Volevo regalarti questa fanfiction per il tuo compleanno, ma non ho resistito alla tentazione di finirla prima. Così ho pensato di usarla per augurarti un bellissimo viaggio, ma anche se è ancora un po' presto, la mando lo stesso…tutta questa saga è per te, Patrizia!!! Perché mi hai sopportato là, e continui a farlo anche qui…sei sempre disponibile, e troppo gentile!!! Buona vacanza!!
Anfora di magia
Parte XXV
di Hymeko
Un mosaico di tessere dorate, accecanti…Hanamichi si appoggiò un braccio sugli occhi, riparandosi dai fili di luce che filtravano, attraverso le fronde degli alberi.
Non vedeva bene…addormentatosi sotto un albero ombroso, si era svegliato da pochi minuti, scoprendo con un leggero disappunto che il sole era arrivato sopra di lui, a baciargli il viso, e incendiargli i bulbi oculari, sotto le palpebre abbassate.
Macchie verdi e blu chiazzavano il boschetto che lo circondava…non era più un ambiente reale, somigliava a un quadro astratto, frutto di percezioni alterate.
Eppure, quella visione era viva, più che mai…non potendo più contare sulla vista, si concentrò sull'udito, e sull'olfatto…i grilli rumoreggiavano, attorno a lui, un basso cantico che inneggiava al ritorno della magia, accompagnati dal profumo dei fiori di campo, intenso e sensuale. L'acqua sciabordava lontana, il lago era fuori vista…quello stesso specchio d'acqua dove solo la notte precedente, aveva fatto l'amore col suo volpino…sorrise, ripensando al piacere incredibilmente perfetto, che aveva provato racchiudendo Rukawa in sé…
'Chissà dov'è la volpe'
pensò all'improvviso, allontanando il braccio e sbattendo le palpebre, tentando di scacciare quella nebbia che gli velava lo sguardo. Era strano, che lo lasciasse solo, col porcospino in libertà…nonostante tutto, la gelosia non poteva certo passare solo in una notte!
Quasi una risposta alla sua domanda inespressa, un piccolo abbaio lo fece voltare, verso sinistra.
"R-Ru?"
domandò, stringendo gli occhi.
Un altro abbaio, e una testolina sfumata che si inclinava, a destra…Hanamichi sorrise, scuotendo il capo e allungando le braccia, per quella figura indistinta.
"Stupido, perché ti sei fatto trasformare ancora in volpino?"
Intravide una zampetta che si muoveva, per strofinarsi il musetto, e nessun altro movimento.
"Avanti Ru…non posso star qua così in eterno!"
Il cucciolo ululò piano, poi si scrollò un attimo, e trotterellò fino all'abbraccio di quel corpo, teso ad accoglierlo…lo annusò con calma e, felice della nuova sistemazione, si acciambellò contro il suo ventre, iniziando a fare le fusa sotto il tocco del suo palmo.
"Sei proprio un volpacchiotto viziato…si può sapere perché diavolo hai chiesto di tornare così? Eh?"
Senza nemmeno l'ombra di un'intenzione di lasciarlo in pace, Hanamichi lo prese per le zampette anteriori e lo sollevò, facendolo stare ritto sulle posteriori…faccia a faccia con la volpetta, conduceva quel piccolo interrogatorio, con il sorriso sulle labbra:
"Dì un po', è per quello che ti ho detto ieri notte? Per il fatto che, come umano, sei troppo pesante, e non puoi più accoccolarti a dormire su di me? Eh, volpino?"
Mosse le mani, obbligando le sue zampe a seguirlo…il cucciolo mugolò e tentò di morderlo, ringhiando finché l'altro non l'ebbe lasciato andare.
"Oh, ma come siamo acidi, oggi! Cos'è, non hai dormito abbastanza?"
La volpe abbaiò, guaendo piano, scatenando una bassa risata, nell'altro…il rossino se lo caricò sul braccio sinistro, mentre col destro si prodigava in lente, morbide carezze, sul suo pelo rossiccio.
"Sei proprio un bel volpino, lo sai?"
La vista gli stava tornando, iniziava a intravedere anche i particolari…due occhi che scintillavano, nell'ombra…una linguetta rosea, che si divertiva a leccargli senza sosta il polso…una bocca piccola ma forte, che gli mordicchiava la pelle, lasciandogli segni evidenti ma non duraturi…tutto quello, era Rukawa, colui che amava, trasformato in volpe.
Il ragazzo poggiò la testa contro l'albero, affondando lo sguardo nell'ombra fra i frammenti di sole…sapeva di avere una sola persona cui rivolgersi, se lo voleva riavere come prima…
"Ayako…lo so che mi stai ascoltando…non so come questo stupido volpino spelacchiato…ahi!"
Il cucciolo, offeso per la mancanza di attenzioni, aveva preso a mordicchiargli allegramente la mano, e s'era lasciato sfuggire un morso più forte degli altri.
"Ru! Merda, mi hai fatto male!"
Il volto del rossino era contratto in una smorfia…il volpino gemette, per solidarietà, e allungò la linguetta, passandola piano sul morso, che aveva segnato la pelle dell'umano che lo teneva stretto.
"Sei davvero adorabile…"
Hanamichi sorrise, grattandogli il mento, e posandogli un bacio fra le orecchie a punta, che si drizzarono subito, stuzzicate…
"…così i miei baci ti interessano, eh Ru? Bè, se Ayako ti ritrasforma in umano, potremo scambiarcene ancora tanti…"
Appoggiando ancora la testa al tronco, il ragazzo s'imbarazzò, lasciandosi andare al ricordo della passione della notte precedente…aveva una voglia indescrivibile, che tutto riprendesse, desiderava le mani del moro su di sé, i suoi capelli sulla pelle, le labbra attorno ai capezzoli…quante volte avevano fatto l'amore, quella notte? Quante volte erano venuti, chiamandosi, invocandosi? Quante volte il seme di Rukawa lo aveva riempito, portandolo realmente alla vita?
Non lo sapeva, aveva perso il conto…l'unica cosa chiara, era che ne aveva ancora bisogno.
"Che cosa c'è?"
La volpetta s'era alzata sulle zampe posteriori, e aveva poggiato le anteriori sulle sue clavicole, guardandolo intensamente…Hanamichi ridacchiò, allungando il volto e strofinando il naso contro quello freddo del cucciolo:
"Vuoi coccole, volpino? Torna umano, e le avrai"
L'altro rispose con un semplice mugolio, che scatenò l'ilarità del rossino…lacrime d'allegria scesero lungo le sue guance, rivoli che il cucciolo s'affrettò ad asciugare, con la propria morbida pelliccia. Il muso accarezzava il viso dell'umano, il pelo soffice gli massaggiava le guance, la piccola bocca sfiorava le due labbra rosse e carnose, che soffocavano a stento le risa.
"Forse ho capito…"
Hanamichi lo allontanò un po', per poterlo guardare meglio.
"…sei un volpino davvero astuto! E malizioso…"
aggiunse, strizzandogli un occhio…il piccolo non comprese, piegando la testa da un lato.
"…un ranocchio, per tornare principe, deve essere baciato dalla principessa! E dato che tu sei il mio principe azzurro…finché non ti bacio, rimarrai così?"
La volpe si limitò ad un piccolo, enigmatico abbaio.
"Sei proprio uno stupido volpino approfittatore!"
sbottò il rossino, condendo quell'insulto con uno dei suoi sorrisi più belli…negandogli la vista delle sue iridi illuminate dalla luce, che vi cascava come attirata da qualcosa di prezioso, chiuse gli occhi, e tese il volto…sentì il suo fiato sottile carezzargli la pelle, e poi il contatto, fra le due bocche, una carezza lieve, impalpabile…
L'ala dello Shohoku riaprì gli occhi…nulla. Tra le mani, aveva ancora il volpino…non era cambiato niente. Anzi…il cucciolo lo guardava più stralunato di prima.
"Ma che…perché non sei tornato umano?"
"Forse perché non sono io, quello?"
Hanamichi sobbalzò, gridando e facendo saltare anche il volpacchiotto che teneva in grembo: poco distante, poggiato contro un albero, Rukawa lo guardava con la solita impassibilità sul volto, ma negli occhi una luce veramente molto divertita, come raramente gliel'aveva vista…
"Ma ma ma ma…tu tu tu tu!!!"
"Hn?"
chiese il moro, staccandosi dall'albero e andandosi ad accoccolare accanto al rossino, che ancora passava lo sguardo frastornato fra lui e il cucciolo.
"Rukawaaaa!!!!"
Il moro si tappò le orecchie, assordato da quel rombo che stava sconfinando negli ultrasuoni.
"Maledetto volpino perché non mi hai detto nulla?"
Il diretto interessato fece una smorfia, mentre l'eco rimbombava nella radura, facendo tremare gli alberi…si tese di scatto e gli tappò la bocca con la propria, ricevendo i ringraziamenti da tutti gli esseri viventi nel raggio di dieci chilometri.
"Perché eri troppo buffo…e tenerissimo, mentre pensavi di parlare con me"
Hanamichi mise il broncio, appoggiando una guancia sulla nuca del cucciolo di volpe, che non smetteva di spostare gli occhi da un umano all'altro, non capendo nulla, di quel che stava accadendo.
"Mi sembrava di poter vedere uno di quei momenti dolci, in cui mi coccolavi…eri bellissimo"
Sussurrando a malapena le ultime parole, Rukawa si tese ancora verso di lui, e lo baciò teneramente…le labbra dell'altro rimasero un attimo immobili, poi si sciolsero, carnosi frutti che godevano, delle carezze del moro.
"Ru…"
Hanamichi si staccò, per guardarlo negli occhi…sapeva di avere le guance imporporate, ed era consapevole che il suo ragazzo lo trovasse delizioso, così…Rukawa impazziva, ad averlo fra le braccia talmente diverso, dall'immagine di teppista che mostrava di solito. In fondo, quello era un altro lato di lui, destinato solo al ragazzo che amava…era giusto, riservarlo esclusivamente a lui.
"…vuoi fare l'amore con me?"
Due lampi rischiararono le iridi dell'altro…intimandogli con un'occhiata di non disturbarli, il moro accompagnò a terra il volpino, che ancora si teneva aggrappato con le unghiette, e fece stendere Hanamichi sotto di sé, con calma, prestando molta attenzione a che non ci fossero radici o sassi, che potessero fargli male.
Nulla…l'erba sotto di loro era un soffice prato, mista a chiazze di trifoglio…come un morbido materasso, li avrebbe accolti nel suo abbraccio. Il vento soffiò fra le fronde, cariche di foglie smeraldine…il sussurro della brezza accompagnò quello con cui i vestiti cadevano fra i fili di verde, affondando con un fruscio strozzato…due corpi nudi, perfetti, vennero in contatto, coprendosi di piccoli brividi che si propagavano veloci, a coprire interamente le loro pelli già imperlate.
"Hana…"
"Ru…mi manchi"
Il moro coprì con la bocca quella del compagno…non voleva sentire parole tristi da lui, avrebbe cancellato il desiderio della sua presenza con la sua figura reale, nitida…lo avrebbe riempito, Hanamichi non lo avrebbe più dovuto sognare, perché l'avrebbe avuto, nel profondo di sé.
Avvertì le sue gambe schiudersi, le ginocchia appoggiarsi contro i suoi fianchi…involontariamente, sfregò lentamente i loro bacini, costringendo le loro erezioni a frizionarsi, una contro l'altra.
"K-Kaede!!!"
Un gemito colmo di supplizio, di inappagamento…il rossino sollevò i fianchi, premendo il sesso contro il suo ventre, strofinandone la punta sulla pelle liscia, nivea…di riflesso, il pene di Rukawa si ritrovò a comprimere i testicoli dell'altro, due sfere colme di sperma, desiderose di svuotarsi, così come lo erano le sue…badando più al suo piacere che al proprio, il moro scivolò con le labbra lungo il suo sterno, fino a quel membro che si slanciava virile verso la sua bocca, quasi implorandolo di avvolgerlo.
Un bacio, sulla punta…un urlo, dal proprietario di quel sesso odoroso di sensualità.
Una piccola lappata, sullo stesso punto…un altro grido, due lacrime che solcavano le guance, rosse come il sangue.
Due frustate, per il ragazzo dai capelli neri, che odiava quella tortura che lui stesso si procurava, amando follemente prepararlo con lentezza, tormentandolo con piccole innocenti sevizie fino a farlo venire nella sua bocca, senza penetrarlo subito, premunendosi perché godesse tutti i piaceri che erano stati preparati, per l'uomo.
'Tutti'
si giurò, portando le dita all'altezza delle sue labbra…appena Hanamichi le ebbe prese nella bocca, soffiò lungo la sua asta, guadagnandosi un morso…una piccola perla brillò sulla punta del sesso turgido, invitante…Rukawa la leccò, avido, insaziabile, egoista…doveva essere tutta sua, quella linfa meravigliosa che solo lui, poteva assaggiare.
Un nuovo urlo, soffocato dalla mano che stava succhiando…il moro schiuse gli occhi, poggiando le labbra serrate sulla sommità di quell'organo eretto…voleva vederlo.
Voleva guardarlo, mentre ancora si agitava ai limiti del godere. Due lacrime gradite gli annacquavano le iridi, gocce di sudore scivolavano percorrendo il suo corpo…meravigliosamente perso lungo la strada del piacere, incatenato a un vortice che l'avrebbe costretto ad annegarsi, nei più profondi cieli.
"Hana…"
La sua voce, resa roca dalla splendida visione del ragazzo, accarezzò il membro che fremeva di fronte a lui…Hanamichi si inarcò, sentendosi chiamare da lui, eccitato dal proprietario di quegli occhi blu, un solo loro sguardo bastava a farlo avvampare…obbligò la sua bocca a leccare più in fretta, a infradiciare quelle dita che presto si sarebbero fatte strada in lui, aprendolo dolcemente…
"…Hana"
ripeté Rukawa, massaggiando con la punta della lingua quella del sesso.
Il rossino abbassò faticosamente il volto, guardandolo…il suo corpo bruciava, le sue cellule si disgregavano, all'idea di ciò che stava per accadere, eppure ancora non succedeva…quell'attesa, lo arroventava, quasi più delle attenzioni del moro al suo corpo. Sapere che presto sarebbero stati uniti, ma essere consapevole che ancora non lo erano, lo faceva dannare.
"R-Ru"
Con fatica, il ragazzo alzò il bacino, per facilitargli la conquista non del suo sesso, ma di quella piccola apertura che, più di tutto, lo desiderava…
"Hn"
Le dita scivolarono fuori dalla sua bocca, accompagnate da un sospiro di rammarico…si librarono a un soffio dalla sua cute, non donando rinfresco a quella sua pelle caldissima, avrebbero perso parte della preziosa saliva, che permetteva di farlo godere, e non soffrire…troppo lentamente, per entrambi, giunsero al piccolo orifizio, l'accesso che, spalancandosi, li avrebbe uniti.
'Tutti i piaceri di questo mondo'
Rukawa avviluppò completamente il suo sesso con la bocca, affondando contemporaneamente l'indice in lui…la mano libera si protese ad afferrare uno dei suoi capezzoli, a tormentarlo pizzicandolo forte, massaggiando la sommità di quella piccola cima carnosa.
Perso fra i gemiti, svanito nei suoi sogni più intimi e segreti…Hanamichi galleggiò in un'emozionante aurora boreale, dove il palpitare sgargiante dei loro cuori risuonava in sincrono, l'anticamera alla fusione in cui ognuno aveva ancora un'identità distinta, dove il piacere poteva ancora essere assaporato, prima che diventasse troppo forte…tre fonti, da cui un calore soavemente perfetto si propagava in lui, rivestendolo, intessendosi e intrecciandosi con la sua pelle, scoprendo nuovi modi di cospargerla di minuscoli brividi.
Con un fiotto potente, Rukawa lo sentì riversarsi in lui, riempirgli la bocca…sebbene ancora un po' sorpreso, dal trovare quel gusto dolce-amaro assolutamente divino, non smise di succhiare, ripulendolo completamente…le dita in lui erano diventate tre, il suo corpo rispondeva ai loro movimenti con piccole spinte, tese ad incontrarle…la mano libera s'era spostata su un fianco, per tenerlo fermo mentre risaliva con le labbra la sua pelle bronzea.
Il moro sorrise, appena sentì il corpo del suo amante sussultare, quando soffiò sul capezzolo intoccato…allungò la lingua, ancora foderata del sapore del suo sperma, e lo leccò, esultando per il turgore che sentiva, testimonianza di ciò che lui gli provocava.
"Ru…"
Rukawa tese le labbra, succhiando piano quelle del compagno…nessuno dei due aveva chiuso gli occhi, rimirandosi in quel momento di sensuale dolcezza, le dita di uno ancora impegnate a preparare l'altro.
"…vieni"
Il moro annuì, spostando la bocca prima su una delle guance rosse come il tramonto, poi sull'altra…con delicatezza tolse le dita, passando entrambi i palmi sulle sue cosce, per aprirle meglio…Hanamichi voltò il viso, incapace di sostenere quegli occhi, mentre veniva penetrato…sfuggendo a un paio di occhi blu, ne incontrò un altro, più minuto, quello d'un cucciolo di volpe che sedeva immobile ed interessato, a qualche metro di distanza…non un guaito, non un abbaio, solo un muta presenza che teneva lo sguardo incatenato a loro.
"L-La vol-lpe"
bisbigliò, incredulo di star per unirsi a Rukawa davanti a uno spettatore, seppur animale…il numero undici dello Shohoku interruppe la penetrazione, mordendosi a sangue le labbra, era dentro solo per metà ed era un supplizio inconcepibile rimanere così, immobile, col corpo dell'altro che lo invitava a farsi strada in lui, schiudendosi senza opporre resistenza…
"L-Lascialo guardare…non ci disturberà, Ayako non lo permetterà"
Hanamichi girò la testa, guardandolo…non era stato del tutto sorpreso, da quella richiesta un po' imbarazzante, anche lui sentiva la necessità che il loro amplesso finalmente si compisse, averlo mezzo piantato in sé era piacevole, ma non abbastanza, non dopo aver provato il significato dell'essere penetrato completamente da Rukawa…gli sorrise, sbirciandolo da sotto le palpebre pesanti, socchiuse, e si mosse per incontrarlo:
"Vieni dentro"
Lo sguardo blu si fece più intenso, mentre senza dire nulla, il volpino affondava lentamente in lui…ammutolito da quella sensazione, Hanamichi gettò indietro la testa, spalancando gli occhi e la bocca, le labbra che fremevano in cerca d'aria…sentì a malapena le mani del moro che si afferravano ai suoi fianchi, non capì se lo facevano per tenerlo fermo, o per sostenersi a lui.
"K-Kaede"
Doveva chiamarlo, doveva pronunciare il suo nome…sentirselo scorrere sulle labbra, come il suo sesso aveva iniziato a scivolare in lui, a sfregarsi con le pareti del suo intestino, a mandargli impulsi lungo la colonna vertebrale…il piacere correva, propagandosi in ogni estremità…non riusciva più a trattenere la sua voce, ne aveva perso il controllo, gemeva suoni inarticolati che avevano significato solo legati a quel momento particolare…
Rukawa si inarcò, affondando in lui, aprendo quel corpo che non chiedeva altro, se non la sua invasione piacevole, invitandolo a muoversi più in fretta, stringendosi ogni volta che si inabissava…era così stretto, così dolce, meraviglioso…essere avvolto in lui, nel calore dell'interno di un essere vivente amato…nulla poteva esserci di più prezioso, del momento che stavano di nuovo condividendo.
Si sentiva sciogliere, il cuore gli batteva all'impazzata…il ritmo delle sue spinte era automaticamente aumentato, guidato dal corpo di Hanamichi che, come impazzito, gli si infrangeva contro, accogliendolo nella più profonda intimità, di sé…una voce conosciuta, quella del suo compagno, risuonò nella radura, mentre qualcosa di tiepido gli scorreva sul ventre…Rukawa pianse due lacrime di totale appagamento, mentre veniva dentro di lui.
………
Sulla pelle abbronzata, c'era il segno di due gocce di pianto…il moro schiuse le labbra, e spazzò delicatamente via il loro ricordo, rendendola di nuovo perfetta.
"Mmhhh"
Hanamichi borbottò qualcosa d'indistinto, socchiudendo le palpebre, accogliendo il sole che si affrettava a riversarsi nelle sue iridi.
"Ssshhh…riposa"
Rukawa si stese al suo fianco, allungando un braccio sotto la sua nuca, perché lo usasse come cuscino…il rossino mugugnò soddisfatto, posando la fronte contro la base del suo collo. Un sospiro beato accarezzò la pelle bianchissima, mentre una gamba calda e morbida si intrecciava con le sue.
"Stai bene?"
mormorò il moro, giocando con le ciocche rossicce che gli solleticavano il mento.
"Sì…ma dov'è il cucciolo?"
L'altro controllò la radura, senza smettere di accarezzare il compagno:
"Credo se ne sia andato...quando sono venuto in te. Deve aver capito"
"Cosa?"
"Che non aveva speranze, con te…che appartieni solo a questo volpino. Credo fosse parecchio geloso…"
spiegò l'asso dello Shohoku, battendosi un indice sul petto, mentre l'altro scoppiava in una risata:
"Due volpacchiotti, e un porcospino…ma che ci faccio io, agli animali?!"
"Idiota!"
Hanamichi aprì la bocca, ma non rispose all'insulto…lasciò semplicemente passare qualche attimo, prima di rispondere, con un bisbiglio:
"Grazie…"
"Hn?"
"…per come sai rendermi felice"
terminò, senza alzare il viso…non voleva che il compagno lo vedesse così rosso, anche se sapeva che, probabilmente, se lo stava immaginando.
"Hn. La cosa è del tutto reciproca, anzi…avrei dovuto dirtelo io"
Rukawa avvertì le guance del suo ragazzo tendersi in un sorriso, ma prima che potesse parlare, lo spinse di nuovo indietro, sull'erba fresca.
"Ancora?!"
protestò questi, facendo finta di tentare di scacciarlo.
"Hn…permettimi di renderci di nuovo felici"
"Stupido volpino!"
Ridendo, Hanamichi gli gettò le braccia al collo e lo tirò a sé, allacciandogli le gambe attorno alla vita, e trascinandoselo contro.
(grazie Hymeko! Ti adoro! n.d.Hana)
(non mi ringraziare…non lo faccio per voi, ma per farmi perdonare dalla Patrizia ^^;;; scusami ma non ce la faccio proprio a metterci una lemon anche nell'altra!!! Perdono!!!! n.d.Hymeko)
(O_o le lemon fra Ru e me vanno sempre scritte!!!!! n.d.Hana è_é)
"Era anche ora! Siete in ritardo, l'appuntamento era per più di un'ora fa!"
borbottò Akagi, scorgendo le sue due favolose matricole spuntare da un boschetto.
"Dai senpai, saranno già stanchi di loro, lasciali stare"
ridacchiò Ayako, sbirciando Sendo e Haruko che si interessavano di tutto, tranne che di quei due.
"Già già…anche i loro vestiti saranno stanchi di essere tolti e rimessi"
sottolineò maliziosamente Mitsui, osservando le vesti sciupate e i capelli così pieni d'erba, da sembrare che si fossero rotolati in un covone di fieno fresco…
"Ci sono fienili qui?"
chiese ad Ayako, immaginandosi stretto a Kogure, ad imitare quelle due matricole.
"Senpai!"
La ragazza tirò fuori il ventaglio e lo calò sulla sua testa, facendo risuonare il colpo fin alle cime dei monti, spedendo Mitsui lungo tirato, con in cima al cranio un bel bernoccolo fumante.
"Uhm…degno del mio miglior Gorilla Punch"
constatò Akagi, osservando interessato come il fumo non smettesse di levarsi, dalla testa del suo cecchino dei tre punti.
"Aaaaawwwwwhhh…che avete da essere così su di giri?"
Hanamichi coprì lo sbadiglio con una mano, strofinandosi con l'altra un occhio…al suo fianco, Rukawa non disse nulla, limitandosi a sfiorare la schiena del suo ragazzo.
"Nulla, il senpai era perso in un suo mondo…col senpai Kogure, immagino"
Kiyota si stiracchiò, lanciando un paio di sguardi maliziosi alle occhiaie che segnavano il volto del rossino…
"E credo stesse sognando di imitarvi, fino allo stremo"
mormorò, sogghignando…e fantasticando di fare lo stesso, con Maki.
"Kiyota!!!"
Ayako alzò sibilando il ventaglio, ma non lo poté calare sulla testa della matricola…un guizzo rosso la precedette:
"Maledetta Nobuscimmia fatti gli affari tuoi!!!"
Hanamichi lo afferrò per le orecchie, e tirò una testata paurosa alla sua fronte…Kiyota si schiantò a terra, fumando esattamente come il senpai dello Shohoku, ancora moribondo accanto a lui.
"Uhm…degno del mio miglior Gorilla Punch"
"Grazie, Gori! Finalmente riconosci anche tu la mia genialità?"
"Idiota"
sbuffò Rukawa, adocchiando un alberello frondoso, sotto cui smaltire il sonno arretrato.
"Cooosa???!!! Maledetto volpino io ti scuoio!!!"
Hanamichi superò d'un balzo Akagi e Ayako, e si buttò contro il volpino, iniziando una rissa selvaggia…fili d'erba e foglie secche erano scaraventate in aria, mentre Ayako si dava da fare per risollevare i fiori, che i due corpi allacciati schiacciavano…la foga li fece rotolare lungo tutta la radura, fino a farli sparire oltre una macchia d'arbusti, ancora avvinghiati.
"Non vi conviene lasciarli lì così, soli…o fra poco sentiremo i lamenti poco doloranti del rossino"
Giusto per disturbarli un po', Sendo tese fra i pollici uniti un filo d'erba, e vi soffiò contro, a pieni polmoni…il fischio che produsse fece rizzare i capelli a tutti i presenti, mentre dai cespugli venivano imprecazioni irripetibili.
"Ha ragione, vado io a recuperarli"
Mitsui tornò alla vita, pulendosi i vestiti…nonostante i passi ancora un po' incerti, raggiunse senza problemi il luogo dove i due s'erano infrattati, affondando le braccia fino ai gomiti nei cespugli, e iniziando a rovistare.
"Ahi! Ehi Mitchi lasciami!!!"
L'ex teppista tornò dagli altri reggendo Rukawa per la collottola, mentre tirava il rossino per un orecchio…ad Ayako brillarono gli occhi, davanti alla camicia completamente sbottonata di Sakuragi.
"Senpai, cos'ha Miyagi?"
Decisamente insofferente, agli sguardi languidi che la ragazza (e anche Sendo) rivolgeva al suo rossino, Rukawa gli si piazzò davanti mentre si rivestiva, accennando al ragazzo che non aveva ancora parlato, rimanendo immobile con lo sguardo perso nel vuoto.
"Nulla. È così da quando ha saputo che tornerò con voi, a Kanagawa"
Ayako si fece aria col ventaglio, nascondendo dietro esso la soddisfazione, per essere riuscita ad avere senza sforzo la loro attenzione.
"M-Ma come, e la magia?"
Kiyota si grattò la testa, leggermente allarmato…ci sarebbe potuto tornare lì con Maki, se lei avesse rinunciato?
La ragazza scosse i riccioli, aggiustandosi una ciocca ribelle:
"Non ve ne siete accorti, vero? È già tornata nella Colonna, da cui continuerà a sprigionarsi come ha sempre fatto. Ma una goccia è rimasta dentro di me, il nostro legame sarà eterno"
La matricola del Kainan si grattò la testa:
"Allora tu…potresti farci tornare qua?"
"Sì…"
Ayako sbuffò, era inutile discutere con quella scimmia selvaggia che, per tener fede al proprio nomignolo, aveva preso a saltellare per la radura.
"E questo mondo?"
Mitsui si guardò intorno, al suo Kogure sarebbe piaciuto, ne era sicuro.
"Tornerà al passato, in un certo senso…vivrà di nuovo con la benedizione della magia"
"Mi sarebbe piaciuto salutare i due signori che mi hanno ospitato, nella foresta. Ma immagino che ora non avranno più problemi…ci sei tu, a vegliare su di loro"
Sendo sospirò, sorridendo al sole…Rukawa aveva passato un braccio attorno alla vita di Hanamichi, ma la cosa ormai non lo faceva più soffrire…era terminato, il momento del tormento. Quel bel mondo, aveva visto arrivare il suo sogno al massimo del fulgore, ma ne aveva anche decretato la morte…sulla Terra, avrebbe voltato pagina.
"Stai tranquillo, e credimi: non si scorderanno mai di te. Sono certa che tu, per loro, sarai sempre il ragazzo che ha riportato la magia"
L'asso del Ryonan sorrise, e si stiracchiò:
"Forza allora, che ne dici di riportarci a casa?"
"Sììì!!!"
urlarono tutti in coro, stringendosi a lei…Miyagi balzò in piedi e le si appiccicò addosso, prendendosi in testa una sventagliata.
Fu l'ultima scena, che videro di quel mondo…un attimo dopo, erano sulla strada verso la palestra dello Shohoku, con le loro uniformi e le sacche per l'allenamento.
"Ma…allora non è cambiato nulla?"
bisbigliò Haruko, fissando Ayako che si godeva il bacio del sole.
"Ti sbagli…"
Tutti si voltarono verso Rukawa, stupiti dal sentirlo parlare, lì…in una mano, teneva imprigionata quella di Hanamichi, che lo fissava leggermente arrossito, ma con gli occhi pieni di scintille.
Il volpino sollevò lentamente le due mani intrecciate, portandosi quella del rossino alle labbra, poi, fissando tutti loro, e nessuno in particolare, posò un bacio sul suo dorso.
"…qualcosa è cambiato, in meglio"
Fine
non ci credo…è finita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Wwwwhhhhaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!! Come sono contenta!!!!!!!!!!!!!!!! Y__________________________________Y
Grazie, grazie a tutte voi, che avete avuto la santa pazienza di leggere fino ad adesso…non era mia intenzione farla durare tanto, ma ormai ho rinunciato ad avere un minimo controllo sulle ff -_-
Un enorme ringraziamento a tutte quelle che hanno cliccato sul mio indirizzo, per commentare seriamente o solo per rompermi le scatole, con varie richieste di cuccioli di volpacchiotto è_é ma va bene lo stesso…bacioni a tutte!!!!
no no no! Non va bene scrivi subito il seguito!!! n.d.Miyagi molto alterato
e perché mai dovrei fare una cosa simile? n.d.Hymeko
perché hai messo quei due insieme e noi no!!! Ahia! Ayakuccia!!!! n.d.Miyagi é_è
spiacente, ma sono d'accordo con lei…per me voi due non sarete mai una coppia, quindi…che bello, posso spostarla nella cartellina delle fic finite!!! n.d.Hymeko
noooooooooooooooooooooooooo; n.d.Miyagi
ps il primo che prova a chiedermi un seguito, lo trucido!
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