Per i primi capitoli non ci sarà molto di yaoi, a parte Sendo che ci prova velatamente col rossino (calme...), perché questa fic è anche un racconto fantasy (non AU). Buona lettura!
Anfora di
magia
Parte II
di Hymeko
Solo i riflessi straordinari di Hanamichi gli permisero di placcare in
tempo Miyagi, prima che arrivasse alla gola di Akagi.
"Maledetto! Come hai potuto farmi una cosa del genere! Se Ayako...sarà
tutto colpa tua! Hanamichi lasciami! Lo voglio strozzare! Lasciami! Sono
un tuo senpai!"
"Ryo-chan, calmati! Il Gorilla l'ha fatto perché era preoccupato per te!"
"E per la mia Ayako non si preoccupa, invece?"
"Non dire sciocchezze, Miyagi. Sono molto angosciato per la sua sorte, ma
una tua azione sconsiderata non l'avrebbe certo aiutata. Sono sicuro che
anche lei la pensa come me"
"Peccato che non possiamo chiederglielo, dato che tu non mi hai permesso
di trovarla"
"Non ti ho impedito di trovarla, ma di cacciarti in un guaio grosso"
"Non mi sarei messo nei guai!"
"Non lo puoi sapere!"
"E tu non puoi sapere che non sarei già potuto essere con lei, adesso, se
tu non mi avessi colpito!"
"Adesso basta! Tutto questo non servirà a nessuno! State calmi, litigare
non serve a nulla!"
Il capitano dello Shohoku fece per ribattere, poi scosse la testa e salì
in camera sua.
Miyagi si slacciò con malagrazia dalle braccia di Hanamichi che ancora lo
teneva stretto, e andò a prendersi da bere.
"Grazie Sendo, senza il tuo intervento chissà come sarebbe finita..."
"Figurati Hana-chan, sempre lieto di aiutarti ^__^"
"Che ne dici, andiamo a prepararci anche noi?"
"Ottima idea ^_____^"
I due ragazzi salirono nella stanza che avevano condiviso con Haruko e col
Gorilla (che aveva provveduto a minacciare chiaramente Hanamichi nel caso
avesse tentato di avvicinarsi a meno di due metri da lei...e gli aveva
regalato un paio di pugni, tanto per gradire...), e infilarono nel borsone
di tela tutti i loro averi.
Akagi non c'era, probabilmente era a raccomandare Miyagi a Mitsui.
"Certo che chi ci ha mandato qui poteva darci un po' più di roba...una
casacca di ricambio e un paio di calzettoni di lana grezza! Pizzicano! E
dovremo dormire arrotolati in una coperta! Io voglio almeno un sacco a
pelo!"
"Io non mi lamento...penso sempre che avrebbe potuto andarci peggio ^_^"
"Ma come fai a essere allegro anche in questa situazione? Io impazzisco!"
"...come si vede che Taoka non è il tuo allenatore..."
"...capito. Comunque questi pasti sono ridicoli: formaggio, carne, pesce e
frutta essiccati, gallette dure come la roccia...e da bere dell'acqua in
una fiasca di pelle. Che mangiare è?"
"Quello che usavano nel passato, per viaggiare. Energetico, salutare,
leggero. Cosa vuoi di più?"
"Devo farti un elenco?"
"No Hana-chan, credo di immaginarlo...^___^"
"E comunque come cavolo si usano questi cosi?"
"Sono un acciarino e una pietra focaia"
"Non mi hai risposto"
"Perché non ne ho idea ^_______^"
"Voglio tornare a casa..."
"Avanti, non è così male...guarda anche che bel mantello di lana pesante
che abbiamo di scorta...non è magnifico?"
"Faccio i salti di gioia"
"Ma di che ti lamenti? Ti starà benissimo! ^__________^"
"Se lo dici tu..."
"Ehi, guarda che mi offendo!"
Hanamichi stava per ribattere, ma la piccola simpatica schermaglia fu
interrotta dall'entrata precipitosa di Haruko.
Il volto del rossino si trasformò nell'immagine vivente della scemenza, ma
un singhiozzo straziante di lei lo riportò in fretta alla normalità.
I due ragazzi si scambiarono un'occhiata titubante, poi, ad un cenno di
Hanamichi, Sendo uscì.
Il ragazzo si avvicinò in silenzio a Haruko, cingendole le spalle e
stringendola dolcemente a sé.
'Se mi vedesse il Gorilla...'
"Harukina, cosa c'è? Dimmi che cosa ti fa piangere, e io farò in modo che
non ti sfiori più"
"Sakuragi..."
"Dimmi, ti ascolto, sfogati...che cosa c'è?"
"R-R-Rukawa..."
Hanamichi strinse la mascella, maledicendo quel nome.
'Maledetto Rukawa...anche adesso che non sei presente riesci ad avere
completamente per te il cuore di Haruko...come ti detesto!'
"Vedrai, non gli è accaduto nulla, è un ragazzo forte, fidati di me, lo so
bene..."
'Sono persino costretto a difenderti per non farla più soffrire! Ti rendi
conto di ciò che le fai? Cos'ha fatto per meritarsi tutto questo? Ti
odio...'
"...prima Miyagi ha iniziato a sfogarsi con me..."
'Ryo-chan sei un cretino!'
"...disperandosi per tutto quello che avrebbe potuto accadere ad Ayako, e
io...ho iniziato a pensare che tutto questo potrebbe essere successo anche
a Rukawa, e sono scappata via...io ho paura, sono terrorizzata al pensiero
che stia male, che sia ferito...come vorrei che fosse qui..."
Haruko scoppiò a piangere senza freni, liberando tutta l'amarezza che
aveva tenuta dentro, sfogando il dolore contro la tunica dell'amico...e
lacerandogli l'animo.
Hanamichi però non disse nulla.
Mentre la ragazza pronunciava quelle parole, aveva sentito il cuore
gelarglisi nel petto. Per la prima volta aveva realmente pensato di non
avere speranze con lei. Haruko era pazzamente, perdutamente innamorata di
Rukawa. E lui...non aveva possibilità.
..........
'Non finché ci sarà lui, almeno'
.........
Sussultò, provando un moto di vergogna, appena si rese conto della strada
meschina che i suoi pensieri avevano intrapreso. Ok tutto, ma non arrivava
a desiderarne la morte.
'Ma non posso neppure arrendermi. No. Ci deve per essere un modo per
dimostrare a tutti quanto io valga più di lui...pensaci bene Hanamichi,
trova una soluzione...tu sei il Genio, dopotutto! Analizziamo
scientificamente la situazione: Rukawa è sparito, non sappiamo dove sia,
Haruko è preoccupata e vorrebbe che fosse già in salvo...come attirare la
sua attenzione e nel contempo umiliare la volpe?
......................
......................
......................
Ma certo! Sono un Genio! Basterà che sia io a salvarlo! Haruko mi sarà
eternamente riconoscente, si accorgerà che io sono un eroe e lui una
schiappa e si innamorerà follemente di me, conquistata dalla mia bravura!
Perché si renderà conto che senza di me lui non avrebbe avuto scampo! E
oltretutto lui sarà costretto a ringraziarmi per avergli salvato la vita!'
"Che stavi facendo a mia sorella, brutto maniaco pervertito?"
Hanamichi tornò al mondo reale. Haruko si era sciolta dal suo abbraccio e
cercava si trattenere il fratello che però la ignorava fissando con occhi
spiritati il povero rossino che indietreggiava in preda a un puro attacco
di fifa...
"Gori? Da q-q-quanto s-s-sei qui?"
"Da abbastanza per vedere te allungare le mani verso Haruko, porco
maiale!"
La ragazza divenne violacea, protestando vivacemente.
Il fratello però la spinse fuori dalla porta, che si chiuse sbattendo
violentemente.
"Ora ti insegnerò a star lontano da Haruko"
sibilò, scrocchiandosi le dita.
"NOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"
...............
"Certo che il vostro capitano ti ha ridotto proprio male, eh? ^_____^"
"Zitto e sgarbugliami, Sendo! E non ti azzardare a sorridere! Ahi! Ehi
Nobu-scimmia, fai piano!"
"Non rompere scimmia rossa! Non vedo che hai da lamentarti, visto che
siamo anche tanto gentili da slegarti gli arti dopo tutti i nodi che Akagi
gli ha fatto! E comunque te li meriti, hentai!"
"Io non ho fatto nulla! La stavo consolando perché piangeva! E basta!"
"Sì sì, come no..."
"Nessuno mi crede ç____________________ç"
"Io ti credo, Hana-chan! ^___^"
'Anche perché così posso continuare a sperare...'
"Grazie Sendo, sei un amico!"
"Allora che ne dici di chiamarmi Akira? In fondo è un po' che ti chiamo
Hana"
"Va bene Akira, con molto piacere!"
"Visto che siamo tutti amici, che ne dici di raccontarci cos'avete fatto
tu e la Akagi? Eh, porcellone?"
Hanamichi avvampò e, nonostante avesse ancora le gambe intrecciate, riuscì
a saltare in piedi e a tirare un testata a Kiyota, che cadde a terra con
la fronte fumante.
"Ben ti sta, Nobu-scimmia!"
"^_^;;;;;;;;;;;"
"Ehi Nobu-scimmia, mi raccomando non ti perdere...qui non ci sono palme!"
"Zitto scimmia rossa! Scommetto che ti smarrirai dopo mezzo chilometro!"
"Basta voi due! Allora, ci ritroviamo qui tra dieci giorni...e niente
colpi di testa, capito?"
Il capitano lanciò uno sguardo trasversale a Miyagi, che si girò da
un'altra parte.
"Mitsui...Kiyota..."
"Sì, lo sappiamo...ce l'hai ripetuto da quando ci siamo alzati. Basta!"
"...va bene. A presto"
"Ci vediamo! Ryo-chan, Mitchi, fate i bravi!"
"Non chiamarmi Mitchi!"
Ryota non salutò. Prese la sua borsa e si incamminò verso sud, in
direzione di Ganobi.
'Non so quanto ci metterò, non so se ti trovi in quel paesino, non so
nemmeno se sei in questo mondo...ma io ti troverò, Ayako'
Kiyota si accostò a Mitsui, parlando a bassa voce.
"Senti, ma sarà un bene lasciare a lui la guida del gruppo? Non discuto
che sia un buon play, però mi sembra un po' troppo...coinvolto"
L'ex teppista scosse la testa.
"L'unico modo per farlo star buono sarebbe di riempirlo di pugni come
quelli del Gorilla. Il che equivarrebbe a portarcelo in giro in spalla per
tutto il tempo. Guarda te"
La matricola storse la bocca, ma non ribatté.
'Sempre meglio che andarsene in giro con Sakuragi, Eterno Sorriso, il
Gorilla e quella bertuccia di sua sorella'
"A che pensi?"
"...stavo ringraziando la mia buona stella..."
Mitsui lo fissò sorpreso.
"...di essere con voi e non con l'altro gruppo"
"...in effetti..."
"Ma secondo te Sendo ci stava provando con la scimmia rossa?"
"...sì"
I due soffocarono una risata, beccandosi lo stesso un'occhiata torva dal
play.
"E dai Miyagi, è inutile preoccuparsi per niente!"
Il ragazzo non diede loro retta, aumentando il passo.
"Ehi Miyagi, ferma!!!!!"
"Ehm...e adesso? Tiriamo a sorte?"
Hanamichi era fermo in mezzo alla strada...che si divideva in tre.
"Tre strade...maledizione!"
"La cameriera non l'aveva detto"
"Ma non gliel'abbiamo chiesto ^_^"
"Fratellone...e se ci dividessimo ancora?"
"Haruko...credo che tu abbia ragione"
"Ma Gori! È pericoloso! E se ci attaccassero?"
"Lo so. Ma la strada si divide in tre. E se Ayako o Rukawa stessero
percorrendo una di esse? Non possiamo rischiare"
"Ma Akagi...se li trovassimo, che dovremmo fare? Venirvi a cercare, o
tornare a Chiaracqua e aspettare?"
"...tornare e aspettare. Limitiamo il nostro girovagare al minimo. Se uno
li trova, torni al villaggio e aspetti là"
"Harukina, ti scorterò io nella foresta scura! Non avere paura!"
Sbonk!
"Haruko e io andremo a sinistra. Sendo a destra. Sakuragi, al centro"
"Non è giusto! Quella passa proprio nel mezzo, mentre le altre non si
addentrano molto!"
"Così impari a rompere a mia sorella!"
"Ma fratellone!"
"Basta parlare! Andiamo!"
"Sakuragi, non prendertela, ci vediamo dall'altra parte! State attenti, mi
raccomando!"
"Haruko...mi ha dato appuntamento dall'altra parte! Come sono felice!"
Hanamichi tirò fuori un fazzoletto e iniziò a sventolarlo, salutando la
sua amata finché non si trasformò in una macchietta lontana e indistinta.
"...Sakuragi? Sei ancora su questa terra? ^_^"
"Harukina..."
"Bè, spera che non incontri Rukawa!"
"...maledetto volpino!"
"Noto con piacere che sei tornato il solito! ^__^"
"Sendo? Ah, sì"
"Allora, andiamo?"
"Sì"
"Buona fortuna, Hana-chan ^_____^"
"Anche a te, Akira. Stai attento"
"Anche tu"
'Si è preoccupato per me. Che magari...gli stia passando la cotta per
quella ragazza? ^____^'
I due ragazzi si incamminarono ognuno lungo la sua strada, verso il folto
della foresta.
Un vento fresco si levò, sollevando in un turbinio le foglie morte che
giacevano su un lato della strada. Hanamichi si trovò circondato dalle
foglie volanti, accerchiato dal magico vortice che la natura aveva
involontariamente creato per ingabbiarlo. Il ragazzo si strinse di più nel
mantello...tra poco si sarebbe dovuto coprire con quello invernale.
Ora che era solo, poteva concentrasi meglio sul paesaggio sconosciuto che
lo circondava. Alla sua destra si stendevano le propaggini del bosco. Il
vento scuoteva dalle piante sottili le foglie morte...ormai era autunno
inoltrato. Alberi di castagne si ergevano sparsi tra gli altri, e ai loro
piedi giacevano abbandonati moltissimi ricci vuoti.
'Non ne avevo mai visti tanti...ci saranno state molte castagne, quest'anno'
A sinistra, campi di frumento di qualche contadino ritardatario erano
ancora in piedi, gialli e marroni, carichi di pannocchie protette dalle
foglie dure della pianta.
'...se non le hanno tirate ancora giù sarà perché hanno avuto molto da
fare...dev'essere stato un anno di grande abbondanza, da queste parti'
Inspirò a fondo l'aria fresca del mattino. Sapeva di...campagna. Di foglie
umide, di terriccio, di alberi, di erba. Qualcosa cadde a terra, con un
fruscio di foglie secche. Gli uccelli rumoreggiavano.
Poi la luce del sole svanì. Era entrato nella foresta.
"Ma tu guarda che mi tocca fare..."
Il luogo non era lugubre, anzi. Somigliava tanto ai boschi che aveva
conosciuto da bambino. La strada, ora ristrettasi a poco più della metà,
correva sicura tra due rive scoscese, come fosse il letto del fiume
scavato dal passare degli esseri umani.
Il sottobosco accanto a lui era un tappeto di foglie cadute che
tinteggiavano il terreno con tutte le sfumature del giallo, dal paglierino
allo zafferano al giallo cromo al fulvo, fino al marroncino chiaro che si
univa marrone più scuro del terreno. Quel luogo...non gli faceva paura.
Era anzi...rassicurante.
'Mi sembra quasi di essere tornato nel ventre di mia madre...'
Immerso nei suoi pensieri, non si accorse del bambino proveniente dalla
sua sinistra che correva senza guardare. Lo scontro fu inevitabile.
"Ahia!"
"Oh scusami piccolino, non ti ho visto"
"...come sei alto!"
Il bambino si rialzò come se nulla fosse.
"Ehm...sì"
"Io mi chiamo Rei"
"Io sono Hanamichi"
"Rei! Che stai facendo?"
"Papà, ho conosciuto un ragazzo alto alto!"
"Oh, scusi mio figlio, non le ha dato fastidio?"
Hanamichi arrossì un po', non essendo abituato a tanto rispetto.
"No, non si preoccupi"
"Io e il mio papà stiamo preparando trappole per volpi!"
"Che cosa?!"
"Sì, se vuoi ti facciamo vedere!"
"Rei...lo scusi, è figlio unico, vorrebbe avere un fratello ma..."
"Non si preoccupi, capisco bene"
"Allora vieni?"
"Sì...se è una cosa veloce"
"Oh, ci vogliono due minuti"
L'uomo aprì la bocca, poi la richiuse lentamente. Si accodò al figlio e
allo strano ragazzo dai capelli rossi, camminando senza dire nulla. Rei li
guidò verso un tronco sottile, poco distante dalla strada. Il padre di Rei
depose gli attrezzi a terra, tranne un trapano manuale.
"Allora, si trova un albero sottile così. Si fa un foro all'altezza del
petto, poi si fa passare la corda nel buco, si fa un nodo scorsoio e si
ferma a terra il cappio. Come esca si usa un pezzo di carne. Alla fine si
lega l'altra estremità alla cima dell'albero, che viene piegata per
tendere la corda. Appena la volpe muove l'esca, l'albero si raddrizza di
scatto e l'animale rimane nel cappio. Semplice, no?"
Hanamichi annuì, più che altro per educazione. Immaginando la scena,
l'aveva trovata semplicemente crudele.
"Rendono bene, le pelli di volpe"
Il rossino sussultò. Non si era accorto che parlava con lui.
"Come, scusi?"
"Le pagano bene, soprattutto se la volpe è un cucciolo. Permettono di
tirare avanti in inverno senza soffrire fame, freddo o altro. Se non ci
fossero le volpi, sarebbe tutto più difficile"
"Sì, l'anno scorso abbiamo avuto tutto il cibo di cui avevamo bisogno,
grazie alle volpi"
"...capisco...scusatemi adesso...devo proprio andare"
"Ciao, torna presto!"
Hanamichi sventolò la mano, senza girarsi.
"Strano ragazzo"
borbottò l'uomo.
Hanamichi si allontanò in fretta, ansimando non per la fatica ma per la
battaglia che lo dilaniava. Da una parte il suo animo protestava
vivacemente contro quella crudeltà. Quelle trappole erano...infernali. Non
avevano un minimo di rispetto per quei poveri animali. Dall'altra, il suo
pensiero razionale ribatteva che quei contadini non lo facevano per gioco,
ma per vivere. Una volpe catturata significava cibo sulle tavole.
Necessità crudele. Si appoggiò a un albero. Stappò la fiasca e bevve un
lungo sorso di acqua fredda. La differenza di temperatura lo scosse.
"Smettila di pensarci...hai altro da fare"
Si passò una mano sugli occhi e riprese il cammino, tentando di distrarsi
pensando a Haruko.
Fine capitolo secondo
Hymeko? n.d.Ru
dimmi amore! ^///? n.d.Hymeko
primo, non chiamarmi amore. Secondo, qui si continua a nominarmisi, ma
quand'è che apparirò di persona? n.d.Ru
aspetta che cerco nei miei appunti... ah, ecco. Tra sei o sette capitoli...più
o meno...n.d.Hymeko
ah, ok...COSA?! Così tanto?! n.d.Ru
già...se non mi invento qualcos'altro...n.d.Hymeko maligna
ho paura...n.d.Ru
e fai bene...n.d.Hymeko sadica
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