uff…fuori c'è un bel sole e io sono qua al pc…n.d.Hymeko abbioccata
>___< scrivi che manca poco!!! n.d.tutti
uffa…non riesco a partire col capitolo e mi dilungo in siparetti…n.d.Hymeko
datti una mossa e smettila di rimandare! n.d.tutti
cedo alla violenza…però non prendetevela troppo se fa schifo, ok? E forse è meglio se date un'occhiata alla fine del capitolo 22, prima di iniziare...n.d.Hymeko
Anfora di magia
Parte XXIII
di Hymeko
"La…magia?"
Hanamichi annuì, tenendo con una mano Miyagi, e con l'altra il volpino…intravedeva Rukawa fissare la ragazza, forse osservandola sotto una nuova luce…nonostante la sua preoccupazione per l'amico, anche lui la sentiva diversa, più distante, più superiore …era qualcosa oltre, la loro manager…sussultò, quando lei si rivolse a loro, con un enigmatico sorriso sulle labbra…
"Stavamo andando in palestra, ricordate? Noi dello Shohoku, Sendo e Kiyota…"
I due interessati annuirono, mentre Miyagi si mordeva le labbra…
"…è accaduto tutto in un attimo…probabilmente non lo avete presente, ma il marciapiede che stavamo percorrendo si è trasformato in un lago di luce, e noi, dopo essere rimasti sospesi per un attimo, abbiamo iniziato a precipitare in esso, venendone completamente inghiottiti…"
Tutti annuirono, benché nessuno ricordasse…Ayako sorrise, accondiscendente, e continuò:
"In quell'istante, mi sono risvegliata nel corpo che mi racchiude…mi sono incontrata, col suo animo…siamo diventate amiche, lei mi ha accettato in sé e siamo divenute una cosa sola…ho guardato attraverso gli occhi castani di questa ragazza, ho visto i suoi riccioli fluttuare accanto a me…e voi che mi circondavate, più o meno scioccati…e ho compreso ciò che stava accadendo.
La Confraternita qui presente, stava attingendo alla scintilla di me che era su questo mondo, per tentare una nuova volta di controllarmi…solo che non sapendo dove fossi, aveva esagerato con la forza di risucchio, e vi stava trascinando con me…"
"Quindi…è solo per un errore di valutazione, che noi siamo qui?"
Kiyota soppesò le sue stesse parole, tentando di convincersi di sbagliarsi…tutto quello che avevano passato, era il frutto di uno sbaglio?
"Sì…voi siete qui per un errore, e per il tempo necessario, per me, per padroneggiare di nuovo la magia"
"Eh?"
Haruko guardò il fratello, che scosse la testa: neppure lui aveva capito molto…
"Io sono la magia, ma…sono pur sempre racchiusa nel corpo di una ragazza. Quindi, ho dei limiti…non di poteri, come queste persone che sono solo umane, ma di tempo…io posso tutto, solo che era necessario un certo periodo, perché potessi raggiungere di nuovo la piena consapevolezza delle mie possibilità, senza danneggiare il corpo che mi ha dentro…e non potevo nemmeno abbandonarlo di colpo, perché l'avrei uccisa…"
E guardò volutamente Miyagi, che strinse i denti ma non disse nulla…
"…per questo siete qui anche voi…non sarei mai riuscita a farvi restare nel vostro mondo, e in più cancellare dalla memoria il fatto che io fossi lì con voi, e poi di colpo fossi sparita…non ne ero in grado, ero come un bimbo appena nato…ma ho fatto tutto ciò che potevo per rendervi la permanenza qui il più sicura possibile, e poi ho creduto in voi"
"Ma…"
Sendo si grattò il cranio, spettinandosi le punte.
"…hai detto che è accaduto in un attimo…come hai potuto fare tutto questo, in così poco tempo?"
Il sorriso di lei non mutò, eterno e incrollabile, come quello affettuoso di una madre…
"Io sono la magia…per me, un attimo può equivalere a un'eternità…"
"Ah…"
fu l'unico commento del ragazzo.
"Sapevo che non vi avrei potuti trasportare direttamente qui, solo io posso accedere alla Colonna, e avreste quindi corso il rischio di incontrare la Confraternita…no, era più sicuro portarvi lontano, e farvi fare un po' d'esperienza, per guidarvi qui senza troppi problemi, e…anche per dare a me il tempo di riprendere possesso delle mie facoltà"
"Cioè…tu ci hai spediti in un altro mondo…solo per avere tempo di esercitarti coi tuoi vecchi poteri?"
Mitsui sgranò gli occhi, mentre la ragazza ridacchiava…
"Bè, detta un po' brutale, ma è così. Non potevo avervi troppo vicino, o vi sareste subito messi nei guai con loro…"
e ammiccò verso i maghi, che la osservavano in silenzio…
"…così vi ho spediti in un bel mondo senza magia, dove avreste potuto sfogarvi un po' e stare fuori dai pasticci per qualche tempo"
"Fuori dai guai?! Con tutto quello che ci è capitato? E Kaede è stato subito in pericolo!"
Nonostante l'occhiataccia di Miyagi, Hanamichi non si frenò, nell'aggredirla…ancora nella memoria le immagini di Rukawa, quasi assiderato nella neve, e il laccio che gli aveva segato la pelle…lo sentì muoversi ma lo strinse a sé, baciandogli la nuca e nascondendolo nel suo mantello…
"Non ho giustificazioni, per ciò che è successo a Rukawa…"
Ayako fece un passo verso di loro, ma si fermò, appena il rossino si fu leggermente ritratto…
"…se non il fatto che non ero ancora in grado di controllarmi bene. Dovevo tenervi lontani da me, e così ho fatto…dovevo darvi la possibilità di sopravvivere, e vi ho donato l'abilità con le armi…e dovevo fornirvi la possibilità di superare il Corridoio Incondizionato"
terminò, fissando gli occhi sul cucciolo.
"T-Tu sapevi che avremmo dovuto affrontarlo?"
Hanamichi strinse le palpebre, dimentico degli altri…quello era un discorso che riguardava solo loro, non dovevano impicciarsi…era stato il suo Kaede, a esser ferito…
"Sì…di tutti i pensieri che mi si erano riversati addosso, avevo vagliato i più importanti…e quel passaggio costituiva un ostacolo insormontabile, per voi…vedete, si chiama Corridoio Incondizionato proprio perché, fin da quando è stato creato, non ha mai subito cambiamenti. È così, integro, completo, assoluto, dalla notte dei tempi…perché così deve essere. È l'ultima difesa, per la Colonna, è giusto che sia così…e solo persone in grado di usare la magia a un altissimo livello, possono oltrepassarlo, mentre esso è in funzione.
Però dipende da me: per questo la Confraternita, pur senza poteri, è potuta arrivare fin qui: era disattivato, data la mia mancanza…ma una volta tolto il sigillo all'amuleto in cui era racchiusa una scintilla di me, si è riacceso, bloccando l'accesso.
Io sapevo, ma…non ero in grado di disattivarlo…"
"E vederlo rivivere è stata la prova del nostro successo!"
la interruppe l'anziano mago, che non aveva avuto ancora occasione di dire nulla…Ayako scosse la testa, e continuò come niente fosse…
"…sapevo che avreste capito che il cristallo era il cuore di quel potere, quindi ho dato la possibilità a uno di voi di poterlo superare…Rukawa, la volpe per antonomasia! Anche se mi dispiace molto per tutte le sofferenze che ti ho causato…l'avervi diviso non era una mia intenzione, ma il risultato del mio scarso controllo sui miei poteri…non l'ho fatto intenzionalmente"
Il volpino scosse la testa, strofinandola poi, con un gesto eloquente, sul petto del rossino…
"Oh, a proposito…"
lei allungò una mano verso il cucciolo, che aveva preso a far le fusa, beato fra le braccia di Hanamichi…dalle sue dita si scaturì un soffio di scintille luminose, che volteggiò nell'aria fino ad arrivare a lui…senza che il rossino potesse intervenire, avvolse la volpetta nel suo splendore, e lo ammantò di luce…
(fate ciao ciao con la manina al volpacchiotto…n.d.Hymeko)
…il velo di scintillii si infranse in mille schegge, e Rukawa, di nuovo umano, sbatté gli occhi, ritrovandosi davanti un attonito Hanamichi.
"H-Hana?"
Rukawa si portò le dita alle labbra, incredulo di poter pronunciare il suo nome…il rossino afferrò quelle dita e gli coprì la bocca con la propria, senza tuttavia riuscire a trattenere le risa…
"Sì volpino, sono qui"
"Rukawa!"
"Ehi sei di nuovo fra noi?"
"Fermi dove siete!!!"
Hanamichi lanciò uno sguardo di fuoco ai compagni che si stavano avvicinando, soprattutto a Haruko…il volpino era ancora nudo, e non poteva permettere che lo guardassero!
"Lui è solo mio! Via, guardoni!"
e tirandosi dietro il mantello, gettò le braccia al collo di Rukawa, stritolandolo a sé e drappeggiando il manto, perché lo coprisse anche dietro…
"Idiota"
mormorò questi, appoggiandogli tuttavia le mani sulla vita, e stringendolo forte…non faceva freddo, però riposare nel calore del suo rossino, era qualcosa cui non avrebbe mai rinunciato…
"Bene, questa è fatta! E già che ci siamo…"
Ayako schioccò le dita, e da ognuno di loro si levò una scintilla, che tornò a lei…
"…le vostre abilità non vi servono più"
"Uhm…peccato, iniziava a piacermi…chissà poi a Maki"
Sendo concordò con Kiyota, mentre poggiava l'ascia a terra…
Ayako rise, scuotendo i lunghi capelli…ne avevano davvero passate tante, quei ragazzi, solo per lei…
"Mi spiace che vi siate cacciati nei guai…non era nelle mie previsioni che ve ne capitassero così tante, siete stato un gruppo leggermente baciato dalla malasorte, lo sapete?"
Hanamichi nascose il viso contro quello del compagno, incontrando per un attimo i suoi occhi blu e ricevendone un cenno d'intesa…quella che stava parlando era Ayako, probabilmente la magia ascoltava i pensieri del suo cuore e li fondeva coi suoi…quelle due entità, erano una, seppur appartenenti a due mondi distinti si erano fuse…o solo volute molto, molto bene…
"Anche se Mitsui ha azzeccato una cosa…eravate pilotati, in effetti"
Tutta la compagnia sussultò, tranne Rukawa…gli sguardi corsero, colmi d'odio, alla Confraternita, che se ne era stata quasi in religioso silenzio, fin quel momento…
"No, non sono stati loro…sono stata io, a guidarvi fin qui"
"Eh?!"
Tutti la guardarono, senza capire…Ayako gettò indietro la lunga chioma, poi imbronciò il viso, un po' offesa…
"Certo, pensavate che vi avrei abbandonato? Avanti, un po' di fiducia…tutto ciò che vi è venuto in soccorso, è stata opera mia…la ferita solo di striscio di Miyagi…"
"Mi sei apparsa! Tu mi sei apparsa! Ho visto la Colonna, sapevo che c'eri tu!"
"Sì...era il modo migliore per darti la volontà di vivere…"
"Oh Aya-chan…"
Miyagi iniziò a sbrodolare, con gli occhi a cuore…
"E poi il resto…Rukawa di nuovo umano, per sfuggire ai cani…il fuoco acceso da Hanamichi per scaldarlo…le informazioni raccolte…che la visibilità sia diventata tanto buona da permettervi di scorgere la locanda sul passo, dopo il combattimento col puma…il fatto che Hanamichi abbia galleggiato nel fango, e non vi sia stato sepolto…le sue ferite leggere, e Rukawa umano per curarlo…la malattia dei figli della locandiera, per farvi avere dei soldi…e il passaggio nei carri dei mercanti di lana…"
Ayako strizzò l'occhio ai due abbracciati…Hanamichi avvampò e nascose il viso contro il collo del volpino, che invece resse senza indugio il suo sguardo…dunque lei sapeva tutto?
'Probabile'
pensò fra sé il moro, allungando una mano lungo la schiena del compagno…
"…siete stati bravi al Crocevia, sapete? Pensavo ci avreste messo di più a capire che la cascata era la via per giungere qui…è una fortuna che Sakuragi si sia preso quella mezza insolazione…"
buttò lì, sbattendo le lunghe ciglia…Rukawa fece finta di nulla, anche se le sue dita s'erano artigliate alla giubba di Hanamichi…sembravano passati mesi, eppure erano trascorse solo poche ore, da quell'evento…
"Non pensarci, Ru"
"Hn"
Hanamichi alzò il viso, e posò le labbra su quelle dell'altro:
"Anche se mi sono preso un mezzo colpo di sole, ero felice lo stesso, perché ti avevo avuto così stretto…non preoccuparti, va benissimo così"
"Hn"
Ridacchiando, il rossino si accostò di nuovo alla sua spalla, godendosi la forza che scaturiva da quel corpo solido, che lo sosteneva…quei lunghi giorni di dolore erano passati, nessuna incertezza lo sfiorava più, la fine del loro viaggio miserabile era giunta…il suo volpino cui poggiarsi, e Ayako a sistemare tutto…non c'era nulla di cui temere…
"Quindi…era tutta opera tua?"
Mitsui lanciò uno sguardo alla coppietta di matricole, e si frappose fra loro e Sendo, che comunque pareva seriamente deciso a non considerare più la loro esistenza…al contrario di Haruko, che continuava a sbavare sugli stivali del fratello…
"Già…"
Ayako si arricciò una ciocca attorno a un dito, osservando divertita il boccolo perfetto che s'era creato…
"…vi sono sempre rimasta accanto, anche se non lo potevate sapere…vi ho agevolato la strada il più possibile, tuttavia non sono sempre potuta intervenire…"
"Ciò che dici ha senso, però non capisco una cosa…"
Akagi si avvicinò a lei, senza tentennamenti…
"…tu sei apparsa, a Miyagi…perché non ci hai dato altri segni della tua presenza? Non credo ti ci sarebbe voluto molto potere…perché solo quella volta? Perché, nella foresta fra Chiaracqua e Arfesto ad esempio, non hai bloccato le altre due strade, così da farci andare tutti e quattro…"
e indicò se stesso, la sorella, il rossino e l'asso del Ryonan…
"…per la via centrale, e togliere un sacco di guai alle due matricole? Perché non ci hai dato più soldi, per farci evitare di lavorare? Perché non hai tenuto lontano quel puma, così da non doverci combattere? Non credo siano cose difficili da ottenere, soprattutto le prime due…"
Inaspettatamente, lei arrossì, mordicchiandosi le labbra in un sorriso sbarazzino…i suoi occhi corsero a Rukawa e Sakuragi ancora teneramente abbracciati, e il suo sorriso s'allargò senza limiti…
"Bè, senpai…a dir la verità, non volevo intralciare l'evoluzione dei vostri rapporti interpersonali…"
e strizzò l'occhio alle due matricole, che fecero finta di nulla, anche se un lampo passò negli occhi blu del volpino…
"…e poi, non volevo che tutto fosse troppo semplice, in fondo…avevo una gran curiosità di vedere come ve la sareste cavata…insomma, mi sono divertita parecchio a vedervi tribolare …"
(lo so, sembra un discorso alla Kanzeon Bosatsu, n.d.Hymeko ^^;;;;;;;;;;;;;;;;)
La mandibole di quasi tutti caddero a terra, solo Rukawa non batté ciglio…in fondo, il suo istinto gli aveva suggerito che lei stesse un po' giocando con loro, aveva avuto più tempo per pensare degli altri…e tutto ciò che era successo, lo aveva insospettito…lo stesso non poteva dirsi del suo ragazzo, che la fissava con occhi sgranati e un'espressione tra il furente e l'incredulo…
"Ma ma ma ma…vuoi dire che avresti potuto risparmiarci un sacco di guai e non l'hai fatto?!"
"Esatto!"
annuì lei, al massimo del compiacimento…
"Ma perché?!"
"Perché era divertente!"
rispose Ayako, senza un'esitazione.
E alzò una mano, bloccando sul nascere il furore che Hanamichi, su tutti, iniziava a manifestare:
"Qualsiasi lamentala, me la dovrete fare più tardi…ora ho qualcos'altro cui pensare. Vero, Confraternita?"
"Esatto…hai sentito che è giunta la tua ora, nostra futura schiava?"
"Ehi! Brutto cafone ritira subito!"
Miyagi afferrò il martello da guerra, anche se non sapeva più usarlo bene…ma la sua espressione bastava, a spiegare cosa aveva intenzione di fare a quell'uomo, che aveva insultato la sua Ayako…
"Ryota fermo!"
Lui si girò, come sempre al suono della sua voce, ma non abbassò l'arma, fin quando lei non gli posò una mano sul braccio…
"Lascia stare…non hanno idea di quello che dicono…"
Il vecchio si fece avanti, spavaldo:
"Ti sbagli, Anfora. Sei tu che non sai nulla del futuro!"
"Davvero?"
Ayako scosse elegantemente i lunghi capelli, accarezzandoli…
"Sapete, mi piacciono moltissimo questi fili castani che mi incorniciano il volto…sono morbidi e belli…non trovi?"
chiese all'anziano, col solo gusto di farlo infuriare.
"Maledetta…"
Il capo della Confraternita alzò una mano, e una sfera di potere vi apparve…per poi scomparire, dissolta.
"Ma che…"
I suoi compagni, dietro di lui, trattennero il fiato, mentre la risata leggera di lei risuonava nella luce della Colonna:
"Nonostante tutto, non hai ancora capito nulla di me, vero? Io sono la magia…so tutto di voi, dei pensieri che vi siete scambiati mentre parlavo coi miei compagni…"
"Per questo se ne stavano così buoni…"
mormorò Rukawa, mentre Hanamichi si voltava a guardarli…
"…dei propositi di unire tutti i vostri poteri e scagliarvi contro di me, tentando di soggiogarmi…dei metodi che userete per provare a intrappolarmi, dei fili di magia che mi getterete addosso per stringermi e catturarmi…degli incantesimi proibiti che avete preparato in silenzio, e che volete tentare di usare adesso…voi comunicate attraverso me…io so tutto!"
"Ma non ti servirà a nulla!!! Fratelli, è giunto il momento della nostra vittoria!"
Il vecchio alzò le mani al cielo, fra i palmi un ciondolo verde smeraldo, scintillante come possedesse una vita propria…gli altri maghi, dietro di lui, lo imitarono, tendendo le mani verso quella gemma che baluginava, attraendo su di sé tutti gli sguardi…un vento leggero si levò, nello spiazzo davanti alla Colonna di Luce…rivoli di luce sembrarono danzare, torcendosi su se stessi…
I ragazzi provenienti da Kanagawa si strinsero nei loro mantelli, mentre Hanamichi chiudeva gli occhi e gonfiava inconsciamente i muscoli, pronto a proteggere il ragazzo indifeso cui era poggiato…Rukawa alzò un sopracciglio, sorpreso e lusingato dalla reazione del rossino, ma non si permise di distrarsi…la Confraternita stava preparando qualcosa, e Ayako era il bersaglio…la presenza del loro play, che s'era piazzato di fronte a lei, era inconsistente…non avrebbe potuto contrastare un loro attacco…
"Miyagi spostati"
Non una preghiera, ma un ordine secco e diretto…
"No Ayako! Non mi importa se sei la magia, io ti difenderò!"
"Non ho bisogno del tuo aiuto…"
Il ragazzo scosse la testa, spalancando ancor di più le braccia:
"Non posso permettere che ti attacchino, senza far nulla!"
"Ma tu non puoi nulla. Smettila di fare il testardo…e riconosci la tua impotenza, in questa situazione"
"Mai! Ti difenderò a costo della vita!"
"…uffa"
commentò lei, schioccando le dita.
"Ah!"
S'era infranto, con un suono stridulo che aveva ferito le loro orecchie…il medaglione fra le mani del capo della Confraternita, era ridotto in schegge che piovevano a terra, briciole di pietra preziosa, verdi come le montagne in una primavera inoltrata…
"C-Come hai fatto?"
L'uomo alzò gli occhi, mentre un fuoco fatuo dorato s'avvolgeva attorno alla ragazza, tuffandosi infine nel suo petto, e scomparendo in un barlume fioco…
"Davvero non hai ancora capito? Mi sto stancando, di ripetere sempre le stesse cose…quel materiale era stato creato con la magia, e conteneva magia stessa…me, quindi…ciò che tenevi in mano ero io, e l'ho fatto riunire a me"
Quelle parole, cancellarono la certezza che brillava negli occhi spiritati del gruppo di maghi…tutto ciò che avevano fatto, i decenni impiegati per prepararsi, i piani concepiti per conquistarla e i sogni inventati per immaginarsi un dopo…tutto svaniva così, inconsistente come i soffioni in cui si trasformano i denti di leone…
"Ma allora tu proprio non hai bisogno di me?!"
Miyagi crollò in ginocchio, mentre un lieve senso di fallimento s'impossessava di lui…non solo non era riuscito a salvarla, ma anzi Ayako non ne aveva affatto bisogno, d'essere aiutata…al contrario, s'era data da fare per tirarli fuori dai guai…e persino lì, non mancava di mostrare la sua superiorità, sconfiggendo con troppa facilità quell'avversario che, senza fare uno sforzo, gli aveva distrutto un braccio…
"Che fai Ryota, ti stai abbattendo forse? Lo sai che non mi piacciono le persone che si arrendono!"
Dal nulla, spuntò uno scintillante ventaglio bianco, che calò con un suono pauroso sul cranio del play…Hanamichi mollò di scatto Rukawa e l'avrebbe raggiunto, se questi non l'avesse trattenuto, coprendosi nel suo abbraccio…
"Ma Ru, l'ha colpito"
"Hn…non preoccuparti"
"Ma ma ma…"
Il volpino scosse la testa, posando la fronte sulla tempia dell'altro:
"Idiota, è palese…l'ha fatto per dimostrargli che nonostante tutto, lei è sempre la solita Ayako, magia o no…"
Hanamichi incrociò il suo sguardo, mordicchiandosi le labbra…il volpino poteva avere ragione, forse quello era il modo migliore per ridare serenità a Miyagi…trattarlo come lei aveva sempre fatto…a sventagliate, quindi.
"Volpino…ma da quand'è che capisci tutto così al volo?"
Si pentì subito d'aver porto quella domanda: le iridi dell'altro scintillavano d'argento, mentre quello che poteva definirsi un tentativo di sorriso, si dipingeva sulle sua labbra…
"Poiché sono un genio!"
bisbigliò, stringendogli più forte la vita…scioccato, il rossino spalancò la bocca per ribattere, ma il volpino lo prevenne, chiudendogliela con la propria e approfittandone per infilargli la lingua oltre le labbra…
Un suono soffocato lo spinse a riaprire gli occhi…davanti a lui, sul volto infiammato di Hanamichi, spiccavano due occhi marroni spalancati, che gli chiedevano un po' di intimità…e d'aria…
"Hn"
mormorò, staccandosi da lui e leccandosi la bocca…l'altro ancora lo guardava incredulo, le labbra socchiuse recanti tracce del suo passaggio un po' brusco…Rukawa allungò il viso, e spingendogli col naso la mandibola in su, gli chiuse la bocca…era pericoloso, che la tenesse ancora aperta…
"Ma…che…sei pazzo?"
si voltò, incredulo…gli altri non avevano seguito la scena, attirati da una palla di fuoco fluttuante sopra la Confraternita, che si ingrandiva inglobando sfere incandescenti che sfuggivano alle mani dei maghi…scosse la testa e si rivolse di nuovo al volpino, quello era il campo di Ayako non il loro…
"Sì può sapere che ti è preso? Ti sembra il momento per limonare?!"
"Sì…tu non hai capito una cosa. Io sono stato volpino…"
e sottolineò quella parola con voce dura, quasi graffiante…
"…fino a dieci secondi fa. Un cucciolo che tu hai portato in braccio, o nella tua casacca, a contatto con la pelle del tuo petto…ho dormito con te, abbiamo fatto il bagno assieme, ho leccato e mordicchiato i tuoi capezzoli…hai idea delle fantasie che mi sono venute in mente, mentre tu mi toccavi, mentre mi accarezzavi?"
"C-Credo di arrivarci…"
mormorò imbarazzato il rossino…la sfera alle loro spalle s'ingigantiva sempre di più, cancellando la luce dorata della Colonna e sostituendola con la propria, rosso sangue…
"In tutte le notti che ho passato a ronfare sul tuo petto, che credi che abbia sognato?"
Era dunque il momento di sfogarsi…non poteva più trattenere ciò che provava per l'altro, ciò che lo costringeva a provare…
"M-Me?"
"Sì, te…io ti desidero, ti sogno, ti ambisco, ti voglio…non ce la faccio più a starti lontano…"
Al massimo dell'imbarazzo, Hanamichi nascose la fronte contro la sua spalla, e si strofinò contro di essa…quel lato nuovo di Rukawa, lo aveva sconvolto…non lo avrebbe mai creduto, capace di una simile dichiarazione, in mezzo a della gente…e sentire il suo corpo nudo premergli contro la casacca sottile, non lo aiutava molto…
Quasi avvertendo il suo disagio, Rukawa gli blandì il collo, soffiandogli dolcemente nel padiglione auricolare:
"Stai tranquillo…non farò nulla, finché non saremo soli…"
"E mi dovrebbe consolare?"
"…sì"
Il bisbiglio di Rukawa fu coperto dal rombo della sfera, ormai gigantesca, che precipitava su Ayako dal cielo, dove la Confraternita l'aveva spedita.
"Ayako!!!!!"
La ragazza allungò una mano, per tener fermo il play, e sorrise.
Un semplice, solare sorriso.
E la sfera svanì, come non fosse mai esistita. Senza uno scoppiettio, non un sospiro…si dissolse, leggera come nebbia in una tifone. Né calore, né fuoco, arrivarono mai a sfiorare i presenti…solo un vento tiepido, che sollevava elegantemente i capelli lunghi di lei.
Rukawa sorrise, contro la spalla di Hanamichi. Dall'espressione dei membri della confraternita, tutto poteva dirsi finito.
"Quella era tutta la vostra energia, spero che adesso abbiate capito…"
quasi una canzonatura, quella di lei…
"…non potete tentare di controllarmi usando me stessa! Non potete fare nulla senza il mio permesso! Sin dall'inizio io ho controllato il gioco! Io ho lasciato qui quel frammento, nel tuo medaglione, per poter tornare indietro qualora l'avessi desiderato, per vedere se foste rinsaviti o no…io ho il controllo della magia, non potrete mai sottrarmela!"
Spalancò le braccia, sollevandosi da terra…la sua testa scattò all'indietro, dalla Colonna di Luce alla sua destra s'irradiò un bagliore accecante, che ammantò tutto d'oro, impreziosendo anche i granelli di pulviscolo più piccoli…
"La magia! Sta ridando la magia al mondo!"
Ayako raddrizzò la testa, fissando i maghi che, spossati, erano caduti in ginocchio davanti a lei…
"Esatto, ma non a voi! Questa è la vostra punizione! La magia vi sarà interdetta, per il resto dei tempi! Che il mondo sappia, a causa di chi a sofferto!"
Come fossero protetti da una bolla invisibile, la luce non si posò su di loro, oltrepassandoli…uniche figure a non essere coperte d'oro, i maghi risaltavano come carbone su una sabbia indorata, smunti e opachi, come non esistessero realmente…un coro lamentoso si sollevò dal gruppo che, davanti agli increduli giocatori di basket, si gettò a terra, implorando compassione:
"Anfora di magia! Ti supplichiamo non puoi farci questo!"
Il volto di Ayako s'indurì, i suoi occhi mandarono lampi:
"Come osate voi, venirmi a pregare dopo quello che avete fatto? Non mi prenderò le vostre responsabilità! Affrontate il mondo ed espiate!"
"Anfora!!!!!"
L'urlo del capo della Confraternita si spense in un'eco rabbiosa, dopo che un cenno di lei li ebbe fatti svanire nel nulla…Ayako tornò a terra, e si girò verso i compagni come nulla fosse accaduto:
"Vi sentite bene?"
"S-Sì"
mormorò Akagi dopo qualche attimo, riprendendosi dallo shock…
"Ma…loro?"
Haruko indicò il luogo vuoto dove s'era stretta la Confraternita, ma l'altra ragazza scosse il capo:
"Non preoccupatevi, li ho rispediti nel loro mondo, dovranno solo spiegare alla gente che ha di nuovo la magia, come mai loro non la possano utilizzare…mi divertirò molto"
terminò, con uno scintillio negli occhi che fece rabbrividire molti.
"A proposito Sakuragi, puoi anche staccarti da Rukawa, l'ho rivestito"
aggiunse, con una maliziosa strizzata d'occhio al rossino, che obbedì brontolando, controvoglia…
"Wow"
si lasciò scappare Haruko, mentre Sendo si voltava dall'altra parte, per non vedere il volto raggiante di Hanamichi…Rukawa indossava una casacca azzurro cielo, e dei pantaloni nerissimi, che rendevano la sua figura ancora più slanciata che in realtà…a completare il tutto, il volpino portava sulle spalle, elegantemente drappeggiato, un bellissimo manto argento…
Hanamichi allungò una mano, e Rukawa si lasciò sfiorare la guancia…i capelli neri velarono un attimo le dita abbronzate, che scesero poi a disegnare la perfetta linea del collo…
"Il mio principe azzurro…"
mormorò il rossino, schiudendo le labbra in un sorriso…
Rukawa annuì, concentrandosi per sorridergli veramente, per vederlo felice…ma il suo tentativo fu stroncato dalla possente craniata che l'altro gli tirò.
Il mento di tutti arrivò a terra, mentre il volpino si massaggiava la fronte e lanciava occhiatacce infuriate al compagno di squadra…
"Ma sei impazzito?"
Hanamichi scosse la testa, stringendo i pugni:
"Te la sei meritata maledetto volpino pulcioso! Credevi forse che sarebbero bastate due moine e un paio di carezze a farmi dimenticare la preoccupazione che m'hai fatto venire, prima? Hai idea del colpo che mi sono preso, quando ti sei gettato nel corridoio? Te la sei meritata!!!"
Rukawa si rialzò di scatto, e gli rifilò un pugno sul mento:
"Non l'hai sentita Ayako? Era la sola cosa possibile!"
Hanamichi schivò il calcio successivo, e gli diede una manata nello stomaco:
"Ma tu dovevi avvertirmi!!!"
"Ero un volpino come facevo a spiegartelo?!"
"Dovevi lo stesso!!!"
Ayako sospirò, scuotendo la testa e facendo segno agli altri di seguirla:
"Andiamo, ne avranno per molto…invece che ne dite di qualcosa da mangiare?"
Tutti annuirono, e con qualche sospiro triste, li lasciarono alla loro rissa.
Fine capitolo ventitreesimo
l'ho davvero pensata così, fin dall'inizio…n.d.Hymeko
e poi ti stupisci se ti danno della malata di mente…n.d.tutti
^______^;;;;;;;;;;;;; n.d.Hymeko
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