Dediche: A Ise perchè aspetta con ansia la fine delle mie fic. E perché mi incoraggia a terminarle anche se non sono brava a scrivere. Ise questa fic è per te, so che è banale, corta e forse un po’ OOC ma spero che ti piaccia.

 



Basket e cioccolato

di Kary_chan


San Valentino. Oggi è San Valentino. San Valentino.

Continuo a ripeterlo nella mente come un mantra.

Finalmente il fatidico giorno è arrivato. Sì! Perché oggi, 14 febbraio il sottoscritto conquisterà la sua volpe. Come? Ma è ovvio, col suo incredibile fascino. AH AHA HA

Fischiettando mi avvio verso la scuola. Voglio essere il primo a varcare il cancello. Devo mettere in atto il mio piano .

Furtivamente mi avvicino , scruto a destra e a sinistra. NESSUNO. Con la mano un po’ tremante mi accingo ad aprire l’armadietto del mio amore.

Chak chak

Mi blocco all’istante. Un rumore di passi sopraggiunge alle mie spalle. In lontananza scorgo un’ombra scura, il sole non mi permette di vedere chi sia. Mi nascondo dietro un’altra fila di armadietti. GRRR…..rovinapiani.

Sento la persona armeggiare con un armadietto.

E sbrigati!

Finalmente il rumore dei suoi passi mi dice che si sta allontanando. In giro non c’è nessun altro. Dopo  pochi secondi riesco ad aprire l’armadietto della volpe. Lego il mio pacchetto con un nastro alle stringhe delle sue scarpe. Richiudo l’armadietto e con molta calma mi dirigo in classe.

Le lezioni non mi sono mai sembrate tanto noiose. Non faccio che pensare a Kaede, si sarà accorto del mio pacco? L’avrà buttato?

Uffa, questo professore di storia è un vero rompi palle! Non mi interessa quello che dice, perché deve stressarmi così? Come? Devo uscire dall’aula? A rinfrescarmi le idee, tanto meglio. Senza degnarlo di uno sguardo mi alzo ed esco dalla classe. Spinto dalla curiosità mi dirigo verso gli armadietti. A quest’ora dovrebbero essere tutti in classe. Passandoci davanti noto che il mio armadietto non è chiuso bene. Strano, mi sembrava di aver chiuso bene l’antina. Mi avvicino e mi accorgo che un pacco voluminoso ne impedisce la chiusura. E’ una scatola quadrata avvolta da una carta rossa e un nastrino arancio. Lo rigiro fra le mani ma non vedo nessun biglietto. Per un attimo il mio cuore batte all’impazzata. E se fosse di Rukawa? Apro il pacco con avidità. E’ il mio primo regalo di San Valentino. Rimango allibito. E’ una tuta! Una tuta nera. Non ci credo! E’ la tuta che volevo comprare! Ma chi…….? A chi ho detto di voler comprare questa tuta? Non ricordo…..Mentre provo ad alzare la maglia per controllare la taglia un biglietto cade sul pavimento. Una scritta sintetica, una calligrafia che non conosco.

SE VUOI RISPOSTE ALLE TUE DOMANDE VIENI ALLE 18:00 SOTTO L’ALBERO VICINO ALLA PALESTRA.

Nessuna firma, neanche uno scarabocchio. Rimango spiazzato. In verità sono molto incuriosito però………

 

POW RU

 

Mi è sembrato di vedere una sagoma in lontananza. Eppure qua non c’è nessuno. Con circospezione apro l’armadietto della mia testa rossa e ci infilo il mio pacco. Fortuna che ho sentito appena due giorni fa che voleva comprare questa tuta.

Prima che si affolli me ne vado col cuore in gola. Ho riposto tutte le mie speranze in questo giorno. Lascio passare una decina di minuti e poi assieme a tutta la truppa di studenti rientro nella scuola. Mi avvio verso il mio armadietto con rassegnazione. So già che sarà traboccante di ogni sorta di pacchetto. Raccatto tutti i pacchetti e li getto nella spazzatura. Non mi interessano. Con leggero disappunto noto che uno dei pacchetti è legato saldamente ad una stringa della mia scarpa. Cerco di slacciarlo malamente e mi accorgo dell’originalità del pacco. Attraverso la carta trasparente noto che è del cioccolato a forma di pallone da basket appiattito. La cosa mi incuriosisce. E’ proprio il cioccolato che ho visto ieri nella vetrina di ****. Quando sono entrato per comprarlo mi hanno detto che non era in vendita perché era stato ordinato da qualcuno. Che strana coincidenza. Era per me. C’è anche un biglietto. Non so perché ma qualcosa mi spinge a leggerlo. In alto c’è uno scarabocchio. Sembra un disegno ma non riesco a capire cosa raffiguri. Poi una frase:

TI ASPETTO DIETRO LA PALESTRA ALLE 18:30.

TI CATTURERO’ V_____E.

Quanta fiducia! Devo dire però che è stata un’idea originale. Per ora lo terrò nella borsa, anche se non andrò all’appuntamento. Sono sicuro che il disegno significhi qualcosa ma non riesco a capire. Sarà collegato con la parola incompleta? Uff, non importa.

 

POW HANA

 

Finalmente le lezioni sono finite. Dopo l’allenamento saprò se Ru ha decifrato il mio messaggio e ha accettato il mio cioccolato. Sono teso. Anche durante l’allenamento non sono il solito Hanamichi. Sono troppo serio. Però non mi lascio sfuggire l’occasione di una piccola scazzottata con la kitsune. Ormai i nostri pugni non sono più pesanti, è solo un gioco, l’unica occasione di sentire il suo corpo, la sua pelle.

STONK. Una ventagliata di Ayako seda il conflitto. E l’allenamento riprende.

Stranamente il volpino è il primo ad andare negli spogliatoi. La cosa è mooolto strana. Spero che vada a farsi bello per me. Come se potesse diventare più bello di quel che è già. Sembro una donnetta. E’ proprio vero che l’amore annebbia il cervello.

Mi rilasso provando alcuni tiri da tre nella solitudine della palestra e poi mi dirigo alle docce.

Alle 17:45 sono l’unico rimasto nello spogliatoio. Ripenso al pacco nel mio armadietto. Non riesco a capire chi potrebbe averlo messo. Mi scervello per un po’ e poi mi appropinquo verso il luogo dell’appuntamento con largo anticipo. Non c’è nessuno. Rimango ad aspettare quasi un’ora, poi con l’amaro in bocca vado verso il cancello. Non è venuto. Questa schiacciante verità mi butta a terra.

Raggiunta l’entrata noto che una bicicletta è ancora nelle rastrelliere. Mi sembra la bici di Rukawa. Mi avvicino…e…sì, l’ammaccatura frontale è un segno inconfutabile, è la sua. Qualcosa dentro di me mi spinge a tornare in palestra a cercarlo.

Dentro non c’è nessuno. Faccio il giro della palestra ma sul retro non trovo nessuno. Mi sono soltanto illuso. Triste e sconsolato completo il giro del fabbricato per ritornare al cancello.

Scorgo una sagoma sotto l’albero a destra della palestra e mi ricordo del biglietto. Non ci posso credere! E’ un sogno! Il regalo non può essere suo? O invece è reale. Lui è lì, e  mi aspetta. Sprizzo felicità da tutti pori. Cavolo però, sono le 19:30 e sta ancora aspettando. All’improvviso un’idea mi attraversa il cervello. Senza farmi vedere corro all’armadietto e prendo il pacco. In giro non c’è nessuno, quindi mi cambio senza preoccuparmi di essere visto. Ho deciso che andrò da lui indossando la sua tuta. Così capirà subito che lo ricambio. Eccome se lo ricambio. Amo tutto di lui, non solo il suo aspetto. Amo la sua grinta, la sua cocciutaggine, i suoi silenzi.

Corro a perdifiato verso l’albero ma………non c’è più! Ru se n’è andato.

 

POW RU

 

E’ un’ora e mezza che aspetto. Non è venuto. Basta. Me ne vado a casa. Che giornata di me**a. tante aspettative………per un buco nell’acqua. Inforco la bici e mi dirigo verso casa. Sono talmente abbacchiato che non riesco ad appisolarmi neanche per mezzo minuto.

Poso la bici in garage e salgo a farmi una doccia. E’ quello che ci vuole per rilassarmi un po’.

DRIIIN DRIIIIIIIIIN DRIIN

Il suono insistente del campanello dice che alla porta c’è qlc, ma non ho nessuna intenzione di andare ad aprire.

Il qualcosa al di là della porta non demorde. Con un gesto stizzito chiudo il getto d’acqua e mi infilo l’accappatoio. Rimango a dir poco sbacalito quando mi accorgo che il rompiscatole è il mio Hana. Sono talmente sorpreso che non mi esce neanche il mio solito monosillabo “Hn”.

Rimango incollato ai suoi occhi per qualche istante, poi mi esce un seccato

“Cosa vuoi?”

Lui sembra risentirsi per le mie parole. Guardandolo meglio noto che indossa la mia tuta. Lo afferro per la maglia e lo tiro in casa, sbattendolo poi contro la porta che si chiude alle sue spalle e letteralmente gli assalto le labbra. Era troppo tempo che volevo baciarlo, stringerlo, averlo solo per me. E finalmente eccolo qui. Inizialmente si irrigidisce, probabilmente per la sorpresa, ma io so che mi ama, perché mettersi la mia tuta e venire fin qui altrimenti? Poi si abbandona completamente, dischiude le labbra e mi lascia libero accesso in quel suo anfratto caldo e umido. Le sue braccia si alzano e vanno a cingermi il collo possessivamente. Non è il caso amore, non ti lascerò più. Quando ci stacchiamo mi guarda con due occhi da cucciolo che mi fanno innamorare di lui ancora di più, se è possibile.

“Hei kitsune, mi hai lasciato un pezzo di cioccolato? Sembrava così buono!”

Cioccolato? Ah! Il pallone era suo?

“Quello a forma di pallone? Era tuo?”

“Certo che era mio!! Non l’avrai mica buttato?!”

“E da cosa avrei dovuto capire che era tuo?”

“Come da cosa!? Era evidente! Dammi il biglietto”

Lo guardo come se non avessi più il biglietto. Sulla sua faccia si dipinge un’espressione rabbiosa…….e poi diventa triste. Frugo nella sacca e gli porgo il biglietto. Il suo sguardo si accende.

“Vedi il disegno? E’ una volpe!! E c’è scritto TI CATTURERO’ V____E, cioè TI CATTURERO’ VOLPE. Facile no?”

“Pff. E quella sarebbe una volpe. Uno sgorbio vorrai dire”

“Teme! Come osi denigrare le doti artistiche del tensai”

“Se sei un genio come dici perché ci hai messo tanto a capire che il regalo era mio?”

Touché! Rimane zitto per qualche secondo e poi con un’insolita voce umile chiede:

“Da cosa avrei dovuto capirlo?”

“Come da cosa, dalla tuta!!!! Chi oltre a me sapeva che volevi comprarla? Non ricordi?”

 

FLASH BACK

 

“Ryo_chan, hai un paio di scarpe nuove! Che belle! Dove le hai prese?”

“Da ***”

“Davvero! Io ho visto una tuta bellissima lì. E’ un modello appena uscito dell’*****, voglio proprio comprarla. Starà benissimo a un tensai del basket come me! AH AHAA H”

“Do’hao”

 

END FLASH BACK

 

Dalla faccia che fa sembra si sia ricordato.

“Che Do’hao”

“Grrrrr…….Bhè, l’importante è che l’ho capito, non come”

Detto questo si impossessa delle mie labbra, e io non chiedo di meglio.

Persi l’uno nell’altro cominciamo a scoprire i nostri corpi a vicenda. Le mie mani scivolano lungo la spina dorsale sino ai glutei sodi. Li palpo con bramosia e poi con molta lentezza gli slaccio la maglia della tuta. Con mio estremo piacere noto che non ha nulla sotto. Mentre la mano fa scendere la cerniera mi chino a baciare ogni centimetro di pelle scoperta. Raggiunti gli addominali tonici ne traccio il contorno con la lingua. Poi mi rialzo e facendo scivolare la maglia dalla spalle sposto le mia attenzioni sulla clavicola per poi scendere lungo la schiena. Ormai siamo entrambi in preda all’eccitazione. Tra un bacio e l’altro saliamo in camera, raggiunta la meta lo faccio stendere sul futon e in un'unica fluida mossa gli sfilo pantaloni e boxer. Il suo membro eretto è un dolce richiamo. Senza pensarci su lo prendo in bocca iniziando a succhiare nutrendomi dei suoi gemiti. Mi lascio guidare dall’istinto, non mi sono mai trovato in una tale situazione. Il mio lavoro viene ricompensato dal suo seme caldo che mi riempie la bocca, seme che io non esito a deglutire. E’ bellissimo il mio amore colto dall’orgasmo.

“Ru….perchè tu sei ancora vestito?”

Senza farmelo ripetere due volte mi libero dell’accappatoio. Sento le sue mani che vengono a scoprire il mio corpo. L’eccitazione è sempre più forte ma non voglio approfittare di lui.

 

POW HANA

 

 

“Ru……ti prego…..Io………io voglio fare l’amore con te…….non fermarti”

In questo momento voglio solo sentirlo dentro di me. Anche se so che farà male. Alle mie parole sorride. Un sorriso vero, dolce. Kami, è meraviglioso. Com’è che una creatura così ha scelto il re degli scaricati?

Allunga una mano verso di me e io comincio ad inumidire le sue dita. Poi con molta gentilezza inizia a prepararmi. Prima con un dito, poi con due, poi con tre. All’inizio è fastidioso, ma quando con l’altra mano inizia a prendersi cura del mio sesso rimane solo il piacere. Ed ecco che arriva il momento. Toglie le dita e pian piano le sostituisce col suo membro. Aspetta che mi abitui all’intruso e poi inizia a muoversi ritmicamente. Dopo i primi istanti di dolore sento propagarsi un’enorme piacere. Non sono mai stato felice come in questo momento. Sentire il corpo di Kaede dentro il mio è stupendo.

Veniamo insieme con un grido roco. Ci diamo un bacio appassionato e poi esce da me. Mi sento come se fossi vuoto. Lo stringo forte a me, ci baciamo ancora e poi non posso far altro che abbandonarmi a Morfeo.

E’ dolce dormire nel calore del suo abbraccio, vorrei rimanere così in eterno.

Quando mi sveglio sono solo nel futon freddo. Sento il sangue raggelarsi per un istante. Ho solo il tempo di pensare che fosse stato solo sesso quando il mio amore entra con in mano il mio cioccolato. Lo dividiamo a metà augurandoci

“Buon San Valentino amore”

E’ il giorno più bello della mia vita.

 

 

OWARI