Questo invece è il secondo prologo, entrano in scena Hana e Ru.

I personaggi di Slam Dunk non sono miei ma del mitico e immenso Inoue, ed io non ci guadagno nulla..

Buona lettura (Spero) Ise.

 


 

 

Another country

Prologo

di Ise

PROLOGO (secondo) – I DUE IMBRANATI

 

Era il 24 dicembre, la vigilia di Natale e questo significava che erano passati tre mesi dal torneo speciale, dall’addio di July e soprattutto da quando si erano formate tutte quelle coppie.

 

Un ragazzo moro, pallido, alto un metro e novanta stava sistemando la propria camera da letto con uno strano sorriso stampato in volto. Di per se era già strano che sorridesse in quanto di solito il suo viso non mostrava nessuna emozione e le rare volte in cui lo faceva era quando si trovava da solo con il suo ragazzo dai capelli rossi, ma ora del rossino non c’era traccia eppure il moretto sembrava addirittura raggiante.

 

Con cura aveva pulito tutta la stanza, poi, aveva cambiato i lenzuoli e le fodere colorate di tutti i giorni del suo letto da una piazza e mezza con altre bianche e profumate di lavanda. Aveva posizionato in ogni angolo della camera ramoscelli fioriti di vari colori e ai piedi del letto aveva sparpagliato petali di rossa rossi. Tutti quei fiori gli erano costati un bel po’, ma avrebbe fatto di tutto per il suo Do’aho. Dopo questi preparativi era andato a prendere dalla camera dei suoi genitori la lampada a forma di tulipano, l’aveva accesa e chiuso le luci principali. Aveva osservato con occhio critico il risultato finale e, si, non poteva lamentarsi, il profumo dei fiori creava l’inganno piacevole di trovarsi in primavera e non in inverno, nella stagione della testa rossa e non nella sua e, inoltre, nella penombra le lenzuola bianche e i fiori colorati, creavano uno spettacolo suggestivo.

 

Tutto era perfetto, il ragazzo si ritrovò a ridacchiare fra se mentre pensava –Sta volta sarà la volta buona, ne sono sicuro Hana-chan sarai mio-

 

Poi, guardò l’orologio e visto che era tardi andò a prepararsi per la festa organizzata sia per la vigilia di Natale, sia per l’anniversario dei tre mesi. Ci sarebbero state tutte le otto coppie felici e in più Uotsumi e Akagi con le loro ragazze.

 

Mentre si faceva la doccia, nonostante l’aspettativa della notte il moretto non poté fare a meno di pensare agli avvenimenti degli ultimi tre mesi con un po’ di disagio.

 

Sendo e Koshino, Fujima e Hanagata, Mitsui e Kogure, Maki e Kyota, Jin e Fukuda, Miyagi e Ayako e persino Mito e Haruko stavano ancora insieme ed erano coppie molto felici ed affiatate. Anche lui ed Hanamichi lo erano, in quel breve periodo il rossino era diventato una costante della sua vita, lo amava ogni giorno di più e sapeva che anche per l’altro era lo stesso.

 

Trascorrevano insieme la maggior parte del loro tempo libero, andavano a passeggiare, a mangiare fuori, al cinema o semplicemente se ne stavano a casa a parlare, insomma facevano tutto quello che le altre coppie normalmente facevano, mantenendo comunque intatta la loro indipendenza. Infatti più di una volta Hanamichi era uscito da solo con la sua banda, e lui se ne era rimasto a casa molto volentieri a guardare qualche partita in TV aspettando la sua telefonata che lo informava di come erano andate le cose che puntualmente sapeva sarebbe arrivata. A scuola sia nell’intervallo che nella pausa pranzo si trovavano nel tetto della scuola, e li abbracciati trascorrevano dei piacevoli minuti in completa pace e tranquillità, il rossino parlando e lui riposandosi appoggiando la sua testa al torace dell’altro. Ormai non si addormentava più in quei momenti era più importante per lui ascoltare quello che l’altro aveva da dirgli anche se molto spesso erano sempre le stesse cose, l’insegnante che faceva questo, lui che era un genio, le sgridate dei professori ecc.

 

Il loro rapporto si era fatto sempre più importante e solido e questo aveva giovato anche nella loro attività sportiva, infatti adesso si allenavano insieme e in partita il loro gioco di squadra era perfetto. Non gli davano più fastidio i velocissimi progressi del suo ragazzo, anzi lo incitava a migliorare sempre di più perché voleva che arrivasse ai suoi livelli il prima possibile. Comunque Kaede era sempre restio a fargli complimenti in quanto non era nel suo carattere essere prodigo di parole, ma quando gliene faceva erano sempre sinceri e la felicità negli occhi della sua testa rossa era la cosa più bella che avesse mai visto.

 

Dal punto di vista emotivo, quindi, si poteva dire che il loro rapporto era molto cresciuto, tuttavia dal punto di vista fisico, erano ancora in alto mare. In tre mesi i loro contatti di quel tipo erano stati solo tanti baci e qualche carezza audace.

 

Non che le occasioni fossero mancate, anzi vivendo praticamente da solo avrebbero potuto fare l’amore quando volevano, ma ogni volta che il volpino si lasciava prendere la mano e dopo una serie di baci appassionati riusciva a spingere il rossino sotto di lui, Hanamichi lo bloccava mentre tentava di infilare la mano nei suoi pantaloni e, poi, inventava una scusa per tornarsene a casa.

 

Kaede, comunque, aveva deciso di rispettare le decisioni del Do’aho ed aspettare finché non avesse ceduto, tuttavia i giorni passavano e l’altro non si decideva ancora.

 

Possibile che non lo desiderasse in quel senso oppure non voleva essere la parte passiva della coppia, era questo quello che Kaede aveva subito pensato e il pensiero gli aveva fatto accapponare la pelle. Insomma lui era un tipo freddo e solitario, ma in amore si era sempre immaginato come attivo.

 

Una volta aveva pure tentato di entrare in argomento ma Hanamichi era arrossito e aveva cambiato subito discorso.

 

Poi, Hanamichi un mese fa aveva avuto la brutta idea di confidarsi con Yohei sul fatto che ancora non lo avevano fatto. Fin qui nessun problema, significava che anche il Do’aho ci pensava, però insieme a Mito c’era anche Haruko, la quale nonostante fosse stata una confidenza da tenere nascosta, aveva finito con il dirlo sia ad Akagi che Ayako e un giorno mentre Hanamichi stava litigando con Ryota per una sciocchezza, la prima manager per difendere il suo ragazzo aveva tirato fuori tutta la storia. Rukawa ed Hanamichi erano diventati piccoli, piccoli mentre gli altri avevano cominciato a ridere. Peccato che gli altri fossero state le altre coppie felici, in quanto il fatto era accaduto durante una delle loro uscite tutti insieme.

 

Da quel momento loro due erano diventati lo zimbello della compagnia ed erano stati ribattezzati da Kyota come i due imbranati. Gli altri avevano dato spago al babbuino e adesso quando il volpino e il rossino entravano in una stanza in cui c’era qualcuno di loro la domanda di rito era "Ehi, imbranati lo avete fatto?".

 

Il do’aho neanche dopo questo però si era sbloccato mentre per il volpino la situazione si era fatta insostenibile.

 

Kaede non voleva obbligare Hanamichi e ne tanto meno gliene fregava qualcosa di quello che gli altri pensavano di lui, però non poteva più mentire a se stesso, lui lo desiderava, voleva fare l’amore con lui con tutto se stesso, voleva perdersi in lui.

 

Ed era per questo che aveva organizzato la serata di quella sera, Hanamichi diceva sempre che non era romantico e stavolta lo sarebbe stato, voleva aiutarlo a sciogliersi, a liberarsi dalla paura e dalla preoccupazione. Sarebbe andato tutto per il meglio ne era sicuro e domani mattina gli avrebbe dato il suo regalo di Natale e di anniversario. Chissà cosa avrebbe detto.

 

Per accertarsi di fare tutto per bene, in quanto anche lui era vergine e non voleva sbagliare qualcosa con Hanamichi infatti non se lo sarebbe perdonato per tutta la vita, aveva pure ingoiato il suo orgoglio ed era andato a parlare con Akira Sendo. Gli era sembrata la persona più giusta visto il grande grado di soddisfazione che ostentava il suo ragazzo Koshino. Gli aveva raccontato tutto e lui stranamente non lo aveva preso in giro, anzi si era dimostrato molto comprensivo e gentile. Gli aveva detto di andare per gradi, di non avere fretta, di invitarlo a casa, di organizzare qualcosa di piacevole che lo facesse stare a proprio agio, di iniziare i preliminari esplorando l’uno il corpo dell’altro e, poi, di lasciarsi trascinare delle emozioni e che, così, tutto si sarebbe risolto nel modo più giusto. Quando se ne stava andando, Sendo gli aveva dato l’ultimo consiglio usando queste parole "In amore certe volte bisogna cedere"

 

La conversazione era stata molto utile, aveva capito quello che doveva fare, pur di sentirsi finalmente completo con Hanamichi era disposto a fare l’uke anche se l’idea un po’ lo rivoltava, in quanto di natura avrebbe preferito condurre il gioco facendo il seme. Comunque, che succedesse quello che succedesse ormai era deciso quella sera lui e il suo Do’aho avrebbero fatto l’amore per la prima volta.

 

Tutto era pronto, aveva pianificato anche i più piccoli particolari.

 

Si era messo pure il vestito che Hanamichi aveva detto di preferire fra i suoi abiti, né troppo elegante né troppo sportivo, pantaloni e giacca blu su camicia bianca.

 

Aveva sistemato i suoi capelli neri e ora non gli rimaneva che attendere il suono del campanello in quanto era Hanamichi che doveva andare a prenderlo.

 

Non dovette, comunque, aspettare molto in quanto il rossino fu puntualissimo.

 

Kaede prese il suo soprabito e uscì nella notte ancora con un sorriso radioso e sincero che stupì piacevolmente il suo ragazzo.

 

FINE PROLOGO (secondo) – I DUE IMBRANATI

 

Kaede e Hana: Scusa Ise, ma cos’è questo schifo?

Ise Quale schifo?

Kaede e Hana: Questo capitolo, è bruttissimo anche se la parola è riduttiva per descriverlo.

Ise: Bhe, forse non avete tutti i torti, ma comunque non si cambia, è nato così e rimane così.

Kaede: Ma come hai potuto scrivere che io e Hana-chan non abbiamo ancora fatto niente?

Ise: Ah è questo che ti pesa, il fatto che siete due imbranati, comunque non preoccuparti è tutto sotto controllo.

Hana: Se questo sei tu a dirlo, allora è meglio che ci preoccupiamo sul serio.

Ise: In effetti, il prossimo capitoli si intitolo "Il rapimento".

Kaede e Hana: Chi è che viene rapito?

Ise: Non rompete, con queste inutili domande, lo scoprirete a tempo debito.

Kaede e Hana: No lo vogliamo sapere adesso.

Ise: Scordatevelo.

 

L’ANGOLO DI ISE

Qualsiasi commento sia positivo che negativo potete farmelo pervenire tramite la seguente E-mail: denise-alessandro@libero.it

 


 

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