Anfora di magia

Parte XI

di Hymeko




Rukawa accarezzò con i capelli il collo del rossino, senza aprire gli occhi. Era sveglio da un po', ma non voleva farlo sapere, desiderando solo godersi in pace il corpo caldo contro di lui. 
"Hana-chan, ora che abbiamo un po' di tempo che ne dici di raccontarmi cosa vi è capitato?" 
La volpe avvertì Sakuragi sospirare profondamente, per poi sentirgli narrare gli avvenimenti accadutigli da quando i quattro si erano separati, al trivio prima della foresta. 
Sendo si passò una mano fra i capelli: 
"Che storia...ma Rukawa era davvero un volpacchiotto?" 
"Già, un adorabile batuffolo di pelo rosso!" 
Un sorriso spuntò sulle labbra sottili di Rukawa, estasiato nel sentire la sua voce fargli un complimento. 
"Questa poi...ma lui ricorda quello che ha passato?" 
"Se intendi la prigionia nella trappola...sì" 
Sendo si morse le labbra...Sakuragi sfuggiva il suo sguardo, mentre ne parlava. 
'...si vergogna ancora di non averlo aiutato subito...' 
"Hanamichi ascoltami, devi smetterla di colpevolizzarti. Hai fatto ciò che ogni essere umano avrebbe fatto" 
"Ma lui...stava per morire..." 
Rukawa rabbrividì sentendo quel sibilo colmo di dolore, e si maledisse, per non averlo ancora rincuorato...non era arrabbiato con lui, aveva compreso il suo agire. 
"Ma non è morto, quindi smettila di colpevolizzarti, o potresti essere tu a rischiare!" 
"Ma..." 
"Niente ma! Io avrei fatto lo stesso...in quella situazione nessuno si sarebbe comportato diversamente, non hai nulla di cui rimproverarti. E poi l'hai salvato, no? Facciamo così...adesso preparo qualcosa di caldo da bere e ci mettiamo una pietra sopra, ok?" 
"Akira..." 
Il volpino percepì il braccio di Sendo oltrepassarlo fino ad arrivare al rossino...socchiuse gli occhi, scorgendo la sua mano accarezzare per un attimo il viso dell'altro. Finse di muoversi nel sonno, separandoli con rabbia. 
Hanamichi osservò con gratitudine Sendo che si rivestiva, e gli sorrise quando questi uscì. Sapere che quel ragazzo avrebbe fatto come lui gli donava un senso profondo di sollievo. 
"Ha ragione lui, devi smetterla di pensare che tutto quello che ho passato sia colpa tua" 
Il rossino sussultò: 
"Rukawa?!" 
"Hn" 
"Ma...da quando sei sveglio?" 
"Non importa...però smettila di incolparti" 
"E come faccio? È...è solo colpa mia se tu..." 
"Zitto stupido...non voglio che ti prosciughi per rimediare a una colpa che non hai..." 
Il rossino strinse gli occhi, tremando: 
"Rukawa io..." 
La volpe gli posò un dito sulle labbra: 
"...e non desidero neppure che tu ti faccia toccare da quel maniaco" 
"Eh?" 
Rukawa non disse nulla, limitandosi a fissarlo negli occhi...intrappolando il suo sguardo nel proprio, tentando di sfiorargli l'anima scivolando nelle sue iridi castane... 
"Rukawa..." 
"Mi piaci...mi piaci da morire" 
Rukawa tese il viso verso il suo, senza abbassare le palpebre. 
Hanamichi di riflesso socchiuse le labbra, immobilizzato dagli occhi sfavillanti che si trovava davanti, quei due pozzi color lapislazzulo che lo imploravano di lasciarsi raggiungere... 
'Haruko' 
Spostò all'ultimo il volto, mandando il viso di Rukawa contro la sua mandibola. 
Il moro rimase immobile un attimo, per poi alzarsi e girare di forza il viso che l'altro teneva ostinatamente voltato. 
"Perché?" 
Hanamichi chiuse gli occhi, raccogliendo le sue energie, poi li riaprì e lo fissò: 
"Io...non sono gay. Appena prima che tu mi baciassi...Haruko è apparsa nei miei pensieri...mi spiace" 
Spostò lo sguardo, e si alzò a sedere, senza badare alla reazione dell'altro, accoccolandosi dandogli la schiena. Non voleva vederlo soffrire, conosceva fin troppo bene il dolore che stava provando, l'aveva assaggiato così tante volte sulla sua pelle...donare il proprio cuore a qualcuno, e vederselo rifiutare, senza tanti complimenti... 
'Perdonami...sembra che non faccia altro che farti soffrire...' 
Sbatté le palpebre...Rukawa si era appoggiato contro di lui, schiena contro schiena. Il suo corpo pesava contro il suo, ma non lo trovava spiacevole... 
'Rukawa...' 
Non si spostò, permettendogli di sistemarsi come meglio voleva...almeno quel briciolo di consolazione gliel'avrebbe dato... 
'Kaede Rukawa...di tutti proprio tu...' 
Chiuse gli occhi, lasciandosi trasportare dall'immaginazione. In fondo, non era stato brutto averlo nudo fra le braccia... 
................. 
"A cosa pensi?" 
"Eh?" 
"Sei silenzioso...a che pensi?" 
"Io...non mi stavi prendendo in giro, prima?" 
"No...e se lo pensi sei davvero un do'hao" 
Hanamichi arrossì, felice che l'altro non potesse vederlo. 
"...pensavo a come sarebbe la mia vita se mi innamorassi di te..." 
Avvertì l'irrigidirsi dell'altro, e poi le sue membra che scivolavano con lentezza sul suo corpo, mentre si girava: 
"Ripetimelo..." 
Il rossino abbassò la testa, nascondendosi alla sua vista: 
"Haruko non mi corrisponde...immaginavo soltanto come sarebbe...amarti...ed essere amati" 
Boccheggiò, mentre le braccia bianche della volpe scivolavano con studiata lentezza lungo i suoi fianchi, fino a cingerli completamente...il viso si accostò al suo, stretti guancia a guancia...la propria pelle bollente contro quella più fredda del moro...Hanamichi voltò appena il viso, incontrando lo sguardo pieno di speranza del compagno, sentendo il suo fiato sulla cute. 
Rukawa si morse le labbra, fissando la sua bocca socchiusa...così rossa, così tenera...la sua mano scivolò lungo i suoi muscoli allenati, disegnando coi polpastrelli le linee del suo corpo. 
"Ti dico io come sarebbe..." 
Appoggiò le labbra al lobo del suo orecchio, e lo mordicchiò teneramente. Represse un sorriso mentre l'altro si tendeva senza un suono fra le sue braccia....soffiò sulla sua pelle sudata, leccando una gocciolina di sudore che scorreva invitante vicino alla sua bocca. Hanamichi singhiozzò, mordendosi le labbra, inarcandosi contro di lui, strofinando le sue spalle sul suo petto. 
"...sarebbe bellissimo...ti farei perdere la voce a furia di farti gridare di piacere...ti donerei la conoscenza assoluta dell'appagamento, ti scioglieresti ogni volta in un polla di luce...saremmo un essere solo, in ogni momento..." 
Il rossino sussultò, frastornato dalla sua voce a fior di pelle e dal senso delle sue parole...non faticava a immaginare ciò che l'altro avrebbe voluto fare con lui. Troppo sbalordito per reagire, non fece nulla quando le dita di Rukawa raggiunsero il suo viso e lo fecero voltare...si perse nei suoi occhi sempre più vicini, sulle labbra dischiuse, sulla loro consistenza dolce mentre si posavano sulle sue... 
Rukawa si chiese se stesse sognando, mentre toccava timidamente la bocca dell'altro...il ragazzo che gli aveva appena confermato di non essere gay si stava lasciando baciare...si allontanò per guardarlo negli occhi, grandi e sbalorditi... 
'Che...si sia reso conto che è...' 
Senza pensarci si abbassò su di lui, chiudendogli la bocca con la propria, fissandolo senza imbarazzo negli occhi. Credeva in ciò che faceva, confidava in loro due. Insieme sarebbero potuti andare più in alto che mai...ne era certo. 
Succhiò lentamente il labbro inferiore, tirandolo coi denti, leccandone minuziosamente il contorno, mordicchiandogli la carne morbida, assaggiando il suo sapore...sbalordito strinse gli occhi mentre l'altro d'un tratto rispondeva con foga al suo bacio, cercando la sua lingua, spingendosi contro di lui, muovendosi per dargli il migliore accesso alla sua bocca. Rukawa passò un braccio attorno ai suoi fianchi e con l'altra mano l'afferrò per la nuca, stringendolo a sé, senza concedergli un minimo di spazio. 
Le braccia di Hanamichi si spinsero attorno al suo collo, giocando coi suoi capelli. Il bacio si trasformò in un passionale scontro di lingue, un rincorrersi e accarezzarsi in simultanea con le mani sui loro corpi. 
Rukawa fece forza per spingerlo indietro, sul letto, ma si bloccò appena sentì la resistenza dell'altro...sospirò sconsolato appena questi si staccò da lui. 
Ansimando, Hanamichi si leccò le labbra, avvertendo ancora il sapore della volpe confuso col suo...dovette spostare un braccio fra i loro corpi, per impedirgli di avventarsi di nuovo su di lui. 
"Che cosa c'è?" 
Rukawa si morse l'interno della guancia...Sakuragi era ancora fra le sue braccia, arrendevole, i capelli spettinati e le labbra gonfie, gli occhi spalancati increduli...troppo eccitante per stargli lontano. 
"Magnifico..." 
mormorò avvicinandosi a lui. 
Hanamichi girò il volto, bloccandolo col braccio. 
"Io..." 
Rukawa tentò di farlo voltare, ma non riuscì a vincere la resistenza dell'altro, non volendo costringerlo. Sospirò, accettando che fosse ancora sconvolto per la verità appena riconosciuta. 
"Senti...è normale essere confusi, anch'io lo ero appena ho compreso di essere gay" 
Il rossore sulle gote del rossino si fece più intenso, deliziando la volpe. 
"Stai tranquillo, è tutto a posto..." 
Il moro lo strinse a sé, accarezzandolo per farlo calmare, strofinando il volto sulla sua spalla. Il corpo di Hanamichi però non si rilassò, e dopo qualche attimo di titubanza si divincolò da lui. 
"Ehi..." 
"Rukawa mi spiace ma hai sbagliato, hai equivocato, io non sono gay" 
Lo disse senza una pausa, tutto d'un fiato, mangiandosi le parole. 
Un gelo peggiore di quello in cui era stato immerso investì in pieno la volpe... 
"...tu mi hai baciato...ti sei lasciato baciare...hai risposto al mio bacio!" 
Rukawa allungò una mano per sfiorare quel volto arrossato, ma Hanamichi la allontanò da sé. 
"Rukawa...consideralo un bacio d'addio" 
"Cosa?" 
Hanamichi chiuse gli occhi, per non vedere quelli dilatati dell'altro, che lo fissavano come se lo avesse pugnalato nella schiena. Respirò a fondo, tentando di darsi un contegno. 
"Io...lo sai che sono stato scaricato da un sacco di ragazze...e da Haruko. So come ti senti, lo capisco benissimo...quella pesantezza che provi nel cuore è una costante, per me. E mi dispiace, mi spiace da morire rifiutarti, però non posso cambiare a comando i miei sentimenti" 
"Perché ti sei lasciato baciare?" 
Il rossino lo guardò negli occhi, sorridendo amaramente: 
"Perché pagherei oro purché Haruko mi baciasse, darei qualsiasi cosa per un tocco delle sue labbra...perché non è giusto amare e non ricevere nulla in cambio...non è giusto. E se vale per me, allora vale anche per te...volevo solo...darti qualcosa" 
"Quindi vale anche per me" 
Sendo, appoggiato alla porta, non sorrideva. 
"A-Akira?" 
Hanamichi balbettò, mentre Rukawa stringeva gli occhi, preparandosi a litigare. 
Sendo raggiunse il letto in poche falcate, afferrò il viso di un rossino molto scioccato e avvicinò il volto al suo, schiudendo le labbra. 
Sakuragi quasi si strozzò all'idea di un altro bacio, ma il contatto fra i due non avvenne: Rukawa, con un colpo di reni, si era gettato contro Sendo, facendolo volare per terra. 
"Lontano da lui! Lui è mio!" 
Sendo si alzò sghignazzando: 
"Ma davvero? A me sembra che Hana-chan ti abbia dato un bacio d'addio, null'altro...e se l'ha dato a te, che sei il ragazzo che più odia, perché non dovrebbe darlo a me che sono suo amico?" 
Rukawa fece per avventarsi su di lui, ma Hanamichi lo bloccò con un braccio, studiando l'altro in silenzio. 
"Non dirmi che anche tu hai una cotta per me..." 
mormorò costernato. 
"Io non ho una cotta per te! Mi piaci sul serio!" 
Rukawa lo strattonò, costringendolo a non guardare Sendo. 
"Nemmeno io ho una cotta...sei così unico, bollente...e voglio un bacio" 
"Scordatelo" 
La voce della volpe assomigliava al ringhio di un animale che lotta per la vita, ma Sendo non si scompose: 
"Non tocca a te decidere. Hana-chan, ripensa al tuo discorso di prima e dimmi se non ho diritto anch'io ad un bacio d'addio ^___^" 
Rukawa strinse il braccio del compagno di squadra fino a farlo sbiancare: 
"Lui non ti bacerà, vedi di capirla" 
"Davvero? Hana, tu che ne dici? Pensa se Haruko desse un bacio a un suo spasimante, non ne vorresti uno anche tu? ^___________^" 
Il rossino ripensò ai primi giorni di scuola, ad Aota...sollevò lo sguardo, verso l'altra matricola: 
"Ha ragione lui, è giusto...se Haruko baciasse Aota io...vorrei solo che baciasse anche me..." 
Rukawa spalancò gli occhi, gelandosi. 
"Sono contento che tu non sia un'ipocrita...e Rukawa vedi di non rompere, chiaro? Sarà Hana-chan a decidere quando smettere, o no? ^__^" 
Il rossino annuì, senza avere il coraggio di guardarlo...Sendo circondò il suo viso con le mani, e lo baciò, davanti allo sguardo scioccato del volpino. 
Il cuore della matricola si fece pesante, mentre accanto a lui la lingua dell'istrice violava la bocca pura che lui aveva posseduto pochi istanti prima...una danza lenta che non accennava a terminare, un continuo guizzare di muscoli, carezzarsi di mani, unirsi di gemiti...Sendo stava esplorando in profondità la bocca che lui era certo sarebbe sempre stata solo sua...e Sakuragi, oltre a non far nulla per allontanarlo, iniziava pure a rispondere a quel bacio. 
E oltre...Sendo appoggiò le mani sul suo petto e lo spinse indietro, fino a farlo stendere sul cuscino...Hanamichi gemette senza opporsi, rilassando le gambe. 
La bocca di Rukawa si seccò...la lingua di Sendo guizzava nella bocca del rossino, le sue mani carezzavano ogni muscolo del suo petto, il suo corpo insistente si faceva largo fra le sue gambe arrendevoli...una furia cieca gli montò dentro, sentendosi derubato di ciò che più prezioso avesse mai avuto...afferrò senza tanti complimenti la chioma ispida del porcospino e tirò all'indietro con cattiveria, strappandogli un urlo e molti capelli. 
Sendo finì con un tonfo sul pavimento, rotolando nella polvere. Digrignò i denti, massaggiandosi la nuca, fissando Rukawa con puro odio: 
"Maledetto bastardo..." 
Rukawa tese i muscoli, preparandosi alla rissa: 
"Lui è mio vedi di capirlo" 
Sendo sputò per terra, rialzandosi: 
"Cos'è, ti sei accorto che gli piaceva il mio tocco, vero? Sei solo geloso" 
"Bastardo disgustoso! Te ne sei approfittato e basta!" 
Sendo prese una ciotola dal comodino e gliela tirò contro. Rukawa la deviò con la mano, ma l'altro, che si aspettava quel gesto, ne approfittò per scagliarsi su di lui, colpendolo in pieno viso. Tra i due si scatenò una rissa sul letto, condita di insulti vari e proclamazioni di appartenenza del rossino. 
Hanamichi rimase a fissare pietrificato i due che si menavano dimentichi di lui...ascoltò senza reagire Sendo urlare che il suo bacio gli era piaciuto di più, osservò imbambolato Rukawa tirargli un calcio e sbattergli in faccia che lui  l'aveva baciato per primo...i due si unirono in un coro ripetitivo, quasi contendendosi il suo possesso con una cantilena, parole ripetute all'infinito, senza tener conto di lui...del suo cuore. 
"Basta!!!!!!!!" 
Il rossino urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, si avventò contro di loro e rifilò una potente testata a ognuno dei due. Sendo crollò sul letto, mentre Rukawa, più abituato, si massaggiava la fronte squadrando indispettito il compagno di squadra: 
"Si può sapere che t'è preso?!" 
Hanamichi respirò profondamente per calmarsi, senza peraltro riuscirci, poi sbraitò di nuovo: 
"Io non sono vostro!!!!!!!! Smettetela di dire che vi appartengo!!!!! Io non vi amo!!!!!!!!! Mi sono lasciato baciare per gentilezza, ma io non sono la vostra bambola gonfiabile!!!!!!!!!!!! Non-vi-amo capitelo!!!!!!!!!!!!" 
Si bloccò, ansimando, rosso in viso. Rukawa fissava la coperta, mentre Sendo lo guardava colpevole. Rimasero in silenzio per molto, senza osare parlare. L'unico suono era quello del camino che si spegneva. Poi il porcospino si alzò, e si inchinò: 
"Ti prego di scusarmi, hai ragione tu. Mi sono lasciato andare senza pensare a te e a ciò che provi...perdonami. Ero venuto qui per sapere se preferivi della camomilla vecchia di chissà quanto o del brodo scaldato...io vado a farli tutti e due, poi scegli tu" 
Si inchinò ancora e uscì, senza voltarsi, né preoccupandosi per averli lasciati soli. 
Hanamichi chiuse gli occhi, appoggiandosi alla testiera del letto, riprendendo fiato. Avrebbe preferito che Sendo rimanesse lì...non voleva parlare con Rukawa. 
"Io non ti ho mai considerato la mia bambola gonfiabile" 
Il rossino sbuffò aspramente, maledicendolo. 
"Una volta che dovevi stare zitto ti metti a parlare...non capisci proprio nulla. Comunque se non mi ritenessi tale perché avresti parlato solo di sesso prima di baciarmi?" 
Rukawa abbassò il capo: 
"Perché volevo che mi desiderassi, volevo attizzare la tua fantasia...volevo che fremessi pensando a me" 
Hanamichi scese da letto con rabbia, recuperando i vestiti e indossandoli in fretta e furia, arrivando a infilarsi il mantello al contrario pur di andarsene da quella stanza. 
Rukawa lo guardò senza sapere cosa dire, indeciso se trattenerlo o no...non voleva portarlo a un'altra esplosione come quella di prima, non voleva vederlo di nuovo arrabbiato per i suoi sentimenti. Strinse il lenzuolo, mentre l'altro aggiungeva legna al fuoco...vedeva chiaramente che lo faceva controvoglia, solo perché era suo dovere, non perché gli facesse piacere aiutarlo. 
Non lo faceva per lui...ma lo stesso non poteva lasciarlo libero... 
"Aspetta..." 
Hanamichi si fermò tentennando, la mano già sulla maniglia. 
"...per f-f-favore...non mi odiare..." 
"Che vuoi volpino?! Parla!" 
"Non mi odiare..." 
"Questo l'hai già detto! O adesso tiri fuori una frase inedita o io me ne vado!" 
Rukawa serrò gli occhi, sopportando le parole amare che l'altro gli abbaiava contro. Non voleva...perderlo anche in quel senso... 
"Se tornerò volpe..." 
Sospirò...si era irrigidito. Per lui contava solo se era il cucciolo di volpe. 
"...ti prenderai lo stesso cura di me?" 
Hanamichi non disse nulla, senza girarsi, fissando la porta. 
Rukawa inspirò, rendendosi conto che toccava a lui andare avanti, per quanto gli facesse male parlargli così, per il momento non aveva altro punto di contatto: 
"Io...non ti darò fastidi, te lo prometto. Non mi farò più portare nella casacca, me ne starò buono buono nella borsa...ma non voglio che qualcun altro mi tocchi...mi accontento...farò il bravo cucciolo obbediente..." 
'...ma non lasciarmi solo con qualcun altro...' 
pensò ingoiando le uniche parole che avrebbe realmente voluto dirgli, fissando la schiena larga coperta dal manto tutto spiegazzato. 
Lui ormai odiava l'umano, ma magari la volpe...aveva ancora qualche possibilità. 
"...sì" 
Chiuse gli occhi...una solo sillaba, prima di sparire rapidamente dietro quel legno scuro...il rimbombo secco dello scatto della serratura che ancora gli martellava il cervello... 
"Sarò il tuo animaletto domestico..." 
Oltre a questo pensiero deprimente si sentiva così viscido, subdolo...l'aveva di nuovo legato a sé sfruttando la propria debolezza, mettendolo di fronte a una scelta obbligata. Sapevano entrambi che non avrebbe negato nulla al cucciolo. 
Chiuse gli occhi, rannicchiandosi in posizione fetale tra le coltri, senza capire se sperare di tornare volpe o no. 

Sendo sorrise, osservando il rossino percorrere a passo di carica il corridoio, per sparire poi oltre la porta, inghiottito dalla neve. 
'E bravo Rukawa, mi hai appena offerto la vittoria su un piatto d'argento...e perché non renderla più dolce, stuzzicandoti un po'?' 
Fischiettando il ragazzo entrò nella camera, rispondendo con un'occhiata di finto stupore quando la matricola si voltò di scatto, pieno di speranza, per vedere chi fosse entrato. 
Sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, studiato apposta per far irritare la gente: 
"Che c'è? Ti vedo deluso...speravi forse che fossi un certo ragazzo appena uscito infuriato da queste quattro mura?" 
"Impiccati Sendo" 
"Oh ma come siamo irascibili...certo, in fondo lo sarei anch'io, dopo essermi reso conto di aver distrutto clamorosamente ogni possibilità di un rapporto col ragazzo che mi piace" 
"Fottiti" 
"Uh, che paroloni...povera volpe, ormai...non hai speranze" 
Rukawa si tirò a sedere, il bel volto trasformato in una maschera di disgusto: 
"Non mi sembra che tu sia messo molto meglio con lui" 
"Già, non avevo molte possibilità, prima che tu facessi quella bella uscita" 
Il volpino inarcò un sopracciglio, respirando per calmarsi: 
"Cosa diavolo vuoi?" 
"Solo complimentarmi con te. Bel colpo, davvero. Lui sarà mio ^____________________^" 
Rukawa sbuffò, tornandosene fra le coperte. 
Sendo non si scompose, sorridendo di gusto, accontentandosi di parlare con la sua schiena, ben sapendo che l'altro non si perdeva una parola: 
"Lui ti ha difeso solo per zittire i suo sensi di colpa, e tu lo sai benissimo. Finora ti ha protetto perché si ritiene responsabile della tua sofferenza. Prima di dichiararti poteva anche starci che tu te ne approfittassi, ma poco fa hai commesso un grave errore. Lo sapevi che si sarebbe comunque occupato di te, ma tu hai voluto per forza fartelo promettere. Risultato: lui si dannerà l'anima per te, non perché ti ami, ma semplicemente per placare i rimorsi che lo devastano. È l'unico motivo per cui ti abbia detto di sì. 
E quindi...entro in scena io: rimanendogli sempre vicino, come amico presente nel bisogno ma comunque discreto, senza soffocarlo con la mia presenza, lo farò mio. Si innamorerà del sottoscritto senza neppure accorgersene. Buon riposo, Rukawa ^_______^" 

Hanamichi si appoggiò all'esterno della locanda, disinteressandosi della neve che gli precipitava addosso. Tirò un pugno al legno dietro di sé, sporcandosi la mano di fuliggine. Ne tirò un altro, e ancora, finché il braccio non implorò un po' di pietà. Scaricò la rabbia in un ultimo pugno, prima di sedersi nella neve. 
Non gli importava del freddo, il vento non gli faceva nulla, e considerava la neve sua amica...lei avrebbe potuto nascondere quei momenti d'inferno appena passati. 
Appoggiò la testa sulle ginocchia, stringendo i denti. Sentiva una voglia smisurata di prendere a testate qualcosa, di mettersi a strillare, di sfogarsi in qualche modo per quello che gli avevano fatto. 
Che diritto avevano di trattarlo così? Un pupazzo da sbaciucchiare quando ne avevano voglia, ecco cos'era per loro! Un divertimento, uno svago! 
E quel maledetto Rukawa che andava a chiedergli se si sarebbe ancora preso cura di lui. Arrivando anche a nominare il cucciolo! 
'Come se non sapesse che lo avrei fatto comunque!' 
"Posso dirti una cosa?" 
Hanamichi sbuffò, gettando indietro la testa, pestandola volutamente contro il legno: 
"Che vuoi Sendo?" 
Il porcospino rimase immobile, senza sedersi, lo sguardo perso nella foresta poco lontana: 
"...perdonami se ti ho dato fastidio, prima. Mi rendo conto di essermi comportato davvero male, lasciandomi prendere dai sentimenti, senza pensare ai tuoi...ero furioso perché Rukawa ti aveva baciato...non voglio darti fastidio, te lo giuro. Quindi d'ora in poi non farò più nulla che possa seccarti...ma per favore...non odiarmi" 
Il rossino chiuse gli occhi, riflettendo sulle sue parole. In fondo lo capiva, si comportava esattamente come lui faceva con Haruko. 
'Vuole solo starmi accanto...perché è innamorato' 
"...va bene" 
Sendo gli tese una mano, sorridendo: 
"Andiamo a mangiare? ^_______^" 
"...sì" 
Hanamichi la afferrò, si tirò su e lo seguì nella vecchia cucina. 

Fine capitolo undicesimo 

Un bacione enorme a Najka, spero tanto ti rimetta rapidamente. E non preoccuparti, siamo già in caccia, ti vendicheremo! Guarisci presto. 


 

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