Titolo: Angelo custode
Autore: ki_chan
Parte: 6
Pairing: Fabio x Andrea
Raiting: pg13
Angelo custode
Capitolo VI
Quando
mi sveglio sono ancora imbambolato e stordito per il troppo alcool. Appena cerco
di aprire gli occhi la testa mi sembra scoppiare. Ci metto qualche istante a
rendermi conto che non è la mia stanza.
Il letto sfatto su cui giaccio è quello di Fabio e il cuscino su cui
appoggio il viso ha il suo profumo. Cerco di ricordarmi cosa è successo
ieri sera e perché ora sono nel suo letto. Ma l'unica immagine che mi
viene alla mente è quella di Fabio ed io sul letto e io che cerco di
. . o mio Dio!!!
Non è possibile!
Mi metto seduto di scatto e con la mano tremante vado a controllare che al di
sotto del piumone ci siano i boxer a coprire le mie intimità. Ma la sensazione
di essere nudo è avvalorata dalla mia mano.
Comincio seriamente a temere per la mia integrità.
Non
è normale essere nudi nel letto del proprio migliore amico. Amico gay
che per di più si diverte a molestarti sessualmente. E se noi avessimo...??
Se lui avesse?? Non è possibile!!
Dovrei ricordarmelo, non è una cosa che si può fare senza rendersene
conto anche se ubriachi!! Deve essere traumatico. Si, insomma Fabio non ce l'ha
piccolissimo quindi...
Ok,
calma!!! Sto entrando in panico!! Un bel respiro profondo!! Ragioniamo con calma
e senza pensare alle parti intime di Fabio e soprattutto senza immaginarmi la
scena!!
Se davvero mi avesse... beh si abbiamo capito, mi farebbe male, no?? Sono vergine
quindi... o forse lo
ero??
In quel momento Fabio entra in camera e devo essere l'incarnazione del terrore. Fisso di fronte a me con gli occhi a palla colmi di puro terrore. Stringo con nervosismo il lenzuolo tra le dita e se tutto va bene sto anche tramando come una foglia.
Lo fisso interrompendo il fiume di pensieri catastrofici e lo fisso sperando in una spiegazione o qualcosa che mi faccia capire. Lui è tranquillo e sorridente. Mi porge una tazza di caffè fumante e sedendosi su una sedia ai piedi del letto mi dice:
" Cosa c'è? Sei pallido. Stanotte ti ho strapazzato troppo? "
Credo d'aver perso dieci anni di vita!! La voce mi trema come non mai quando gli chiedo:
" L'hai fatto davvero? Mi hai scopato? "
Mi fissa stupito e un po' preoccupato.
" No, stupido! Credi davvero che avrei potuto? "
Appena riesco a respirare di nuovo e a smetterla di esultare nella mia mente per la mia ritrovata verginità, gli chiedo:
" Perché sono nudo?? E per di più nel tuo letto?? "
" Non per mia volontà, te l'assicuro. Contando anche che mi hai torturato tutta la notte continuando a strusciati addosso col tuo caro corpicino caldo e libidinoso "
" Non è possibile!! È più credibile il contrario!! "
" Le vedi queste occhiaie - mentre lo dice mi indica gli occhi effettivamente segnati da profonde occhiaie - sono dovute al fatto che ti sei addormentato alle cinque di mattina e solo allora ho trovato un po' di pace! "
" Le tue occhiaie non sono una prova sufficiente! Non dimostrano il mio comportamento lascivo nei tuoi confronti!! "
Mi guarda divertito qualche istante poi si alza in piedi e appoggia la tazza di caffè sulla scrivania. Mi chiedo cosa abbia in mente quando si slaccia i pantaloni e li lascia scivolare fino alle caviglie e dice:
" Questa è una prova sufficiente? "
Sento
il gelo scorrermi nelle vene mentre seguendo il suo indice puntato sulla gamba
destra scorgo il segno di un morso a metà coscia. Nell'interno.
Vorrei morire per la vergogna. Sono davvero stato io a fargli quello?? Arrossisco
fino alla punta dei capelli e abbassando lo sguardo bofonchio:
" Ok, forse questa prova mi potrebbe convincere! Sei sicuro che noi non... "
" Te lo giuro! "
" Perché?? Perché non l'hai fatto, intendo. Lo dici sempre che vorresti farlo, ne avevi la possibilità e a quanto pare io non ero molto riluttante! "
" Non l'ho fatto perché so che ti avrei ferito con il mio comportamento! Non ho intenzione di rovinare la nostra amicizia per una notte di piacere! "
" Grazie "
Mi sorride semplicemente e riprende in mano la tazza di caffè. Fissa il liquidi scuro per parecchi istanti. Sembra pensieroso. Faccio un respiro profondo e comincio a parlare:
" Riguardo a ieri sera . Devo chiederti scusa . Ti ho detto delle cose orribili e il mio comportamento è stato penoso!! Mi sono comportato come un bambino! "
" Ci ho pensato a lungo, tutta la notte per l'esattezza, ma non ho davvero capito perché te la sei presa tanto con Daniele! "
" Ho avuto paura ... ed ero geloso marcio della vostra amicizia. Quando ho visto come siete in confidenza mi sono sentito perso, ho avuto paura che potessi preferire la su amicizia alla mia. E ho ancora paura. Io senza di te mi sento perso... Ti prego, promettimi che non mi lascerai mai da solo, che mi considererai sempre un amico speciale "
" Non hai nulla da temere, nessuno potrà cambiare quello che c'è tra noi. Noi saremo sempre amici "
" Mi consideri il tuo migliore amico? "
" Certo! "
" Se è così allora perché non mi racconti mai nulla di te? Me ne sono reso conto ieri, io praticamente non so nulla. Pensavo di conoscerti ma non è così, come può esserlo se non so niente di te? Io ti racconto mille cose, non c'è nulla che tu non sappia di me però io cosa so di te? Nulla. Non sapevo nemmeno dell'esistenza di questo Daniele. A lui probabilmente racconti un sacco di cose . "
" Ma... "
" Lasciami finire per favore. Sai perché ho pensato che ci fosse del tenero tra voi? Perché io non so nulla della tua vita sentimentale, non me ne parli mai, come non mi parli di un sacco di altre cose. È la stessa cosa di quando ho saputo che sei gay, l'ho saputo per caso. È così che mi ritieni il tuo migliore amico? "
" E' il mio carattere, non dico che sia giusto, ma mi risulta difficile parlarti di certe cose, parlati di me "
" E' colpa mia vero? Perché sono sempre troppo chiassoso e assordante?! Ti opprimo con le mie chiacchiere ma cercherò di cambiare! Io voglio sapere tutto di te "
" Non è colpa tua! A me piace stare in silenzio e ascoltare i tuoi discorsi, mi piace essere invaso dalla tua energia, dalla tua vitalità. Mi piace starti accanto in silenzio. Non chiedermi di essere espansivo quanto te, però. Quando tengo tanto a una persona mi risulta difficile riuscire a parlare liberamente di me stesso. "
" A me non basta più il tuo silenzio, però. "
" D'accordo allora, cosa vorresti sapere? "
" Hai un ragazzo adesso? "
" No "
" Non mi hai mai parlato della tua vita sentimentale. "
" Davvero vuoi che ti racconti le mie storie passate? "
Annuisco semplicemente con la testa. Fabio aspetta un attimo, poi ricominci a parlare:
" Il mio primo ragazzo è stato Filippo, ti ricordi il supplente di ginnastica che è venuto in terza liceo? "
" Quello? "Filippo"?? Si chiamava così? ... Mi è sempre stato antipatico!!"
E ora capisco anche il perché mi stava tanto antipatico!
"
Guarda che è ancora vivo, non c'è bisogno di parlarne al passato.
Siamo stati insieme due anni, poi si è dovuto trasferire. Poi ho avuto
un'altra storia abbastanza seria con un ragazzo al mare e... beh qualche
relazione di un paio di settimane. Tutto qua. La mia vita amorosa non è
delle più interessanti! "
" E ci sei andato a letto con tutti questi? "
" Alcuni sì, altri no "
" E con "Filippo"? "
Non so davvero perché gli sto chiedendo queste cose. Ammetto che questo mistero e silenzio sulla sua vita sentimentale mi ha sempre incuriosito molto e reso inquieto. Non ne conosco il motivo. Però non riesco davvero a pensarlo insieme a un ragazzo, tanto meno in atteggiamenti intimi.
" Sì. "
Davvero non mi spiego il nodo allo stomaco che mi viene non appena risponde. Forse solo perché mi immagino i loro corpi avvinghiati e mi sembra una cosa tanto... sbagliata. Perché non me ne sto un po' zitto ogni tanto?? Era meglio non sapere, mi sarei risparmiato questa sensazione di disagio e di fastidio. Forse sono troppo possessivo nei suoi confronti, mi da fastidio che possa aver avuto certe relazioni con altre persone. Forse perché so bene che la nostra amicizia non potrebbe competere con l'amore e io sarei messo da parte. Però Fabio lo vorrei solo per me, vorrei che guardasse solo me, che fosse gentile solo con me... sono davvero un egoista.
" Perché quella faccia? "
La sua voce mi scuote dai miei pensieri. Certo la verità non poso dirgliela, non tutta almeno. Ieri sera è stato molto chiaro a riguardo. Praticamente mi ha detto che non devo intromettermi con le sue relazioni e non posso volerlo solo per me. Mi assale ancora la tristezza a pensare al suo tono duro:
" Ho sempre evitato di pensare hai risvolti pratici della tua omosessualità! "
"
Mi dispiace davvero che le mie tendenze sessuali ti sconvolgano però
io sono fatto così. Non posso
cambiarlo. L'unica cosa che posso fare è non parlartene . "
" Non mi sconvolge, solo... non riesco a pensarti a letto con un uomo... a dir la verità nemmeno con una donna. "
Rimaniamo in silenzio qualche minuto, io non ho il coraggio di chiederglielo però zitto non ci so proprio stare e alla fine con un filo di voce gli chiedo:
" E ora? C'è qualcuno di particolare nel tuo cuore? "
Mi fissa stupito e sembra indeciso cosa rispondermi. Ma alla fine mi dice:
" Si. "
" Chi è?? "
" Non.... "
Mi arrabbio quando mi rendo conto che non vuole rispondermi. Mi arrabbio perché proprio non capisco il suo comportamento. La mia voce è leggermente tremolante e alterata quando gli chiedo:
" Perché non vuoi dirmelo?? Scommetto che Daniele lo sa. Magari l'hai detto anche a Gabriele e a un sacco di altre persone. Tranne a me!! "
" Vedi, sono convinto che ci siano cose che si possono dire a certe persone e ad altre no. Tu sai cose che altre persone non sanno ma questa non me la sento di dirtela. "
" Non ti fidi di me? È questo il motivo?? O cos'altro? "
" No, te l'ho spiegato il motivo. Ci sono cose di me che non voglio tu sappia "
" Sai invece cose credo?? Che non te ne frega nulla di me, che per te la nostra amicizia non valga nulla! "
" Non è così!!"
" Allora dimmelo "
Rimane in silenzio, tiene lo sguardo fisso sul pavimento. Sembra triste. Sto per ricominciare a parlare, ancora più arrabbiato, ma Fabio mi precede. La sua voce è poco più che un sussurro:
" Sei tu. "
Trattengo il respiro e la rabbia sparisce all'istante. Lo fisso incredulo. Non sono sicuro di aver capito bene. In quel momento alza lo sguardo e ci guardiamo fissi negli occhi. Non ho il coraggio di chiedergli di ripeterlo. Ma Fabio, forse capisce, ricomincia a parlare:
" Mi sono innamorato di te - Rimane in silenzio qualche istante e abbassa di nuovo lo sguardo inquieto - Ti prego non t'arrabbiare! "
A quelle parole l'unica cosa che mi viene in mente è che vorrei abbracciarlo e fargli capire che non posso essere arrabbiato. Lusingato, felice ma non arrabbiato. Mi alzo senza nemmeno pensare che sono ancora nudo e lo raggiungo. Mi fermo davanti alla sua sedia e con le braccia gli cingo la testa traendolo a me e facendogli appoggiare il viso sulla pelle del mio addome. Lui sembra stupito ma presto le sue braccia mi cingono all'altezza della vita. Non so davvero come spiegargli la marea di sensazioni e di sentimenti che mi riscaldano il cuore. Mi rende così felice sapere che sono davvero io quella persona speciale che ha il privilegio di avere il suo amore, però dall'altra mi sento stranamente triste perché questo bellissimo sentimento non posso ricambiarlo, sebbene mi faccia sentire bene la consapevolezza del suo sentimento, mi faccia sentire importante e riesca a infondermi una tranquillità che non credevo possibile, questo non basta per ricambiarlo.
Lo stringo più forte a me e comincio a parlare:
" Non hai idea di quanto mi faccia piacere, ma io non... "
" Shhh. Non c'è bisogno che tu dica nulla, mi basta che non mi disprezzi, non ti chiedo altro "
Lo
stringo ancora tra le braccia, vorrei non lasciarlo mai. Gli voglio così
bene che mi sembra che il mio cuore non sia in grado di contenere tutto il mio
affetto e voglia esplodere.
Vorrei non dovermi allontanare mai da lui, vorrei poter sentire per sempre il
suo respiro tranquillo solleticarmi la pelle dell'addome, sentire il calore
del suo abbraccio e vorrei poter sfiorare i suoi capelli morbidissimi, la sua
pelle liscia...
Lo vorrei per sempre.
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