Bagliori
sulla sabbia
Prologo
di
Hymeko
**********
Il liceo Shohoku,
in occasione della Festa della scuola,
presenta
Bagliori sulla sabbia
Omosessualità tra le dune del
deserto…
Opera teatrale in due atti.
Personaggi e interpreti
Consigliere Hana-mikos / Hanamichi Sakuragi § Comandante Hisa-hi /
Hisashi Mitsui
Faraone Tathsui-ko / Tatsuiko Aota
Guardie del Faraone / Kaede Rukawa - Takenori Akagi - Yohei Mito -
Satoru Kakuta
Cortigiani / Toki Kuwata - Tetsushi Shiozaki - Yasuaro Yasuda - Chuichiro
Noma - Yuji Okusu
Costumi / Club di taglio e cucito, in collaborazione con la manager del club di basket Musiche / Club di musica § Luci
ed effetti speciali /Club di elettronica §
Fondali / Club di arte
Il libretto
La scena si svolge
a Menfi, nell'Antico Egitto.
ATTO PRIMO
Il palazzo del Faraone, nella splendida Menfi.
Nella sala del trono il Faraone Tathsui-ko, affiancato dal suo fidato
consigliere Hana-mikos e circondato dalle sue fedeli guardie, decide
di partire immediatamente in guerra, per affrontare i nemici che provengono
da levante.
Al tramonto, dall'alto delle mura del palazzo, Hana-mikos osserva
cupamente le schiere del suo signore svanire fra le braccia dell'ombra,
che scivola da est. Un uomo alto e solido gli si presenta: è
il comandante Hisa-hi, mandato dal Faraone per essere la sua guardia
del corpo. Dopo un primo momento di diffidenza, Hana-mikos accetta
di aprirgli la sua anima: il comandante è infatti a conoscenza
della relazione che lo lega a Tathsui-ko, e anzi ammettere di essere
anch'egli omosessuale. Tra i due nasce un'amicizia carica di reciproca
comprensione…per la prima volta, possono parlare liberamente del loro
essere, senza rischiare di venire condannati per il loro amore, considerato
il più grave peccato.
Rinchiuso nel palazzo, Hana-mikos si sente soffocare, e convince il
comandate a portarlo a fare una piccola gita nel deserto.
ATTO SECONDO
Una piccola oasi non lontana da Menfi, immersa nella quiete
del deserto.
L'oasi è vuota, non reca segno di esser stata visitata da parecchio
tempo.
Hana-mikos danza alla luce del giorno: finalmente si sente libero
dalle catene della corte.
Hisa-hi non è altrettanto tranquillo: teme di non poter difendere
al meglio Hana-mikos, se fosse necessario. Il nemico è astuto:
sa che se il consigliere morisse, il Faraone subirebbe un colpo tremendo,
che potrebbe decidere le sorti della guerra. Il suo animo è
diviso: da una parte, il desiderio di compiere il suo dovere, e di
riconsegnare sano e salvo Hana-mikos al Faraone. Dall'altra, i sentimenti
che nel profondo di sé inizia a provare per quel ragazzo forte
e solare, che ha accettato di soffrire pur di essere libero di amare.
Cedendo alle sue preghiere, il comandante accetta di accamparsi lì,
per la notte.
Il giorno dopo, fra gli schizzi di un gioco d'acqua, Hana-mikos si
rende conto che i sentimenti che sono nati in lui per il compagno
sono ricambiati, e i due si amano nella piccola tenda.
Inaspettatamente, mentre riposano l'uno fra le braccia dell'altro,
ricompare il Faraone Tathsui-ko, tornato per rivedere il suo amante.
**********
Non c'era altro
argomento quella mattina, nel liceo Shohoku. Gli stessi insegnanti
non badavano troppo alle lezioni, sapendo che l'attenzione degli studenti
sarebbe stata totalmente concentrata sui manifesti apparsi lungo i
corridoi. Uno spettacolo teatrale, sull'omosessualità nell'Antico
Egitto, dove era stata condannata ancor più duramente che nei
tempi moderni…una sfida difficile, per dei semplici studenti di liceo.
Eppure…nessuno sarebbe mancato, all'evento della fine di marzo. L'occasione
speciale, l'argomento trattato, la scelta degli attori…ogni lettera
del libretto esposto, mandava in fibrillazione i cuori degli studenti.
Nei corridoi si formavano capannelli spontanei, di ragazze, ragazzi
e professori…tutti, indistintamente, a scambiarsi opinioni sull'evento
esplosivo della fine del mese.
Ma nessuna delle congetture createsi, aveva una minima conferma…gli
attori avevano la bocca cucita con tutti. Si vociferava che il Preside
avesse minacciato lo scioglimento a vita dei vari club o l'espulsione
dalla scuola, se qualcuno avesse osato parlare.
Ciò nonostante, anche se non avevano il permesso di dir nulla
della trama, gli interpreti potevano lo stesso crogiolarsi nella gloria.
"Ah ah ah!!! Ho la scuola hai miei piedi!!!"
esclamò Hanamichi, navigando fra i sospiri delle ragazze, che
lo guardavano ridacchiando.
Dietro suggerimento del regista, Ayako aveva regalato ad alcune sue
compagne di classe una sbirciata ai costumi di scena…come un incendio
in un fienile, si era sparsa la voce che tutti i personaggi avrebbero
indossato solo il gonnellino bianco, tipico indumento egizio. Più
o meno decorato, a seconda del grado, sarebbe stato l'unico indumento
assieme ai gioielli.
D'improvviso, la fama da teppista del rossino era svanita come neve
al sole…nei pensieri delle ragazze, e di molti ragazzi, c'era solo
quel bel corpo scolpito, luccicante alla luce dei riflettori.
"Abbiamo, vorrai dire! Ci siamo anche noi nello spettacolo!"
gli ricordò Mito, strizzando l'occhio a un gruppo di ragazze,
che svennero.
"Ma sono IO il protagonista!!! Sarò io a essere coperto di
lodi! Io riceverò l'ovazione! Io verrò chiamato a Hollywood
per l'Oscar! Finalmente il Genio riceverà tutte le lodi degne
di lui!!!"
"A parte che l'Oscar non lo danno per il teatro…mi chiedo ancora come
mai sia stato proprio tu, a esser scelto come primo attore…"
"Che domande Yohei! Ricordati di dirlo ai giornalisti, quando ti intervisteranno:
mi hanno scelto, poiché sono un genio!"
"Sarà…"
mormorò il ragazzo, seguendo l'amico verso gli spogliatoi…non
era affatto convinto, di quella spiegazione.
E neppure le fan di Rukawa lo erano…perché proprio la scimmia
rossa doveva essere il protagonista, e non il loro idolo? Perché
gli era toccata la parte marginale di una guardia del corpo? Si sarebbe
visto pochissimo!
Il regista si trovò all'improvviso circondato da una miriade
di ragazze, sbraitanti sulla differenza fra belle volpi e brutte scimmie…sarebbe
morto schiacciato, se non fosse passato Rukawa, diretto allo spogliatoio.
"Troppe battute da imparare"
sbadigliò, spiegando il motivo del suo rifiuto al ruolo di
protagonista.
"Vedete? Gliel'avevo chiesto, ma è stato lui a dir di no!"
Le ragazze non lo guardarono nemmeno, mentre correvano ad appostarsi
in palestra…il ragazzo si asciugò la fronte con un fazzoletto,
pregando che la voce non arrivasse a Sakuragi…se avesse saputo che
il ruolo era stato assegnato a lui solo per il rifiuto di Rukawa,
lo avrebbe ucciso.
La realtà era che aveva scelto come protagonisti ragazzi di
stazza superiore alla media… almeno si sarebbero visti bene anche
dagli ultimi posti. Sospirò, massaggiandosi il collo…quello
spettacolo poteva essere il suo trionfo, ma anche la sua fine…
………
"Accidenti che stanchezza! Sono distrutto!"
"Ma se non hai neanche una battuta! Che dovrei dire io?"
Yohei diede una manata sulla spalla dell'amico, lasciandogli i segni
delle dita sulla pelle:
"Ma tu sei un genio, quindi che hai da lamentarti?"
"Ehi tu! Non rovinare il mio ragazzo!"
"Akira? Che ci fai qui?"
Il numero sette del Ryonan passò le braccia attorno alla vita
del rossino, posandogli un bacio sulle labbra e scatenando i fischi
d'ammirazione degli altri.
"Ma ma ma…Aki!!!"
Hanamichi lo allontanò, spingendolo sulla panca.
"Ma dai Hana-chan, era solo un bacetto…"
"Sì sì…"
gli abbaiò contro il rossino, andando a farsi una doccia gelata.
"Allora, come mai sei qui?"
domandò Kogure, sistemando le sceneggiature.
"Che domande, sono venuto a veder provare il mio ragazzo…"
Sendo calcò le ultime parole, lanciando un'occhiata divertita
a Rukawa, che si cambiava senza degnarli di un'occhiata.
"…anche se non è giusto, volevo farla io la parte del comandante
che conquista il suo amore! Perché deve farla Mitsui?"
"Perché sono più figo!"
gli urlò dalle docce il cecchino dello Shohoku, mentre Kogure
annuiva.
"Convinti…ma noi due non avremmo avuto bisogno di recitare…Hana-chan
e io ci amiamo tanto!"
La porta si aprì di colpo, sbattendo con forza…il regista entrò
soffiando fuoco dalle narici, e investì Sendo con un urlo:
"Quante volte te lo devo dire che non sei di questa scuola? Hai idea
dei permessi che avrei dovuto chiedere al tuo Preside? Ma mi ascolti
quando ti parlo? Non mi rompere più l'anima!!!"
e chiuse la porta così forte che tremarono anche i vetri delle
finestre.
"…un po' sclerato…"
commentò pacatamente il porcospino, tra gli assensi degli altri.
"Chissà come mai…"
ironizzò Hanamichi dal ritorno dalla doccia, lanciando un'occhiata
sbarazzina al suo ragazzo…sentì il suo sguardo voglioso percorrergli
il corpo, mentre si asciugava e si rivestiva…si morse le labbra, per
non ricambiare…come sarebbe stato bello, essere lì
soli…
"Andiamo a mangiare qualcosa?"
Il rossino sobbalzò…il respiro di Sendo gli aveva accarezzato
il collo, leggero e caldo come una piuma di colomba…si voltò
di scatto, trovandosi i suoi occhi blu profondo piantati nell'anima,
così…persuasivi…
Socchiuse le labbra, dimentico di tutto…e poi Sendo si massaggiò
un fianco, girandosi di scatto verso sinistra.
Rukawa l'aveva spinto con la sacca, e lo guardava come fosse un cassonetto
d'immondizia:
"Intralci il passaggio"
Sendo strinse gli occhi, piazzandosi nel mezzo.
Lo sguardo del volpino si fece più scuro, le sue dita si strinsero
sulla tracolla della borsa…l'aria si riempì di scintille, mentre
i fasci di muscoli dei due ragazzi si tendevano, e l'atmosfera si
preparava allo scontro…
Più veloce di entrambi, Hanamichi si frappose fra i due, spingendo
di lato il suo ragazzo…non voleva che il volpino lo ferisse in qualche
modo. Reagendo alla mossa del rossino, il Gorilla si affrettò
a placcare Rukawa, prima che si scagliasse contro entrambi:
"State buoni voi due! Rukawa, non puoi andare in scena coperto di
lividi! E tu Sendo non potresti stare qui!"
"Hn"
Il volpino si liberò della sua stretta, e lanciando un'occhiata
disgustata al porcospino, uscì dallo spogliatoio. Aveva l'incedere
orgoglioso di un dio.
"Ma che gli ha preso alla volpe? Ha mangiato una polpetta avvelenata?"
"No Hana-chan, niente di tutto questo"
rispose con un soffio Sendo, attirandolo a sé, e accarezzandogli
il fianco
"Niente di tutto questo…"
"Ma ve lo potete scordare!!!"
Sendo sventolò davanti al regista uno dei volantini, su cui
spiccava evidente una correzione: sulla scritta Comandante Hisa-hi
/ Hisashi Mitsui c'era una grossa x…e sopra, in rosso perché
si vedesse bene, Comandante Kahe-de / Kaede Rukawa.
"Sendo non urlare!!!"
"Io urlo quando voglio!!!"
L'ala del Ryonan si liberò di Akagi, e si diresse infuriato
verso il regista:
"Io non voglio che Rukawa prenda il suo posto!!!"
L'altro ragazzo sbadigliò, sprofondando in una poltroncina:
"E da quando hai potere decisionale?"
"Da quando Hanamichi è il mio ragazzo!!! E io Rukawa a fare
la scena d'amore con lui non ce lo voglio!!!"
Il regista si alzò di scatto, piantandosi davanti al porcospino:
"Dovrai fartene una ragione, perché manca poco tempo e Rukawa
mi ha dimostrato d'avere una memoria eccezionale per le battute, quindi
sarà lui il nuovo comandante!"
"Ed è soprattutto quello che ha la taglia più simile
a quella di Mitsui"
aggiunse Ayako, terminando di dare i punti a un gonnellino e gettandolo
a Rukawa.
Sendo si morse le labbra…il regista era un senpai, non poteva permettersi
di andare oltre. Sì voltò verso Mitsui, che teneva la
gamba ferita appoggiata su uno sgabellino:
"Scommetto che è stato il cane rabbioso di Rukawa a morderti!!!"
"Ma Sendo!!!"
sbuffò il giocatore, esasperato…non lo aveva mai letto il nume
di Rukawa, fra quelli dei cancelli cui portava i giornali.
Hanamichi sospirò, avvicinandosi al ragazzo…era stato abbastanza
divertente godersi la scenata, ma ora si rischiava di cadere nel ridicolo:
"Dai Aki, non hai un minimo di fiducia? Io amo te, lo sai"
Sendo strinse i pugni, incapace di resistere a quel sorriso dolce:
"Io di te mi fido ciecamente, è di lui che non posso!"
Rukawa mugugnò nel sonno, girandosi nella poltrona.
"Chissà che potrebbe farti!"
"Se solo ci provasse, lo stenderei con una testata! Avanti, andiamo
a prenderci un tè"
Hanamichi lo prese sotto braccio e lo trascinò via, riportando
la quiete nel teatro.
"Certo che Sendo non lo facevo tanto geloso"
mormorò Ayako, sedendosi accanto a Kogure.
"E poi, non mi sembra che ne abbia motivo"
aggiunse Miyagi, adocchiando confuso il gonnellino che giaceva accanto
a Rukawa.
"Mah, si non può mai dire"
Kogure sospirò, lanciando uno sguardo malizioso all'ex teppista.
"Speriamo piuttosto che non ci diano problemi"
commentò questi, pieno di dubbi. Gli altri assentirono, e incrociarono
le dita.
………
Mitsui spalancò la porta dello spogliatoio, ed entrò
barcollando:
"Ehi Sakuragi, è vero quello che ho sentito?"
Hanamichi avvampò, poi scoppiò a ridere:
"Esatto!!! Ha riconosciuto che il Genio può interpretare persino
questo con insuperabile maestria!"
Mitsui aggrottò un sopracciglio…sembravano tanto le parole
del regista…
"Idiota"
sbuffò una voce ben nota.
"Maledetto Rukawa!!!"
Hanamichi si lanciò verso di lui, il pugno pronto a colpire…il
volpino si spostò di lato all'ultimo, mandandolo a sbattere
contro gli armadietti.
"Maledetto…"
"Sakuragi feeermo!!!"
Il ventaglio di Ayako sibilò nell'aria, colpendo la testa del
ragazzo e tornando nella mano che l'aveva lanciato.
"Ma è un ventaglio o un boomerang?!"
"Tutti e due…"
commentò lei, accarezzandolo con affetto
"…ma tu non ti devi rovinare!!! Non osare più provare a scatenare
una rissa!"
"È colpa sua!!!"
"Idiota"
"Rukawa…"
Hanamichi avvampò, mentre i suoi muscoli fremevano…avvertendo
il pericolo, Ayako colpì entrambi, sicura di riportarli alla
ragione.
"Ma Ayako…"
Mitsui zoppicò fino a loro, per dare una mano alla ragazza:
"Sakuragi….come farai a dirlo a Sendo? Ti ricordo la sua impercettibile
gelosia"
Il sorriso del rossino si trasformò in un ghigno:
"Bè, è anche per questo che ho accettato…sono un po'
stufo della sua diffidenza, dopo ogni prova mi fa un terzo grado per
sapere se quell'iceberg ci ha provato…come fosse ne in grado"
sottolineò, sbirciando il volpino
"…con questo gli darò la lezione che si merita, almeno capirà
che deve smetterla di rompere"
"Sempre che tu ne sia veramente in grado…"
face notare Miyagi.
"Ryo-chan se devi apparire per dire certe scemenze puoi anche andare
a quel paese!"
"Eh eh eh…appena ho sentito la cosa, mi sono precipitato qui…perché
non ci dai una dimostrazione?"
"Che c'è, non avete fiducia nelle capacità recitative
del Genio?"
"Assolutamente no!"
esclamarono tutti in coro, eccetto Rukawa che armeggiava con la sua
sacca.
"Allora preparatevi! Assisterete all'orgasmo di un Genio!"
Miyagi ridacchiò…la trovata del regista era stata veramente
fantastica…un pizzico di pepe era ciò che serviva per assicurarsi
un pubblico vastissimo…fece un cenno ai ragazzi appostati nel corridoio
perché si avvicinassero, e ascoltassero meglio…li aveva mandati
lì apposta, per stuzzicare la loro fantasia ascoltando di nascosto
il finto orgasmo del protagonista.
Sussultò, appena i gemiti di Hanamichi scivolarono nel corridoio.
I suoi occhi cercarono l'amico, per assicurarsi che fosse davvero
lui quello che metteva sospiri tanto gaudenti…benché non fosse
gay, avvertì un calore intenso propagarsi dal suo inguine,
lungo tutto il suo corpo…dovette sostenersi alla parete, le ginocchia
non lo reggevano più.
Accanto a lui, Ayako era stretta in se stessa, le gambe contratte
e le braccia attorno al seno…si mordeva le labbra a sangue, passandoci
poi sopra la lingua, respirando al ritmo dei gemiti che rimbalzavano
sugli armadietti.
Mitsui era crollato sulla panca, incapace di rimanere in piedi…bianco
come uno straccio, si artigliava la gamba ferita, probabilmente con
l'intento di non farsi sopraffare dal desiderio e saltare addosso
al rossino.
Sakuragi si girò piano, le palpebre abbassate e le labbra socchiuse,
da cui il fiato sfuggiva veloce…si offrì inconsciamente alla
vista di Rukawa, che era delicatamente appoggiato a un armadietto,
la schiena rivolta ai compagni.
I suoi occhi blu non si lasciavano sfuggire un movimento di quel corpo
sodo, che si stava strusciando lascivamente contro un pilastro, la
colonna vertebrale che accarezzava lo spigolo…le mani larghe erano
a stretto contatto con l'intonaco, quasi legate ai polsi da invisibili
lacci di cuoio…Hanamichi gemeva forte, veloce…si muoveva come se qualcuno
si spingesse dentro di lui, con forza simile a violenza…eppure godeva
di quelle spinte intense e immaginarie, il suo petto si alzava e s'abbassava,
implorando aria…i capezzoli inturgiditi spiccavano da sotto la maglietta,
come piccoli noccioli di ciliegio lì posatisi…tutto era perfetto,
solo sotto la stoffa dei pantaloni non c'era alcun rigonfiamento.
Rukawa si morse le labbra, per calmarsi. Stava fingendo, stava solo
fingendo…non stava godendo per le sue spinte nelle sue profondità…
Si girò, bevendo un sorso da una bottiglietta, tentando di
calmare il suo corpo che desiderava essere solo con lui, sopra di
lui, dentro di lui…si morse la lingua, appena sentì l'ultimo
grido roco, con cui Hanamichi fingeva di venire, accasciandosi poi
a terra.
Pochi attimi dopo, momenti di silenzio perfetto, il rossino aprì
un occhio, e scoppiò a ridere.
"Che facce che avete!!! Ma dovreste vedervi!!! Sembra che lo abbiamo
fatto sul serio!!!"
rimase lì a rotolarsi dal ridere, mentre gli altri si precipitavano
a lavarsi il viso.
"Certo che sei stato davvero bravo, Hana-chan…mi stupisco di te!"
Miyagi piombò sulla panca, seguito da Mitsui, tutti e due col
fiato corto.
"Sembrava davvero reale!"
"Eh eh eh!!! Con tutta l'esperienza che mi fa fare Aki!"
Rukawa sobbalzò, incredulo dell'opportunità servitagli
su un piatto d'argento…non poteva perdere un'occasione simile. Si
girò verso di lui, con aria di sfida:
"Quindi tutti gli orgasmi che hai con Sendo sono finti?"
Il gelo calò nello spogliatoio, mentre tutti si rendevano conto
della gaffe appena fatta dal rossino.
Hanamichi rimase di sasso, incredulo per il lapsus appena compiuto…arrossì,
molto più che i suoi capelli, mentre iniziavano i primi risolini…la
sua bocca si aprì e si chiuse, senza un suono…poi la rabbia
montò dentro di lui, facendolo schizzare in piedi, contro Rukawa.
Lo afferrò per la maglietta, sbattendolo contro gli armadietti:
"Ho solo sbagliato a parlare!!! Akira e io godiamo da morire!!!"
"Sì sì…"
rispose pacato il volpino, liberandosi con facilità di lui
e andando verso la porta.
"Maledetto Rukawa ti dico che è vero!!!"
"Come il tuo orgasmo?! Idiota…si capiva benissimo che era finto"
Tutti trattennero il fiato, in attesa dell'esplosione…gli occhi di
solito di un rassicurante color cacao mandavano lampi, il suo furore
sibilava nell'aria.
Poi, senza che nessuno potesse prevederlo, il Sakuragi si calmò:
"Non vedo come possa essere tu a giudicare, volpaccia…dato che tu
non hai idea di che sia un orgasmo dato che non ne hai mai avuto uno
dato che sei impotente!!!!!!!!!!!!"
urlò le ultime parole con tutte le sue forze, frantumando i
vetri dell'edificio, caricandole con tutta la rabbia che aveva dentro.
Rukawa non fu toccato, da esse. Si girò con grazia, un sottile
sopracciglio leggermente inarcato:
"E come fai a saperlo, tu?"
Hanamichi fece una smorfia, indicando con un gesto vago la scuola:
"C'è qualcuno qui dentro che possa testimoniare il contrario?
No. Nella tua vecchia scuola? Scommetto che Ayako ci confermerà
lo stesso: non ti sei mai messo con nessuno non perché non
ti piacciano, ma perché hai paura di una figuraccia!!!"
"Idiota"
ripose semplicemente l'altro, voltandosi e uscendo.
"Tranquillo, non ti chiederò di fingerne uno…ti ho già
umiliato così!!!"
Hanamichi ancora rideva, quando tutti gli altri se ne erano già
andati.
Sendo sospirò, posando un bacio sulla tempia del suo ragazzo.
Si erano infilati nel letto quasi un'ora prima, eppure Hanamichi non
dava il minimo segno, di volersi addormentare.
Si era semplicemente accoccolato contro la sua spalla, respirando
nervosamente, quasi a fatica. Era palesemente preoccupato, e lui non
riusciva a capire per cosa.
"Domani andiamo in scena"
si era giustificato, prima di rituffarsi contro il suo petto.
Eppure…eppure…sapeva che era tormentato.
"Hana…"
mormorò, stringendolo cautamente a sé. Rischiava di
produrre l'effetto contrario, se l'avesse assillato troppo…Hanamichi
si sarebbe chiuso ulteriormente, e sarebbe anche potuto arrivare un
litigio.
"…vuoi fare l'amore con me?"
deviò il discorso all'ultimo momento, per non infastidirlo…aveva
una fiducia incrollabile, nella sua forza. Appena si fosse sentito
pronto, avrebbe parlato con lui.
Con suo profondo rammarico, il rossino scosse la testa.
"Scusami Akira…non sono dell'umore adatto, e domani c'è la
prima…sono troppo nervoso. Ma ti prego…"
alzò il viso, tendendo le labbra, gli occhi serrati
"…tienimi stretto a te…ho bisogno del tuo calore"
Sendo baciò delicatamente quelle labbra, e lo avvolse nel suo
abbraccio.
………
Hanamichi accarezzò piano il cuore del suo ragazzo…batteva
regolare, come costante era l'alzarsi ritmico del suo petto, ad ogni
respiro.
"Akira…"
disse piano, assaggiando finalmente il sapore che gli aveva lasciato
sulle labbra. Non aveva potuto acconsentire, a far l'amore con lui…dopo
quel che Rukawa gli aveva fatto in quei pomeriggi.
Il copione prevedeva che i loro personaggi si baciassero…era normale,
dato il contenuto dell'opera.
Ma durante la prova del giorno prima, la volpe l'aveva inaspettatamente
baciato. Sul serio. Posando una mano fra le loro guance perché
nessuno vedesse…il volpino non aveva fermato le labbra a un soffio
dalle sue, come aveva fatto nelle prove precedenti.
Le aveva unite, in un bacio leggero…ma anche distruttivo.
Mugolò piano, per non svegliare il suo ragazzo.
La prima volta l'aveva spinto via, come l'avesse punto.
Il regista s'era alzato di scatto, per capire il motivo del suo rifiuto.
Lui non aveva avuto il fegato di guardarlo…di certo, doveva essere
rosso di vergogna. Girato il volto verso i fondali, aveva sperato
che rispondesse l'altro, anche per lui. In fondo, era colpa sua…
"Abbiamo preso la scossa"
aveva mormorato Rukawa, concludendo lì l'incidente.
"…va bene. Dai, tutti a casa. Siamo troppo stanchi, per proseguire.
Ricordate che domani è l'ultima prova, quindi puntuali!"
Hanamichi si morse le labbra, irrigidendosi per la rabbia…Rukawa se
n'era subito andato, senza dargli una minima spiegazione. Dopo averlo
rincorso inutilmente, s'era arreso, promettendogli guerra, per il
giorno dopo.
Invece…anche quel pomeriggio, il volpino l'aveva baciato. Non a sorpresa,
come la sera prima.
No…Hanamichi gliel'aveva letto negli occhi, mentre avvicinava i loro
volti.
Io ti bacerò
gli dicevano.
E ogni volta, avevano mantenuto la promessa. E lui, mai era stato
in grado di fermarlo.
Rukawa l'aveva baciato. La bocca che pensava solo Sendo avrebbe toccato…l'aveva
concessa a un altro.
E la parte peggiore, era che non gli dispiaceva affatto.
Il volpino baciava bene, con quelle labbra morbide e calde. Aveva
il lieve tocco di una carezza di seta, e la soavità di un raggio
di sole. Aveva provato il desiderio di approfondire, quel bacio…di
darne uno vero, profondo. Che mettesse un po' d'ordine, nei suoi sentimenti.
Che lo perseguitavano, suggerendogli che forse con Rukawa non doveva
esserci solo odio…che in fondo, già gli piaceva, o non si sarebbe
piegato alle sue decisioni…scosse freneticamente il capo, per scacciare
il ricordo dalla sua mente, e pensare al resto.
Non erano stati solo quei baci, a scombussolarlo. La piccola parte
della sua mente che ancora riusciva a pensare lucidamente, aveva registrato
un fatto strano: Rukawa aveva accettato la parte di co-protagonista.
Aveva sentito le ragazze del suo club discuterne, sapeva che aveva
rifiutato la parte toccata a lui…aveva anche tirato una gran zuccata,
al regista. Un minimo di vendetta, era stato il suo unico pensiero.
'Però…non voleva troppe battute, eppure ha accettato questo
ruolo, che deve parlare molto…che cosa è cambiato?'
Accarezzò col fiato la pelle bianca di Sendo, aspirando il
suo profumo…non riusciva a togliersi dalla mente, quello di Rukawa.
'Il consigliere è stato deciso prima del comandante…che non
volesse rischiare di recitare con qualcuno che non gli piace? Quando
gli hanno chiesto di prendere la parte di Mitsui, sapeva che avrebbe
avuto delle scena d'amore con me…e poi mi ha baciato…'
Sussultò, mentre la gelosia di Sendo acquistava finalmente
significato. Rukawa…il gelido Rukawa, il ragazzo impassibile a tutto
e tutti…era interessato a lui?
'Non può essere vero…dopo quello che ho fatto nello spogliatoio,
poi…'
Un'altra idea spazzò via la precedente…più dolorosa….vendetta,
una dolce vendetta da gustare fredda…
'Che si stia vendicando per quello che gli ho detto?'
La sua mente fu vuota per parecchi momenti, poi si accorse di sperare
che non fosse così, che Rukawa davvero…scosse con forza la
testa, non poteva pensare a un altro, fra le braccia di Akira.
"Ti farò passare io questa tensione"
Hanamichi sussultò, mentre le labbra di Sendo gli accarezzavano
la fronte.
"Stai tranquillo tesoro…domani andrà tutto bene…ci sono io
con te"
Sendo lo spinse indietro, vincendo la sua resistenza. Si sistemò
fra le sue gambe, e iniziò a baciare il suo sterno, scendendo
lentamente.
Hanamichi strinse il lenzuolo, tentando di non pensare…era sempre
stato felice con Sendo, lo amava…eppure, per la prima volta, nei suoi
desideri non era la sua bocca, che si avvicinava al suo membro.
Gemette, quando il porcospino gli sfilò lentamente i boxer…poi
tutto fu luce.
-Prologo-
Fine
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