Non sò bene neanche io quando e dove è ambientata questa fic, per questo non fatevi troppi problemi e immaginatevi un universo alternativo dove ambientazioni passate e presenti si mescolano fra di loro, poi mi farò venire qualcosa in mente!

Mi scuso in anticipo se i personaggi (Specialmente Kaede) Sono un po' fuori carattere... a dirla tutta neanche io li riesco più a riconoscere!! Cmq col tempo cercherò di rimediare


Amore a pagamento

parte I

di Enlil


Parte 1:"Shohoku House"

La grande stanza illuminata da innumerevoli candele era strapiena di gente. Alcuni erano seduti sulle comode poltrone ricoperte di velluto rosso che si trovavano un po' dappertutto, altri invece accanto al bancone di legno scuro in mezzo alla stanza erano intenti a parlare fra loro, sfogliare diverse liste o semplicemente ad aspettare che arrivasse il loro turno reprimendo di tanto in tanto uno sbadiglio. La luce soffusa delle candele dava al luogo una sensazione di irrealtà, in più la musica di sottofondo e l'odore di incenso nell'aria inebriavano i sensi.

Tutto era molto lussuoso, e anche le persone all'interno (erano tutti uomini tranne una giovane donna dietro il bancone che serviva i "clienti") erano vestite elegantemente.

Due ragazzi entrarono dalla grande porta che occupava quasi un'intera parete.

- Akira, maledetto! Dove diavolo mi hai portato?!?-

-Calmati! Fidati di me e rilassati per una buona volta! Ti ho promesso che ti saresti divertito e così sarà.-

Erano piuttosto giovani, forse sui 18 anni, alti ed entrambi molto carini. Uno, che sembrava essere perfettamente a suo agio, aveva dei drittissimi capelli neri che parevano quasi sfidare la forza di gravità, indossava un vestito nero completato da una camicia bianchissima piena di merletti ed arricciature. A completare il tutto un raggiante sorriso gli illuminava il viso e con quello buona parte di quello che gli stava attorno (Nd.Enlil:Avrò forse esagerato un po'? Cosi più che ad un essere a sangue caldo pare una lampadina!!!)

L'altro al suo fianco che era stato il primo a parlare si trovava decisamente fuori posto in tutta quella confusione, cosa che però non turbava minimamente la sua bellezza.Era vestito con un semplicissimo paio di jeans e una felpa bianca sportiva.

 I suoi capelli color notte la cui frangetta ricadeva sulla fronte erano pieni di mille sfumature che andavano sul blu , lo stesso colore dei suoi occhi seminascosti da ciocche disordinate.La pelle era candida, non toccata da nessuna imperfezione. Tutta il suo essere era pieno di contrasti... il bianco della sua carne e il blu degli occhi, la delicatezza del suo viso e la forza del fisico, la passione e l'innocenza.......

Le sue sottili labbra si inarcarono in un gesto di disappunto

-No che non mi fido di te! ho già imparato a mie spese che quando hai quel sorriso da hentai schiaffato in faccia significa che stai tramando qualcosa!-

-Come sei cattivo con me Kaede-kun!!!Non dirmi che ti riferisci ancora a quella volta! E' stato un incidente, te l'ho detto mille volte...volevo solo farti una sorpresa per il tuo diciottesimo compeanno, così quando non c'eri ho chiamato un po' di persone per farti compagnia...-

Il ragazzo dalle sembianze di porcospino diede alle proprie parole una nota estremamente patetica ed implorante, ma i suoi occhi continuarono a ridere divertiti. l'altro scosse la testa.

-See... dovevi vedere la faccia della padrona di casa quando, avendo sentito dei rumori sospetti, è entrata in camera mia e ha trovato decine di donne completamente nude sul mio letto! C'è voluta un'ora per farla riprendere e quando ci sono riuscito avrei desiderato di non averlo mai fatto!!!-

Il ragazzo di nome Akira iniziò a sghignazzare

- Però ammettilo, la sera poi ti sei divertito con tutte quelle bombe-sexy!!!-           A Kaede iniziò a pulsargli una vena sulla fronte 

- Razza di hentai senza speranza! Che ti viene in mente!!??!?Naturalmente le ho subito sbattute fuori di casa dopo averle fatte rivestire!!!-

-Tz, ingrato, tu proprio non sai goderti la vita!

Ormai al ragazzo stava venendo un fortissimo impulso di dare un cazzotto al cosiddetto "amico" e rompergli la mascella, ma strinse i pugni e cercò di cambiare il discorso per distrarsi dai suoi impulsi omicidi, riprendendo la sua maschera di impassibilità.

- Allora mi vuoi dire cos'è questo posto?!? A prima vista non pare proprio essere quello che si definirebbe un club culturale e nemmeno un salottino da conversazione...-

- Che acume! Sono veramente impressionato!

Ecco... gli si stava ridisegnando sulle labbra quella sua solita espressione che non piaceva affatto a Kaede, a cui vennero immediatamente i sudori freddi.

- Vuoi smetterla di fare il misterioso per una volta e mi vuoi dire dove diavolo mi trovo?- Gli disse trucemente con gli occhi sotto la frangetta più freddi di un iceberg che così tanto contrastavano con i suoi sentimenti

Si stava iniziando ad irritare sul serio... e per di più aveva una brutta sensazione che non gli piaceva affatto.

Akira se ne accorse e decise che era meglio per la propria incolumità assecondarlo per quella volta.

- Va bene va bene, non scaldarti tanto che se no finisce che ti sciogli! Volevo almeno per una volta nella vita che tu provassi l'ebrezza di essere veramente uomo, e per questo nobile scopo che posto migliore potrebbe mai esistere del "Shohoku House", la più importante e famosa casa di tolleranza di tutta l'intera città?!? -

- T-T-TUU MI HAI PORTATO IN UNA CASA DI PROSTITUZIONEEE!?!?!?!??!?!????????

L'acutissimo urlo del ragazzo ,livido di rabbia e di un'interessante sfumatura di rosso che ormai aveva preso completamente il posto di quello freddo e impassibile che era entrato poco prima dalla porta, echeggiò per tutta la stanza, facendo voltare tutti i presenti verso i due.

Prontamente fù zittito dall'intervento del porcospino che gli coprì la bocca con una mano, e dopo aver sorriso nervosamente a tutti i presenti lo trascinò a forza in un angoletto seminascosto dall'oscurità.

- Razza di deficiente! Volevi forse farci scacciare?! Guarda che io ho una reputazione da proteggere da queste parti!!! Te l'ho detto che sei un ingrato! -

Liberatosi dalla mano rispose nascondendo a stento la rabbia e la vergogna che però si manifestavano alla perfezione tramite il colore delle sue guance ora infuocate

- Hentai che non sei altro! Che diavolo ti è saltato in quell'ammasso di gel che hai al posto del cervello???? Ti sembro forse il tipo che frequenta certi luoghi?

- Sfortunatamente per te no. -

Questo era troppo!

Non si sarebbe mai abbassato a pagare per... per farsi fare simili "lavoretti".

Sarebbe pure stato un asociale che non si sapeva godere la ropria giovinezza,

ma almeno aveva ancora una dignità lui.

Nonostante il suo aspetto non aveva avuto molte esperienze, credeva fermamente nell'amore anche se finora non l'aveva mai provato in prima persona, ma aveva visto come si erano amati i suoi genitori, e questo gli bastava per desiderare ardentemente qualcuno con cui poter condividere le stesse emozioni e la sua stessa vita, fino alla fine... non voleva sprecare la sua prima volta con una ragazzina appiccicosa e piagnucolante di quelle che gli giravano sempre attorno attirate più dal suo aspetto fisico a dalla sua ingente fortuna che da qualcos'altro, e tanto meno l'avrebbe fatto con una sconosciuta in un bordello del genere per poi ritornarsene a casa come se nulla fosse!!!

Deciso a farsi valere e per una volta dirgliene quattro all'amico che da sempre lo trascinava a sua spese in situazioni poco piacevoli iniziò:

- Senti tu ! Razza di essere putrido dal corpo formato dal 99 % di gel per capelli e per il rimanente di concentrato di perversità e maniacalità. Io non...non..no...-

La porta alle sue spalle si aprì per chiudersi rumorosamente subito dopo.

Si voltò infastidito da quella interruzione.

Le sue parole gli si persero in gola.

Il cervello gli andò in black out e non riuscì più neanche a capire se il cuore gli andasse a duemila o gli si fosse completamente fermato.

Rosso. Era l'unica cosa che i suoi circuiti celebrali riuscirono a captare a quella massa di poltiglia che ormai gli riempiva la testa.

Il rosso della luce che spirata dal tessuto delle lampade aleggiava nell'aria. Il rosso del velluto delle poltrone che erano disparse un po' d'appertutto, ma sopratutto il rosso di lui...

Alto come lui o forse anche più, i jeans e la semplicissima maglietta bianca gli fasciavano il corpo muscoloso e tonico, la pelle con affascinanti giochi di luce prendeva ombreggiature ramate. Gli occhi nocciola con mille sfaccettature di fuoco fissavano incandescenti davanti a loro. Le labbra corpose erano serrate, piegate in un moto di rabbia e orgoglio allo stesso tempo, i stessi sentimenti che si notavano dai suoi muscoli tesi e la mascella contratta.

Era la personificazione vivente della forza e della vita, aveva lo sguardo fisso davanti a se , ma i suoi occhi lucidi tradivano una nota di celata  insicurezza che pareva far di tutto per non venire fuori. Era come un bambino perso che si nascondeva dietro una facciata da duro. Fù questo quello che pensò Kaede appena lo vide.

Era rimasto shockato. Marcato a fuoco per la vita da quel ragazzo da cui non riusciva più neanche a staccare gli occhi. Ogni altra cosa non esisteva più, e se anche esisteva ormai non aveva più alcuna importanza per lui.

Allora era quello il significato della parola passione?

Il sentirsi divorare da dentro, senza poter fare nulla.

La consapevolezza di poter vivere o morire per solo un suo cenno.

L'accorgersi di essere sempre stati incompleti senza di lui, di aver vissuto finora solo per incontrarlo e per non lasciarlo più andar via.

Faceva male, ma sentiva che ormai di quel dolore non poteva più fare a meno.

Si sentiva vivo forse per la prima volta. Vivo solo per lui, per stringere quei ciuffi rossi con le proprie dita, per toccare la sua pelle, per baciare le sue labbra...

Lo desiderava. Lo desiderava fino a star male. Ma non solo questo.

Voleva proteggerlo,

voleva che anche quella testarossa lo desiderasse,

voleva non dover più vedere tutta quella sofferenza nei suoi gesti,

anche a costo di soffrire lui stesso.

Però è strano: uno non fa altro che cercare l'amore della sua vita, conosce gente su gente, organizza incontri, e poi invece quando ormai aveva sperso ogni speranza ecco che incontra una sconosciuto in una casa di prostituzione e se ne innamora all'istante non conoscendo nulla di lui, essendo disposto persino a offrire la vita per uno che magari è un malvivente, un bastardo o cos'altro... si, è proprio strano, ma è l'implacabile verità, e lui ormai non poteva più farci nulla.

Il destino aveva puntato il suo dito verso di lui, e non poteva più fare nulla se non accettarlo in silenzio.

Un colpo di fulmine in piena regola. Non c'era nient'altro da dire.

 

Akira rimase per un po' in silenzio a osservare l'amico che era rimasto con la bocca spalancata confuso. Non era assolutamente da lui lasciare a metà una delle sue paternali che più che a un ragazzo di diciotto anni lo facevano sembrare un vecchio bacucco all'antica.

Per diverse volte passò la mano di fronte gli occhi fissi dell'amico che però non diete il minimo segno di vita, come se fosse stato ipnotizzato.

Seguì con lo sguardo la via che seguivano gli occhi blu di quello che una volta era stato un essere umano, ma che ora era solo una statua di pietra , e quando focalizzò il punto di arrivo non potette trattenere un ghigno compiaciuto.

Dopo un po' la testa rossa scomparve dietro una delle porte che si trovavano aldilà del bancone dopo che uno dei buttafuori  di guardia l'ebbe fatto passare. I secondi passarono ma Kaede continuò paralizzato a fissare il punto invisibile dove era sparito, come se riuscisse ancora a scorgerci la sua immagine...

Con un forte pizzicotto ben assestato sulla natica dell'amico riuscì a far rinsavire il volpacchiotto in calore che ormai trasudava ormoni da tutti i pori facendogli fare un salto in aria di minimo tre metri, e darebbe stato più alto se non ci fosse stato il soffitto a fermare piuttosto bruscamente la sua salita..

- AHII!!!!! Ma che cazzo ti prende? Mi hai fatto male!!! -

- Davvero niente male eh? Aveva proprio un fisico da sballo, scommetto che a letto và alla grande! Devo proprio ammettere che hai gusto, però se fossi stato al tuo posto a quella testa calda avrei preferito un figo come me! Ma neanche lui dopotutto è da scartare, non trovi? -

Rukawa cambiò colore

- M-M-MA CHE DIAVOLO STAI DICENDO?!?!??? -

Incurante e con aria esperta l'altro continuò

- Ora capisco perchè nonostante tutte le ragazze ti cadessero ai piedi nessuna ti interessava! Potevi dirmelo prima però che preferivi i maschi, per il  tuo compleanno avrei organizzato diversamente... -

- AKIRA!!! Le cose non sono così! Cioè, non proprio... quasi... vlolevo dir.... -

A quel punto Il porcospino per la prima volta in tutta la sua vita assunse  una faccia seria. Si avvicinò di più al volto di Kaede e guardando fisso in quei occhi ora lucidi e insicuri, pervasi da mille emozioni, disse:

- Ci conosciamo da tantissimi anni, penso di essere il tuo migliore amico come tu lo sei per me. Ti puoi fidare . Ora dì la verità per una buona volta. Quel ragazzo ti piace, e molto anche, non è vero? -

A quelle parole il ragazzo arrossì violentemente.

Chinò la testa lasciando che la frangetta scura gli coprisse completamente gli occhi, e annuì semplicemente.

Sendo ritornò raggiante come mai, eccitato dalla scoperta appena fatta, e cominciò a ridacchiare rumorosamente e canticchiare. A Kaede venne il dubbio che forse il gel gli fosse penetrato nel cervello intaccandone i neuroni. Ci mancava poco che si mettesse a ballare in mezzo alla stanza. A quel pensiero rabbrividì e fù preso dal panico quando lo sentì prendere possesso del proprio braccio. Fortunatamente il pazzo sclerotico si limitò a trascinarlo letteralmente verso il bancone...IL BANCONE?!?! Che diavolo aveva in mente di fare quel pezzo di....

- Cosa cavolo credi di fare????? - Urlò in preda al panico più assoluto intuendo cosa aveva in mente l'altro

- Come, non è ovvio? Ti stò portando a chiedere informazioni sul tuo bel Cenerentolo... abbiamo bisogno di qualche indizio, senza la scarpina credi che il principe sarebbe mai riuscito a ritrovare la sua bella? Se si trova qua o è un cliente, o ci lavora, in entrambi i casi allora dev'essere un hentai, allora non avrai problemi a fartelo col bel faccino che ti ritrovi... Comunque per il momento la prima cosa da fare è andare dalla "commessa", lei lo conoscerà sicuramente!!! -

- C-c-cosa?!?!??! Io non ho mai detto che me lo volevo fare!! E poi non è affatto vero che è un hentai! Quello lo sarai tu al massimo!!! -

- Tz, come sei ingenuo, credi che con quel fisico che si ritrova il suo culetto sia ancora vergine? Mica tutti sono come te!! Non devi lasciarti ingannare da quella faccia da angioletto! E poi come sarebbe che non te lo vuoi scopare?! Per una volta che trovi qualcuno che ti piace non vuoi neanche dare libero sfogo ai tuoi ormoni?? Dovresti farlo, magari non saresti sempre così scorbutico, farebbe bene al tuo caratteraccio! -  

Kaede ,su di cui in quel momento stranamente si stava formando sopra la testa una nube nera che di tanto in tanto lanciava qualche fulmine, diede ascolto all'amico a dare sfogo a una cosa di se, ma non agli ormoni, bensì ALLA RABBIA!!!! 

La sua mano chiusa stava per giungere a destinazione, ma si fermò a un centimetro dal naso del porcospino quando una voce rabbiosa entrò nella stanza interrompendo i pensieri di tutti i presenti.

- NON POTETE FARMI QUESTO!!! GIURO CHE VI DARO' FINO ALL'ULTIMO CENTESIMO, DATEMI SOLO UN'ALTRO MESE!!! -

Si girò verso quella stessa porta dove soli pochi minuti prima era scomparso il suo angelo dai capelli infuocati, e se lo ritrovò davanti, di nuovo lui, il ragazzo dei suoi sogni, il suo dio infuocato. Ma c'era qualcosa di diverso da prima, adesso nei suoi occhi non c'era più alcuna  traccia di fierezza e orgoglio, ma solo disperazione...

Continua...

 

Enlil: (guardandosi smaniosamente attorno) Allora, cosa ne pensate, vi piace??

Hana: Io non è che finora ci abbia capito molto, cosa diavolo ci faccio in quel postaccio? Sono un bravo ragazzo IO! (lanciando un'occhiataccia ad Akira che a sua volta stava tutto assorto ad analizzarli il fondoschiena)

Kaede: EHIIII!!!!!!!  QUI' C'E' QUALCOSA CHE NON TORNA!!!!!!!!!!

Enlil: Cosa c'è Kacchan? Non ti è piaciuto?!?

Kaede: (svolazzandogli contro il copione ricevuto prima) Qualcosa che non và?!? Questa storia non ha niente a che fare con quello che c'è scritto quì!!!

Enlil: (Aria fintamente ingenua) Cosa?!? Ne sei sicuro?!

Kaede: (cominciando a leggere) "E la passione prese possesso dei loro corpi portandoli a scoprire sensazioni mai provate. In una danza di passione e di sperma raggiunsero i più alti apici di godimento assoluto... "

Hana: SuperBlush ^/////^

Kaede:(inkkazato nero) Ci trovi forse qualcosa del genere in questa fic?!?

Enlil: Cambiamento di programma...

Kaede: COSA!!!???!!!!

Enlil: Sai come siamo fatti noi geni... Le nostre opere cambiano e si trasformano, tutto scorre, come un fiume!

Kaede: Dì la verità: mi hai solo ingannato per farmi stare buono!

Enlil: Esatto!

Hana: Bè, almeno è sincera

Kaede: Grrrrr!!!!!

Enlil: Oh oh!! Credo di essermi ficcata in un brutto guaio!! Mai pestare la coda alla volpe ( Non chiedetemi dove l'ho presa questa che nn ne ho la minima idea!!)!! Meglio alzare i tacchi!!!

Kaede: VIENO QUI CHE SE TI PRENDO!!!!!!

Enlil: FOSSI SCEMA!!!! Cmq il prossimo capitolo si intitolerà "Il prigioniero"! Chi è veramente il bel rossino che ha fatto perdere la testa al primo esemplare di kitsune polare nella storia dei manga?! Akira si farà prete?! Riuscirò a finire questa pagina prima di essere acchiappata dalla volpe in calore?! Se riuscirete a leggere il prossimo capitolo allora si saprà, per ora CIAOOO!!!!!!





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