Ringraziamenti alla mia amica Ale, che mi è stata utile per uno spoiler del manga. Domo arigatou. Questa fic è notevolmente più corta di quelle che scrivo di solito, ma non essendo ancora arrivata a questa parte, non ho voluto osare troppo, la prossima volta, quando mi arriva un nuovo numero, con la mia ristampa fedele, magari si potrà fare qualche pagina in più… È scritta in un unico Pow, quello di Light, che è anche il mio pg preferito nel manga…è brillante e scaltro, anche L ha un suo fascino, ma qualcuno ha fatto spoiler e so come finisce. Ora che ho sproloquiato, come sempre inutilmente… Vi lascio alla lettura. Ichigo
A volte capita...
di Miko-chan
Pow Light
<<Io sono Elle>>
Da quel momento la mia vita cambiò, anche se era già cambiata dal momento in cui avevo trovato il diario di Ryuk, e avevo iniziato a preparare il mio mondo perfetto….ma lui…Elle…mi ha ossessionato, per questo la mia vita è cambiata. Ero ossessionato da questo fantomatico investigatore che investigava per trovare Kira…ovvero io…per scoprire perché Kira, uccideva tutti i pregiudicati…per riuscire a comprendere cosa c’era nella sua testa…e ora…ora che ho rinunciato al quaderno…mi ritrovo insieme al lui…Elle…a investigare sul caso Kira, anche se lui e sempre più convinto che sia io…tanto che per assicurarsi che non faccia nulla senza che lui mi veda, mi ha ammanettato al suo polso, a dividerci, una catena di un metro...non posso più fare niente, ma sicuramente non posso fare nemmeno del male, visto che non ho più il mio quaderno…e non posso nemmeno conoscere il vero nome di Elle…perché anche Misa…il secondo Kira, ha rinunciato al possesso del quaderno, e ora, non ha più gli occhi di Rem, per poter vedere il suo nome… È proprio una vera disdetta, e io, che pensavo di ucciderlo prima che scoprisse qualcosa di me… Comunque, questa convivenza forzata non è malaccio, anche se è tremendamente appiccicoso a volte, e nella sua mente penso stia cercando qualche altro modo per smascherarmi…solamente il pensare che, ogni volta che riprendiamo in mano le prove su Kira, mi fa strane domande, dove io uso tutta la mia intelligenza per rispondere e per non scoprirmi…e lui, si limita a osservarmi con il suo sguardo pensieroso, con il suo dito poggiato sul labbro inferiore e gli occhi all’insù…si congratula con me e riprende la sua occupazione preferita….mangiare dolci…mi domando ogni volta, come possa essere così magro…visto che si nutre praticamente di dolci…solo di quelli…e non esce quasi mai…come spiegare alla gente i nostri polsi incatenati altrimenti… Durante le sue indagini è riuscito ad inserire anche Misa, ha sempre nuovi sospetti per le morti inspiegabili, ma può darsi,che degli dei della morte, come Ryuk e Rem siano piuttosto recidivi e lascino cadere nuovamente sulla terra, per divertirsi, il loro quaderni della morte. Perché…le nuove morti di questo periodo, sono troppo sospette, come il modo di morire…l’ho conosco troppo bene. Ma posso confermare di non essere io che uccide le persone, anche perché ho abbandonato il mio quaderno, e non l’ho più riavuto indietro, forse, avrei fatto meglio a prendere gli occhi di Ryuk quando ero in tempo, e a quest’ora Elle sarebbe già morto. Invece, e vivo e vegeto e io, sto provando qualche strano legame di amicizia, che mi sto rendendo conto, sta diventando stranamente più stretto…e ho paura che potrebbe diventare qualcosa di più se non sto attento. Anche solo il fatto di essere legato a lui con questa catena, limita i miei movimenti…tutti…anche quelli più stupidi…l’ho sempre incollato addosso, che mi spia… È un vero guardone (beccati questo Elle!! NdM)… Il suo modo di ragionare è troppo sospetto, e anche il solo farmi andare al bagno da solo lo insospettisce….ma come ci si può concentrare, con lui che ti osserva con aria interessata… Devo trovare un modo per liberarmi di lui definitivamente…
Sento un certo fastidio, come se qualcuno mi stesse osservando… Oh cavolo…. Non appena mi volto vedo i suoi occhi cerchiati di nero che mi osservano con un certo interesse… << Co…co…cosa c’è??>>
<< Non fingere…io lo capisco…a che pensavi…>>
<< Pensavo che, non si potrebbe allungare questa catena, siamo troppo vicini…>> Mi osserva, se è possibile ancora più attento di prima.
<< Ti da così fastidio dividere con me tutte le cose che fai?>>
Mi ha preso in contropiede, sarebbe scontato rispondergli di si, anche se sarebbe una bugia, perché non mi da tutto questo fastidio, anzi, forse…come io sono il tuo unico amico, lo sei anche tu… No… No… Cosa sto dicendo… Lui mi
vuole vicino solamente perché sospetta qualcosa su di me, niente di più niente
di meno, è solo una tattica la sua, perché spera che in questo modo io mi fidi
completamente di lui e magari mi lasci sfuggire qualcosa…e no caro il mio
Elle! Mi sono messo nuovamente a pensare, cattiva mossa Light…
<< Non tutte, però alcune cose…troppo private, diciamo…>>
<< Tipo??>> mi fa con finta ingenuità, ma riesco a leggere nei suoi occhi che ha perfettamente capito a cosa mi riferisco. Ma sono furbo anche io, cosa credi. Sfodero uno dei miei sorrisi più perfidi, il suo sguardo non cambia, non riesco a incutergli timore. Avrei voglia di tirarti un pugno… Un pugno a quella tua faccia senza espressione… Invece, stupendomi di me stesso, e non riuscendo a comandare il mio corpo, mi avvicino pericolosamente a te, i nostri visi sono pericolosamente vicini…qualcosa mi attira a lui, ma nell’ultimo momento noto che è la sua mano che si è posata, senza che io me ne accorgessi, sulla mia nuca. Non ho il tempo di pensare. Mi sta baciando. È l’unico pensiero che la mia mente riesce a mettere a fuoco in questo momento. Mi sta baciando sulle labbra…un bacio vero…come non ricordo di averne mai dato… E la cosa più sconvolgente e che io glielo permetto, non riesco a ribellarmi…perché una sensazione di calore si sta facendo strada nel mio petto …ed è così rilassante e piacevole che non riesco a mandarla via. Apro le labbra per urlargli qualcosa, ma non ho l’effetto desiderato, infatti sento che inserisce la lingua nella mia bocca, non riesco a credere che abbia tutta questa forza, dovrei prendere in mano la situazione, ma credo che il mio corpo non ne abbia voglia…e ciò mi spaventa anche parecchio, la mia lingua automaticamente risponde allo stimo, scoprendo la sua, incredibilmente morbida, e sono scosse elettriche su tutto il mio corpo,chiudo gli occhi, mi lascio andare…sarà solo per questa volta…per avere un ricordo…di lui…quando non ci sarà più… Lascio che le sue mani dalla mia nuca si spostino a percorrere il mio corpo inerte, che sembra aspettare solo lui, scende sulle mie braccia abbandonate lungo i fianchi, arrivano fino in fondo, ma si ferma, prende le mie mani, le stringe forte…e sono io quello che si sente morire, ma non si accontenta di ciò, le porta verso di se, e mi mostra quello che vuole. Una mano sul suo fianco magro, e l’altra tra i suoi capelli morbidissimi e vellutati, solo a quel punto si sposta sedendosi su di me, a cavalcioni delle mie gambe, legando le sue dietro la mia schiena, decisamente compromettente, ed erotica, che sa di possessione. Sono ancora immobile nella posizione in cui lui mi ha messo, e sono pietrificato dal terrore che qualcuno possa entrare e vederci così, ma allo stesso tempo, non riesco a spostarmi. È…bello…caldo…in fondo al mio cuore… Ma anche dentro il mio corpo…dentro il mio stomaco…sento delle scariche elettriche, solo per averlo così su di me, come non aveva mai fatto, così differente…non ha più la sua espressione indecifrabile, ora che è attaccato alla mia bocca e non pare staccarsi. Mi piego un po’ indietro, mi manca il fiato, mi tremano le braccia, e si stacca osservandomi…i miei occhi devono essere la confusione in persona. Sorride, dolce come non aveva mai fatto. << Non ci siamo ancora….>> mormora afflitto << Stai ancora pensando…>> e senza darmi tempo, è nuovamente attaccato a me, non voglio reagire nuovamente…la mia forza di volontà è diventata troppo blanda, e dire, che volevo picchiarlo. Le sue mani incorniciano il mio volto, mischiandosi ai miei capelli, e tirandomi verso l’alto, verso di lui, mi lascio fare qualsiasi cosa…schiudo gli occhi e vedo il suo viso piegarsi da un lato, e la sua lingua entrare nuovamente nella mia bocca più affondo di prima…questo strana sensazione che sento nel mio stomaco si propaga veloce per il mio corpo, le mie mani si spostano dalla posizione in cui erano state messe, apre i suoi occhi e mi guarda, sembra stia sorridendo…un evento più unico che raro… Quindi… Era questo quello che volevi, almeno in parte, visto che la mia mente è in moto, come sempre.
<< Aaaaah Light….>> kami sama…quel gemito così roco è uscito veramente dalle sue labbra…non lo credo davvero possibile, e la cosa più sconvolgente, e che sono io a fargli questo effetto, chi lo avrebbe mai detto. Le mie mani si fermano sui suoi fianchi, stringendoli forte e spingendoli verso il mio corpo…kami…quanto è magro… Ma la cosa che mi stupisce di più è la sua ingordigia…non tanto di dolci…quanto di ricevere baci…di essere toccato…da…ME… Ed è shockante, per me, apprendere ciò. Kami…aiutami…perché il mio corpo e la mia mente non vogliono più ubbidirmi nonostante io cerchi di tenerli soggiogati a me, evitando di annegare nei meandri del piacere insieme a lui. La mia volontà si sta esaurendo lentamente…e qualcosa prende posto nel mio corpo, conducendomi nel piacere e nell’offuscamento dei sensi.
La sua bocca è vorace…mangia la mia…la sua lingua penetra ripetutamente nella mia bocca, giocando con la mia, stuzzicandola in modo che reagisca, incatenandola con le sue spire e ipnotizzandola, facendogli fare tutto quello che lei vuole…è molto difficoltoso ribellarsi…sfiora il mio palato, e ritorna al punto di partenza, gioca e esplora la mia bocca, regalandomi deliziose sensazioni di leggerezza da me mai provate. Le sue mani sono ancora sul mio viso, ferme nella medesima posizione, calde sulla mia pelle, e delicate allo stesso tempo…quel tanto che basti a volerle su tutto il mio corpo, per sentire l’effetto che fa. Il suo respiro che ritmicamente sfiora il mio viso, caldo… Il suo sapore…sa di buono, è dolce, come quelli che mangia, sa di fragola e cioccolato, e mi invade completamente…mi viene voglia di mangiarlo e assaggiarlo sempre di più… Il suo corpo, divinamente incastrato al mio, magro e forte all’unisono, i muscoli delle sue gambe tesi, per allacciarsi a me…
Le mie mani si staccano dalla loro posizione, risalgono lente sotto la sua maglia, sfiorando per la prima volta la sua pelle…bollente…mi sistemo meglio sulla sedia, mi guardo in giro, vedo il divano e lo reputo molto più comodo del posto dove sono ora seduto, me ne convinco, faccio forza sulle gambe e riesco ad alzarmi, con lui legato attorno al mio corpo come una serpe alla sua preda…me ne rendo conto…io sono la sua preda… Ma una preda consenziente. Arrivo con qualche fatica al divano e mi risiedo, prendendo in mano la situazione e invertendo le posizioni, la mia è dominante sulla sua, ma non sembra avere importanza in questo contesto. I nostri corpi sono ancora più attaccati, il mio peso lo schiaccia e attacca a me, ansima sempre più forte, ma sembra lo stia facendo apposta e consapevolmente. <<Ryuzaki…>> provo a chiamarlo accorgendomi, solamente ora, che il mio respiro è accelerato e la mia voce leggermente arrochita dal piacere.
<< Elle…>> mi sussurra, portando le mie mani verso i suoi capezzoli, mi sta nuovamente indicando cosa vuole che gli faccia…devo ammetterlo, sono inesperto da questo punto di vista. Non ricordo di aver mai avuto una relazione con un altro uomo…ma qui a quanto pare c’è qualcuno più esperto di me. Lascio perdere questo insignificante dettaglio. Sposto la sua maglia lentamente, portandola verso l’alto, sollevandola, mettendo in bella mostra il suo torace, ora ho io il potere. Stacco la mia bocca, riprendo fiato, la sposto verso il basso, leccando il suo collo niveo, scendendo in una corsa verso il basso…per una meta sconosciuta. Le sue unghie penetrano la camicia che porto conficcandosi nella mia pelle, reprimo un urlo di dolore e continuo a spostarmi verso il basso. Qualcosa ci distrae, un rumore fastidioso, come un campanello…una sveglia…no, è un messaggio dal computer di Ryuzaki, ciò vuol dire che Kira ha colpito ancora, e che mi devo staccare, altrimenti, se non rispondere i sospetti cadranno su di me, e questa stanza sarà invasa da agenti della polizia in meno di un secondo. Si slaccia da me, sembra strano ma mi piaceva così vicino. Devo riprendere il controllo. Mi avvicino al computer, mentre parte il filmato di una nuova morte, osservo Elle, sul suo viso posso scorgere tracce di piacere, ma anche preoccupazione per quello che sta accadendo. È nuovamente immerso nei suoi pensieri, ma anche io lo sono, devo capire come ho potuto abbandonarmi a un simile momento di piacere insieme a lui. Proprio lui…potevo farlo con Misa…anche se ammetto non sarebbe stata la stessa cosa… Mi sto esaurendo completamente per questa cosa.
<< Light…mi ascolti??>>
<< Uhm…cosa? Puoi ripetere, non ho capito?>> è la verità mi sono perso nei intrecci sconfinati della mia mente senza rendermi conto di ciò che accadeva. E non mi sono nemmeno accorto che lui era in piedi di fronte a me.
<< Ho detto che ho voglia di un altro pezzo di torta, se però tu non ti vuoi alzare, beh, questo diventa un problema>> mi dice alzando una mano e facendo muovere la catena. Ho capito. Mi alzo e lo seguo sino a un mini frigo, dove tiene tutti i suoi dolciumi, e le torte che si fa portare dall’albergo. <<Vuoi?>>
<< No >> Non sono così amante dei dolci come lui. Ci sediamo nuovamente sul divano, poggia il piatto con la torna sul tavolino basso di fronte a noi e inizia lentamente a mangiare, mentre io lascio vagare nuovamente la mia mente, tanto, qua non c’è nulla da combinare. È sempre la solita noia, si discute sul caso, si sentono gli altri della polizia, nulla di nuovo come al solito, più nessun indizio sulle morti. Osservo la torta sul tavolino, la trovo stranamente integra, anche la forchetta è pulita, segno che non ha ancora mangiato, e ciò è molto strano, anche se visto che era con le fragole, la prima cosa che addenta e il frutto, oggi è ancora al suo posto. Mi volto a guardarlo…sta nuovamente fissandomi…e io non me n’ero accorto…i miei occhi si riflettono nei suoi, nuovamente privi di espressione… La sua mano si sposta, poggiandosi sul divano e aiutandolo ad avvicinarsi a dove mi trovo io, rimango immobile, ora ho capito cosa vuole fare…come prima…penso che accetterò, in fondo, si può ovviare dai soliti piani… almeno una volta ogni tanto… Ma non fa quello che mi sono aspettato, anzi, si accomoda meglio, prende il piattino sulle ginocchia e inizia ad assaggiare la fragola, lo guardo allibito, pensavo proprio di avere capito, e invece… Intinge nuovamente il frutto nella panna con un movimento forse troppo lento, mi guarda e la rigira, la porta finalmente alle labbra, poggia il piattino sul tavolo…e…un momento…la sua mano si è poggiata sulla mia coscia… Mi vuoi sedurre quindi?? Si fa sempre più vicino, raggiungendomi con il suo volto, si passa la lingua sulle labbra e mi porge il frutto, lo mordo automaticamente, stando attento a non addentare troppo la panna…quella è per lui, non riesco nel mio intento, perché è lui stesso che provvede a farlo… La fragola non c’è più, solamente io, con le labbra coperte di panna, e lui che mi guarda come se fossi il dolce più invitante… È nuovamente su di me, mantiene il pieno controllo in questi momenti. Le sue labbra leccano voluttuosamente le mie, mangiando e succhiando la crema bianca. La mia mente si sta nuovamente annebbiando, questa volta glielo permetto completamente, decidendo di abbandonarmi al piacere più assoluto…
Apro le labbra spingendo la lingua fuori, per incontrare e giocare con la sua, che mi accoglie speranzoso…anche se questa posizione limita molto i miei movimenti, ma qualcuno ci ha pensato prima di me, vengo spinto sul divano, la mia schiena si poggia ai morbidi cuscini, e il suo corpo è sul mio, per approfondire questo bacio dolce, alla fragola e panna. Non avrei mai pensato che si potessero provare tali sensazioni solamente per un bacio, mi accorgo ora di non aver mai baciato nessuno, se questo è quello che si prova… Elle mi esplora con la lingua, e con le mani, che si intrufolano sotto i mie vestiti… Ansimo, e spingo a mia volta la mia lingua nella sua bocca, assaggiandola, anche le mie mani corrono ai suoi vestiti, riprendono dal punto sul quale prima ci hanno interrotti…porto la maglia bianca verso l’alto, camminando in questo percorso, la spingo per farla uscire dal suo collo, non se lo fa ripetere, si stacca da me e se la sfila…non voglio rimanere indietro, così faccio anche io lo stesso, quello che provo non appena i nostri corpi si toccano, pelle contro pelle, è incredibile, una sensazione elettrizzante, mi manda mille brividi, la mia pelle ne rimane piacevolmente intirizzita, ma non è colpa del freddo, anzi, quello che sento…è fin troppo caldo. Elle ride del mio stato, non è per nulla divertente…non so cosa mi prende…mi da fastidio che rida di me…soprattutto visto che io mi trovo in questa posizione. Una mia mano scende verso il basso, e, arrivata all’altezza del suo bacino, gli pizzico leggermente una natica, per mostrare il mio disappunto.
<< Impaziente…>> No…che cosa ha detto…io non sono impaziente per niente, non era quello che volevo dimostrargli, volevo solo farlo smettere di ridere…e lui…ha interpretato in tutt’altro modo il mio gesto.
<< Per nulla, smettila di ridere di me…>>
<< Ok>> ma non mi lascia altro tempo, mi bacia nuovamente e armeggia dentro i miei pantaloni, slacciandoli e inserendoci immediatamente la mano all’interno. Massaggia il mio membro da sopra i boxer, non posso fare a meno di gemere, è la prima volta che ricevo delle carezze così intime, come negarlo, non sono tanto esperto. Lo lascio fare senza frenarlo, ma sento che presto si stanca di carezzare la mia stoffa e inserisce la mano all’interno dei miei boxer aderenti, che quanto a libertà di movimento, ne lasciano ben poca. Gemo, spingendo il bacino verso l’alto inconsapevolmente, ho necessità di approfondire questo tipo di contatto, che sta facendo tirare i miei pantaloni, e mi sta facendo irrigidire lo stomaco dalle contrazioni di eccitamento che manda, geme anche lui, dentro il mio orecchio… Mi rendo conscio di una decisione da prendere. Stacco definitivamente la mia mente razionale e mi lascio andare a tutto quello che questa notte potrà succedere. Mi sposto leggermente da lui, in questo modo riesco a prendere i pantaloni e tirarmeli giù assieme ai boxer…non avrei mai pensato che un giorno mi sarebbe venuta voglia di vedere un uomo nudo su di me… ma è esattamente quello che sto desiderando in questo momento. Ci scambiamo un lungo sguardo, dove i miei occhi si riflettono dentro i suoi, ma scendono anche verso il suo petto muscoloso nonostante la magrezza…muovo la mano, accarezzo con questa, ogni punto dove il mio sguardo si è posato nei momenti precedenti, scopro che è setosa, avrei voglia di accarezzarla all’infinito, scendo sempre più verso il basso e mi accorgo della posizione in cui si trova Elle, molto equivoca direi….visto che è seduto proprio sopra il mio membro eccitato. Si avvicina al mio viso…sono convintissimo che mi voglia baciare, allungo istintivamente il collo verso di lui… << Spogliami Light…>> E non fa altro, mi dice solamente questo. Ma… Ma… Io credevo che… Sono senza parole… E poi… Cosa è sta storia che dovrei spogliarlo io… Io non spoglio nessuno… Cosa vuoi che faccia, stupido detective??? <<Smettila di pensare e spogliami…su>> Mi costringe a tirarmi su. Ci baciamo nuovamente, questa volta con più passione…prendo coraggio e gli sbottono i pantaloni, sorride soddisfatto, si alza da me e se li sfila, ora…siamo entrambi nudi… << Che dici…andiamo sul letto…qua, sul divano…è troppo scomodo…per te almeno…>> Acconsento, ora siamo in ballo, è dobbiamo ballare… Ci spostiamo verso la camera da letto, ritrovandoci immediatamente sopra di questo. Prende la catena con le mani e mi tira verso di lui…. I nostri corpi sono appiccicati… I nostri respiri, veloci… Le nostre bocche, vogliose… Posso affermare con assoluta convinzione, che non penso più a nulla… Il piacere si è impossessato di tutto il mio essere. Il bacio che ci scambiamo è diverso dai precedenti… Afferro le sue natiche e mi spingo su di lui… Ti voglio… Usa la tua arguzia in questo momento… Leggimi nel pensiero… Ti desidero… Ogni piccola parte del tuo corpo… Ogni particella del tuo essere… Voglio che si unisca a me…
Lo osservo scendere verso il basso, facendo tendere la catena che ci unisce, si trova all’altezza del mio membro congestionato. Lo prende in bocca completamente…senza preliminari…mi sfugge un gemito forse un po’ troppo alto degli altri… la sua bocca è calda e accogliente…mi prende tutto sino in fondo…assaporandomi….sono completamente suo in questo momento…non riuscirei a fare nulla contro di lui… il mio corpo, desidera solamente che questa meravigliosa sensazione di piacere continui a devastarmi l’animo. La sua lingua si muove veloce su di me, toccandomi nei punti giusti e facendomi ansimare, fra poco non resisterò più… Mi lascio andare, venendo nella sua bocca con un ansimo sordo. Mi perdo a guardarlo, dalla sua bocca scendono piccole gocce bianche del mio piacere…credo di essere arrossito per questa visione, suscitando la sua ilarità. Questa volta non mi da fastidio, perché è incredibilmente intima, più di quanto mi fossi aspettato. Ansimo ancora dal precedente orgasmo, cercando di riprendermi, quando sento una strana ma piacevole invasione nelle parti basse del mio corpo, e … << Oh Kami sama!!!>> Elle gioca con la mia apertura…quello che sta per succedere cambierà completamente tutte le cose…ma in fondo, spero sia solamente attrazione sessuale e niente di più anche se…questa sensazione piacevole che sento dentro di me…mi porta a pensare che sto sbagliando…e che non è solamente una storia di sesso. Ciò, mi spaventa tremendamente! Questo cambierà le nostre vite in maniera radicale…
Nel mentre, lui si è fatto strada dentro di me, con la lingua e le dita, provocandomi sempre maggiore piacere, ma non mi sento completamente appagato, c’è ancora qualcosa che non va.. Mi sporgo verso di lui, poggiando le mie mani sulle sue spalle e tirandolo verso l’alto per baciarlo sulle labbra, un bacio piuttosto promettente, a mio parere. << Ti voglio!!>> sarebbe stato più giusto dirgli che lo desideravo, ma sembrava troppo intimo…non so… Osservandomi negli occhi annuisce, tornando a giocare con la parte mia più intima, mi prepara…ed è dentro di me, mi prende con forza, il mio corpo brucia in un primo momento dal dolore, poi si fa strada il piacere, quel piacere che mi intossica tutto il corpo. Gemo… Sento gemere lui… Mi eccita… Mi lascio trasportare da questa sensazione… Riuscendo a scorgere il rumore del nostro amplesso… Sentendo il suo membro che esce e entra dentro me ripetutamente… Sempre con maggior vigore sino all’estasi… Sino al suo gemito finale… E solo ora mi rendo conto di aver perso una parte di me… Ed averla regalata ad una persona con cui dovevo mantenere un altro genere di rapporto… Ma…infondo… di sentirmi bene…
Elle giace sopra di me, i nostri corpi sono ancora tremanti dall’orgasmo appena avvenuto, riprende fiato con la testa poggiata sulla mia spalla, sento il suo fiato caldo che colpisce la mia pelle…accarezzo lentamente i suoi capelli, sembra accorgersi di quello che accade tra di noi, si solleva e mi bacia dolcemente soffermandosi a leccare e succhiare il mio labbro inferiore in una dolce e sensuale carezza.
<< Mi piaci…>> non sono nemmeno sicuro di aver sentito bene, lo guardo con gli occhi sbarrati…non può avere detto quello che mi è sembrato di sentire… <<…si…mi piaci molto…>> ok, ho sentito giusto, non rispondo, almeno in questo momento non mi viene nulla in mente, sento nuovamente le sue labbra sulle mie per un dolce bacio.
<< Non so cosa dire…>>
<< Va bene così…>> risponde pacatamente…ma so che non va bene…
<< No…cosa è stato questo…>>
<< Frustrazione, per la nostra situazione, vedila in questo modo…>> quindi per lui, immagino sia diverso.
<< E tu, come la vedi?>>
<< Nello stesso modo…>> ci stiamo girando intorno, non mi dirà mai la verità, ne sono certo…ma nemmeno io…sarebbe sconveniente…che io, mi innamorassi di lui…troppo… << E ora dormiamo un po’, quando ci sveglieremo, tra noi, sarà come al solito, come se non fosse accaduto niente di tutto questo…>> dice, e io capisco che è meglio come dice lui. Si sdraia meglio, mi sollevo tirando la coperta sui nostri corpi ancora nudi…non voglio coprirmi…neanche lui lo ha fatto, mi giro a osservarlo ancora un attimo, dorme di già…
<<Ryuzaki…>> provo a chiamarlo, << Elle??>> nessuna risposta, mi chino a baciargli i capelli e le labbra, stendendomi accanto a lui, i nostri visi vicinissimi… << Ti amo…>> chiudo gli occhi.
<< Anche io…>>
Sorrido e mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.
The end.
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