Disclaimers: Questi pg non saranno mai miei -.-

Note: Il copyright della lettera è mio di me... l'avevo scritta per un uomo che ho amato, ma che ha solo fatto danni nella mia vita è_é


 

Anime gemelle

di Seimei


Sera. Casa di Kaede Rukawa. Il ragazzo è a casa sua e scrive seduto alla scrivania. 


Caro Hanamichi, 

Ti scrivo questa lettera perché oggi è un giorno importante, almeno per me. 

Cinque giorni fa, c’è stata l’ultima grande esplosione d’amore fra noi. 

Ti ricordi? Spero tanto di sì. 

Spero che tu non l’abbia scordato, perché io non l’ho fatto. 

Non ho dimenticato il tocco caldo delle tue mani, il peso sicuro del tuo corpo sul mio, il sapore dolce della tua bocca premuta contro la mia. 

Lo so che tra noi non ci sarà mai più niente, ma non sopporto il fatto che tu continui a negare anche quel poco che c’è stato. Perché non riesci ad ammettere, almeno con te stesso, che non era solo un gioco, che non era solo per soddisfare i tuoi istinti, ma che era un sentimento forte e speciale quello che ci univa. 

Odio vederti negare, odio sentire la tua bocca che mi sfotte o che mi ignora. 

Perché non possiamo tornare ad essere quello che eravamo, due ragazzi legati da un’amicizia vera e profonda, due persone che insieme hanno affrontato e superati ostacoli come il pregiudizio e i pettegolezzi. 

Insomma, perché non riesci a far tesoro di quello che c’è stato e conservarlo nel cuore come un’esperienza unica e preziosa da ricordare per tutta la vita? 

O forse non è stato bello? 

Perché per me lo è stato, e tanto. 

…per me era amore… 

E per te? 

Credo che la risposta sia ovvia. 

Per te non ha significato niente. 

Era solo un modo facile e divertente per avere ciò che ti interessava. 

E non credere che non lo sapessi. Era fin troppo evidente. 

Ma il desiderio di stare con te, abbracciarti e baciarti era più forte della ragione e non mi lasciava altra scelta se non accettare le tue condizioni. In fondo qualche allenamento extra e non poterti abbracciare in pubblico non erano che un prezzo misero per vedere realizzato il proprio sogno… 

Ti sogno ancora sai? Ogni tanto mi capita… 

E allora sono felice perché capisco che la mia mente non ti ha cancellato, ma che resterai sempre un tenero ricordo, il mio tenero ricordo.

E anche se ora sei solo un fottuto bastardo che pensa di potermi ancora sfruttare a suo piacimento, io non dimenticherò quel Kaede dolce e gentile che mi ha fatto tanto innamorare di lui.

Quel Kaede che è da qualche parte dentro di te, sotto quella finta aria da super figo che ti sei costruito addosso, forse per non soffrire quando pian piano ti stavi rendendo conto che ti piaceva quello che era nato fra di noi. 

Sai cos’è successo? Sai perché noi due non stiamo più insieme come prima? 

Perché tu sei solo uno stronzo codardo di merda, che non ha avuto il coraggio di dire: 

‘Sì, mi piace stare con lui! E a voi non ve ne deve fregare niente perché le vite sono le nostre e se avete tanta voglia di sfottere è solo perché vorreste quello che abbiamo noi e siete solo invidiosi!’ 

Se avessero sfottuto me perché mi piacevi tu, io avrei avuto il coraggio di mandare tutti a cagare e di dirgli in faccia che quello che faccio io sono solo affari miei! 

Ma tu non sei stato in grado capire che l’opinione della gente non è importante come sembra e che quello che conta sono solo i nostri cuori… 

Ora ti saluto perché ti ho già rotto abbastanza… 

Spero che in un modo o nell’altro tu mi dia una risposta… 

Forse un giorno capirai che il nostro rapporto era giusto e bello e ti pentirai di averlo troncato così. 

E forse, quel giorno, vorrai anche provare a ricostruire quello che ora non c’è più… 

Spero che quel giorno arrivi il più velocemente possibile. 

Perché il resto della mia vita vorrei tanto passarlo con te… 

…Con il cuore e con la mente… 

…Ti amo… 

tuo per sempre 

Kaede 





Stessa sera. Casa di Hanamichi Sakuragi. Il ragazzo scrive sdraiato sul letto. 





Caro Kaede, 

non sono abituato a scrivere e nemmeno mi piace farlo, forse perché non ne sono mai stato capace, ma in questo caso mi sono obbligato a farlo, perché è troppo importante. 

Ti scrivo per dirti che ho sbagliato. 

Il grande tensai ha clamorosamente toppato. 

Sono uno stupido, uno stronzo e un codardo. 

Non mi merito uno come te. 

L’altra sera sono stato talmente pessimo con te da rasentare lo schifo assoluto. 

Come ho potuto dirti che non me ne fregava niente di te e che non volevo che il mondo pensasse che sono solo un fottuto gay di merda perché sto con te? 

Davvero non lo so da dove mi sono uscite quelle dannate parole… 

Le ho dette d’istinto senza pensare. 

Se mi fossi fermato a riflettere avrei realizzato che a me piace stare con te. 

Anzi, no. 

Io adoro stare con te! 

Guardare i tuoi occhi, annusare la tua pelle, baciare le tue labbra.

Questi due giorni senza di te sono stai un inferno. 

Pensavo che lontano da te mi sarei sentito meglio, ma non è stato così. 

Avevo troppa paura del giudizio della gente, di quelli che per sfotterti ti dicono ‘frocio del cazzo’ o ‘gay di merda’ o ‘mezza checca’ o ancora peggio ‘piglia in culo’. 

Dico ancora peggio perché a me fare l’amore con te piace un casino. 

E non solo perché è eccitante e mi fa godere, ma perché ti amo. 

Ti amo sul serio. 

E se il mondo non capisce che il nostro è vero amore vada pure a farsi sfottere.

D’ora in poi esistiamo solo tu, io e la palla da basket. 

Tu e il basket, i miei due soli grandi amori. 

Nient’altro. 

Non voglio dover rendere conto a nessuno di ciò che provo. 

Non a mia madre, non al Gorilla, non ai professori, a nessuno. 

D’ora in poi ci saremo solo tu ed io e il nostro grande amore. 

Lo so che sono ripetitivo, ma non sono molto bravo a scrivere lettre. 

Però so cosa provo, l’ho capito non vedendoti per questi due giorni. 

L’ho capito quando qualcuno mi ha chiesto come mai non eri presente agli allenamenti. 

E a quella domanda io mi sono sentito morire. 

Anche se non capivo il perché di quel vuoto dentro. 

Per fortuna che c’è Yohei. 

Un grazie enorme lo devo anche a lui. 

È stato lui a farmi capire che quel vuoto che avevo sentito dentro significava che ti amo da impazzire e che non posso stare senza di te, nemmeno per un attimo. 

Non avevo il coraggio di ammettere i miei sentimenti. 

Sono un cretino, lo so. 

Ma tu mi conosci. 

Non avrei mai ammesso di essere diverso da come credevo di essere. 

Un fiero maschio eterosessuale innamorato di Haruko. 

Invece non sono questo. 

Sono un fiero maschio omosessuale innamorato di te. 

Spero soltanto che saprai perdonarmi per tutto il male che ti ho fatto. 

Ti chiedo scusa amore mio, dal profondo del cuore. 

…Con il cuore e con la mente… 

…Ti amo… 

tuo per sempre 

Hanamichi 



Il giorno dopo, all’istituto Shohoku. 



Rukawa e Sakuragi sono entrambi davanti al proprio armadietto. Armeggiano qualche secondo con il lucchetto e poi lo aprono. Entrambi hanno ricevuto una lettera. 

Sakuragi è stupito. Chissà chi è il mittente. Ma poi riconosce la calligrafia. E il cuore si stringe. 

Rukawa è abituato a trovare lettere nell’armadietto. Ma quella lettera è la prima di cui gli importa qualcosa. Perché quel ‘Rukawa’ scritto velocemente sulla busta è stato tracciato da una mano inconfondibile. 

Leggono le righe con avidità, ma anche con timore. Poi le ultime righe. Identiche. Le stesse parole. La prova definitiva che loro sono davvero un solo cuore e una sola mente. 

Entrambi sorridono, nello stesso istante. 

Poi si lanciano alla ricerca dell’altro. 

‘Dove sei?’ questa la domanda, anzi, l’invocazione, che martella nelle teste dei due ragazzi. 

D’istinto si dirigono verso la palestra ed è lì che si incontrano, proprio sulla porta. 

Si guardano in silenzio. Le parole non servono. 

La sera prima entrambi si sono scritti una lettera. Nello stesso istante, il giorno dopo, l’hanno infilata uno nell’armadietto dell’altro. 

Contemporaneamente le hanno lette e contemporaneamente hanno sorriso. 

La chiusa delle lettere è identica. 

…con il cuore e con la mente… 

Entrambi lo sanno. 

E ora, semplicemente, stanno lì a fissarsi davanti alla porta chiusa della palestra. 

Inizia ad arrivare gente. Ma loro non si muovono. 

Il Rukawa Shitenai cerca di mettersi in mezzo, ha paura che il terribile rossino stia per fare qualcosa di tremendo al loro adorato figone. 

Ma Rukawa le scaccia con disprezzo. 

‘Nessuno deve disturbarmi mentre guardo l’uomo che amo’ urla il volpino, adirato. ‘Kaede…’ 

Hanamichi si avvicina al compagno e lo attira a sé. 

Poi lo bacia. 

Ed è un bacio vero, un bacio dato con tutto l’amore che i due ragazzi riversano uno sull’altro. 

Molti li guardano stupiti.

Yohei sorride, nascosto dietro una colonna. 

Il suo compito è terminato. 

Aiutarli è stato difficile ma alla fine era riuscito. 

Sapeva che quei due avevano bisogno di aiuto. 

Parlando con Hanamichi era riuscito a fargli capire che lui e Rukawa sono legati a doppio filo, che hanno un destino comune, segnato dal basket e dall’amore che li attira l’uno verso l’altro. 

I due ragazzi si stavano ancora baciando. Grazie ai loro sentimenti e ad un vero amico, avevano capito di essere fatti per stare insieme. Ora sapevano che l’esistenza dell’uno non aveva senso senza l’altro e che, senza dubbio, erano due autentiche anime gemelle.



OWARI 



Sei-chan: scusate per il finale ma non mi è venuto in mente niente di meglio!
Ru: Non ti preoccupare… in fondo come storia non è proprio schifosa!
Sei-chan: Forse è un po’ troppo drammatica…
Hana: Ma no, che dici… magari un tantino!
Ru: L’importante è che alla fine io e Hana-chan stiamo insieme!
Hana&Ru: Pciù Pciù! Smack! Smack!
Sei-chan: E basta, per favore! Mi fate venire il diabete!
Ru&Hana (imperterriti): Smack!

Sei-chan: Ossignur! Questi due mi faranno impazzire. Comunque, i personaggi di Slam Dunk sono © del mio mito Takehiko Inoue e di tutta quelle altre stupende e meravigliose persone che già ho citato nei disclaimer dell’altra mia fic. 

La lettera di Kaede per Hanamichi, invece, era stata scritta da me tempo fa per una mia vecchia fiamma e, dopo averla ritrovata, ho pensato bene di adattarla a Ru-chan! Spero di aver fatto un buon lavoro (Ru: Ma se hai scritto la fic in un quarto d’ora? Sei-chan: e tu di che t’impicci? Torna a baciarti con coso là… Hana&Ru: Coso a chi? Sei-chan: sì, va beh, io ci rinuncio…) 

Con questo vi saluto e vi sbaciucchio (No, Ru, non come fate tu e Hana… Ma tutti a me!) 
A tutti voi che mi sopportate: Vi voglio bene! (Soprattutto a Angie, Ria e Miyu!) 
Seimei 



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