Per i primi capitoli non ci sarà molto di yaoi, a parte Sendo che ci prova velatamente col rossino (calme...), perché questa fic è anche un racconto fantasy (non AU). Buona lettura! 


Anfora di magia

Parte I

di Hymeko


"AAAAHHHH!!!!" 
Hanamichi ruzzolò malamente a terra e terminò la sua corsa contro un cespuglio di rovi, graffiandosi volto e mani. Si alzò di scatto...le innumerevoli risse gli avevano insegnato a non rimanere mai troppo a terra...giusto per vedere gli altri che si massaggiavano il corpo indolenzito o si alzavano a loro volta.... 
Sgranò gli occhi, passando lo sguardo stupito su ognuno di loro e poi su sé stesso, mentre le sue guance raggiungevano il tono dei capelli: 
"Ma che è successo? Dove siamo? E DOVE sono i miei vestiti?" 
Il rossino si tastò le vesti, per accertarsi della realtà: al posto della sua uniforme, indossava una tunica verde foresta fermata in vita da una cintura di cuoio nero, pantaloni e stivali neri e, fissato alla base del collo da una spilla in argento, un leggero mantello verde scuro. Dal fianco inoltre pendeva un borsone in tela robusta, che sembrava contenesse altri abiti e degli oggetti in metallo. 
Gli altri erano abbigliati più o meno come lui; anche Haruko aveva sostituito la gonna della divisa con pantaloni e stivali. 
"Sembriamo usciti da un libro fantasy..." 
borbottò Sendo massaggiandosi un braccio. 
"E siamo pure armati..." 
Mitsui rise, incoccando una freccia nel suo arco lungo e mirando a un tronco sottile a circa venti metri. La freccia volò fendendo l'aria, conficcandosi con precisione nel mezzo del fusto. Haruko lanciò un grido d'eccitazione, mentre gli altri rimanevano allibiti: conoscevano bene la mira da cecchino del ragazzo, ma non si aspettavano che sapesse anche tirare con l'arco. 
"Ehi Mitchi, ma mentre eri un teppista hai pure imparato a tirare con l'arco?" 
"No! Non ho mai preso in mano un arco prima...e non chiamarmi Mitchi!" 
"Aaaah!!!! Io invece ho dei coltelli e una frusta!" 
"Una Nobu-scimmia per pratiche sadomaso, allora" 
"Zitta scimmia rossa! Cosa credi che sia quello che porti alla cintura? È un gatto a nove code!" 
Mitsui assentì: 
"Già, e dietro uno spadone a due mani..." 
"Quindi il più maniaco sei tu!" 
"Cretini!" 
"Povero Hana...comunque ti donano, quegli abiti e quelle armi....sembri un vero cavaliere ^____^" 
"Smettetela di perdere tempo! Non vedete che manca Ayako?" 
Ryota sbucò tra due alberi, nero in viso. 
"Ho cercato dappertutto qua attorno, ma non c'è traccia di lei" 
"E non c'è nemmeno Rukawa..." 
Haruko si morse le labbra, cercando vanamente il ragazzo con lo sguardo. 
"Stai tranquilla Harukina cara, ci penserà il Genio Sakuragi a proteggerti!" 
Sbonk! 
Hanamichi fu gentilmente allontanato dalla ragazza da un pugno del Gorilla, che li fece riunire attorno a sé. Il tamburellare delle dita tradiva il suo nervosismo.
"Quello che sto per dirvi è molto improbabile, ma...non è detto che Ayako e Rukawa siano qui anche loro. Nulla ci assicura che siano stati portati qui insieme a noi. Potrebbero tranquillamente essere ancora a Kanagawa, per quello che ne sappiamo. Ma per sicurezza è meglio supporre che siano qui anch'essi. La situazione comunque non è delle migliori. Non sappiano dove siamo, perché siamo qui e dove siano gli altri..." 
"Non è che l'assenza della volpe si noti poi tanto..." 
Sbonk! 
"Ahia!!!!" 
"...dobbiamo riflettere in fretta ma con metodo. Abbiamo con noi queste armi, e del denaro, ho contato trenta monete d'argento; Mitsui ha centrato un albero nonostante non avesse mai preso in mano un arco. Propongo di saggiare il livello di ognuno di noi, se non siamo in grado di badare a noi stessi non saremo di alcun aiuto agli altri" 
Gli altri assentirono, anche se a malincuore. 
Le armi furono sfoderate: Sendo, facendo roteare un'ascia da battaglia, si posizionò di fronte allo spadone del rossino; il martello da guerra di Miyagi sfidò il bastone ferrato di Haruko e l'alabarda del Gorilla la daga di Mitsui. 
"Ehi, e io?!" 
"Guarda e impara!" 
"Mai!" 
Kyota, imbronciato, si posizionò si fronte ad Hanamichi, spalleggiando Sendo. 
"Così impari!" 
Iniziò un veloce duello, e tutti constatarono con sorpresa di essere diventati abilissimi guerrieri, maestri nell'uso della propria arma. Persino Haruko contrastava senza problemi Miyagi: la sua agilità le permetteva di sopperire senza problemi alla debolezza fisica. 
Il Gorilla ordinò lo stop: 
"Bene, siamo tutti bravi, anche se ne ero sicuro. Ora dobbiamo capire cosa ci facciamo qui, e trovare gli altri" 
"Io non so il perché o cosa dobbiamo fare, l'unica cosa che mi interessa è ritrovare Ayako!" 
"Calmati, Miyagi!" 
"No che non mi calmo! Ayako potrebbe essere dovunque, e noi stiamo qui a perdere tempo a giocare a far la guerra!" 
"Non stavamo giocando! Non ci potevamo muovere senza testare le nostre capacità!" 
"Bè, adesso che le abbiamo provate muoviamoci!" 
"...e per Rukawa cosa facciamo?" 
"Dimenticalo Harukina, sarò il tuo cavaliere!" 
Sbonk! 
"Penseremo anche a lui, non ti preoccupare" 
"Fate come volete, io vado a cercare Ayako!" 
"Non ti muovere, Miyagi! Prepariamo un piano, non puoi partire così alla cieca!" 
"Il Gorilla (Sbonk! -ahi-) ha ragione...abbi fiducia, è una ragazza in gamba, sarà bravissima con la sua arma!" 
Hanamichi si avvicinò al ragazzo, tendendogli una mano. Miyagi spostò per un attimo lo sguardo, cercando la sua Aya nel cielo, poi si lasciò accompagnare tra gli altri. 
"Allora, mancano sia Ayako che Rukawa. Siamo in un territorio completamente sconosciuto ma, nonostante la nostra bravura nel maneggiare le armi, non sappiamo l'abilità altrui. Ora, so bene che è rischioso, ma penso che...dovremmo aver fiducia nelle nostre capacità, e quindi...dividerci in due gruppi" 
Mitsui lo fulminò: 
"Ma scherzi? La nostra forza è nell'essere uniti!" 
"Sì, lo so bene, ma so anche che non sappiamo quanto sia grande 'sto posto e che dobbiamo trovare due persone" 
"Va bene, mi andrebbe benissimo anche andare da solo, basta che ci muoviamo a trovare Ayako!" 
"Calma, Miyagi. Io sono contrario. Cosa faremmo se capitasse qualcosa?" 
"È rischioso, lo comprendo. Ma non so che altro inventarmi per trovarli entrambi!" 
Hanamichi posò una mano sul braccio di Mitsui: 
"Ha ragione lui. Uniti siamo più forti, ma l'area da perlustrare è troppo vasta" 
Mitsui fece per controbattere, poi scosse la testa senza aggiungere nulla. 
"Ehi, venite a vedere, dopo quella curva c'è un villaggio!" 
"Sendo maledizione non devi andartene in giro senza avvertire!" 
"Scusami Akagi, ero in perlustrazione ^_^" 
"Sì sì, ma non prendere più iniziative personali!" 
"Uff, volevo solo rendermi utile ^___^" 
"Lo sarai rimanendo in zona!" 
"Nessuno che mi apprezza ç__ç" 
Hanamichi gli si accostò con fare consolatorio: 
"Eh, capisco bene cosa provi...il Gorilla è un vero ingrato!" 
"Hana-chan! Tu sì che mi capisci ^____________^" 
"Ehm...capitano, che dicevi?" 
"Che è ora di fare i gruppi, idiota" 
"Oh, Harukina, ti proteggerò io da ogni pericolo!" 
Sbonk! 
"Tu stai lontano da mia sorella! Miyagi, Mitsui e Kyota cercheranno Ayako. Io, Haruko, Sakuragi e Sendo penseremo a Rukawa! Percorreremo insieme la strada fino al villaggio, ci faremo un giro, fisseremo luogo e data per l'appuntamento e poi ci divideremo. Quando li avremo ritrovati, cercheremo un modo per tornare a casa" 
"Molto bene! Andiamo!" 
'Non ti preoccupare Ayako, io ti salverò!' 
Il gruppo partì spedito alla volta del villaggio. In avanscoperta camminavano i più alti, Sendo e il Gorilla, per impressionare (il viso di Akagi) ma anche rassicurare (il sorriso di Sendo) chi incontravano per strada. Seguiva Haruko, al cui fianco trotterellava Hanamichi, poi Kyota, Miyagi e Mitsui. 
Il piccolo play sospirò. Stava perdendo la testa, senza avere Ayako vicina. Anzi, con più precisione...senza saperla al sicuro. 
Si morse le labbra inconsciamente, finché il sapore metallico del suo sangue non lo riportò alla realtà. Era difficile per lui ammetterlo, ma il Gorilla aveva ragione: non potevano salvare la ragazza senza un piano, o almeno un'idea...e lui era troppo sottosopra per pensare con lucidità. 
'Ayako...spero che tu stia bene...ti giuro che ti salverò...e che farò a pezzetti chiunque abbia tentato di farti del male!' 
Poco più avanti, un ragazzo coi capelli rossi e gli occhi a cuore era immerso nel cantare le lodi di Haruko: 
"Oh Harukina, non ho mai visto nessuno combattere bene come te...sei più elegante di una pantera, più forte di una leonessa, più micidiale di un cobra...sarebbe impossibile batterti!" 
"Sakuragi, ma che dici?" 
Haruko arrossì, tenendosi le guance con le mani, e facendosi trascinare dagli elogi ricevuti verso una straordinaria avventura... 
'Se sono tanto brava come dice lui, potrei anche essere io a...salvare Rukawa...^//^ e lui...^///^ mi sarebbe grato, e magari vorrebbe conoscermi meglio, e alla fine ^////////////^' 
La sua immaginazione la portò davanti ad un altare...lei vestita di bianco, e accanto, con l'abito nero da cerimonia, il ragazzo sempre sognato...Rukawa, che la prendeva in moglie... 
"Haruko?" 
"Sì, lo voglio!...che c'è?" 
Hanamichi la stava guardando come fosse una bestia rara. 
"Ehm...ti avevo chiesto se sei stanca..." 
"Oh, no non preoccuparti scusami ma ero un po' distratta...ah ah ah ah!" 
'Chissà a chi stava pensando la mia Harukina...ma certo! A me! Sicuramente avrà notato come sono bello vestito così, e starà pensando a come dirmelo...oh Haruko ^ç^' 
"Hanamichi, stai bene? ^_____^" 
"Ah, sì, scusa...dimmi, hai bisogno?" 
"No, semplicemente ti ho visto soprappensiero e avevo paura che inciampassi ^_______^" 
"Oh, grazie, sei davvero gentile" 
"Figurati ^_____________^" 
"Smettetela di chiacchierare! Siamo arrivati!" 

Akagi si fermò alla metà di un ponte, che declinava dolcemente fondendosi infine con la terra ocra di un piccolo spiazzo aperto su due lati. Sul quarto, di fronte al ponte, si innalzavano le mura del villaggio, una palizzata alta circa tre metri composta da tronchi aguzzi conficcati nel terreno e rinforzati da bande di metallo poste parallele al suolo. Nonostante l'aspetto minaccioso, nessuno controllava la porta d'ingresso. 
Il Gorilla si voltò verso gli altri, lesse nei loro la ferma intenzione di proseguire, si voltò ed entrò. 
I ragazzi si guardarono intorno incuriositi: la strada scivolava tra edifici in legno a due piani, allargandosi in quella che doveva essere la piazza principale. Superate varie botteghe giunsero al bordo della stessa, e poterono rimirare un grosso albero piantato nel mezzo, alla cui ombra si radunavano le persone per mercanteggiare. 
Mitsui fischiò, ammirato. Il luogo sembrava pacifico, onesto, non più sporco di molti vicoli della loro città. Gli piaceva, sapeva di...genuino. 
Ed era sicuro che Kogure sarebbe andato matto per un posto simile. 
"Ehi, laggiù c'è un bar...o locanda? Perché non prendiamo da bere e ragioniamo meglio ^_^?" 
Seguendo il consiglio di Sendo, entrarono in un edificio abbastanza nuovo, completamente foderato in legno. L'aria era calda ma non stantia, e non puzzava. 
Si sedettero ai due lati di una grossa panca, indecisi sul da farsi. 
Una cameriera si avvicinò sorridendo: 
"Volete ordinare?" 
"Sì, ci porti della...birra" 
"Subito" 
Tutti gli sguardi si posarono allibiti su Sendo, che face spallucce: 
"Non avete mai letto un fantasy? Lì ordinano sempre birra! ^_______^" 
"A parte il fatto che siamo minorenni..." 
borbottò il Gorilla. 
"...e astemi" 
piagnucolò Miyagi. 
"Se mi vedesse Maki..." 
sospirò Kyota. 
La cameriera tornò con della birra chiara e dei boccali per tutti. 
"Mi scusi, noi siamo stranieri...potrebbe dirci il nome di questo villaggio?" 
"Ma certo, siete a Chiaracqua" 
"Ah, eh...ci sono altri villaggi, da queste parti?" 
"Bè, dietro la foresta a nord c'è Arfesto, mentre più a sud Ganobi. Questi sono i più vicini. Vi serve altro?" 
"Grazie...un posto per dormire questa notte?" 
Miyagi quasi si strozzò con la birra, tossendo furiosamente. 
"Bè, la locanda mette a disposizione delle stanze" 
"Va bene, ci può preparare dei letti?" 
"Non i sono problemi, siete sette...due stanze?" 
"Sì" 
"Nemmeno per sogno!" 
La cameriera fissò sbigottita Miyagi, ma Sendo la rassicurò con un cenno del capo. Ciò nonostante si allontanò fissando in tralice il piccoletto. 
"Ma sei scemo? Che ti è saltato in mente, strillare così?" 
"Io non aspetterò domani, io adesso vado e troverò Ayako, con o senza di voi!" 
Akagi strinse le labbra pensando a una soluzione: 
"Va bene, ma prima mangia almeno, o non avrai forze sufficienti per il viaggio" 
Miyagi acconsentì malvolentieri, e appena arrivato il pasto lo trangugiò rischiando tra l'altro un'ustione. 
"Bene, io vado!" 
"Ryo-chan...sei davvero sicuro? " 
"Sì Hanamichi, io salverò Ayako adesso! Non ti preoccupare, non ci saranno problemi!" 
Akagi bloccò con lo sguardo l'obiezione del rossino, e accompagnò il play fuori dalla locanda, tentando di dissuaderlo dal progetto. 
Mitsui osservò interessato i due uscire. Appena la porta fu chiusa, mormorò preoccupato: 
"Io la vedo male...per Miyagi" 
Kiyota alzò un sopracciglio, ma prima che potesse parlare l'uscio si spalancò di malagrazia, e il Gorilla rientrò con il compagno buttato su una spalla. 
"È inciampato e ha battuto la testa" 
spiegò con un sorriso alla cameriera scioccata. 
"Ah davvero? E come mai il bernoccolo è in cima alla sua nuca, e non su una tempia o alla base del cranio? E starà bene sul serio?" 
osservò Kiyota senza rendersi conto del rischio che correva. 
Mitsui, per farlo star zitto, lo prese per il collo tentando di soffocarlo, e il suo sguardo corse implorante a Sendo e Hanamichi. 
"Domani starà benissimo" 
assicurò il Gorilla prevenendoli. 
"Ma ci dormi tu vicino a lui..." 
obbiettò il rossino, immaginando la reazione del play al tiro mancino del senpai. 
"Non ti preoccupare, non darà fastidio" 
"Sarà..." 
"Preoccupiamoci del piano, piuttosto: il mio gruppo andrà verso Arfesto, gli altri andranno a Ganobi. Ci ritroveremo qui tra...dieci giorni dovrebbero bastare" 
"Speriamo..." 
borbottò Hanamichi. 
Sendo sorrise, e Mitsui si toccò la cicatrice. 
Entravano in azione. 

Fine capitolo primo 




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