Novembre 2002-Novembre
2003: buon primo anniversario!!! n.d.Hymeko
?_? di che parli? n.d.tutti
che domande!!! Di questa fic!!! È un anno che sono dietro!!! n.d.Hymeko
o_O e non l'hai ancora finita?! Vergognati!!! Datti una mossa!!! n.d.tutti
sì sì, adesso scrivo...volevo solo ringraziare tutte le persone che hanno
avuto la santa perseveranza di continuare a leggere...siete fantastiche!!!
Grazie!!!!!! (_ _) n.d.Hymeko commossa
-___- se non ti sbrighi non rimarrà più nessuno...n.d.tutti
ok...un bacione speciale a Elyxyz, sperando che questo capitolo ci aiuti sul
serio, a esorcizzare!!! ^_- E a Ria, che è una webmistress veramente
insuperabile! n.d.Hymeko
Anfora di
magia
parte XVIII
di Hymeko
Hanamichi sbadigliò piano, massaggiandosi le spalle indolenzite. Tutto
quello stare a letto, senza far nulla, potendo a malapena alzarsi per
andare in bagno...gli stava distruggendo i muscoli. Aveva bisogno di
muoversi un po', per riacquistare tonicità...si sarebbe fatto volentieri
una partitina a basket.
E per di più stava prendendo le abitudini del volpino...era un pezzo che
trascorreva le sue giornate a ronfare!!!
Non che gli dispiacesse...soprattutto dato che il torace contro cui
appoggiava la guancia era quello della suddetta volpe...ridacchiò
sommessamente, allungando una mano a pettinare i capelli color carbone del
compagno ancora addormentato. La coperta si scostò, porgendo al suo
sguardo un frammento della sua spalla...Hanamichi sospirò, affrettandosi a
ricoprirla, preoccupato che non prendesse freddo. Strano ma vero, per lui
senza esperienza, non provare imbarazzo nel dormire completamente nudo,
stretto al cuore di uno che era cotto di lui, ugualmente svestito...ridacchiò,
arrossendo...non gli dispiaceva affatto...
Rukawa mugolò, sentendosi toccare, ma bastò che lui gli bisbigliasse di
star calmo, perché riprendesse a dormire tranquillamente.
Spesso l'incredulità si impadroniva di lui, percependo il potere che la
sua voce aveva su Rukawa. Il suo suono lo tranquillizzava, attenuando il
suo istinto combattivo. Bastava una sua parola, e anche Sendo veniva
sopportato.
'Già, Sendo...speriamo non tenti nulla...'
Ci sperava poco, conoscendolo...avrebbe di certo azzardato qualcosa, per
dividerli.
Scosse la testa...non gli importava molto di ciò che avrebbe potuto
dirgli, in quel momento. Però...lo preoccupava la possibilità che
decidesse di aggredire Rukawa quando questi fosse tornato volpe, non
avendo la possibilità di difendersi...
Strinse i pugni...non lo avrebbe perdonato, se avesse osato. Rukawa...era
quanto di più prezioso avesse mai avuto, ora che finalmente s'era dato una
svegliata e aveva iniziato ad ascoltare il suo cuore...non avrebbe
permesso a nessuno di nuocergli!
"Sei teso..."
Sobbalzò...non si era accorto che l'altro si fosse svegliato.
"...cosa c'è?"
Hanamichi scosse la testa, accoccolandosi in fretta contro di lui...sorrise
apertamente, quando il volpino gli circondò i fianchi con un braccio,
cancellando lo spazio fra loro.
"Nulla...pensavo"
"Do'hao! Non farlo, se ti rende nervoso!"
Il rossino sorrise...il suo istinto lo aveva portato subito a svegliarsi,
appena aveva percepito tensione, in lui. Lo rendeva tanto contento, sapere
di essere così al centro dell'attenzione di quella volpe...il suo
inconscio, era completamente concentrato sul suo benessere...
"Stai tranquillo...mi basta saperti accanto a me, e tutto...perde
importanza...se non tu"
"Do'hao"
ripeté la volpe, piano...lo avvolse nel suo abbraccio, baciandogli il
collo...
"Sei la mia luce, la mia stella, la mia salvezza...il mio futuro..."
Rukawa si irrigidì, mentre il cuore iniziava a sussultargli nel petto...somigliava
tanto a...era una...
TOC-TOC
Hanamichi sbuffò, sciogliendosi malvolentieri dall'abbraccio del volpino,
mentre questi mugugnava contro chi osava disturbarli, e intanto si tirava
le coperte fin sotto il mento...nel caso ci fosse stata la Akagi.
Infatti era lì, assieme al Gorilla, a Mitsui e a Sendo.
"Bè, stavate ancora dormendo?"
chiese allegramente l'ex teppista, scrutandoli.
"Qualcosa in contrario?"
gli ringhiò contro Hanamichi, reso forte dal braccio della volpe, che gli
era scivolato a cingergli la vita. Entrambi si sistemarono meglio su un
fianco, con il moro che aveva appoggiato il petto contro la sua schiena.
Mitsui fece loro l'occhiolino, e i due di strinsero, inconsciamente.
Hanamichi afferrò all'ultimo il gemito che gli era sfuggito, appena i
capezzoli turgidi dell'altro si erano piantati dolcemente nella sua
pelle...mentre Rukawa strinse gli occhi, fulminando Sendo, che aveva
seguito interessato il movimento, e ora si gustava la pelle nuda della
matricola, a dispetto dei suoi sguardi di fuoco.
"Ehi...siete ancora qui con noi?"
Tutti i presenti si concentrarono sul Gorilla, che non ci teneva per nulla
a seguire una scena del genere. Accanto a lui, Haruko osservava pensierosa
la coppia di ragazzi, sbattendo lentamente le palpebre, come stesse
arrivando a comprendere qualcosa cui sarebbe dovuta arrivare prima...
"Che vuoi Gori?"
Mitsui ridacchiò, e anche Sendo...
"Che c'è da ridere?"
Hanamichi si rabbuiò...sentiva puzza di guai, per la sua volpe.
'Se qualcuno prova a dirgli qualcosa gli spappolo la testa!'
Il Gorilla si schiarì la voce, non sapendo neppure da dove cominciare:
"Rukawa..."
Il rossino si irrigidì...strinse i pugni, pronto a colpire il capitano.
Non avrebbe permesso neppure a lui di trattarlo male!
Un soffio d'alito caldo gli accarezzò la base del collo...Rukawa tentava
di tranquillizzarlo, rassicurandolo...era lì, con lui...non preoccuparti,
sembrava bisbigliargli...
"...te lo dirò senza giri di parole. Devi tornare volpe"
"C-Cosa?! Perché?"
Hanamichi si voltò, per guardare il compagno...i loro sguardi
s'incontrarono, e il rossino lesse stupore, incredulità e...disappunto.
Non voleva di nuovo essergli un peso...
E lui...per quanto adorasse quella volpetta...voleva il suo Rukawa umano,
per farsi stringere...per baciarlo, per accarezzare la sua pelle, sentire
le sue dita su di lui...
"Abbiamo fatto quattro conti, e...ci stiamo perdendo troppo denaro. Lo so
che è la solita solfa, ma purtroppo...siamo messi male. L'alloggio è
gratis, ma i pasti sono solo scontati. Avevamo calcolato che lavorando
così non avremmo perso molto, dei nostri risparmi, ma tu sei tornato
umano, e ci hai sballato i conti...insomma, mangi troppo. Alla locandiera
abbiamo detto che Hanamichi ha bisogno di tanto cibo per riprendersi, ma
comunque è un pasto in più...rischiamo di ritrovarci al punto di prima,
senza un soldo. In più, la taverniera finora ha fatto finta di nulla, ma...potrebbe
venir qui a controllare che non ci sia nulla d'irregolare"
"E...che cambierebbe, se tornassi volpe?"
"Il tuo stomaco sarebbe più piccolo...basterebbe che ognuno avanzasse un
boccone..."
A Hanamichi non piacque per nulla l'idea che la volpe mangiasse cibo
altrui...si sarebbe cibato col suo, o nessun altro! Non l'avrebbe mai
permesso!
Lo stava per urlare al Gorilla, quando Sendo scoppiò a ridere:
"E lo sai anche cosa potremmo anche fare con te volpe? Potremmo metterti
un cappellino in testa e un fiocco al collo, e mandarti a chiedere
l'elemosina fra i tavoli, con un piattino in bocca! O fra le zampette
anteriori, se sei capace di stare in piedi su quelle dietro! Così
finalmente ti renderesti un po' utile, invece che startene qui a poltrire
con Hana-chan. La smetteresti di essere solo un peso!"
"È meglio se andiamo..."
Mitsui impallidì, comprendendo il rischio nel rimanere lì, dopo una simile
uscita...trascinò fuori tutti i ragazzi, lasciando al rossino il compito
di calmare la volpe.
Rukawa strinse gli occhi, iniziando a contare...Sendo non era più lì,
anche se sentiva la sua risata allontanarsi nel corridoio...non lo poteva
più uccidere, nonostante la sua smorfia ancora lo perseguitasse...non
doveva prendersela col rossino, non era lui quello da strozzare...anche se
stava trattenendo a stento le risa...
"Che diavolo hai, idiota?"
Il volpino sentì un mattone che si schiantava sul suo cuore...ora
Hanamichi rideva sguaiatamente, senza più frenarsi, rannicchiato in
posizione fetale, tenendosi il costato scardinato dal dolore delle risa.
"Un piattino fra le zampe!!!"
Hanamichi si rivoltò nel letto, affondando il viso nel cuscino per
soffocare i singulti, mentre lacrime scendevano copiose...si stava
sciogliendo, dal ridere...
"Stai ridendo...di ciò che ha detto...Sendo?"
Rukawa gli diede le spalle, ferito. Stava ridendo...per quell'uscita
cretina del porcospino. Senza curarsi di quanto gli facessero male, le sue
risa...non perché stesse sghignazzando di lui, ma perché erano state
quelle parole, a scatenare quell'ilarità...come poteva trovare divertente
l'accusa implicita che l'altro gli aveva mosso?
Hanamichi tirò su col naso, asciugandosi gli occhi:
"Ru...scusa...ma è troppo forte!!!"
"Che c'è di tanto divertente?"
sibilò l'altro, di rimando.
"Pensavo che scena sarebbe!!! Ah ah ah!!! Tu a chiedere l'elemosina!!! Con
un fiocco rosso!!! E gli occhioni sgranati, a implorare un po' di
compassione!!!"
"Non vedo cosa ci sia da ridere"
commentò tranquillamente Rukawa, senza tuttavia evitare di inserire una
nota di gelo, in quella risposta.
Hanamichi si appoggiò alla sua schiena, accarezzandogli la fossetta alla
base del collo:
"Cosa c'è volpino, non dirmi che ti sei offeso!"
Senza dire nulla, Rukawa gli scacciò la mano dalla pelle, con lo stesso
movimento con cui si allontana una mosca fastidiosa.
Il rossino sbuffò, stringendolo forte a sé:
"Avanti, non era nulla di serio, non fare la volpe permalosa!"
Rukawa rimase immobile nel suo abbraccio, come non si fosse accorto che
l'altro gli blandiva la cute:
"Non ha nulla a che fare la permalosità. Se l'avesse detto Mitsui o Miyagi
non avrei avuto nulla da ridire, magari avrei anche fatto una smorfia.."
"Anche Sendo è un senpai"
sottolineò Hanamichi, baciandogli la spalla.
"Come al solito non hai capito nulla. Loro l'avrebbero detto con simpatia,
o per prendermi un po' in giro, senza cattiveria. Mentre l'unica
intenzione di Sendo era di umiliarmi, di deridermi e screditarmi davanti
ai tuoi occhi, eppure...nonostante tu sappia la verità...hai riso lo
stesso"
"Avanti volpino...tu prendi certe cose troppo sul serio! Sendo voleva solo
punzecchiarti un po'!"
"C'era cattiveria...finalmente saresti un po' utile, ha detto. Questo non
è stuzzicare. Era un attacco diretto...voleva farti vedere che non servo a
nulla. Che sono un peso inutile.
E tu ci sei cascato, gli sei andato dietro"
Hanamichi scosse la testa, ravvivandosi i capelli. Cos'aveva, la luna
storta?
"Senti volpino, io ho riso perché mi sono immaginato te col cappellino in
testa! Non c'era alcuna cattiveria, quindi fattela passare, d'accordo?
Oppure hai la coscienza sporca?"
"Idiota. Non hai capito nulla"
rispose solo l'altro, abbracciandosi le ginocchia. Sì, nel profondo si
sentiva davvero superfluo...
"Vai a quel paese, Rukawa. Non ho voglia di starmene qua a sorbirmi i tuoi
capricci!"
Gli gettò addosso le coperte, e iniziò a rivestirsi. Rukawa tirò fuori la
testa dal mucchio, squadrandolo con rabbia:
"Torna a letto idiota! Hai ancora bisogno di riposo!"
"Non dirmi cosa devo fare, e non chiamarmi così! Non ho intenzione di
rimanere con uno col complesso della vittima, vedi di crescere e impara a
sgelarti un po'!"
La matricola uscì, senza sbattere la porta...non gli avrebbe dato quella
soddisfazione.
Rukawa rimase immobile, per molto, a fissare l'uscio di legno...Hanamichi...l'aveva
deluso...non era andato più in là dei suoi sentimenti, del suo modo di
vedere le cose...non aveva minimamente provato a immedesimarsi in lui, a
sentirsi dire di essere peso, che l'unica cosa che poteva fare era andare
a chiedere l'elemosina vestito da clown...
'Credevo avresti potuto capirmi...che potessi immaginare, quanto mi faccia
male sentirmi dire che la mia esistenza qui è inservibile...tu che hai
rischiato la vita per me...'
Sendo sospirò, mentre Hanamichi si chiudeva alle spalle la porta del
bagno. L'aveva sentito borbottare di volpacce e tinozze fumanti...probabilmente
stava andando a calmarsi in una vasca piena d'acqua bollente, dopo aver
litigato con Rukawa.
'Peccato non poterlo raggiungere...gli laverei così volentieri la
schiena...'
Scosse la testa...l'avrebbe sbattuto fuori a calci, probabilmente.
Ridacchiò, asciugandosi un immaginario rivolo di bava, scrutando la porta
dietro cui era sparito...nemmeno una lama di luce ne filtrava, non avrebbe
potuto spiarlo.
'Peccato...ma possiamo sfruttare il resto della pausa per indagare un
po'...'
Bussò, e entrò nella camera degli altri due feriti.
Kiyota dormiva profondamente, rivolto verso la parete. Il suo respiro
costante non dava addito ai dubbi...anche la matricola del Kainan ormai si
era ripresa, dal brutto incidente.
"Sendo? Sei tu?"
"Sì, volevo vedere come vi sentivate"
"Tutto bene"
mormorò Miyagi, sbadigliando rumorosamente e sbirciando fuori dalle
coperte.
"Però ho dormito poco, sono parecchio intontito..."
'Bene...ancora più facile'
"...come stanno gli altri?"
Sendo sorrise, mascherando nel modo che meglio conosceva le sue reali
intenzioni:
"Ottimamente, anche Hanamichi, pensa che si è alzato per farsi un bagno,
arrischiandosi a lasciare Rukawa solo!"
"Uh, chi l'avrebbe mai detto"
rispose sarcastico il play, soffocando un altro sbadiglio.
"Non è una cosa da poco, dopo tutto ciò che ha fatto per proteggerlo...per
averlo sempre con sé!"
"Ma adesso non è più un cucciolo indifeso, quindi non vedo perché dovrebbe
preoccuparsi per lui"
Sendo si inginocchiò davanti al camino, sistemando la legna. Solo il fuoco
poteva vedere il ghigno soddisfatto che sostituiva il suo solito, amabile,
sorriso.
Come pensava, Hanamichi subiva l'influsso del cucciolo, non di Rukawa di
per sé...
"Però certe volte esagera...anche se è indifeso, che cosa potrebbe
succedergli?"
'Vediamo di scoprire qualcos'altro...'
Miyagi si sistemò il cuscino, scivolando nella veglia leggera prima del
vero sonno:
"Per me è per quella storia di suo padre"
Sendo s'irrigidì, spalancando gli occhi:
"Che è successo a suo padre?"
Non era più un modo per trovare informazioni per sconfiggere Rukawa...in
quel momento, voleva davvero sapere cosa tormentava il rossino, e di
conseguenza fare tutto ciò in suo potere per consolarlo...
"Bè, anche lui era indifeso, e bisognoso di qualcuno che lo aiutasse..."
.........
Sendo chiuse silenziosamente la porta, attento a non svegliare i due.
Aveva avuto le informazioni che voleva, ora sapeva perché Hanamichi si
comportava così.
Ma...era giusto usarle? Era giusto sfruttarle per dividerlo da Rukawa?
Quelli...erano frammenti importanti della sua vita, non sciocchezze con
cui giocare alla leggera, per ottenere uno scopo.
Cosa doveva fare? Il suo cervello, razionalmente, gli ricordava che in
amore e in guerra tutto è lecito, e che Rukawa non si era certo fatto
scrupoli, a sfruttare la sua posizione di debolezza per accalappiarlo. Ma
lui...si sarebbe comportato nello stesso modo, mettendosi al suo livello?
Desiderava tanto Hanamichi da...approfittare anche del suo passato pieno
di dolore?
Sussultò...il Gorilla stava uscendo dalla stanza delle sue matricole, con
l'aria decisamente spaesata.
"Che c'è senpai? Qualcosa non va?"
Il ragazzo alzò lo sguardo, pieno d'incredulità:
"Ero nel bagno, quando Sakuragi è entrato...era così livido che ho
preferito non sapere nulla...così sono andato da Rukawa per comprendere
cosa fosse successo...era giù, lo capivo, e poi...è tornato volpe, davanti
ai miei occhi...è stupefacente"
Sendo annuì, osservandolo mentre scendeva le scale, ancora intontito da
quello spettacolo.
E così...era tornato cucciolo.
Proprio dopo aver litigato con lui, rischiando di perderlo. Decidendo di
sfruttare ancora la sua innocenza per trattenerlo.
"Maledetto volpino...non si gioca sporco coi sentimenti delle persone! Non
avrò pietà, con te!"
Hanamichi sbatté gli occhi...gli era sembrato di intravedere la porta
della loro camera chiudersi. Scosse la testa...se l'era immaginato di
sicuro.
"Sakuragi...posso parlarti un attimo?"
Alle sue spalle, Haruko era scivolata silenziosamente nel corridoio,
arrivandogli dietro senza far rumore.
Il ragazzo esitò, tenendo d'occhio la porta della loro stanza, aspettando
di vedere se qualcuno ne usciva. Da una parte, desiderava precipitarsi a
controllare che nessuno stesse infastidendo la volpe, dall'altra...voleva
lasciarlo ancora un po' sulle spine, prima di scusarsi con lui.
Mentre rifletteva, immerso nell'acqua fumante, aveva compreso la ragione
di quella reazione di Rukawa...non aveva avuto tutti i torti, lui stesso
sarebbe esploso in fuoco e fiamme, se qualcuno avesse osato apostrofarlo
così...un essere inutile...eppure non aveva avuto la decenza di farsi un
esame di coscienza, e dargli ragione.
In più...l'aveva deriso...decisamente, si era comportato da insensibile.
'Maledizione a me e al mio orgoglio...'
Doveva anche ammettere di aver reagito troppo bruscamente, senza dargli
tempo di spiegarsi bene...se n'era andato, e basta...così infantilmente...
"Sak...ehm, Hanamichi?"
Il ragazzo rimase a bocca aperta, mentre quelle lettere scivolavano
lentamente fra le pieghe del suo cervello, rievocando il passato: Haruko
non l'aveva mai chiamato, per nome...
"Dimmi?"
balbettò, mentre sentiva il calore scivolargli nel petto, e la sua volontà
scemare nella curiosità.
"E-Entriamo un secondo a parlare?"
"...sì"
Sentì i suoi muscoli muoversi da soli, le sue gambe seguire
automaticamente Haruko...
"E così hai deciso di ricorrere ancora a questo trucchetto"
osservò placidamente Sendo, sedendosi sul bordo del letto.
Rukawa soffiò, digrignando i denti, accettando malvolentieri quella
posizione d'inferiorità. Era evidente...avrebbe potuto fare di lui tutto
ciò che voleva.
"Stai tranquilla, volpe, non ti toccherò nemmeno con un dito...basterà la
mia voce, per farti sprofondare sotto il peso delle tue colpe"
Il volpino deglutì, tentando di capire cosa avesse in mente. Aveva
discusso col rossino, ma non gli sembrava un motivo tale da scatenare una
simile reazione...no, il porcospino aveva in mano carichi molto più
grossi...
"Quando ammetterai che sai controllare la tua trasformazione? Mai, vero?
Oh, non negare..."
Rukawa abbaiò ferocemente, scattando in piedi.
"...altrimenti come mai ti trasformeresti sempre al momento giusto? Ci
sono due possibilità: o dai retta all'idea di Mitsui, oppure...tu fai
finta di essere in balia della magia, mentre in realtà...ci sguazzi
gustosamente dentro, per tenerti stretto Hanamichi. E io credo in questa,
lo sai, vero?"
Nonostante il negare del cucciolo, Sendo andò avanti imperterrito:
"E già questo basterebbe a spezzare il legame che c'è fra voi. Ma, dato
che non ti meriti pietà, visto il modo in cui ti comporti, ho intenzione
di aprirti gli occhi, svelandoti il motivo per cui si sente tanto legato a
te.
L'avrai capito anche tu, dato che avete appena litigato...Hanamichi non è
pazzo dell'umano, ma del cucciolo. Infatti, come avrai notato, appena sei
tornato umano e lui ha finalmente avuto la forza di star sveglio, avete
litigato...è questa la verità. E io so perché tiene a te, come sei ora...se
ne dubiti, appena torni umano chiedi a Miyagi..."
"Dimmi, cosa c'è?"
Hanamichi strinse i pugni...Haruko voleva parlare, sola, con lui.
Si impose di essere glaciale nei suoi confronti, ma...l'evidente rossore
sulle sue guance, e gli occhi così bassi, pudichi...gli sfiorarono il
cuore, come un campanello che tintinna al minimo tocco.
Haruko prese fiato, unì le mani e si inchinò davanti a lui, profondamente.
Hanamichi si sentì avvampare, mentre lei continuava a inchinarsi
sentitamente, abbassandosi ogni volta un pelo di più, mischiando ai suoi
movimenti parole di scuse.
"H-Harukina..."
"Perdonami per favore...non mi sono interessata delle tue condizioni, sono
stata così egoista da non avere il tempo per venire a trovarti, di
preoccuparmi per te...nemmeno dieci minuti, sono veramente una frana...mi
vergogno tanto, non merito di essere tua amica"
Nel cuore del rossino si formò una voragine, mentre le sue parole
scavavano a fondo nel suo animo, rievocando una passione così recente...in
quel momento, Haruko era così dolce, così adorabile...così diversa dalla
ragazza fredda che non si era interessata a lui...
"Mi spiace...sono stata un vero mostro...non credevo fossi ferito
gravemente, e io ero così spaventata che non capivo più nulla...mi sono
comportata davvero male nei tuoi riguardi, per favore ti chiedo umilmente
scusa, so che hai tutte le ragioni per essere arrabbiato però mi basta un
tuo cenno d'assenso..."
Il tocco delle sue scuse gli corse nel petto, come un liquido caldo...e un
nuovo sentimento nacque dentro di lui, una dolce comprensione...
"Hanamichi presto se ne renderà conto...non è innamorato di te...anche lui
è stato ingannato da questo sentimento. È pazzo per il cucciolo, e quando
ti ha avuto fra le braccia, umano, ha trasmesso su di te quella
sensazione. Lui non ti ama...ciò che tutti, lui compreso, abbiamo
scambiato per amore, in realtà è..."
Rukawa strinse gli occhi, preparandosi.
"...espiazione"
Sendo sorrise, capendo con soddisfazione che l'altro non ne sapeva nulla.
Avrebbe potuto presentagliela come voleva, Rukawa avrebbe creduto a tutto.
Ridacchiò...non avrebbe avuto bisogno di mentirgli, sarebbe bastata la
verità.
Lentamente, gli raccontò cosa aveva saputo da Miyagi, poco prima.
Scegliendo accuratamente le parole, perché l'accento cadesse sempre sullo
stato del padre...indifeso, bisognoso di soccorso, di qualcuno che si
occupasse di lui.
"Hanamichi ha fallito...e si sente comprensibilmente in colpa. Ha vissuto
fino ad ora, cercando un'occasione per riscattarsi...e adesso, qui...l'ha
trovata"
La sicurezza di Rukawa vacillò pericolosamente...c'era senso, in quel
racconto.
"In te...lui vede un modo per rimediare al suo fallimento. Difendendo te,
ha la possibilità di riscattarsi. Proteggendoti, salvandoti...il suo animo
finalmente trova la pace, il suo tormento interiore viene cancellato...è
così semplice...tu sei la sua ancora di salvezza...la sua via per ottenere
il perdono. Non quello di suo padre o degli altri, che certamente hanno
capito. Lui implora se stesso, di perdonarsi. Ha vissuto con quella colpa,
senza potersene liberare...finora.
Ma adesso...ha te...un mezzo attraverso cui rimettersi a posto la
coscienza!"
"N-Non preoccuparti, non è nulla...capisco benissimo"
Haruko non alzò il viso, mostrandosi sempre più affranta.
"No, sono stata così maleducata poi, quel giorno...eri debole e ferito ma
io vi ho urlato contro, quando vi ho trovati così, senza chiedere nemmeno
una spiegazione, senza lasciavi parlare...non ho nemmeno voluto ascoltare
la tua spiegazione, perdonami"
Il rossino sbatté gli occhi, la mente che si svegliava di colpo, come
schiaffeggiata da un secchio d'acqua gelida:
"Io non capisco...di che ti stai scusando?"
La ragazza arrossì, evitando di guardarlo.
"Bè, lo sai...mi sono fermata alle apparenze...vi sarete accordati per
infastidire Sendo...tu e lui non potete certo..."
"Ti sbagli...certo che possiamo"
Hanamichi non si scompose, quando vide il corpo di lei sussultare
violentemente...
"V-Vuoi dire che..."
"Sì, Ru è innamorato di me, lo sapevo da un pezzo. E io..."
socchiuse gli occhi, squadrandola.
"...grazie a te, a queste tue parole...mi sono finalmente reso conto di
quanto lo ami"
Senza aggiungere altro, si voltò e si diresse verso la porta.
"Aspetta...cosa ci trova in te? Perché...ti ama?"
Il rossino trattenne a stento una lacrima...tutto quel discorso, in realtà
mirava a riavvicinarsi solo a Rukawa...come aveva potuto illudersi che
fosse cambiata così, in poco tempo?
"Forse perché...vivo per lui?"
Sendo si sfregò le mani, decisamente allegro. Ce l'aveva fatta...aveva
costretto il volpino ad aprire gli occhi...presto Hanamichi sarebbe stato
suo, ma prima...doveva completare l'opera.
'E ora, il tocco dell'artista'
"Dimmi Ru...cosa farai adesso, che sai la verità? Continuerai a ronfare
fra le sue braccia, sapendo bene che ti si è affezionato solo perché ne
aveva bisogno? Questo attaccamento, permettimi di ripetertelo ancora, è
una cosa momentanea, che si scioglierà appena torneremo a casa, quando
sarai umano e perfettamente in grado di badare a te stesso..."
Rukawa non rispose...
"Continuerai a illuderti di possedere il suo cuore, di essere il vero
oggetto dei suoi desideri?"
Il muso del volpino si abbassò, sfuggendo alla sua vista...
"Oppure gli permetterai di liberarsi di questo falso sentimento? Lo
renderai libero di amare?"
Rukawa si nascose sotto le coperte, senza temere nulla da Sendo,
semplicemente...per impedirgli di ammirare le sue lacrime...
"Certo, potrebbe anche tornare ad interessarsi a te, ma almeno sarà una
cosa leale..."
Sghignazzò, avvertendo il primo debole singhiozzo del cucciolo...era
persino riuscito a farlo piangere!!!
Il suo cuore provò a fatica una punta di pena, prima che il gusto della
rivalsa lo ottenebrasse. Finalmente, gliel'aveva fatta pagare...dopo tutta
la sofferenza che lui aveva dovuto mandare giù, quella...era solo una
piccola, succulenta vendetta.
'È proprio vero che è migliore, gustata fredda...'
Si alzò, battendosi le mani sui pantaloni, come per ripulirli da quella
conversione:
"Bene, è ora di andare! Ma non preoccuparti, tornerò presto ^_____^"
Hanamichi si chiuse la porta alle spalle, bloccando per sempre la strada
che nel suo cuore conduceva a lei...non voleva più saperne, di quella
ragazza detestabile.
Tese l'orecchio...qualcuno stava scendendo dalle scale...gettò
un'occhiata, in tempo per vedere una capigliatura a punta che copriva d'un
balzo gli ultimi scalini...
'Sembrava davvero elettrizzato...'
Il suo sesto senso di colpo urlò...cosa poteva provocare in Sendo una
simile gioia? Un sussurro nacque immediato, sulle sue labbra:
"Rukawa..."
Trattenendo a stento un urlo scattò verso la sua camera, il cuore che
batteva impazzito, il litigio di poco prima che si ripeteva nella sua
mente, intonando una lenta litania di colpa...l'aveva lasciato solo per
una sciocchezza, se davvero Sendo fosse stato lì...sarebbe stata colpa
sua...ciò che si era ripromesso di evitare...l'aveva fatto ancora...fallire
nel proteggere chi amava...
Quasi sfondò la porta, mentre si precipitava boccheggiando nella stanza...vuota.
Solo un cumulo di coperte, nessuno davanti al camino...
"Rukawa..."
Nulla.
"Rukawa per favore..."
Un ricordo gli attraversò la mente...nell'altra locanda...districò le
coperte, con delicatezza, tremando all'idea che un movimento brusco
potesse farlo cadere...
"Rukawa"
Hanamichi scivolò in ginocchio, le gambe che non gli reggevano più, troppo
sollevato per parlare ancora. Prese il cucciolo fra le mani, se lo portò
al petto e strisciò con lui fino al fuoco...
"Sendo è stato qui, vero?"
Dopo qualche attimo di silenzio, il cucciolo annuì, soffocando appena un
lamento, che però non sfuggì alle orecchie del rossino.
"Rukawa?"
Lo afferrò delicatamente, costringendolo a guardarlo...Rukawa tentò di
evitarlo, ma Hanamichi se ne accorse lo stesso...
"Tu stai...piangendo?"
Non permise allo stupore di impadronirsi di lui...aveva altro cui pensare.
Che cosa era successo? Cosa poteva aver spinto Rukawa a lasciarsi
abbattere così?
"Sendo..."
Ma...lo aveva già maltrattato, e lui aveva risposto con fierezza...cos'era
cambiato?
Posò un bacio fra le sue orecchie, premendovi bene le labbra...e spalancò
gli occhi, balbettando senza capire, appena la volpe si liberò del suo
abbraccio, andando ad accoccolarsi in un angolo, nella penombra, dandogli
la schiena...
"Che cosa ti ha fatto..."
Normalmente, si sarebbe infuriato e avrebbe ridotto a pezzettini quel
porcospino, ma adesso...la sofferenza che si emanava dalla schiena del
volpino aveva annientato la sua rabbia, sostituendosi ad essa.
Rukawa, il suo Rukawa, quel ragazzo magnifico che lui...aveva il cuore
spezzato.
Sussultò, come sfregiato da una lingua di fuoco, quando percepì dei
lamenti soffocati, quando vide il suo dorso agitato da singhiozzi
profondi.
Lentamente, si alzò e andò da lui, impedendogli di scappare,
stringendoselo forte al petto.
"Qualunque cosa ti abbia detto, non dubitare di me"
Rukawa negò, tentando di allontanarsi...forse era vero che in quel momento
gli voleva bene, ma non lo faceva per lui, per la sua anima...si occupava
di lui solo per interesse, Sendo aveva ragione...non era lui, la vera
origine delle sue premure...solo il rimorso...
Si lasciò andare al pianto, senza trattenersi, senza opporsi ai sentimenti
che gli sgorgavano dal petto...non sarebbe servito a nulla rimandare,
presto sarebbe crollato, tanto valeva farlo lì, fra le sue braccia che
ancora dicevano di volergli bene...
Hanamichi si acquattò sotto le coperte, perché le coltri smorzassero il
rumore del suo pianto...solo lui doveva esserne a conoscenza, nessun altro
doveva vederlo così, totalmente indifeso...avrebbe pensato dopo a
vendicarsi, ora la priorità era consolarlo, e scoprire cosa gli aveva
fatto...
Si chiuse a nido, portandosi le ginocchia al petto, aiutandosi anche con
quelle a stringerlo a sé. Le sue braccia, il suo torace, le gambe...formavano
un rifugio caldo, confortevole...un giaciglio in cui il volpino potesse
sentirsi sicuro, e lasciarsi andare, cancellare il dolore, e i dubbi, da
sé...
.........
Hanamichi sospirò, mentre l'ultimo singhiozzo soffocato si perdeva
nell'aria calda. Aveva pazientemente atteso che si calmasse, in silenzio,
lasciando che si sentisse al centro del mondo...solo le sue mani si erano
mosse, accarezzandolo in continuazione, lisciandogli la pelliccia finché
questa non era diventata lucida, sotto le sue dita.
Tutto il suo calore, la sua forza, la sua determinazione, per cancellare
quel dolore, che forte era vibrato nel suo corpicino.
"Va meglio?"
Rukawa annuì, senza guardarlo.
Il rossino scosse la testa, costringendolo a alzare il musetto, a
incontrare i suoi occhi. Anche se non poteva parlare, avrebbe lo stesso
compreso, il suo sguardo...avrebbe saputo dirgli.
Ma quegli occhi, pieni di malinconia, erano distanti da lui, quasi non
fosse nemmeno lì col corpo. Una nebbia sottile, un muro impalpabile, si
ergeva davanti al suo cuore...Hanamichi rifletté velocemente. Se il
volpino aveva innalzato una simile barriera, che nemmeno lui riusciva a
superare...significava che aveva il cuore frantumato.
Strinse gli occhi. Prima lo avrebbe ricomposto, quel cuoricino delicato...poi
avrebbe scoperto cosa Sendo gli aveva fatto...e infine gli avrebbe
sacrificato il porcospino.
Deglutì...era stato facile dichiararsi a quelle sciocche ragazzine, ma
Rukawa, in quelle condizioni...era un'altra pasta.
Si alzò, tornando vicino al fuoco, desiderando che le fiamme si
riflettessero sul suo viso...voleva che lo vedesse bene, che capisse che
il suo sentimento era sincero.
"Kaede..."
Nemmeno il sentirsi chiamare per nome, sembrò scuotere la volpe dal suo
torpore...doveva stare attento, Sendo era furbo...per abbatterlo così,
probabilmente era ricorso a una provabile verità...
"Kaede io...non so cosa Sendo ti abbia detto, ma ti giuro...non credere a
lui. Qualunque cosa tu abbia sentito...dimenticala. So che lui non è tipo
da mentire, ma ciò non significa che le sue parole corrispondano alla
realtà delle cose...potrebbe semplicemente avertene detto una parte, o la
prospettiva che più gli faceva comodo...non dubitare, per favore...di ciò
che provo per te"
Il musetto soppesò un attimo quelle parole, poi si abbassò, mentre anche
le piccole orecchie a punta si afflosciavano.
'Maledetto Sendo!'
imprecò fra sé il rossino. Doveva scoprire cosa gli aveva detto, e
allora...l'avrebbe fatto a cubetti!
E il modo migliore di procedere, era quello di...chiedere al diretto
interessato.
"Sendo? Anzi...Akira?"
Hanamichi si fermò a metà della scala, osservando il senpai con un sorriso
birichino.
"Hana-chan? Volevi me?"
L'altro annuì, invitandolo a salire al piano superiore...dove non c'era
nessuno che potesse vederli. Sendo colse al volo l'opportunità, immaginava
che avesse litigato ancora con Rukawa e volesse parlargliene...si aggiustò
la giubba, lisciando le pieghe...
"Dimmi...vuoi parlare del volpino, vero?"
L'altro si mordicchiò il labbro, annuendo e dirigendosi verso l'angolo più
scuro del corridoio.
"Allora?"
Sendo non era un teppista, Hanamichi lo sapeva. Non aveva esperienze di
quel tipo, al contrario di lui...c'era da essere dispiaciuti, per il
porcospino. Si avvicinò accattivante a lui, spostandosi una ciocca dietro
l'orecchio...sogghignò, quando vide un lampo di lussuria passare negli
occhi blu dell'altro. Oh, quanto si sarebbe divertito a fargliela
rimpiangere...si scrocchiò le dita, passandosi la lingua sulle labbra...era
arrivato il suo turno, di essere cattivo.
Sendo non la vide arrivare...sentì solo lo stomaco che si accartocciava su
se stesso, e tutta l'aria che aveva in corpo premere per uscirgli dalla
gola. Le sue ginocchia si piegarono, ma non cadde a terra...una mano
fredda, come l'aria di quel monte, gli attanagliò la gola, costringendolo
a stare in piedi. Chiuse gli occhi, aspettandosi di sentire le dita che si
serravano, ma...non accadde.
"Non ho intenzione di lasciarti segni sulla gola, non voglio che gli altri
sappiano. Ma non mi farò problemi a riempirti lo stomaco di
ginocchiate..."
Gliene assestò un'altra, per dimostrargli che non scherzava...Sendo
strabuzzò gli occhi, schiumando dalla bocca.
"...quindi adesso tu mi dici che hai detto a Ru o io ti rovino"
Il ragazzo annuì...conosceva la sua fama, sapeva ciò che aveva fatto
durante la rissa nella palestra dello Shohoku...una volta aveva anche
intravisto Tetsuo...in più, era molto arrabbiato...non avrebbe avuto
scampo...
"T-Tuo padre"
sibilò, resistendo all'impulso di asciugarsi la bava.
Hanamichi spalancò gli occhi, incredulo...come faceva lui a sapere?
"Miyagi...dormiveglia...l'ho fatto parlare...era indifeso, come Ru...per
questo tu tieni tanto a lui"
Sendo cantò...non era il momento di giocare. Come in un film, vide passare
negli occhi del rossino tutti i suoi pensieri...e non gli piacquero
affatto...si sentì un verme, quando vide una lacrima sulla sua guancia.
Strinse automaticamente gli occhi, mentre la sua presa si spostava sulla
blusa:
"T-Tu!"
Hanamichi lo fece volare sul pavimento, usando contro di lui tutta la sua
forza. Poi corse via, senza degnarlo di un altro sguardo, verso la loro
camera...non era stato difficile capire...
"Rukawa..."
si chiuse la porta alle spalle, silenziosamente.
Il volpino era seduto davanti al camino, lo sguardo perso nel fuoco...non
fece nulla, quando le mani abbronzate lo raccolsero, portandoselo al
petto.
Due labbra calde si posarono sulla sua fronte, ma non reagì...voleva
solo...dimenticare.
"Ho parlato con Sendo..."
Ancora nessuna reazione.
"...mi ha detto...che ti ha parlato di mio padre. Io...ti racconterò tutto
nel dettaglio, dopo. Adesso...è più importante che tu capisca che Sendo
aveva ragione"
Hanamichi sorrise...Rukawa era sussultato, e aveva distintamente avvertito
il suo battito intensificarsi, di botto. Allora lo stava ascoltando...
"Sì, aveva ragione...all'inizio io ti proteggevo per riscattarmi dal mio
fallimento, con papà. È stato difficile, in alcuni momenti...avere la tua
vita fra le mani, e sapere che se avessi fallito ancora...un'altra vita
sarebbe stata sulla mia coscienza. Ho anche rifiutato i tuoi sentimenti...non
solo a causa di Haruko, ma anche perché...avevo paura che mi avrebbero
reso deboli, incapace di proteggerti come avrei dovuto...non potevo
rischiare di aprirmi a te"
Il rossino esitò un attimo, ripensando al suo passato comportamento.
"Poi però...mentre salivamo su questa montagna, mi sono reso conto che
tu...mi stavi lentamente diventando indispensabile...e che io...avevo
sbagliato tutto...non tentando nemmeno di capirti, di...ascoltare il tuo
cuore. Lo stesso errore, l'ho commesso poco fa...in un eccesso di
superficialità, ho permesso a Sendo di giungere a te, e di farti del male,
nonostante avessi giurato che ti avrei protetto...mi vergogno
profondamente, per questo. E ti chiedo scusa..."
Rukawa allungò il capo, e si sfregò contro le sue labbra.
"Io ti amo. Non so come altro dirtelo. L'ho capito mentre eravamo per
strada, eri tu quello che volevo scaldare...contro il puma, combattevo per
te...intanto che venivo sepolto dal fango, pensavo a te...a cosa avresti
fatto per raggiungermi...e io...sono stato così felice, che sia stato tu a
trovarmi...e mentre mi portavano qui, saperti sano e salvo...mi faceva
dimenticare tutto. Haruko si è rivelata per quello che è, e io...mi sono
finalmente sentito libero. I miei dubbi...si sono sciolti, e mi sono
finalmente concesso la possibilità d'essere sincero, riguardo i miei
sentimenti...tu sei l'unica persona...che io ami"
Prese gentilmente il musetto strabiliato fra le mani, e impresse le labbra
sulle sue.
Fine capitolo diciottesimo
perdonoooo...ho sforato di brutto, e non ci ho nemmeno messo tutto quel
che volevo, in questo capitolo...se vado avanti così, mi sa che vedremo
pure il secondo anniversario...n.d.Hymeko T-T
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