Amo Rei
Kashino di
Neko
Una stanza vuota.
Un letto poggiato contro la parete.
Un armadietto di metallo.
Quattro pareti bianche.
Questo era tutto quello di cui poteva usufruire il ragazzo che doveva
vivere in quella cella.
Odore di nulla.
Il nulla come la sua vita ora.
Il nulla come lo era stata la sua vita prima di incontrarlo.
Lo sguardo perso oltre quelle grate che si trovavano all'esterno della
finestra.
Tutto quello era il suo mondo... per ora...
Ancora una volta sono tornato in questa stanza.
Mi annoio, mi annoio veramente senza fare nulla.
Tutto è bianco in questa noiosissima stanza.
Tutto il mondo è bianco, mentre io sono nero.
Nero.
Sì come mi ha descritto Aso.
Il nero un colore unico.
Non un nero a cui si uniscono altri colori.
Ma un unico colore... nero...
Mi viene da ridere.
E lo faccio...
Rido perchè quella ragazza si crede capace di cambiare il mondo.
Crede che un sorriso basti a mutare tutta l'ipocrisia che ci circonda.
Eppure glie l'ho spiegato.
Le ho spiegato che non potranno mai esistere l'armonia e la felicità.
Perchè l'umanità corrotta che ci circonda adora la discriminazione.
Non credo abbia capito.
E' tanto ingenua che non credo abbia davvero capito.
Forse dovrei uscire da qui e spiegarglielo ancora una volta, magari
facendole un esempio pratico.
Mi piace.
Si quest'idea mi piace.
Siamo simili, la stessa faccia di una moneta.
Togliendo dal mondo lei forse io potrei rinascere.
Certo, questa potrebbe essere un'ottima idea, ma poi Kashino me la farebbe
pagare.
No, questo non va per nulla bene.
Pensa Makio..pensa...
Solo di una cosa sono convinto.
Il loro rapporto è un'illusione.
Certo l'amore puro, vero e sincero non esiste.
L'amore è solo un atto collegato alla passione.
E di passione lei non ne ha.
E' vuota...ha paura.
E la paura non conduce altro che alla distruzione dello stesso essere.
L'autodistruzione.
Io lo amo.
Sì, io amo Rei Kashino.
Tra noi nascerà una grande passione.
La stessa che è nata con Yuji.
Yuji Aoki.
Lo amavo?
Eh eh eh eh credo di no.
Lo usavo solamente perchè avevo bisogno di lui.
Non ero io ad aver bisogno di lui o meglio avevo bisogno solo della sua
protezione.
Ma in verità lo usavo.
Solo per l'appagamento sessuale di cui avevo bisogno.
Solo per essere posseduto e sentirmi ancora parte di questo mondo.
Possessione.
Mi piacerebbe sentire il tuo corpo caldo su di me.
Le tue labbra sulle mie.
Sentirti muovere dentro di me.
E venire all'apice del piacere insieme mentre tu gridi il mio nome e io
grido il tuo.
Tutto un sogno?
No, mio caro Kashino non lo è.
Sai è molto facile da realizzare.
L'importante è uscire da qui.
Da queste quattro mura che sono come una gabbia per me.
Io sono come un uccellino, o meglio come un corvo.
Ho solo voglia di aprire le ali e prendere il volo... verso la libertà.
E se la libertà significa fare il bravo bambino.
Il paziente modello, lo farò.
Anche se loro non sapranno mai la verità.
Sarà come un piccolo gioco dove dovrò fingere di essere chi non sono.
E poi quando sarà fuori tutti me la pagheranno.
-Hey ci sono visite-
Era tanto assorto nei miei pensieri che non mi sono accorto che
l'infermiere è venuto a farmi visita.
Devo dire che qui assumono le persone senza gusto.
E' vecchio e brutto.
Sarebbe giusto cancellarlo.
Sì schioccare le dita e farlo sparire.
Odio così tanto chi non cura il proprio aspetto.
Magari farebbe "puff" e sparirebbe come succede a quel
coniglietto bianco nei giochi di prestigio.
Vi volto e gli sorrido.
Oh oh oh oh ha paura.
Davvero faccio così tanta paura.
Povero... grande e grosso e senza palle.
Ha detto che ci sono visite.
Ma oggi sono davvero in tanti a volermi vedere.
Forse perchè non possono resistere al mio innato fascino.
Questo mio pensiero mi fa venire da ridere.
E infatti lo faccio.
Rido... rido... rido...
Una risata che riecheggia tra queste quattro mura... un po sadica.
Alzo lo sguardo e vedo il suo pieno di terrore.
Mi inebria questa sensazione.
Io, col mio volto angelico che faccio paura ad una persona tre volte me.
Ritorno col volto serio ma non smetto di fissarlo.
Non sembra calmarsi, anzi sembra terrorizzato.
Su Makio non devi fare troppo paura al signor "me la faccio
sotto".
-Andiamo-
Finalmente si è deciso a farmi strada.
Lo seguo anche se ormai sò ogni angolo di questo ospedale psichiatrico.
Ogni angolo sembra lo stesso di quello visto pochi attimi prima.
Sembra di essere in un labirinto.
Ci fermiamo.
La porta della sala visitatori è chiusa.
Non sò chi possa esserci oltre quella porta.
L'infermiere la apre e io rimango senza parole.
Lì seduto con aria pensierosa c'è proprio lui... Rei Kashino...
Non riesco a spiegarmi il motivo di questa sua visita.
Forse alla fine lui ha capito che ci apparteniamo.
Faccio un passo all'interno della stanza e la porta viene chiusa alle mie
spalle.
Avanzo e mi siedo di fronte a lui.
Ho lo sguardo basso e non sò perchè ma ho una piccola paura di vedere i
suoi occhi.
Forse perchè vi leggerò disprezzo.
No no no no lui mi ama.
Sì lui ama me... sì me me me me...
-Allora...-
La sua voce è fredda, non può essere.
Non può svanire l'ultima speranza che ho di vivere.
Vedo che riapre le labbra per dire qualcosa.
Di certo ora dirà che mi ama e che mi aiuterà a guarire.
Sì sì sì immagino già la vita fuori di qua per vivere assieme a lui.
-Ho saputo che Kira è venuta a trovarti-
Kira... Kira... Kira..
Cazzo non sai dire altro?
Non sai pronunciare altro che il nome di quella ragazzina.
Perchè non te la togli una buona volta dalla testa.
Lei ti stà rovinando, lei stà cancellando da te quella forza che ti fa
risplendere.
Lei riuscirà ad eliminare il vero te stesso.
-Ti dispiace forse-
-Non doveva farlo-
-Ah, sì? E come mai...-
-Perchè tu sei matto-
Matto?
Io sarei matto?
Oh cavolo se non me lo avessi detto non ci avrei mai pensato.
Ma sono matto per cosa?
Questo proprio non riesco a capirlo.
-Ma tu mi ami proprio per questo-
Ti sorrido.
Finalmente sono riuscito a dirlo.
Finalmente ora saprai cosa provo in reltà per te.
Che sei tu e nessun altro che hai il mio cuore.
Perchè io ti amo davvero e non credere che sia una semplice infatuazione
perchè non lo è.
Ma lui non mi sembra molto convinto.
Anzi sembra leggermente pallido.
Ti ha sorpreso tanto la mia notizia o forse sei anche tu come quelle
persone che hanno qualcosa da ridire dell'amore tra due dello stesso
sesso.
No, tu non sei come la massa.
-Tu sei tutto matto-
Si alza e nel fare questo la sua sedia cade all'indietro facendo un
piccolo rumore.
Il suo sguardo è furente, ma mi piace un casino quello sguardo omicida
che risplende nei suoi occhi.
Mi eccita terribilmente quella espressione.
Ora o mai più.
Allungo una mano e accarezzo dolcemente la sua.
Non si muove.
Rimane fermo e io posso godere del calore di questo gesto.
Poi d'improvviso il vuoto.
Ha allontanato di scatto la sua mano dalla mia.
No, questo non va proprio.
-Ti amo Rei... perchè non ammetti che anche tu ricambi questo sentimento-
Non risponde. Mi da le spalle e se ne va.
Lasciando la porta spalancata.
L'infermiere torna dentro e cerca di convincermi a tornare in stanza.
Ma per ora non ne ho voglia.
Voglio solo godere del suo profumo che ancora circola per questa stanza.
Poi però un pensiero si fa spazio nella mia mente.
Se non lo avrò io non lo avrà nessuno.
Preferisco che lo abbracci la morte piuttosto che quella stupida della Aso.
Ora la odio con tutte le mie forze.
Perchè lei ha quello che vorrei per me.
Mi alzo.
Mi lascio condurre ancora una volta alla mia cella... alla mia prigione.
Eccoci ancora una volta qua.
Mi sdraio nel letto.
Il mio sguardo fisso sul soffitto.
Ora ho preso la mia decisione...
Farò il bravo bambino finchè non potrò uscire da qui ed attuare la mia
vendetta.
E farò tutto questo per lui...
...perchè amo Rei Kashino...
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