DEDICHE: a nipo love love ( Rei) che ha corretto la fic, e poi Kia*_*, Urdi*_*, Ely, Ise, Olga, Ery, Eny, Niane *_*, Soffio, Elfuccia, Naika*_*, Aimi, Elykiz, e le altre 3000 ke ho dimenticato, sempre nel mio cuoricino! Vi voglio tanto bene*_*!!!!! GRAZIE SPECIALE PER: Tachan*_*, che durante una delle nostre chiacchierate alle 5 del mattino mi ha suggerito il modo per liberare Hana:D!!! sei una grande!!!!!!!!! : PS: eh eh: vi sfido a capire con chi fa la lemon alla fine RU^_^!!!! DISCLAIMERS: i personaggi non sono mieiç_ç… BASIC INSTINCT 1 1 DI ?
di Tesla e Rei ( in questo capitolo, Tes...)
*** È da quando si è messo a palleggiare, in attesa che la file per la seggiovia diminuisca, che lo osservano sbavanti, ed ogni goccia di saliva che buca la neve a terra come un proiettile di gommapiuma è accompagnata da un gemito, da un sospiro, da un urletto. Ora, considerando che il fascino di Kaede Rukawa è vasto, sembra che lì, in cima al monte Fuji, stiano inscenando il doppiaggio di un film porno di quinta categoria, forse l'ottavo episodio della serie SUPER ANAL DESTROYER. Uhm, a giudicare dal sonoro, forse il nono. Uhm-uhm…Diciamo l'intera serie di episodi, versione extralusso , con pacchetto di profilattici SIZE XXXXXXL, comodi sia per incontri occasionali che in caso di pioggia. Altri gemiti, altri urletti. Kaede scuote la testa, le ignora. Le ignora perché è lì, e sa. Una coppia di anziani sciatori alla base della pista ascoltano gli echi di quei gemiti e sorridono maliziosi. - Però!!! questi giovani sono insaziabili! - Ooooh, Ruuuuui,- bisbiglia la moglie in tono sensuale,- non ti ispirano? - Sì!!!! Vieni, torniamo in albergo, puledrona mia! Non ti farò mai pentire di essere diventata la signora Anzai!
Kaede palleggia con la sua solita grazia, con la sua solita naturalezza, quasi la palla fosse un'appendice del suo corpo, quasi fosse il suo corpo STESSO. Il pallone rimbalza sul ripiano di cemento sul quale poggia la baita e la base di partenza della seggiovia, twonk twonk, twonk, ritmato, e Rukawa è talmente concentrato da perdersi lo spettacolo di tre sue fan accanite che dimenano le dita a morra cinese, sorteggiando a chi tocchi il diritto di parlare con la loro divinità. Parlare con LUI. Dopo pochi secondi, esce vincitrice una ragazza cicciottella con i codini. Fissa il ragazzo moro, con una palla di cuoio colorato tra le mani e un'aria sognante. Tra poco… tra poco lei potrà… uh, mamma mia, CHE EMOZIONE!!!!! Nella sua testa, sa già come andrà, rigusta le immagini mentali che il suo cervello galvanizzato rimette in scena a ripetizione, ogni volta con un'inzuccheratura diversa... Sfondo di fiorellini profumati… possibilmente rose, grazie. Un bel sottofondo di musica romantica… Teneri fiocchi di neve che colano leggiadri dal cielo, riposano sulla loro pelle pochi istanti… E poi… la scena madre. Oh, che sbadata! La sua palla birbante ha casualmente sfiorato quella del bel moro. Lei si avvicina, appoggia le mani a coppa sulle labbra, timida e pentita. - Oh, scusami!!!!! Io non volevo, che sciocca… Lui alza lo sguardo dalla palla… ed ECCO!! La vede!!!!! E ai suoi occhi è la cosa più bella che Madre Natura abbia mai creato!!!! Come ha potuto vivere tutti quegli anni senza averla accanto, senza poterla toccare?!? Ignora la palla che rotola via, le si avvicina, esitante, le guance arrossate dalla timidezza, le sfiora delicato un braccio…. Oh, sì, ti ama, TI AAAAAAAAAAMAAAAAAAAAAAAA!!!!!!! YUUUUUUHUUUUUUUU, SGUINZAGLIA L'ANIMALONE, BELLOOOOOOOOOOOOO!!!!!! Puf. Ecco, si è liberata dal suo sogno ad occhi aperti, l'angelo moro è ancora ( ancora? Oh, sì, palleggia quanto vuoi, dove vuoi, sul mio stomaco, sulle mie ginocchia, sììììììììììì…) lì, a palleggiare… è arrivato il tempo di realizzare il piano. Con grazia, la ragazza grassottella lancia la sua palla, prende in pieno quella di Rukawa… ecco, sì, brava… magari se però usavi un po' meno forza evitavi di spedirgli il pallone in orbita…. La palla vola, vola…. Vola… … e continua a volare… … e se magari atterrasse non sarebbe una cosa malvagia… …vola… ….e FLUFFFF, finisce dritto in mezzo al bosco , cinquanta metri più in cima. Lui segue la traiettoria della palla… e poi i suoi occhi si soffermano su di lei, eccola, ECCOLI, I SUOI OCCHI, SIGNORI E SIGNORE, I SUOI OCCHI!!!!, la guardano… sono come abissi profondi screziati di luce, sono cristallini, sono meravigliosi! Ecco, avanza. Un passo, un altro.
( n-non sto sognando, vero?)
La neve sprofonda leggermente sotto i suoi scarponi, eccolo, si avvicina,
( no, non sto sognando affatto, muflone mio),
eccolo, ora è a cinque metri da lei…
( non sto sognando manco per niente, mio riccio assatanato…)
…ora è a due metri…
( oh mamma, NON È UN SOGNO! Si avvicina, si avvicina!! Sto gnoccone si avvicina!!!!!)
… un metro…
( eccolo!!!!!!! Lo stramegasupergnocco è MIIIIOOOOOOOOOOO!!!!!!!)
se allungasse il braccio potrebbe sfiorarla…
( TUTTO MIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!)
ora è ad un tiro di bacio…
( SOLO MIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!)
… ora è oltre di lei.
( ma una volta non era MIO?)
A passi rapidi, Kaede Rukawa va a salvare il suo pallone da basket, personificazione del principe azzurro che difende la donzella in difficoltà. Corre. La sua bella è in pericolo!
Da piccole, le nonne ci hanno raccontato tante favole, piene di eroine e dei loro amori: Biancaneve e il bel principe che la risveglia, la Sirenetta con il suo Eric, Cappuccetto Rosso con il suo pedofilo cacciatore, la Bella Addormentata nel Bosco… aspetti il suo turno, perché ora è il momento della povera palla da basket, finita in un cumulo di neve. Povera, povera, palla da basket ! Ehi, ma non crediate che non abbia un nome! Ru per qualche OSCURO motivo la chiama JORDANA… Ora… …Jordan… …JordanA… Suo padre ha avuto qualche sospetto sulla vera identità del possessore di quel nome; sua madre invece no. Ed ogni volta che Ru dice :" Ma', sto uscendo con Jordana", lei cinguetta felice per casa, e sorride al babbo:" Tra poco sarò nonna"… Ma questa è un'altra storia, torniamo alla nostra piccola, rugosa Jordana, smarrita in mezzo al bosco. Signori, signore: immaginatevi la scena! Come vi sentireste da soli, al freddo e al gelo? Senza vestiti con cui coprirvi? Senza affetti con cui scaldarvi il cuore, smarriti tra alberi e cumuli di neve? Malissimo!!! Bene… ora, di quello che provate voi non ce ne frega nulla, non serve ai fini della storia, visto che Jordy è un pallone da basket e non prova assolutamente nulla. …Però, incerta, rotola lungo il pendio inclinato… sulla neve fresca, farinosa… finchè non arriva nei pressi di una grotta. Rapida, avanza, supera la soglia… Ora è al caldo, deve solo attendere. È così che, un'ora dopo, la trova il suo principe azzurro. È così che la trova Kaede Rukawa.
È stanco, infreddolito, intirizzito, ma non può mollare, non può. Lei è lì, sola, che lo attende. Ripone tutte le fiducie in lui. Avanza, nella caverna buia.
Ru ha un accendino nella tasca, potrebbe tirarlo fuori, ma impiegherebbe troppo tempo. Quel posto non può essere così grande, e la palla deve essere comunque rimasta all'imboccatura, se è lì. Un passo, un altro. Il pavimento è bagnato, Kae rischia di scivolare un paio di volte… poi urta qualcosa col piede. Si china, e raccoglie tra le braccia…
( crick)
… Jordana!! Sì, ha ritrovato la sua …
( crrrrickkk! crick crrrrrackk)
… fedele compagna!!!!
( crick crack crek)
ehm… Kaede? Forse dovresti preoccuparti per questi scricchioli, non credi?
( crrrrrrrock crrrrrrriiiiik)
Sì, magari preoccuparti anche delle crepe che attraversano il pavimento sotto i tuoi piedi, creando un sottile reticolato dalla curiosa forma a scimmietta….
( crrrrrrrrrrrrrrrrrrrrruck)
Effettivamente, fossi in te scapperei…
( crrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrooooooooook)
Beh, troppo tardi. Se non altro ti accorgi del CROCK!!!!!!!!! finale, prima che la lastra di ghiaccio su cui sei stato a flirtare con la tua palla per venti minuti si rompa sotto il tuo peso.
Il terreno scompare, cede, e Ru precipita… …precipita… …precipita.. …ma non ha il tempo di respirare, che già atterra, e il colpo gli porta via quella poca aria residua nei suoi polmoni. Intorno a lui, il buio più assoluto. Riesce ad avvertire sotto di lui qualcosa di abbastanza duro ma cedevole, forse neve più compatta. Tra le sue gambe, la presenza confortante della palla Jordana. Kaede rovista un po' tra le tasche, e riesce a trovare ed estrarre il suo accendino. Spinge il polpastrello contro la rotellina zigrinata dello Zippo e una fiammella tenue e tremolante viola quel pozzo di notte densa. È in una sala vasta, stalagmiti e stalattiti emergono da ogni parte, come mascelle zannute di un mostro senza età. Vaga avanti e indietro, osserva, ad occhi spalancati,
(che meraviglia! che meraviglia!)
e si sente tanto Bruce Wayne davanti alla sua grotta di Batman…La neve sotto i suoi piedi affonda i piccoli TROT, TROT sotto ogni suo passo…agglomerati di ghiaccio spunta dalle pareti… cammina, osserva.
Poi, lo vede. Incredulo. Si strofina gli occhi stordito, possibile sia un'illusione? Rialza gli occhi. No, è ancora lì. Sì, lo vede. Immobile. Freddo. Silenzioso. Bagnato. Sotto i suoi occhi, imprigionato nel ghiaccio, c'è lui, dritto dalla preistoria. Capelli rossi. Solo un perizoma a coprirgli l'inguine. Ampie spalle. Gambe lunghe. Petto muscoloso. Sì. A una decina di metri sotto terra, nel monte Fuji, c'è un uomo congelato. Intrappolato nel ghiaccio. Ed è tutto suo.
***
Questa è una scoperta sensazionale, pensa Ru, incredulo….e siamo increduli pure noi, visto che Kaede Rukawa raramente pensa, ma non è questo il punto. C'è un uomo congelato! Lì, a pochi passi da lui!!!! Magari è un uomo di Neanderthal… o un Australopiteco, o un'altra razza di quei cosi " grandi, grossi e pelosi" che invadono i libri di storia su cui si addormenta sempre! A dir la verità, non ricorda molto bene quell'argomento, perché la chiazza di saliva che aveva lasciato sopra la pagina aveva sciolto i caratteri e reso il saggio illeggibile… … ma davanti a lui c'è ancora questo uomo congelato, e sinceramente non gliene frega un bel niente, nulla! In questo momento, pensa solo a lui! Deve tirarlo fuori di lì, deve portarlo da suo padre, sì.
E sa già come.
Il pavimento dal quale è caduto non dista molto da lui, potrebbe quasi raggiungerlo con un balzo. Tenta un paio di volte, si allunga fino a sentire lo sciabordio dei suoi organi interni che traslocano dentro il suo corpo
(salve, sono il Signor Fegato, sciacquetto in quello che una volta erano le ginocchia di Kaede Rukawa)
(Ed io sono il Signor Polmone, e nuoto felice nel suo avambraccio! )
( oh, salve Signor Pene, so che lei non ha cambiato dimora! Come va dalle sue parti?)
(Guardi, lasci perdere: due palle!!!),
ma nulla, non riesce. Accumula un po' di neve a terra, le lastre di ghiaccio che una volta erano il suo pavimento due metri più su, pezzi di roccia contro i muri. Forma un piccolo montarozzo traballante, lancia Jordana oltre il buco, poi Ru sale in cima al cumulo di detriti, si accuccia e poi salta, si tende…. E SBAM!, afferra finalmente i bordi del pavimento… si issa con forza, digrignando i denti. Su, finalmente su. Riprende fiato, si scosta i capelli dal viso, afferra la sua donzella ormai declassata e poi corre a valle, a casa. Lì ha tutta l'attrezzatura necessaria per poter tirare fuori il suo Ice-man. È un lavoro duro, lo sa. Ma è proprio quando il gioco si fa duro, che Kaede Rukawa inizia a giocare.
Ora è notte, anzi, quasi mattino, e Ru sta mettendo a posto gli ultimi dettagli del suo piano. A casa è andato, ha arraffato ed è tornato, talmente silenzioso che Ogarina, la sua governante tedesca, non si è accorta di nulla, neanche si è vista in giro. Ora, lì, davanti alla grotta, controlla la resistenza dei nodi che fissa la corda, dal gatto delle nevi fuori la caverna fino al blocco di ghiaccio che intrappola il suo uomo. Lui stesso è legato, se l'è fissata con un bel nodo intorno alla vita, per evitare altri salti o scivolate, insicuro sulle gambe dal sonno. Ormai è solo una piccola barriera di ghiaccio che li separa, con la sega elettrica ha pensato bene di tagliar via il ghiaccio in eccesso… …Poi vabbè, si sa… la foga del momento… il colpo da scultore… e si è messo a scalpellare scritte artistiche. Sui fianchi del blocco, se aguzza gli occhi, può leggere " MICHAEL JORDAN SEI UN MITO", " ABBASSO SENDOH" e altre scritte con accoppiate vincenti di nomi di giocatori e epiteti poco graziosi… per un attimo ha anche pensato di scolpire la statua di Michael Jordan… Risale in superficie e aziona il gatto delle nevi. Adesso deve solo attendere che il blocco venga trascinato su all'aria aperta. Il gatto delle nevi avanza di due metri, poi si inceppa. Ru avanza a fatica, cerca di controllare cosa sia successo, in fondo è distrutto, ce l'ha quasi fatta, se lancia uno sguardo alle sue spalle riesce ad intravedere i riflessi del blocco di ghiaccio semiemerso illuminato dalla torcia. E poi succede una cosa strana. Il gatto delle nevi arretra bruscamente indietro, la corda si allenta e il blocco sparisce oltre il ciglio del pavimento. È in quel momento che Kaede si accorge di tre cose. Primo: che forse l'aver usato una sega elettrica dentro una grotta sotterranea non è stata proprio una brillante idea. Secondo: che il CRACK!!!!!! che ha sentito un secondo dopo il risucchiamento del suo omino primitivo indica che il pavimento non era esattamente di roccia granitica. Terzo: che lo "ssssssssssswwwwwwwww" che ora sente è molto probabilmente la cima della corda legata al gatto delle nevi che si libera dagli ultimi residui di nodo maldestro e si catapulta in aria, libera. Ora anche Kaede è libero. Libero, e legato ad una fune che lo trascina nella grotta
( ouch),
nella seconda grotta
( ouch!!),
dritto dritto nel canale che si è aperto nel pavimento, dove per migliaia di anni era vissuto il suo Ice-man.
( OOOOOOUUUUUUUUUCH!!!!!!)
***
Rocce,
( ahia!)
muffe, alghe, ossa,
( porc….!!!)
pietrisco,
( merd… nell'occhio…)
rivoli d'acqua fangosa,
( MACCHESCHIIIIFOOOOOOOO!!!!)
ancora rocce….
( AHIAAAAA!!!!)
Immagini, immagini, così rapide e sguscianti da riuscire a malapena a coglierne un barlume di identità… solo il dolore folle alla vita, la pressione della corda contro la pelle, è vero ed è lì, la schiena e il sedere bruciano, sotto lo sfregamento incontrollabile di quella corsa folle. Non sa neanche da quanto tempo sta percorrendo quei cunicoli sotterranei in discesa pazzesca, sa solo che sembra un'eternità, corre dall'inizio dei tempi, dalla nascita del primo embrione, dalla creazione della prima cellula, dal primo barlume di stella, dal primo scoppio di molecole…. Immagini… …immagini.. …e ancora…. …ancora…
Kaede si azzarda a lanciare un'occhiata verso il blocco di ghiaccio, e nota una cosa strana, l'ennesima della giornata:
( uh, che bello, tante sorpresine carine per Ru-chan!!)
oltre il blocco di ghiaccio c'è una luce. Presa così, a primo impatto, sinceramente la cosa lo preoccupa. Ritiene sia ancora troppo presto per attraversare il tunnel di luce calda ed accogliente che molti vedono, anche perché vorrebbe dire che il caro Kaedino sta per trasformarsi in fantasmino, per poi fare un viaggio lunghino lunghino… Fosse possibile lo eviterebbe, grazie. Lo eviterebbe molto volentieri.
Ma il tunnel si avvicina, e deposita la sua richiesta di rinvio nella cartellina con su scritto "CESTINATE, MUAHAHAHAHAHAHA!!!!!!". Più vicino, sempre più vicino. Più vicino. Di più. Di più.
E poi… oltre il tunnel.
***
Kae, la vuoi avere una bella notizia? Indovina? Non sei morto, e questo tunnel non ti portava nel regno dei fantasmini, quella luce che vedevi era il disco lunare! No, no! Sei sollevato, vero? In realtà sei semplicemente sbucato all'aria aperta, da un buco scavato in una parete rocciosa a picco, a circa quindici metri dal suolo… meglio, vero? È slanciato in aria, trainato dalla forza di inerzia dell'ammasso di ghiaccio semi infranto, e si sente tanto Babbo Natale che con la sua slitta porta i regali ai bambini buoni. Spera vivamente che ci sia la luna, piena e grande, alle sue spalle, per rendere il tutto più scenografico, oh oh oh…. Il terreno si avvicina… … si avvicina…. ….continua ad avvicinarsi…. … e Ru continua a sperare che quello sotto di lui si una collinetta di neve, non un cumulo di tronchi spolverati di bianco da un vento birichino in vena di scherzi… lo spera vivamente… … eeeeeeeee SDUNF!!!, atterra, per l'ennesima volta di quella che sta diventando una pessima abitudine della giornata, in un cumulo di neve soffice. Grazie al cielo. Grazie al cielo. Il gelo invade la schiena , il sedere, le gambe… neve dappertutto… Pochi attimi di pausa , poi la corsa riprende! Yuppi, che bello, eh? Di' che non te l'aspettavi!
E di nuovo… …tronchi…
( 'ORCA…)
…alberi …
(UH MAMMA, L'ALBEROOOOOOOOOOO! Fiu, al pelo!)
…massi …
( la testa!!!)
… radici …
( le PALLE!!!!!!).
Che bello! Che romantico! Le stelle sopra di te… la neve gelida nelle mutande…
Poi… Kaeeeeeedeeeeeee, indovina?
… … …
SCRASCH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
È a valle, a neanche venti metri da casa sua, ai bordi del paese. Quando esce la testa dal cumulo di neve in cui è stato catapultato come una frusta, riesce a vedere gli sbaffi di fumo uscire dal comignolo. Rimane fermo tremante per qualche istante, tremando… ma è la realtà. Finalmente si è fermato!!! Allunga il collo in cerca del blocco di ghiaccio, e lo vede, o meglio, vede ciò che ne rimane. Si è schiantato contro il fianco della collinetta accanto alle poste, crepe profonde intaccano il muro, schegge di ghiaccio ovunque. Ma tutto questo, Kaede non lo vede. L'unica cosa che vede è che ora il suo uomo preistorico è finalmente libero dalla sua prigione millenaria. Giace a terra, rosso e bagnato.
Ehm…magari è anche il caso se domani ti compri una tuta da neve nuova. Non penso che tu voglia farti una bella sciata ora che stai con schiena e sedere di fuori, rossi dal gelo, incorniciati dai resti sbrindellati di stoffa di prima categoria.
***
Di nuovo, a casa, anche se non lo credevi possibile, visto gli ultimi quindici minuti di vita avventurosa che hai vissuto. Depositi il corpo freddo e immobile dell'uomo
( anzi, no: ora che lo vedi doveva essere solo un ragazzo)
sopra il divano in camera tua, davanti al camino, e in punta di piedi percorri il corridoio sino al bagno. Prima di entrare, socchiudi la porta dopo, la camera dei tuoi genitori, ma è vuota, il letto è fatto. Sono già ripartiti. Probabilmente in cucina c'è una nota appesa contro il frigo. Kaede scuote la testa e si infila in bagno. Una bella doccia è tutto ciò che desidera. Una doccia e un po' di sonno. Ora come ora, si sente come fatto di ghiaccio vivente.
La casa è fredda, e Kaede corre silenziosamente in camera sua, vestita di un solo accappatoio, stretto contro il corpo. Richiude la porta alle spalle, doppia mandata, accende il camino e si sdraia davanti ad esso. Un po' di tepore, vi prego, un po' di calore. Lancia un'occhiata al suo ragazzo preistorico. A dir la verità gli fa un po' impressione dormire con un cadavere in camera, ma il sonno lo coglie dolce. Rilassa i muscoli. Chiude gli occhi. Ed incomincia a russare.
##
Tenero, sensuale. Gli lancia un sorriso carnale e dolce, con le sue labbra sottili che odorano di fame, di voglia. Le bacia, avido, ne lecca i contorni. Il suo compagno accoglie la sua lingua piccola e umida in bocca, lo circonda nel suo abbraccio forte, temerario. Sfrontato. Che buono, il suo sapore, le leggere vibrazioni che la sua gola trasmette in tutto il suo corpo…
( i lembi si spugna soffice si scostano, e lasciano esposta all'aria la sua)
Le mani scendono, ad accarezzare, a prendere possesso del suo corpo, del corpo del suo compagno, slaccia i lacci della sua casacca nera con un sorriso malizioso, carico di promesse. Piano piano, la pelle del collo, del petto, del ventre viene liberata… ora Kaede è libero di baciarla, quella stoffa vivente liscia come seta che ricopre il corpo del suo amore, la assaggia, la morde delicatamente, la riempie di teneri e rapidi baci, a cascata, senza fine, perché la sua voglia di lui non avrà mai termine. Man mano che la sua testa affonda lungo il suo corpo, sente quelle mani tanto amate accarezzargli i capelli in tenere mosse. Deve ricambiare tanto affetto, Kaede, e succhia umido i suoi capezzoli, piccoli, brunei, su quella pelle colorita dal sole… i suoi occhi… quei suoi occhi così intensi… marroni, come terra appena raccolta… su di lui.
( eccitazione, grossa, dura, dritta… dolorosa. Deve)
Succhia, lecca, li avvolge con le sue labbra, che sono carnose, e sanno accogliere così bene, sanno aderire così perfettamente all'oggetto d'amore… Succhia… Lecca… Salato, il suo sapore, buonissimo, gli riempie l'anima, lo rende insaziabile, sempre di più, sempre di più… La sua testa scivola ancora, ora è davanti alla patta dei suoi pantaloni. Ru lancia un'occhiata la suo amore, e lo vede vibrare, gli occhi lucidi dal desiderio, i polmoni svuotati dall'attesa, le mani tremanti, incerte. - Spogliami- bisbiglia il suo amore, - amami.
( fare qualcosa e subito, per alleviare le pene, per sentirsi meglio. Incomincia)
Non risponde, sorride e basta. Sgancia le fibbie dei suoi pantaloni, la stoffa scivola contro la pelle, e Kaede vede che l'altro non indossa biancheria… il suo pene liscio spunta dritto da un ciuffo di peli neri e setosi. Lo libera dai pantaloni, e finalmente può osservarlo ammirato, incantato… il suo amore ora è nudo davanti a lui, dritto e fiero, con quel suo portamento che lo ha fatto innamorare di lui… colpo di fulmine, chi lo avrebbe creduto? Ma ora basta pensare, Kaede, prenditi cura del tuo amore. Ru fa per prendere il pene del compagno in bocca, ma l'altro lo trattiene per le braccia, si inginocchia accanto, si sdraia per terra. Si apre, si offre a lui.
( ad accarezzare, dalla base alla punta, in movimenti rapidi, poi lenti, poi veloci, spezzato)
Kaede non esita un attimo, affonda nell'abbraccio del suo amore. - Sei sicuro?- gli chiede, - ti farà male. - Ti amo- è l'unica cosa che risponde l'altro. E così sia, allora. - Aiutami- mormora lui sorridendo, e insieme, le loro mani intrecciate ,accompagnano il pene di Kae fino al suo ano, caldo e viscido. Entra. Gemiti trattenuti a stento. Un urlo soffocato. - Stai bene? - Continua, ti prego, continua!! Si muove. Si spinge nel corpo del compagno, ansima, più a fondo, di più, dentro il suo corpo caldo e umido, viscido, stretto, da tranciare il fiato.
( dalla voglia di finire subito e di continuare a lungo… il calore del suo pene contro le dita, ancora, ancora)
Spinge, ancora, ancora, attrito feroce da strappare il cuore tanto batte forte, colmo di amore, colmo di dolcezza…
( più rapido, più veloce, ah, ah, di più, stringe il pugno contro la propria erezione, sfrega, sfrega, come un disperato, deve venire, deve)
Lo abbraccia, lo stringe a sé, gli accarezza il viso, e lentamente incomincia a sciogliere la bandana che gli copre la testa… E poi…un momento!!!!
DA QUANDO JOHNNY DEPP HA I CAPELLI ROSSI???
##
Kaede apre gli occhi di scatto, la mano ancora stretta intorno al proprio sesso, lo sguardo velato dal sonno. E ciò che vede… non è possibile, non è possib…
Il suo ragazzo congelato a quanto pare si è scongelato, ed anche bene, visto come gli annusa interessato l'erezione a un centimetro dalla cappella lucida. Che cosa…pensa incredulo Ru , immobile, occhi sbarrati. Ma non va oltre, perché a questo punto il suo Ice-man dai capelli rosso fuoco tira fuori la lingua e lecca la piccola perla bianca e traslucida di sperma in cima al suo pene. Poi lo guarda , sforna un sorrisone a 32 denti e dice solo: - GU!! A questo punto Kaede Rukawa ha le idee molto chiare sul quale sarà la sua prossima mossa. Abbandona il mondo razionale e sviene.
*** T: Hana, che ne pensi? H: GU!! R: sono vivo per miracolo!!!!!>_<!!!!! T:dici sempre che la tua vita è noiosa^^''''''''… Comunque… -_-‘’’’’ COMMENTATE, GENTE*_*!!!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
per i commenti, a tesla_vampire@mns.com ... ^___^ grazie!!!
|