È solo colpa di Bloody Hymeko. È lei che ha fatto tutto…ha deciso di riprendere la fic, e specialmente di metterci dentro cattiverie infinite. Quindi non prendetevela con me, perché io non ho voce in capitolo!!! n.d.Hymeko
dobbiamo avere paura?! n.d.Ru+Hana
eh, mi sa di sì. Credo anche che a poche persone piacerà questo seguito…n.d.Hymeko
ah ah ah!!! Morte, dolore & umiliazioni!!! n.d.Bloody_Hymeko



Anfore infrante

parte I

di Hymeko

‘Hhhmmm…che bel sole…come si sta bene qua sotto’
Sospirando, Hanamichi socchiuse gli occhi stanchi, permettendo ai raggi leggeri dell’astro di appoggiarsi sulle sue iridi. Le foglie d’acero, l’albero sotto cui era steso, lo salutarono con un morbido scuotersi.
‘Un luogo, un destino’
ridacchiò, ripensando alle migliaia di volte che s’era trovato sotto un altro tipo d’acero…e al tipo mancino che gli aveva servito. Probabilmente al suo ragazzo ci sarebbero voluti parecchi giorni, prima di poter finalmente mandare giù quel boccone.
"Eh sì"
mormorò soddisfatto, senza un minimo di pentimento. In fondo, era colpa della sua volpe…lui aveva agito per autodifesa, da un certo punto di vista.
"Chissà se Ayako l’ha già…ahiaaaa!!!!!"
Hanamichi scattò a sedere, massaggiandosi un gluteo, la pelle d’oca che gli increspava tutto il corpo, scatenata da un basso ringhio idrofobo…accanto a lui, una piccola volpetta piena di fascino metteva in mostra i dentini affilati.
"Ma sei scemo?!"
sbottò il rossino, trattenendo una risata. Il morso non gli faceva molto male, ma il cucciolo non era stato gentilissimo.
Rukawa tentò di rifilargli una zampata, ma prima che le unghie potessero giungere a segno, Hanamichi l’aveva già preso fra le mani, e sollevato in alto, sopra di sé…incurante dagli abbai furiosi, rideva dei suoi tentativi di morderlo, di graffiargli la pelle. Eh già, l’aveva davvero fatto arrabbiare, stavolta.
"Dai Kaede, calmati"
Il ragazzo si stese di nuovo sull’erba, appoggiandosi il cucciolo sul petto, affondando due dita nel pelo morbido del collo, grattandolo per bene.
La rabbia sembrò sciogliersi, a quel tocco…il volpino sbadigliò, accoccolandosi sul torace forte e iniziando a fare le fusa, interrotte ogni tanto da un soffio astioso, un piccolo rigurgito di rabbia.
"Un po’ te lo sei meritato, sai?"
Non gli serviva guardarlo, per sapere che le orecchie s’erano drizzate, rigide…
"Sì, è la mia piccola vendetta per tutte queste notti!"
spiegò, sorridendo soddisfatto…il volpino saltò in piedi, i suoi abbai risuonarono per tutta la valle.
Sogghignando, Hanamichi lo sollevò, le unghiette piantate nella pelle non erano proprio una delizia…
"Eh già…lo dovresti sapere che il mio corpo non ha una resistenza illimitata! Solo perché sono il Genio riesco a tener dietro ai tuoi ritmi. Però anche la mia schiena ha diritto a un po’ di riposo, ogni tanto!"
I versi arrabbiati si mutarono in bassi brontolii…ora gli occhi blu lo guardavano preoccupati, probabilmente il moro stava tentando di ricordare cosa gli avesse fatto d’esagerato, in quelle notti. E in quei giorni.
"Ho solo bisogno di un po’ di riposo…e anche tu mi sa che ti devi disintossicare! Stai diventando un maniaco, Kaede!"
Contrariamente alle aspettative del rossino, non si scatenò un’altra valanga di abbai. Invece Rukawa allungò una zampetta e gli grattò piano un polso.
"Ah, così è colpa mia, volpaccia pulciosa e spelacchiata? Solo perché sono dannatamente sexy, bello, perfetto, geniale, e…caldo…stretto…"
buttò lì, solo per il gusto di vederlo sgranare gli occhi…
"…tu non puoi riuscire a trattenerti, e ti devi scatenare ogni volta che ti faccio andare in calore? Sei un invasato, volpino!"
Un abbaio, un sì. E un’altra grattata leggera.
"Sì, lo so che il piacere è una cosa reciproca, che non mi dovrei lamentare, anzi…però io sono stanco Ru!!!"
Il volpino sospirò, allungando la linguetta ruvida e passandola sul dorso della sua mano. Era inutile…quella maledetta scimmietta rossa gliel’aveva fatta, aveva scelto la più atroce fra le vendette.
Rukawa si sentì colpito nel profondo. Lontano dall’intimità del suo ragazzo, solo nel freddo delle giornate primaverili, senza un tepore rovente ad avvolgerlo…il cucciolo di volpe guaì dolorosamente, il musetto al cielo, invocando dalla loro amica, Signora di quel luogo, l’aiuto per tornare umano.
Per tornare da Hanamichi.
"Smettila di disturbare Ayako…m’ha promesso che non si farà commuovere dai tuoi pianti"
Il volpino gli abbaiò dietro, davvero scocciato. Se non poteva contare nemmeno sul suo aiuto, che avrebbe fatto? Lui voleva fare l’amore col suo ragazzo, ne aveva bisogno, era in crisi d’astinenza!!!
"Ah no, non piagnucolare! Non mi farai cambiare idea!"
Deciso più che mai a non cedere, Hanamichi si voltò su un fianco, provocando un clamoroso tonfo, al seguito dello schiantarsi del volpino a terra. Che non gradì affatto…in un attimo era di nuovo in piedi, coda dritta e pelo arruffato, pronto alla lotta. Se non poteva averlo sessualmente, allora avrebbe fatto con lui il loro secondo- ma molto, molto staccato- divertimento preferito: le risse!
"No Kaede, non ho voglia di fare a botte con te"
e si mise a pancia in giù, voltando la testa dall’altra parte.
La coda e le orecchie della volpetta s’afflosciarono, mentre una farfalla vagabonda e un po’ annoiata s’appoggiava ai capelli rossi, intuendo subito dopo che non era una rosa troppo sviluppata.
Rukawa allungò una zampetta, per tentare di catturarla…aveva una voglia matta di giocare. A qualunque cosa, non importava che non fosse basket, era un animale aveva dei limiti. Ma almeno una pallina da rincorrere…una bambola di pezza da mordere…un rossino da seviziare…no, quello no, era troppo piccolo...una babbuina e un porcospino cui strappare la gola a morsi…ecco, quello sarebbe stato divertente.
La farfalla se le svignò in fretta, ma Rukawa tentò comunque di raggiungerla: una breve rincorsa e le zampette gli diedero la spinta, appoggiandosi sulla schiena del rossino…il cucciolo volò per un breve tratto in aria, accompagnato dal lamento del compagno.
Gli aveva fatto male?
Dimentico della farfalla, la volpe atterrò leggera sull’erba, spaventando un grillo che riposava al sole.
Guaendo s’avvicinò al suo viso, strofinando il musetto peloso contro la sua guancia…Hanamichi sorrise piano, soffiando sul suo pelo. Trovava divertente farlo.
"…te lo detto che mi fa male la schiena. Adesso ci credi, volpastra adorabile?"
Il capo della volpe si inclinò leggermente, la coda vaporosa che faceva aria ad entrambi. Negli occhi blu pavone s’affollavano mille idee, pensieri che volavano alla ricerca di una soluzione, di un qualcosa che potesse aiutare il suo ragazzo.
Hanamichi osservava rapito quel piccolo animale fragile, che non pensava ad altri che a lui. Aveva un modo un po’ bislacco, anche se indubbiamente piacevole, per dimostrarglielo, però…certe volte anche lui aveva bisogno della sua piccola personale vendetta. Il suo corpo la reclamava…l’anima non si sarebbe mai tirata indietro, ma non era la sola da accontentare…
"Che fai?"
Hanamichi volse indietro la testa, osservando il cucciolo che s’acciambellava beato sul suo fondoschiena. In inverno l’avrebbe apprezzato molto…in quel momento, però, era come avere una borsa dell’acqua calda sul sedere.
"Dai Ru scendi che sei caldo!!!"
Un no e il piccolo morso sul gluteo furono la stessa cosa…il gridolino del rossino rimbalzò fra le foglie, salendo al cielo. E intanto la volpe continua a fissare pensierosa i suoi lombi…
"Kaede?!"
mormorò un po’ spaurito, quando l’animale s’alzò e gli puntò le zampe sulla schiena.
"Che fai?"
Rukawa gli abbaiò dietro, con quel tono che era un ordine di girarsi e rimanere tranquillo…Hanamichi appoggiò il mento sulle mani, incrociando le dita.
Cuscinetti morbidi s’appoggiarono alla sua schiena, spingendo avanti e indietro, con tutta la forza di fragili arti di volpe.
Lo stava massaggiando…il ragazzo spalancò gli occhi, mentre la sua volpe si sforzava, per quanto possibile, di rimediare. Aveva avvertito il suo dolore, sapeva che era colpa sua…voleva solo mettere a posto.
Sospirando, emise un flebile ringraziamento, poi si lasciò andare alle sue leggere carezze, tocchi che avevano poco effetto sui muscoli, ma incredibilmente efficaci sul cuore.
Per un attimo, pensò di chiedere ad Ayako di farlo tornare normale, poi scosse la testa. Era bello anche così…
………
Il vociare dei loro compagni preannunciò l’arrivo di una massa turbolenta di giovani: tutti giocatori di basket, tutti in compagnia dei loro ragazzi, mano nella mano. Sembrava quasi un Gay Pride.
"Ehi Rukawa, la tua scimmia rossa t’ha messo a lavorare, eh?"
Hanamichi borbottò qualcosa, nel sonno…il cucciolo abbaiò dietro al ragazzo moro, reo di aver disturbato il sonno del suo ragazzo.
Koshino sbuffò soddisfatto, per nulla turbato dallo sguardo assassino del cucciolo. Ora che si stava ambientando in quel luogo sconosciuto, poteva perdersi in piaceri più veniali.
Come, ad esempio, vedere colui che aveva fatto soffrire il suo Akira col mal di schiena, e un altro responsabile ridotto a palla di pelo.
"Dai Hiro…"
L’alto ragazzo vicino a lui gli regalò un buffetto su una guancia, scuotendo la capigliatura tanto assurda, che nemmeno l’Anfora era mai riuscita a capire come potesse contrastare le leggi dell’universo, magiche e non. Sendo sapeva bene a cosa stava pensando.
Lo amava…ma doveva accettare che, per lui, Hanamichi era stato solo un amore non corrisposto. Stavano assieme da quasi un anno, da poco dopo il termine della loro avventura….all’inizio Koshino era stato il rifugio in cui annegare il proprio dolore, lo ammetteva senza problemi, anche con l’altro. Ma da molto, ormai, la vista del sorriso burbero del compagno di squadra lo toccava profondamente. Lo faceva star bene. Koshino era la sua fonte di gioia, Sakuragi significava dolore.
Un bellissimo, fortissimo dolore.
Sendo si morse l’interno della guancia…doveva smetterla di pensare a lui.
‘Hanamichi sta con Rukawa, quindi smettila!’
Con un movimento fluido, s’appropriò delle labbra del suo ragazzo, scatenando i fischi d’ammirazione degli altri, cancellando sotto quei rumori il sentimento che ancora provava per Sakuragi.
Kiyota sospirò ammirato, strusciandosi contro il suo capitano.
Non era stato difficile convincerlo della veridicità della loro esperienza…era bastato raccontarglielo solo il giorno prima, e poi trascinarlo lì. Maki non aveva avuto neppure il tempo di aprire bocca. E comunque ci aveva pensato lui a tenergliela sigillata…fra baci e qualcosa di molto più spinto, si erano scatenati quasi quanto la volpe con la scimmia.
"Povera scimmia rossa, non ha più il fisico di una volta…"
sogghignò, facendo finta di non vedere l’occhiataccia del volpino.
"Dai Nobu, lascia stare il cucciolo, lo sai che non va bene maltrattare gli animaletti!"
Probabilmente Maki si sarebbe trovato una volpe appesa alla gamba, se il cucciolo non avesse avuto di meglio da fare…fra bassi latrati e pressioni sui reni del ragazzo steso, Rukawa non poté far altro che implorare i suoi senpai di portarli via.
Scuotendo la testa sconfitto, Mitsui spinse in avanti i ragazzi del Ryonan, mentre Kogure pensava a quelli del Kainan…era davvero una bella riunione.
Tutte le coppiette tubavano contente, sicure di non esser disturbate, fra le radure celate dalla magia di Ayako.
Nessuno si lamentava, nessuno aveva nulla da ridire…l’amore e la concordia regnavano sovrani, conditi da una dose abbondante di sesso.
"L’unico solo e sfigato sono io…"
piagnucolò Miyagi, seguendo sconsolato il gruppo, unico spaiato dell’allegra combriccola.
Lo sguardo di Rukawa lo accompagnò finché non furono spariti oltre gli alberi…un po’ il senpai gli faceva pena.
Insomma, li aveva sì aiutati, ma alla fine era rimasto il solo col cuore infranto. Se già con Ayako aveva avuto poche chance prima, figuriamoci dopo la scoperta che era l’Anfora di magia. Nulla di peggio…
Scuotendo la testa, il cucciolo riprese le attenzione alla schiena del ragazzo. Aveva altro a cui pensare…cioè un modo per tornare in fretta umano!
………
Acciambellato sulle gambe del suo rossino, coperte da uno spesso panno di cotone grazzo, Rukawa masticò soddisfatto lo spiedino che Hanamichi gli aveva passato. Non era ancora riuscito a convincere Ayako a farlo tornare normale, quindi aveva deciso di affogare i suoi dispiaceri, e i suoi appetiti, nel cibo.
"Ne vuoi ancora, volpetta?"
Hanamichi sfiorò il cranio del cucciolo, sfregandolo piano…bastò un solo abbaio d’assenso, e il volpino si trovò di fronte carne lucida e succulenta.
"Hanamichi hai intenzione di farlo esplodere?"
Il sorriso di Sendo s’allargò per un attimo, prima di tornare alle sue normali dimensioni, dopo l’occhiataccia ricevuta dal suo ragazzo…un attimo di gelo regnò attorno al fuoco, prima che Mitsui intervenisse:
"No Sendo, non hai capito. È Rukawa che sta accumulando energie, per quando tornerà umano…"
Rukawa abbaiò forte, annuendo, e Hanamichi avvampò, trovandosi tutti gli sguardi puntati addosso, e le risatine maliziose nella mente…boccheggiò, mentre del fumo gli usciva dalle orecchie. Quelli erano affari fra lui e la volpe di che s’impicciavano???!!!
"Pensa per te Mitchi! Ti stai ingozzando!"
Mitsui tossì, con un pezzo di carne che gli era andato di traverso, ma il rossino rincarò la dose, rivolgendosi a Kogure:
"Ehi Quattrocchi, fossi in te chiederei ad Ayako di trasformare anche lui, perché se no questo non ti lascia più in pace!"
Kogure sputò l’acqua che stava bevendo, direttamente in faccia al povero Maki…
"Ehi!!!"
strillò Kiyota, afferrando il suo bicchiere d’acqua e gettandolo in faccia al rossino.
"Maledetta Nobuscimmia!!!"
urlò Sakuragi, agguantando una manciata di bacche e spalmandole in faccia al giocatore del Kainan.
"Lascialo stare!"
ruggì Maki, afferrando a sua volta una ciotola d’insalata, e tirandola verso il rossino…Hanamichi tirò giù la testa all’ultimo secondo, schiacciando un po’ il cucciolo, che nel frattempo aveva continuato a mangiare beatamente la sua carne…l’insalata colpì Koshino, la ciotola rimbalzò via, finendo nel piatto di Kogure, scatenando le ire di Mitsui che ghermì una brocca piena di idromele, pronto a vendicare il cibo del suo ragazzo…
"Fermi!!! Non si gioca col cibo!!!"
Un battito di mani, e un tuono scosse la radura, mentre un ventaglio magico colpiva la testa di alcuni di loro.
"Siete peggio dei bambini delle elementari! Sì, anche tu!"
Scortata come sempre da Miyagi, che le dava ragione per qualsiasi cosa, Ayako li strapazzò per bene, compreso quel cucciolo che aveva sgranato gli occhi, offeso d’esser stato incluso nella lista, anche se non aveva fatto proprio nulla.
La comitiva mise giù le armi, mentre la rabbia e l’eccitazione si afflosciavano, di fronte all’ira insormontabile di Ayako, e del suo ventaglio…i fratelli Akagi, dietro di loro, scossero la testa, accomodandosi accanto ai giocatori del Kainan.
"Mi meraviglio di te, Maki…"
borbottò il Gorilla, notando il bernoccolo in cima alla testa del rivale.
"La tua è solo invidia"
cinguettò l’altro, passando una mano attorno alla vita del suo kohai.
Sbuffando, Akagi si prese da mangiare, mentre la sorella sospirava sbocconcellando una frutto, e Miyagi ringhiava per trovare i pezzi migliori per la sua Ayako.
"Cosa c’è, non hai più fame?"
L’attenzione tornò sul volpino, che si stava stiracchiando flessuoso…il cucciolo scosse la testa, prima di saltare giù e avvicinarsi alla ragazza, e appoggiarle una zampetta su un ginocchio.
"No, Kaede"
Ayako scosse la testa, i lunghi riccioli che a tratti nascondevano il sorriso divertito…Rukawa mugolò piano, sedendosi sulle zampe posteriori, piagando un po’ la testa, implorando con lo sguardo di esser di nuovo trasformato in un umano.
"Ehi tu, smettila di far gli occhi dolci alla mia ragazza!"
STONK!
"Non sono la tua ragazza!!!"
Con un ultimo gorgoglio disperato, Miyagi stramazzò a terra, mentre Ayako sbuffava, stanca di dover sempre ripetere le stesse cose, senza mai trovare un attimo di pace.
"Dai Ayako, è solo innamorato…"
Mosso da pietà, Hanamichi tastò il polso dell’amico, sentendosi molto sollevato nell’avvertire il cuore ancora battere.
"Parla per te!"
scattò irritata la ragazza, ringhiandogli contro e stendendo una mano sopra il capo del volpino, che drizzò le orecchie, pronto a scatenarsi, a trascinare via il suo rossino. Se Ayako l’avesse fatto tornare normale…
"Ok ok ok! Mi arrendo! Cedo alla violenza!!!"
"Bene!"
La ragazza affondò con gusto i denti nella carne, rifiutandosi di sentire i disperati uggiolii del cucciolo…il rossino si alzò in fretta, stringendo a sé la volpetta e portandola lontano, per paura di una eventuale ritorsione della ragazza:
"Kaede buono, non è il momento di pregarla. È così irritata che potrebbe farti rimanere volpe per sempre!"
Arricciando il naso, il volpino si abbandonò alle sue braccia, lasciandosi coccolare dalle dita forti, che gli arruffavano il pelo rossiccio.
Il ragazzo sorrise, osservando le palpebre abbassarsi piano, la bocca spalancarsi in uno sbadiglio profondo. L’indole del compagno stava prendendo il sopravvento.
"Ti porto a dormire, ok volpastra?"
Rukawa sollevò il musetto, squadrandolo con gli occhi assonnati…il rossino si chiese cosa stesse pensando, cosa ci fosse in quelli iridi blu, che non potevano più esprimersi a parole. Poche parole, ma sempre qualcosa in più.
Probabilmente stava pensando a lui, si disse con un moto d’orgoglio.
A dire tutta la verità, il compagno iniziava a mancargli. Non solo per il sesso fantastico.
Rukawa era pieno di gentilezze nei suoi confronti. Lo coccolava, lo blandiva, quasi lo viziava. Era sempre al primo posto, sopra il basket, più su della squadra, delle sfide col porcospino…la cosa sorprendente, più magica di Ayako, era che ci riusciva senza esser stucchevole, pesante o soffocante.
Lui era il centro del mondo, e il suo ragazzo faceva di tutto per rendere il resto perfetto.
Riportò la sua attenzione sul volpino, che gli tirava il polsino della casacca, mordicchiandolo piano. Forse s’era accorto della lontananza della sua mente, forse solo gli stava comunicando qualcosa…Hanamichi scosse la testa, sorridendo e entrando nella loro stanza.
Le tende svolazzavano leggere, la luna s’innalzava sopra i monti sorgenti dall’acque lontane del lago.
Quel lago…Ayako aveva scelto apposta quella stanza, per loro. Si vedeva la riva, la loro alcova. E la valle colma d’acqua che aveva abbracciato il loro primo amplesso.
Le guance del rossino s’imporporarono, come sempre accadeva quando entrava lì. Non poteva che ricordare…era stato un momento troppo speciale, per non emozionarsi al solo pensiero. Il cuore gli batteva così forte…
Un abbaio lo fece sussultare. Decisamente, il volpino non tollerava che lui pensasse ad altro, a qualcosa cui lui non poteva partecipare.
"Dai volpe stai buona, che ti metto a letto"
Hanamichi lo appoggiò dolcemente sul giaciglio, sprimacciando un cuscino lì accanto. Rukawa poteva inizialmente sistemarsi ovunque avesse desiderato, tanto poi lui sapeva come sarebbe andata a finire. Ovvero, col cucciolo beatamente acciambellato sul suo petto, immerso in un sonno profondo che lui non poteva disturbare, pena zampata.
Uno sbadiglio, e il volpino scelse non il cuscino lì vicino, ma quello su cui dormiva il rossino…col eleganza vi appoggiò sopra il musetto, strofinandolo soddisfatto.
"Volpastra…quello è il mio cuscino"
Il cucciolo annuì sbadigliando, allungando una zampetta e grattandogli un avambraccio, tirandolo verso di sé.
"Non posso star qui con te"
lo rimbrottò, alzandosi e stiracchiandosi.
Rukawa schizzò in piedi, ringhiando…Hanamichi capì subito d’aver compiuto un mezzo passo falso. Il suo ragazzo non avrebbe mai accettato di lasciarlo solo, senza la sua presenza accanto. Soprattutto con un porcospino in semilibertà.
Grattandosi il capo, si sedette sul letto, quietando il cucciolo con una semplice carezza.
Secondo Rukawa, la relazione fra Sendo e Koshino era poco più di una cotta, per il primo. Nonostante tutto, il rossino era ancora nel suo cuore…Hanamichi credeva poco a questa teoria, ma non gli andava di litigare per così poco. Anche se, in effetti…non poteva negare di sentirsi spesso sfiorato da uno sguardo, da due occhi blu che non erano quelli della volpe…
Scosse la testa, chinandosi per posare un bacio sulla sua nuca:
"Vado, li saluto e torno. Dai, è da maleducati andarsene così"
Rukawa lo guardò storto, ma si alzò sulle zampette posteriori, un po’ instabile per la morbidezza del materasso…il rossino lo spinse indietro, ribaltandolo sul letto invece che prenderlo fra le braccia, come il cucciolo avrebbe voluto:
"Dai Kaede, stai a malapena in piedi, e meno male che hai quattro zampe! Vado e torno, tu dormi"
Rukawa guaì, riempiendo la stanza del dispiacere di esser lasciato indietro, ma l’altro scosse la testa:
"Ti si chiudono gli occhi…dai, mica vado lontano! Il bosco è qua dietro, non a Kanagawa!"
Un bacio schioccato all’aria, e il ragazzo uscì.
Rukawa rimase immobile, anche dopo parecchi minuti. Le orecchie dritte e il cuore che batteva forte, i suoi sensi urlavano. Il suo intuito animale era in allarme.
Non capiva, tutto attorno a lui era a posto. L’odore del suo ragazzo era forte, come il suo stesso in forma umana. Si mischiavano in un’alchimia perfetta, inscindibile.
No, non era quello a preoccuparlo. Era una sensazione che gli scorreva appena sotto la pelle, un brivido pungente che…non andava, ecco.
Eppure Ayako era lì, in perfetta salute. Se qualcosa fosse andato storto, lei lo avrebbe saputo per prima, vi avrebbe rimediato prima che loro potessero accorgersene.
Chiuse gli occhi, e si accoccolò sul letto, il muso sul cuscino di Hanamichi. Aveva tanta voglia di corrergli dietro, di andare da lui e farsi abbracciare, baciare.
Soppresse tutti questi pensieri. Non voleva passare per il classico ragazzo ipergeloso senza alcuna fiducia nel partner. Già aveva un po’ esagerato, poco prima.
No, anche se gli dava fastidio, sarebbe rimasto lì, ad attendere il ritorno del suo ragazzo.

Hanamichi sbucò nella radura, un po’ incuriosito dalla mancanza di rumore. Con una simile accozzaglia di giovani si sarebbe aspettato molto baccano, e invece regnava il silenzio.
‘Che Ayako li abbia colpiti tutti?’
pensò con un sogghigno, immaginandoseli stesi con bernoccoli vari in testa.
Ma il suo cuore mancò un battito, quando comprese cosa stava accadendo.
Ayako semisvenuta, pallidissima in confronto a Miyagi, che la teneva stretta.
Gli altri raggruppati dietro di loro, esangui quasi quanto la luna.
E una ragazza di fronte al gruppo, che li guardava estremamente soddisfatta.

Fine parte I

già adesso devono iniziare i guai?! n.d.tutti o.O
sì sì; n.d.Bloody_Hymeko soddisfatta ^_____^


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