Angelo custode

capitolo 3

ki-chan

Sono stanchissimo!! Dovrebbe impiccarsi, quello schiavista! Anzi no, affogare nella piscina dei bambini, in fondo per un allenatore di pallanuoto sarebbe la fine migliore e soprattutto sarebbe la fine di indicibili pene per i poveri ragazzi che allena, ovvero noi! Ho la schiena a pezzi! Non capisco proprio perché debba infierire con una tale cattiveria su di me . Non chiedo poi tanto, solo un allenamento meno pesante rispetto al resto della squadra, in fondo perché devo uccidermi di lavoro quando poi ogni partita, e intendo proprio tutte, la passo in panchina? Non che mi dispiaccia poi tantissimo rimanere in panchina, ma almeno un po' di clemenza. Per esempio, Fabio, gioca tutte le partite e con ottimi risultati dato che segna la maggior parte dei punti, eppure fa il mio medesimo allenamento.
Diciamola proprio tutta, non capisco nemmeno perché continuo a torturarmi andandoci. Insomma, ho un allenatore schiavista, molto dolce e comprensivo fuori vasca ma dentro è un demonio che mi ammazza di lavoro quando starei volentieri stravaccato sul divano a guardare la televisione ingurgitando porcherie. Se questo non bastasse, tutta la squadra, soprattutto il capitano, accidenti a lui, mi chiamano 'piccolo' e mi trattano anche come tale . Sfottendo e ridendo di me. Certo sono anche i miei più cari amici ma questa è un'altra storia. Ma vogliamo parlare di Fabio? Perché far diventare i miei pensieri oltre che assurdi anche a luci rosse?

Ormai sono arrivato alla conclusione che ho un'indole propensa alla sottomissione e alla sopportazione. Infondo questo spiegherebbe quasi tutta la mia vita, fin da quando ero piccolo e all'asilo mi fregavano sempre la merenda e io non avevo nemmeno il coraggio di dirlo a mia madre, forse perché mi avrebbe quasi sicuramente preso a sberle?! Mia madre è sempre stata una donna molto strana, forse è anche a causa di questo che i miei hanno divorziato.

Appena entrato in casa mollo il borsone sul pavimento e voltandomi verso Fabio, con tono piagnucoloso dico:

" Sono stanco! "

Fabio sorride divertito e dice:

" E' possibile che ogni volta che torniamo dagli allenamenti devi sempre fare la solita scena? "

" Non è colpa mia se Luigi è uno schiavista! "

Scuote la testa sorridendo. Lascia il borsone accanto al mio e si dirige verso il frigorifero in cucina. Mio padre è partito da circa una settimana e la casa è tutta per me così Fabio si è installato a casa mia, torna a casa a volte la sera per non far troppo arrabbiare sua madre. Spero che stasera rimanga con me.

" Ti dispiace se oggi la doccia la faccio prima io? "
mi chiede.

" Non preoccuparti falla pure prima tu, io prima mi devo riprendere, ora come ora non riuscire nemmeno a raggiungerlo il bagno "

" Non hai mai pensato che forse se non ti agitassi tanto riusciresti a risparmiare qualche energia e non ti ridurresti così? "

" Io non mi agito! "

Alza appena un sopracciglio fissandomi con rimprovero. Io cedo e dico:

" Beh a volte mi arrabbio un pochino, scalpito un po' ma tu la stai mettendo già troppo dura. Anzi sei tu che non sei normale a non arrabbiarti mai! "

" Lo faccio per risparmiare energie, altrimenti come riuscirei a tenere a bada un tifone come te? "

" Non ho bisogno di essere tenuto a bada "

Dico con voce leggermente piagnucolosa mentre metto il broncio. Fabio scuote la testa e senza rispondermi si dirige verso la porta del bagno mentre si sbottona la camicia bianca lasciandomi innocentemente scorgere l'addome piatto . Beh forse in un gesto non molto innocente ma astutamente pensato. Non saprei dirlo ma non è questo l'importante, la cosa fondamentale è il rossore che improvviso e traditore mi ha invaso il viso. Spero solo non se ne sia accorto.

Quando sparisce in bagno lasciando la porta semisocchiusa, io mi siedo al computer cercando di rilassarmi un po' e recuperare le energie. Il caricamento di Windows è lunghissimo . E' una tortura!! Odio questo mostriciattolo chiamato pc. Insomma, dovrebbe essere fatto per migliorare la vita delle persone o almeno non peggiorarla e invece riesce a farla diventare un incubo, secondo me prova un piacere sadico a farti impazzire.
Alla fine però dopo un paio di calci, assolutamente inutili al miglioramento dei processi di caricamento, ma molto utili per la mia personale soddisfazione, il pc è pronto.

Comincio a rispondere ad alcune mail. Ho quasi finito quando sento la porta del bagno aprirsi. Non mi volto nemmeno quando Fabio mi chiama, troppo occupato a scrivere.

" Andrea, scusa ... "

" Un secondo ed ho finito! "

Nel momento stesso in cui clicco col mouse sul pulsante invia mi volto verso Fabio e per poco non mi strozzo con la caramella che avevo in bocca e che ho ingoiato cominciando a tossire. Fabio è in piedi sulla porta, completamente, assolutamente, interamente nudo!
Sembra divertito dalla mia reazione, in compenso io mi sento avvampare mentre continuo a guardarlo con due occhi a palla. Ma quello che non riesco a capire è perché il mio sguardo non riesce a salire oltre il collo e scendere oltre le ginocchia. Come se questo non fosse già sufficientemente imbarazzante mi comincia a sanguinare il naso. Trattenendo a stento una risata mi dice:

" In bagno non c'erano asciugamani . "

Lo guardo un po' stranito mentre cerco in qualche modo di tamponare il sangue. Mi alzo e maldestramente faccio cadere la pigna di libri in bilico sulla mia scrivania.
Vorrei sprofondare!!!
Gli prendo gli asciugamani dal piccolo armadio in corridoio e lo ringrazio mentalmente quando si copre ma mi illudo perché prendendomi per la vita mi trascina fino in bagno. Preso dal panico cerco di aggrapparmi alla prima cosa che mi capita, ovvero lo stipite della porta. Mi attacco con tutte le mie forze come un bambino che fa i capricci. Lui mi tira un po' ma alla fine desiste e stupito mi dice :

" Cosa c'è? Guarda che non voglio farti niente di sconcio . Per ora . "

A quelle parole mi aggrappo ancora più a quel solido appiglio . Ho paura!!! E non so nemmeno perché, forse per i brividi che sento corrermi lungo la schiena. Lui ride, e dolcemente mi accarezza la nuca dicendomi:

" Hai intenzione di morire dissanguato? Dai vieni "

Non aspetta nemmeno di vedere la mia reazione, tanto sa che farò quello che dice, e si dirige in bagno. Staccandomi un po' titubante lo seguo fino al lavandino. Prende uno di quei dannatissimi asciugamani che gli ho dato e lo inumidisce con acqua fredda e facendomi mettere davanti a lui mi fa appoggiare la schiena contro il suo petto. Mi tira indietro la testa fino alla sua spalla ancora umida e mi tampona il sangue con l'asciugamano.
Rimango immobile. Ho quasi paura di respirare. Cosa diavolo mi succede. Non ho mai provato questa sensazione di disagio con lui. Forse è più corretto dire di imbarazzo . non per una cosa tanto stupida e innocua. Voglio dire mi ha fatto di peggio!!
Fortunatamente il mio naso collabora e smetta di sanguinare in tempi brevi. Sono felice di potermi allontanare eppure quando abbandono il calore quasi soffocante che il suo petto mi infondeva sento una strana morsa allo stomaco e per un attimo, un solo piccolissimo istante mi assale un senso di mancanza e di nostalgia a cui non riesco a dare una ragiona ma solamente un nome, ed è il suo. Tanto dolce e doloroso allo stesso tempo.
Mi sorride semplicemente mentre esce dal bagno per lasciarmi fare la doccia a mia volta.

Quando esco dalla doccia sono un uomo nuovo. La stanchezza, portata via dalle mille goccioline che calde e lente hanno accarezzato il mio corpo, ha portato con se anche le strane sensazioni che mi hanno sconvolto poco prima.
Forse erano dovute solo alla stanchezza . Forse . quasi sicuramente al fatto che non tocco una donna da mesi e probabilmente troverei eccitante anche un cane . Bleargh!!!!!!! Beh, quello forse no.

Esco dalla doccia ormai rinsaldato sulle mie tendenze sessuali e sono pronto a stravaccarmi sul divano quando Fabio mi ricorda che ho il frigo che è pressoché vuoto a parte schifezze varie e che dovremmo andare a fare la spesa al supermercato e noleggiare qualche bel film per la serata.

Voglia di vestirmi e uscire con il freddo che fa è pari a zero ma Fabio mi ha rotto tanto che alla fine sono dovuto uscire . O meglio: ha minacciato di tornarsene a casa sua dopo aver ripetutamente usufruito del mio corpo. Sinceramente non ho voluto sapere cosa intendesse. Oddio, sono sicuro che non lo farebbe mai e che il suo è solo un gioco ma è sempre meglio non rischiare.

Il supermercato è deserto poiché ormai è orario di chiusura. Io mi diverto come un pazzo a correre con il carrello tra gli scaffali deserti e a fare lo stupido. Fabio non apprezza tanto, anzi, a un certo punto mi prende di forza e mi trascina alla cassa.
La cassiera ci guarda un po' stupita e poi rivolge uno sguardo a Fabio come volergli dire:

" Ti capisco, deve essere una tortura portarselo in giro, ma resisti! "

Io per poco non gli scoppio a ridere in faccia mentre Fabio arrossisce. Quando usciamo dal supermercato mi dice :

" Bella figura che abbiamo fatto! "

" O dai non fare tanto il bacchettone, tanto se tutto va bene non la rivedrai più in vita tua "

" E' un po' difficile dato che ci faccio la spesa in questo supermercato! "

" Non è detto che si ricordi di noi . "

" Difficile dimenticarsi di un ventiduenne che corre per tutto il supermercato con il carrello e fa i capricci come un bambino . "

" Vorrei tanto trovare un modo per farti tacere ogni tanto! "

" Sai bene che un modo c'è! Se poi tu trovi spiacevole baciare un appartenente al tuo stesso sesso non è un mio problema! "

Sbuffo facendo finta di essere arrabbiato anche se non sono in gradi di arrabbiarmi con lui e lui lo sa.

In videoteca ci dividiamo per poter cercare un film decente ma sembra un impresa impossibile. Nelle novità nulla che non ho già visto al cinema o che non vale la pena nemmeno di guardare i titoli iniziali. Passo alla sezione 'lingua originale' beh meglio lasciar perdere dato che faccio pena in inglese. 'commedia': già visti quasi tutti. ' avventura' : nulla di emozionante, anche quelli visti la maggior parte. Ero tentato di propinargli per l'ennesima volta Il Signore degli Anelli, ma Fabio mi avrebbe ucciso dato che l'ho costretto a vederlo per un casino di volte. Arrivo un una zona un po' nascosta del videonoleggio, generalmente me ne sarei andato senza farci troppo caso però forse ...

" Da quando sei interessato di film porno? "

Mi giro di scatto verso Fabio spaventato non essendomi accorto del suo arrivo. Vergognandomi come un ladro cerco di rispondergli qualcosa di coerente:

" No, ecco ... vedi ....io "

Lui sorride e avvicinandosi al bancone prende la cassette proprio di fronte a me, sulla copertina una donna in abiti molto discinti. La gira e rigira qualche istante e mi dice:

" Questa ti va bene? Sai non mi intendo molto di queste cose . Preferisco un altro genere di attori . "

Ride divertito di fronte al mio rossore e al mio vergognoso imbarazzo.

" Lo prendo come un si . Comunque per stasera ho preso questo!"

Mi mostra un dvd con la copertina nera e sopra due ali bianche e la scritta "le Ali dell'Angelo " . L'ultima parola non la vedo perché è nascosta dal dito di Fabio. Sembra interessante ma non ho il coraggio di aprir bocca e chiedergli altro. Ci dirigiamo alla cassa dove senza il minimo imbarazzo o turbamento Fabio paga le cassette. Per tutta la strada non ho il coraggio di aprir bocca. Poi quando ormai siamo a casa con un filo di voce glichiedo:

" Perché l'hai comprata? "

" Così ti ho risparmiato di dover sgattaiolare in videoteca e vergognarti come solo tu sei in grado di fare per prendere un film porno per poterti fare una sega in santa pace . "

Faccio finta di nulla ignorando l'ultima parte della sua risposta e comincio a sistemare la spesa.

Mangiamo un piatto di spaghetti e poi ci mettiamo sul divano per guardare il film che abbiamo noleggiato. Spegniamo le luci del salotto. E faccio partire il lettore dvd e già dalle prime scene capisco il genere di film. Mi volto arrabbiato verso Fabio e dico:

" Perché hai preso un film horror? Lo sai che non si sopporto! "

Fabio ride divertito e mi dice:

" Cosa ti fa pensare che sia un film horror? "

" Mah . Forse la musichetta inquietante?! L'immagine di un coltello insanguinato su un pavimento?! Un cadavere?! Delle urla?! Devo continuare? "

" No. Il fatto è che adoro quando vedi questi film perché ti rannicchi tutto spaventato contro di me!! "

" Sei sempre il solito. Comunque questo film non lo guardo!! "

" Dai, mi hanno detto che è bello e che non fa nemmeno troppa paura. Comunque l'alternativa sarebbe il film porno! Cosa preferisci? "

" Vai a quel paese! "

Guardo il film inizialmente controvoglia ma a metà film mi ritrovo aggrappato al maglione di Fabio con il viso sprofondato nel suo petto. Quello che mi fa arrabbiare di più è che lui si starà divertendo un sacco. Arrabbiato mi alzo e mi dirigo in cucina dicendo:

" Io mangio un po' di gelato, ne vuoi anche tu? "

" Sì, grazie "

Risponde sorridendo. Io gli sorrido di rimando mentre mi auguro che gli vada tutto di traverso!

Ci metto tantissimo a preparare due coppette di gelato sperando di riuscire a saltarmi il maggior numero di scene possibile. La persona che ha detto a Fabio che non faceva paura non aveva tutti i torti se prende in considerazione gli standard normali di paura. Ma io sono terribile! Già la musica mi fa spaventare.
Rimango tanto in cucina che a un certo punto Fabio viene a cercarmi. Forse capisce il motivo della mia fuga e mi chiede se voglio smettere di guardare il film perché ho troppa paura. Illuso, crede che gliela darò vinta così? Non sia mai. Piuttosto muoio di paura ma non cederò! In risposta gli porgo in malo modo la sua coppetta di gelato e ritorno sul divano in salotto. Stiamo mangiando il gelato con calma guardando quella specie di film. Io cerco di concentrarmi solo sul gelato ma alla fine mi lascio prendere dalle scene e a un certo punto l'assassino sbuca fuori da dietro la porta e io caccio un urlo e involontariamente prendo dentro con la mano il gelato di Fabio che non aspettandosi una simile reazione lo lascia cadere. Mi volto con gli occhi spalancati verso di lui. Guardo il suo gelato, il suo viso, il suo gelato, il suo viso e di nuovo i gelato.
Ma porca paletta! Con tutti i posti dove poteva finire proprio sui suoi jeans all'altezza dell'inguine?! Beh forse meglio del divano, però.

Sollevo il viso guardandolo con due occhino da cucciolo sperando che mi perdoni. Lui mi fissa stranamente divertito.
Tremo e gli dico:

" Scusa . "

" Perché non pulisci? "

Mentre lo dice mi appoggi la mano dietro il coppino e mi sospinge il viso verso il gelato. Mi immobilizzo un istante ma poi mi viene in mente una piccola vendetta per la storia della scelta del film.

Fabio smette quasi subito di spingere ma io continuo. Comincio a leccar via un po' di gelato. Solo una leccata perché Fabio preso alla sprovvista ha subito tentato di allontanarmi dicendo:

" Dai smettila, stavo scherzando. Non devi farlo davvero . "

Io lo ignoro e mi avvento nuovamente sulla sua coscia. Ovviamente ho scelto la parte della coscia coperta di gelato più lontana possibile dal suo sesso. Do ancora una leccata al gelato e poi affondo piano, ma non troppo, i denti nella carne.

" Ahi!! "

Fabio mi allontana bruscamente. Gli sorrido innocentemente prima di andare a prendere uno straccio per pulirsi.
Mentre torno in salotto sulla televisione scorrono i titoli di coda e io non so nemmeno chi era l'assassino!
Uffa!


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