Anfora di
magia
parte XIII
di Hymeko
Hanamichi chiuse gli occhi, riprendendo fiato. Davanti a lui il fuoco
scoppiettava, con un'allegria che il rossino non sentiva propria.
Aveva appena dovuto rivivere quei momenti orribili, per raccontarlo agli
altri. La volpe nella trappola, la corsa verso la locanda, il
combattimento...aveva insistito parecchio sul fatto che le pelli di volpe
aiutassero la gente a sopravvivere, e tutti avevano compreso il suo
comportamento, a parte Haruko che lo aveva squadrato sorpresa e
disgustata. Lasciare Rukawa in una trappola...nei suoi occhi c'era odio
malcelato.
'Chissà cosa penserebbe di me se sapesse anche il resto...'
Aveva tralasciato un paio di avvenimenti, innanzitutto i particolari della
battaglia contro i cani...non voleva essere etichettato come un pazzo
sanguinario. Gli bastava la fama di teppista, quella di massacratore se la
evitava volentieri.
E le dichiarazioni di Rukawa e Sendo...non stava a lui rivelarle.
Gettò un'occhiata veloce a Miyagi, che riposava ancora nel suo letto...da
qualche giorno ormai riusciva a rimanere sveglio per parecchio tempo, ma
non era mai realmente vigile, la mente completamente assorbita
dall'assenza della sua Ayako, e dal senso profondo di fallimento che
provava.
Una volta, mentre erano soli, aveva pianto a lungo appoggiato alla sua
spalla...
"Non ce l'ho fatta Hanamichi...non ho salvato Ayako...non sono riuscito a
proteggerla!"
Aveva speso tutto il fiato che aveva per consolarlo, ma quelle parole
erano risultate false anche alle sue orecchie...sapeva bene come l'amico
si sentisse, la disperazione del fallimento...lui l'aveva solo sfiorata,
ma il suo gusto acre gli dava ancora i brividi...
Accarezzò la schiena di Rukawa, che dormiva placidamente accovacciato
sulle sue ginocchia, ronfando senza badare a tutte le domande che gli
altri avevano.
'...a lui non interessa che il basket...e me'
aggiunse d'istinto, correggendosi involontariamente.
Arrossì, stringendosi nelle spalle per non farsi vedere dagli altri che
commentavano le sue avventure.
'Come al solito sono sotto esame...'
pensò senza soffocare una vena d'amarezza, mentre il Gorilla sezionava
ogni sua azione, giudicandola secondo i propri standard.
'Perché nessuno ha fiducia in me? Perché non fanno altro che stupirsi se
combino qualcosa di buono? Come se...non contassero su di me...'
Una linguetta umida passò sul suo polso.
"Ti sei già svegliato?"
sussurrò, coprendolo alla vista di Haruko.
Non voleva che stesse male a causa sua...ci era passato, sapeva cosa
voleva dire essere assillato da due persone innamorate di lui...ma lui era
grande e grosso, e poteva farsi valere, mentre Rukawa era solo un
cucciolo...li avrebbe tenuti separati, ci avrebbe pensato lui.
'E poi sono geloso...anche se sento il suo sguardo freddo puntato addosso'
Un morsettino deciso lo riportò alla realtà.
"Che hai?"
Si sentì avvolgere da quei due occhi blu notte, ancor più anneriti dalle
ombre del camino che danzavano sul suo pelo, adombrandoli...la piccola
lingua rosa leccò di nuovo la sua pelle, passando varie volte sullo stesso
punto, insistendo nella sua carezza.
"Che c'è? Mi fai il solletico!"
"Sakuragi! Non parlare da solo!"
"Gorilla non stavo parlando da solo!"
"Allora Rukawa si è svegliato!!!"
trillò Haruko, accendendosi.
Rukawa reagì di conseguenza, ringhiando e mostrando i dentini bianchi.
"Shhhh!!!!"
Sendo accennò verso Miyagi, che fissava il muro di legno, facendo segno di
abbassare la voce.
Haruko arrossì, sedendosi accanto alle gambe di Hanamichi, senza
guardarlo, mentre Rukawa si nascondeva dietro le mani del ragazzo.
Sendo si schiarì la voce, intenzionato a spostare l'attenzione di Haruko,
e quindi del rossino, su di sé:
"Io credo che dovremmo indagare sulla magia"
Mitsui si grattò il mento:
"È davvero incredibile, pensare che sia esistita sul serio..."
"Già, e noi dobbiamo ritrovarla, almeno per tornare a casa"
"Ma come? Non abbiamo indizi. Sendo ci ha già raccontato tutto quel che
gli hanno detto, e nessun altro ne sa nulla"
"Ti sbagli, Akagi, forse noi abbiamo un indizio in più"
Kiyota annuì, staccandosi dal muro contro cui era appoggiato:
"Colonna di luce"
Miyagi si mise di scatto a sedere, premendosi subito le mani sul fianco
ferito.
"Cosa sapete voi della colonna di luce?"
Mitsui alzò le spalle:
"Ce l'hai detto tu, mentre eri ferito...l'hai ripetuto due o tre volte,
mentre ti riportavo indietro"
Hanamichi passò lo sguardo stupito sul viso dei suoi compagni, mentre
accarezzava le orecchie del volpino drizzatesi interessate. Haruko rischiò
di diventare strabica, a furia di guardare con un occhio il senpai e con
l'altro la volpe.
"Cos'è la colonna di luce?"
Miyagi sospirò, scuotendo il capo:
"Non lo so...so solo che Ayako mi chiamava, ma non ho visto lei, solo
questa colonna di luce..."
"Non hai proprio nessuna idea?"
"No...so solo che è collegata ad Ayako"
Il silenzio scese nella piccola stanza, mentre i ragazzi si guardavano in
faccia, incerti su chi dovesse prendere la parola.
Il Gorilla sospirò, sapeva benissimo sarebbe toccato di nuovo a lui, la
sua autorità non era mai stata discussa.
"Non abbattiamoci. Abbiamo un punto di partenza su cui indagare: questo
fantomatico pilastro luminoso sarà il nostro primo indizio"
"Non è un pilastro luminoso, è una colonna di luce, anzi...la Colonna di
luce!"
"E...che differenza c'è?"
"Non lo so! Ma so che è così!"
"Sempre che esista"
azzardò Haruko, troppo osservata a sbranarsi Rukawa con gli occhi per
pensare lucidamente.
"Ma certo che c'è! Non me la sono immaginata! Sono sicuro di quello che ho
visto!"
La ragazza arrossì, mentre il play si beccava un'occhiataccia velenosa da
Akagi.
"Non intendevo mancarti di rispetto, senpai, solo...non è una cosa
naturale, ciò che hai descritto. Come potrebbe esistere?"
Sendo si staccò dal muro, dal quale aveva seguito la discussione:
"Potrebbe essere magica, è così semplice. Abbiamo accertato che la magia
esiste sul serio, quindi...perché perdere tempo a lambiccarsi il cervello
in queste cose? Qui tutto è possibile!"
"Era possibile...la magia non c'è più"
continuò Haruko, decisa a farsi bella agli occhi del suo amato
partecipando attivamente alla discussione.
"Se fosse davvero così Rukawa non si sarebbe trasformato in quell'adorabile
cucciolotto rossiccio che se ne sta beato a giocare coi la casacca di
Hana-chan..."
le fece notare il porcospino.
Rukawa gli soffiò contro, per poi stendersi contro il ventre di Hanamichi,
che arrossì.
"Finitela! Questo non porterà a nulla! Sendo, sei tu il nostro esperto di
sovrannaturale, per adesso. Che altro sai dirci?"
"Nulla ^__________________________^"
"Siamo a posto"
commentò acido Kiyota.
Sendo fece finta di nulla, e si rivolse al ferito:
"Non la puoi descrivere? Nessun particolare ti ha colpito?"
"Sendo io...non stavo benissimo, ho solo visto questa colonna da cui si
spandeva una luce accecante...e da lì sentivo la voce di Ayako che mi
chiamava"
Mitsui si accarezzò la cicatrice, osservando l'aria pensierosa dell'ala
del Ryonan:
"A che pensi?"
"Bè, che probabilmente è una prigione in cui hanno rinchiuso Ayako per un
motivo che non so immaginare ^_^"
Miyagi sussultò, impallidendo:
"Ayako...imprigionata?"
"Ryo-chan calmati"
"Come posso star qui mentre la mia adorata è sequestrata da chissà chi...cosa
le avranno fatto?"
Hanamichi lanciò un'occhiataccia di rimprovero al porcospino, che dal
canto suo si stava mordendo a sangue la lingua. Davanti a un'estasiata
Haruko, il ragazzo appoggiò Rukawa sulla sedia, andando ad accoccolarsi
accanto all'amico:
"Calmati, non puoi fare nulla in questa situazione. Vedrai, troveremo un
sacco di informazioni su quella Colonna, e poi andremo tutti a salvare
Ayako. Però tu adesso devi riposare, ti abbiamo già fatto stancare troppo.
E poi non è detto che Sendo abbia ragione!"
"Hanamichi io non posso devo andare!"
"Ryo-chan calmati non ti puoi alzare!"
"Lasciami devo andare lei ha bisogno di me!"
"Miyagi fermati o ti tiro una testata!"
Il play lo guardò seccatamente, poi gettò indietro le coperte e tentò di
scivolare verso il fondo del letto, dove c'erano i suoi vestiti.
"Ryo-chan sei troppo debole non ti puoi alzare!"
"Lasciami sono un tuo senpai non osare dirmi ciò che posso fare o no!"
"Io sono preoccupato per te fermati!"
"E io lo so per Ayako quindi non mi fermo!"
"Ryota...scusa"
"Sakurag..."
Il Gorilla non fece in tempo a finire la frase, che il povero play giaceva
svenuto sulle coperte, la fronte fumante.
"Non preoccuparti Gori, l'ho colpito piano...gli servirà a darsi una
calmata, vedrai che mi ringrazierai. In fondo avete un genio con voi! Ah
ah ah ah!!!!!"
Il volpino abbaiò, scatenando le ire del rossino:
"Maledetta volpe lo so che hai detto! Ma io ti scuoio!"
"Sakuragi! Basta fare scemenze! Dobbiamo indagare!"
"Ma Gori...ha offeso la mia genialità!"
piagnucolò Hanamichi, avvicinandosi minaccioso al cucciolo che lo fissava
innocentemente.
"Ma fammi il piacere, ha solo abbaiato! Piuttosto muoviamoci, non abbiamo
tempo da perdere! Ci divideremo in squadre: Mitsui e io da una parte, tu e
Sendo dall'altra, Haruko e Kiyota rimarranno qui a badare a Miyagi e
Rukawa! Qualche domanda?"
"Io! Perché devo star qui a fare la balia a una volpe e un malato? Non
potrete fare a meno del miglior rookie della prefettura!"
"Tu rimani qui perché così ho deciso"
rispose il Gorilla col suo tono più infuriato, espellendo fumo dal naso.
'Gorilla Punch in arrivo!'
pensarono insieme gli studenti dello Shohoku.
"Sì capitano...come vuole lei, capitano"
rispose con sottomissione la matricola...ne sapeva abbastanza di pugni in
testa da sapere quando fosse il caso di zittirsi...
'E brava Nobu-scimmia, l'ha scampata!'
"Bene! Forza, andiamo!"
I giocatori, Kiyota escluso, sfilarono fuori dalla stanza, preparandosi
per il giro del villaggio alla ricerca di informazioni.
Rukawa abbaiò piano, chiamando disperatamente il rossino.
"Ehi, che hai?"
Il cucciolo si sporse dal bordo, incerto se saltare o no. La sedia non era
bassa, rischiava di farsi male sul serio.
"Rukawa no ti aiuto io a scendere"
Haruko si alzò di scatto, tendendosi verso di lui, ma Rukawa fu più
svelto, e saltò giù.
"Stupidissima volpe!"
Hanamichi lo afferrò al volo prima che toccasse terra, stringendolo a sé.
"Non sono riuscita ad afferrarlo!"
inveì lei stizzita, allungando una mano verso di loro.
Il ragazzo arrossì, sbavando:
"Oh Harukina non è colpa tua ma di questo stupido che non sa vedere le
cose belle della vita..."
"Eh?"
mormorò la ragazza, confusa, mentre il volpacchiotto aveva iniziato a
strusciarsi contro le mani del compagno.
"Non ti preoccupare, non è nulla. Come mi piacerebbe rimanere qui con
te!!!"
"Lo sai come è fatto mio fratello, non te lo permetterebbe mai"
'E poi non ti ho ancora perdonato!'
"Già, quel maledetto gorilla..."
"Comunque se mi dai Rukawa puoi andare anche tu con gli altri"
'Mi vuoi mandare via così? Sei crudele....'
Rukawa, non disposto a mollare Sakuragi, digrignò i denti, soffiando verso
di lei. Le avrebbe graffiato la mano tesa, se Hanamichi non si fosse
spostato in tempo.
"Scusami, penso sia meglio se ci ragiono un po' io, prima di lasciartelo
qui"
"Ah ok...non fargli male, mi raccomando!"
gli urlò dietro, mentre usciva.
Kiyota scosse la testa, occupando il posto vicino al camino.
"Ma si può sapere che hai?"
Hanamichi portò il cucciolo davanti al suo viso, tenendolo delicatamente
per il corpo.
Rukawa scosse la testa, guaendo.
"Non vuoi stare con Haruko?"
Aveva questo leggero sospetto, benché non capisse come si potesse non
amare appassionatamente quell'adorabile ragazza.
La volpe abbaiò, toccandogli un braccio con la zampetta.
"Sei proprio incorreggibile...ma non posso portarti con me"
Sorrise, mentre la piccola testa si inclinava e gli occhi si sgranavano,
fissandolo lucidi.
"Non riuscirai a commuovermi...è troppo pericoloso portarti fuori, e se ci
fosse di nuovo in giro Lifie?"
Rukawa agitò la coda in direzione della sacca, annuendo compiaciuto.
"No Rukawa, non ti porto fuori"
Un latrato basso riempì la stanza.
"No volpacchiotto, non ci pensare neanche"
Il cucciolo guaì, tirando su col naso.
(ma le volpi possono farlo? Boh...però mi piaceva come scenetta;
n.d.Hymeko ^^)
"È tutto inutile, volpe. Non ti porto con me!"
.................
Sendo si accostò al ragazzo, un po' preoccupato per la sua espressione
tesa:
"Hana-chan, ti senti bene?"
"Sì"
"Sicuro? Hai bisogno d'aiuto?"
"No"
"Hana, hai cera davvero brutta...hai forse mangiato qualcosa andato a
male?"
"No"
Sendo si portò davanti a lui, bloccandogli il passaggio, mani sui fianchi:
"Allora dimmi che c'è che non va, perché sono preoccupato per te!"
Il rossino sospirò, poi aprì il mantello, rivelando la sacca di tela, da
cui sbucò in un attimo la testolina sorridente di Rukawa.
"Ah, ho capito -______-"
"Non sono riuscito a convincerlo"
Rukawa abbaiò soddisfatto, per poi tornarsene fra le coperte calde.
"Non è voluto rimanere con Haruko..."
Sendo si grattò la testa, riprendendo il cammino:
"Non è facile per te, vero?"
"...no"
Oltrepassarono parecchi edifici, girando in silenzio esaminando le case
del paese.
"Se hai bisogno del mio aiuto...non esitare a chiederlo, capito?"
Hanamichi non rispose, calciando la neve.
"Lo so che non ti è ancora andato giù, ciò che è successo nella foresta,
però...non farti condizionare da quell'avvenimento. Non permettere che
diriga il tuo futuro...abbi ancora fiducia in me"
La matricola sospirò, gettando indietro la testa. Il sole scintillava
alto, riflettendosi accecante sulla coltre bianca, contrastando con il
legno scuro delle costruzioni.
"...io mi fido di te, però...non vorrei che tu continuassi a interessarti
a me"
"Non sarà certo estirpandomi dalla tua vita che mi farai cambiare idea,
anzi...così potrei iniziare a idealizzarti, innamorandomi ancora di
più..."
"Per favore...."
"Tranquillo, tenterò di tenermi a bada ^_^"
"Speriamo..."
"...promettimi che starai attento"
"...va bene"
"E che se avrai bisogno di qualcosa verrai da me"
"...ok"
Entrarono nella residenza di uno degli anziani del villaggio, cui
avrebbero chiesto informazioni.
"E giurami anche che se quella volpe continuerà ad assillarti te ne
libererai"
Hanamichi si bloccò, lo sguardo spento che si fissava negli occhi del
porcospino.
"Sendo..."
Il ragazzo lo interruppe, scrutandolo senza sorridere:
"Sì, lo so che hai giurato di proteggerlo eccetera, ma non voglio che ti
rovini la vita. Non ti sciupare per lui, non se lo merita. Ricordati che
lui è Rukawa, non un cuccioletto tanto tenero che sembra indifeso, ma che
in realtà ti usa a suo piacimento"
Un ringhio basso provenne da sotto il mantello del rossino, che si
affrettò a infilare una mano nella sacca, tentando di zittirlo.
L'ala del Ryonan riprese il suo largo sorriso:
"Vedi? Lui fa un verso e tu subito corri...questo non è amore"
"Buongiorno ragazzi, posso fare qualcosa per voi?"
Sendo si girò verso l'ometto curvo, apparso silenziosamente alle loro
spalle:
"Buona giornata a lei, signore. Avremmo bisogno di qualche informazione,
se fosse così gentile da parlare un po' con noi"
"Ma certo, sentiamo. È un piacere condividere il sapere"
Accompagnò i due ragazzi accanto al camino, e portò loro da bere.
Rukawa si sentì scivolare verso il basso, Hanamichi doveva aver posato la
sacca sul pavimento.
Appoggiò il musetto sulle zampe incrociate, ascoltando senza interesse il
discorso, la mente concentrato su altro.
Non lo aveva difeso...il rossino non aveva ribattuto quando Sendo lo aveva
accusato di star sfruttando il compagno di squadra. Quindi...era quella,
la verità? Hanamichi si sentiva usato? Pensava di essere solo un suo
diletto? Lo aveva accarezzato solo per zittirlo, perché non attirasse
l'attenzione? In fondo, non lo voleva con sé proprio per non correre il
rischio che fosse visto...lo avrebbe accarezzato lo stesso, se non ci
fosse stato quel pericolo? O lo avrebbe sgridato e basta?
E...cosa pensava, adesso? Lo aveva convinto a portarlo fuori, ma...le
parole del rivale erano sicuramente strisciate nella sua mente, sommandosi
strette a quel vecchio dubbio, di essere solo un oggetto sessuale, per
lui...cosa poteva fare?
Non voleva stare senza di lui...
Akagi passò in rassegna i ragazzi di nuovo riuniti nella stanza di Miyagi:
"Allora truppa, come sono andate le ricerche?"
"Mi sa che il Gorilla s'è montato un po' la testa..."
osservò sconcertato Hanamichi.
"Sì sì"
tutti i presenti annuirono, gli occhi a palla per lo sbalordimento, volpe
compresa.
Un ringhio non troppo sommesso giunse dal diretto interessato, e subito i
ragazzi spostarono lo sguardo fischiettando innocentemente.
Sendo vide Akagi stringere gli occhi, e dirigersi a passo di carica verso
il rossino, che aveva osato parlare...
'Devo intervenire!'
Prima che il Gorilla giungesse dalla sua vittima, si schiarì rumorosamente
la gola, deviando la sua attenzione.
"Noi avremmo delle informazioni utili"
Rukawa sentì il corpo di Sakuragi rilassarsi...si era preparato a
difenderlo in qualche modo dal Gorilla Punch, ma Sendo l'aveva preceduto.
Non sapeva se esserne contento, dato che il suo rossino aveva strizzato
l'occhio al porcospino...
"Sentiamo Sendo"
"Abbiamo parlato con uno degli anziani, che è stato molto disponibile,
riguardo l'argomento magia"
Mitsui ebbe un gesto di stizza:
"Ma se a noi hanno detto di smetterla di sognare e di non rivangare il
passato! Ancora un po' e ci scatenavano dietro dei cani!"
"Invece con noi è stato gentilissimo, era felice che dei ragazzi si
interessassero al passato ^____^"
"Beati voi..."
mormorò il Mago dei tre punti, leggermente rabbuiato.
"Basta parlare! Sendo, spiega"
"Bè, è semplice. La Colonna di luce non è una prigione, come pensavamo
prima"
"Cosa?!"
Miyagi riprese di colpo colore, mentre un grosso peso si levava dal suo
stomaco.
"Già...se Ayako è in essa, non è incarcerata"
Due lacrime scesero sulle guance del piccolo play, che ciondolò, logorato
dalla paura prima, e in quel momento dal sollievo. Fu subito raggiunto
dall'amico, che lo strinse protettivamente a sé.
Sia Sendo che Rukawa sospirarono, a quel gesto.
Kiyota pose fine a quella scenetta sdolcinata:
"Ma allora...che cos'è la Colonna di luce?"
"Non ci crederete mai, ma fino a diciassette anni fa era...la sorgente
della magia"
"COSA?!"
Tutti i ragazzi urlarono contemporaneamente, fracassando i timpani
sensibili di Rukawa.
"Oh Rukawa ci dispiace!!!!"
Haruko approfittò del suo momento di sbandamento per abbracciarlo stretto,
ma Rukawa la morse, filandosela ai piedi del rossino.
"Mi hai fatto male..."
mormorò con le lacrime agli occhi.
"Rukawa!!!"
Akagi calò il pugno sulla sua testa...il corpo della volpe sussultò, senza
emettere suono.
"Non osare mai più ferire mia sorella"
Il Gorilla picchiettò su suo naso, fino a farlo guaire. Poi tornò a
sedersi, anche se ogni tanto i suoi occhi saettavano contro la bestiola.
Hanamichi non la raccolse, nonostante si strusciasse contro le sue
caviglie:
"Te la sei cercata"
mormorò.
Rukawa abbassò il muso, andando ad accoccolarsi davanti al camino.
"Possiamo andare avanti?"
chiese ad alta voce Mitsui, abbassando la tensione. Rukawa gli aveva fatto
pena, ma non poteva schierarsi apertamente con lui, in quel momento.
Sarebbe partito un litigio da cui non ne sarebbero venuti fuori tanto
facilmente, non era il caso. Anche se si ripromise di parlare col rossino,
in seguito.
Sendo annuì:
"La Colonna di luce era la fonte della magia. Essa non era innata negli
abitanti, ma da questa sorgente si spandeva sul mondo...come una specie di
sole che al posto di irradiare luce diffondeva potere"
"Accidenti..."
fu il commento sulle labbra di tutti...
"Ma che c'entra Aya-chan con la sorgente della magia?"
Sendo scosse la testa:
"Questo proprio non lo so..."
Inaspettatamente, Miyagi non sembrò turbato:
"Non è un problema, basta raggiungere la Colonna e tirarla fuori di là!"
"Non è così semplice...nessuno ha mai saputo dove fosse...sin dall'inizio
dei tempi, la Colonna è esistita, ma dove...non si sa. Ma non ti
abbattere, abbiamo una possibilità"
Miyagi strinse i denti, sostenendosi con un braccio a Hanamichi:
"Quale?"
"Il Crocevia dei Mondi"
Dopo un attimo di stupore Kiyota parlò a nome di tutti:
"Cioè?"
Sendo alzò le spalle:
"Al contrario della Colonna, non si sa esattamente che sia, ma è certo che
sia legato ad essa...e soprattutto è raggiungibile ancora oggi. Si trova a
sud, a parecchi giorni di viaggio"
Tutti gli occhi si rivolsero verso Akagi.
Il ragazzo si massaggiò gli occhi, poi si alzò.
"Va bene, partiremo appena Miyagi sarà in grado di camminare. In questi
giorni ci dedicheremo ai preparativi, fate scorta di cibo e acqua. Inoltre
studieremo accuratamente il percorso, e raccoglieremo altre informazioni.
Domande?"
"Nessuna"
fu la risposta corale.
Akagi apriva la fila, camminando con sicurezza verso sud.
Dietro di lui veniva Miyagi, accompagnato da Hanamichi, pronto a
sorreggerlo ad ogni segno di cedimento. La ferita del play era guarita, ma
non era ancora al massimo delle forze.
Il rossino era a sua volta marcato a vista, per due motivi diversi ma
uguali, da Sendo e Haruko, che miravano a lui e a chi era con lui.
Rukawa, dal canto suo, se ne era sempre stato accanto al camino della
camera di Sakuragi e Sendo, in quegli ultimi giorni. Aveva mangiato tutto
ciò che gli veniva portato, soprattutto da Mitsui e Kiyota, e per il resto
del tempo aveva dormito. Per lui era più facile, tutto più facile, nel
mondo dei sogni.
Mitsui e la matricola del Kainan chiudevano la fila, osservando in
disparte i complicati intrecci che si erano formati nel gruppo,
rallegrandosi di esserne fuori.
La situazione non migliorava, con l'andare del tempo.
Miyagi passava da momenti di depressione a scatti di esaltazione, in cui
sembrava dovesse combinare tutto e il contrario di tutto.
Il rossino, dal canto suo, si concentrava esclusivamente sull'amico, da
quando Haruko era diventata fredda con lui. Durante tutto il viaggio non
faceva altro che evitare lei, Sendo e Rukawa, occupandosi di lui solo per
tirarlo fuori dalla sacca e per cibarlo ogni tanto.
Mitsui non riusciva a capire se non vedesse sul serio gli sguardi di Sendo
o si concentrasse esageratamente sull'amico per non vederli. Ne discuteva
spesso con Kiyota, l'unico oltre a lui che riuscisse a ragionare sugli
affari di cuore del gruppo.
Il solo veramente tranquillo era Akagi, immune a cotte, sospiri e
confusione. Andava dritto per la strada, da paese a paese, trovando sempre
un fienile o un riparo caldo dove dormire...grazie a lui, avevano sempre
un luogo dove riposarsi, e camminare nella neve non era più tanto
faticoso.
Andando verso sud, poi, la situazione stava cambiando in meglio. Il freddo
era meno intenso, la neve più rada, le provviste meno costose. Questo era
uno degli aspetti migliori...non potevano permettersi di continuare a
spendere tanto, già da qualche notte avevano dovuto dormire in un fienile
e non in una locanda, benché la prudenza suggerisse di far riposare Miyagi
in un letto.
Il Gorilla sospirò, sedendosi contro la parete di un ennesimo granaio. Il
giorno dopo avrebbero fatto provviste, dando fondo alle ultime monete del
suo sacchetto. Gli altri avevano ancora qualcosa, ma il denaro era un vero
problema. Guardò i suoi compagni prepararsi per la cena, e li trovò
dimagriti. Soprattutto Sakuragi, che spesso aggiungeva di nascosto un po'
del suo cibo a quello di Miyagi. Sospirò tristemente, quella sera lo
avrebbe fatto mangiare tutta la sua parte. Il giorno dopo...iniziavano la
montagne.
Fine capitolo tredicesimo
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