Titolo: Bannock
Autrice: Bryn
Capitolo: 3 / ?
Rating: ...si vedrà man mano ma ci saranno scene NC17
Disclaimer: I personaggi sono miei e questo era qualcosa che sognavo di dire
Ringraziamenti: Grazie di nuovo a Fiore e poi grazie anche a Flora che mi ha
commentata [Io felice che i miei personaggi ti piacciano ed anche
imbarazzata per il tuo incoraggiamento visto che per me sei in pratica una
dea della scrittura], Kyra [Sì beh, grazie al cielo è oscuro non vorrei
scoprire le carte troppo presto ... continuo a non esprimermi su Charlie,
sarei di parte] ed Hastur [Sono felice che per questa storia tu abbia fatto
un'eccezione e che io sia riuscita a farti leggere volentieri qualcosa di un
genere che tu non gradisci particolarmente]. Piccolo particolare ... il
"sigaro" di Dee è come i sigari di Clint Eastwood nei western di Sergio
Leone. Un 'toscano'. Li fumava il boy di mia madre e devo ammettere che
hanno un aroma che non mi spiace (anche se preferisco quando fuma la pipa
con il tabacco profumato)
Bannock
capitolo 3
di
Bryn
"Quanti anni hai, ragazzo?"
"10, signore"
"E sei un bravo figliolo, nevvero ragazzo?"
"Sissignore, signore"
"Bene, perchè voglio potermi fidare"
"Si può fidare. Sissignore, si può proprio fidare"
Odore acre di polvere da sparo. Occhi stupiti fissi sul ragazzino. Parole
rantolate in una bocca metallica di sangue.
"Svelto ... come un serpente, perdiana!"
Mano al petto, pupille sgranate, bocca socchiusi. Scuri occhi dietro il
metallo della pistola.
"Sissignore, sono bravo signore"
Piove a dirotto. Se ci fosse stato bel tempo forse si sarebbero fermati,
concedendosi un'altra giornata di svago. Chris però è superstizioso e quindi
ha svegliato Charlie all'alba, dicendogli di muoversi che levavano le tende.
Chiedere bel tempo e vedersi arrivare un temporale è un gran brutto segno,
Chris lo dice spesso. Credenze pescate in un'infanzia durata troppo poco,
crede Charlie ma non lo chiederà.
L'acqua scroscia attorno a loro, sentiero di fango sotto gli zoccoli dei
cavalli e cappelli fradici che li proteggono dai manrovesci del cielo. Od
erano i "rovesci" del cielo? Charlie non lo ricorda, non gliene importa ...
non è nato per essere un letterato lui.
"Ottimo lavoro ragazzo, ottimo lavoro. Un
vero fulmine, parola mia. Dimmi, ma ci sei nato con la pistola in mano?"
"No signor Burt, ma me l'hanno data subito"
La risata calda di un padre mai avuto, il calore momentaneo di una pacca
sulla spalla ed è già finita. Si torna a casa e si fa piano perchè
altrimenti ... altrimenti il vecchio lo sente che sei tornato. E forse non
importa, perchè il vecchio sente tutto e lui te l'ha detto. Quindi sa quando
ci sei e quando no e non importa quanto stramaledetto sangue indiano hai
nelle vene, il vecchio sa sempre quando torni.
"Oggi Dio ce l'ha con noi, Charlie"
Charlie alza gli occhi al cielo e poi li fissa su Dee, che si è girato di
tre quarti per voltarsi a fissarlo, la tesa del cappello che gronda acqua e
sotto la tesa gli occhi chiari illuminati dal bagliore del sigaro. E'
qualche metro avanti a Charlie e sembra divertito più che seccato. A Dee
piace la pioggia. Cancella le tracce, porta da bere, rinfresca la pelle e ti
fa rischiare la pelle. Questo dice Dee.
Sorride Charlie, e poi annuisce accennando un sorriso.
A me del tempo non importa, pioggia o sole
non sono importanti. Siamo al sicuro, lontani da quella città del diavolo e
forse Dee per un pò s'è scordato di questo peso che si trascina nel cuore.
Beh ... del peso più grosso magari, che tanto le bisacce che si tira dietro
quelle se le ricorda sempre. Ma così va bene e non sarò io a guastargli
l'umore. Ben venga la pioggia se questo è il suo effetto.
Si fotta la pioggia! Li hanno visti, sono
partiti di qui stamattina e lo sceriffo mi giura che sono partito poco dopo
che ha iniziato a piovere. Chris ha dalla sua la pioggia ma non deve pensare
di essermi sfuggito. Sto accorciando le distanze ed oramai quasi quasi vedo
il brillio del tuo sigaro che mi dice dove mirare.
Oh sì. Prima ti sbatto via quel sigaro di bocca e poi ti costringo a sputare
la verità. Le tue scuse, il tuo supplicare perdono ... questo devi sputare
schifoso assassino. Ed il tuo caro mezzosangue lo legherò ad un albero così
che possa vedere ma non intervenire.
Lui ce l'ha sempre avuta su con Sammy. Per via di Jude, ne sono sicuro anche
se Sammy non se ne curava. Ed ha sempre avuto più speranze di Sammy anche se
io sinceramente non ho mai visto il perchè.
Mezzo muso rosso, silenzioso, cane di Chris e stramaledetto assassino. Sì
anche lui, come te Chris ... anche lui è un assassino. Siete assassini con
le vostre pistole ed io le fonderò entrambe dopo avervi ucciso. I vostri
corpi ai corvi ecco cosa mi lascerò indietro prima di tornare a casa.
Stai attento Chris ... ti sto raggiungendo
- Fine capitolo 3 -
Note finali:
Chris "Dee" Clyde = Capelli rosso tramonto con strani riflessi. Occhi
azzurro ghiaccio, pelle bianca (ma abbronzata)
"Bill" = Capelli biondo - bianco, occhi neri, pelle bianca (ma abbronzata)
"Charlie" = Capelli neri, occhi neri, pelle mulatta con riflessi bronzei
"Jude" = Capelli castani, occhi color ambra (ma dubito che dei cowboy
conoscessero un materiale come l'ambra e sapessero il suo nome anche
avendolo visto)
"Sammy" = NP (Non Pervenuta)
Capitolo di passaggio scritto a scuola durante economia aziendale ...
Giusto a titolo di specificazione il "signore" ad inizio capitolo ed il
"signor Burt" poco più avanti sono due persone diverse. Immagino che si
capisca di chi è il POV ^^
Kissotti Bryn
(Fiorediloto ... spero che anche tu stia leggendo questa fanfic ... lo spero
proprio)
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