Titolo: Angelo custode
Autore: ki_chan
Parte: 7
Pairing: Fabio x Andrea
Raiting: pg13
Angelo custode
Capitolo VII
Agli
allenamenti di pallanuoto arriviamo in ritardo. Anche questa volta per colpa
mia ... si sa che sono un ritardatario cronico. Quando arriviamo a bordo vasca
gli altri stanno già facendo gli esercizi di riscaldamento prima di entrare
in acqua. L'allenatore ci fissa con sguardo truce per tutto il tragitto tra
gli spogliatoi e il bordo vasca. Ad essere sincero guarda in modo truce solo
il sottoscritto ... come sempre!! Mi vede come il diavoletto tentatore che porta
il suo pupillo, Fabio, sulla cattiva strada. Oddio lui è il primo a spettegolare
sul nostro conto ... lui, però, a differenza degl'altri ha il buon gusto
di non farlo di fronte a noi.
Io assumo la mia solita espressione da bambino che si pente profondamente delle
sue colpe e chiede perdono alla mamma arrabbiata. Lui mi fissa scuotendo la
testa e dice:
" A cosa è dovuto questa volta il vostro ritardo? "
Io
non rispondo e gli do il colpo di grazia abbassando ancor più la testa
guardandolo con due occhioni da cucciolo ... nessuno può resistere ai
miei occhioni. Se poi proprio non cede si passa agli occhioni da cucciolo velati
di lacrime e non ce né più per nessuno. Fabio poi proprio non
resiste!!
Lo so, lo so ... sono falso come Giuda però bisogna pur sopravvivere
in qualche modo.
L'allenatore mi fissa e apparentemente seccato dice:
" Lasciamo perdere ...mettetevi a fare gli esercizi anche voi "
Mentre facendo stretcing l'allenatore gira un po' tra di noi. Si ferma di fronte a Fabio e lo fissa un po' stupito e io incuriosito smetto un istante. L'allenatore si volta verso di me e sorridendo mi dice:
" Avevi fame?! "
All'inizio
proprio non capisco a cosa si riferisca poi mi ricordo il morso che gli ho dato
la notte passata. Credo di non essermi mai sentito così in imbarazzo.
Sento il viso andarmi a fuoco e l'unica cosa che riesco a fare è cercare
disperato lo sguardo di Fabio. Anche lui a smesso di fare gli esercizi, come
il resto della squadra, d'altronde. Sembra imbarazzato, mai come me, forse più
per avere tutti gli occhi degli altri su di lui che per quello che quel morso
potrebbe mettere in testa a quei maniaci che pensano solo a quello ... o meglio
pensano solo a Fabio ed io a letto insieme. Sono malati!!! Non oso immaginare
cosa stiano pensando.
Arrossisco ancor di più. Fabio finalmente ricambia il mio sguardo e mi
sorride. È così rassicurante che riesco a dimenticarmi anche di
quei pervertiti dei nostri compagni.
" Oddio allora ci hanno dato dentro per davvero dopo la festa ... guarda che morso "
Giuro che la tentazione di strozzare Lorenzo è tanta!! Seccato dico:
" Ma non avete niente di meglio a cui pensare?? "
" E dai piccolo, non te la prendere. Noi vorremmo solo vedervi felici ... insieme "
Quando
Gabriele lo dice io mi sento terribilmente triste. È più forte
di me, ma non riesco proprio a non pensare a quanto debba essere doloroso e
triste per Fabio essere innamorato di una persona che non è in grado
di ricambiare e quanto debba essere penoso stare a sentire le loro chiacchiere
su di noi.
È stupido ma mi sento terribilmente in colpa, perché è
colpa mia se Fabio non potrà raggiungere questa felicità e allo
stesso tempo non sopporterei se trovasse la felicità con un altro ragazzo.
Evidentemente il mio turbamento è ben visibile a tutti perché
Fabio mi si avvicina e dolcemente dice:
" Lasciatelo in pace, non vedete che è in imbarazzo?! "
"
Sempre pronto a proteggerlo ... siete così teneri!! ... dai forza, per
oggi basta esercizi entrate in acqua "
*** ***
Quando Fabio ed io andiamo finalmente negli spogliatoi dopo l'allenamento, ormai tutti se ne sono andati già a casa. Per una volta ne sono molto felice. Per tutto il tempo sono stato molto a disagio davanti a loro. Quando Fabio mi ha confessato i suoi sentimenti ci siamo promessi che non sarebbe cambiato nulla fra noi ma devo abituarmi all'idea perché è come se ogni cosa me lo ricordasse e anche se il suo sentimento mi fa sentire molto protetto e amato questo non allevia il mio senso di colpa e la mia inquietudine.
Ci infiliamo sotto la doccia senza dire una parola. Fabio sembra un po' a disagio, o forse sono solo io a sentirmi nel posto sbagliato. Mi vergogno da morire però non voglio condizionare Fabio. Si insapona dandomi le spalle. Io rimango immobile a fissarlo. Non so proprio cosa fare, vorrei dirgli qualcosa per fargli capire che non mi da fastidio anche se mi guarda mentre mi faccio la doccia ... oddio se mi guadasse mi sentirei tremendamente in imbarazzo però mi da fastidio costringerlo a comportarsi in questo modo. In poche parole sono un pazzo furioso! Penso troppo. Sono ancora immobile a fissarlo imbambolato quando Fabio finalmente si gira verso di me e guardandomi mi dice:
" Che succede?? Come mai stai lì immobile? "
" Nulla! ... volevo solo dirti che puoi guardarmi quanto vuoi ... "
Ok, sono tutto scemo!! Che cavolo gli vado a dire? Ora cosa penserà? Provo a rimediare:
" Si, insomma ... voglio dire ... non devi pensare che ora mi dia fastidio se mi guardi o ti comporto in un certo modo, non mi imbarazza ... ... almeno non più di quanto non mi imbarazzasse prima! "
" Però ti imbarazza tremendamente dirmelo ... sei così carino quando arrossisci "
" Piantala!! "
" Ma mi hai appena detto che non ti da fastidio se mi comporto in un certo modo "
" Beh non ti aspettare che non ribatto! "
Sorride e mi sospinge sotto il getto dell'acqua dicendo:
" Lavati che è meglio! Già sei lungo come la fame a preparati, se poi stai lì imbambolato ammaliato dal mio splendido corpo, non torniamo più a casa!! "
" Non ti stavo fissando!! "
Rimango un po' sotto il getto caldo dell'acqua senza fare nulla, semplicemente lasciandomi coccolare dell'acqua calda. Poi cambiando leggermente discorso dico:
" Mi dispiace per tutte le stupidaggini che dicono su di noi "
" Non è mica colpa tua ... "
" Lo so, però devono darti molto fastidio tutte quelle chiacchere ..."
" No, affatto! "
" Come possono non darti fastidio e farti soffrire!! "
" Mi fanno illudere di avere qualche speranza con te "
Mentre lo dice chiude il rubinetto dell'acqua e avvolgendosi un asciugamano attorno alla vita esce dalle docce a va a cambiarsi.
" Cattivo!! Aspettami! "
Gli urlo quando ormai è nell'altra stanza.
" Se non ti dai una mossa è la volta buona che ti lascio qui! "
Mi lavo in fretta. Ho sempre odiato farmi la doccia in fretta. Per me la doccia deve essere una cosa rilassante, soprattutto dopo un allenamento, non ha senso far tutto di corsa, si sa poi che sono pigro di natura.
Mi
avvolgo attorno alla vita un asciugamano e di corsa raggiungo Fabio. Forse per
il pavimento bagnato, forse per le ciabatte scomodissime per correre, quando
sono di fronte a Fabio perdo l'equilibrio. Vedo il terreno avvicinarsi sempre
più al mio povero naso, mi preparo all'impatto inevitabile e violento
quando sento un braccio caldo cercare di sorreggermi all'altezza del petto.
Non capisco benissimo cosa succeda in quella manciata di secondi. Mi ritrovo
lungo e disteso per terra ma non sono il solo a terra e non mi sembra di essermi
fatto male da nessuna parte. Il calore delle braccia che mi avvolgono così
protettive contrastano con il freddo delle piastrelle bagnate. Rabbrividisco
e cerco di mettermi in ginocchio per vedere se Fabio si è fatto male.
Mi sentirei terribilmente in colpa.
Fabio è su un fianco.
" Va tutto bene?? "
Si gira appoggiando la schiena sul pavimento ma il viso sembra sofferente mentre con la mano si tiene la spalla. Evidentemente si è fatto male quando ha tentato di sorreggermi ,oppure è caduto con la spalla.
" Oddio ti sei fatto male?? "
Mentre lo dico mi metto cavalcioni sulle sue gambe e con le mani vado a tastare la parte lesa.
Lui sembra stupito e anche un po' a disagio. Sembra arrossire sotto la smorfia di dolore.
" Sto bene!! Mi fa solo un po' male la spalla ... non preoccuparti "
" Sei sicuro? "
" Si ... - si tira su appoggiandosi su un gomito - ma ora alzati ... per favore "
Mi
rendo conto solo ora in che posizione dannatamente sconveniente mi trovo. Sono
seduto sulle sue cosce con solo un misero e piccolissimo asciugamano semi slacciato
che mi copre appena il sesso lasciando ben in vista i fianchi e il ventre. Ma
soprattutto sento le sue cosce, muscolose e leggermente pelose, sotto le mie
gambe nude, dalla coscia fin su ai glutei.
Solo ora mi rendo davvero conto di quanto siano calde le sue gambe e di quanto
sia morbida la sua pelle. Sconvolge anche me rendermi conto che quel tocco intimo
e particolare non mi infastidisce affatto ... anzi.
Lo guardo tremendamente imbarazzato senza riuscire a muovermi , cercando di
scacciare questa piacevolissima sensazione che mi sta invadendo. Ho ancora le
mani sulla sua spalla, anche lì la sua pelle è così vellutata.
Senza nemmeno accorgermene faccio scivolare le mani lungo tutto il suo petto,
giù fino al suo ventre, non in una carezza sensuale ma semplicemente
in un tocco titubante, quasi impercettibile.
È il suo corpo che si contrae appena sotto il mio a scuotermi.
Cosa cavolo mi passa per la testa?
Mi alzo di scatto e gli do una mano a fare lo stesso. Sembra turbato.
Che comportamento ignobile. Comportarmi in questo modo anche se sono a conoscenza
di quello che prova. Chissà cosa penserà di me ...
Sto per chiedergli perdono quando l'allenatore entra negli spogliatoi.
" Siete ancora qui? "
Nessuno dei due ha il coraggio di rispondere. Ci scruta un attimo poi mi guarda e dice:
" Cosa è successo? ... Non stavate facendo delle porcate vero?!"
Gli rispondo con un filo di voce, mi sento già abbastanza in colpa per quello che è successo senza aver bisogno dei suoi rimproveri:
" Fabio si è fatto male a una spalla ... "
Lui
almeno potrà controllare che non si sia fatto male seriamente. Mi guarda
e capisco dal suo sguardo che ha capito subito che è tutta colpa mia.
Sono stupido, lo so, però mi sento davvero uno schifo.
L'allenatore si rivolge a Fabio dicendo:
" Tralasciando il come, dove ti sei fatto male? "
Fabio facendo segno con la mano dice:
" Qui, ma non è niente ... "
" Questo lascialo decidere a me "
Mi siedo sulla panca mentre l'allenatore cerca di capire l'entità del danno. Io mi sento davvero uno schifo ed evidentemente è ben visibile sul mio volto perché l'allenatore mi si avvicina e scompigliandomi un po' i capellini dice:
" Non fare quella faccia, non è nulla di grave! È solo uno stiramento muscolare. Appena arrivate a casa mettigli su un po' di crema per i dolori muscolari e in un paio di giorni è a posto! "
" Io?? "
" Di chi è la colpa?! Almeno cerca di darti da fare come infermiere! "
" Non sei arrabbiato?? Fra un paio di giorni c'è la partita e io ti ho rotto il tuo miglior giocatore ... "
" Non me lo ricordare!! Comunque giocherai tu al suo posto ... "
" Cosa?? No, ti prego!! Non ti sembra una scelta avventata?? Vuoi proprio perderla quella partita "
" Ormai ho deciso! "
Non faccio in tempo a ribattere che mi ha già voltato le spalle e si dirige verso la porta. Mi giro sconvolto verso Fabio che per tutto il tempo è rimasto in silenzio. Se la ghigna divertito ...mi aspettavo un po' di sostegno da parte sua.
" Stava scherzando vero?? "
" Non credo ... "
Si trattiene a stento dal ridere e io comincio anche ad arrabbiarmi:
" Ma io non voglio!! Lo sai che quando gioco una partita comincio ad agitarmi e faccio solo pasticci!! "
" Quando non fai pasticci?? "
" Simpatico!! "
" Dai non preoccuparti, dopo domani sarò in piena forma "
Ci
vestiamo senza aggiungere altro. Vedo Fabio un po' in difficoltà quando
devo mettersi il maglione. La spalla deve fargli davvero male. Mi avvicino per
dargli una mano. Gli faccio scivolare la lana lungo le braccia. Quando passa
la testa dal collo del maglione i nostri visi sono così vicini che posso
sentire il suo respiro caldo contro la mia pelle. Mi fissa e i suoi occhi mi
sembrano ancora più grandi mentre il suo sguardo dolce mi accarezza.
Non riesco a non arrossire. Che situazione assurda. Non mi allontano di un solo
millimetro ma abbasso il viso e comincio a litigare con il maglione mentre cerco
di farlo scivolare lungo il petto. In realtà non sarebbe un'operazione
così impossibile se non fossi così agitato e le mani non mi tremassero
in questo modo scandaloso. Fabio avvolge con la mano la mia che strattona disperata
la stoffa sottile. E con un semplice gesto fa scivolare il maglione fino alla
vita.
Poi con dolcezza mi posa le labbra sulla fronte e mi da un bacio leggero. Le
sue labbra sono calde e morbide ... sono molto piacevoli.
" Grazie "
Mi sussurra a pochi centimetri dalla pelle. Io non ho il coraggio di alzare il viso però posso immaginare quanto sia dolce e ... ... bella la sua espressione.
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