Titolo: Angelo
custode
Autore: ki_chan
Parte: 9
Pairing: Fabio x Andrea
Raiting:
pg13
Angelo custode
Capitolo IX
Non so davvero come sono giunto a questo punto!!
« Andrea datti una mossa che fra poco comincia la partita »
Gabriele rimane sulla
porta dello spogliatoio per accertarsi che mi dia davvero una mossa. Io proprio
non ci riesco. Mi sfilo i jeans e il maglione rimanendo in costume. Tralasciamo
poi che ho sempre odiato il costume da “competizione” che è
così piccolo e aderente! Una cosa indecente, potrebbero farci nuotare
nudi e sarebbe meno imbarazzante. Per fortuna rimanendo sempre in panchina potevo
nasconderlo sotto l’onnipresente accappatoio. Oggi, invece, mi vedranno
tutti dato che l’allenatore ha sadicamente deciso di farmi giocare. Ma
dico io: ha proprio tutta ‘sta voglia di perdere?
Mentre mi aggiusto il costume e mi metto la cuffia molto dubbioso, Gabriele
entra nello spogliatoio e mi dice:
« Sei agitato perché è la prima volta che giochi una partita? »
« No, sono agitato perché faccio schifo a pallanuoto e devo indossare questo costume di due taglie più piccole che oltre a non coprire assolutamente nulla mi sta strizzando gli attributi!! »
« Ti agiti per poco … »
« Non prendermi in giro!! »
« Se Luigi ha deciso di farti giocare è perché ti ritiene all’altezza »
« Luigi mi fa giocare solo per punirmi!! »
« Quella è solo una scusa! E comunque rimanere nello spogliatoio ad angustiarti non è assolutamente una buona soluzione. Ti stiamo aspettando per cominciare il riscaldamento. »
« Potete farlo anche senza di me!! »
« Fabio ti sta aspettando e comincia a preoccuparsi! »
« Va bene, va bene, vengo!! »
« Lo sapevo che al nome di Fabio ti schiodavi subito »
Mi avvolgo nell’accappatoio
e lo seguo fino a bordo vasca. Sulle tribune c’è poca gente, giusto
i familiari e una paio di persone che non sapevano che fare in questo bel pomeriggio
invernale. La squadra avversaria è già arrivata.
Luigi mi lancia un’occhiataccia quando arriviamo che mi muore anche la
voglia di implorarlo di lasciarmi in panchina.
C’impartisce un paio di direttive tecniche e ci spedisce in vasca a riscaldarci
(è un eufemismo dato che l’acqua è di ghiaccio, mi stupisco
di non vedere i pinguini).
Mi sfilo l’accappatoio contro voglia e l’appoggio sulla panchina.
Mi vergogno troppo, mi sembra di avere gli occhi di tutti addosso. Mi volto
verso Fabio sperando che non mi stia guardando. Non solo mi sta guardando ma
si sta anche avvicinando. Io entro nel panico e con il viso in fiamme faccio
per andare e raggiungere il bordo della piscina, ma Fabio è più
veloce di me e afferrandomi per un polso mi ferma e mi dice:
« Da quando scappi da me? »
Non può farmi
questo! Già sono tremendamente agitato per la partita, e sono nudo; non
può farmi schizzare il cuore fuori dal petto con quel tono!!
Lo guardo con una faccia da ebete che pochi m’invidierebbero.
Sorride e io potrei davvero buttarmi tra le sue braccia e cominciare ad urlargli
la mia disperazione.
Mi sistema un po’ la cuffia e mi dice:
« Stai tremando, sei tanto agitato? »
Annuisco come potrebbe fare un bambino mentre le mie guance non sembrano voler riassumere un colore normale.
« Vedrai che sarai bravissimo »
Si certo, come No. Farò una pessima figura, tutta la squadra mi odierà per avergli fatto perdere la partita, Fabio mi disprezzerà perché non sono capace di fare nulla, la mia dignità sarà solo un lontano ricordo e se sono fortunato, affogherò prima dell’inizio della partita…!!
Disperato, faccio per andare quando mi abbraccia da dietro e avvolgendomi con il suo calore mi sussurra all’orecchio:
« Se farai brutta figura mi approfitterò del tuo bellissimo corpo per tutta la notte, quindi cerca di mettercela tutta se tieni alla tua integrità »
Un brivido mi corre lungo la schiena prima di mandarlo a quel paese ed entrare in acqua. L’abbraccio di Fabio mi ha notevolmente calmato. Ora non sembro più posseduto, anche se a sembrare normale ce ne passa.
Il fischio dell’arbitro
mi fa trasalire. Per un buon cinque minuti rimango in mezzo alla piscina imbambolato.
Poi, beh… le cose certo non migliorano! Mi muovo, ma con pessimi risultati.
Un errore dopo l’altro. Più sbaglio, più m’innervosisco,
più m’innervosisco, più sbaglio. Ad aumentare il mio nervosismo
c’è anche quel cretino che mi sta marcando che non fa altro che
starmi appiccicato!! Me lo ritrovo sempre dietro!! Tanto che ho pensato più
volte di tirargli una bella gomitata per farlo staccare.
Alla fine del primo tempo, grazie alle mie prodezze siamo sotto di 5 punti:
un disastro!!
Siamo a metà del secondo tempo quando Gabriele mi passa la palla. Quel
cretino del mio avversario continua a spingersi contro di me, sento tutti i
suoi dannatissimi peli del petto contro la mia schiena. Non so a chi passare
la palla, non riesco a concentrarmi con quello lì dietro. Mi guardo intorno
ma non vedo nessuno libero, potrei provare a tirare ma da questa distanza e
con le mie capacità sarebbe un suicidio. Poi due braccia intorno alla
vita tentano mi spingermi sott’acqua.
« Mollami!! »
« Perché? Non ti piace? »
Mi divincolo cercando
di liberarmi quando involontariamente lo colpisco con il gomito. Mi molla immediatamente
portando le mani al naso che comincia a sanguinare. Lo guardo e non riesco ad
essere dispiaciuto. A dire il vero ci provo, ma una vocina dentro di me mi dice
che gli sta più che bene. Mi rendo davvero conto di quello che ho combinato
quando l’arbitro comincia a fischiare inferocito e mi espelle. Esco un
po’ confuso.
Quando mi avvicino alla panchina faccio per spiegare l’accaduto a Luigi
ma quest’ultimo mi interrompe dicendo:
« Sta zitto e siediti!! Fabio, te la senti d’entrare al posto di Giacomo? »
Fabio annuisce e si prepara ad entrare. Io non ho nemmeno il coraggio di guadarlo in faccia. Dopo un po’ anche Luigi si viene a sedere sulla panchina accanto a me. È davvero furioso. Prendo coraggio e cerco di spiegargli:
« Non l’ho fatto apposta! »
« Non mi sembra d’averti detto che volevo sentire le tue scuse … »
« Non sono scuse, è stato un incidente!! »
« Una gomitata sul naso del tuo marcatore difficilmente è un incidente!! Scivolare a bordo vasca è un incidente!! »
Sto in silenzio per
il resto della partita. Fabio non sembra molto in forma, evidentemente gli fa
ancora male la spalla, e finiamo la partita sotto di tre punti. Io mi sento
morire quando li vedo uscire dalla vasca e venire verso la panchina. Sicuramente
mi accuseranno di avergli fatto perdere la partita con il mio pessimo gioco.
Non ho il coraggio d’alzare lo sguardo.
È il capitano ad avvicinarsi e ad appoggiandomi bonariamente la mano
tra i capelli bagnati:
« Non fare quel musetto triste, nessuno pensa sia colpa tua se abbiamo perso »
« Grazie per la bugia!! »
« Ma dai, forse la gomitata te la potevi risparmiare ma non hai giocato male per essere la prima volta »
« Non gli ho tirato apposta la gomitata!! »
« Si, certo … spiegami solo perché l’hai fatto »
« Ti ho detto che è stato un incidente!! Mi sono innervosito perché non faceva che starmi addosso … mi da fastidio!! »
Gabriele sogghigna e rivolgendosi a Fabio dice:
« Ritieniti fortunato che con quello che gli fai tu non ti ha ancora mandato all’ospedale!! »
A tutti sembra una cosa divertente, perché a me no?! Perché non capiscono il mio dramma! Odio il contatto troppo fisico con un'altra persona, specialmente se è un altro uomo. Non so perché con Fabio sia diverso.
La voce di Luigi interrompe il loro divertimento:
« Piantatela di ridere e andate a cambiarvi »
Faccio per andare anch’io negli spogliatoi quando l’allenatore rivolgendosi a me dice:
« Dove pensi di andare?? Devi andare a scusarti prima … »
Coooooooosa?????? Ma siamo completamente impazziti? Io scusarmi con quello quando è lui a doversi scusare con me? Guardo Luigi come per dire: “Ma mi stai prendendo in giro?” ma il suo sguardo mi fa capire che no, non mi sta affatto prendendo in giro anzi, esige che lo faccia anche velocemente. E’ un vero dittatore quando ci si mette!!
« Non puoi chiedermi di farlo!! »
« Infatti non te lo sto chiedendo, ti sto dicendo che devi farlo!! »
« Ma è stato un incidente!! »
« A maggior ragione!! »
« C’è qualcosa che posso dire o fare per convincerti a non farmi fare questa cosa profondamente umiliante e senza senso?? »
« Fammi pensare? … NO!! »
« Sei cattivo!! »
« Lo so … ora andiamo »
E’ stato uno dei momenti più brutti della mia vita!! Quel cretino
non ha fatto altro che ridacchiare e dire che gli avevo rotto il naso, che le
scuse non gli bastavano. Gliel’avrei spaccato per davvero se Luigi non
mi avesse portato via di peso. Cammino spedito verso gli spogliatoi senza nemmeno
far caso a Luigi che mi sta seguendo. Perché non mi ha permesso di finire
il lavoro che avevo cominciato in vasca?? Mi sarei almeno sfogato!!
« Andrea, fermati un attimo »
« Che vuoi? »
Quando sono arrabbiato divento pure maleducato con chi non centra nulla … uffa!!
« A parte la gomitata hai giocato abbastanza bene »
« Non prendermi in giro, ho sbagliato un sacco di cose »
« Ti consolerà sapere che mi aspettavo molto peggio da parte tua »
« Grazie!!! »
« Sono convinto che se riuscissi ad eliminare il fattore emotivo saresti un discreto giocatore … »
« Io non ci riesco, non sono fatto per i giochi di squadra, preferisco la panchina!! »
« Va anche tu a cambiarti! Ne parliamo lunedì dopo gli allenamenti. … sei indecente con quel costume!! »
« Spiritoso!! »
E’ vero che sono indecente, ma è vero anche che tutti hanno lo stesso costume e lo dice solo a me perché sa quanto mi vergogni ad indossarlo. Ad essere sincero a Fabio sta davvero molto bene, mette ancor più in risalto i suoi addominali e le gambe muscolose, ma in fin dei conti non sono pensieri che dovrei fare!!
Raggiungo lo spogliatoio che sono ancora furioso ma l’idea di una bella doccia e di potermi sfogare un po’ con Fabio mi rilassa un pochino.
Quando entro trovo Fabio a petto nudo seduto su una panca che si sta facendo fare un “massaggino” alla spalla da Gabriele. Entrambi mi danno le spalle quindi non si sono accorti della mia presenza.
« Fai piano che mi fa male!! »
Da quando Fabio ha
una voce così? Da cerbiatto in calore?? Beh forse non proprio da cerbiatto
ma sicuramente in calore!!!
In un’altra vita devo essere stato un serial killer per meritare di vedere
una simile scena dopo una simile giornata!!
Se prima di entrare negli spogliatoi ero furioso, per lo stato in cui sono ora non credo ci sia un aggettivo!! Prendo la mia sacca e mi dirigo silenziosamente verso di loro che parlano amichevolmente. Non si accorgono della mia presenza fino a che non sbatto (facendo molto ma molto rumore) la sacca sulla panca dove è seduto Fabio. La sacca finisce a pochi centimetri da loro che si interrompono bruscamente. Senza dire una parola prendo l’occorrente per la doccia e prima di dirigirmici dico:
« Piantatela di amoreggiare, siete indecenti!! »
« Quasi quanto il tuo costume »
Ribatte divertito Gabriele. Divertito da cosa poi non lo capisco. Acido ribatto:
« Potrei non riuscire a trattenere i miei istinti omicidi!! »
Detto questo mi dirigo finalmente verso le docce. Il getto d’acqua calda è un toccasana. Cerco di rilassarmi un po’. Non mi accorgo nemmeno di Fabio.
« Cosa ti prende? »
La sua voce è
seria, forse anche un po’ dura, ma sembra più che altro preoccupato.
Apro di scatto gli occhi e lo vedo appoggiato allo stipite della porta della
sala docce, con le braccia incrociate e il petto nudo.
Mi volto, dandogli la schiena per cercare di nascondere il rossore (chissà
poi dovuto a cosa?).
« Non ho nulla!! … Se vuoi andare a casa vai pure, non c’è bisogno che mi aspetti! »
Mentre lo dico faccio finta di nulla e comincio a insaponarmi. La sua risposta arriva dopo qualche istante. La voce bassa mi fa tremare ma spero non se ne sia accorto.
« D’accordo! »
Detto questo se ne
va.
Se ne sta andando davvero … mi volto di scatto per dirgli di non azzardarsi
ad andarsene o forse per chiedergli scusa. Scusa di cosa, poi…? Alla fine
ho tutto il diritto d’arrabbiarmi se lui si fa fare i massaggini da Gabriele
e quando gliel’ho proposto io si è tirato indietro manco fossi
un appestato!! Sono io la parte lesa, mica lui!!
Sta di fatto che
quando mi volto lui se n’è già andato.
Vai al diavolo!!!
Non so quanto rimango sotto la doccia, una buona mezzora credo. Sta di fatto
che quando esco oltre che essere furioso sono anche molto triste. Lo spogliatoio
è ormai deserto. Mi vesto ed esco quando vedo seduto sul muretto di fronte
alla porta Fabio.
All’inizio non so davvero cosa fare e pensare. Non posso negare di essere
felice che mi abbia aspettato ma non riesco nemmeno a dimenticarmi di essere
arrabbiato con lui e con il mondo intero.
Quando mi vede si alza e mi si avvicina. Forse dovrei dire qualcosa per chiarire
che sono ancora arrabbiato, forse dovrei prendere ed andarmene da solo, oppure
dovrei dimenticare tutto e fare finta di nulla …
Ma come sempre Fabio deve aver capito i miei dubbi e con un pallido sorriso
mi dice:
« So che sei furioso con me ma vorrei comunque tornare a casa con te »
« D’accordo »
Io e Fabio abitiamo
a circa dieci minuti a piedi dalla piscina e abitiamo anche poco distanti l’uno
dall’altro. Per metà del tragitto non ho praticamente detto una
parola. Fabio non è un gran chiacchierone quindi abbiamo camminato in
silenzio mentre rimuginavo sugli avvenimenti tragici della giornata.
Siamo quasi arrivati davanti a casa sua quando, un po’ scocciato, Fabio
di chiede:
« Hai intenzione di tenermi il muso per tanto ancora? »
Ma sentitelo … fa anche la vittima!!
« Sì »
« Perché? »
« Perché hai scelto un brutto momento per farti vedere da me in certi atteggiamenti con Gabriele!!»
« Hai frainteso!! Avevo un male cane alla spalla e si è offerto di mettermi la crema, tutto qui. »
« Ah sì?! Cosa avrei frainteso? Il fatto che se Gabriele ti vuole fare un massaggio tu accetti e gli fai anche le fusa mentre se te lo chiedo io mi dici che non è il caso …? O, aspetta, forse ho frainteso il fatto che è un giornata di merda e che mi sarebbe piaciuto entrare negli spogliatoi e farmi coccolare un po’ da te!!»
« Se non avessi reagito eccessivamente come il tuo solito probabilmente l’avrei anche fatto!! »
« Non mi hai ancora risposto!! Perché lui si e io no? »
« Perché non sono sessualmente attratto da Gabriele e la mia mente riesce facilmente a non trasformare un semplice massaggio in qualcosa di sensuale ed eccitante!! »
Deve aver perso la pazienza per parlarmi in questo modo. Sembra quasi esasperato e probabilmente si pente anche di come me l’ha detto perché è leggermente arrossito. Nulla in confronto al rosso acceso delle mie guance. La cosa più assurda è che mi viene da sorridere, un sorriso ampio e sincero. Perché sono felice, è la prima volta che Fabio mi dice seriamente che gli piaccio anche in modo fisico. La cosa forse dovrebbe sconvolgermi … oh sì, dovrebbe eccome!! Invece sento solo un gran calore e il suo viso arrossato mi sembra tremendamente bello. Sto seriamente dubitando delle mie tendenze sessuali!!
Siamo ormai arrivati davanti al suo portone. Ci fermiamo e io non ho voglia di separarci così gli chiedo se ha voglia di andare a sederci un po’ sulla panchina del parco di fronte a casa sua.
« Perché invece non saliamo a casa mia che c’è più caldo? »
« Tua madre?? »
« E’ fuori, torna per cena. Dovremmo esserci solo noi. »
« D’accordo allora »
In realtà la casa non è vuota come pensava Fabio ma per mia fortuna c’è solo il fratello di Fabio con la sua ragazza. Luca mi saluta allegramente e mi fa conoscere la sua ragazza. Una gran bella ragazza!! Non c’è che dire, ha proprio buon gusto. Un corpo da favola, un bel sorriso e deve essere anche molto simpatica. Dopo poco però dice:
« Beh allora noi usciamo, se volete fare le porcherie vedete di finire entro le sette e mezza che torna la mamma »
Il fratello di Fabio
è sempre così spiritoso!!
Evidentemente devo aver osservato un po’ troppo la ragazza di Luca mentre
uscivano perché Fabio appena siamo soli, divertito, mi dice:
« Asciugati la bava!! »
Io non ribatto e mi metto comodo sul divano. Presto mi raggiunge anche Fabio e dice:
« Comunque per precisare, io non facevo le fusa!! »
« A no? »
« No, quello esperto in fare le fusa sei tu »
« Mi stai dando del gatto? »
« Sì, uno splendido gatto! »
Per scherzare allora mi metto a quattro zampe sul divano e comincio a miagolare. Con calma mi avvicino a Fabio che mi guarda a metà tra il divertito e lo spaventato. Mentre mi muovo faccio in modo di muovere le spalle e il sedere come un gatto (probabilmente sembro una pornostar che ha addocchiato il suo topolino). Un paio di “passi” e sono accanto a lui. Appoggio una mano sulla sua coscia e l’altra sulla spalla e strofino il naso contro la sua guancia. Fabio mi cinge la vita con un braccio, allora comincio a leccargli il viso. Solo un paio di leccate ad essere sincero.
« Che schifo, piantala, mi stai leccando!! »
Mi fermo un attimo
e lo guardo divertito. Sorrido prima di dargli una leccata sulle labbra. Lui
si irrigidisce un attimo, forse stupito. So solo che dopo qualche secondo mi
ritrovo, non so nemmeno come, steso sul divano con Fabio sopra di me.
Il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Lo vedo avvicinarsi e per un
attimo penso che mi voglia baciare. L’idea non mi dispiace poi troppo.
Socchiudo gli occhi in attesa delle sue labbra. Ma invece che baciarmi si avvicina
al mio orecchio e mi sussurra:
« Ricordi quello che ho detto prima della partita, vero? Beh… direi che hai fatto una figura pietosa!! Quindi… »
Non fa in tempo a finire la frase che lo spingo via facendolo anche cadere per terra
« Maiale!!!! Pensi solo a quello!! »
Lui in risposta mi afferra e mi trascina anche me sul pavimento e mentre mi palpa il sedere dice:
« Sì, sempre!! »
Mi divincolo e cerco
di scappare ma Fabio riesce a schiacciarmi a terra. Sono a pancia in giù
con Fabio sopra di me che mi impedisce ogni movimento. Ad essere sincero mi
divincolo solo per stare allo scherzo ma starei volentieri in quella posizione
a lungo, con le sue labbra sul collo, il suo petto schiacciato contro la mia
schiena e le gambe intrecciate. Fabio appoggia una mano sul mio fianco e piano
la fa scorrere sotto la stoffa del maglione. Non si avventura molto sotto la
stoffa.
Cercando di camuffare l’ilarità con un tono sensuale mi dice:
« Spero che Luigi ti faccia giocare ancora. Quel costumino ti fa un sedere da favola »
L’unico mio commento è un gomitata nel fianco che lo costringe a lasciarmi libero. Beh, sono stato buono… al simpaticone dell’altra squadra gli ho quasi rotto il naso!! E per molto meno!!!
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