Anche i gay hanno un cuore
- variazioni
di Saidy
Danny
Polvere e schifo ovunque. Mai viste, in vita mia, tante bottiglie vuote di
Haineiken e spinelli. Anche se devo ammettere che mi piacerebbe. E la
polvere… polvere su tutto, sui banchi scassati, sulle sedie zoppe,
sull’armadio fracido e verde - sarà stata la muffa a divorarselo -, su
quello stufino grigio e vecchio, che a fatica si riconosce in mezzo a questo
casino… e io che credevo che nulla potesse essere più fetente della mia
stanza! Non che lo sia, intendiamoci, solo che non è proprio ordinata. Non a
causa mia ovviamente! Ma questa è un’altra storia.
«Là ci sono le scope, datevi da fare!» Esce svelto, tentando di dare un
effetto tragico alla scena sbattendo la porta, col risultato che la maniglia
gli rimane in mano. Demente.
Gli era passato davanti con indifferenze,
con un accennato atteggiamento di superiorità. Lo aveva detestato in quell’istante.
Detesta chi mi ignora. lui non passa inosservato. Lui non passa inosservato
soprattutto davanti a Lewis. Gli era venuto spontaneo spontaneo provocare il
compagno di scuola con uno dei soliti insulti, e quello stranamente aveva
reagito quasi subito. Così in fretta che non aveva avuto neanche il tempo di
parare quel pugno.Poi era arrivato l’insegnante d’arte.
«Cazzo!»
Quel coglione non aveva nulla da fare se non rompere le palle a me,
rinchiudendomi in questa merdaccia di posto con questa merdaccia di un
frocio. Secondo la sua mente malata IO dovrei prendere quel pezzo di legno e
spazzare. Ma scherziamo!? Da quando si spazza? Da quando si lava??
Do un calcio alla sedia per sbollire un po’ l’incazzatura e posso
assicurarvi che è tanta. Non l’avessi mai fatto…
Si alza un mare di polvere, un’onda tipo tsunami che distrugge i miei poveri
occhi e il mio naso… porca puttana proprio oggi dovevo dimenticare gli
occhiali da sole a casa!
Tento di non tossire, solo per non dare soddisfazione al culattone, quello
non aspetta altro per farsi quattro risate!
Il colpo di tosse è partito… porc…
«Smettila!»
«Sta’ zitto, frocio di merda.»
Ma tu guarda sto cretino, ma chi si crede? Ora gliene mollo una che lo
distruggo, lo distruggo! Mi giro di scatto per minacciarlo come si deve.
«Ouch!» Ma porca miseria, pure il legno in faccia!
«Coglione, io non pulisco questo porcile! Coglione frocio di merda. » Lancio
la scopa per terra, solo per non avere la tentazione di ficcargliela in culo.
Alla fine gli farei solo un piacere.
Il frocione ha iniziato a pulire, tentando di fare il superiore, continuando
a ignorarmi! È irritante. Irritante e fastidioso. Ma chi si crede di essere?
Che vuole dimostrare? Gli farò sputare il sangue e l’anima, senza ovviamente
sporcarmi mani e vestiti. Ha voluto la guerra e io gliela do!
«Sto parlando con te CULATTONE…»
Lancia un urlo. E che è? L’ho già fatto incazzare? Eppure sono solo
all’inizio, non ho neanche dato il meglio di me e già fa bordello…
«…che hai?»
Concedetemi un po’ di stupore.
Silenzio. E che cazzo, potrebbe fare almeno uno sforzo e rispondere. Forse è
il caso di avvicinarsi e vedere, così, per sapere se è ancora vivo, in caso
lo ammazzo io.
«Ehi…»
«Che vuoi?»
E ch’è gentile! Gli sto facendo il favore di interessarmi a lui, stupida
merdaccia, e risponde con quel tono, che gente… che frocio.
«Fa’ vedere, coglione»
Gli poso una mano sulla spalla per costringerlo a voltarsi. Ma va, sto
cretino s’è fatto male. Gli è entrata una scheggia nel dito.
«Coglione… ti fai male da solo… altro che fare a pugni… ti stende pure il
vento, ti stende…»
«Però ti ho steso.»
Tsè! Lui stendere me! Ero solo un po’ fuori fase e poi mica l’avevo presa
sul serio la scazzottata, non avevo voglia di far fuori nessuno quel giorno…
«Mi dispiace, ma mi avevi provocato…»
E che è? Si fa il figo? Crede forse che non sia capace di schiacciarlo come
un moscerino? L’ammazzo, giuro che l’ammazzo. Anzi no, per ora lo ignoro io,
non ho voglia di ucciderlo oggi. È ferito, sarei ingiusto.
«Non fare finta di non sentire.»
Ma se continua lo schiaccio, lo schiaccio, lo schiaccio… LO SCHIACCIO!
Eccolo che urla il moscerino. L’avevo detto che l’avrei schiacciato.
«Ti ho fatto male?»
Sì che ti ho fatto male, e me ne compiaccio. Sono l’uomo più cattivo del
mondo.
«Stronzo.»
Dica pure quello che vuole, stavolta ho vinto io.
Ancora silenzio. Diventa quasi imbarazzante…
«Danny? »
E che vuole?
«Sì? »
«Danny… ti a…»
«A…?» Non sapevo che soffrisse anche di balbuzia… un frocio balbuziente… mi
fa quasi pena
«Ha mai detto nessuno che certi shampoo fanno miracoli contro la forfora? »
LO TRUCIDO!
Gli mollo una di quelle testate che se le ricorda vita natural durante.
Io forfora? IO FORFORA? Ma scherziamo?? Quando avevo otto anni ho vinto il
premio ‘miglior chioma del quartiere’. Ma tu vedi ‘sto cretino... è svenuto!
Beh… è svenuto… visto così, fermo e soprattutto zitto, sembra un po’ meno
frocio. Forse non è poi così male… non è un male che Lewis sia così… ecco
così… così! Credo che dai tipi come lui sia anche apprezzato per la sua
bellezza. Non che per me sia bello, s’intende! Per me non lo è di certo… beh
forse un po’... e un bacio cosa costa? Solo per vedere com’è. Solo per
sentire com’è. Solo… mi avvicino piano – è meglio stringerlo un po’ più
forte, così, nel caso in cui si svegli, lo uccido stritolandolo – gli do un
bacio… non è che lo amo?
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