Questa storia non è originale, ma ripresa da un manga breve (sono solo 24 pag. ^^) di CJ Michalschi, questa piccola ma tenerissima storia (fatta eccezione per una parte che il nostro amico/a si poteva pure evitare O__o;;) mi a colpito al punto che mi son detta: "voglio provare a scrivere a parole ciò che lui o lei (non sono molto sicura del suo sesso ^^;;;) è riuscito/a a rendere così bene con i disegni! Spero di non tediarvi troppo essendo questo il primo scritto che vi espongo e avendo la consapevolezza di non poter mai diventare una scrittrice anche volendo ^o^;;.. PS: se qualcuno è interessato a vedere alcune tavole di questo manga può andare a questo indirizzo www.genie.it/utenti/yaoilove e cliccare sulla 5° icona in alto a sinistra.
Spero vi possa piacere quanto e piaciuto alla sottoscritta CIRI!


Il bacio del Principe

di Mokuren



20 ANNI! erano un'eternità.
I suoi genitori non c'erano! perché neppure loro l'avevano aspettato!?!.... un sospiro.... mentre si poneva quelle domande era come se dentro di sè sapesse gia le risposte, aveva la sensazione, la sicurezza, che non li avrebbe più rivisti che questi ormai lo vegliavano dal cielo presenti sempre ma solo nel suo cuore.
E Shyuuji?
Dopo 20 anni probabilmente non si ricordava più di quello che avevano condiviso, dei suoi sentimenti.... che strano il pensiero che il tempo si fosse fermato solo per lui, mentre gli altri avevano continuato le loro vite come se nulla fosse; di certo nessuno, a parte i genitori, aveva sentito la sua mancanza, a causa della sua salute cagionevole non aveva molti amici e nessuno di questi poteva essere considerato molto più di un conoscente, eccezion fatta per Shyuu naturalmente, il suo piccolo Shyuu, dopo tutto quel tempo il suo aspetto era sicuramente cambiato, se l'avesse rivisto probabilmente non si sarebbero neppure riconosciuti; e poi, chi sa con chi era in quel momento?
Probabilmente con la sua famiglia, moglie e figli, nulla di strano, ormai doveva aver compiuto i 28 anni e poi non dubitava che col passare del tempo sarebbe divenuto un vero rubacuori, quei suoi occhi nerissimi e così vivaci, quelle labbra rosa.... sorrise tristemente...non riusciva proprio a figurarselo adulto; era tutto così assurdo, per lui erano trascorsi solo 2 giorni da quel pomeriggio, da quelle parole che lo avevano reso felice, poteva quasi sentire sulle mani il calore suo Shyuu, nelle orecchie i suoi sospiri....., la sua voce che gli gridava che lui non avrebbe permesso che si addormentasse per sempre, che gli voleva bene, che per lui Hiro era la persona più importante al mondo....
Scosse energicamente la testa per cercare di mandare via quei ricordi vicini e lontanissimi allo stesso tempo, ma questo gli provocò una forte vertigine, si afferrò le tempie per fermare l'ondeggiare della stanza  e cercò di non pensare più a nulla, si sentiva troppo intontito, troppo stordito, troppo STANCO! Non riusciva ancora ad abituarsi allo stato delle cose e non era sicuro che vi sarebbe mai riuscito.

Perso com'era nei suoi pensieri, Hiroya non si era completamente scordato dell'uomo che era rimasto immobile nella stanza, non aveva badato a come questo lo guardava ora che erano rimasti soli; i suoi occhi vagavano sulla sua figura quasi increduli, esitanti, felici.

Shyuu era rimasto a fissare il suo Hiro quasi in trance, con la paura che quello fosse uno dei suoi tanti sogni; ma non era così, Hiroya si era finalmente risvegliato!
Si mosse nella sua direzione lentamente, vedeva il suo bellissimo volto... i suoi occhi così tristi ma nuovamente vivi... per quanto tempo aveva atteso quel momento, poterlo osservare attraverso quel vetro senza poter far nulla per tutti quegli anni, vedere il suo volto perfetto addormentato, immobile, pallidissimo; il tempo per lui si era fermato; ogni giorno di quei 20 anni si era recato nella sua stanza, sapeva che non lo poteva sentire, ma gli aveva raccontato ogni suo singolo giorno, ogni momento, bello o brutto e anche quando era accaduta la disgrazia dei suoi genitori, era stato lui il solo a ricordarsi di andare a dargli quella infausta notizia piangendo per quel che era capitato, piangendo al suo posto; si era accorto che tutti si stavano scordando di quel giovane ragazzo silenzioso, schivo e dolcissimo che lui amava più di ogni altro; i suoi parenti si erano da sempre disinteressati alle sue condizioni e nessuno si era più fatto vivo in quegli ultimi anni; era triste il pensiero che tutti si fossero dimenticati, ma per lui non era certo così, dopo la disgrazia avvenuta circa 9 anni addietro aveva giurato a se stesso che se anche fosse rimasto solo, lui l'avrebbe salvato, avrebbe rivisto il sorriso della sua principessa... la sua principessa, l'unica che aveva saputo rubare e tenere incatenato il suo cuore.
Da quel giorno, da quella promessa, aveva studiato come un pazzo laureandosi in medicina a pieni voti, aveva lavorato giorno e notte per trovare una cura che permettesse al suo amore di tornare alla vita, di tornare da lui e finalmente c'era riuscito e la prova di tale successo era li davanti ai suoi occhi, più bella che mai.
Un sorriso gli increspò le labbra, finalmente l'attesa era finita, il suo piccolo.... ormai si era abituato all'idea che fosse Hiroya ora il piccolo della situazione, in quei lunghi anni era cambiato tantissimo il suo corpo, aveva raggiunto e superato l'età del suo amato, ora a maggior ragione di un tempo spettava a lui proteggerlo e aiutarlo.
Ma, in quel momento, il suo unico desiderio era quello di poterlo toccare di nuovo, sentirlo sotto le dita caldo, Palpitante, VIVO! 
Era ormai arrivato al suo capezzale e allungò una mano esitante per potergli carezzare il volto.
Hiroya era così assorto nei suoi pensieri che non si era accorto di nulla.
Shyuuji ormai gli era vicinissimo, poteva avvertire il calore del suo corpo e, pochi istanti prima di riuscire a sfiorarlo, lo sentì mormorare, un sussurro appena udibile...
"20 anni..."
Si 20 anni saltati, mai vissuti.
Finalmente le sue dita sfiorarono la guancia di Hiro che si riscosse: 
"20 anni sono tanti Hiro, ma....." e mentre Shyuu pronunciava queste parole sollevava il volto dell'amato verso il suo fino a sfiorargli le labbra in un tenero bacio.
"....da adesso in poi non ci separeremo più!" gli sorrise, un sorriso luminoso come il sole, luminoso come il suo cuore ora traboccante di gioia.
"Ben svegliata Principessa"

Hiroya rimase a fissare quel giovane ad occhi spalancati.. che fosse.. ma come era possibile; non ebbe però il tempo di pensare, questo infatti riavvicino il volto al suo e lo ribaciò, stavolta con più impeto, con passione...
Mentre Hiro subiva l'attacco di quelle calde labbra acquistò la consapevolezza che quella bocca, quegli occhi.. Erano proprio quelli del suo amato Shyuu, uno Shyuu ormai adulto, che l'aveva aspettato, che l'amava ancora!
Felice come non credeva di poter più essere gli allacciò le braccia al collo e ricambiò quel bacio con tutto se stesso, concesse e prese tutto da quelle labbra, da quella lingua e poi, ansante, si scostò da lui per poter intrecciare il suo sguardo:
"Sei...sei veramente tu!?!" e allungo esitante, una mano per sfiorargli la guancia. 
Shyuu gli sorrise e ricoprì quelle fredde dita con il suo palmo era così piccola e delicata quella mano, vi poggio sopra la guancia chiudendo gli occhi per un attimo, poi se la portò alle labbra e vi depose un leggero
bacio:
"Si, sono io, ed ora che ti sei risvegliato non ho intenzione di lasciarti andare mai più"
I suoi occhi! erano così profondi, luminosi... il suo piccolo Shyuu, adesso era molto più grande di lui ed era bellissimo! "Un vero principe!"
Il Cuore di Hiroya finalmente si riscaldò e il peso che lo opprimeva al suo risveglio scivolò via rendendolo leggero e felice. 
Rimasero ancora per qualche attimo immobili occhi negli occhi, poi Shyuuji gli imprigionò il volto tra le mani e gli depose un leggero bacio  sulla punta del naso appoggiando la fronte contro la sua:
"Ora riposa principessa, avremo tutta una vita per rimetterci in pari, non preoccuparti, al tuo risveglio io sarò sempre qui, non ti lascerò più andare, mai più!"
Hiroya sorrise, c'erano tante cose da chiedere, da sapere, ma ormai non doveva temere più nulla, non era più solo. 
Si sporse e lo baciò a sua volta poi si stese e chiuse gli occhi; da domani per lui avrebbe avuto inizio una nuova vita, pregò silenziosamente i suoi genitori affinché dall'alto vegliassero su di lui, come avevano fatto fino a quel momento e si addormentò finalmente sereno.

FINE










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