Novembre 2002-Novembre 2003: buon primo anniversario!!! n.d.Hymeko
?_? di che parli? n.d.tutti
che domande!!! Di questa fic!!! È un anno che sono dietro!!! n.d.Hymeko
o_O e non l'hai ancora finita?! Vergognati!!! Datti una mossa!!! n.d.tutti
sì sì, adesso scrivo...volevo solo ringraziare tutte le persone che hanno avuto la santa perseveranza di continuare a leggere...siete fantastiche!!! Grazie!!!!!! (_ _) n.d.Hymeko commossa
-___- se non ti sbrighi non rimarrà più nessuno...n.d.tutti
ok...un bacione speciale a Elyxyz, sperando che questo capitolo ci aiuti sul serio, a esorcizzare!!! ^_- E a Ria, che è una webmistress veramente insuperabile! n.d.Hymeko

 


Anfora di magia

parte XVIII

di Hymeko



Hanamichi sbadigliò piano, massaggiandosi le spalle indolenzite. Tutto quello stare a letto, senza far nulla, potendo a malapena alzarsi per andare in bagno...gli stava distruggendo i muscoli. Aveva bisogno di muoversi un po', per riacquistare tonicità...si sarebbe fatto volentieri una partitina a basket.
E per di più stava prendendo le abitudini del volpino...era un pezzo che trascorreva le sue giornate a ronfare!!!
Non che gli dispiacesse...soprattutto dato che il torace contro cui appoggiava la guancia era quello della suddetta volpe...ridacchiò sommessamente, allungando una mano a pettinare i capelli color carbone del compagno ancora addormentato. La coperta si scostò, porgendo al suo sguardo un frammento della sua spalla...Hanamichi sospirò, affrettandosi a ricoprirla, preoccupato che non prendesse freddo. Strano ma vero, per lui senza esperienza, non provare imbarazzo nel dormire completamente nudo, stretto al cuore di uno che era cotto di lui, ugualmente svestito...ridacchiò, arrossendo...non gli dispiaceva affatto...
Rukawa mugolò, sentendosi toccare, ma bastò che lui gli bisbigliasse di star calmo, perché riprendesse a dormire tranquillamente.
Spesso l'incredulità si impadroniva di lui, percependo il potere che la sua voce aveva su Rukawa. Il suo suono lo tranquillizzava, attenuando il suo istinto combattivo. Bastava una sua parola, e anche Sendo veniva sopportato.
'Già, Sendo...speriamo non tenti nulla...'
Ci sperava poco, conoscendolo...avrebbe di certo azzardato qualcosa, per dividerli.
Scosse la testa...non gli importava molto di ciò che avrebbe potuto dirgli, in quel momento. Però...lo preoccupava la possibilità che decidesse di aggredire Rukawa quando questi fosse tornato volpe, non avendo la possibilità di difendersi...
Strinse i pugni...non lo avrebbe perdonato, se avesse osato. Rukawa...era quanto di più prezioso avesse mai avuto, ora che finalmente s'era dato una svegliata e aveva iniziato ad ascoltare il suo cuore...non avrebbe permesso a nessuno di nuocergli!
"Sei teso..."
Sobbalzò...non si era accorto che l'altro si fosse svegliato.
"...cosa c'è?"
Hanamichi scosse la testa, accoccolandosi in fretta contro di lui...sorrise apertamente, quando il volpino gli circondò i fianchi con un braccio, cancellando lo spazio fra loro.
"Nulla...pensavo"
"Do'hao! Non farlo, se ti rende nervoso!"
Il rossino sorrise...il suo istinto lo aveva portato subito a svegliarsi, appena aveva percepito tensione, in lui. Lo rendeva tanto contento, sapere di essere così al centro dell'attenzione di quella volpe...il suo inconscio, era completamente concentrato sul suo benessere...
"Stai tranquillo...mi basta saperti accanto a me, e tutto...perde importanza...se non tu"
"Do'hao"
ripeté la volpe, piano...lo avvolse nel suo abbraccio, baciandogli il collo...
"Sei la mia luce, la mia stella, la mia salvezza...il mio futuro..."
Rukawa si irrigidì, mentre il cuore iniziava a sussultargli nel petto...somigliava tanto a...era una...
TOC-TOC
Hanamichi sbuffò, sciogliendosi malvolentieri dall'abbraccio del volpino, mentre questi mugugnava contro chi osava disturbarli, e intanto si tirava le coperte fin sotto il mento...nel caso ci fosse stata la Akagi.
Infatti era lì, assieme al Gorilla, a Mitsui e a Sendo.
"Bè, stavate ancora dormendo?"
chiese allegramente l'ex teppista, scrutandoli.
"Qualcosa in contrario?"
gli ringhiò contro Hanamichi, reso forte dal braccio della volpe, che gli era scivolato a cingergli la vita. Entrambi si sistemarono meglio su un fianco, con il moro che aveva appoggiato il petto contro la sua schiena. Mitsui fece loro l'occhiolino, e i due di strinsero, inconsciamente.
Hanamichi afferrò all'ultimo il gemito che gli era sfuggito, appena i capezzoli turgidi dell'altro si erano piantati dolcemente nella sua pelle...mentre Rukawa strinse gli occhi, fulminando Sendo, che aveva seguito interessato il movimento, e ora si gustava la pelle nuda della matricola, a dispetto dei suoi sguardi di fuoco.
"Ehi...siete ancora qui con noi?"
Tutti i presenti si concentrarono sul Gorilla, che non ci teneva per nulla a seguire una scena del genere. Accanto a lui, Haruko osservava pensierosa la coppia di ragazzi, sbattendo lentamente le palpebre, come stesse arrivando a comprendere qualcosa cui sarebbe dovuta arrivare prima...
"Che vuoi Gori?"
Mitsui ridacchiò, e anche Sendo...
"Che c'è da ridere?"
Hanamichi si rabbuiò...sentiva puzza di guai, per la sua volpe.
'Se qualcuno prova a dirgli qualcosa gli spappolo la testa!'
Il Gorilla si schiarì la voce, non sapendo neppure da dove cominciare:
"Rukawa..."
Il rossino si irrigidì...strinse i pugni, pronto a colpire il capitano. Non avrebbe permesso neppure a lui di trattarlo male!
Un soffio d'alito caldo gli accarezzò la base del collo...Rukawa tentava di tranquillizzarlo, rassicurandolo...era lì, con lui...non preoccuparti, sembrava bisbigliargli...
"...te lo dirò senza giri di parole. Devi tornare volpe"
"C-Cosa?! Perché?"
Hanamichi si voltò, per guardare il compagno...i loro sguardi s'incontrarono, e il rossino lesse stupore, incredulità e...disappunto. Non voleva di nuovo essergli un peso...
E lui...per quanto adorasse quella volpetta...voleva il suo Rukawa umano, per farsi stringere...per baciarlo, per accarezzare la sua pelle, sentire le sue dita su di lui...
"Abbiamo fatto quattro conti, e...ci stiamo perdendo troppo denaro. Lo so che è la solita solfa, ma purtroppo...siamo messi male. L'alloggio è gratis, ma i pasti sono solo scontati. Avevamo calcolato che lavorando così non avremmo perso molto, dei nostri risparmi, ma tu sei tornato umano, e ci hai sballato i conti...insomma, mangi troppo. Alla locandiera abbiamo detto che Hanamichi ha bisogno di tanto cibo per riprendersi, ma comunque è un pasto in più...rischiamo di ritrovarci al punto di prima, senza un soldo. In più, la taverniera finora ha fatto finta di nulla, ma...potrebbe venir qui a controllare che non ci sia nulla d'irregolare"
"E...che cambierebbe, se tornassi volpe?"
"Il tuo stomaco sarebbe più piccolo...basterebbe che ognuno avanzasse un boccone..."
A Hanamichi non piacque per nulla l'idea che la volpe mangiasse cibo altrui...si sarebbe cibato col suo, o nessun altro! Non l'avrebbe mai permesso!
Lo stava per urlare al Gorilla, quando Sendo scoppiò a ridere:
"E lo sai anche cosa potremmo anche fare con te volpe? Potremmo metterti un cappellino in testa e un fiocco al collo, e mandarti a chiedere l'elemosina fra i tavoli, con un piattino in bocca! O fra le zampette anteriori, se sei capace di stare in piedi su quelle dietro! Così finalmente ti renderesti un po' utile, invece che startene qui a poltrire con Hana-chan. La smetteresti di essere solo un peso!"
"È meglio se andiamo..."
Mitsui impallidì, comprendendo il rischio nel rimanere lì, dopo una simile uscita...trascinò fuori tutti i ragazzi, lasciando al rossino il compito di calmare la volpe.
Rukawa strinse gli occhi, iniziando a contare...Sendo non era più lì, anche se sentiva la sua risata allontanarsi nel corridoio...non lo poteva più uccidere, nonostante la sua smorfia ancora lo perseguitasse...non doveva prendersela col rossino, non era lui quello da strozzare...anche se stava trattenendo a stento le risa...
"Che diavolo hai, idiota?"
Il volpino sentì un mattone che si schiantava sul suo cuore...ora Hanamichi rideva sguaiatamente, senza più frenarsi, rannicchiato in posizione fetale, tenendosi il costato scardinato dal dolore delle risa.
"Un piattino fra le zampe!!!"
Hanamichi si rivoltò nel letto, affondando il viso nel cuscino per soffocare i singulti, mentre lacrime scendevano copiose...si stava sciogliendo, dal ridere...
"Stai ridendo...di ciò che ha detto...Sendo?"
Rukawa gli diede le spalle, ferito. Stava ridendo...per quell'uscita cretina del porcospino. Senza curarsi di quanto gli facessero male, le sue risa...non perché stesse sghignazzando di lui, ma perché erano state quelle parole, a scatenare quell'ilarità...come poteva trovare divertente l'accusa implicita che l'altro gli aveva mosso?
Hanamichi tirò su col naso, asciugandosi gli occhi:
"Ru...scusa...ma è troppo forte!!!"
"Che c'è di tanto divertente?"
sibilò l'altro, di rimando.
"Pensavo che scena sarebbe!!! Ah ah ah!!! Tu a chiedere l'elemosina!!! Con un fiocco rosso!!! E gli occhioni sgranati, a implorare un po' di compassione!!!"
"Non vedo cosa ci sia da ridere"
commentò tranquillamente Rukawa, senza tuttavia evitare di inserire una nota di gelo, in quella risposta.
Hanamichi si appoggiò alla sua schiena, accarezzandogli la fossetta alla base del collo:
"Cosa c'è volpino, non dirmi che ti sei offeso!"
Senza dire nulla, Rukawa gli scacciò la mano dalla pelle, con lo stesso movimento con cui si allontana una mosca fastidiosa.
Il rossino sbuffò, stringendolo forte a sé:
"Avanti, non era nulla di serio, non fare la volpe permalosa!"
Rukawa rimase immobile nel suo abbraccio, come non si fosse accorto che l'altro gli blandiva la cute:
"Non ha nulla a che fare la permalosità. Se l'avesse detto Mitsui o Miyagi non avrei avuto nulla da ridire, magari avrei anche fatto una smorfia.."
"Anche Sendo è un senpai"
sottolineò Hanamichi, baciandogli la spalla.
"Come al solito non hai capito nulla. Loro l'avrebbero detto con simpatia, o per prendermi un po' in giro, senza cattiveria. Mentre l'unica intenzione di Sendo era di umiliarmi, di deridermi e screditarmi davanti ai tuoi occhi, eppure...nonostante tu sappia la verità...hai riso lo stesso"
"Avanti volpino...tu prendi certe cose troppo sul serio! Sendo voleva solo punzecchiarti un po'!"
"C'era cattiveria...finalmente saresti un po' utile, ha detto. Questo non è stuzzicare. Era un attacco diretto...voleva farti vedere che non servo a nulla. Che sono un peso inutile.
E tu ci sei cascato, gli sei andato dietro"
Hanamichi scosse la testa, ravvivandosi i capelli. Cos'aveva, la luna storta?
"Senti volpino, io ho riso perché mi sono immaginato te col cappellino in testa! Non c'era alcuna cattiveria, quindi fattela passare, d'accordo? Oppure hai la coscienza sporca?"
"Idiota. Non hai capito nulla"
rispose solo l'altro, abbracciandosi le ginocchia. Sì, nel profondo si sentiva davvero superfluo...
"Vai a quel paese, Rukawa. Non ho voglia di starmene qua a sorbirmi i tuoi capricci!"
Gli gettò addosso le coperte, e iniziò a rivestirsi. Rukawa tirò fuori la testa dal mucchio, squadrandolo con rabbia:
"Torna a letto idiota! Hai ancora bisogno di riposo!"
"Non dirmi cosa devo fare, e non chiamarmi così! Non ho intenzione di rimanere con uno col complesso della vittima, vedi di crescere e impara a sgelarti un po'!"
La matricola uscì, senza sbattere la porta...non gli avrebbe dato quella soddisfazione.
Rukawa rimase immobile, per molto, a fissare l'uscio di legno...Hanamichi...l'aveva deluso...non era andato più in là dei suoi sentimenti, del suo modo di vedere le cose...non aveva minimamente provato a immedesimarsi in lui, a sentirsi dire di essere peso, che l'unica cosa che poteva fare era andare a chiedere l'elemosina vestito da clown...
'Credevo avresti potuto capirmi...che potessi immaginare, quanto mi faccia male sentirmi dire che la mia esistenza qui è inservibile...tu che hai rischiato la vita per me...'

Sendo sospirò, mentre Hanamichi si chiudeva alle spalle la porta del bagno. L'aveva sentito borbottare di volpacce e tinozze fumanti...probabilmente stava andando a calmarsi in una vasca piena d'acqua bollente, dopo aver litigato con Rukawa.
'Peccato non poterlo raggiungere...gli laverei così volentieri la schiena...'
Scosse la testa...l'avrebbe sbattuto fuori a calci, probabilmente. Ridacchiò, asciugandosi un immaginario rivolo di bava, scrutando la porta dietro cui era sparito...nemmeno una lama di luce ne filtrava, non avrebbe potuto spiarlo.
'Peccato...ma possiamo sfruttare il resto della pausa per indagare un po'...'
Bussò, e entrò nella camera degli altri due feriti.
Kiyota dormiva profondamente, rivolto verso la parete. Il suo respiro costante non dava addito ai dubbi...anche la matricola del Kainan ormai si era ripresa, dal brutto incidente.
"Sendo? Sei tu?"
"Sì, volevo vedere come vi sentivate"
"Tutto bene"
mormorò Miyagi, sbadigliando rumorosamente e sbirciando fuori dalle coperte.
"Però ho dormito poco, sono parecchio intontito..."
'Bene...ancora più facile'
"...come stanno gli altri?"
Sendo sorrise, mascherando nel modo che meglio conosceva le sue reali intenzioni:
"Ottimamente, anche Hanamichi, pensa che si è alzato per farsi un bagno, arrischiandosi a lasciare Rukawa solo!"
"Uh, chi l'avrebbe mai detto"
rispose sarcastico il play, soffocando un altro sbadiglio.
"Non è una cosa da poco, dopo tutto ciò che ha fatto per proteggerlo...per averlo sempre con sé!"
"Ma adesso non è più un cucciolo indifeso, quindi non vedo perché dovrebbe preoccuparsi per lui"
Sendo si inginocchiò davanti al camino, sistemando la legna. Solo il fuoco poteva vedere il ghigno soddisfatto che sostituiva il suo solito, amabile, sorriso.
Come pensava, Hanamichi subiva l'influsso del cucciolo, non di Rukawa di per sé...
"Però certe volte esagera...anche se è indifeso, che cosa potrebbe succedergli?"
'Vediamo di scoprire qualcos'altro...'
Miyagi si sistemò il cuscino, scivolando nella veglia leggera prima del vero sonno:
"Per me è per quella storia di suo padre"
Sendo s'irrigidì, spalancando gli occhi:
"Che è successo a suo padre?"
Non era più un modo per trovare informazioni per sconfiggere Rukawa...in quel momento, voleva davvero sapere cosa tormentava il rossino, e di conseguenza fare tutto ciò in suo potere per consolarlo...
"Bè, anche lui era indifeso, e bisognoso di qualcuno che lo aiutasse..."
.........
Sendo chiuse silenziosamente la porta, attento a non svegliare i due.
Aveva avuto le informazioni che voleva, ora sapeva perché Hanamichi si comportava così.
Ma...era giusto usarle? Era giusto sfruttarle per dividerlo da Rukawa? Quelli...erano frammenti importanti della sua vita, non sciocchezze con cui giocare alla leggera, per ottenere uno scopo.
Cosa doveva fare? Il suo cervello, razionalmente, gli ricordava che in amore e in guerra tutto è lecito, e che Rukawa non si era certo fatto scrupoli, a sfruttare la sua posizione di debolezza per accalappiarlo. Ma lui...si sarebbe comportato nello stesso modo, mettendosi al suo livello? Desiderava tanto Hanamichi da...approfittare anche del suo passato pieno di dolore?
Sussultò...il Gorilla stava uscendo dalla stanza delle sue matricole, con l'aria decisamente spaesata.
"Che c'è senpai? Qualcosa non va?"
Il ragazzo alzò lo sguardo, pieno d'incredulità:
"Ero nel bagno, quando Sakuragi è entrato...era così livido che ho preferito non sapere nulla...così sono andato da Rukawa per comprendere cosa fosse successo...era giù, lo capivo, e poi...è tornato volpe, davanti ai miei occhi...è stupefacente"
Sendo annuì, osservandolo mentre scendeva le scale, ancora intontito da quello spettacolo.
E così...era tornato cucciolo.
Proprio dopo aver litigato con lui, rischiando di perderlo. Decidendo di sfruttare ancora la sua innocenza per trattenerlo.
"Maledetto volpino...non si gioca sporco coi sentimenti delle persone! Non avrò pietà, con te!"

Hanamichi sbatté gli occhi...gli era sembrato di intravedere la porta della loro camera chiudersi. Scosse la testa...se l'era immaginato di sicuro.
"Sakuragi...posso parlarti un attimo?"
Alle sue spalle, Haruko era scivolata silenziosamente nel corridoio, arrivandogli dietro senza far rumore.
Il ragazzo esitò, tenendo d'occhio la porta della loro stanza, aspettando di vedere se qualcuno ne usciva. Da una parte, desiderava precipitarsi a controllare che nessuno stesse infastidendo la volpe, dall'altra...voleva lasciarlo ancora un po' sulle spine, prima di scusarsi con lui.
Mentre rifletteva, immerso nell'acqua fumante, aveva compreso la ragione di quella reazione di Rukawa...non aveva avuto tutti i torti, lui stesso sarebbe esploso in fuoco e fiamme, se qualcuno avesse osato apostrofarlo così...un essere inutile...eppure non aveva avuto la decenza di farsi un esame di coscienza, e dargli ragione.
In più...l'aveva deriso...decisamente, si era comportato da insensibile.
'Maledizione a me e al mio orgoglio...'
Doveva anche ammettere di aver reagito troppo bruscamente, senza dargli tempo di spiegarsi bene...se n'era andato, e basta...così infantilmente...
"Sak...ehm, Hanamichi?"
Il ragazzo rimase a bocca aperta, mentre quelle lettere scivolavano lentamente fra le pieghe del suo cervello, rievocando il passato: Haruko non l'aveva mai chiamato, per nome...
"Dimmi?"
balbettò, mentre sentiva il calore scivolargli nel petto, e la sua volontà scemare nella curiosità.
"E-Entriamo un secondo a parlare?"
"...sì"
Sentì i suoi muscoli muoversi da soli, le sue gambe seguire automaticamente Haruko...

"E così hai deciso di ricorrere ancora a questo trucchetto"
osservò placidamente Sendo, sedendosi sul bordo del letto.
Rukawa soffiò, digrignando i denti, accettando malvolentieri quella posizione d'inferiorità. Era evidente...avrebbe potuto fare di lui tutto ciò che voleva.
"Stai tranquilla, volpe, non ti toccherò nemmeno con un dito...basterà la mia voce, per farti sprofondare sotto il peso delle tue colpe"
Il volpino deglutì, tentando di capire cosa avesse in mente. Aveva discusso col rossino, ma non gli sembrava un motivo tale da scatenare una simile reazione...no, il porcospino aveva in mano carichi molto più grossi...
"Quando ammetterai che sai controllare la tua trasformazione? Mai, vero? Oh, non negare..."
Rukawa abbaiò ferocemente, scattando in piedi.
"...altrimenti come mai ti trasformeresti sempre al momento giusto? Ci sono due possibilità: o dai retta all'idea di Mitsui, oppure...tu fai finta di essere in balia della magia, mentre in realtà...ci sguazzi gustosamente dentro, per tenerti stretto Hanamichi. E io credo in questa, lo sai, vero?"
Nonostante il negare del cucciolo, Sendo andò avanti imperterrito:
"E già questo basterebbe a spezzare il legame che c'è fra voi. Ma, dato che non ti meriti pietà, visto il modo in cui ti comporti, ho intenzione di aprirti gli occhi, svelandoti il motivo per cui si sente tanto legato a te.
L'avrai capito anche tu, dato che avete appena litigato...Hanamichi non è pazzo dell'umano, ma del cucciolo. Infatti, come avrai notato, appena sei tornato umano e lui ha finalmente avuto la forza di star sveglio, avete litigato...è questa la verità. E io so perché tiene a te, come sei ora...se ne dubiti, appena torni umano chiedi a Miyagi..."

"Dimmi, cosa c'è?"
Hanamichi strinse i pugni...Haruko voleva parlare, sola, con lui.
Si impose di essere glaciale nei suoi confronti, ma...l'evidente rossore sulle sue guance, e gli occhi così bassi, pudichi...gli sfiorarono il cuore, come un campanello che tintinna al minimo tocco.
Haruko prese fiato, unì le mani e si inchinò davanti a lui, profondamente.
Hanamichi si sentì avvampare, mentre lei continuava a inchinarsi sentitamente, abbassandosi ogni volta un pelo di più, mischiando ai suoi movimenti parole di scuse.
"H-Harukina..."
"Perdonami per favore...non mi sono interessata delle tue condizioni, sono stata così egoista da non avere il tempo per venire a trovarti, di preoccuparmi per te...nemmeno dieci minuti, sono veramente una frana...mi vergogno tanto, non merito di essere tua amica"
Nel cuore del rossino si formò una voragine, mentre le sue parole scavavano a fondo nel suo animo, rievocando una passione così recente...in quel momento, Haruko era così dolce, così adorabile...così diversa dalla ragazza fredda che non si era interessata a lui...
"Mi spiace...sono stata un vero mostro...non credevo fossi ferito gravemente, e io ero così spaventata che non capivo più nulla...mi sono comportata davvero male nei tuoi riguardi, per favore ti chiedo umilmente scusa, so che hai tutte le ragioni per essere arrabbiato però mi basta un tuo cenno d'assenso..."
Il tocco delle sue scuse gli corse nel petto, come un liquido caldo...e un nuovo sentimento nacque dentro di lui, una dolce comprensione...

"Hanamichi presto se ne renderà conto...non è innamorato di te...anche lui è stato ingannato da questo sentimento. È pazzo per il cucciolo, e quando ti ha avuto fra le braccia, umano, ha trasmesso su di te quella sensazione. Lui non ti ama...ciò che tutti, lui compreso, abbiamo scambiato per amore, in realtà è..."
Rukawa strinse gli occhi, preparandosi.
"...espiazione"
Sendo sorrise, capendo con soddisfazione che l'altro non ne sapeva nulla. Avrebbe potuto presentagliela come voleva, Rukawa avrebbe creduto a tutto.
Ridacchiò...non avrebbe avuto bisogno di mentirgli, sarebbe bastata la verità.
Lentamente, gli raccontò cosa aveva saputo da Miyagi, poco prima. Scegliendo accuratamente le parole, perché l'accento cadesse sempre sullo stato del padre...indifeso, bisognoso di soccorso, di qualcuno che si occupasse di lui.
"Hanamichi ha fallito...e si sente comprensibilmente in colpa. Ha vissuto fino ad ora, cercando un'occasione per riscattarsi...e adesso, qui...l'ha trovata"
La sicurezza di Rukawa vacillò pericolosamente...c'era senso, in quel racconto.
"In te...lui vede un modo per rimediare al suo fallimento. Difendendo te, ha la possibilità di riscattarsi. Proteggendoti, salvandoti...il suo animo finalmente trova la pace, il suo tormento interiore viene cancellato...è così semplice...tu sei la sua ancora di salvezza...la sua via per ottenere il perdono. Non quello di suo padre o degli altri, che certamente hanno capito. Lui implora se stesso, di perdonarsi. Ha vissuto con quella colpa, senza potersene liberare...finora.
Ma adesso...ha te...un mezzo attraverso cui rimettersi a posto la coscienza!"

"N-Non preoccuparti, non è nulla...capisco benissimo"
Haruko non alzò il viso, mostrandosi sempre più affranta.
"No, sono stata così maleducata poi, quel giorno...eri debole e ferito ma io vi ho urlato contro, quando vi ho trovati così, senza chiedere nemmeno una spiegazione, senza lasciavi parlare...non ho nemmeno voluto ascoltare la tua spiegazione, perdonami"
Il rossino sbatté gli occhi, la mente che si svegliava di colpo, come schiaffeggiata da un secchio d'acqua gelida:
"Io non capisco...di che ti stai scusando?"
La ragazza arrossì, evitando di guardarlo.
"Bè, lo sai...mi sono fermata alle apparenze...vi sarete accordati per infastidire Sendo...tu e lui non potete certo..."
"Ti sbagli...certo che possiamo"
Hanamichi non si scompose, quando vide il corpo di lei sussultare violentemente...
"V-Vuoi dire che..."
"Sì, Ru è innamorato di me, lo sapevo da un pezzo. E io..."
socchiuse gli occhi, squadrandola.
"...grazie a te, a queste tue parole...mi sono finalmente reso conto di quanto lo ami"
Senza aggiungere altro, si voltò e si diresse verso la porta.
"Aspetta...cosa ci trova in te? Perché...ti ama?"
Il rossino trattenne a stento una lacrima...tutto quel discorso, in realtà mirava a riavvicinarsi solo a Rukawa...come aveva potuto illudersi che fosse cambiata così, in poco tempo?
"Forse perché...vivo per lui?"

Sendo si sfregò le mani, decisamente allegro. Ce l'aveva fatta...aveva costretto il volpino ad aprire gli occhi...presto Hanamichi sarebbe stato suo, ma prima...doveva completare l'opera.
'E ora, il tocco dell'artista'
"Dimmi Ru...cosa farai adesso, che sai la verità? Continuerai a ronfare fra le sue braccia, sapendo bene che ti si è affezionato solo perché ne aveva bisogno? Questo attaccamento, permettimi di ripetertelo ancora, è una cosa momentanea, che si scioglierà appena torneremo a casa, quando sarai umano e perfettamente in grado di badare a te stesso..."
Rukawa non rispose...
"Continuerai a illuderti di possedere il suo cuore, di essere il vero oggetto dei suoi desideri?"
Il muso del volpino si abbassò, sfuggendo alla sua vista...
"Oppure gli permetterai di liberarsi di questo falso sentimento? Lo renderai libero di amare?"
Rukawa si nascose sotto le coperte, senza temere nulla da Sendo, semplicemente...per impedirgli di ammirare le sue lacrime...
"Certo, potrebbe anche tornare ad interessarsi a te, ma almeno sarà una cosa leale..."
Sghignazzò, avvertendo il primo debole singhiozzo del cucciolo...era persino riuscito a farlo piangere!!!
Il suo cuore provò a fatica una punta di pena, prima che il gusto della rivalsa lo ottenebrasse. Finalmente, gliel'aveva fatta pagare...dopo tutta la sofferenza che lui aveva dovuto mandare giù, quella...era solo una piccola, succulenta vendetta.
'È proprio vero che è migliore, gustata fredda...'
Si alzò, battendosi le mani sui pantaloni, come per ripulirli da quella conversione:
"Bene, è ora di andare! Ma non preoccuparti, tornerò presto ^_____^"

Hanamichi si chiuse la porta alle spalle, bloccando per sempre la strada che nel suo cuore conduceva a lei...non voleva più saperne, di quella ragazza detestabile.
Tese l'orecchio...qualcuno stava scendendo dalle scale...gettò un'occhiata, in tempo per vedere una capigliatura a punta che copriva d'un balzo gli ultimi scalini...
'Sembrava davvero elettrizzato...'
Il suo sesto senso di colpo urlò...cosa poteva provocare in Sendo una simile gioia? Un sussurro nacque immediato, sulle sue labbra:
"Rukawa..."
Trattenendo a stento un urlo scattò verso la sua camera, il cuore che batteva impazzito, il litigio di poco prima che si ripeteva nella sua mente, intonando una lenta litania di colpa...l'aveva lasciato solo per una sciocchezza, se davvero Sendo fosse stato lì...sarebbe stata colpa sua...ciò che si era ripromesso di evitare...l'aveva fatto ancora...fallire nel proteggere chi amava...
Quasi sfondò la porta, mentre si precipitava boccheggiando nella stanza...vuota.
Solo un cumulo di coperte, nessuno davanti al camino...
"Rukawa..."
Nulla.
"Rukawa per favore..."
Un ricordo gli attraversò la mente...nell'altra locanda...districò le coperte, con delicatezza, tremando all'idea che un movimento brusco potesse farlo cadere...
"Rukawa"
Hanamichi scivolò in ginocchio, le gambe che non gli reggevano più, troppo sollevato per parlare ancora. Prese il cucciolo fra le mani, se lo portò al petto e strisciò con lui fino al fuoco...
"Sendo è stato qui, vero?"
Dopo qualche attimo di silenzio, il cucciolo annuì, soffocando appena un lamento, che però non sfuggì alle orecchie del rossino.
"Rukawa?"
Lo afferrò delicatamente, costringendolo a guardarlo...Rukawa tentò di evitarlo, ma Hanamichi se ne accorse lo stesso...
"Tu stai...piangendo?"
Non permise allo stupore di impadronirsi di lui...aveva altro cui pensare. Che cosa era successo? Cosa poteva aver spinto Rukawa a lasciarsi abbattere così?
"Sendo..."
Ma...lo aveva già maltrattato, e lui aveva risposto con fierezza...cos'era cambiato?
Posò un bacio fra le sue orecchie, premendovi bene le labbra...e spalancò gli occhi, balbettando senza capire, appena la volpe si liberò del suo abbraccio, andando ad accoccolarsi in un angolo, nella penombra, dandogli la schiena...
"Che cosa ti ha fatto..."
Normalmente, si sarebbe infuriato e avrebbe ridotto a pezzettini quel porcospino, ma adesso...la sofferenza che si emanava dalla schiena del volpino aveva annientato la sua rabbia, sostituendosi ad essa.
Rukawa, il suo Rukawa, quel ragazzo magnifico che lui...aveva il cuore spezzato.
Sussultò, come sfregiato da una lingua di fuoco, quando percepì dei lamenti soffocati, quando vide il suo dorso agitato da singhiozzi profondi.
Lentamente, si alzò e andò da lui, impedendogli di scappare, stringendoselo forte al petto.
"Qualunque cosa ti abbia detto, non dubitare di me"
Rukawa negò, tentando di allontanarsi...forse era vero che in quel momento gli voleva bene, ma non lo faceva per lui, per la sua anima...si occupava di lui solo per interesse, Sendo aveva ragione...non era lui, la vera origine delle sue premure...solo il rimorso...
Si lasciò andare al pianto, senza trattenersi, senza opporsi ai sentimenti che gli sgorgavano dal petto...non sarebbe servito a nulla rimandare, presto sarebbe crollato, tanto valeva farlo lì, fra le sue braccia che ancora dicevano di volergli bene...
Hanamichi si acquattò sotto le coperte, perché le coltri smorzassero il rumore del suo pianto...solo lui doveva esserne a conoscenza, nessun altro doveva vederlo così, totalmente indifeso...avrebbe pensato dopo a vendicarsi, ora la priorità era consolarlo, e scoprire cosa gli aveva fatto...
Si chiuse a nido, portandosi le ginocchia al petto, aiutandosi anche con quelle a stringerlo a sé. Le sue braccia, il suo torace, le gambe...formavano un rifugio caldo, confortevole...un giaciglio in cui il volpino potesse sentirsi sicuro, e lasciarsi andare, cancellare il dolore, e i dubbi, da sé...
.........
Hanamichi sospirò, mentre l'ultimo singhiozzo soffocato si perdeva nell'aria calda. Aveva pazientemente atteso che si calmasse, in silenzio, lasciando che si sentisse al centro del mondo...solo le sue mani si erano mosse, accarezzandolo in continuazione, lisciandogli la pelliccia finché questa non era diventata lucida, sotto le sue dita.
Tutto il suo calore, la sua forza, la sua determinazione, per cancellare quel dolore, che forte era vibrato nel suo corpicino.
"Va meglio?"
Rukawa annuì, senza guardarlo.
Il rossino scosse la testa, costringendolo a alzare il musetto, a incontrare i suoi occhi. Anche se non poteva parlare, avrebbe lo stesso compreso, il suo sguardo...avrebbe saputo dirgli.
Ma quegli occhi, pieni di malinconia, erano distanti da lui, quasi non fosse nemmeno lì col corpo. Una nebbia sottile, un muro impalpabile, si ergeva davanti al suo cuore...Hanamichi rifletté velocemente. Se il volpino aveva innalzato una simile barriera, che nemmeno lui riusciva a superare...significava che aveva il cuore frantumato.
Strinse gli occhi. Prima lo avrebbe ricomposto, quel cuoricino delicato...poi avrebbe scoperto cosa Sendo gli aveva fatto...e infine gli avrebbe sacrificato il porcospino.
Deglutì...era stato facile dichiararsi a quelle sciocche ragazzine, ma Rukawa, in quelle condizioni...era un'altra pasta.
Si alzò, tornando vicino al fuoco, desiderando che le fiamme si riflettessero sul suo viso...voleva che lo vedesse bene, che capisse che il suo sentimento era sincero.
"Kaede..."
Nemmeno il sentirsi chiamare per nome, sembrò scuotere la volpe dal suo torpore...doveva stare attento, Sendo era furbo...per abbatterlo così, probabilmente era ricorso a una provabile verità...
"Kaede io...non so cosa Sendo ti abbia detto, ma ti giuro...non credere a lui. Qualunque cosa tu abbia sentito...dimenticala. So che lui non è tipo da mentire, ma ciò non significa che le sue parole corrispondano alla realtà delle cose...potrebbe semplicemente avertene detto una parte, o la prospettiva che più gli faceva comodo...non dubitare, per favore...di ciò che provo per te"
Il musetto soppesò un attimo quelle parole, poi si abbassò, mentre anche le piccole orecchie a punta si afflosciavano.
'Maledetto Sendo!'
imprecò fra sé il rossino. Doveva scoprire cosa gli aveva detto, e allora...l'avrebbe fatto a cubetti!
E il modo migliore di procedere, era quello di...chiedere al diretto interessato.

"Sendo? Anzi...Akira?"
Hanamichi si fermò a metà della scala, osservando il senpai con un sorriso birichino.
"Hana-chan? Volevi me?"
L'altro annuì, invitandolo a salire al piano superiore...dove non c'era nessuno che potesse vederli. Sendo colse al volo l'opportunità, immaginava che avesse litigato ancora con Rukawa e volesse parlargliene...si aggiustò la giubba, lisciando le pieghe...
"Dimmi...vuoi parlare del volpino, vero?"
L'altro si mordicchiò il labbro, annuendo e dirigendosi verso l'angolo più scuro del corridoio.
"Allora?"
Sendo non era un teppista, Hanamichi lo sapeva. Non aveva esperienze di quel tipo, al contrario di lui...c'era da essere dispiaciuti, per il porcospino. Si avvicinò accattivante a lui, spostandosi una ciocca dietro l'orecchio...sogghignò, quando vide un lampo di lussuria passare negli occhi blu dell'altro. Oh, quanto si sarebbe divertito a fargliela rimpiangere...si scrocchiò le dita, passandosi la lingua sulle labbra...era arrivato il suo turno, di essere cattivo.
Sendo non la vide arrivare...sentì solo lo stomaco che si accartocciava su se stesso, e tutta l'aria che aveva in corpo premere per uscirgli dalla gola. Le sue ginocchia si piegarono, ma non cadde a terra...una mano fredda, come l'aria di quel monte, gli attanagliò la gola, costringendolo a stare in piedi. Chiuse gli occhi, aspettandosi di sentire le dita che si serravano, ma...non accadde.
"Non ho intenzione di lasciarti segni sulla gola, non voglio che gli altri sappiano. Ma non mi farò problemi a riempirti lo stomaco di ginocchiate..."
Gliene assestò un'altra, per dimostrargli che non scherzava...Sendo strabuzzò gli occhi, schiumando dalla bocca.
"...quindi adesso tu mi dici che hai detto a Ru o io ti rovino"
Il ragazzo annuì...conosceva la sua fama, sapeva ciò che aveva fatto durante la rissa nella palestra dello Shohoku...una volta aveva anche intravisto Tetsuo...in più, era molto arrabbiato...non avrebbe avuto scampo...
"T-Tuo padre"
sibilò, resistendo all'impulso di asciugarsi la bava.
Hanamichi spalancò gli occhi, incredulo...come faceva lui a sapere?
"Miyagi...dormiveglia...l'ho fatto parlare...era indifeso, come Ru...per questo tu tieni tanto a lui"
Sendo cantò...non era il momento di giocare. Come in un film, vide passare negli occhi del rossino tutti i suoi pensieri...e non gli piacquero affatto...si sentì un verme, quando vide una lacrima sulla sua guancia. Strinse automaticamente gli occhi, mentre la sua presa si spostava sulla blusa:
"T-Tu!"
Hanamichi lo fece volare sul pavimento, usando contro di lui tutta la sua forza. Poi corse via, senza degnarlo di un altro sguardo, verso la loro camera...non era stato difficile capire...
"Rukawa..."
si chiuse la porta alle spalle, silenziosamente.
Il volpino era seduto davanti al camino, lo sguardo perso nel fuoco...non fece nulla, quando le mani abbronzate lo raccolsero, portandoselo al petto.
Due labbra calde si posarono sulla sua fronte, ma non reagì...voleva solo...dimenticare.
"Ho parlato con Sendo..."
Ancora nessuna reazione.
"...mi ha detto...che ti ha parlato di mio padre. Io...ti racconterò tutto nel dettaglio, dopo. Adesso...è più importante che tu capisca che Sendo aveva ragione"
Hanamichi sorrise...Rukawa era sussultato, e aveva distintamente avvertito il suo battito intensificarsi, di botto. Allora lo stava ascoltando...
"Sì, aveva ragione...all'inizio io ti proteggevo per riscattarmi dal mio fallimento, con papà. È stato difficile, in alcuni momenti...avere la tua vita fra le mani, e sapere che se avessi fallito ancora...un'altra vita sarebbe stata sulla mia coscienza. Ho anche rifiutato i tuoi sentimenti...non solo a causa di Haruko, ma anche perché...avevo paura che mi avrebbero reso deboli, incapace di proteggerti come avrei dovuto...non potevo rischiare di aprirmi a te"
Il rossino esitò un attimo, ripensando al suo passato comportamento.
"Poi però...mentre salivamo su questa montagna, mi sono reso conto che tu...mi stavi lentamente diventando indispensabile...e che io...avevo sbagliato tutto...non tentando nemmeno di capirti, di...ascoltare il tuo cuore. Lo stesso errore, l'ho commesso poco fa...in un eccesso di superficialità, ho permesso a Sendo di giungere a te, e di farti del male, nonostante avessi giurato che ti avrei protetto...mi vergogno profondamente, per questo. E ti chiedo scusa..."
Rukawa allungò il capo, e si sfregò contro le sue labbra.
"Io ti amo. Non so come altro dirtelo. L'ho capito mentre eravamo per strada, eri tu quello che volevo scaldare...contro il puma, combattevo per te...intanto che venivo sepolto dal fango, pensavo a te...a cosa avresti fatto per raggiungermi...e io...sono stato così felice, che sia stato tu a trovarmi...e mentre mi portavano qui, saperti sano e salvo...mi faceva dimenticare tutto. Haruko si è rivelata per quello che è, e io...mi sono finalmente sentito libero. I miei dubbi...si sono sciolti, e mi sono finalmente concesso la possibilità d'essere sincero, riguardo i miei sentimenti...tu sei l'unica persona...che io ami"
Prese gentilmente il musetto strabiliato fra le mani, e impresse le labbra sulle sue.

Fine capitolo diciottesimo

perdonoooo...ho sforato di brutto, e non ci ho nemmeno messo tutto quel che volevo, in questo capitolo...se vado avanti così, mi sa che vedremo pure il secondo anniversario...n.d.Hymeko T-T




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