Purtroppo i personaggi (e tutti i diritti) sono di Kazuya Minekura-sensei , io, aimè ci fantastico solo sopra.... ç__ç bhuaaa!!! T?T


L'aver amato

di Assurda-chan


 

Elliee aprì gli occhi. Era sola nella grande camera. Si guardò attorno: non c’era niente, a parte il futon su cui era sdraiata. Mosse un po’ il braccio: faceva ancora male, ma meno della sera precedente. Ormai si era abituata a essere schernita e picchiata dagli abitanti del villaggio. Come era diversa la sua vita nel mondo celeste!!! La era servita, riverita e coccolata; qui sulla terra era sola e tormentata dagli abitanti che le davano la colpa per l’improvviso volta faccia dei demoni.

“Se non l’avessi fatto...”

Però era tardi per pentirsi.

Sentì un insolito rumore prevenire da fuori. Un motore... un’auto. Erano mesi che nel villaggio non e passava una. Si alzò u guardò fuori. La jeep si era fermata alla locanda accanto a casa sua. Vide il guidatore scendere e chiedere al locandiere se c’erano ancora stanze libere.

-                -  Non ho più stanze, ma ho un piccolo appartamento al piano di sopra. Una camera doppia, una matrimoniale una piccola cucina e un bagno. -

-    La prendiamo!-

 

Elliee rimase a guardare il ragazzo: aveva una lente sull’occhio destro, i capelli castani e modi molto gentili...

“Tenpou.” sussurrò.

Percorse quasi di corsa i pochi metri che la separavano dalla locanda.

- Mi scusi... -

Il ragazzo si voltò fissandola; Elliee si vide riflessa in quei grandi occhi verdi.

- Ten...-

Cadde svenuta sorretta dal giovane.

- Hakkai hai fatto colpo su una ragazza e che ragazza!!- disse un giovane coi capelli rossi riferendo a tutti i presenti ciò che pensava di Elliee, o almeno del suo corpo.

- Gojyo non dire fesserie, non vedi che è ferita? Si è sentita male dopo la corsa...-

- Hakkai ho fame quando pensi di cucinare??-

***¡¡¡PAM!!!***

- SCIMMIA è POSSIBILE CHE LA TUA SENSIBILITA’  RIGUARDI SOLO IL TUO STOMACO???!!!?-

- Ahia Sanzo!!! Mi hai fatto male... io ho fame!!!- brontolò ancora il ragazzo – Chi sa se quella bella ragazza fra le tua braccia sa cucinare bene come te, Hakkai...-

- Goku sei davvero incorreggibile.- lo provocò Gojyo

- Hakkai cosa intendi fare? Ti ricordo che non raccogliamo mendicanti per strada.- disse il passeggero che aveva picchiato Goku mente si sistemava un ciuffo di capelli biondi. Hakkai stava per rispondere quando le urla del locandiere lo fermarono:

- No signore non la tocchi!!! È una ragazza maledetta!!! È tutta colpa sua se il mio villaggio si ridotto in queste condizioni! Da quando è arrivata -

- Zitto. Ho forse chiesto la tua opinione?- il ragazzo biondo sfoderò la pistola

- Sanzo... cercava di essere gentile...-

- Hakkai non preoccuparti. Non ho proiettili da sprecare. Possiamo sapere cosa vuoi farne della ragazza? -

- Cercherò di curarla...mi domando perché l’abbia fatto. Avrà sicuramente sentito che ci saremmo fermati qui... perché correre nelle sue condizioni?-

Hakkai portò Elliee nella stanza che avevano preso sotto lo sguardo esterrefatto del locandiere che non osava proferire parola. Nella sua locanda era arrivato il gruppo di sanzo (ormai avevano fama internazionale ^_^) e gli conveniva stare zitto se non voleva essere trattato come un demone.

Il secondo ad entrare fu Sanzo che chiuse fuori Gojyo e Goku che stranamente cominciarono a litigare.

 

- L’hai sentita, vero?-

- Scusami, cosa intendi Sanzo?-

- Hakkai, hai sentito come ti ha chiamato prima di svenire?-

- Mi sembra di aver capito il nome “Ten” ma non ne sono sicuro... dopotutto era poco più di un sussurro...- rispose Hakkai sfasciando il braccio a Elliee, sdraiata sul letto.

“ Ten...” pensò Sanzo...

“ Tenpou Gensui... il Gran Generale delle guardie dell’impero celeste... come può una semplice umana riconoscere Tenpou in Hakkai?”

- Sanzo sembri turbato.-

- Forse si... avvertimi quando si sveglia, le devo parlare. Vado a far tacere quei due mocciosi.-

detto ciò lasciò la stanza.

Hakkai sposto i capelli dalla fronte di Elliee. La guardò bene. I lunghi capelli neri le arrivavano fin in fondo alla schiena facendo risaltare ancora di più la pelle bianca. Hakkai osservò la ferita sul braccio. Un brutto taglio livido intorno a causa delle percosse. La curò usando il ki. In un paio di giorni sarebbe guarita completamente... se nessuno l’avesse toccata ancora.

Si alzò dal letto e andò nella piccola cucina accanto e preparò del tea, mentre fuori imperversavano tre bestie: Gojyo che litigava con Goku per l’ultimo nikuman; Goku che mentre combatteva con Gojyo recitava la sua litania “Saanzoo, io ho fame!!!!” e per l’appunto Sanzo, il bonzo biondo e corrotto che tirava ventagliate alla scimmia e colpi di pistola al kappa

- Finitela ho detto!!!-

***Bang***

- Bonzo corrotto metti via la pistola io sto ancora mangiando! Dopo se vuoi giocare vieni in camera mia...-

- Zitto kappa pervertito!!! Finisci di mangiare in silenzio, in silenzio!!!-

Hakkai sorrise e tornò a fissare la ragazza.

“Ten... chissà cosa significa. Sanzo sembra saperlo, ma non credo che me lo dirà.”

- Tennn....-

Hakkai tornò ad avvicinarsi al letto.

- Io non so chi sia o cosa sia “Ten” ma le assicuro che non è qui.-

Elliee spalancò gli occhi guardando Hakkai sconvolta.

- Gli somigli così tanto...-

La porta si aprì con un colpo secco. Sanzo teneva sotto braccio Goku che si agitava:

- Hofamehofamehofamehofamehofamehofamehofamehofamehofamehofamehofamehofame!!!! Sanzo mettimi giù!-

Il bonzo lo accontentò lasciandolo cadere sul pavimento. Dalla porta spalancata Hakkai riusciva a vedere Gojyo che cercava di rimorchiare l’unica cameriera della locanda invitandola a bere un bicchierino (se non un’intera bottiglia) di sakè. Provò una fitta di gelosia. Gli succedeva, a volte, quando vedeva Gojyo atteggiarsi a dongiovanni. Non sapeva nemmeno lui il perché.

- Hakkai la ragazza riesce a parlare?-

- Si... vieni Goku. Andiamo a fare la spesa.- e uscì.

- Ah, signorina- disse affacciandosi sulla soglia- non si sforzi troppo e non muova il braccio se vuole guarire più in fretta... e-

- Hakkai...-  una vena si stava evidenziando sulla testa del bonzo.

- Scusami Sanzo. Arrivederci.-

- Già che ci sei, comprami le sigarette. Le Marlboro... quelle rosse.-

- Si, si...- Hakkai lasciò con Goku la locanda.

Sanzo si appoggiò alla porta che si chiuse con una scatto.

- Allora cosa significa “Ten”?-

Elliee non rispose. Continuava a fissare Sanzo, incredula.

- Donna rispondimi, se non vuoi che-

- Tenpou Gensui. – rispose lei in fretta

Questa volta era Sanzo incredulo. Il bonzo aveva la bocca aperta e gli occhi viola spalancati.

- Come conosci il nome di Tenpou Gensui?-

- Non ne conosco solo il nome... conosco la persona che lo portava, sommo Konzen Douji.-

- NON AZZARDARTI MAI Più A CHIAMARMI COSì!!!- urlò Sanzo.

“È una cosa che permetto solo a Goku, e lui lo fa spesso involontariamente...”

- Mi dispiace...-

- Il mio nome è ora Genjo Sanzo.-

- Gli somigliate tantissimo, Venerabile Sanzo.-

- Io non sono venerabile.- disse brusco

- Mi scusi ancora.-

- Come conoscevi Tenpou Gensui?

- Eravamo vicini di... casa non è adatto... di palazzo se così si può dire.-

- Nel mondo celeste.-  Sanzo sospirò.

Le lacrime le affiorarono sugli occhi. Dopotutto considerava il mondo celeste la sua casa.

- Non è carino far piangere le belle donne... lo sai che non lo sopporto, bonzo insensibile dagli occhi suadenti.-

- Capitano Kenren...-

- Come mi hai chiamato dolcezza? Io mi chiamo Sha Gojyo ed è un vero piacere conoscerti.-

- Gojyo esci, immediatamente. -

- D’accordo bel biondino. Bella, dopo se vuoi approfondire questa cosa del nome, bhè potresti fare quattro salti nel mio letto, che ne dici?-

Sanzo armò il cane della pistola puntata alla testa del kappa.

- Ho detto FUORI.-

- Ok, ok... tesoro, se questo qui tenta di farti delle avance vieni pure da me: ci penserò io a conciarlo per le feste. - Gojyo prese la mano di Elliee e la baciò.

***¡¡¡BANG!!!***

- Chi conceresti per le feste?- chiese il bonzo con più vene in rilievo sul viso.

- Maledetto bonzo hai pensato si o no che potevi anche colpirmi?!??-

-  era ciò che speravo e ora FUORI!!!!!!!!!!- tuonò l’interpellato sbattendo fuori il kappa e chiudendogli la porta in faccia.

- Dimmi almeno dov’è Hakkai!-

- Con Goku a comprare da mangiare.-

Sanzo prima di parlare aspettò di sentire l’ultimo passo del mezzo demone. Come lo irritava... ragionare con Gojyo era peggio di cercare di fare ragionare Goku... ma con Goku c’era anche un rapporto diverso... più intimo, quando riuscivano a stare da soli.

- Vedo che non ha cambiato il suo carattere irascibile nonostante siano passati più di 500 anni.

- Tu come ricordi tutto questo?-

- È la mia punizione, il mio castigo.-

- Anche io mi ricordo del mondo celeste ma non è una punizione.-

- A voi è stato anche concesso vivere accanto alla persona che amate!-

disse Elliee lasciando scorrere le lacrime – il mio castigo è ricordarmi di colui che ho amato per 500 anni... senza poterlo dimenticare.-

“Tenpou Gensui.”

Ora sanzo comprendeva bene qual’era la situazione di Elliee. Anche lui aveva perso una persona che amava molto... e che non poteva dimenticare... il suo maestro.

- Tenpou Gensui... hai amato Tenpou nonostante lui non ti ricambiasse. L’hai amato per 500 anni e contini ad amarlo ancora... davvero ammirevole la tua costanza, stupida. Sei innamorata di una persona che non ricorda niente della sua vita precedente e deve rimanere così. -

Sanzo si avvicinò ad Elliee e prese il suo viso fra le mani bagnandosele con le lacrime copiose della ragazza.

- Tenpou Gensui ora si chiama Cho Hakkai e non dovrà mai sapere niente. Kenren Taishou si è reincarnato in un kappa mezzo demone pervertito di nome Sha Gojyo e io, Konzen Doji sono-

- Il bonzo Genjo Sanzo.- rispose Elliee piangendo più forte.

- Vedo che hai capito. L’unico a mantenere il suo vero nome è stato Son Goku.-

Sanzo si alzò.

- Riposati adesso.- e lasciò la stanza.

 

Elliee si svegliò. Si mise seduta e si guardò intorno. Solo un’altro letto vuoto nella piccola camera.

Si alzò e aprì la porta. La sala era occupata da un grande tavolo da pranzo. A capotavola erano seduti Sanzo e Goku. Il bonzo leggeva il giornale fumando una sigaretta mentre il piccolo demone dagli occhi dorati si ingozzava di cibo. Guardò in cucina e vide Hakkai e Gojyo che parlavano. Sanzo aveva sollevato gli occhi dal giornale e osservava la ragazza.

“Se dice anche solo Ten, l’ammazzo.”

- Buongiorno.- salutò Elliee.

- Buongiorno anche a lei. Ha dormito bene?- chiese Hakkai gentile.

- Certamente la ringrazio per avermi ceduto il letto... mi dispiace che lei e Sha Gojyo abbiate passato la notte su un futon a causa di una sconosciuta.-

- Corriamo ai rapari!- esclamò Gojyo appoggiando un braccio sulla spalla di Hakkai.

- Come ti chiami dolcezza?-

Una fitta di gelosia oscurò gli occhi verdi di Hakkai, che abbassò leggermente la testa irrigidendosi. Strinse i pugni. “Perché mi sento così? Perché? PERCHé?!”

- Mi chiamo Elliee.-

- Onorato di sapere il tuo nome graziosa ragazza. Ma cosa ci fa una bellezza di tale forma, tutta sola e piena di lividi in un villaggio sperduto come questo?-

- ADESSO BASTA!!!- sbottò Hakkai spostandosi di scatto facendo cadere Gojyo per terra.

- Hakkai si può sapere che ti prende?- chiese il kappa mentre si massaggiava la testa. - Non è da te comportati così!-

- Scusami Gojyo. Non lo so davvero, non lo so. - disse Hakkai porgendo la mano al ragazzo steso sul pavimento. Sorrise in modo sincero all’amico, che lo ricambiò con lo stesso affetto e la stessa sincerità. Gojyo strinse la mano e si alzò da terra.

Elliee avvertì una presenza alle sue spalle.

- Ricordati ciò che ti ho detto ieri...-

Elliee annuì e Sanzo tornò a sedersi al tavolo.

Il bonzo la metteva a disagio come nemmeno Konzen era mai riuscito a fare.

- Saaanzooo...-

- Che vuoi scimmia?-

- Ho fame!!!-

Il bonzo non rispose e continuò a leggere. Goku si alzò e si avvicinò a Sanzo.

- Sanzo... Saaanzoo? -

Lo toccò con un indice più volte.

- Sanzo!- Goku aveva una voce offesa.

Il bonzo imperterrito continuava a leggere.

- SANZO!!! -

La faccia di Goku spuntò da sopra il giornale, vicina, pericolosamente vicina a quella di Sanzo.

- Goku, quando una persona ti ignora significa che devi lasciarla in pace.-

Goku era troppo preso a fissare gli occhi del bonzo per replicare.

- Ehi, scimmia, ti sei mangiato il tuo cervello per la fame? Che misera pietanza.-

Goku non si mosse di un millimetro.

- RISPONDIMI SARU!!!-

- Ah... si...- rispose la scimmietta con voce impastata – ignorare uguale lasciami in pace... però...

- Però cosa scimmia? –

- Anche ieri sera mi hai ignorato ma dopo non volevi che ti lasciassi in pace, anzi...-

- STUPIDA SCIMMIA!!!!!!!!-

**¡¡¡PAM!!!**

- VAALAVARTIQUELLABOCCATRITATUTTOCHEUSCIAMO!!!!!!!-

L’ira di Sanzo era arrivata alle stelle.

 

L’aveva sentita anche Kanzeon Bosatsu che, non avendo meglio da fare, per non annoiarsi (cosa che nel mondo celeste le sembrava impossibile) stava spiando il gruppo di Sanzo.

Ora la dea si contorceva in modo scomposto sul suo trono dal gran ridere.

- Kanzeon Bosatsu, le sembra questo il modo di comportarsi? Un po’ di contegno! Ed e possibile sapere cosa la fa tanto ridere?-

- Mio nipote e la sua scimmia!!!Goku ha proprio ragione, Jiroshin. Dovevi vedere stanotte quell’asociale di Konzen. Non una parola, un’occhiata, un sorriso a Goku... l’aveva completamente ignorato e la scimmietta sapeva che la cosa migliore da fare era stare zitto e buono, non lamentarsi e ignorarlo ma quando hanno lasciato la sala per andare nella loro stanze a dormire...- la dea non riuscì a trattenersi e finì il racconto fra le risate – bisognava proprio vederlo come tormentava Seisen Taisen!!!! Che ridere!!! Sono proprio moglie e marito, altro che Tenpou e Kenren!!-

Jiroshin guardò allibito la dea, senza fiatare.

 

Elliee rimase stupida da quanto le cose fossero sempre le stesse nonostante i 500 anni passati.

- Mi scusi Cho Hakkai...-

- Signorina Elliee mi dica.- il ragazzo sorrise e a lei si piegarono le ginocchia: quante volte Tenpou aveva fatto lo stesso!

- Avrei un certo appetito...-

- L’avevo immaginato.- così dicendo Hakkai tirò fuori da un punto imprecisato della cucina un intero pranzo per due persone.

- Non sapevo esattamente quanta fame così sono stato un po’ abbondante con le porzioni. Non si sforzi di mangiare tutto: con Goku non andrà sprecato niente.-

Elliee prese un piatto a caso e l’assaggiò. Disse con la bocca piena (maleducata...nd. me)

- Uhmmm... è buomissimo!-

- La ringrazio.-

Gojyo si affacciò in cucina.

- Ehi, Hakkai, hai visto le mie sigarette?-

- Dovrebbero essere  nei tuo pantaloni. Ieri sera dopo esserti cambiato hai fumato quelle di Sanzo.-

- Giusto! Non ci avevo pensato!-

L’EroKappa batté un pugno sul palmo aperto.

- Hakkai senza di te sarei perso.-

Hakkai sorrise e abbassò la testa, coprendo in questo modo metà del viso con i capelli ma Elliee vide chiaramente le guance del ragazzo tingersi di rosso.

“Perché?? Perché mi sento così... felice?? Dopotutto, non è la prima volta che Gojyo dice una cosa simile, ma...”

Elliee capì a cosa pensava Hakkai. Era il suo dono, il suo potere: capire le situazioni con uno sguardo limpido di quei suoi grandi occhi azzurri.

- Cho Hakkai è il vostro destino. Finché le vostre anime continueranno ad incontrarsi voi starete insieme, come amici e come amanti.-

il ragazzo si voltò e vide Elliee con lo sguardo mesto e un’aria triste.

- Come scusi? -

“Possibile che abbia capito?”

- Non cercare la ragione dove non c’è logica. È stato così e rimarrete ciò che eravate.- 

Elliee andò a sedersi.

“Se Konzen scopre quel che ho detto a Tenpou mi uccide... tanto meglio. 500 anni non hanno cambiato niente...”

Un ricordo riaffiorò nella sua mente, come uno spezzone di un film.

Tenpou e lei si vedevano quasi tutti giorni. Lui le portava libri sulle guerre umane e lei...

Lei lo amava alla follia.

Ma non era abbastanza.

Non era bastato a fermare il rapporto di intima amicizia fra il generale Tenpou e il capitano Kenren.

Dal palazzo accanto sentiva spesso le loro risate e le loro liti...

“Come moglie e marito.”

Quanto era arrabbiato Tenkun dopo quella frase!

L’aveva visto uscire da casa di Li Touten i pugni stretti, lo sguardo nero e gli occhiali leggermente fuori posto...

- Ehi, tu ti chiami Elliee, giusto?-

- Si, esatto Son Goku.- sorrise. La scimmia la metteva sempre di buon umore.

- Chi ti ha detto come mi chiamo?-

 - È stato Genjo Sanzo.-

- Uffaaaaa Sanzoooo! Volevo presentarmi io!!!!-

*¡PAM!* (era una ventagliata leggera! ^^”)

- Scimmia secondo te mi importa di questo?!?- le vene di sanzo erano tutte in rilievo.

- Son Goku, non hai bisogno di presentazioni. So bene chi sei, come so chi sono i tuoi compagni.-

- Ma... come? Da dove vieni?-

Elliee cercò lo sguardo si Sanzo. Non sapeva cosa dire.

“Konzen, dammi un indizio fammi un cenno... dannazione.”

I loro sguardi si incrociarono e come aveva sempre fatto Elliee capì cosa poteva dire.

- Son Goku, vengo da un posto alto, chiuso in se stesso come un piccolo mondo, dove è sempre primavera.-

- Che bello!!! Mi piacerebbe andarci!-

Elliee si chinò su Goku e gli diede un piccolo bacio sulla guancia. Gli sussurrò ad un orecchio

- Tu ci sei già stato.-

L’espressione di Sanzo era a metà fra la gelosia e la rabbia.

“Come osa quella donna toccare Goku?!? Eppure sa che Goku è mio, MIO! È la mia scimmia, affidatami da quella brutta vecchia di Kanzeon Bosatsu perchè la facessimo divertire.”

- Giustissimo, nipote adorato. -

- Maledetta kuso baba, che ci fai qui?-chiese Sanzo alla dea.

- Oh niente... un giretto fra i mortali e sono passata a vedere come state... vedo che c’è un nuovo acquisto.-

Elliee si inchinò.

- Kanzeon Bosatsu... la dea della misericordia...-

- Si, si...- la dea agitò in aria una mano come per scacciare una mosca, facendo tintinnare i braccialetti.

- Li hai cucinati tu questi, Ten?-

Sanzo sfoderò la pistola

- La metta via subito!!! Come osa minacciare Kanzeon Bosatsu? Dopo tutto quello che ha fatto per lei!-

- A me questa vecchia a fatto solo dispetti!!!-

- Konzen, rilassati. Prima o poi questi poveretti dovranno sapere chi sono, o li vuoi tenere all’oscuro di tutto per sempre? Hanno passato 500 anni ignorando chi sono realmente. Un tempo ragionevolmente lungo non trovi? Elliee vuoi raccontare tu a tutti i presenti chi erano? Così questo musone (indicando Sanzo) si calma.-

- Se me lo chiedete voi Bosatsu...

Signor Hakkai, lei era il gran generale dell’esercito dell’impero celeste, Tenpou Gensui. È un buon amico di Konzen Douji, ora Genjo Sanzo. Konzen è il nipote di Kanzeon, che gli ha affidato  Seitentaisei, poi chiamato da Konzen stesso Son Goku.

- Tzè... è la mia scimmia, questo lo sapevamo già.-

- Gojyo è il capitano dell’esercito, il subalterno di Tenpou.-

Le lacrime le rigavano silenziosamente il viso.

- La persona da lui più amata, e in stessa misura ricambiata, Kenren Taishou.-

- COSA??! Io e Hakkai... insieme? Mammammaiii!!!!!!!- esclamò Gojyo alzandosi, facendo cadere la sedia all’indietro.

- Adesso mi sono chiare le tue parole Elliee e capisco perchè ti sei comportata così...- Hakkai era calmo e pacato.

- Sarà meglio che andiamo, Kanzeon Bosatsu. –

- Noooo Jiroshin, lasciami qui ancora un po’!!!-

- Il discorso dell’imperatore...-

- Oooh , dannazione. L’obbligo di presenza... Konzen, tratta in po’ meglio Seitentaisei Son Goku. Se lo merita.-

Ci fu una grande luce poi Kanzeon e Jiroshin scomparvero.

- Tzè... quella baba insopportabile!-

- Noi, cioè io e te... Hakkai??? Io e Hakkai?!? Ma a quella è dato di volta il cervello!!! Hakkai ma come fai a stare calmo?-

- Bhè, non è grave... 500 anni fa...stavamo insieme.-

- Non solo stavate insieme. Si mormorava sul vostro rapporto “moglie e marito”.- disse Elliee.

- CO... COSA!?!?! Io la moglie di Hakkai?! NNOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

- In realtà Tenpou era la moglie, se ti può essere di consolazione.-

Hakkai strinse con molta forza la tazza di tea.

- Io... la moglie di Gojyo?-

- Si... 500 anni e la tua reazione e sempre la stessa Tenpou Gensui. Nel mondo celeste hai picchiato un pezzo grosso, quando ti ha detto così.-

- Io esco ho bisogno di bere.-

- Aspettami Gojyo. Vengo con te, ho bisogno di una boccata d’aria fresca.-

“E di restare solo con te.”

- Hakkai ti sconsiglio vivamente di evitare l’uso di verbi come venire o simili. Sono piuttosto suscettibile.-

- Scusami.-

- Fa niente, e non toccarmi, mi vengono i brividi al solo pensiero... io e te... INSIEME!!!! HAKKAI, IO E TE... una...UNA COPPIA!!! Moglie e marito... non è possibile! –

Quelle parole ferirono Hakkai.

 “Finché le vostre anime continueranno ad incontrarsi, voi starete insieme, come amici e come amanti.” Adesso lo sapeva. Un grosso peso gli era stato tolto dal cuore.

- Sanzooo!-

- Si scimmia? -

- Perché mi merito di essere trattato meglio? -

- Goku, hai affrontato con un sorriso Konzen e Sanzo. Li hai sopportati per tanto tempo, facendo del tuo meglio. Te lo meriti per questo scimmietta!-

Elliee accarezzò la testa di Goku.

- Grazie. Che belle parole Elliee. -

- Di niente.-

- Elliee... io e te eravamo amici?-

- Si, con me ti divertivi ma passavamo poco tempo insieme perchè Konzen non era molto d’accordo.-

- Come mai? -

- Non vedeva di buon occhio il mio rapporto con Ten, come del resto non vedeva bene neanche il rapporto di Kenren con lui. -

- Era geloso?-

- Si, ma non lo amava, come non lo ama ora.-

- Ah, quindi non è innamorato di Hakkai?-

- No, di qualcun altro. -

- Chi? -

- Non lo sospetti scimmietta?-

- Forse... di... TE?-

***¡¡¡PAM!!!***

-POSSIBILE SCIMMIA CHE TU SIA COSì IDIOTA! TI PARE CHE IO CON LEI ABBIA MAI AVUTO ALCUNA RELAZIONE DI QUALSIASI GENERE?!?!-

- Sanzooo!!!!- gli occhi di Goku quasi brillavano da soli.

- Cosa c’è?-

- Sono io?-

- Tzè! Zitta scimmia.- l’espressione di Goku cambiò dal giorno alla notte. Ora il volto era livido di rabbia e paonazzo per lo sforzo esagerato di trattenersi dal tirare un pugno in faccia a Sanzo.

- Abbi il coraggio di rispondermi per una volta!!! Io a te l’ho detto, nonostante sapessi che avresti preso a ventagliate.. cosa che poi non hai fatto!!!!! Mi hai baciato!!!!!!!!! Io lo so ma dimmelo una buona volta!!!-

Sanzo prese Goku per un braccio.

Lo avvicinò e dopo un sospiro...

Lo baciò a lungo.

- Ti amo scimmia. Ora lasciami in pace.-

- Sa... Sanzo...-

- Goku, fa come ti ha detto.-

Il ragazzino si voltò. Elliee annuì.

“È meglio così. Vorrei che tu potessi capirlo, Son Goku, come lo capisco io.”

Guardando Sanzo, Goku rispose:

- D’accordo.-

Sentì un rumore e andò alla finestra.

- Cosa succede?

C’è la festa del villaggio.- risposero in coro Elliee e Sanzo.

Loro due si guardarono un momento per poi distogliere lo sguardo, entrambi arrabbiati con l’altro e con se stessi, senza ragione.

- Ohhhh... BANCARELLE DI NIKUMAN!!!-

Gli occhi di Goku brillavano come prima.

Sanzo alzò un sopraciglio

- ....... -

- Genjo Sanzo, posso usare la vostra doccia?-

- Fa pure. -

 

Elliee uscì dalla doccia.

- Dov’è Goku?

- È andato alla festa.

- Non siete preoccupato per la vostra saru?

- No, sa badare a se stesso. Poi, c’è l’eventualità che sotto attacco perda il dispositivo di controllo. In tal caso mi preoccuperei per me, perchè quando i parenti delle vittime scopriranno che la scimmia furiosa è mia cominceranno a darmi la caccia. Ne ho già abbastanza dei sicari di Kougaiji

La porta si aprì ed entrò Hakkai.

- Sanzo sollevò gli occhi dal giornale.

- Ah sei tua Hakkai. Dov’è Gojyo?-

- In un bar.-

- Sai per caso che ore sono?-

- Si, aspetta... è esattamente mezzanotte e venti.-

- Io esco a cercare la scimmia, è tardi.-

- Ok.-

Sanzo si tolse gli occhiali, spense la sigaretta e uscì.

- Gojyo era molto sconvolto per quel che ho detto?-

- Si... non credo che gli sarà facile accettarlo. Quando siamo usciti si è infilato nel primo bar e ha cominciato a flirtare con le cameriere come se io non ci fossi...-

“Ma cosa sto dicendo? Sono cose private! Non la conosco eppure...”

- Cho Hakkai, so bene che ti possa sembrare strano parlare a una persona che consideri estranea, ma non lo siamo... per Tenpou era una cosa più che naturale confidarsi con me.-

- Ma come fai a saperlo?-

- È un dono speciale. Vedo la gente e ne sento le sensazioni, il più delle volte diventano pensieri. È così da sempre.-

- Diceva che aveva bisogno di sentirsi di nuovo un uomo... -

- Sei arrabbiato.-

- Come lo sai?-  Hakkai chinò la testa. -Che stupido... scusa. -

- Fa niente.-

- È che sono molto arrabbiato.-

- Lo so. Lo sento.-

Si sentì un gran boato e loro due si voltarono verso la porta.

Gojyo era visibilmente ubriaco. Si avvicinò barcollando ad Hakkai.

-    Io vi lascio soli.-

 “È meglio così.” Pensò Elliee cercando di convincere se stessa.

Era ancora agitata. E se ne andò a casa.

“So già cosa sta succedendo la dentro. Se 500 anni non hanno cambiato niente, posso sperare di cambiare le cose in un paio di giorni? E poi? Ten dovrebbe seguire Konzen e gli altri: gli è stata affidata una missione e la porterà alla fine, anche se dovesse morire...”

 

Gojyo parlò con voce biascicata: - Senti... Hakkai......- dondolò un pochino (versione Jack Sparrow ^_^).

- Gojyo, sei ubriaco. È meglio se parliamo domani, ok? Ora dovresti riposarti.-

Dalla festa si levò una musica.

- Ohh, Hakkai... la musica, balliamo!-

- No Gojyo, aspetta...-

Lui non ammise repliche e quasi con prepotenza cinse con un braccio la vita di Hakkai, intrecciando poi le dita dell’altra mano con quelle dell’amico. Ondeggiarono di qua e di la. Hakkai lasciò fare Gojyo. Ballare, anzi ondeggiare, con lui non era affatto male.

Poi Gojyo incespicò nei piedi di Hakkai. Per poco il kappa non precipitò a terra, ma venne sorretto dalle braccia forti dell’amico.

- Grazie.- disse biascicando.

Hakkai lo aiutò a risollevarsi. Mise le suo mani sulla nuca del mezzo demone, che alzò gli occhi.

Senza pensarci baciò Gojyo.

Le loro lingue si sfiorarono per un momento. Hakkai sentì il sapore della nicotina e del sakè di infima qualità che Gojyo aveva tracannato, nella speranza di scordare quel che era successo 500 anni fa e che proprio in quel momento stava accadendo.

- Io e te... no! Mai!!-

Hakkai con calma si avvicinò a lui, lo strinse per la vita e lo baciò delicatamente sul collo.

-    Gojyo, rilassati. Tutto questo è già successo. Siamo tornati ciò che eravamo.-

-    Io stavo bene anche prima.- Gojyo aveva ritrovato un po’ di lucidità.

-    Io no.- rispose il demone continuando a baciarlo sul collo. Gojyo lo lasciò fare.

-    Come??- Gojyo era incredulo. “Possibile che non me ne sia accorto?”

-    Ero geloso. Quando ti atteggiavi a dongiovanni e tormentavi le ragazze con tue attenzioni esagerate, sentivo che erano cose tolte a me. Solo ora capisco il perchè.-

Hakkai e Gojyo si guardarono. Il figlio della proibizione e un umano diventato demone.

Gojyo era perplesso.

Baciò Hakkai,

senza pensarci.

Il demone ricambiò con passione.

 

-    Evviva!!!-

-    Brava scimmietta!!!!- Elliee e Goku sembravano in paradiso con gli occhi che sbrilluccicavano.

-    Elliee mi devi chiamare così... per forza?-

-    Si, si. Proprio per forza.- La ragazza abbracciò Goku.

**PAM**

-    Scimmia, che vuoi come premio?-

-    Uhmm... vediamo... ah quel coniglio, si, mi piacerebbe!!!-

-    Moccioso.-

-    Bonzo musone!-

-    Come osi piccolo insolente!-

-    Pelato!-

**PAM!!!***

-    Come? Ripetilo se ne hai il coraggio scimmia!!!-

-    Ahia Sanzooo!-

-    Mpf...^-^-

-    Tu, cos’hai da ridere!?!-

-    Il sommo Konzen che litiga con Seitentaisei, come tanto tempo fa... è come essere a casa.-

-    Andiamo Sanzo? Voglio far vedere ad Hakkai e Gojyo cos’ho vinto!-

-    Tsk... dubito che potrà interessagli. Hanno altro a cui pensare.-

Per la prima volta Elliee non pianse a pensare Tenpou e Kenren insieme. Si era rassegnata. E orami sapeva cosa fare.

 Tornarono alla locanda e Sanzo appoggiò la mano sulla maniglia. “Forse non dovrei aprirla...ma che sto pensando?!”

Il bonzo aprì la porta e la richiuse immediatamente. Il kappa stava sfilando la maglietta di Hakkai.

-    Bhè... sarà meglio prendere un’altra stanza.-

-    Ma che succede?- Goku ed Elliee guardarono Sanzo con aria interrogativa.

-    Ehmmm.- il bonzo si grattò la testa leggermente imbarazzato.

-    Quei due... uffa è inutile girarci intorno, si stavano baciando e qualcosa di più.-

-    Ah, come me e te?-

-    Stupida scimmia io ti-

Elliee bloccò la mano del bonzo.

-    Konzen è inutile. Chi c’è qui che possa aver sentito le parole di Goku? Ci sono solo io ma non vedo il motivo di picchiarlo, io so già tutto di voi. Dimentichi da quanto tempo ti conosco?-

Sanzo sospirò.

-    Tu non mi andavi a genio.

-    Non è cambiato nulla. Vero Konzen?-

-    Come?-

-    Goku, ma tu non ricordi proprio niente?-

-    No, a parte un tizio con i capelli lunghi e biondi che chiamavo Konzen... assomiglia molto a Sanzo.-

-    Vorrei vedere: sono la sua reincarnazione!(-_-)-

Elliee accarezzò la testa di Goku.

“Maledizione dannata! Togli le tue mani da quella saru! È mia!”

Elliee tolse la mano. Guardò Sanzo.

-    Scusa.-

-    Tsk.-

-    Io posso tornare a casa mia. È qui di fianco. Tornerò domani per salutarvi e ringraziarvi.-

-    Ciao Elliee.-

-    Ciao scimmia!-

-    Sanzo si rivolse al locandiere-

-    Ti è liberata una stanza?-

-    Si...tre: una doppia, una matrimoniale e una singola.-

-    Prendiamo la matrimoniale.-

Goku spalancò gli occhi incredulo.

-    Che intenzioni hai Sanzo?-

-    Non fare la saru ingenua Goku.-

-    Ohh...-

La mattina seguente, Sanzo, Goku, Gojyo e Hakkai si ritrovarono tutti nel piccolo appartamento lasciato al kappa e ad Hakkai.

Qualcuno bussò delicatamente alla porta.

-    Si può?-

-    Si, avanti.-

-    Oh mio dio per tutte le baba del mondo celeste Elliee sei tu?-

Gojyo era stupito da quanto una doccia e un abito nuovo avessero cambiato la ragazza.

-    Ehm.. Gojyo forse dovresti comportarti meglio...- Elliee indicò un punto sopra la spalla del kappa.

Il mezzo demone si voltò.

Il suo amante se ne stava dietro le sue spalle con un braccio alzato, pronto a colpire sul bernoccolo del giorno prima che faceva ancora un po’ male, e un sorriso  angelico sulla faccia

-    L’abitudine...-

-    Meglio cominciare a cambiarle Sha Gojyo.-

-    Come vuoi mogliettina adorata.

-    Stavolta i pugno arrivò davvero, mancando però la botta.

-    Ahi!!!-

-    Scusa...-

-    Mpf...- Elliee non riusciva proprio a trattenersi.

-    Scusaci Elliee. Questo kappa deve ancora imparare le buone maniere.-

Hakkai scoccò un’occhiata piena di rimprovero a Gojyo, che fece si accese una sigaretta. (tanto per cambiare nd. Me)

-    Ero passata solo per ringraziarti e salutare tutti.-

Gojyo le si avvicinò e in un sussurro le disse:

-    Grazie.-

-    Poi tornò a sedersi.

-    Quanto male le fece quella semplice parola!

-    Scusa, Gojyo, mi passeresti le forbici?- chiese Hakkai dalla cucina.

-    Certo. Dove sono?-

-    Sul tavolo, di fronte a te.-

-    Ecco, tieni.-

Le loro mani si sfiorarono nel scambiarsi le forbice. I due uomini si sorrisero.

Anche questo le fece male.

-    Elliee potresti raccontarci qualcosa su di te? Tu sembri sapere tutto su di noi, mentre noi ignoramo quasi completamente chi sei.-

-    Sapete che vengo dal mondo celeste.-

-    E pensi che questo ci basti? Andiamo siamo curiosi.

-    Parla per te, kappa.-

-    Ok, al bonzo scorbutico non interessa, ma al cuoco, alla scimmia e a me piacerebbe sapere qualcosina

in più

-    Si, racconta.- disse Goku entusiasta come sempre.

-    In effetti, Gojyo non ha tutti i torti.- disse Hakkai dalla cucina.

-    Vi faccio un riassunto (la fan fic mi sembra già lunga... nd. Me). Vivevo nel mondo celeste, sono stata

punita e cacciata.

-    Si, ma perchè?- Gojyo corrugò la fronte.

Elliee sospirò:- Ho ucciso...

Avendo amato ho ucciso.

L’aver amato Tenpou Gensui mi ha portato all’omicidio.-

-    In che modo scusa?- Gojyo sembrava voler scoprire tutta la vita di Elliee.

-    Voi vi siete reincarnati sulla terra. Volevo raggiungervi per-

-    Ma chi ci ha ucciso? Nel mondo celeste è vietato uccidere. L’unico essere che può farlo è una creatura eretica dagli occhi d’orati...-

-    Vi siete risposto da solo Genjo Sanzo.-

-    Ma tu non eri impegnato a leggere il giornale?- Gojyo era sorpreso.

-    Tsk.. facevate troppo rumore, così mi è toccato ascoltare.- sanzo si tolse gli occhiali.

-    Ma chi è quest’essere?-

-    Gojyo sei al pari di quella scimmia in quanto connessioni mentali.- Sanzo non risparmiò una

Punzecchiatura al kappa.

-    Cosa, io come quelle scimmia?-il kappa additò Goku e lo guardò con un ghigno. In tutta risposta Goku

si limitò a guardarlo con odio.

-    La scimmia...è stata la scimmia....-

-    Cosa?!?- tutti erano stupiti.

-    Come ha potuto quella scimmia ucciderci? Aveva otto anni!- Sanzo era arrabbiatissimo: Goku non gli

avrebbe mai fatto del male. in questa vita come in quella precedente.

-    Era senza il dispositivo di controllo e voi non vi siete difesi. Dovevate trovare un modo per proteggere

voi e lui. Quello era l’unico possibile.-

- Da chi? Da cosa lo dovevamo proteggere?- Sanzo era, arrabbiato... preoccupato...

Senza un perchè, senza motivo.

“La scimmia in pericolo... SENZA DI ME...” questo era troppo.

- Bonzo Genjo Sanzo se mi lasciate parlare...-

- Continua...-

- Seiten Taisen aveva un amico, il Dio della Guerra, il Principe Nataku figlio di Li Touten. Lui non vedeva bene il rapporto del figlio con la saru e così ordinò a Nataku di ucciderlo. Il piccolo Goku che origliava non credette alle sue orecchie e disperato corse da Nataku. Arrivò in presenza dell'Imperatore Celeste, Li Touten, Nataku, Kenren e Bosatsu. Goku chiese a Nataku se era la verità che vuoleva ucciderlo, ma Li Touten ordinò immediatamente al figlio di farlo...Nataku si scaraventò contro Goku che fu salvato da Kenren.-

- Vedi che ti voglio bene scimmia?- disse Gojyo

- Arrivò in soccorso anche Tenpou ma purtroppo il Dio della Guerra era veramente forte...quando Goku fu sul punto di morire riuscì finalmente a dire a Nataku il suo nome. Sentendolo Nataku piuttosto che colpire il suo amico preferì tagliarsi un braccio con la propria spada. Nataku si accasciò a terra, Li Touten lo soccorse ma disse a Goku che il figlio era ancora in grado di fare quello che lui ordinava...a quelle parole il diadema di Goku si spezzò e la nostra saru (NOSTRA????? Mia vorrai dire! NdSanzo) si trasformò ancora in Seiten Taisen. Ormai non era in grado di riconoscere nessuno e uccise tutti quelli che gli capitarono a tiro, tra i quelli ci fu anche Li Touten. Fu Kanzeon Bosatsu a placare la scimmia. In un primo momento la dea decise di uccidere il bambino ma Konzen lo portò via. Voi vi rifugiaste nell'ufficio di Tenpou poi decideste di nascondere Goku. Tutti voi foste condannati a morte per l'insubordinazione. Dopo che kenren ebbe fatto questa scoperta la vostra decisione fu unanime. Sfilaste il diadema a Goku in una stanza chiusa, lui vi uccise e quando fu trovato dormiva sul corpo senza vita di Konzen. Alle vostre anime fu permesso di reincarnasi mentre Goku fu imprigionato nella grotta in qui Sanzo lo trovò.

- AH...-

fu il commento di tutti

-    Scusatemi, non ho fatto altro che sconvolgere le vostre vite.-

-    Ma chi hai ucciso?- Gojyo era davvero determinato a scoprirlo.

-    I miei genitori. Erano gli unici a impedirmi di scendere sulla terra per parlare con Tenpou. La prima a

trovarmi fu Kanzeon che decise la mia condanna. Fui resa umana, costretta a vivere sulla terra ricordandomi ciò che era successo. L’unica cosa che potei conservare fu il mio aspetto e la mia capacità di comprendere i sentimenti altrui.-

-    Tutto questo... per me?-

-    Ten, non capisci? Io dovevo trovarti e dirtelo.-

-    Aspetta.- Sanzo si alzò, prese Goku per la collottola che non reagì ancora troppo sconvolto. Prese poi il

kappa per un braccio ma lui non voleva seguirlo.

-    Perchè? Io voglio restare!-

Le ventagliate di Sanzo furono molto persuadenti.

Fuori dalla stanza il bonzo disse:

-    Non ti preoccupare. Hakkai è un bravo ragazzo...mezzo kappa geloso.-

-    Dentro

Hakkai posò un grosso coltello da cucina sul tavolo e abbracciò la ragazza.

-    Dovevo dirtelo... dirti “ti amo” almeno una volta!-

-    Erano vicini al tavolo e Elliee prese gli occhiali del bonzo.

-    Lentamente infilò gli occhiali al demone.

-    Tenpou...

Hakkai la baciò. (Cosa? ma perchè? ndGojyo -///-). Fu un bacio passionale, quasi quanto il bacio dato al kappa la sera prima.

Elliee prese il coltello dal tavolo senza distogliere lo sguardo da quello di Hakkai.

-    Addio Cho Hakkai.-

-    Elliee!-

I tre uomini entrarono nella stanza.

Il primo a capire cosa stava succedendo fu Gojyo che corse ad abbracciare l’amante, facendolo distogliere lo sguardo dal corpo inanimato di Elliee.

-    Kanan...- sussurrò.

-    No, non, no... lei è Elliee non Kanan capito?- poi si rivolse agli altri due, imbambolati nella stanza.

-    Cosa aspettate? Spostatela! Portatela via!- “non voglio più vederla... se fa così male ad Hakkai”

-    “Com’è premuroso... tsk kappa tenero.”

-    Aiutami Goku. Prendila e portala nella stanza.-

-    Goku fece come gli era stato ordinato.

-    Quando su nella piccola stanza doppia sui ritrovò solo con Sanzo.

-    Sanzo...-

-    Si, che c’è?- il bonzo si trattenne da aggiungere “stupida scimmia”-

-    Ti ho... ucciso?- Goku non osava alzare la testa per paura di incontrare lo sguardo del suo padrone.

-    Hai sentito Elliee vero?-

-    Si, ma...-

-    Noi l’abbiamo fatto. Eri senza dispositivo di controllo. È stata anche colpa nostra.-

-    Sanzo accarezzò i capelli di Goku. Poi si fermò e con un grande sforzo rimosse il sigillo che impediva a

Goku di ricordare. “Ora non gli farà più tanto male sapere la verità.”

La mente di Goku si affollò di ricordi, troppo a lungo rimossi.

La voce di Kanzeon Bosatsu che urla un ordine secco. “Imprigionatelo.”

I lunghi capelli di Konzen e una o due ciocche dorate nelle sue manine.

La dea della misericordia che rideva sonoramente quando Konzen e lui litigavano.

Un giorno di primavera, nei giardini del palazzo, con Kennichan e Tenchan.

I due amici che litigano per un nonnulla facendo poi pace un attimo dopo, baciandosi con naturalezza.

I frammenti della sua corona che si rompe.

I cadaveri della gente da lui uccisa.

Kanzeon che ricrea il dispositivo di controllo.

I suoi amici che discutono.

- Konzen non possiamo.-

- Allora, trova un’altra soluzione Ten.-

- Non ce ne sono. È la migliore Tenpou.-

- Ma Ken...-

- Io vengo con  voi.-

- Goku....- konzen allargò le braccia. Il piccolo vi si rifugiò. Il dio tolse il diadema a goku.

Di nuovo quella furia, cieca.

Konzen.....

Tenpou.....

Kenren......

Nessuno di loro si era difeso.

Nessuno di loro aveva reagito.

Avevano voluto morire.

Di nuovo la voce di Kanzeon.

“Imprigionatelo.”

La sua grotta.

Un uccellino.

Infine Sanzo.

 

Goku aprì gli occhi.

-    Ehi scimmietta. Tutto a posto?-

Il bonzo abbracciò il compagno.

-    S... si.-

-    Sicuro?-

-    Certo.-

-    Guarda, che macello. Sei tutto bagnato. Hai pianto molto.-

-    Scusami.-

-    Tsk.-

Ancora una volta i loro visi erano vicini. Pericolosamente vicini.

Si baciarono.

-    Torniamo di la a vedere come sta Hakkai.-

-    Sanzo. Tu per me sei diverso da Konzen. Lui era un papà tu sei...-

 

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Ahaaaa finalmente finita!

Non so che diavolo (KIRA!!!! Angel Sanctuary^_^) è Sanzo per Goku...

SUGUNI MATA e ARIGATOO a tutti quelli che scriveranno anche solo minacce di morte per avergli fatto perdere del tempo!!!