Anfora di magia
Parte XX
di Hymeko
"Ehm…non lo so…"
azzardò Hanamichi, mordicchiandosi una nocca.
Nessuno, fra gli altri, aveva risposto alla domanda di Miyagi. Erano giunti fin lì, ma non vi era idea, di come andare avanti.
Akagi si grattò il mento, in cerca di una soluzione per distrarli:
"Perlustriamo il luogo, e troviamo un posto per accamparci per stanotte. Mangiamo qualcosa, poi potremo pensare al da farsi"
Il rossino annuì e, preso per un braccio l'amico, lo portò con sé nell'esplorazione.
………
"Secondo te riusciremo a salvare Ayako?"
Hanamichi si girò su un fianco e allungò una mano, accarezzando la schiena del cucciolo accoccolato accanto a lui.
Attraverso la piccola finestra, potevano vedere le stelle che si erano alzate nel cielo sopra di loro, sgombro da nubi a dispetto delle zone circostanti…la luna, quasi piena, dorava la conca in cui era costruita la casupola, pennellando le sommità degli alberi, regalando un frammento di luce anche agli occhi blu della volpe, trasformandoli in due diamanti chiari…il rossino sorrise, perdendosi in quello sguardo prezioso.
Rukawa tuttavia lo guardò titubante, senza saper bene cosa fare…non erano giunti a nulla, quella sera.
Avevano trovato una capanna per la notte, mangiato a sazietà e bevuto l'acqua del ruscello, ma nessuno era arrivato a un'idea che li mettesse sulla giusta strada. Il Crocevia dei Mondi, era e rimaneva un rompicapo irrisolvibile, per loro.
"Ci vorrebbe Kimi qui, lui sì che saprebbe che fare"
aveva mormorato Mitsui, fissando imbronciato la pozza d'acqua.
Tuttavia, sapeva che non era ancora il momento di disperare…era certo sarebbe accaduto un miracolo, che li avrebbe portati da Ayako.
In fondo, ne erano già accaduti tanti, di prodigi…lui stesso era vivo, grazie a quelli…
Hanamichi parve leggergli nel pensiero, e si allungò per baciargli la fronte:
"Lo so a che stai pensando…che presto accadrà qualcosa e ci rimetteremo in marcia"
Il musetto del volpino annuì soddisfatto, mentre il cucciolo si alzava e s'appoggiava contro la sua spalla, spingendo.
Il ragazzo si lasciò rotolare all'indietro, appoggiando la schiena sul mantello che lo separava dalla paglia…Rukawa, con un agile balzo, salì sul suo petto, stiracchiandosi e acciambellandosi per dormire.
"…buonanotte Ru"
Il volpino allungò la lingua e la passò sulla pelle del collo, strofinandosi contro di lui…Hanamichi lo strinse a sé, e chiuse gli occhi.
I raggi del primo sole filtravano attraverso gli interstizi delle travi, rilucendo sul fieno degli anni precedenti, che intorpidiva l'ambiente.
Bellissimo, svegliarsi in un simile nido. Colori caldi, sensazioni che evocavano l'estate. Il cinguettio degli uccelli, lo scorrere dormiente di un piccolo ruscello, dietro al vecchio prato.
Tutto il loro viaggio, avrebbe dovuto essere così…dolce. Confortevole, senza emergenze.
Rukawa non meritava i pericoli che era stato costretto a passare.
'Appena troverò chi ci ha costretto a tutto questo…'
Si rilassò, non volendo che il cucciolo si svegliasse, avvertendo la sua irritazione.
Era quello, il posto dove avrebbero dovuto arrivare. Tutti assieme…senza rischi. Forse anche Sendo e Haruko avrebbero preso meglio il loro stare assieme, se fosse accaduto lì.
Scosse la testa…non era più il momento di ripensare al passato…Miyagi già si stava alzando, per uscire. Come poteva aiutare, il suo amico?
Rukawa gli depositò un morso gentile sul polso, riappropriandosi della sua attenzione.
"Ehi…ero solo in pensiero per lui!"
Il volpino si incupì un secondo, fissandolo. Era lui, solo lui quello cui voleva pensasse…non gli importava d'essere egoista…ma Hanamichi era suo!
"Non essere geloso…non di Ryo-chan!"
Il cucciolo mise il broncio…lui non l'aveva mai chiamato, col suffisso -chan!
"Che c'è?"
Scosse la testa…glielo avrebbe spiegato più avanti. Si limitò a balzare in piedi, e ad allungare il muso per il bacetto del buongiorno.
………
"Vuoi da bere?"
Rukawa scosse la testa, addentando il pezzo di carne secca che il compagno gli porgeva.
Era mezzogiorno, e la situazione era ancora di stallo…nessuno aveva idea di che fare, e neppure una persona era giunta lì, a dar loro una minima indicazione.
Come prevedibile, Miyagi stava perdendo la testa, insultandoli per non aver chiesto istruzioni precise, minacciandoli tutti di andarsene da solo, a cercare un'altra strada per arrivare ad Ayako.
Non poteva dargli torto…se fosse stato il suo Hanamichi, lontano da lui…si sarebbe comportato esattamente nello stesso modo.
Sbirciò il ragazzo, che guardava preoccupato l'amico…non avrebbe potuto fare nulla, senza di lui…ormai, dipendeva totalmente dal suo sorriso, dalla sua forza, dal suo modo dolce e un po' rude di stringerlo e coccolarlo…ma era una grossa soddisfazione, sapere che per lui era lo stesso.
Hanamichi sembrava incapace, di stargli lontano. Per qualsiasi cosa, se lo portava dietro…un sorso d'acqua, stendere una coperta, raccogliere un sasso e giocarci…lui era sempre fra le sue braccia.
Non era più per la paura che qualcuno lo ferisse…il rossino sembrava provare una profonda necessità, della sua presenza.
'Ormai viviamo in simbiosi'
pensò, senza reprimere un sorriso.
"Che hai da sghignazzare, volpino?"
Rukawa abbaiò, deliziato dalla sua aria un po' confusa, e da quel sorriso solare che gli illuminava il volto, ogni qual volta si mostrava felice…no, non poteva esserci nulla di meglio, che stare con lui…non avrebbe permesso a nessuno di rovinare il loro idillio, di farlo soffrire.
Il rossino si appoggiò contro il fusto sottile di una betulla, seguendo con lo sguardo Miyagi che spariva fra gli alberi, andando a farsi una passeggiata per schiarirsi le idee. Poco prima, anche gli altri si erano alzati tutti, sparpagliandosi per il bosco dove si erano fermati a mangiare, muovendosi per arrivare a un'idea.
Il Crocevia dei Mondi, con la sua sottile cascatella, rumoreggiava misterioso, nascosto da una macchia di alberi.
"Che cosa faremo, ora?"
Rukawa si stiracchiò, mugolando. Non aveva una risposta…solo se stesso, da offrirgli. Così si tirò su due zampe, appoggiando il musetto al suo mento, strofinandosi piano.
"Vorrei tanto che tu avessi la parola…"
Hanamichi sbatté gli occhi, corrucciandosi all'improvviso
"…anche se probabilmente non cambierebbe poi molto!"
Il volpino strabuzzò gli occhi…allora era diventato un vizio, quello di prenderlo in giro! Abbassò il muso, tentando di darsi un'aria più feroce possibile, e iniziò a ringhiare.
Ma il compagno, tutt'altro che spaventato, si leccò le labbra, mentre un'idea maliziosa gli incurvava le labbra:
"Cosa c'è volpaccia…hai voglia di rotolare sull'erba?"
Rukawa sbarrò le palpebre, mentre le parole dell'altro si aprivano la strada fra le sue idee di vendetta…non era affatto male, come idea…
Abbaiò, annuendo e appiccicandosi al suo petto…Hanamichi rise, arruffandogli il pelo:
"Veramente io scherzavo…ma va bene lo stesso"
concluse, beccandosi un'occhiataccia dal cucciolo.
Si slacciò il mantello, e fece rotolare il piccolo fra i trifogli alti.
"Cosa c'è, pensavi che lo avremmo fatto assieme?"
gli chiese, tra l'angelico e il canzonatorio.
La radura si riempì degli abbai del cucciolo, che si lanciò contro di lui…Hanamichi rise a crepapelle, gettandosi di lato e schivando la sua successiva zampata:
"Hai ancora voglia di fare la lotta? Come in locanda?"
Lo prese al volo, mentre balzava verso le sue gambe, e se lo strinse al cuore, affondando il viso contro il suo pelo:
"Credevo di essere io, quello che non poteva star senza le risse…"
sottolineò, iniziando a rotolarsi fra i trifogli.
Rukawa ululò, liberandosi e arrivandogli accanto a un orecchio, per mordicchiargli il padiglione auricolare…Hanamichi gridò estasiato, mentre il suo fiato gli solleticava la pelle.
Lo afferrò per il torace, e lo gettò con delicatezza fra i trifogli, affondandolo fra le pianticelle verdi…Rukawa sfuggì alla sua presa, e scappò indietro, studiandolo fra le foglioline chiare.
"Cos'hai in mente?"
Il volpino si passò la linguetta sulle labbra, acquattandosi fra gli steli e strisciando fra essi, quasi completamente nascosto se non fosse stato per le punte delle orecchie, piccole macchie scure che si muovevano rapide fra le foglie.
Hanamichi si immerse fra le piantine, ridendo fino alle lacrime…si mise sulla traiettoria del cucciolo, attendendolo…Rukawa si fermò, trovandoselo di fronte, e il rossino abbassò il viso al livello del suo musetto, a pochi centimetri da lui.
Nessuno si mosse, per qualche secondo….i due si limitarono a fissarsi, in silenzio…poi Rukawa fece un piccolo passo in avanti, annullando lo spazio fra lui e la sua bocca.
"Sei fantastico…"
Hanamichi lo sollevò, rialzandosi e tendendo le braccia al sole…iniziò a girare sul prato, come una trottola impazzita, ridendo assieme ai guaiti del cucciolo…lo attirò di colpo a sé, coprendolo di baci…lo gettò in aria, e lo riprese al volo, stringendo forte quel fagottino di pelo lucido che protestava vivacemente…crollò in ginocchio, affondando le gambe nel manto verde.
"Ti sei spaventato?"
mormorò, con un po' di fiatone.
Rukawa scosse la testa, fingendosi un po' offeso per il trattamento subito…la matricola soffocò le ultime risate, sdraiandosi a terra e appoggiandoselo sul petto, la brezza che gli arruffava il pelo.
"Si sta bene qui, vero Ru?"
L'altro annuì, ascoltando il suo battito tornare calmo…il corpo sotto di lui emanava un tepore ovattato, un calore caramelloso…si sentiva circondato da morbido zucchero filato…
Qualcosa di fresco gli sfiorò le orecchiette…era un trifoglio colto da Hanamichi, che il ragazzo stava usando per accarezzarlo, e per fargli un po' il solletico…le foglioline verdi si mossero leggere lungo i contorni del suo musetto, giocando col suo pelo, per poi sparire sotto la sua gola, a grattargli un po' il petto.
Rukawa rumoreggiò piano, gettando indietro la testa e offrendogli il pelo bianco…Hanamichi sorrise in silenzio, estasiato, sostituendo la piantina con le sue dita.
Il volpino gorgogliò soddisfatto, strusciandosi contro i polpastrelli, stendendosi sul suo petto, di fianco…il rossino riprese il trifoglio, e iniziò a carezzargli le zampette, allontanandolo di scatto quando lui cercava di afferrarlo, giocando come si fa con un gatto.
La volpetta brontolò un po' per quel comportamento denigrante, rifiutandosi infine di prestarsi a quel giochetto sciocco…l'altro scoppiò a ridere, e gettò via il trifoglio.
"C'è un bel sole…non hai voglia di riposare, volpino? Un bel pisolino…"
Alla sola idea, la bocca del cucciolo si spalancò in uno sbadiglio sonnacchioso…Rukawa si gustò la proposta, e si acciambellò contro il suo collo.
"Ehi…non ho più bisogno di una stola di volpe, fa caldo qui…"
gli fece notare il ragazzo.
Rukawa si limitò a soffiargli contro, e a rimanere esattamente dov'era, scatenando le risa di Hanamichi, che chiuse gli occhi e appoggiò la guancia contro di lui.
………
Il sole si era spostato nel cielo, abbassandosi di qualche grado nella sua parabola verso il tramonto. I raggi li colpivano in pieno, accecando i suoi occhi con la loro forza dirompente.
Aveva caldo…sentiva il sudore bagnargli la pelle.
L'astro scintillava senza pietà, martellandoli con quell'energia che dava vita alla terra…in quel momento, comprendeva perché quel luogo fosse chiamato il regno della fine della primavera.
Era quasi estate, il sole picchiava forte, e lui aveva un essere vivente coperto di pelo sul petto.
Stava arrostendo…non ne poteva più…aveva bisogno d'aria.
Delicatamente, strinse il volpino, e iniziò a girarsi su un fianco, facendolo scivolare a terra. Non era stata una buona idea addormentarsi lì…si era preso una mezza insolazione.
Barcollando, si mise a sedere, scivolando nell'ombra di una pianta…l'aria fresca gli raffreddò il viso, scatenandogli brividi sulla pelle, per lo sbalzo di temperatura.
Un mugolio preoccupato lo costrinse a riaprire gli occhi…accanto a lui, Rukawa sedeva allarmato, la testolina piegata di lato, a tentare di comprendere cosa avesse.
Hanamichi allungò una mano, grattandogli le orecchie:
"Non preoccuparti, ho solo un gran caldo"
Il cucciolo mugolò di nuovo, appoggiando il musetto alla sua coscia, unica concessione per non accaldarlo ulteriormente…anche se si sforzava di non darlo a vedere, era palese che non si sentisse bene…studiandolo con gli occhietti socchiusi, vedeva un ragazzo affaticato, accaldato, stanco…la bocca spalancata, gli ansimi frequenti a inglobare aria, come dopo un lunghissima corsa…non andava bene.
Boccheggiava, il respiro difficoltoso soffocato dal caldo del pomeriggio.
E tutto per averlo tenuto stretto fra le braccia, per essersi addormentato con lui.
Si guardò intorno, pensando.
Anche da lì, gli sembrava d'avvertire il suo cuore in tumultuosa corsa, battere forte…il sudore correre su di lui, infastidendolo…e il freddo, i brividi portati dal vento.
Aveva bisogno di muoversi, di rinfrescarsi, di pulirsi.
La sua temperatura corporea andava abbassata un po'…non direttamente nell'acqua, ma l'ombra umida accanto alla cascatella era un posto da considerare…sempre meglio di quel riparo afoso.
Mugolò, afferrandolo per la casacca e iniziando a tirarlo.
"Ru…che c'è?"
Il cucciolo lo guardò implorando, sperando che capisse, e riprese a tirare.
Hanamichi si tirò in piedi, più per mancanza di voglia di lottare che per desiderio serio d'alzarsi…barcollando leggermente, senza dir nulla seguì il volpacchiotto, che stava ben attento a passare sotto le chiome degli alberi…in pochi minuti, giunsero alla cascata.
Senza forze, Hanamichi crollò accanto a una parete, respirando l'aria intrisa di goccioline d'acqua. La sua pelle riprese un po' di colore, il suo respiro frenò il ritmo…lentamente, stava tornando alla normalità.
Rukawa sospirò, chiedendosi cosa fare ancora. Voleva rinfrescarlo, ma in che modo? L'acqua era lontana, e lui era solo una minuscola palla di pelo.
Spalancò gli occhi…se avesse appoggiato le mani nella sua pelliccia zuppa d'acqua…
Senza indugi, balzò oltre l'orlo di pietra, verso la cascatella vera e propria…voleva l'acqua più pura, per lui, quella che scendeva dal cielo, non quella della pozza.
"Dove vai?"
Si voltò…la frescura di quel luogo aveva avuto effetto. La sua voce era un po' più sicura, i suoi occhi più limpidi, il petto si alzava con calma…si stava riprendendo. E lui lo avrebbe aiutato.
Indicò la cascatella, e riprese il cammino.
"Mi vuoi portare dell'acqua?"
Hanamichi sorrise, mentre l'altro annuiva. Non intendeva rifiutare il suo aiuto…gli avrebbe fatto bene.
Lo guardò incantato, mentre arrivava al limitare della cascata…il cucciolo allungò una zampetta, infilandola sotto uno dei flutti più sottili. Vedendo che la sua forza non lo infastidiva, entrò completamente sotto l'acqua.
Un lampo d'argento accecò per un attimo Hanamichi, che fu costretto a distogliere lo sguardo, in un interminabile secondo di cecità. Le sue palpebre si riaprirono piano, e il ragazzo si massaggiò gli occhi, osservando incredulo la cascatella.
Non c'era…Rukawa non c'era più.
Il flusso dell'acqua non era così imponente da poterlo nascondere, eppure non c'era. Aveva visto benissimo dove si era infilato, ma non era più lì.
Rukawa era sparito.
"Rukawa!!!"
Sendo sussultò, mentre la voce di Hanamichi chiamava il ragazzo trasformato.
"Hana!!!"
rispose in automatico, spaventato per quel tono disperato.
Si ritrovò a correre a tutta velocità verso il luogo di provenienza della sua voce…non era troppo lontano, ormai conosceva abbastanza quel posto per comprendere che proveniva dal Crocevia dei Mondi.
Era davvero lì, inginocchiato accanto al bordo della pozza, con le lacrime agli occhi…non capiva, per quale motivo stava fissando straziato la cascatella? Lui non vedeva nulla di strano.
"Hana!"
Davanti ai suoi occhi, Sakuragi si era gettato, verso l'acqua che scendeva…a capofitto, verso quei flutti sottili, dove non c'era nulla.
Sendo lo vide immergersi del tutto, e poi un lampo d'argento lo costrinse a chiudere gli occhi.
Quando li riaprì, del rossino nessuna traccia.
"H-Hana?"
Si avvicinò alla pozza, scrutando incredulo l'acqua che vi cadeva impassibile, come nulla fosse successo.
"Hana?"
ripeté ad alta voce, mettendosi le mani nei capelli.
"Sendo che è successo?"
Il ragazzo si voltò, verso Akagi che arrivava trafelato, con dietro la sorella.
"Perché chiami Sakuragi?"
Sendo si rigirò verso la fonte, nelle pupille spalancate ancora il dolore causato dal lampo:
"Hana è sparito…"
"Cosa?!"
L'ala del Ryonan annuì, passandosi una mano sugli occhi increduli:
"Hanamichi stava chiamando spaventato Rukawa…io sono arrivato qui, e…l'ho visto gettarsi sotto l'acqua…poi una luce abbagliante mi ha costretto a distogliere lo sguardo…e lui non c'era più"
"Maledizione!!! È mai possibile che non ne facciano mai una giusta quei due?"
Akagi iniziò a girare in tondo, massaggiandosi le tempie…due sue matricole erano sparite, e lui…non sapeva come ritrovarle.
"Senpai, e di Rukawa…"
Sendo sospirò…anche lei era ancora innamorata.
"Penso che…sia svanito prima di Hanamichi…dentro l'acqua. Per questo lui…si è gettato"
"Bisogna seguirli"
Il Gorilla posò le mani sulle sue spalle, stringendole con decisione
"Trovate gli altri, e prepariamo i bagagli. Se entro mezz'ora non tornano, andremo anche noi sotto l'acqua. Non possiamo lasciarli soli"
I due annuirono, e corsero a radunare gli altri.
"Ahia!"
Hanamichi si massaggiò la testa, riparandosi gli occhi dall'acqua.
"Merda Ru!!!"
Si rialzò faticosamente, uscendo dal getto potente della cascata…piegato in due per proteggersi dal rombare sulle sue spalle, riusciva a malapena a vedere dove stesse andando.
Presto, si trovò immerso fino a metà coscia in una conca d'acqua…quella cascata era molto più potente, del Crocevia dei Mondi. Il fragore con cui cadeva, assomigliava ai tuoni che li avevano accompagnati, in montagna.
Si pulì gli occhi, infastiditi da qualcosa di chiaro che si rifrangeva nelle gocce…al limitare del suo campo visivo, un debole brillio scintillava. Istintivamente, alzò un po' lo sguardo, verso la fonte di quel fioco chiarore…sul percorso del suo sguardo, incontrò la piccola sagoma del volpino, seduto in mezzo a una strada, volto verso quella luce.
"Ru…"
bisbigliò, la sua voce annegata nell'acqua…ma i suoi arti ripreso forza, il vigore tornò a scorrere nelle sue gambe.
L'aveva ritrovato…la fonte del suo benessere, il motivo della sua vita…
"Rukawa…"
cadde a terra, pochi passi indietro, rispetto a lui…il cucciolo drizzò le orecchie, e sembrò liberarsi dall'incanto che l'aveva costretto a fissare la luce…il suo capo si girò, i suoi occhi si spalancarono, di gioia…con due balzi, fu a farsi coccolare tra le braccia di quel ragazzo grondante d'acqua.
"Ru…stai bene?"
Il cucciolo scattò in piedi, leccandogli il viso, bevendo le gocce d'acqua col sapore della sua pelle…Hanamichi lo strinse a sé, ridendo e singhiozzando…Rukawa avvertì anche le sue lacrime salate, assieme all'acqua pura.
Mugolò, nascondendo la testa contro la base del suo collo…desiderava solo un suo sorriso, per dimenticare tutto. Il lampo che l'aveva accecato…il freddo che l'aveva inglobato…il senso di solitudine, la paura di non averlo più accanto a sé…e poi la sorpresa…
'Ayako…'
Facendosi forza, si puntò per fargli alzare il viso, verso la luce perché sapesse…nel modo incredibile che sapeva sarebbe accaduto, erano giunti a lei.
"La Colonna di Luce…"
Lontano, oltre una foresta da cui si alzavano veli di nebbia, si innalzava in tutta la sua dorata maestà…un pilastro che sprofondava nel cielo, sparendo oltre la terra, un bagliore circondato da un crepuscolo senza stelle…l'origine di tutto. Il loro Sacro Graal…l'avevano trovato.
Rukawa annuì, fissando dolcemente quei laghi castani spalancati, che osservavano increduli quell'alta, svettante forma…anche lui ne aveva immediatamente avvertito la potenza, rimanendo soggiogato dal suo terribile splendore…aveva perso la nozione del tempo, dimenticando di tutto…cos'era, quella Colonna?
"Aaahhh!!!"
I due sussultarono, voltandosi di scatto verso la cascata…Sendo ne usciva proprio in quel momento, i capelli spiaccicati contro la testa.
"Hana-chan!!!!! Ti ho trovato!!!!"
"Sendo…che ci fai qui?!"
"Che razza di domande, sono venuto a salvarti! ^____^"
"E da chi?"
chiese corrucciato l'altro.
"Bè…"
Sendo non rispose, limitandosi a lanciare un'occhiataccia al volpino, che gli ringhiò contro.
"…tra poco arriveranno anche gli altri!"
rispose virando su un altro discorso. Poi i suoi occhi si posarono sulla Colonna, e si zittì.
………
"Che stiamo aspettando? Andiamo!"
"Sì!"
Hanamichi sorrise a Rukawa, massaggiandogli le zampette. Era felice…Miyagi aveva ritrovato il sorriso. Con tutta la sua verve, stava guidando il gruppo lungo il sentiero che si inoltrava nella foresta. Mancava solo che si mettesse a cantare…Ayako era lì, finalmente ci erano arrivati!
"È di nuovo in pista…chi lo ferma più, questo?"
commentò allegro al cucciolo, che gli strinse dolcemente le dita, un po' spiaciuto per non poter più strusciarsi contro il suo petto nudo. In quel luogo, la temperatura era ancora più alta rispetto al Crocevia, nessuno portava più i mantelli, e chi le aveva, aveva indossato le vesti leggere…incredibile, lo sbalzo di temperatura…probabilmente innaturale.
Mentre camminavano, il volpino tenne in allerta tutti i suoi sensi, fingendo di guardarsi in giro…ma nulla accadde. Non riusciva a condividere l'allegria del senpai…quel luogo, gli alberi attenti e le pietre silenziose, sembravano vigili sentinelle, poste a guardia del segreto intoccato, la Colonna alla fine della strada…in lui, avevano instillato il dubbio che non fosse una buona cosa, raggiungerla…e la paura aveva sostituito l'indecisione, man mano che avanzavano.
Giunsero in poco meno di un'ora al limitare della foresta…il cuore gli batteva in gola, l'angoscia sottile che precede il vero pericolo gli aveva più volte accarezzato l'animo.
"Non preoccuparti…andrà tutto bene. Capisco che questo luogo non ti piaccia…ma ci sono io, qui"
Hanamichi gli passò una mano sugli occhi, accecandolo momentaneamente…Rukawa mugolò, ma si lasciò andare, anche se rimpianse la luce della Colonna, che svanì appena l'ombra degli alberi li ebbe abbracciati…
Fine capitolo ventesimo
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