuke e poi fissò leggermente imbarazzato i suoi due ex-insegnanti…gli sembrava quasi di star facendo un annuncio ai propri genitori…era tesissimo. “Ecco si…ci sarebbe una cosa che vorremmo farvi sapere…” Kakashi lo fissò con un sopracciglio alzato e rimase in silenzio in attesa che continuasse…chissà perché aveva il sentore di dover stare attento alla reazione di Iruka, così gli si avvicinò un po’. Iruka li fissava con un sorriso. "Dicci pure Naruto, sai che puoi dirmi tutto no..." disse tranquillamente, non aspettandosi minimamente quello che avrebbe detto il ragazzo biondo. “Beh…io e Sasuke…stiamo aspettando un figlio…” mormorò fissandolo con il viso leggermente arrossato “Sono incinto…” Iruka si fermò fissandolo con occhi sgranati, poi portò le mani sulla bocca e sguardo fisso sui due... Sasuke sorrideva amorevolmente al compagno... Il professore d'accademia si girò verso Kakashi come per dire qualcosa... ma non riuscì a pronunciare niente... il suo mondo si fece buio... e Iruka Umino svenne. Kakashi si aspettava qualcosa del genere, quindi fu pronto a prenderlo al volo prima che cadesse…lo sollevò da terra e lo posò su una poltroncina…poi fissò i due. “Beh ragazzi…che dirvi…congratulazioni!” sorrise “Certo che voi siete una continua sorpresa…non ci si annoia mai in vostra compagnia…” “Si beh….grazie…però credo di aver sconvolto un po’ Iruka-sensei…” “Oh non ti preoccupare Naruto…si riprenderà subito…” Infatti Iruka poco dopo aprì gli occhi fissando Kakashi. "Ho fatto un sogno strano amore... - sembrava non rendersi conto che c'erano anche Naruto e Sasuke nella stanza - pensa... ho sognato che Naruto era incinto..." disse continuando a fissare il compagno "Sarebbe bello se fosse così, così quelle galline non potrebbero più dirgli niente..." “Tesoro…penso sarai felice di sapere che non era un sogno…” disse Kakashi divertito indicando i due ragazzi che lo fissavano dal divano di fronte. Iruka si girò fissando i due all’inizio non capendo e poi sgranò di nuovo gli occhi prendendo la mano di Kakashi in una presa ferrea. "Allora è vero? Dobbiamo fare una festa... oddio, i vestitini, avete pensato a come lo vestirete? E quando? Sai quando nascerà?" Al posto di chiedere queste cose ai diretti interessati stava facendo del male fisico a Kakashi gridando contro al jounin dai capelli argentei... “Non chiederlo a me…chiedilo a loro…” Il delfino si girò di nuovo fissandoli. "Allora? Quando nasce? La festa? I vestiti? Il nome??? Come lo chiamerete???" “Ehm…dovrebbe nascere tra circa quattro mesi…nessuna festa in programma…non lo sappiamo perché abbiamo scoperto il tutto ieri…” disse Naruto imbarazzato fissando Sasuke in cerca di supporto. "La festa forse la possiamo definire quando lo diremo a tutti... abbiamo pensato di invitare gli amici a casa e fare un annuncio collettivo..." rispose Sasuke e Iruka annuì mentre sembrava pensare. "Ci penso io per i vestiti per la creatura... - poi guardo con lacrime agli occhi il biondo - Naruto... diventerai mamma..." Il biondo arrossì alla parola “mamma”. “Così sembra…ma come farai per i vestiti Iruka-sensei…non sappiamo il sesso del bambino…” Sasuke continuava a stringere a se Naruto fissando i due più grandi. Iruka scosse la testa. "Mai sentito che si possono avere vestiti che vanno bene sia per i maschietti che per femminucce? Poi quando crescono si distingue di più... lascia fare a me Naruto... e per la festa... se serve aiuto, Kakashi si offre volontario...." Kakashi fissò il compagno e non osò obiettare, quando era in quello stato era inutile dire di no. “Già…chiedete pure se vi serve qualcosa…” “Beh…grazie ad entrambi allora…” sorrise il biondo tutto felice. "Oh... congratulazioni a entrambi,...." Si ricordò finalmente di dire Iruka dopo la sua manifestazione di eccitazione per quello che era successo... "Grazie..." rispose Sasuke... “Ecco…ora noi toglieremmo il disturbo…tra poco dobbiamo trovarci con i ragazzi per l’addestramento…se volete venire alla festa vi faremo sapere la data precisa e l’ora…” "Non devi affaticarti troppo..." Si intromise subito Iruka fissandolo leggermente severo... facendo sorridere Sasuke. "Ci penso io a tenerlo sotto controllo..." “Ehi! Non sono un invalido!” protestò il biondo “Godaime ha detto che posso continuare a lavorare fino a quando non me lo dice lei di smettere…” "Ma stai attento...." gli rispose quasi a tono Iruka. “Certo certo non temere…allora noi ce ne andiamo adesso…” disse alzandosi in piedi e prendendo una mano di Sasuke nella propria “Ci ha fatto piacere parlare con voi.” “Oh anche per noi è stato un piacere” sorrise Kakashi.
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Naruto era da un quarto d’ora buono che stava andando avanti e indietro come una tigre in gabbia per il soggiorno dell’immensa casa degli Uchiha…era nervoso…tra qualche minuto i loro amici avrebbero cominciato ad arrivare. Tutto era già pronto ed alcuni tavoli erano già stati imbanditi di stuzzichini e bevande…la festa era pronta…mancavano solo le persone…e Naruto era nervoso per il grande annuncio che avrebbe fatto quella sera. Sasuke d’altra parte invece era molto tranquillo, seduto sulla cornice di una delle finestre continuava a guardare il compagno… adesso nessuno avrebbe potuto dire qualcosa alla loro relazione, nessuno avrebbe più potuto ferire Naruto… e non avrebbero potuto ridere sul fatto del ricostruire il clan… perché anche di questo se n’era occupato il suo compagno… ”Dobe… calmati…” “Come posso stare calmo?” chiese Naruto lanciando un’occhiata a Sasuke “E se qualcuno di loro non dovesse approvare? Se pensassero che sono strano? In fondo un maschio che porta in grembo un bambino è strano!” L’Uchiha si alzò avvicinandosi: ”Non dicevi sempre che non ti importava quello che pensano gli altri… e poi…non ti hanno voltato le spalle quando hanno scoperto che dentro di te porti il demone… e dobe… tu anche senza il demone e il bimbo nel grembo sei strano… ed è una delle ragioni per qui ti amo…” Non era solito dire queste cose apertamente, ma sapeva più che bene che il biondo aveva bisogno di sentirsele dire… Naruto mise un po’ il broncio prima di finire per sorridere. “D’accordo…però non è vero che sono strano di mio…” “Hmpf…” Rispose solo Sasuke, aveva già parlato troppo per i suoi gusti. Alzò la mano accarezzandogli i capelli dolcemente fissandolo profondamente negli occhi, quando alla porta si sentì il campanello suonare, annunciando i primi ospiti… Naruto saltò come una molla cominciando di nuovo ad agitarsi. “Ah! Sono arrivati! Che facciamo!? Che facciamo! Ah si…la porta…dobbiamo aprire la porta!!” disse girando come una trottola impazzita. Sasuke scosse la testa bloccando il biondino e facendolo sedere. ”Tu ti siedi e ti rilassi, non va bene per la creatura se sei così agitato, e io… vado ad aprire la porta…” ordinò il moro… “Ok…ok…” disse standosene sulla sedia a fissare il compagno che si avviava verso la porta. Sasuke si avvicinò alla porta aprendola e si trovò di fronte un Shikamaru annoiato con le mani in tasca… un Chouji al quale non mancava il pacchetto di patatine in mano… e naturalmente Sakura e Ino che lo fissavano in adorazione. Non riusciva a capire come potevano ancora stargli dietro anche se gli aveva chiaramente detto che amava Naruto e non intendeva stare con nessun’altro che con lui… sospirò spostandosi leggermente in un tacito invito… I quattro entrarono, mentre le due ragazza facevano a gara quale delle due era più vicina al Uchiha… ”Yo Naruto.” Salutò Shikamaru entrando e sedendosi di fronte al biondo, mentre Chouji aveva gia trovato il suo posto preferito… vicino al tavolo dove c’erano i stuzzichini naturalmente… “Ciao Shikamaru…Chouji…ragazze…- salutando tutti i presenti – Sono felice che abbiate accettato il nostro invito!” disse il biondino con un sorriso. Sasuke si avvicinò al biondino per mettersi alle sue spalle e guardare i presenti, ormai tutti erano abituati al suo non mostrare le emozioni, a volte si chiedevano pure, come riusciva un iperenergico ragazzo come Naruto a stare con un apatico del genere… Sia Sakura che Ino risposerò al sorriso… mentre il campanello suonò di nuovo… e Sasuke scomparì… Sei mocciosi che conosceva più che bene lo fissarono senza dire una parola. “Buona sera Sasuke-sensei!” disse Mariko tutta sorridente, qualche passo dietro a lei Shizuka si limitò a fare un cenno di saluto col capo. Kuroi, che stava come al solito accanto a Shiroi, salutò in all’unisono al fratello il loro maestro. Intanto Tanoshimu senza nemmeno guardare il moro salutò entrando alla ricerca del suo idolo, a differenza di Hikaru che aveva unito le mani al petto fissando con sguardo sognante il proprio maestro. Inutile dire che Shiroi era appiccicosissimo al fratello… nessuno li aveva mai visti divisi quei due… al che Sasuke di nuovo sospirò spostandosi a lasciare anche gli altri cinque ad entrare in casa… ”Naruto-sensei!” Fu la furia azzurra ad arrivare prima al loro maestro abbracciandolo felice. “Tano!” lo salutò Naruto ricambiando l’abbraccio “Energico come sempre eh!?” rise scompigliandogli affettuosamente i capelli “Immagino ci siano anche gli altri con te.” Ed infatti il ragazzo dai capelli azzurri fu raggiunto dagli altri ragazzi. “Buona sera sensei…” disse Shizuka con espressione impassibile come sempre, anche se era felice di vederlo. Non riuscì nemmeno ad accomodarsi, quando suonò di nuovo il campanello e Sasuke non poté fare altro che lasciare Naruto nelle mani dei suoi studenti… quando aprì la porta c’erano Neji e Hinata Hyuga, Kiba e Shino seguiti da Rock Lee e Ten Ten… Akamaru si intrufolò nella casa seguito da Kiba che aveva salutato di sfuggita l’Uchiha. Anche Shino fece un cenno di saluto come anche Neji, Hinata e Ten Ten… ma per sfortuna di Sasuke… naturalmente Rock Lee non poteva avere quella stessa reazione… ma iniziò a pavoneggiarsi… come faceva sempre Gai di fronte a Kakashi… Naruto da bravo padrone di casa salutò tutti i suoi amici, abbracciandone qualcuno e mostrando il suo lato allegro e gioviale…ridendo e scherzando con loro e portandoli verso i tavoli imbanditi. All’appello ormai mancavano solo Tsunade, Jiraya, Kakashi e Iruka…ma gli ultimi due, lo sapevano tutti, sarebbero arrivati senza ombra di dubbio in ritardo come al solito…tutto per colpa del Jounin ovviamente. Quando il campanello suonò per l’ennesima volta Sasuke si girò solo, per trovarsi di fronte Tsunade e Jiraya… non l’avrebbe ammesso, ma era grato ai due che erano apparsi dal nulla, di non averlo fatto allontanare di nuovo dal biondo. ”Moccioso…” disse il Hentai Senin avvicinandosi al biondo ”Ti regalo un libro, che potrai aprire solo dopo la festa…” “Libro? Che libro? Spero che non sia uno di quelli che hai scritto tu!” disse con espressione quasi allarmata. “Vedrai quando lo apri moccioso, ma non devi farlo prima della fine della festa…” disse annuendo il ninja leggendario. “Mi preoccupa saperti così misterioso…” disse lanciandogli un’occhiata “Comunque come vuoi…” Gli altri attorno a loro si stavano divertendo parecchio, chiacchierando e servendosi da mangiare liberamente. Ad un certo punto, gli unici due ospiti mancanti bussarono alla porta. Sasuke andò ad aprire e si trovò davanti un arrabbiato Iruka ed un Kakashi che si passava una mano tra i capelli con espressione dispiaciuta. Senza nemmeno salutare Iruka entrò in casa alla ricerca del biondino, era troppo furioso con Kakashi, per l’ennesima volta l’aveva fatto arrivare in ritardo… e Iruka Umino odiava i ritardi,… “Iruka-sensei! Kakashi-sensei! Finalmente siete arrivati!” disse Naruto andando incontro ai due con la solita allegria. “Se fosse stato per me sarei qui da un bel pezzo Naruto… come ti senti?” chiese preoccupato fissandolo con sguardo da mamma… “Oh io sto benissimo, non ti preoccupare! E lo sapevamo tutti che sareste arrivati tardi…non arrabbiarti…” disse Naruto lanciando un’occhiata a Kakashi che stava un paio di passi dietro a Iruka e lo fissava con sguardo complice. Sasuke stava osservando il biondo tutto il tempo, ignorando per la maggior parte del tempo gli invitati… quando notò che si erano stabiliti tutti quanti si avvicinò a Naruto abbracciandolo introno alla vita sussurrandogli al orecchio: ”Penso sia l’ora del annuncio…” Non notando il sorriso di Tsunade che si era messa in un angolo a fissare la scena assieme a Jiraya. Naruto si appoggiò contro il suo petto e sospirò, traendo forza e coraggio dal suo abbraccio. “Si…penso sia il momento…mi starai vicino vero?” chiese con un lieve sorriso. "Come sempre dobe...." disse baciandogli la fronte. Sorridendo il biondino prese la mani di Sasuke e lentamente si mise in mezzo al gruppo di loro amici, cercando di attirare l’attenzione. “Ragazzi…ascoltate…c’è una cosa che vorrei dirvi…” disse fissandoli attentamente uno per uno “Il motivo di questa festa…beh…non era solo per fare una bella rimpatriata…ecco…io e Sasuke avremmo da fare un annuncio…” Sasuke stava in piedi dietro a Naruto con le braccia incrociate e lo sguardo che diceva di non osare fiatare dopo che l'annuncio fosse fatto... e una simile posizione l'aveva presa anche Iruka... senza farlo notare naturalmente...
Quando fu sicuro che
tutti lo stavano fissando, chi annoiato, chi curioso e chi perplesso,
continuò a parlare. Il silenzio calò nella stanza... a differenza delle persone che lo sapevano, gli altri rimasero senza parole. "Sempre in vena di scherzi eh Naruto?" chiese Shikamaru leggermente annoiato. "Naruto sta dicendo la verità, ve lo può confermare anche Hokage-sama..." rispose a quella frase Sasuke, fissando il domatore di ombre. “E’ così ragazzi…” disse Tsunade con espressione divertita mentre se ne stava seduta accanto a Jiraya con le braccia incrociate “Naruto sta aspettando un figlio…o figlia che sia, ancora non si sa…perché quelle facce morte? Non dovreste congratularvi con lui?” "Ma come è possibile??? Naruto è maschio fino a prova contraria..." balbettò Ino fissando il biondo. "Naruto-sensei, non è che sei femmina e non c'è l'hai mai detto?" Lo fissò con sguardo indagatore Tanoshimu beccandosi un scappellotto da parte di Shiroi. Jiraya invece si mise a ridere per quella frase, ma presto si imbambolò ricordandosi il Sexy No jutsu di Uzumaki. “Certo che sono un uomo…la colpa è di quella stupida volpe impicciona di Kyubi…” disse Naruto imbarazzato fissando i suoi amici che lo studiavano con tanto d’occhi. “Ecco…che dire…questa è senza dubbio una grossa sorpresa sensei…” disse Mariko ancora alquanto sorpresa prima di sorridere “Beh…congratulazione sensei!” Shizuka abbozzò un impercettibile sorriso in direzione dei due Jounin e fece un cenno col capo come se avesse accettato la cosa e fosse felice per loro. Sakura stava ancora in silenzio con la bocca aperta mentre Kiba già sbraitava: "Ma siamo scemi, avremmo in giro un moccioso che avrà il carattere mescolato di Naruto e Uchiha..." Non appena pronunciò quelle parole tutta la stanza sgranò gli occhi impallidendo... il bambino che sarebbe nato da quel unione... sarebbe stato... altro che un genio... “Ehi!! Che osi insinuare tu!? Nostro figlio sarà un prodigio, proprio come il sottoscritto!” disse Naruto tornando a comportarsi un po’ più come sé stesso. Per la prima volta dopo tanto tempo, Shikamaru aveva perso la sua espressione annoiata cercando di immaginarsi il prodigio come l'aveva chiamato Uzumaki... anche Sakura e Ino sembravano contemplare la cosa... Hinata però si avvicinò al biondo prendendogli la mano vincendo un po' della propria timidezza. "Congratulazioni Naruto... sarà sicuramente un bambino bello e forte..." "Io vorrei vedere come ve la caverete se sarà un femminuccia..." si intromise Shino, senza cambiare espressione, fissando i due. “Maschio o femmina sarà senza dubbio eccezionale!” disse il biondino con già l’orgoglio degno di una mamma.
Kakashi fissò la scena
sorridendo e poi si sporse un po’ per sussurrare qualcosa nell’orecchio di
Iruka. Iruka sgranò gli occhi lasciando cadere per terra il bicchiere. Continuava a fissare i due... già era difficile stare dietro a Naruto... a una combinazione del biondo e del moro non ci aveva nemmeno pensato... "Sarò in pensione per allora..." rispose silenzioso. Kakashi rise, fissando il gruppo di amici e studenti che facevano cerchio attorno ai due futuri genitori per congratularsi. Sapeva più che bene che Iruka amava troppo il suo lavoro per andare in pensione anticipata…quindi avrebbe aspettato con ansia il momento in cui avrebbe visto quel marmocchietto varcare la soglia della sua aula.
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3 settimana
Sasuke aveva appena finito di cucinare e portò a tavolo il cibo che aveva preparato per il compagno - apparecchiando per bene, poi si girò nella direzione del salone: "Dobe, cena..." “Arrivo!” strillò Naruto dalla stanza accanto prima di comparire davanti alla porta con un sorriso allegro “Che hai preparato di buono oggi!?” Il moro si sedette al suo solito posto e alzò lo sguardo sul compagno. "Ramen con pollo." “Ramen…” disse Naruto storcendo stranamente la bocca con espressione quasi disgustata…quando solitamente avrebbe fatto i salti di gioia nel poter mangiare il ramen preparato dal suo compagno. Quel giorno però sembrava che quella parola collegata a quel cibo suonasse sbagliata nella sua mente…non sapeva spiegarsi bene il perché. “Non ho voglia di ramen…non mi piace…” L'Uchiha tornò a fissarlo con lo sguardo leggermente sgranato... Naruto diceva che non gli piaceva il ramen... il mondo era finito... era un sogno... no... Si alzò e si avvicinò al biondo poggiandogli la mano sulla fronte. "Strano, non hai la febbre..." “Certo che non sto male…perché…ti sembra che sia malato?” "Dobe, hai appena detto che non ti piace il ramen..." “Non mi va di mangiare ramen sta sera…tutto qui…non c’è da fare tanto chiasso per così poco…non c’è altro da mangiare!?” Sasuke continuava a fissarlo e con leggero timore chiese. "Cosa vorresti mangiare?" Tsunade l'aveva avvertito che sarebbe arrivato il momento dei capricci, e sembra... che uno di questi sarebbe stato... proprio il cibo... menomale che non era ancora emotivamente instabile… Naruto sembrò pensare attentamente a cosa richiedere al suo compagno per cena e quando arrivò ad una soluzione che gli piacque sorrise. “Voglio mangiare una torta di fiori di kaktus ed erbe aromatiche! Come quella che ci hanno portato Gaara, Temari e Kankuro l’ultima volta che ci hanno fatto visita!” Sasuke si immobilizzò, per prendere gli ingredienti doveva andare fino alla villaggio della sabbia e tornare... cioè introno a sei giorni... oppure per farlo in meno tempo, poteva mandare un messaggio tramite i piccioni... ma ci sarebbero voluti almeno due giorni: "Non stasera spero..." chiese continuando a fissarlo, anche se il suo cervello ormai stava rimuginando su tutte le ipotesi come fargliela avere. Naruto lo fissò con espressione rabbuiata ed imbronciata. “Perché non sta sera!? Io la voglio!” Il moro strinse in un abbraccio il biondo. "Gli ingredienti per quella torta non possiamo trovarli qui, mi ci vorrebbero minimo due giorni per procurarmeli... è leggermente impossibile..." “Ma io la voglio!” insistette piagnucolando come un bambino che faceva i capricci. "Non preferiresti qualcosa di... più facile da trovare? Sai... anche io ho dei limiti..." Naruto lo fissò con i lacrimoni agli occhi. “Perché…io non voglio qualcosa di più facile…voglio quella torta! Sei cattivo Sasuke!” Il moro annuì sospirando. "Vado a prendere la torta..." Gli bacio la fronte e si diresse verso la porta prendendo la giacca. “Grazie Sasuke!” disse Naruto seguendolo ed abbracciandolo da dietro. Il moro annuì facendo un mezzo sorriso. "Cercherò di tornare il prima possibile..." “Ti amo Sasuke, lo sai vero? Ti aspetterò…”
8 settimana
Iruka quel pomeriggio si era presentato alla tenuta degli Uchiha con un sorriso smagliante e forse eccessiva allegria per i gusti dei due ragazzi, già sapendo dal suo comportamento che qualcosa stava bollendo in pentola. Ed infatti fu così. Era lì per convincere Naruto ad andare a fare spese con lui…più che spese a comprare tutto il necessario per il bambino che sarebbe nato tra poco più di due mesi. In teoria avrebbe dovuto occuparsi di tutto lui, visto che si era preso quell’incarico il giorno in cui gli avevano riferito la lieta notizia…ma poi aveva pensato che fosse meglio coinvolgere anche la “mamma” in tutta quella faccenda. Così Naruto, più che essere convinto, fu letteralmente trascinato fuori di casa dal suo ex-sensei. Iruka era felice, ogni tanto lanciava qualche occhiataccia alle donne pettegole, che però non potevano più dire nulla contro la relazione tra i due... infondo Naruto stava per dare alla luce l'erede al clan Uchiha... e nessuno poteva farci niente... Così entrò nel negozio con i vestitini da bimbi... “Iruka-sensei…ma sei proprio sicuro che debba venire anche io? Non potevi pensarci tu come avevi detto?” chiese Naruto parecchio imbarazzato sotto lo sguardo curioso di una giovane commessa. "Naruto, tu devi abituarti a queste cose, vedi, devi imparare da subito a prenderti cura del tuo bambino... credo che anche Kyuubi sia d'accordo con me..." Annuì e sorrise alla comessa. "Abbiamo bisogno di un corredo per neoanti..." Naruto provò a protestare ma la commessa li interruppe prima che potesse farlo, così allora sospirò rassegnato e si passò una mano sul ventre ormai evidentemente ingrossato. “Certamente signore” disse la ragazza sorridendo cordialmente e facendo cenno di seguirla per il negozio “sapete già il sesso del bambino o volete qualcose di neutrale? Vi servono solo i vestiti o volete guardare anche il reparto con le culle e gli altri accessori?” "Una cosa neutrale... vogliamo tutto... dobbiamo prepararci per il lieto evento..." sorrise Iruka educatamente alla commessa... mentre lanciò un occhiata al biondo, per fargli imparare a trattare... “Oh si…posso vederlo…” disse fissando Naruto con sguardo di chi già sapeva ma non aveva assolutamente nulla in contrario alla cosa “Prego da questa parte” Iruka annuì seguendola e trascinando il biondo dietro di se: "Lei cosa ci consiglia?" “Beh…consiglierei qualcosa di colorato ovviamente…il rosa lo escluderei…ma l’azzurro abbinato a qualche altro colore può essere considerato anche neutrale…che colore le piacerebbe avere per il bambino signore?” chiese la commessa fissando Naruto. “Ehm…non saprei…” disse imbarazzato il biondo “Penso che l’azzurro o il…mh…blu vada bene…poi…giallo e…magari rosso?” Iruka sorrise a quella scena. "Io consiglierei anche l'arancione... e il bianco no?" “beh…si…” “Oh perfetto…” la ragazza si voltò verso un armadio e ne estrasse un vestitino da bambino che consisteva in una mogliettina bianca con delle piccole api disegnate sul davanti e dei pantaloncini arancio “Che ne dite di questo? Ci stanno anche dei calzini abbinati!” Iruka si avvicinò al vestitino. "Oh ma è delizioso... non credi anche tu Naruto? E' proprio adatto come colori a vostro figlio..." “Ecco…si…penso di si…” disse Naruto fissando il vestitino imbarazzato…perché Sasuke lo aveva lasciato uscire da solo?! Gli sarebbe stato utile un po’ di supporto morale. "Questa la prendiamo sicuramente... può farci vedere altre cose? Sa... dobbiamo fare un intero guardaroba e la stanza del piccolo o piccola..." “Ma certamente…allora questo glielo metto da parte…” appoggiando il completino su un tavolo e scorrendo lo sguardo sugli altri abitini per bambino. Dopo una ventina di minuti abbondanti e con estremo imbarazzo e frustrazione da parte di Naruto, che era stato sottoposto all’entusiasmo della commessa e di Iruka, furono messi da parte ben 8 completini da bambino, calzini di ogni tipo, un paio di abitini più pesanti per i momenti di freddo e dei berrettini…così poterono passare al reparto culla…mentalmente Naruto maledì per l’ennesima volta Sasuke che con tutta probabilità stava allenando i loro ragazzi con assoluta tranquillità. Iruka sembrava a casa in quel negozio, più che Naruto sembrava che fosse Iruka in dolce attesa... con la commessa parlava di culle e sembravano completamente persi nel discorso di come doveva essere la culla di un neonato... scartavano i lettini in modo impressionate, su ognuna trovavano qualcosa che non andava... o non era giusto il legno, oppure il materassino... Naruto era esasperato a dir poco…e gli stava venendo un gran mal di testa…non pensava possibile che fare compere con Iruka potesse essere così stressante, quasi quasi compativa Kakashi che lo doveva sopportare costantemente…o forse era solo lui a far uscire quel lato del carattere di Iruka. In ogni caso doveva porre fine a tutto quello…e per quanto gli dispiacesse prendersi gioco del suo sensei era necessario. Il biondino finse un capogiro e si appoggiò pesantemente ad un tavolo, come se stesse cercando di non cadere a terra. “Iruka-sensei…credo di non sentirmi molto bene…” disse con la voce più debole che riusciva a simulare senza che sembrasse falsa. Il giovane delfino sgranò gli occhi girandosi verso il ragazzo biondo. "Oh Naruto, vuoi che ti accompagni a casa, e poi finisco io di comprare le cose necessarie?" chiese con tono preoccupato. “Si…te ne sarei davvero grato…credo di essermi un po’ affaticato…ma compra solo quello che abbiamo deciso fin’ora…per il resto penso che tornerò con Sasuke appena possibile…non voglio approfittare troppo di te…” preferì aggiungere, non si poteva mai sapere cosa avrebbe comprato Iruka lasciato solo a sé stesso. "Allora ti accompagno a casa?" chiese ancora più preoccupato Iruka sostenendo il biondino. “Si…poi puoi tornare a prendere le cose per il bambino…non penso che la..mh…commessa abbia problemi a metterci da parte la roba vero?” “Oh certo che no! Tornate pure quando volete” disse lei sorridendo. Il chunin annuì e sorrise anche lui alla commessa, come per ringraziarla, poi offrì il braccio a Naruto, per portarlo al sicuro a casa. Forse si era stancato troppo. Il biondino accettò il braccio e si lasciò condurre fuori continuando a fingere di essere stanco e provato mentre mentalmente tirava un sospiro di sollievo per essere sfuggito a quella nuova forma di tortura…non sarebbe mai più andato a fare spese con Iruka, poco ma sicuro.
Sasuke correva, saltando da un tetto al altro. Aveva incontrato Iruka mentre rientrava dagli allenamenti con i bambini, il quale gli aveva raccontato del malessere di Naruto. L'aveva ringraziato, e poi di corsa verso casa. Naruto lo preoccupava molto, se si sentiva male, doveva andare subito ad avvertire Tsunade, ma prima doveva vederlo. Così piombò in casa con poca grazia: "NARUTO!!!!" L’interessato, che era in cucina a prepararsi una tazza di te, prese un colpo a quelle urla e per poco non finò per scottarsi con l’acqua calda. Si affacciò allarmato alla porta della cucina e fissò Sasuke. “Sasuke…che succede!?” Il moro si avvicinò di corsa. "Se stai male che cavolo ci fai in cucina?" chiese mezzo allarmato. “Male? Ma io non sto male…e poi mi stavo preparando solo una tazza di tea…” rispose senza capire. "Iruka-sensei ha detto... che non ti sentivi bene..." Lo fissò leggermente confuso, senza darlo a vede l'Uchiha. Naruto ci mise alcuni secondi a connettere il tutto e poi… “Oh…quello…” ed arrossì passandosi una mano tra i capelli con fare colpevole. Sasuke continuava a fissarlo serio mentre incrociò le braccia sul petto. "Quello?" “Beh…sai com’è…ero andato a fare spese per il bambino con Iruka-sensei no…solo che Iruka è una cosa allucinante quando fa compere! Un altro secondo con lui e mi sarei suicidato! Non ne potevo più…così…ecco…per svignarmela ho finto di sentirmi male” disse ridendo nervosamente come suo solito quando ne combinava una delle sue. Sasuke tirò un sospiro di sollievo avvicinandosi di più al biondo abbracciandolo e stringendolo a se. "Non spaventarmi così, mai più." Naruto ricambiò il gesto appoggiando la testa contro la sua spalla. “Scusami…non era mia intenzione farlo…volevo solo liberarmi di Iruka…non ti azzardare a lasciarmi più in mano sua quando ci sono spese in ballo!” "Carcerò di ricordarmelo..." rispose, questa volta, divertito il moro fissandolo; gli accarezzò di nuovo i capelli "Ti accompagnerò la prossima volta." Il biondino lo fissò con una strana luce nello sguardo. “Davvero?” "Si, ti accompagnerò." Sospirò leggermente, per poi baciargli la fronte.
11 settimana
Naruto si stava annoiando. L’obbligo di riposo forzato impostogli da Tsunage era una vero supllizio. Non ce la faceva più a starsene tutto il giorno a casa a fare nulla…oppure ad andare in giro per il villaggio solo per attirare gli sguardi dubbiosi e colmi di disgusto delle persone…oppure andare ad assistere agli allenamenti dei suoi genin senza potervi partecipare in prima persona. Non ne poteva più di quella vita! In verità, la cosa che lo preoccupava di più era il fatto che non si allenava da ben 3 mesi…e se in tutto quel tempo si fosse rammollito? Se i suoi riflessi erano diventati più lenti ed i suoi muscoli avevano perso tono? Una piccola parte del suo cervello gli stava dicendo che quelli erano dei discorsi stupidi e da femminuccia…erano solo 3 mesi in fondo…e tra poche settimane avrebbe dato alla luce al figlio suo e di Sasuke…avrebbe pensato dopo a fare degli allenamenti più intensivi per recuperare il tempo perso. Nel frattempo doveva pensare solo al bimbo ed alla propria salute…purtroppo quei pensieri saggi non ebbero meglio in quella “discussione”. Naruto stava a petto nudo davanti allo specchio della loro camera da letto, ad osservare la rotondità ormai più che evidente della sua pancia con sguardo critico. Sasuke aveva appena finito gli allenamenti con i suoi ragazzi e quelli di Naruto. In quei quattro mesi di gravidanza del compagno aveva deciso che avrebbe pensato lui ai marmocchi del biondo. Con le mani in tasca entrò in camera e stava per dare i saluti da parte dei ragazzi a Naruto, ma si fermò a metà strada fissando il suo ragazzo che si stava specchiando a petto nudo e non disse niente, se non inarcare leggermente un sopraciglio, continuando a fissarlo. Il biondo si era accorto del ritorno di Sasuke e della sua presenza nella stanza ma non disse nulla per alcuni istanti prima di parlare senza voltarsi nella sua direzione. “Dimmi Sasuke…ho ancora un fisico attraente?” A quelle parole Sasuke si portò una mano suli occhi scuotendo leggermente la testa, ormai al punto di lasciarsi esasperare. "Ma dobe che razza di pensieri idioti fai, non mi dirai che non ti senti attraente?" Non aspettò la risposta del biondo, gli si avvicinò fissandolo con quello sguardo pungente e adorante. "Non importa che forma hai, che aspetto hai, per me sarai sempre dantamente sexy." Naruto si voltò a fissarlo con espressione adorabilmente imbronciata. “Dici davvero? Anche se sono mesi che non mi alleno…” Il moro sospirò abbracciando il biondo fermandosi di fronte quello specchio e lo guardò tramite esso fissandolo dalla sua spalla. "Guarda che pure quella volta che ti sei rotto non so quante ossa ti sei rimesso subito in azione ed in meno di una settimana eri in forma, ancora di più di prima. Io al tuo posto non mi preoccuperei." “Sicuro sicuro?” chiese voltandosi nell’abbraccio e fissandolo direttamente negli occhi. "Io parlo solo quando sono sicuro, e non scherzo mai non chiedere cose stupide dobe." rispose il moro, i suoi occhi scuri puntati in quei azzurri del compagno. “Mh…ok…” abbozzando alla fine un sorriso, convinto dalle parole del compagno “Grazie” Con questo Naruto si sollevò quel tanto che bastava per far incontrare le loro labbra e baciarlo dolcemente. Sasuke, che voleva baciare Naruto da quando era entrato ed aveva dovuto rimandare la cosa per il solito biondino che si creava problemi dal nulla, si sciolse leggermente nel bacio stringendolo di più a se. Poi si staccò. "Ti salutano i ragazzi" “Ah bene!” ampliando il sorriso “E come se la sono cavata oggi quei tre marmocchi??” "Come al solito." Sasuke Uchiha non era mai stato persona di molte parole, però continuava a fissare l'amato, quella era una cosa che faceva da anni, da quando l'aveva conosciuto da quel primo bacio per sbaglio. “Uff…potresti dilungarti in qualche dettaglio…devo sapere se stanno battendo la fiacca o no!” Ma Naruto non sembrava essersela presa per il suo misero rapporto, anzi si allontanò allegramente dal compagno per andarsi a rimettere la propria maglia…e mentre stava per infilarsela del tutto si piegò di colpo in due per il dolore. “Auch!!” Sasuke, che normalmente per tutte le cose era freddo e calcolatore, quando si trattava del suo compagno andava in panico in una maniera estremamente facile. Sgranò gli occhi al sentire il biondo e gli fu subito accanto. "Che cos'è? Chiamo l’hokage? Dove ti fa male? Vuoi qualcosa? Ti vuoi sdraiare? Ti porto qualcosa?" Insomma il grande Sasuke diventava come una donnina preoccupata quando si trattava del suo Uzumaki. “No…sto bene…” disse sollevando lo sguardo su di lui per poi additarlo con fare severo mentre si teneva una mano sulla pancia “Ma questo bambino sta prendendo troppo da te! Continua a tirarmi i calci!!” Sasuke lo fissò leggermente confuso. “Auch…sentilo!!” e con questo afferrò una mano del moro e se la portò sul ventre, facendo sentire anche all’altro le “violenze” che doveva subire in continuazione. La sua mano era sullo stomaco arrotondato del compagno, quando sentì qualcosa colpirlo direttamente nella mano, sembrava un piccolo pugno. Il piccolo si stava allenando ancora prima di essere nato. Il suo sguardo era puntato sullo stomaco, fissava la propria mano e sembrava che il bimbo riconoscesse il suo chakra perché continuava a colpire proprio quel punto dove Naruto stava tenendo la mano di Sasuke. Era senza parole. Non sapeva cosa dire, alzò lo sguardo e puntò gli occhi in quelli di Naruto. Era questo il miracolo che serviva per potere tenere sempre accanto a se l'amato. “Beh, allora?? Che dici??” chiese il biondo con fervore. Si passò leggermente la lingua sulle labbra per poi dire solamente: "Ti amo." Naruto lo fissò alcuni istanti e lentamente la sua espressione si rasserenò e sorrise. “Anche io ti amo, stupido” Il moro lo strinse tra le sue braccia: "Grazie d'esistere" gli sussurrò all’orecchio.
14 settimane
Una piccola folla si era radunata nel palazzo dell’Hokage. Naruto aveva perso i sensi qualche ora prima mentre stava camminando per strada accanto a Sasuke e questo lo aveva subito trasportato da Tsunade, che gli aveva annunciato che era finalmente arrivato il momento della nascita. Così lei, con Shizune ed altri medici di fiducia, si erano chiusi in una stanza con Naruto pronti a far venire alla luce suo figlio. Sasuke intanto era stato lasciato fuori ad attendere. Sasuke stava li. Di fronte a quella porta. Occhi puntati su di essa mentre era concentrato per tenere sotto controllo il ciacra del suo compagno. Ignorava completamente la folla introno a lui. Iruka che stava in silenzio e teneva per mano Kakashi con tutta la forza, e anche se il Jounin non lo dava a notare, gli faceva un male cane. Non notò nemmeno i ragazzi, tutte e sei che stavano seduti insieme mentre le due ragazzine stavano discutendo che aspetto avrebbe avuto il bimbo e su che nome gli avrebbero dato i genitori. Non guardò nessuno degli amici venuti a sostenerli, per lui in quel momento era importante tenere sotto controllo il chacra di Naruto e quello del bimbo che stava nascendo. Dall’interno della stanza non usciva neanche un suono, nessuno sapeva cosa stava accadendo e quanto ci avrebbero messo ancora…l’unica cosa che potevano fare tutti loro era aspettare. Kakashi alla fine riuscì ad allentare un po’ la presa della stretta di Iruka e si avvicinò al suo ex- allievo, mettendogli una mano sulla spalla. “Non preoccuparti, Naruto è forte, non corre alcun pericolo” "Lo so." Però Sasuke non si mosse, continuava a stare lì, braccia incrociate sul petto, fissava la porta, stava seriamente pensando di usare lo shinringan per lo scopo di guardare dentro. Loro dicevano di non preoccuparsi, si Naruto era forte, ma era maschio, un maschio incinto, non era facile nemmeno per uno come Uzumaki una cosa del genere e se ne rendeva conto perfettamente. Alcuni istanti dopo la porta si aprì e da essa uscì Shizune, dall’aria un po’ provata ma soddisfatta. L’attenzione di tutti fu concentrata su di lei. Sasuke non disse una parola, continuava a fissarla con quello sguardo freddo e indagatore. La donna si avvicinò a lui con un sorriso. “Sta procedendo tutto bene…il peggio è passato…tra poco dovrebbe essere tutto finito…e secondo Tsunade-sama il vostro sarà un bel maschietto!” Sasuke sgranò gli occhi leggermente. Naruto era sicuramente un miracolo tutto insieme. Non solo era riuscito a farlo innamorare, a farlo tornare, a credere nella vita, a dargli speranza, a essere la sua luce, no Naruto Uzumaki era riuscito a dargli un erede e non un erede qualsiasi, un erede maschio. Le labbra si curvarono leggermente in un mezzo sorriso: "Dobe, sei unico" disse più a se stesso che a qualcuno in particolare. Gli amici attorno a lui si congratularono subito per la bella notizia ed in quel clima di allegria passarono in fretta i minuti e ben presto la porta si aprì di nuovo per farvi uscire Tsunade. L’hokage fece un segno col capo a Sasuke di avvicinarsi. “Abbiamo finito…vieni dentro…Naruto e tuo figlio ti aspettano” Sasuke non se lo fece ripetere due volte, veloce fu subito nella stanza, sorpassando Tsunade senza nemmeno guardarla alla ricerca del compagno e del loro figlio. Naruto giaceva su un letto, stanco e spossato ma con un’espressione felice sul volto, che si illuminò maggiormente nel vedere il moro fare la sua comparsa. Tra le braccia teneva dolcemente un fagottino. “Ehi Sasuke…” disse con voce meno energetica del solito. Il capofamiglia, perché ormai poteva chiamarsi così, Uchiha si avvicinò al suo compagno fissandolo, senza dire nulla, era sollevato a vedere che stava bene, e poi quando gli si avvicinò ancora di più, lo prese per mano e fissò quello che Naruto teneva tra le braccia. Avvolto in una copertina stava loro figlio, che si guardava attorno con grandi occhi azzurri limpidi e curiosi, sulla testolina quasi calva spuntavano alcune ciocchette di capelli mori…a quanto sembrava aveva preso sia dal padre che dalla “madre”. “Guardalo Sasuke…è così piccolo!” In quel momento senza che Sasuke se rendesse conto, alcune lacrime traditrici gli appannarono gli occhi e cominciarono a solcargli le guance. Oh si era felice con Naruto immensamente, ma adesso la sua felicità e cresciuta a dismisura, aveva sia Naruto che un erede. "Come, come, lo chiameremo?" chiese in un filo di voce rimastagli. “Ehi…ma che fai…” mormorò Naruto fissando un po’ sorpreso Sasuke che piangeva, non lo aveva mai visto piangere prima d’ora “Stupido Uchiha…” Poi sorrise mentre si sforzava a pensare ad un nome…nell’ultimo periodo avevano pensato a molti nomi sia maschili che femminili ma nessuno di essi gli era piaciuto abbastanza da volerlo dare al proprio bambino. “Mhhh….che ne dici di Kitsune??” Le lacrime di felicità si asciugarono non appena Sasuke senti il nome. "Dobe non puoi, sai che lo prenderebbero in giro oltre che per l'idiozia della gente, anche senza quel nome, avrà problemi ad integrarsi. Non dubito che lo farà, ma non senza problemi" fissò per un lungo attimo Naruto e poi disse "Kookuhu." “Kookuhu? Che nome strano…che vuol dire??” chiese Naruto nella sua innocente (quasi) ignoranza. A quelle parole sorrise leggermente. "Felicità." Naruto lo fissò alcuni istanti, sorpreso, e poi arrossì un po’ abbassando lo sguardo e mormorando un “baka”. “Ehi piccolo…ti piace il nome Kookuhu?” chiese al bambino che teneva tra le braccia. Questo lo fissò con i suoi occhioni azzurri e poi sorrise agitando un po’ le manine. “Beh…sembra che a lui piaccia…” disse il biondo fissando Sasuke. Sasuke annuì e poi finalmente si abbassò dando un bacio sulla fronte del compagno sussurrandogli: "Ben fatto" e poi diede anche un bacio sulla fronte del bambino sussurrando "Benvenuto tra noi Kookuhu" Infine guardò di nuovo la 'mamma' e scivolò in ginocchio accanto a lui. "Avevo pianificato qualcosa di diverso, ma Uzumaki Naruto, vuoi sposarmi?" Il biondo sgranò gli occhi…non poteva credere alle proprie orecchie…quel musone di un Uchiha gli stava chiedendo proprio quello che credeva lui? “Non…non stai scherzando…vero?” chiese con voce speranzosa, non si sapeva mai in questi casi…così tanta gioia in una volta sola non gli era mai capitata prima d’ora, poteva sbagliarsi. "Quando mai scherzo io?" chiese con la voce ferma, mentre continuava a fissarlo. Tsunade, sapendo che la reazione del suo pupillo sarebbe stata esagerata come sempre, si spostò dall’angolino in disparte in cui si era messa per lasciare ai due un po’ di privacy ed andò a posare una mano sulla sua spalla per tenerlo buono ed evitargli di fare cose azzardate nel suo stato. Naruto fissò l’hokage e poi sorrise verso Sasuke. “Certo che si!!” ed il tentativo di saltare addosso al compagno fu appunto bloccato dalla donna. Sasuke annuì e si alzò. "Allora, tu aspettami qui - dandogli un veloce bacio - che vado a prendere una cosa e torno, va bene?" “Eh…? Ok…” E Sasuke scomparve in una nuvoletta di fumo.
Epilogo – 3 anni dopo
Erano introno le tre di notte quando Kookuhu sentì che aveva bisogno di bere. Lentamente si alzò dal letto, scivolando per terra, e con i piedini nudi si diresse verso la porta della camera, per uscire ed puntare quella dei suoi genitori. Non si lasciò spaventare dai rumori provenienti da dentro e aprì la porta: "Kaachan, tousan, Koo ha sete." disse tranquillo sullo stipite della porta fissando il letto. Appena sentì quella vocina Sasuke si bloccò e girò lentamente lo sguardo verso la porta dove il bimbo di tre anni stava e li fissava come se niente fosse. Naruto era sotto di lui, nudo, con il viso arrossato di piacere…perso com’era nel suo mondo fatto di sensazioni non si accorse dell’arrivo del figlio. Aprì lentamente gli occhi e fissò il compagno. “S-Sasuke…perché ti sei fermato…?” ansimò leccandosi le labbra. "Kookuhu, potresti chiudere la porta e aspettare di fronte, e la prossima volta, bussa prima di entrare, arrivo subito." disse come in trance Sasuke, sfilandosi lentamente dal corpo di Naruto, mentre il bambino chiudeva la porta. Il biondo, che finalmente aveva notato il bimbo, diventò scarlatto per l’imbarazzo di essere stato beccato da lui in quel momento e nascose il viso contro il cuscino, non riuscendo a trattenere un leggerissimo gemito nel sentire Sasuke abbandonare il suo corpo. Il moro diede un bacio a Naruto e poi uscì dal letto prendendo un paio di pantaloni mettendoseli per uscire dalla camera. Non appena varcò la porta si trovò il bimbo di fronte e lo prese tra le braccia. "Kookuhu, cosa ti insegna sempre il tousan? Devi sempre bussare alla porta prima di entrare." Il bambino lo abbracciò introno al collo poggiando la testolina sulla sua spalla. "Ma Koo ha sete." Sasuke annuì. "Adesso tousan ti da da bere e ti porta a letto, e tu dormirai fino alla mattina, va bene Kookuhu?" Il bambino annuì contento e venne trasportato fino alla cucina, dove Sasuke gli preparò da bere, aspettò che il figlio si dissetasse e poi lo riportò in camera, rimboccandogli le coperte. "Dormi bene Koo." "Anche tu tousan." Poi chiuse la porta alle spalle ed entrò in camera che divideva con 'la moglie' e chiuse anche quella di porta.
*Fine*
Saya: era ora >o< ci
abbiamo messo anni per colpa che non posso stare sul pc. Miyu: non poniamoci certi problemi per favore u__u l’impotante è averla finita!! *__*
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