Alla mia Amica Serena per i suoi
diciassette anni… AUGURI!!!
Nella speranza che il futuro sia sempre meglio,
anche se avrai ancora a che fare con me e la mia mamma
n3! Ti voglio bene!
A tutti quelli che mi vogliono
bene, per ricordargli che io gliene voglio di più! ^_^
Amore
oscuro
di
Annola
Buio attorno a
me.
Se fossi una
principessa aspetterei il mio principe sul suo cavallo
bianco che mi salvi dall’oscurità che mi assale,
come un mostro feroce.
Se fossi un
demone lotterei con le tenebre per riconquistare la
luce del cielo perduta all’inizio del tempo.
Se fossi una
falena volerei nella notte alla ricerca di una fonte
luminosa che mi guidi.
Ma io non sono
tutto questo.
Che cosa sono non
posso definirlo, le parole che esistono non bastano.
Uomo. Una specie
animale dotata d’intelletto secondo la scienza, e per
chi crede in un dio, all’uomo è stata donata
un’anima.
Anima. Si può
credere in una cosa che non si vede? Si? Allora ci sono
anime difettose… altrimenti come spiegare i crimini
compiuti dall’uomo solo per insani desideri
tipicamente umani, insiti nella nostra natura.
Nell’anima appunto.
Allora cosa sono?
Il mio nome
m’identifica?
Neppure, altre
persone al mondo lo portano e sono diverse da me.
Io esisto?
Si.
Questo lo so.
Esisto. Ne ho la prova ogni qual volta che il mio cuore
batte, ricordandomi che sto soffrendo. Il dolore nel
quale vivo mi permette di sapere che la mia vita
prosegue.
Per me la felicità
è la luce che vorrei ma che non ho la possibilità di
raggiungere. Mi sforzo, mi ferisco per cercare di
arrivare all’agognata meta, ma non riesco a vedere
nulla di ciò che desidero immerso come sono nel
buio…
Allora dovrei
credere che la luce non esiste, che è solo una mia
illusione. La luce non esiste, la felicità va cercata
da un’altra parte, ma se non c’è luce, forse
nemmeno la felicità esiste….
In questo caso
non saprei spiegare il meraviglioso sentimento che fa
implodere il mio cuore, ogni volta che sorride, non
saprei spiegare, il suo sguardo quando è con i suoi
amici…
Perché
sorriderebbe se non ci fosse la felicità? Perché il
suo animo sembra risplendere anche quando il sole è
coperto da una coltre di nubi nere?
Queste prove mi
convincono che la mia felicità può esistere, e con
lei la mia luce.
La chiave del mio
enigma è … Lui.
Lui che è come
la terra su cui cammino, il mio sostegno per continuare
ad avanzare senza indugi.
Come l’acqua
della pioggia, che nasconde le mie lacrime, che mi
rinforza.
Come il vento che
gioca con i miei capelli, e la mia mente e il mio cuore
trasforma la brezza in sue dolci carezze.
Come l’aria che
respiro, e mi è necessaria per vivere; senza di lui,
senza la mia aria, morirei.
Frasi già
dette…
Le parole non
bastano, lo so.
Potrei pensare
per millenni la frase più dolce, il pensiero più
forbito, il tono più toccante possibile, ma tu
riusciresti a sentire il mio sentimento?
Alcuni lo
chiamano Amore. E anche questa parola limita.
Come posso
spiegarti ciò che è contenuto nel mio cuore, i miei
pensieri per te?
Io non conosco un
altro linguaggio che ti permetta di leggere dentro di
me. Ma anche se esistesse, avresti tempo per leggere
tutto ciò che c’è nell’anima mia? Penso che forse
ti ci vorrebbe troppo tempo, più di quello che ti è
concesso…
Avresti davvero
voglia di guardarmi nella mia più profonda intimità?
Non ti
spaventerebbe, tutto questo sentimento, che è bello,
ma può anche limitare, impegnare, far soffrire e
ferire, travolgere, sconvolgere, cambiare, piangere,
annullare e a volte può far morire…
La cosa più
bella è che può rendere felici.
Ma solo se è
ricambiato.
Non credo alla
favola dell’essere felice se l’altro lo è. È una
menzogna, perché si vive solo all’ombra di se stessi
e del nostro amore, e le tenebre non piacciono a
nessuno.
Amore mio se mi
leggessi nel cuore, se riuscissi a comprendere in solo
sguardo cosa racchiude il mio cuore perché è uguale
al tuo, allora io, noi saremo felici?
Pregherei
qualunque dio o dea, perché questo accada. Io che
ormai non credo più in nulla, se non nel sentimento
che fa sanguinare il mio cuore e in te.
Allora perché so
già che il mio amore sarebbe additato da tutta quella
gente ipocrita? Perché il mio amore verrebbe
condannato solo perché noi due siamo dello stesso
sesso.
Omosessuale.
Quindi sbagliato.
Questo il
giudizio della società. Eppure io non ho mai pensato
ad una mia definizione in questi termini. Lo amo. Amo
il suo carattere. La sua anima. Amo il suo modo di
consumare la sua esistenza. E solo dopo amo il suo
corpo. Certo lo amo anche fisicamente. Ma è solo una
conseguenza, una successione. Lo amo perché non riesco
più a vivere senza di lui.
Anzi è più
giusto dire che è perché lo amo che non riesco più a
vivere.
Perché lui non
può donarmi il mio stesso amore, la stessa passione
che mi fa tremare lo spirito, che mi attraversa il
corpo come una scarica elettrica, che mi fa toccare il
Paradiso, per poi farmi piombare nell’oscurità più
profonda quando mi ricordo della realtà in cui
viviamo.
In fondo il
problema non è nemmeno la sentenza ingiusta della
società “per bene”. Il problema sono io stesso.
I miei
sentimenti.
Sono queste mie
stesse emozioni a creare il buio attorno a me?
Evidentemente
sono io. Io il problema. E se davvero ti rivelassi il
mio amore, tu cadresti in queste tenebre…
Io non voglio.
Forse il tuo dolce sorriso, potrebbe illuminarle? No,
questa notte eterna è troppo scura, troppo vasta
perché tu da solo riesca ad illuminarla. Questa
oscurità è troppo profonda, perché equivale al mio
amore… troppo vasto, troppo intenso.
Se ti amo
apertamente ti ferisco con le mie tenebre.
Sarei un buco
nero che assorbe tutto, anche la tua luce. Allora forse
perderesti te stesso a causa mia. Un incubo.
Un inferno.
Tu che non sei
più tu.
Allora sono io
che non devo più essere io.
Devo rinunciare
al mio cuore, al mio amore. Smetterò di esistere.
Perché non voglio vivere senza di te. Anche se con te
non mi sarebbe permesso vivere.
Cercherò un
posto lontano, dove tu non possa vedermi, dove tu non
possa sentire il mio cuore cessare di battere, ma non
di amarti.
Perché è nella
morte che posso amarti. La morte portatrice di tenebre,
sarà la mia compagna nel mio amore per la mia luce,
per te.
La morte che non
ho mai cercato, se non ora. Lei che porta il sonno
eterno e io che genero le tenebre dal cuore.
In una notte dove
il tempo è fermo, in un luogo buio ad un passo dalla
luce del Cielo, io sarò lì ad amarti. Non mi troverai
mai, perché un posto tanto scuro non ti è destinato.
Né in vita né nella morte io e te potremo stare
vicini. Ma non è questo ciò che voglio.
Voglio che tu sia
felice, ma so già che se sarai felice con un’altra
persona io sarò geloso e altre tenebre genererò dal
mio cuore. Questo è quello che temo:
Farti soffrire
col mio amore.
Questo è quello
che voglio:
Amarti.
La mia decisione
è presa. Nessuno, niente può farmi cambiare idea.
Il metallo freddo
lacera le mie vene, dolce il respiro della mia dolce
Signore Nera, dolorosa l’aria che non smette di
dissetare i miei polmoni.
Lentamente, come
una canzone d’amore, il mio cuore cessa di
battere.
Non c’è lotta
fra la vita e la morte.
Non c’è
rimpianto o rimorso che lascio.
Perché qui, fra
le dolci braccia che mi cullano per il mio ultimo
riposo, realizzerò il mio desiderio.
Ti amo.
Ti amerò.
Per sempre.
In un modo tutto
mio, un modo che nessuno capirà, se non io.
E se tu amore
mio, capissi il mio gesto, scordane il significato,
perché altrimenti le mie tenebre ti raggiungerebbero.
Io vivrei la morte nel tormento.
Io ti amo.
Altro non
desidero se non amarti e te.
Allora concedimi
questo unico desiderio, poiché non ti avrò.
Lasciati amare
nel mio amore perverso e macabro.
Lasciamo morire
in un amore irrealizzabile ed eterno.
Fine
Annola: … è
corta… ma farla lunga sarebbe troppo pesante….
Elena: E tu voi
fare di questo concentrato di sfiga un regalo ?
è_é
Annola: Dai
l’amore tragico è così bello.
Elena: Io mi
dissocio dal regalo!
Annola: Veramente
non ci sei mai stata…^_^;
Elena: Meglio!
Annola: Serena!!
Tanti auguri ancora! Lo so che non è il massimo
dell’allegria… ma mi è venuta così!! Abbi
pazienza!! Ancora Auguri augurosi!
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