Solitamente non amo mettere nelle fic esperienze vissute in prima persona, anche perché talvolta sarebbe complicato adattarle ad Hana e Ru ^^ ma stavolta….allora quanto succede nella fic, è successo a me durante una delle serate kaedose ( quelle in cui mi riunisco con Nausicaa e Greta ) e vi assicuro che ancora fremo di rabbia, anche se alla fine è andato tutto bene. La dedico a Nausicaa, Greta, Sabry, Kriss, Dream e ultima, ma non per importanza, Ria: BUON NATALE, AMICHE MIE!!!!! Ah, il titolo non c’entra niente con il film omonimo nelle sale ora, che non ho visto e non ho intenzione di farlo ^^ HanaRu forever ©
Babbo bastardo ^^
Di Calypso
Adoro il Natale! Adoro girare per centri commerciali con la volpetta mia adorata, tra le luci e i colori delle decorazioni, ma è anche faticoso, diciamocelo! Abbiamo passato il pomeriggio entrando e uscendo dai più svariati negozi; siamo usciti per fare il regalo a mia madre, solo che, dopo delle ore avevamo trovato il regalo per i nostri amici, ma non per lei! Alla fine abbiamo optato per un ciondolo a forma di coccinella oro e smalto, veramente bella. La commessa l’ha confezionato in un pacco proprio carino ed ora è insieme alle altre buste appoggiate alla spalliera della mia sedia: siamo al Mc Donald’s e Kaede siede davanti a me….dopo tutto il pomeriggio passato a camminare il mio stomaco gorgogliava come uno tsunami, eh!!!! Abbiamo fatto la fila, composta per la maggior parte da liceali come noi, e quando è stato il nostro turno ho ordinato….qualche menù completo e maxi, gelati e salse di ogni tipo…il tizio alla cassa era sconvolto, chissà perché?! Ottenuti i miei vassoi pieni di leccornie, ho scelto questo bel tavolo addossato alla parete, da cui riesco a vedere la gente che entra e esce. Poco più avanti un gruppo di ragazzi e ragazze sta festeggiando il compleanno di uno di loro, una ragazza che apre i vari regali che le vengono messi davanti.. “Hana…Hana?!” “Eh?! Che c’è, volpe?” Perché mi guarda irritato?! Che ho fatto?! “Vorrei mangiare il mio toast e avere il bicchiere con il succo di arancia, se non ti dispiace!” “E allora?!” credo di non capire: se vuole mangiare, lo facesse! “La TUA roba è ovunque!” mi fa notare….ops!! “Non c’è bisogno di agitarsi tanto, lo sai?!” Quante storie per qualche scatola di panino che ingombra anche il suo vassoio, eh! Con maestria riesco a sistemare il tutto e dopo aver deciso l’ordine in cui mangerò il mio spuntino, mi dedico alle chiacchiere con il mio amore. Tra poco inizieranno le vacanze invernali e a me piacerebbe organizzare qualche gita, magari anche con i nostri amici ed ex compagni di squadra; se non ricordo male, con Mitsui e Miyagi avevamo deciso di sfidarci a chi faceva il pupazzo di neve più alto ( e vorrei capire come quel nanetto di Ryota pretenda di vincere! Vista la sua altezza è fregato in partenza! ), sarebbe divertente riunirci tutti in un posto per qualche giorno. “Tua madre ci ha invitati per la vigilia, vero Hana?” “Sì, volpetta, perché?” ha qualcosa in mente, me lo sento! “Be’, il giorno seguente potremmo starcene insieme…da soli….a casa….”
“Mi stai facendo una proposta oscena, kitsune?
Mi piace!!!!” mi esalto non poco, perché già immagino il tutto e capite…..anzi
no, vedete di non capire perché a quel punto le cose sarebbero due: o ci
avete provato con il MIO Kaede o ci avete spiato e per entrambe le cose
potrei anche uccidervi! “..però tra una dormita e l’altra….” i suoi occhi luccicano maliziosi e io quasi mi strozzo con la Coca Cola!!! Continuiamo a parlare, fare progetti per le vacanze e oltre, mentre i ragazzi davanti a noi ( quelli del compleanno ) fanno un gran baccano. Sposto gli occhi sull’entrata e mi esalto: sono appena entrati Babbo Natale e la sua fida renna!!!! “Kaede, guarda chi è entrato!!!” dico tutto esaltato indicandoli alla kitsune che reagisce con una scrollata di spalle. “Il solito tizio che farà pubblicità per qualche negozio…” e liquida il mio slancio così?! “Kitsune, ma tu poesia zero, eh?!” replico un po’ acidamente, perché lui non si esalta mai per le mie stesse cose! “Cosa dovrei fare, do’aho? Andare lì e consegnargli la mia letterina con le richieste per i regali?!” “Perché, l’hai fatta?!” non lo credevo…. “Do’aho!!!” Uffa, ho capito, mi stava prendendo in giro!!! Il Babbo Natale intanto comincia a guardarsi intorno e poi, con insistenza, verso di noi: che vuole questo?! Non mi piace che scruti in direzione della volpe! Ah, ecco, si è spostato…bene…. Rifaccio a Kaede l’elenco dei regali comprati, per riordinare le idee e capire cosa manchi ancora, per evitare di fare dei doppioni, poi comincio a raccontargli di tutte le cose buone che mia madre preparerà; gli chiedo anche se vuole venire con me qualche giorno prima, per aiutarmi a preparare l’albero e le decorazioni per la casa, mi piace così tanto l’atmosfera che si riesce a creare con qualche luce e pallina colorata, ci vorrebbe anche una bella nevicata per rendere il tutto più romantico ed emozionante….subisso di chiacchiere Kaede che mi lascia fare, ascoltando i miei ricordi e promettendomi che quest’anno addobberemo insieme anche un albero a casa sua, anzi nostra! Sono contentissimo, al punto che non mi accorgo subito che Babbo Natale si è seduto proprio dietro di me, è Kaede a farmelo notare con un gesto della testa....non vedo la renna però! Ah, eccolo lì vicino al pupazzo di Ronald Mc Donald’s…come mai non sono insieme?! E’ strano…..vabbè, non sono fatti miei. Ricomincio a parlare con Kaede, ma ad un certo punto una delle ragazze che fa parte del gruppo di quelli che festeggiano il compleanno si alza dalla sedia e precipitosamente si dirige verso di me, posandomi una mano sul braccio; noto con la coda dell’occhio che Kaede la sta guardando malissimo, ma non ho tempo nemmeno di gongolare per l’evidente gelosia del mio amore, che le parole della ragazza mi fanno automaticamente alzare in piedi: “ Avevate qualcosa attaccato alla spalliera della sedia?!” mi chiede concitata. In un attimo mi giro di lato: non c’è più la busta della gioielleria con il regalo di mia madre!!!! Balzo in piedi con uno scatto. “L’ha presa lui!” mi dice la ragazza indicando Babbo natale!!!!! Non ci posso credere: è un ladro e sta raggiungendo il suo complice, la renna!!!! Li vedo cercare di raggiungere l’uscita e calcolo rapidamente il modo migliore per tagliargli la strada, scattando verso i manigoldi in un nanosecondo!!! “FERMATE BABBO NATALE!!! E PURE LA RENNA!!!” urlo confidando nell’aiuto di qualcuno che li blocchi prima che escano e possano confondersi tra la folla! Niente, ‘sti tizi sono tutti imbambolati, maledizione! Aumento ulteriormente la velocità della corsa, non so neanche se Kaede mi stia venendo dietro o meno, ora la cosa importante è recuperare quella busta! Sto per raggiungerlo, manca pochissimo, il pon pon del cappuccio di Babbo Natale mi sventola vicinissimo, ora lo agguanto e….. “Hana aspetta, fermati, ha lasciato la busta!” mi volto un attimo e vedo Kaede raccogliere la busta da per terra e mostrarmela, ma non posso e non voglio che quei due la facciano franca; sto per riprendere l’inseguimento, ma la mano della kitsune mi afferra un braccio: “Lascia stare, Hana!” “Ma kitsune – protesto – ci stavano per derubare!” volevo dargli una lezione a quei due, che vedo correre come il vento tra le gente: maledetti!!!!! “Lo so, Hana, ma la cosa importante era recuperare questa, no?” Sì, però…..mi accorgo solo ora che tutte le persone del Mc Donald’s dai ragazzi che ci lavorano agli altri clienti, sono usciti fuori per vedere cosa stesse succedendo. Torniamo al nostro tavolo e subito vado dalla ragazza che ci ha prontamente avvertiti: “Grazie – le sorrido – sei stata veramente in gamba ad accorgertene, ma come hai fatto?!” “Be’, avevo notato che da quando erano entrati non facevano che guardarvi e poi…non lo so…avevano un modo sospetto di muoversi! Quello vestito da Babbo Natale si è seduto dietro di te e ha appoggiato la giacca sulla vostra busta e quando si è alzato si è portato via tutto, ho visto che cercava di nascondere qualcosa e mi sono insospettita…” La ragazza è proprio sveglia, non c’è che dire! La ringrazio ancora prima di sedermi nuovamente, Kaede ha un’espressione scura in volta. “Che succede, kitsune? È andata bene, no? Abbiamo rischiato di perdere il regalo per mia madre..” “Non avresti dovuto corrergli dietro in quel modo!” Eh?! Ma che dice?! “Kaede….ma scusa…dovevo guardarli portarsi via la nostra roba?!” “Quella è gente che lo fa di professione, potevano essere pericolosi! E poi…..non mi sono accorto di niente, come è possibile?!” “Nemmeno io, se è per questo!! Che rabbia, guarda, se gli mettevo le mani addosso gli facevo passare la voglia di rubare agli altri! Queste cose mi fanno proprio incavolare! Mi prudono ancora le mani!!!” Kaede però è un po’ scosso, me ne accorgo benissimo, forse è meglio finirla qui con la giornata dei regali e poi mi è passato anche l’appetito! “Dai, kitsune, andiamocene a casa.” Salutiamo e ringraziamo ancora la ragazza che ci ha avvertito e usciamo dal Mc Donald’s; ho voglia di stropicciare un po’ la mia volpetta che cammina silenziosamente al mio fianco. Quando arriviamo, metto sul fuoco il bollitore per preparare un po’di tè, mentre Kaede sale a cambiarsi. Quando scende, ci sediamo sul divano e io lo abbraccio tirandomelo addosso: adoro averlo premuto contro il mio torace! Solitamente Kaede protesta un po’ per questi abbracci possessivi, dice che non gli permetto di respirare, ma adesso si accoccola strofinando la guancia contro il mio collo…..lo amo!!! Passo lentamente le mani tra i suoi capelli, respirandone il profumo. “Va tutto bene, volpetta?” “Hn…stringimi forte, Hana….” “Kaede ma….ti sei spaventato?!” mi fa strano vederlo così palesemente toccato da qualcosa, solitamente fa finta di niente… “Un po’…” mormora premendo maggiormente il viso contro il mio collo. “Ma dai! È andato tutto bene!” “Ma poteva non essere così! - si è scostato di botto e mi guarda accigliato – tu non pensi mai prima di agire, eh?! Non potevi sapere se quelli fossero armati o cose simili! Sei stato uno stupido, anzi un do’aho, il solito do’aho!!!!” Bè, un po’ ha ragione: a mente fredda so di essere stato imprudente, ma io sono così, ci sono delle cose che per principio non ammetto e che mi fanno reagire di conseguenza. Capisco però che ho fatto preoccupare il mio amore e questo non va bene. Lo bacio dolcemente sulle labbra: “Scusa, mi dispiace. Mi perdoni?” torno a baciarlo sulla bocca, sulle guance…. “E che altro potrei fare?!” Sono le ultime parole che gli consento di dire prima di premere le mie labbra sulle sue e farmi perdonare ancora di più!
FINE
Ps. Voglio precisare che il tizio, maledetto lui, che ha cercato di andarsene con la mia borsa non era mascherato da Babbo Natale, non vorrei che guardaste con sospetto i ragazzi che in questi giorni vanno in giro mascherati così ^_-
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