Disclaimers: I personaggi sono tutti miei ^_^

 


Amore proibito

parte II

di Bombay


L'inverno era arrivato: freddo e spietato, la neve cadeva ricoprendo tutto e sembrava che quell'anno la primavera non arrivasse mai.Come spesso gli accadeva Talien gironzolava nei pressi delle cucine. Quando vide l'imponente e burbero cuoco avanzare nel corridoio il quale vedendolo si arrestò e fece un rozzo inchino, ma l'attenzione del principe fu catturata dal giovane che seguiva l'uomo.
Non poteva crederci, Blad diede una poderosa pacca sulle spalle del ragazzo.
"Questo è Talien, il futuro erede al trono" disse e gli occhi del principe incontrarono quelli scuri di Nyan che fece un rispettoso inchino e poi seguì l'uomo lungo il corridoi.
Con il cuore che gli batteva all'impazzata per la gioia, Talien si diresse verso la propria stanza.
Il giorno seguente quando una delle ancelle entrò nella sua camera il principe chiese notizie del nuovo garzone.
"Come si chiama il nuovo aiutante di Blad"
"Nyan, è molto carino e gentile" disse arrossendo. "Scusate non avrei dovuto"
"Non preoccuparti, voglio parlargli, digli di venire subito nella mia stanza"
"Certo principe"

Un quarto d'ora dopo Nyan era nella camera del principe Talien.
"Sono felice di rivederti ieri non ho potuto salutarti"
"Anch'io sono felice di rivederti Neilat disse fissandolo con durezza"
"Mi spiace averti mentito, ma non avevo molta scelta" bisbigliò sedendosi su di una sedia.
"Che cosa vuoi da me?" chiese Nyan rimanendo immobile.
"Volevo solo parlarti… come mai sei qui?"
"Non ho un altro posto dove andare, dopo la morte dei miei genitori…"
Talien alzò di scatto la testa a quelle parole "Sono morti?" disse ripensando a quella coppia cordiale e gentile.
"Si prima mia madre… poi mio padre… l'inverno è stato molto duro per gente come noi"
Talien abbassò lo sguardo, colpito dalla durezza di quelle parole.
"Posso andare adesso? Ho molto lavoro da sbrigare"
"Si…"
"Principe" disse inchinandosi ed uscendo.

Appena fuori Nyan si appoggiò al muro… perché era stato così cattivo con Talien. Avrebbe potuto lavorare ovunque ed invece aveva fatto di tutto per farsi assumere al castello per rivederlo. Perché in quegli ultimi mesi non aveva fatto altro che pensare a lui. Era ossessionato da Talien, avrebbe voluto… avrebbe voluto che cosa?

Con un sospiro Talien si avvicinò alla finestra. Che cosa si era aspettato? Nyan lo vedeva come lo vedevano tutti: il viziato e fortunato figlio del re. Nulla di più, nulla di meno.
Aveva sperato che almeno Nyan gli fosse amico, invece, anche nei giorni successivi, il ragazzo lo evitò sempre e quando si incontravano per lui aveva solo parole secche e colme di rammarico.

"Non ho fame!" esclamò allontanando il piatto che un valletto si affrettò a portare via.
Solo suo fratello sollevò un sopracciglio "Che cos'hai ogni giorno mangi sempre meno"
"Niente semplicemente non ho fame" tagliò corto Talien alzandosi.
"Seduto non ti ho dato il permesso di alzarti" ordinò suo padre con voce perentoria.
Talien si risedette fissando i suoi genitori, non ce la faceva più tutta quella situazione stava diventando insopportabile.
Ildius fissò il fratello poi loro padre.
"Ho finito anche io possiamo andare ad esercitarci con la spada?"
"Si, si andate"
Ildius scoccò un'occhiata a Talien che non si lasciò sfuggire l'occasione e seguì il gemello.
"Non so tu ma io non ho la minima intenzione di esercitarmi" esordì Ildius appena fuori dall'edificio.
"Nemmeno io"
"Che splendida giornata, finalmente la primavera sta sbocciando" disse suo fratello sedendosi al sole.
Talien scosse la testa e si allontanò in direzione delle stalle, si avvicinò al suo cavallo, gli accarezzò il muso e gli diede una mela.
"Non dovresti viziarlo"
Talien si voltò trovandosi faccia a faccia con Nyan.
"E' il mio cavallo, faccio ciò che voglio" sbottò.
Nyan lo fissò stringendo gli occhi "Già tu sei il principe" sibilò.
Talien lo fulminò con lo sguardo "Come ti permetti, perché mi tratti così?"
"Perché tu ed io siamo profondamente diversi" rispose senza guardarlo in viso, ma c'era una profonda tristezza nelle sua voce.
"Non mi conosci nemmeno, ti fermi solo alle apparenze" gridò Talien ed all'improvviso tutto prese a girare.
Nyan si voltò per fronteggiarlo e vide il principe posarsi una mano sulla fronte e cadere in avanti, lo afferrò prima che cadesse a terra.
"Talien, ehi Talien rispondi" ma il giovane rimase inerte tra le sue braccia.
Lo sollevò, era leggero, uscì dalle stalle chiamando aiuto, altri servitori ed il principe Ildius lo raggiunsero.
"Che cosa è successo" volle sapere.
"E' svenuto all'improvviso"
"Tu va a chiamare un guaritore" disse ad uno dei bambini "Tu va ad avvisare mio padre" ordinò ad una ragazza.
"E tu seguimi" disse infine con voce ferma a Nyan guidandolo attraverso i corridoi del castello fino alla stanza di Talien.
"Adagialo qui" ordinò scostando il tendaggio del grande letto a baldacchino.

Il principe socchiuse gli occhi, la stanza era illuminata da delle candele, fuori era già buio.
Al suo fianco sonnecchiava un'ancella di sua mandre.
"Ti sei ripreso, ci hai fatto prendere un bello spavento" mormorò suo fratello mentre gli posava una mano sulla fronte.
"Dov'è Nyan?" domandò.
Ildius corrugò la fronte "Ti riferisci al garzone? Nelle cucine credo…"
"Fallo chiamare voglio parlargli"
Ildius scosse la testa "Non credo sia il caso devi riposare poi…"
"Fallo chiamare: subito!" esclamò alzando pericolosamente la voce.
Il suo gemello lo fissò "Come vuoi" sbottò.

Quando Nyan entrò non cercò di mascherare la sua preoccupazione per tutto il giorno era stato irrequieto visto che non poteva certo chiedere di vedere il principe.
Talien congedò suo fratello e l'ancella.
"Come stai?" domandò avvicinandosi al letto.
"Meglio, è stato solo un malore"
Tra loro calò un silenzio teso ed imbarazzato e Nyan camminava avanti ed indietro nervoso. Talien sospirò e Nyan si bloccò di colpo.
"Vuoi la verità Talien?" domandò torcendosi le mani.
"Si"
"In questi mesi non ho fatto altro che pensare a te… è pazzesco… sei sempre stato nei miei pensieri"
Talien sorrise mettendosi a sedere.
"Non volevo trattari male, ma mi veniva spontaneo altrimenti avrei fatto qualcosa di tremendamente stupido"
Il principe corrugò la fronte "Che genere di cosa stupida?"
Nyan si avvicinò "Questa…" disse baciandolo sulle labbra.
Talien spalancò gli occhi irrigidendosi e Nyan interpretò quella reazione come un rifiuto e si allontanò.
Talien si posò due dita sulle labbra "Non ho mai baciato nessuno così" bisbigliò mentre le sue guance si tingevano di un intenso rossore.
"Scusami non accadrà più"
"Fallo ancora" si affrettò ad aggiungere con il timore che l'altro si allontanasse lasciandolo da solo con quel tumulto interiore che aveva creato.
Nyan gli posò la mano sulla guancia attirandolo a sé e le loro labbra si incontrarono ancora.
Questa volta Talien le socchiuse sentendosi impacciato ed inesperto mentre Nyan esplorava la sua bocca con la lingua, con tocchi lenti e sensuali.
Fu Talien a tirarsi indietro sopraffatto da toppe emozioni sconosciute "Mi sento così strano, ma è bellissimo"
"Lo so" sussurrò Nyan accarezzandogli la guancia.
Talien abbassò lo sguardo "Ho fame" bisbigliò facendo un pallido sorriso.
"Blad, ha tenuto al caldo la cena per te, vado a prenderla" disse alzandosi, ma Talien lo fermò e l'attirò a sé premendo ancora le sue labbra su quelle dell'altro.




 

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