Disclaimer: questa fic è parto delle nostre testoline contorte…. i pg sono noooooooooostrissimi! guai a chi ce li tocca!è___é

I personaggi di Niasta e Isha sono stati gestiti da Dragoneyes mentre Namar, Reijnalin, re Elachon e guardie affini da Miyu (insomma, come al solito lavora solo zia ^^;;;; NdDragon -.- vergognati! NdNia u_u ha parlato lei! NdDragon ^/////^ NdNia ^^;;;;; NdMiyu ^///////^ NdDragon&Nia)





Asha-kelija

parte II

di Dragoneyes & Miyuki


I quattro cavalieri, dopo il piccolo dibattito tra Isha e Reijnalin, si erano finalmente messi tranquilli all’ombra di un albero a gustarsi il loro pranzo al sacco che consisteva in pane, formaggio e miele. Namar, Isha e Niasta avevano formato un piccolo gruppo di conversazione visto che non si vedevano da anni ed avevano parecchie cose da raccontarsi….Reijnalin invece se ne stava con la schiena appoggiata contro il tronco dell’albero a fissare i tre in meditato silenzio. Lui se ne stava bene per conto suo. (non si era capito caro^^;;;; NdMiyu ……NdReija -.- asociale NdDragon)

"Allora sono tre mesi che non torni alla capitale?" chiese Niasta mentre addentava affamata un pezzo di pane e miele.

"Più o meno" rispose Isha sorridendole amichevolmente "Diciamo che non ho avuto molto tempo di farci un salto negli ultimi tempi..."

“Immagino….e con la fortuna che abbiamo avuto quella volta sei tornato in città proprio quando io e Nia eravamo fuori in missione…mi sarebbe piaciuto incontrarti prima” disse Namar scuotendo il capo e mangiando un ultimo pezzo di formaggio.

"Non fa nulla" replicò Isha "In fondo ci siamo rincontrati ora, no? Anche se devo ammettere che mi mancavano le chiacchierate con voi due" aggiunse sorridendo in direzione di Niasta che, dopo essere arrossita leggermente vide bene di fissare il proprio sguardo altrove.

Namar fissò Nia sorridendo divertito, sapeva che la sua compagna trovava Isha carino anche se non ne era innamorata…ma spesso e volentieri lui si divertiva a stuzzicarli entrambi per questo, forse per vendicarsi un po’ del continuo polemicare della mora…comunque questo non era il momento per punzecchiarli, si erano appena incontrati e non voleva rovinare il momento.

“Beh…penso tu abbia ragione….e poi adesso abbiamo anche la possibilità di viaggiare assieme…perché tu vuoi viaggiare con noi vero?”

Reijnalin intanto continuava a fissarli dal suo posto vicino all’albero e scosse il capo pensando ‘Umani….sempre alla ricerca di compagnia…’.  A lui non è che desse particolarmente fastidio lo stare in gruppo….è che apprezzava la calma e la quiete della solitudine, anche se non la bramava…e tanto, come si era dimostrato, non era fatto per i viaggi i comitiva…la gente non sopportava che gli venissero sbattute in faccia delle verità spiacevoli.

"Certo che verrò con voi, Namar" rispose allegramente Isha "Non ho alcuna intenzione di farvi andare di nuovo in giro da soli...anche perchè credo che non riusciresti a sopportare Niasta per molto tempo ancora se rimani solo..." continuò con un ghigno divertito.

"Non sono così pesante" borbottò la donna assumendo un buffissimo broncio.

“Isha….se la mia salvezza lo sai?” rispose il guerriero sorridendo contento….gli era davvero mancato il loro compagno d’avventure.

"Certo che lo so..." disse divertito il mezzelfo "...e sta certo che troverò il modo di farmi ripagare il favore" aggiunse ammiccando nella sua direzione.

“Tutto quello che vuoi.” sorrise.

I quattro ragazzi finirono in fretta il pranzo e poi si rimisero a cavallo, tornando sulla strada ed avviandosi verso la capitale. Questa volta spronarono i loro destrieri ad una andatura un po’ più veloce per poter arrivare a Bianak entro sera.

Per il resto il viaggio proseguì senza intoppi ed in modo piacevole. Ora che Isha s’era unito a loro l’atmosfera era molto più allegra e si stava facendo della buona conversazione, indifferentemente dalla presenza silenziosa di Riejnalin.

Al calare della notte, quando le prime stelle inziavano a far capolino su quel limpido manto blu, la comitiva giunse finalmente alle porte della capitale.

Bianak era una città che sorgeva su una collina ed era circondata da alte e robuste mura in pietra sulle quali vegliavano costantemente sentinelle ben addestrate. All’interno della cinta muraria, nella zona bassa del colle stava la città vera e propria, un centro di commercio tra i più importanti del regno di Doraim che riceveva visitatori da tutto il mondo. Nella zona alta invece stava il palazzo, le abitazioni dei nobili e la caserma….anch’esse circondate da una seconda fila di mura come ulteriore protezzione.

I cavalieri annunciarono i loro nomi alle sentinelle di guardia al primo portone che, una volta riconosciuti, aprì subito i cancelli per lasciarli passare.

"Finalmente sono di nuovo qui" sorrise Isha guardandosi intorno curiosamente per vedere cosa fosse cambiato in quei tre mesi d'assenza.

Namar sorrise e diede una pacca sulla spalla al compagno.

“Bentorato a casa Isha….vieni a stare da noi agli alloggi oppure preferisci trovarti una camera in una locanda?”

"Vengo con voi" disse Isha con un sorriso (sta sempre a sorridere -.- NdDragon *smile* NdIsha) "Anche perchè credo che non riusciresti a sopportare Nia da solo neanche per altri due istanti" aggiunse divertito in direzione di Namar.

“Allora adiamo…abbiamo ancora un po’ di strada da fare prima di arrivare a palazzo.”

E con questo ripresero a cavalcare tra le strade della città notturna. Urla e canti provenivano dalle taverne e dalle case di piacere, dove la gente di ogni sesso e razza andava per divertirsi e saziare i propri desideri.

Reijnalin osservava con la sua solita calma indifferenza quello che lo circondava, scuotendo un po’ il capo a quella che gli anziani avrebbero definito ‘la vergogna della razza umana’…ma in fondo erano solo dei vecchi bacucchi legati eccessivamente a tradizioni che ormai non erano più applicabili. Il tempo scorreva inesorabile per tutti e le cose mutavano col tempo. Nei suoi quattrocento e passa anni di vita aveva assistito a tanti di questi cambiamenti.

Ovviamente non disse niente, si limitò a studiare la città ed a seguire i suoi compagni sulla cima del colle, dove spiccava a contrasto con il cielo blu, il castello di Elachon Rel.

Superata la seconda cinta muraria entrarono nella piazza della caserma e smontarono da cavallo, subito due addetti alle stalle andarono loro incontro…era due ragazzini di circa 15 anni che presero in consegna i cavalli e li portarono in cubicoli dove avrebbero potuto far riposare gli animali.

Reijnalin prese personalmente con sé i suoi bagali, rifiutandosi di darli in mano ad un paggio che glieli avrebbe portati in una delle stanze degli ospiti.

Dopo questo il gruppo dei quattro entrò nel castello, con Namar in testa che apriva la strada. Camminando a passo sicuro per i corridoi del palazzo giunserò di fronte alla sala dei banchetti dove, a sentire dal vociare, si stava ancora tenendo la cena del re e della nobiltà.

Visto che la loro missione era stata organizzata con segretezza, non gli sembrava il caso di entrare direttamente nella sala, attirando così tutta l’attenzione su di loro. Allora Namar attirò l’attenzione di uno dei paggi e gli ordinò di andare a riferire un messaggio al re da parte sua…ed il ragazzo eseguì l’ordine.

Fece ritorno un paio di minuti dopo e riferì a Namar di andare ad attendere con il loro ospite nel suo studio….il re li avrebbe raggiunti subito.

Lo studio era grande ed accogliente, presentava un camino acceso con tre poltrone posizionate davanti ad esso, arazzi appesi alle pareti ed una lunga tavola piena di carte circondata da sedie in velluto rosso.

I quattro ragazzi rimasero in piedi in attesa, con Nia che impulsiva come sempre non riusciva a stare ferma e camminava avanti ed in dietro per la stanza, esasperando Namar e facendo sghignazzare Isha. (@_@ oooohhh! Sta ferma!!!! NdDragon_con_mal_di_testa)

Una decina di minuti dopo, finalmente, fece la sua entrata il re. Era di statura abbastanza alta e robusta, dimostrava una cinquantina d’anni anche se ne aveva qualcuno in meno. I suoi capelli erano bruni ed aveva due occhi scuri e caldi. Nonostante la sua figura re Elachon era un re buono e giusto, che sapeva essere comprensivo ma allo stesso tempo irremovibile quando serviva….in oltre era saggio e non prendeva mai una decisione con leggerezza.

Essendo stato fino a quel momento a tavola con i nobili i suoi vestiti erano abbastanza eleganti e variavano dalle tonalità rosse ed arancio. I pantaloni erano di un morbido tessuto rosso e la giubba che gli arrivava a metà coscia era di un colore più chiaro ed aveva le maniche lunghe, che si allargavano verso i polsi. I bottoni della casacca erano brillanti e laccati in oro, attorno ai fianchi aveva una cintura in cuoio nero dal fermaglio tempestato di piccoli rubini. Il mantello nero che aveva sulle spalle era fermato attorno al collo da una spilla rappresentante una testa di lupo dalle fauci aperte, effige del regno di Doraim.

Quando re Elachon li vide, li salutò con calore e sorrise.

“Miei capitani, sono felice di vedervi di ritorno così presto…e vedo che con voi c’è anche Isha, il nostro cavaliere errante…” disse fissando il mezzelfo per poi spostare l’attenzione su Reijnalin “Ed un lord degli elfi….benvenuto nella nostra umile dimora.” (umile...bah! -.- NdDragon sempre da ridire hai! u_u NdIsha)

“La ringrazio dell’accoglienza re Elachon” disse Reijnalin con un rispettoso inchino.

"Re Elachon..." esordì Isha quando si accorse che l'attenzione del re ora era rivolta verso di lui "...sono lieto di rivederla e di essere tornato nuovamente a Bianak" disse con rispetto fissando il sovrano negli occhi.

"E daglie con questi formalismi..." sospirò Niasta lanciando un'occhiata prima al re e poi al mezzelfo "Possiamo evitarli, grazie? Mi fanno venire voglia di essere volgare" aggiunse scuotendo il capo.

Il re si lasciò sfuggire una risata allegra.

“Sempre la solita bisbetica Niasta….allora ditemi….devo dedurre che dalla presenza di questo gradito ospite – riferito a Reija – il colloquio con re Eraniel sia andato bene.”

“Si mio signore….quello che è dinnanzi a voi è il principe Reijnalin Glewén…suo padre, re Eraniel lo ha mandato in nostro aiuto per indagare su queste misteriose incursioni.”

“Oh…allora è un duplice onore avervi tra noi principe…vi siamo grati per il vostro aiuto.” disse il re sorridendo calorosamente.

“Era un mio dovere signore…sono a vostra disposizione” rispose semplicemente l’elfo.

Alle parole dell'elfo Nia alzò leggermente gli occhi al cielo come a dire 'eccolo che ricomincia con queste frasi stereotipate!'. Fortunatamente però la sua bocca non si aprì lasciando la possibilità a Isha di riprendere parola.

"Maestà..." cominciò a dire "Namar e Niasta mi hanno parlato di queste incursioni durante tutto il viaggio che abbiamo percorso insieme, e volevo chiedervi il permesso di dar loro una mano" disse semplicemente.

“Certo…perché no…ho già avuto modo di vedere la tua abilità Isha e so che ci potrai essere di grande aiuto. Acconsento alla tua richiesta….anche se speravo che di ritorno dai tuoi viaggi ci avresti saputo portare qualche notizia interessante…magari relativa a questo mistero..” disse il re.

"Purtroppo no, mio signore" disse tristemente Isha scuotendo il capo "Io stesso non sapevo che vi fossero state fino a quando non ho incontrato Namar e Niasta questa mattina" affermò.

“Un vero peccato…” sospirò il sovrano andandosi a sedere su una delle poltrone “Queste incursioni mi preoccupano e le voci stanno cominciando a circolare…per questo voglio sapere cosa sta succedendo prima di agire di conseguenza.”

“Mio signore…vedrete che riusciremo a trovare una soluzione.” disse Namar cercando di rassicurare il suo re.

“Lo spero Namar…comunque che sciocco sono stato…è tutto il giorno che siete in viaggio ed io vi tengo qui a parlare….andate pure nelle vostre stanze, vi convocherò domani mattina per riferirvi i vostri nuovi ordini.”

"Bene!" esclamò allegramente Niasta, desiderosa di ripartire quanto prima da quella città che reputava noiosa.

"Allora a domani" sorrise.

I quattro ragazzi si congedarono e si diressero nelle proprie stanze. A Reijnalin, come ospite d’onore, fu data una stanza all’interno del palazzo degna del suo rango mentre Nia, Namar e Isha scesero negli alloggi dei soldati.

La ragazza salutò i suoi due compagni e si diresse nella direzione opposta alla loro.

“Ehi Isha…ti va di dormire da me? Tanto molto probabilmente domani partiamo di nuovo quindi non vale la pena che ti faccia dare una stanza solo per una notte.”

"Per me va bene" accettò Isha annuendo "In fondo hai ragione, non vale la pena di farsi dare un'altra stanza..."

“Perfetto…ora andiamo…non vedo l’ora di rilassarmi un po’ ed immagino che tu sia stanco.” iniziando a camminare per i corridoi degli alloggiamenti.

"In effetti un pochino lo sono" ammise il mezzelfo seguendolo a breve distanza, mentre si stiracchiava pigramente le braccia dietro la schiena.

"Allora...com'è stato il viaggio con il principe degli elfi?" chiese poi.

“Silenzioso e teso…Nia non lo riesce proprio a digerire…e come hai sperimentato di persona la schiettezza di Reijnalin è…fastidiosa per molti e la manda in bestia che è una meraviglia.” sospirò Namar esasperato.

"Non ne sono stupito" mormorò Isha riflettendo che in effetti sia Reijnalin che Niasta erano fastidiosi in modo tutto loro. Niasta poi era un tipo particolarmente suscettibile ed uno con il carattere del principe era quasi una certezza che l'avrebbe fatta infuriare ad ogni passo percorso nella stessa direzione. (per la serie Dio li fa e poi li accoppia... -.-” NdDragon  …io? Accoppiato con quella? NdReija_che_indica_indignato_Nia O_o ma stiamo scherzando??? NdNia_indignata_pure_lei ^^ *innocent smile* NdDragon)

"Immagino che avrai avuto un sacco da fare per tenerla a bada" suspirò.

“Non sai quanto….a Vijna poi era una polemica continua e di una falsità assurda perché sapevo bene che gli piaceva quel posto più di quanto avrebbe voluto ammettere..”

"Conoscendola non me ne stupisco affatto" disse Isha scoppiando a ridere "Coraggio, che ora ci sono io a darti man forte!" aggiunse dandogli una pacca amichevole su una spalla.

“Non sai quanto te ne sono grato…ma a parte il tuo aiuto con Nia sono felice di averti di nuovo con noi Isha.” sorrise Namar fermandosi di fronte ad una porta in legno, quella della sua camera. (hihihihi NdDragon <_< cosa? NdIsha ^^ nulla nulla :P NdDragon)

"Anche io sono felice: mi siete mancati molto in questo anno" ammise con un sorriso dolce "Ero ansioso di poter stare di nuovo con voi"

“Adesso siamo di nuovo assieme.” disse aprendo la porta della sua stanza ed entrando. (w le frasi equivoche!!! *_* NdMiyu *__________* NdDragon Wahahahahahahah!!!! NdNia -////- ma che hai tu da ridere??? NdIsha)

La stanza presentava un letto singolo appoggiato al muro di sinistra con ai piedi un grosso baule in legno, di fronte all’entrata, sotto una finestra stava una scrivania con varie pergamene, penne ed inchiostro. Sulla destra stata un piccolo e lungo armadio ed una brandina, che teneva sempre lì proprio per eventualità come quella…ormai aveva il nome di Isha marchiato sopra.

Isha seguì il proprio compagno dentro la stanza chiudendo la porta dietro di sè. Vi si appoggiò contro per qualche istante e, quando Namar si girò a fissarlo interrogativamente, sorrise semplicemente dirigendosi verso la propria branda: non sapeva perchè ma la sola presenza di Namar bastava a tenerlo su di morale. Namar, vedendo che Isha s’era messo comodo, gettò la sua sacca sul baule ed iniziò a slacciarsi la casacca.

“Se vuoi rinfrescarti un po’ c’è una bacinella d’acqua fresca” indicando un angolo della scrivania dove stava una brocca d’acqua ed una bacinella in metallo “Altrimenti si può sempre fare un salto ai bagni comuni.”

"No, non mi va di uscire di nuovo" rispose Isha dirigendosi verso la bacinella e cominciando a sfilarsi la maglia per rimanere a torno nudo. L'indumento andò a finire in un agolino della branda quando Isha lo gettò via per poi versare in poco di acqua nella bacinella.

Namar rimase a fissare l’amico alcuni istanti, osservando come l’acqua inumidì la pelle leggermente abbronzata di Isha, creando dei piccoli giochi di luce. Nonostante non fosse molto alto aveva sempre pensato che il mezzelfo aveva un corpo davvero perfetto e che non aveva da invidiare niente a nessuno.

Il guerriero scosse il capo ed allontanò gli occhi da Isha, riprendendo a sfilarsi la sua casacca per poi gettarla sul letto e iniziare a frugare nel baule alla ricerca di un paio di calzoni puliti per la notte.

Dopo essersi asciugato con un'asciugamano che era posato accanto alla bacinella, Isha si voltò ed il suo sguardo ricadde su Namar ancora intento a frugare nel baule. Fissò con un sorriso il suo compagno, la sua schiena ampia, dalla carnagione scura, era curva per consentirgli di cercare meglio. Senza che se ne rendesse neanche conto un lieve rossore gli si diffuse lentamente sulle gote. Era strano, ma in quel momento la vista del corpo di Namar gli faceva uno stranissimo effetto... (ghghghghg NdDragon_gongolante)

Namar finalmente si alzò con in mano un paio di pantaloni puliti e li gettò sul letto, iniziando poi a slacciare quelli che aveva addosso per lasciarli scivolare a terra. In fine si rivestì, rimanendo però a torso nudo…quella notte di piena primavera era abbastanza fresca ma lui amava la sensazione dell’aria sulla pelle, specialmente se così piacevole.

L’unico altro indumento che aveva addosso erano i suoi guanti in pelle nera che gli arrivavano fino a metà avambraccio…e non sembrava intenzionato a toglierseli, neppure quando si diresse verso la bacinella per rinfrescarsi come aveva fatto poco fa Isha.

Isha fissò con sguardo triste il proprio compagno: il suo umore si guastava automaticamente ogni volta che gli vedeva indosso quei guanti di cui non si poteva mai liberare.

Una volta rinfrescato Namar si asciugò il volto con la stessa salvietta che aveva utilizzato il suo amico e poi si voltò verso di lui sorridendo.

“Hai bisogno di qualcos’altro o sei a posto così?”

"Sto bene così, grazie" rispose Isha con un sorriso cordiale. Guardò per qualche attimo Namar senza rendersi conto di avere cominciato a fissarlo senza sbattere le palpebre, poi si riscosse improvvisamente quando gli venne in mente un'idea alquanto negativa.

"Non dovremmo andare a controllare che combina Niasta?" domandò preoccupato "Non mi fido molto a lasciarla a piede libero per la città..."

Namar si lasciò sfuggire una risata.

“Spero tu ti stia preoccupando per le persone che possono accidentalmente imbattersi in lei…” disse divertito “Nia è al sicuro lo sai…e non credo che da qui agli alloggi femminili possa combinare troppi danni…al massimo insulterà qualche guardia ubriaca o addormentata come al solito.”

"È appunto per quelle povere guardie che mi preoccupo!" replicò Isha scoppiando a ridere "Niasta non è il massimo della sopportabilità, specialmente se è di cattivo umore come oggi!" ghignò scuotendo il capo.

“Ormai si sono rassegnate al loro destino credimi….e sanno che non gli conviene mettersi ad attaccar rissa con lei…perché pensi che mettano sempre me in coppia con Nia, oltre al fatto che siamo amici e compagni di lunga data? Hanno paura di lei e non riuscirebbero a sopportarla per più di cinque minuti.”

"Su questo siamo d'accordo, Niasta è una vera piaga psicologica!" affermò Isha avvicinandosi a Namar con fare cospiratore.

“Ora saremo in due a sopportare questa punizione…il nostro principe sembra immune al suo caratteraccio, beato lui.”

Il guerriero intanto si era seduto sul suo letto e stava con la schiena appoggiata al muro, con una mano fece cenno ad Isha di sedersi accanto a lui.

Il mezzelfo gli si avvicinò docilmente sedendoglisi vicino e voltando il capo verso di lui.

"Beato lui davvero...comunque io mi diverto a smontarla" affermò serio per poi scoppiare a ridere allegramente.

Namar fu contagiato dalla risata allegra di Isha e si lasciò andare anche lui.

“Un po’ mi spiace per te sai? Sei appena arrivato in città e non hai neppure il tempo di riposarti un po’ che devi già partire con noi.”

"Non ti preoccupare, mi riposerò di certo di più stando con voi due e facendomi un bella missione piuttosto che rimanere qui a fare la muffa" replicò Isha scollando le spalle con fare noncurante "E poi sono preoccupato" continuò assumendo uno sguardo serio "Quegli attacchi di cui mi hai parlato non mi convincono affatto, secondo me c'è sotto qualcosa di più che distruggere e predare... ho una bruttissima sensazione" affermò con aria cupa.

Namar sospirò….anche lui non aveva mai avuto una buona sensazione su quella storia fin dall’inizio, ma i suoi uomini non erano mai riusciti a scoprire nulla a riguardo. Guardò Isha e gli passò affettuosamente una mano tra i capelli castani, quell’espressione preoccupata non gli donava. Nel fare questo con la mano scostò i capelli che nascondevano le orecchie a punta di Isha e le fissò con uno strano bagliore negli occhi….il suo amico poteva pensare quello che voleva e disprezzare il fatto di essere un mezzosangue ma quelle orecchie lui le trovava assolutamente adorabili….si era sempre trattenuto dal dirlo perché sapeva che Isha non l’avrebbe presa bene, ipersensibile com’era sull’argomento, però gli piacevano. (belle orecchiettine a punta *__* NdMiyu  ……NdReija_che_guarda_male_Miyu ....NdIsha_che_fa_altrettanto ^O^ Muahahhahahah NdDragon_che_se_la_ride)

“So come ti senti ma per sta sera non pensiamo al lavoro…da domani non penseremo ad altro quindi rilassiamoci ok?”

Isha sospirò e scosse leggermente il capo, lasciando tuttavia che la mano di Namar passasse tranquillamente tra i suoi capelli. Lentamente la sua mente si rilassò grazie alla sensazione di calore che gli dava, e una lieve sorriso si disegnò sulle sue labbra. (^////////^ puccettoso Isha... NdDragon)

"Hai ragione, abbiamo tutti i giorni a venire per preoccuparci, ora smettiamola qui e rilassiamoci" annuì convinto mentre si voltava nuovamente verso Namar.

L’uomo sorrise ed alla fine allontanò la mano dai capelli dell’amico.

“Forse dovremmo andare a dormire…alle spalle abbiamo avuto un lungo viaggio, tu in particolar modo…”

"Forse hai ragione" concordò Isha stiracchiandosi i muscoli con fare beato e alzandosi in piedi.

"Allora a domani, Namar" sorrise straiandosi sulla branda e chiudendo gli occhi per poi addormentarsi velocemente: in effetti era più stanco di quanto avesse ammesso fino ad allora.

Namar poco dopo lo imitò e si sdraiò sul suo letto, lasciandosi anche lui abbracciare dal sonno.

 

 

Il mattino seguente i due si svegliarono di buon’ora come due bravi soldati e si preparano in tutta calma per scendere nel salone degli ufficiali a fare una abbondante colazione, visto che la sera precedente avevano mangiato poco o nulla.

Isha si sentiva rinato dopo una nottata di sonno su un comodo giaciglio mentre Namar era in forma come sempre. Le loro borse, che praticamente erano abbandonate ancora intatte accanto ai letti, le avrebbero sistemate e rifornite una volta che il re avesse dato loro il via libera per la spedizione.

Con questo Isha e Namar scesero nella mensa, dove trovarono Niasta già alle prese con il cibo, seduta in fondo ad un lungo tavolone. C’erano un’altra ventina di soldati nella stanza…e tutti salutarono allegramente o voci ancora roche dal sonno i due uomini che si diressero sorridendo verso la loro amica.

“Buon giorno Nia…dormito bene spero?” disse Namar, sedendosi di fronte a lei.

"Certamente!" sorrise la donna "Mi sono fatta una dormita come non ne facevo da secoli!" affermò sorridendo.

"Ne sono contento" ghignò Isha sedendosi accanto a Namar e fissando la donna con fare scherzoso.

“Non hai aggredito nessuno sul tragitto verso gli alloggi vero?” chiese divertito l’uomo mentre si tagliava una fetta di arrosto e se la metteva nel piatto, per poi lanciare un’occhiata verso Isha chiedendo silenziosamente un ‘ne vuoi anche tu?’.

"No, non ho ‘aggredito nessuno’ come dici tu" replicò la donna facendogli una linguaccia alquanto poco femminile "Ho solo detto a quegli idioti del secondo piano che se invece di starsene lì a corteggiar dame di compagnia andassero a fare la loro ronda sui bastioni esterni sarebbe stato meglio!" aggiunse sbuffando al ricordo della discussione che aveva avuto quella mattina.

"Poveri disgraziati" mormorò Isha mentre con un gesto del capo accettava l'offerta di cibo di Namar "Immagino che in questo momento saranno ricoverati in infermeria per una qualche infiammazione ai timpani..."

Namar rise mentre tagliava una fetta di arrosto anche per il suo amico e gliela metteva nel piatto. Poi afferrò un pezzo di pane ed iniziò a mangiare.

Isha seguì l'esempio di Namar continuando a sogghignare mentre lanciava un'occhiata divertita a Niasta.

"Sì, sì, prendimi in giro! Tanto ho ragione io! Quelli non fanno altro che provarci con tutte quelle che gli capitano a tiro!" ringhiò la donna azzannando con rabbia un pezzo di pane.

"Ah sì" ghignò Isha con fare provocante "Se non sbaglio anche la prima volta che ti hanno vista dopo che ti sei arruolata, ci hanno provato pure con te, o sbaglio?"

“Un’affascinante fanciulla dallo sguardo d’acciaio….avrebbero dovuto immaginare il tuo caretterino da maschiaccio solo per il fatto che ti fossi arruolata…ma si sono fatti abbindolare dal tuo aspetto e si sono presi una bella pestata…” sospirò melodrammatico Namar “Poveri ragazzi…e pensare che io avevo provato ad avvertirli del colossale abbaglio che avevano preso….”

Isha sospirò assumendo un'aria malinconica. (^o^ NdDragon)

"Beata innocenza" disse tornando a concentrarsi sul proprio piatto.

"Uffi" borbottò Niasta poggiando il capo su una mano "La volete piantare tutti e due?"

"Ed interrompere il nostro divertimento preferito?" chiese Isha con finto stupore "Giammai!"

“Dai Nia…lasciaci fare gli insopportabili per un po’….non ti rubiamo il lavoro sta tranquilla…” aggiunse Namar, che si tagliò una seconda fetta di arrosto. (ragazzi….siete perfidi quando volete^o^ NdMiyu Muahahahahaha! È per questo che sono adorabili! ^o^NdDragon)

"In fin dei conti, qualcuno deve pure scocciare a te che scocci a tutti, no?" aggiunse Isha mangiando un po' di pane ed ingorando deliberatamente le occhiatacce che Niasta stava lanciando sia a lui che a Namar.

Il guerriero continuò a mangiare tranquillamente, fissando con sguardo innocentino Niasta. Alla fine pensò fosse meglio lasciarla in pace e cambiare discorso, altrimenti in seguito sarebbe stata più rompiscatole che mai.

“Allora…tu che eri già qui, non hai ricevuto alcuna notizia dal re?”

"Nulla di nulla" sospirò la donna mentre con la coda degli occhi guardava gli altri soldati per trovare qualcosa da rinfacciargli in seguito "Mi hanno lasciata qui sola soletta"

"Specialmente dopo la chiacchierata con quelli del secondo piano, immagino" ghignò Isha a bassa voce per non farsi sentire dalla donna.

“Beh…non ci resta che aspettare…” disse Namar lanciando una rapida occhiata divertita a Isha “Fino a quando non ci convocherà siamo disoccupati…chissà cosa starà facendo il nostro principe elfico…”

"Lo vogliamo davvero sapere?" chise Niasta con una faccia da cui si capiva che se avessero ricevuto la notizia che era affogato, lei sarebbe andata al suo funerale in abito da festa.

“Dai Nia….non fare quella faccia che ti sfiguri il visino…” scherzò l’uomo anche se mentalmente stava pensando ‘che gli dei ci aiutino durante questo viaggio’.

"Il mio visino ormai non ha terrore di essere sfigurato dopo essere sfuggito a più cicatrici di quello di chiunque altro" borbottò Niasta e sbuffando leggermente.

"Già, peccato che quelli che hanno tentato di fartele non possono dire altrettanto" ghignò Isha ammiccando nella direzione di Namar.

Namar si limitò a sorridere ambiguamente a quell’osservazione….e così i tre continuarono a fare colazione in totale tranquillità, chiaccherando del più e del meno come stavano già facendo.

Circa un’ora dopo un valletto fece la sua entrata nella mensa degli ufficiali, ormai gremita di persone, e si avvicinò a loro per riferire un messaggio del loro re: voleva che lo raggiungessero il prima possibile nel suo studio.

Così i tre guerrieri, che avevano finito da tempo di mangiare, si alzarono e si diressero verso la stanza della notte precedente.

Dentro vi trovarono già sia re Elachon sia Reijnalin, seduti su due poltrone faccia a faccia ed intenti a parlare. Il re quella mattina si era svegliato presto per riflettere sul da farsi, non che avesse dormito poi molto in ogni caso, ed aveva deciso di convocare il principe degli elfi per condividere con lui le sue opinioni….si era sorpreso di sapere dal servo che lo aveva mandato a chiamare che il principe era già nel suo studio e lo stava attendendo. A quanto sembrava avevano avuto la stessa idea.

Così si erano messi a parlare ed anche Elachon aveva avuto modo di scoprire la straoridinaria, e forse eccessiva, schiettezza di Reijnalin….lui sinceramente la trovava divertente….oltre al fatto che apprezzava un simile comportamento. Preferiva delle opinioni sincere, esposte magari in modo un tantino rude, piuttosto che asserzioni prive di fondamento…al solo scopo di compiacerlo.

Il re quando li vide entrare si voltò verso di loro e sorrise cordialmente, facendo cenno di avvicinarsi. I suoi vestiti erano meno sfarzosi della sera precedente ma sempre eleganti e raffinati, adatti al sovrano del regno di Doraim.

“Ben arrivati miei cavalieri…spero abbiate avuto un buon riposo questa notte.”

"Ottimo, mio signore" rispose Isha con un sorriso e a nome di tutti "Direi che non dormivamo così bene da tempo"

Niasta fissò il mezzelfo per alcuni secondi infine la sua attenzione fu attratta da Reijnalin a cui scoccò un'occhiata battagliera.

Reijnalin la fissò senza batter ciglio e poi spostò la sua attenzione sugli altri due, squadrandoli per bene e rimanendo sempre in silenzio.

“Sono felice di sentirvelo dire….mi spiace di avervi rovinato la mattinata convocandovi qua subito per lavoro.”

“Non si preoccupi maestà…per noi è un onore ed un piacere servirla….” disse Namar.

"Senza considerare che rimanendo qui ci saremmo probabilmente annoiati a morte" commentò Niasta con la sua solita schiettezza e noncuranza del protocollo.

Re Elachon rise di gusto e Namar sospirò esasperato, anche se in fondo la sua compagna aveva ragione….loro erano persone d’azione.

“Molto bene allora….parliamo subito di lavoro. Il principe Reijnalin ed io abbiamo discusso per parecchie ore sulle varie possibilità che ci permetterebbero di risolvere questa situazione….l’unico problema che ci lega le mani in qualsiasi direzione è la nostra mancanza di informazioni…ed è una cosa risaputa ormai. Quindi abbiamo vagliato le varie fonti di informazioni possibili…” disse il re tornando a guardare l’elfo, che fece un cenno d’assenso col capo ed iniziò a parlare.

“La vostra gente, come mi avete già riferito voi, ha notizie limitate raccimolate per lo più da esperienze dirette con gli attacchi….l’unico modo per sapere concretamente cosa sta accadendo è riuscire a catturare uno degli aggressori e costringerlo a parlare….ma a questo ci penseranno i vostri soldati…se possibile.”

"È possibile, è possibile" borbottò Niasta punta sul vivo da quell'insinuazione che i suoi subordinati (e indirettamente anche lei) non fossero in grado catturare neanche uno dei loro nemici.

Reijnalin, che l’aveva sentita, la ignorò come al solito e continuò a parlare.

“Studiando le mappe del vostro regno e analizzando la posizione dei villaggi attaccati sono riuscito a creare un possibile schema di previsione, circoscrivendo i futuri attacchi ad una decina di centri abitati….se i vostri uomini li sorveglieranno è possibile che riescano a catturare qualcuno dei nemici…”

Ci fu un momento di pausa. Namar ed Isha erano rimasti in ascolto con attenzione, analizzando le parole che venivano pronunciate dall’elfo….era in gamba sul serio nonostante tutto.

“Questo però è solo un modo per recuperare informazioni…” continuò “L’altro è rivolgersi a persone che sono abituate a lavorare nell’ombra ed a manipolare le notizie….ovvero spie e ladri. Se riuscissimo a contattare uno di questi due gruppi e convincerli a metterci sulla buona strada, saremmo a cavallo.”

I tre guerrieri sembrarono riflettere alcuni istanti ed alla fine a parlare fu Namar.

“Forse so come contattarli….il problema sarà farci aiutare.”

A quelle parole Isha si irrigidì e si girò di scatto verso Namar.

"Non starai mica parlando della Gilda dei Ladri di Leinar?" esclamò con fare allarmato "Quelli lì sono intrattabili, e pretendono sempre aiuti impossibili! Senza considerare che sono dei doppiogiochisti e dei falsi da far impressione!"

“Non sono così tutti i ladri?” (in effetti...NdDragon) disse con un sorriso divertito ma poi sospirò “Lo so che è rischioso avvicinarli e che possono essere poco affidabili ma sono l’unico contatto che abbiamo….ammesso che il capo della Gilda sia ancora Gamesh e non sia stato ‘destituito’….altrimenti la cosa potrebbe essere ancora più complicata.”

"Già…ammesso che sia ancora lui..." borbottò Isha ripetendo le parole di Namar.

"E neanche in quel caso sarà tanto facile trattare" rincarò Niasta, ancora di pessimo umore "L'ultima volta che ci servivano informazioni ci ha fatto fare un lavoro impossibile e poi ci ha congedato con un "sì, non male per quelli come voi..."! In quel momento giuro, l'avrei strangolato!"

“I ladri non fanno mai nulla per nulla….” disse l’uomo.

“Nessuno fa mai nulla per nulla” (*_* a parte il mio cucciolo NdDragon_che_pensa_ai_capitoli_futuri) precisò Reijnalin “Comunque penso che arrivare a compromessi con loro questa volta ne valga la pena…abbiamo bisogno di quello che ci possono offrire.”

"In effetti non abbiamo molta scelta" ammise Isha con un sospiro.

"Magari ne avessimo" borbottò Niasta cominciando a guardarsi intorno con aria annoiata: secondo il suo carattere quella riunione stava durando un tantino troppo.

“Benissimo allora….considerate questa la vostra missione: raccogliete più informazioni possibili. Andate dove necessario e fate ciò che ritenete più giusto ma fatemi avere delle notizie su questi agressori…” disse Elachon con voce seria “Però fate attenzione a non creare sospetti in giro e a non generare troppe voci strane…bastano già quelle che stanno circolando.”

“Lo consideri fatto mio signore…partiremo subito, tra qualche ora se nessuno dei presenti ha nulla da ridire…” disse Namar il cui sguardo si posò casualmente su Reijnalin. Lui sapeva benissimo che i suoi due compagni non avrebbero avuto nessuna obbiezione a partire subito ma non era sicuro delle idee del principe, visto che non lasciava trasparire niente sul suo volto.

L’elfo aveva notato lo sguardo ed allora scosse le spalle con fare indifferente.

“Io sono pronto quando volete…” disse per poi rivolgersi al re “Penserò io a recapitarle eventuali messaggi con la magia maestà.”

“Perfetto…grazie a tutti del vostro preziosissimo aiuto…che gli Dei vi accompagnino nel vostro viaggio.” disse Elachon solennemente.

I tre cavalieri si inchinarono rispettosamente dinnanzi al loro re mentre Reijnalin si alzava dal divano e faceva un composto inchino in saluto….poi tutti e quattro uscirono dallo studio per dirigersi nelle proprie stanze a preparare i bagagli per il viaggio.

Il principe elfo fu il primo a raggiungere il cortile del castello, dove i loro cavalli erano freschi e riposati e pronti a partire. Poco dopo arrivarono anche Isha, Namar e Niasta…con le loro borse riorganizzate per un viaggio lungo…a tempo indeterminato a dire la verità.

Con questo salirono in sella e partirono verso la città di Lienar.

 

 

Fine capitolo 2

 

 

Miyu: oh come siamo brave!*__* abbiamo già finito un altro capitolo!!

Namar: io non ne sono molto contento….adesso iniziano i guai per noi-__-

Miyu: ma no cosa dici mai!!^___^

Namar: -________-;;;;

Reija: …….*del tutto indifferente*

Niasta: >.< io continuo a non voler viaggiare con quello! *indica Reija*

Isha: -.- la vedo molto male.

Dragon: Su su, non prendetela così! Sarà un divertimento^^! E tu Reija, pensa che al prossimo capitolo arriva il mio cucciolo *_*! E tu zia, ricordati che appare tuo marito^o^!

Miyu gongolante: *ççççççç*

Reija: ……*un po’ meno indifferente….forse….*

Dragon che ha capito come prendere Reija: Muahahahahhahaha! ^o^