Anfora di magia

Parte XXIV

di Hymeko

La bianca tenda della stanza si agitava, al vento della notte tiepida…il suo fruscio, si fondeva con quello dei passi di Hanamichi sul prato, leggeri sospiri che non intaccavano la quiete, sotto la luce della luna e delle stelle…
Alzò lo sguardo, mentre i fili d'erba si piegavano, alla carezza dei suoi piedi nudi…la piena coscienza di sé, e dei suoi poteri, che Ayako aveva raggiunta, aveva reso di nuovo limpido quel cielo, oscurato per troppi anni, dalla mancanza della magia...una galassia lontana ammorbidiva un angolo di cielo, mentre una sottilissima falce di luna si poggiava ai fiori ancora chiusi, sui rami di un albero lontano…
Non faceva freddo, nonostante fosse passata la mezzanotte…una brezza mite respirava in quei luoghi, guidando i suoi passi solitari, in cerca di…qualcosa, o qualcuno, che spezzasse l'isolamento che sentiva dentro…
La baruffa con Rukawa, s'era trasformata in un litigio appena accennato, eppure presente…né uno, né l'altro, riusciva a perdonare al compagno ciò che era accaduto, in quei giorni…
Rukawa non scordava che lui l'aveva gettato a Mitsui, perché non venisse sepolto dal fango…mentre lui, benché ammetteva che il volpino non avrebbe potuto portarlo con sé, gli rinfacciava che non l'aveva neppure avvertito, delle sue intenzioni…e questo gli faceva male, molto male…il compagno non gli aveva neppure dato modo di tentare di aiutarlo, magari i primi ostacoli sarebbe riuscito a deviarli, con la spada…avrebbe potuto almeno fingere, di essere utile…
Scosse la testa, lasciando che il vento lo accompagnasse dove desiderava…alla fine, avevano raggiunto gli altri, che stavano cenando…poi si erano diretti ognuno alle proprie stanze, camere singole, con un solo letto…il giorno dopo, o quello successivo, sarebbero ripartiti, per Kanagawa…e tutto sarebbe tornato come prima.
'Anche il mio rapporto con la volpe?'
Non voleva che…tutto terminasse lì. Ciò che provava per lui, era…troppo profondo, per essere descritto…il suo volpino, era ormai parte della sua vita…non riusciva a immaginare un'esistenza senza di lui, dopo averlo avuto per tanti giorni, fra le braccia…
Amava Rukawa, ed era certo che il moro lo ricambiasse…allora perché non erano assieme? Perché, appena era tornato umano, avevano ripreso a litigare? Aveva dunque avuto ragione Sendo, quando aveva detto al cucciolo, che lui era in realtà interessato solo a proteggere un indifeso? Che appena fossero stati tutti e due umani, e forti, avrebbero cominciato nuovamente a litigare? Solo il porcospino, dalla sua posizione di esterno, aveva compreso la realtà?
'Ma quale esterno l'ha detto solo per fargli del male!!!'
Lo sciabordio dell'acqua attrasse la sua attenzione, distogliendolo dai cupi pensieri di morte, in cui il volto dell'ala del Ryonan lo faceva precipitare…un lago si stendeva di fronte a lui, stretto nell'abbraccio di due catene montuose, alte e sottili…
Amava realmente Rukawa…perché altrimenti, non avrebbero avuto senso, quei battiti impazziti, quel sorriso inconscio che era spuntato sulle sue labbra, a vederlo così, fermo nell'acqua, di spalle…ritto poco distante dalla riva, con la luce che cascava su di lui…
"…Ru"
mormorò, troppo piano perché potesse sentirlo…ne era consapevole, eppure gli andava bene così, ammirarlo anche da lontano, quei fili di seta nerissima che scivolavano nella brezza…il suo amore…non sarebbe bastato un litigio, a dividerli…non un ragazzo invidioso, né una ragazzina ipocrita…perché loro due, erano sempre stati, una persona sola…Ayako l'aveva capito, per questo l'aveva affidata a lui, quella volpetta...
Quasi avesse avvertito la sua presenza, Hanamichi lo vide voltarsi, e si immaginò i suoi occhi che si dilatavano leggermente, nello scorgerlo…per guardarlo meglio, per assorbirlo totalmente…per riempirsi di lui, per renderlo suo…con un flebile sorriso, il rossino si allontanò dall'albero cui era poggiato, e percorse gli ultimi metri, che lo separavano dalla riva…
"…sai anche camminare sulle acque, volpino?"
constatò, osservando il fondo del lago sparire ben sotto, le palme dei piedi del compagno…
(l'ho scritta prima degli Mtv Movies Awards…ho Ely a testimone!!! n.d.Hymeko é_è)
(vero! n.d.Elyxyz)
"…sarà opera di Ayako…sembra ci sia una lastra di vetro, un po' sotto la superficie"
rispose semplicemente Rukawa, allungando una mano…un semplice gesto, per annullare il rancore che sapeva esistere ancora, fra loro…
…dissapori per cose fatte, per spiegazioni non date…
"…è magnifico"
Hanamichi non pensò neppure, di rifiutare quell'invito…avanzò nell'acqua, e intrecciò la propria mano con quella tesa, stringendola come l'altro faceva con la sua…
"Hn"
Rukawa lo attirò a sé, senza tuttavia abbracciarlo…
"…ed è tiepida"
notò, iniziando ad accarezzargli il dorso della mano, col pollice…
"…come la tua pelle"
Sondando gli occhi castani, il moro abbassò il volto sulla sua cute, sfiorandone la superficie…era calda, morbida alla lusinga delle sue labbra…il suo olfatto non era più sviluppato, come quando era un volpino, ma bastava che chiudesse gli occhi, per ritrovare le sensazioni del suo odore…
"Kaede…"
Hanamichi lo fece alzare, di fronte a sé…prima che la loro esistenza proseguisse, ciò che li aveva tenuti divisi, doveva essere superato…il baratro, fra i loro cuori, riempito…
Rukawa annuì…sentiva in sé una necessità, che era certo provava anche il rossino…non avevano un futuro, assieme al rancore.
"Promettimi…che non farai più una cosa del genere"
Negli occhi marroni, il volpino vide emergere il ricordo di lame d'energia, e schizzi di sangue che imbrattavano il pavimento di pietra…conosceva il tipo di dolore che stava provando, perché lui stesso ne era stato invaso, il giorno in cui lo aveva visto sepolto sotto una marea nera di fango…
"Solo se…tu farai lo stesso, giurando di…portarmi con te, se dovesse accadere…ancora"
"Ru…l'ho fatto per salvarti"
"E io per impedirti di commettere una pazzia, di gettarti in quel corridoio…sono uguali, Hana…le nostre motivazioni, sono identiche…"
Il rossino si soffermò sul proprio riflesso, sull'acqua che rendeva increspato il suo viso…Rukawa era un ragazzo testardo, almeno quanto lui, lo sapeva…si assomigliavano molto, da quel punto di vista…due teste dure pronte a cozzare contro qualsiasi cosa, pur di avere ragione…
…ma in quella situazione particolare, erano i loro sentimenti, a essere in gioco…
"Promettiamocelo…a vicenda…"
Il suo riflesso fu frammentato dal movimento del volpino, che si era stretto a lui…Hanamichi alzò gli occhi, trovandoselo a poca distanza…
"…promettiamoci che non ci lasceremo mai più…"
…Rukawa aveva avuto la sua stessa idea…allora, c'era un po' di genialità, anche in quella volpe sonnacchiosa!
"…in qualsiasi situazione, io non ti lascerò…te lo prometto"
giurò Hanamichi, annullando la distanza fra loro e posando la fronte contro la cascata di capelli neri, cercando il suo sguardo perché vedesse che quell'impegno sgorgava dal profondo, del suo animo…e attendendo di veder nascere la stessa promessa, in lui…
"Faccio lo stesso voto…nel pericolo, e nella tranquillità, noi…staremo assieme"
Il sorriso di Hanamichi si fece delizioso, mentre le sue guance si tingevano di porpora:
"Le parole che hai usato…mi hanno tanto fatto sentire come se…fossimo al nostro matrimonio…"
bisbigliò, tendendosi a implorare un bacio…
"…è come se lo fosse…è come se lo fosse…"
Rukawa si tese, a sua volta, sigillandogli la bocca con la propria…il respiro caldo, di quel mondo, avvolse i due giovani nelle proprie spire, disegnando leggeri arabeschi in sé, coi loro capelli…le stelle curiose brillarono di più, perché l'acqua attorno a loro, scintillasse come ornata di una pioggia di diamanti…
Il bacio finì, salutato da un gemito lontano, basso…non ci fu bisogno di parole, solo l'incontrarsi di due sguardi…i loro cuori battevano all'unisono, veloci…i loro pensieri, si espandevano nella stessa direzione…
Lentamente, le dita di Rukawa corsero a slacciare la giubba di Hanamichi, mentre questi faceva lo stesso con la sua…i due capi di vestiario scivolarono silenziosamente sull'acqua, interrompendo il rimirarsi degli astri…due petti nudi, attirarono l'attenzione del vento e delle stelle, che si affrettarono a tentar di far proprie la loro bellezza…
Tremando nonostante l'aria calda, Rukawa allungò una mano, passandone il dorso sullo sterno del compagno…gli occhi blu, fissati sulle sue labbra, ne seguirono il contrarsi deliziato…le sue orecchie, assorbirono il gemito roco che sfuggì loro, sottraendolo totalmente a quel mondo invidioso…
Hanamichi gettò indietro la testa, abbandonando le spalle alla forza di gravità…la mano del volpino, benché si limitasse a toccarlo sul petto, era quanto di più sexy avesse mai sperimentato, su di sé…la sua carezza, lo stuzzicava soltanto, impedendogli di raggiungere un vero piacere, che peraltro era lontano da lui solo un soffio…sarebbe bastato che l'altro lo volesse, e lui l'avrebbe afferrato…
Singhiozzò, appena la lingua di Rukawa ebbe cerchiato i suoi capezzoli… la punta morbidamente umida, lo spinse indietro, facendogli sciogliere le gambe…due braccia forti lo aiutarono ad adagiarsi sull'acqua, ad abbandonarsi al tepore innaturale di quell'abbraccio…
…era tantissimo tempo, che non si sentiva così bene, da quando…Rukawa, umano, lo curava, al termine della sua convalescenza…
"Ru…"
chiamò, socchiudendo gli occhi…l'acqua si muoveva su di lui, infrangendosi contro i lineamenti del suo corpo…non lo infastidiva, benché fosse parzialmente affondato in essa…solo, sentiva i suoni ovattati, non più limpidi…
Rukawa si portò sopra di lui, strofinando i loro bacini…con delicatezza, lo tenne fermo, appena il rossino iniziò a scuotersi, tentando di approfondire il contatto…aveva sentito la sua invocazione, voleva che avesse ben impresso, che era lì con lui.
"Magnifico…"
gli sussurrò all'orecchio, prima di staccarsi di nuovo, e iniziare a slacciargli i calzoni…affondato per poco più di cinque centimetri nell'acqua, era incorniciato dalla sua cristallina grandiosità…i suoi occhi castagna si erano impreziositi di gemme, spalancati riflettevano la volta celeste, brillando come le stesse galassie, che li ammiravano…sulle labbra socchiuse, permetteva al vento di poggiarvisi, perché spargesse la sua voce e se ne potesse dilettare…i capelli sciolti, somigliavano a rossi intagli, sulla superficie del lago, venature di pietre preziose…eppure, più di tutto era inestimabile il modo in cui l'amore, che Hanamichi aveva dentro, per lui, traspariva dai suoi gesti, dall'abbandono con cui si lasciava sfiorare, dalla passione innocente con cui rispondeva ai suoi baci…
"…meraviglioso"
bisbigliò, prima di scendere lungo il suo sterno, e raggiungere l'orlo dei suoi pantaloni…un gemito di assenso, e li tolse in fretta, abbandonandoli alla cura del lago…
Rukawa strinse le dita attorno alle sue caviglie, iniziando la risalita fra le sue gambe, allargandole mano a mano che si avvicinava al suo inguine…le sue labbra soffiavano sulla pelle sensibile dell'interno delle cosce, succhiando i piccoli brividi che la increspavano…mentre l'odore della sua virilità arrivava al suo naso impaziente, i gemiti bassi, e i singulti che Hanamichi emetteva, rimbombavano forti nelle sue orecchie…
"Kaede…"
Il moro non rispose…semplicemente, allungò la lingua e la passò sulla punta del suo sesso, un tocco veloce e minuto, solo per saggiare la consistenza di quel membro duro, che si innalzava davanti a lui, invitante…
Hanamichi si inarcò, sussultando…le sue mani artigliarono l'acqua, in cerca di un appiglio, qualcosa in cui affondare le unghie e sostenervisi, per resistere alle ondate di calore che lo invadevano, ogni volta che la lingua del volpino lo assaggiava…
Gocce d'acqua schizzavano sui corpi di entrambi, appena Rukawa lo leccava, quasi timidamente…ma al rossino, quello sfiorarsi veloce somigliava alla pressione leggera di braci roventi…lo ustionavano un attimo, per poi lasciarlo libero, alla morsa dell'aria improvvisamente gelida…anche l'acqua sembrava aver perso il proprio calore…
"K-K…"
"Ssshhh…non ti preoccupare…"
Rukawa osservò il proprio riflesso, negli occhi colmi di lacrime dell'altro…si chiese se lo vedesse così, offuscato, o se la passione comunque oltrepassasse quel velo di nebbia…
"Kaede…"
"Ti amo"
gli rispose, congiungendo le mani a coppa e colmandole d'acqua…Hanamichi si sforzò, sollevando la testa, e osservò le due mani portarsi sopra il suo sesso…il tempo si sospese, per un attimo, poi…Rukawa le aprì, e l'acqua racchiusa cadde su di lui, avvolgendolo in un bacio caldo, e freddo…non capiva, quella carezza era risultata troppo accecante, aveva semplicemente gridato e inarcato ancora di più la schiena…
…ma il volpino si avventò su di lui e gli rubò la voce, appropriandosi del suo gemito…la sua mano scese a massaggiargli il membro eccitato, e Hanamichi strabuzzò gli occhi, incredulo…nelle iridi del volpino, più blu dell'acqua di quel lago, vedeva riflesso il proprio piacere…
"…anch'io ti amo"
gli soffiò sulle labbra, appena questi l'ebbe lasciato andare, per respirare…sentiva l'acqua muoversi nel condotto uditivo, senza infastidirlo…quella situazione, era nuova per lui, così…indescrivibile…fra le gambe spalancate, contratte, il compagno gli si scatenava contro dolcemente, prima seviziandolo con la lingua, e l'acqua, e la mano, poi…mordicchiandogli ogni lembo del petto, stando ben lontano dai capezzoli, che quasi urlavano di dolore…
…sussultò, appena un dito si fu infilato dentro di lui…istintivamente, contrasse i muscoli, stringendolo dentro di sé…non gli faceva male, semplicemente era…qualcosa di nuovo.
"Hana…rilassati…"
"…sì"
Il rossino girò il volto, nascondendolo alla vista dell'altro…in quel momento, non si era accorto, che lo stava guardando…l'aveva contemplato, mentre lo penetrava con un dito…si sentiva sciogliere, di fronte a quegli occhi…
Grazie ai tocchi sensuali del volpino, Hanamichi rilassò lentamente il corpo, lasciandogli un facile accesso a sé, alle sue profondità…gemette piano, quando un altro dito entrò in lui, andando subito a premere un punto, che lo sapeva accendere…ora l'acqua non era più fredda, ma bolliva, la scaldava il suo corpo…e quella sensazione rovente aumentava, mano a mano che le dita lo aprivano sempre di più, mentre un terzo dito entrava in lui, a prepararlo…
"H-Hana…"
Sakuragi spalancò gli occhi…non l'aveva mai sentito boccheggiare, eppure…in quel momento, sopra di lui, ingemmato d'acqua e di sudore, Rukawa aveva il fiato corto…ansimava, mentre lo vedeva muoversi, per impalarsi sulle sue dita…mentre sentiva il calore lascivo del suo corpo, mentre il suo sguardo carico di promesse lo invitava, a raggiungere finalmente la perfezione…
"Entra"
disse, deciso.
Le dita scivolarono lentamente fuori da lui…irresistibilmente attratto, Rukawa si posizionò contro la sua apertura, e iniziò a spingere piano, ad aprire il corpo di Hanamichi, appropriandosene…il suo sesso fu accolto dal calore, nella sua mente dilagò la luce…
Sentendosi invadere, fra un sospiro e un gemito il rossino lo tirò a sé, abbracciandolo, e affondandogli una mano fra i capelli…lo percepiva, lo sentiva farsi largo in lui…avvertiva del dolore, leggero ma costante, distinguibile anche sotto gli strati di piacere che il massaggio del volpino, al suo membro, creava, per avvolgerlo…un fastidio superficiale, non irresistibile, che era comunque annullato dal senso di completezza, di perfezione, che provava avendo Rukawa affondato in sé…
Sospirò, rilassandosi, quando l'altro terminò di penetrarlo…quel momento, era il più dolce, da quando erano in quel luogo…l'attesa, la preoccupazione che traspariva dal silenzio, dall'immobilità con cui il moro lo stava possedendo…permise al proprio corpo di liquefarsi, alla mente di spegnersi, di annullarsi in quel mare caldo…l'acqua lo accarezzava, blandendo la sua pelle…tutto sfumava, in loro due…
Rukawa mordicchiò delicatamente la pelle della sua spalla, affondandovi gli incisivi…assaggiò la consistenza dei suoi muscoli, il sapore lindo della sua cute…ormai al limite, non aveva altro, cui aggrapparsi…sentire la carne del suo amante rilassarsi attorno a lui, non rifiutare più la sua presenza, lo stava facendo impazzire…saperlo così arrendevole, pronto ad accogliere ogni sua spinta, era una tortura…
…non poteva più aspettare…
Hanamichi spalancò gli occhi, il grido che gli era sfuggito risucchiato dalla bocca del volpino…ammutolito, due lacrime scesero lungo i contorni del suo viso, mentre le spinte con cui Rukawa lo dominava, si succedevano incalzanti…con uno strattone liberò la bocca, iniziando forsennatamente a respirare, fra i gemiti…non vedeva più nulla, il mondo attorno a loro non aveva più senso, esisteva solo il sesso di Rukawa affondato in lui, e il suo ano che lo stringeva, forte, più che poteva, per sentirlo meglio, mentre entrava e usciva...
Il volpino inarcò la schiena, convogliando tutta l'energia che aveva, nella possessione del compagno…lo stava aprendo sempre di più, raggiungendo le profondità del suo corpo…sovrapposto al proprio piacere, sentiva quello dell'altro, nei suoi gemiti, nella maniera cui lo accompagnava nella penetrazione, come si muoveva per incontrarlo…rivoli di sudore scendevano a disegnargli i muscoli contratti dallo sforzo, precipitando poi su quelli dell'altro, a mischiarsi col suo, e all'acqua che li abbracciava, tenendoli al caldo…
L'eco delle grida tornò a loro, rimbalzando fra le antiche montagne, mura di quella valle…la sua voce, portava ancora il ricordo della loro passione, tanto ne era carica che non aveva potuto perderlo, nel suo viaggio…entrambi ne furono avvolti, senza più capire quale fosse l'eco, e quale la voce appena scaturita…solo i loro corpi uniti, erano importanti…
La dolce possessione, con cui il moro stava facendo godere il rossino…il totale, fiducioso abbandono, con cui l'altro si abbandonava a lui…erano qualcosa che andava oltre il sesso…
Poggiando contro l'invisibile fondo che li sosteneva, l'ala grande dello Shohoku si puntò con tutta la forza che aveva, per aiutarlo a entrare di più…troppo belle, le sensazioni che gli si scatenavano dentro, ogni volta che Rukawa premeva un punto dentro di lui, che non poteva credere esistesse…ne voleva di più, sempre di più, più potenti e intense…artigliando l'aria, si mosse follemente verso Rukawa, che sembrò capire, e di conseguenza aumentare, la potenza delle proprie spinte…
…senza più gentilezza, solo guidato dall'istinto che appagava entrambi, il volpino si scatenò contro il rossino, accoppiandosi con lui con forza simile a disperazione…condotto per mano, dal corpo di Hanamichi, si concentrò sul punto che lo faceva godere, costringendolo a chiamare il suo nome, fra lacrime d'appagamento…
…uno schizzo potente gli investì il ventre…Rukawa gemette, venendo a sua volta dentro il compagno, mentre sentiva il seme di lui scivolargli lungo gli addominali…
………
"Ehi…"
con un sospiro, il rossino picchiettò sul fianco dell'altro, che ancora era steso su di lui…
"…non sei più un cucciolo di volpe…pesi!"
"Idiota"
biascicò Rukawa, iniziando tuttavia a lambirgli una spalla con la bocca, per distrarlo dal suo allontanamento, da lui…
"…comunque, non avrei mai pensato, che un volpino come te potesse averlo tanto grosso…"
"Idiota…stai bene?"
"Sì…e sono davvero felice, che tu sia una volpaccia molto dotata…"
Con un ghigno solare sul volto, Hanamichi si stese su un fianco, nascondendosi contro la gola di Rukawa…il braccio del volpino, su cui era poggiato, lo teneva sollevato dall'acqua, quel tanto che bastava a non esserne infastidito…un'altra cortesia, da parte sua, che si era premurato di coprirlo, col mantello intriso di liquido tiepido…una serie di piccoli gesti gentili, a cominciare dalla lentezza con cui era scivolato fuori da lui…non era nemmeno in grado di ricordare, se avesse provato fastidio…di certo, ora che non l'aveva più affondato dentro di sé, si sentiva sperduto…
Inconsciamente, si strinse ancora di più contro di lui…intuendo i suoi pensieri, due braccia pallide gli cinsero la schiena, cullandolo piano…una bocca amorosa, si preoccupò di cancellare dalle sue tempie le gocce che potevano procurargli disturbo…era nel caldo dell'acqua, nel caldo dell'abbraccio di Rukawa…
"Vorrei che questo lago potesse avvolgerci completamente"
bisbigliò, afferrandosi alle sue spalle, perché lo stringesse con ancora maggior forza…
E ciò che li sosteneva, poco sotto la superficie, svanì. Di colpo, senza nessun preavviso…si ritrovarono sott'acqua, il mantello che scivolava via e loro che, stupiti, rimanevano nudi nella stretta dell'acqua…senza la necessità di tornare su, per respirare…
"C-Com'è possibile?"
Hanamichi si portò le mani alla gola, senza poter credere, di essere in grado di parlare sott'acqua…
"Hn…deve essere opera della senpai Ayako"
borbottò Rukawa, grattandosi la testa e guardandosi in giro…per non fissare la nudità dell'altro, per non eccitarsi ancora, al solo vederlo…
"Volpino…sbaglio o tu ne sai qualcosa?"
Con due colpi di gamba, il rossino fluttuò fino a lui, appoggiandosi con gli avambracci alle sue spalle…tendendogli le labbra, lo costrinse a voltarsi, a baciarlo…a guardarlo.
"Allora?"
domandò un po' irritato, per il silenzio perso con cui Rukawa lo fissava…
"Hn…dopo la cena, ho parlato un po' da solo, con lei…"
Hanamichi inarcò un sopracciglio, ma non disse nulla…non poteva essere geloso di Ayako!
"…avevo bisogno di un modo, per…far pace con te"
"Ah…"
Sulle guance dell'altro, il moro vide spandersi un delizioso rossore…
"…e lei mi ha consigliato di venire qui, stanotte…che sarebbe stata una nottata degna di questo luogo"
"Magica, quindi"
concluse Hanamichi per lui, stringendoglisi contro e guardandosi in giro, come s'aspettasse di veder sbucare i suoi compagni, da un momento all'altro…
"Ru…non è che ci sta spiando, vero?"
"No…non è nel suo stile"
Il rossino allungò due dita, e sistemò le ciocche del compagno, imbizzarritesi al contatto con le correnti d'acqua…
"Già…e poi, avrà i suoi problemi a tener buono Ryo-chan…l'ho visto intruf…ahi! Ma sei scemo?!"
Hanamichi s'allontanò di scatto, massaggiandosi la pelle della spalla, dove risaltava il morso, non certo tenero, che l'altro gli aveva rifilato…
"Che ti è preso, maledetto volpino?!"
"Non chiamarlo più Ryo-chan…"
Rukawa nuotò fino a lui, e gli blandì il segno, con le labbra…
"…è da quando ero volpino, che volevo dirtelo…devi chiamare solo me, col -chan! Solo me!"
e gli lasciò di nuovo dei segni, sulla pelle…ma che scatenarono solo brividi di piacere, nel rossino, non dolore…quella voce roca, quella possessione con cui l'aveva rivendicato solo per sé…
"Geloso, volpino?"
"Hn"
Un altro piccolo morso, una nuova dichiarazione di appartenenza…
"Stai buono…sono solo tuo…a nessun altro, potrei donare me stesso…"
"Hn"
Seguendo una corrente che lo sollevava, Rukawa alzò il viso, e gli chiuse la bocca…Hanamichi accettò il bacio solo per un secondo, poi lo allontanò di colpo, e si lanciò in una lunga nuotata, sfiorando le rocce colme di pietre lucenti, quasi come il sorriso che rivolgeva al suo compagno…
"Hn…idiota"
Rukawa lo seguì, più lentamente, per guardarlo mentre compiva evoluzioni subacquee…rideva, la sua voce tanto allegra non la sentiva da molto, moltissimo tempo…aveva mai riso così briosamente, da quando erano su quel mondo? Non lo ricordava…
"Stupido volpino che fai?"
"Hn…"
Era bello, da mozzare il fiato…l'acqua, che aveva potuto scompigliargli i capelli solo sulla propria superficie, ora era in grado di modellarli in tre dimensioni, a creare una cornice fluida per il suo viso…negli occhi incredibilmente limpidi, i raggi di luna provenienti dall'alto facevano a gara, per raccogliervisi, in macchie di luce dorata…quelli che non riuscivano a trovarvi posto, si prodigavano per cadere sui suoi muscoli, e farli risplendere come oro colato…sembrava che la sua pelle brillasse, da come era baciata dalla luce…era bello, esageratamente bello…
Rukawa si inarcò, perforando con lo sguardo l'acqua, scrutando le stelle annacquate che facevano capolino:
"Senpai…non hai bisogno di renderlo più bello…ai miei occhi, è già divinamente perfetto…"
Quasi il rossino avesse sentito quelle parole, si tuffò in una zona d'ombra, sfuggendo ai tentacoli che le stelle allungavano, per toccarlo…
"…comunque, grazie"
bisbigliò il moro, prima di immergersi nell'oscurità, alla ricerca di lui…
Due paia di mani si intrecciarono…le braccia avvicinarono l'uno all'altro, i visi si tesero, per incontrarsi…il bacio che li unì fu profondo, ma casto…le dita di Rukawa si liberarono, muovendosi a sfiorare la pelle del compagno, a intrecciarsi dietro la sua schiena, a lambire la sua colonna vertebrale, così dritta…mentre quelle del rossino, si allacciavano dietro la nuca del moro, legandosi ai suoi capelli…un essere solo, anche così lo erano…
Nuotando allacciati, staccando a malapena le labbra, per un breve respiro di quell'acqua vitale, si infilarono in una prateria d'alghe…la luce tornò prepotente, a donare a quella distesa un colore smeraldino, brillante…le lunghe dita verdi delle foglie, sembrarono allungarsi, per toccarli, per fare il solletico ai loro punti più delicati…avvolti in migliaia di nastri verdi, rabbrividivano per il loro tocco freddo, viscido…ma ne venivano anche stuzzicati, quando erano i loro sessi, o la valle fra i glutei, a essere toccati…
Hanamichi si staccò, allontanandosi un po' dall'altro…voleva che lo guardasse, che lo desiderasse…sapeva che la passione, per quella notte, non era sazia, non ancora…ed era consapevole, della propria bellezza, in quel momento…un corpo nudo, abbronzato e muscoloso, su un letto di vive alghe, languide dita che si tendevano, per accarezzarlo…le sentiva blandirgli il sesso, quasi guidate toccavano insistentemente anche la sua apertura, forse per chiedere anche loro accesso, al suo corpo…Rukawa si avvicinò d'un passo, e lui arretrò, nascondendosi fra i lunghi nastri…socchiuse le labbra e ne lasciò uscire un sospiro roco, sensuale…prima di voltarsi, e spingersi verso una grossa sporgenza rocciosa, invitando silenziosamente il moro a seguirlo…
"Hana…"
Il gemito del volpino fu trasportato dalle correnti all'orecchio di Sakuragi, che si girò, lasciandosi ammirare…allungò una mano, e lo invitò a raggiungerlo…
"…Hana"
Rukawa deglutì, tentando di tenere a bada l'eccitazione che sentiva risvegliarsi, fra le gambe…il suo amante, come una sirena, si muoveva agilmente in quell'elemento, come fosse la sua vera casa…nuotava sinuoso verso la roccia, una sporgenza piena di nicchie, di luoghi dove appartarsi per un po', e consumare…ciuffi di alghe spuntavano, abbandonate alla forza dell'acqua muovevano le loro lunghe propaggini, simili a impalpabili capelli…e Hanamichi era già lì, a farsi accarezzare, dandogli le spalle, apposta per non vederlo arrivare, per aspettare con trepidazione il momento in cui l'avrebbe toccato…Rukawa diede due vigorose gambate a rana, e lo raggiunse, posandogli le mani sui fianchi…
Hanamichi rabbrividì, mentre il cuore iniziava a martellargli…il petto di Rukawa gli impediva di girarsi, le sue dita forti gli tenevano fermi i fianchi…foglie verdi gli accarezzavano il sesso, mentre qualcosa di duro gli passava costantemente sulla sua apertura…
"Posso?"
Represse a stento un sussulto…il bisbiglio di Rukawa, sul suo orecchio…il tono urgente, ma bisognoso di un sì…spinse indietro il bacino, e si strofinò sulla sua punta, strappandogli un gemito…
"Non hai bisogno di chiedermelo…"
"Hana…"
"Fammelo, Ru…fottimi ancora"
Non avrebbe mai pensato di poter dire una cosa simile, soprattutto alla sua seconda volta, ma…era stato facile, chiederlo a lui…non aveva paura, di soffrire, perché Rukawa non gli avrebbe mai fatto del male…non l'avrebbe mai preso, senza prepararlo, in qualsiasi modo l'avesse sollecitato…aveva una fiducia incrollabile in lui, e in quelle dita che avevano lasciato i suoi fianchi, per portarsi a massaggiare il suo sesso…per distrarlo da quelle che, come aveva previsto, si erano delicatamente fatte strada in lui, per prepararlo all'imminente penetrazione…
"Ah…R-Ru sbrigati…"
"Hn"
Gemette forte, appena i denti di Rukawa affondarono nella sua spalla, e il suo sesso iniziò a farsi strada in lui…si stava trattenendo per non prenderlo di colpo…Hanamichi rilassò il corpo, facilitando a entrambi la penetrazione…non poteva aspettare, aveva bisogno di sentirselo completamente dentro, di essere di nuovo annichilito da quell'estasi assoluta…
Singhiozzò, quando lo sentì giungere nel profondo di sé…era la seconda volta, che il moro lo possedeva…la seconda volta, che facevano l'amore…
"K-Kaede…"
Come risposta, Rukawa si mosse. Con forza, uscendo e spingendosi di nuovo nel suo corpo, impalandolo con un'unica spinta travolgente…Hanamichi non gridò nemmeno, soffocato dalla libidine, mentre un rivolo di saliva si mischiava all'acqua…chiuse gli occhi e si morse le labbra, mentre il sesso duro usciva di nuovo, e contrasse i muscoli dell'ano, per sentirlo meglio, mentre lo possedeva…il ritmo preso da Rukawa era incalzante, sfinente…il suo corpo reagiva d'istinto, adattandosi a quei movimenti frenetici, puntandosi contro le rocce per sentire meglio la forza con cui lo apriva…il sesso dell'altro si scaraventava in lui, fin nel profondo…le alghe, al contrario, lo blandivano con gentilezza…due modi opposti di godere, entrambi magnifici…
…all'ennesima spinta di Rukawa, Hanamichi inarcò la testa e gridò, venendo fra le alghe…il pene aveva raggiunto un punto che non credeva avrebbe mai potuto toccare, l'aveva sentito spingersi al suo cuore, spuntargli fra le labbra, da quanto era arrivato a fondo…
…appoggiò la fronte contro le rocce, mentre ancora Rukawa si muoveva in lui, cercando l'appagamento…poche spinte, pochi movimenti potenti, e fu costretto a inarcarsi, ancora…il volpino era venuto in lui, l'aveva invaso con uno schizzo di sperma…lo aveva riempito, marchiato per sempre, un modo per definire la sua dolcissima possessione…anche dopo che si fossero sciolti, il suo liquido seminale sarebbe rimasto in lui, per un certo periodo…ma Hanamichi, era certo che il suo amante avrebbe rinnovato molto, molto spesso quel simbolo d'appartenenza…e lui, già non aspettava altro…
"H-Hana?"
"Sto bene…"
Senza peso, Hanamichi si voltò, nel suo abbraccio, gettandogli istintivamente le braccia al collo…Rukawa gli cinse la schiena, posando una guancia sulla sua nuca, e cullandolo piano…ciò che facevano, il modo con cui si donavano l'uno all'altro, li aveva aspettati da così tanto tempo…aveva sognato che accadesse, nella locanda fra le montagne, quando il suo rossino era guarito…ma non rimpiangeva, di esser stato costretto ad aspettare fino alla conclusione di tutto…da quel momento, non avrebbero più dovuto preoccuparsi dei pericoli del domani, ma avrebbero potuto semplicemente concentrarsi sulla loro vita da studenti innamorati…
"Torniamo in camera?"
Hanamichi rabbrividì, la sua voce stanca che gli solleticava i capelli:
"Volpino…i letti sono da una piazza…"
"Hn…vuoi dormire stretto a me?"
Il rossino alzò il viso, gli occhi stanchi che splendevano sul viso ancora rosso, per l'amplesso…
"Mi stai chiedendo di…passare il resto della notte fra le tue braccia?"
"Hn"
Sorridendo, Hanamichi si tese, e gli carezzò il lobo dell'orecchio, e i capelli:
"Sì"
"Hn"
Senza aggiungere altro, Rukawa iniziò a risalire, portando con sé il corpo immobile del compagno…attraversando le acque calde riemersero, rabbrividendo alla brezza…le stelle li accolsero con gioia, scintillando per loro, e indicando la strada verso la riva…la luna doveva essere tramontata, perché i suoi raggi non lambivano più la loro pelle…
"Dove saranno i nostri vestiti?"
Rukawa inarcò il sopracciglio, cercando le loro vesti…
"Il lago, li avrà sparsi…faremo senza"
"M-Ma Ru!"
Hanamichi avvampò, aggrappandosi a lui e scrutando le ombre del boschetto da cui era provenuto, terrorizzato dall'idea che qualcuno li potesse sbirciare…
"Stai tranquillo…non credo che permetterà, che vengono a romperci le scatole"
"Lo so, però…"
Rukawa baciò dolcemente quelle labbra imbronciate, e iniziò a nuotare verso la riva, senza badare alle flebili proteste dell'altro…sapeva che appena lo avesse visto emergere dalle acqua, si sarebbe affrettato a raggiungerlo, sorgendo a sua volta…e lui, si sarebbe potuto godere lo spettacolo di quel corpo nudo, lucido nella luce della notte, intarsiato di gocce d'acqua…
Sciabordii vicini lo spinsero a un fugace sorriso, e i suoi occhi blu, corsero a cercarlo…come aveva sognato, come si era immaginato, la sua pelle rifletteva la luce dei fiocchi sfavillanti appesi nel cielo, e le gocce d'acqua facevano a gara, per correre lungo i suoi muscoli scolpiti, per finire puntualmente a morire, sul suo sesso…in pochi passi, furono di nuovo accanto, mano nella mano, verso il riparo di una camera…
"Volpino…che hai?"
Hanamichi gli lanciò uno sguardo storto…il suo compagno, continuava a sbirciarlo, sentiva il suo sguardo quasi solido, fermarsi puntualmente su suo sesso…
"Ti voglio…non ho ancora assaggiato il tuo sapore…"
Incapace di attendere, Rukawa lo trascinò fino ad un albero, sbattendocelo contro e inginocchiandosi davanti a lui…ammirò il suo membro per pochi secondi, prima di leccarlo lentamente, dalla punta alla base…
L'urlo di Hanamichi esplose, rimbombando nel bosco…le stelle, nel cielo, si arroventarono, ferendogli gli occhi…impassibile alle sue preghiere, il muscolo viscido del volpino continuava a leccarlo, seguendo tutta la lunghezza del suo pene di nuovo eccitato…sentiva il sangue pulsare follemente nelle sue tempie, la saliva dell'altro scorrere lungo le vene del suo sesso, fino ai testicoli…le dita del volpino se li rigiravano, come due biglie, accarezzandoli e stuzzicandoli, invitandoli a svuotarsi nella sua bocca, ad invaderlo…
Le mani di Hanamichi artigliarono la testa mora, obbligandola a non allontanarsi, da lui…quel succhiare, quelle lappate veloci, senza sosta, lo stavano facendo impazzire…inconsciamente, iniziò a muoversi, nella sua bocca…voleva di più, voleva che lo stringesse fra le labbra, che lo mordesse, che lo ingoiasse, tutto purché terminasse quella tortura…
Le lusinghe ai suoi testicoli aumentarono d'intensità…Hanamichi inarcò la testa, perdendosi nel cielo, e ritrovandosi avvolto dallo stesso blu degli occhi della volpe…sentiva un rivolo di bava scorrergli fuori dalla bocca, infrangersi sulla sua pelle…Rukawa lo stava succhiando, nessun centimetro della sua asta indurita sfuggiva alla sua lingua vorace, si sentiva divorato, dalla passione con cui l'altro lo costringeva a godere…
"R-Ru…"
Lacrime iniziarono a scendere, lungo il volto del rossino…due dita s'erano fatte largo in lui, nel suo corpo già provato dai due precedenti accoppiamenti…eppure, erano subito corse a stimolare il suo punto magico, che gli permetteva di godere…poche pressioni dei polpastrelli di quelle dita, uniti alle suzioni che proseguivano, e il rossino venne, inondando la bocca di Rukawa, con un fiotto simile a quello con l'altro aveva invaso il suo intestino.
"C-Cielo Ru…"
"Stai bene?"
Rukawa si passò il dorso di una mano sulla bocca, e lo aiutò a scivolare a terra.
"Sì…sì…"
Hanamichi avvampò, la sua mente un po' schiarita, dalla bolla di luce in cui s'era trovata…il moro era inginocchiato di fronte a lui, e lo guardava come un bimbo fa col suo pasticcino preferito…
"…grazie"
mormorò, accarezzandogli un angolo delle labbra…Rukawa fece una smorfia, mordicchiandogli il polpastrello, e succhiandolo piano…a quel movimento, il rossino sbatté gli occhi, ricordando…
"Però…tu non hai goduto"
Lentamente, perché lo guardasse, spalancò le gambe per lui, e sollevò bene le ginocchia, esponendo la sua apertura indifesa alla sua vista…un brivido corse lungo la sua spina dorsale, appena vide lo sguardo con cui il moro la fissò…poi i loro occhi si incontrarono, e senza che si staccassero, Rukawa scese a leccargliela…
"Ah!"
Sussultando, Hanamichi sfregò la schiena contro la corteccia dell'albero…non si accorse di nulla, mentre le lacrime riprendevano a cascare, lasciando scie salate…ma Rukawa non ripeté quel gesto, alzandosi e tendendogli una mano.
"Kaede…"
Senza capire, Sakuragi abbassò le gambe, afferrando la mano che l'altro gli porgeva.
"Saresti scomodo…non voglio farlo così"
"Ah…"
Rukawa sorrise, certo che l'altro non potesse vederlo…il volto arrossato fissava insistentemente il terreno, che spariva sotto i loro passi veloci…e quel rossore stupendo aumentava, ogni volta che lui scendeva a sfiorargli, la sua piccola apertura…
"Stai tranquillo…ci penseremo in camera…"


Fine capitolo ventiquattresimo 


In origine, in questa fanfic non era prevista una lemon, e tale intenzione è rimasta fino all'intervallo fra i capitoli 13 e il 14…in quei giorni, ho passato una vacanza meravigliosa, con una persona veramente speciale, che mi ha fatto notare come, anche in questa ff, una lemon ci sarebbe stata bene. E, dato che era lei a chiedermelo, mi sono detta: che lemon sia!
Quindi…tutto questo è per te, Patrizia!!! Grazie, grazie di tutto…per ciò che hai fatto, per ogni attimo del tuo tempo che mi dedichi, sei straordinaria ^********^ rimarrai per sempre la numero uno, per me.
Con tanto, tanto affetto
                                Hymeko
no no no…aspetta un attimo…stai dicendo che, se non fosse stato per lei…dopo tutto quello che ci è capitato, non ci avresti fatto fare neanche un po' di sano, gratificante e soprattutto appagante sesso???!!! h.d.Hana
esatto! n.d.Hymeko
maledetta bastarda io ti uccido!!! Mi hai quasi ammazzato, e mi volevi negare anche il piacere di far l'amore col mio Ru?! Volpino dì qualcosa!!!! n.dHana è_é
hn…n.d.Ru
ora che aspetto lui…e tu autrice, non osare mai più, chiaro???!!! nd.Hana
uff…n.d.Hymeko
e soprattutto…grazie Patrizia!!!! Se non ci fossi tu, per merito di chi sarei stato reso felice? Sei fantastica!!! n.d.Hana
concordo…grazie Patrizia; n.d.Ru che trascina via Hanamichi gongolante





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