AUTORE: ki-chan
SERIE: slamdunk
PARTE: 7/10
PAIRING: ru X hana
DISCLAIMER: Qs personaggi non sono miei e bla bla
bla....
Amato nemico
di Ki-chan
Hanamichi aveva steso due futon nella sua camera e i due ragazzi ci si erano
stesi sopra indossando solamente i boxer, per cercare di alleviare il gran
caldo di quei giorni.
I pallidi raggi della luna penetravano attraverso la finestra aperta della
camera e la illuminava di una luce tenue e bianchissima. Accarezzava anche
il corpo perfetto di Rukawa. La sua pelle, già chiarissima assumeva un
colore irreale. Il suo torace era ampio e muscoloso, i capezzoli erano
piccoli e rosei, i muscoli dell'addome erano ben scolpiti sotto la pelle
liscia e candida, le gambe affusolate ma ugualmente molto muscolose,
testimoniavano i duri allenamenti.
Sembrava una splendida statua di marmo bianco raffigurante gli dei greci. Il
volto era incantevole, la bocca sottile e rosea, il naso piccolo e perfetto,
i capelli neri segosi e morbidissimi, gli occhi neri e profondi.
Erano ormai due ore che era coricato sul futon ma non era ancora riuscito a
addormentarsi, gli capitava ogni notte. Amava lasciare che i suoi pensieri
volassero liberi nella notte. Sua madre diceva sempre che lui era come la
notte: freddo, triste, impenetrabile e malinconico. Forse era per questa
somiglianza che lui amava tanto quel particolare momento della giornata.
Ma per lui la notte non era composta solo dall'oscurità, esisteva anche un
altro lato, come anche in lui, più bello, più vivo ... la luna e le
stelle. Spesso rimaneva ora ad osservare il magnifico astro notturno che si
ergeva nel cielo stellato.
Bianca come la sua pelle, enigmatico come il suo cuore e ammaliante come la
sua persona. I suoi occhi erano l'oscurità, neri e profondi.
Sentiva al suo fianco il respiro delicato e regolare di Hanamichi che già
da tempo era stato catturato da Morfeo. Kaede si voltò verso di lui per
guardarlo, come attirato da una forza sovrannaturale. Fu incantato da quella
splendida visione. Rimase ad ammirarlo per un tempo incalcolabile fino a che
i suoi occhi non si chiusero lentamente, abbandonandosi ad un sonno
tranquillo e serafico costellato da dolci e sublimi sogni (non ci vuole
molto per immaginare che tipo di sogni possa fare un quindicenne che dorme
vicino all'oggetto del suo desidero! Nda).
*** ***
Si svegliò presto, come ogni mattina, aprendo gli occhi, però, non vide la
figura di Hanamichi accanto a lui, come si aspettava. Si mise seduto guardò
intorno alla ricerca del compagno di squadra, ma nulla, la camera era
deserta.
Allora, si alzò e si diresse verso il bagno. Il ginocchio non gli faceva più
molto male, così, riuscì a raggiungere velocemente, senza zoppicare, il
bagno dove si fece una doccia veloce e si vestì. Una domanda, però,
continuava a tormentarlo: "Dove si sarà cacciato quel baka? Non è
certo il tipo d'alzarsi presto la mattina!".
Ricevette la risposta alla sua domanda quando andò cucina. Lì trovò
Hanamichi che stava preparando la colazione. Non si era ancora vestito e
indossava solo i boxer. Sembrava preoccupato ed era totalmente assorto nei
suoi pensieri, così Rukawa poté osservare, ancora lo splendido corpo di
Hanamichi nella sua intera bellezza senza farsi scoprire dal diretto
interessato.
Poi raggiunse il tavolo della cucina, facendo molto rumore, per farsi
sentire dal ragazzo. Hanamichi era però troppo preoccupato e angosciato per
accorgersi della presenza di Kaede.
"Fra meno di tre ore dovremo vedercela con quelli del Kainan, accidenti
a loro!! ... Ah ma di cosa mi preoccupo, io sono il tensai, non devo temere
una squadretta come quella ...però, l'ultima volta abbiamo perso per colpa
mia, se non avessi mai fatto quel dannato passaggio. Siamo arrivati secondi
agli interscolastici solo per colpa mia, anche se quel baka kitsune afferma
che è colpa sua... a proposito chissà dov'è, starà dormendo... stanotte
ho pensato molto a lui e credo di ... provare qualcosa per lui ...è
pazzesco, forse sono pazzo, ma non posso negarlo ... ..."
Hanamichi non riuscì a terminare le sue riflessioni che fu avvolto da un
dolce tepore. Era troppo perso nei suoi pensieri per accorgersi degli
spostamenti di Rukawa che, dopo aver raggiunto il tavolo della cucina, si
era alzato, ma soprattutto, non aveva notato che Kaede si era avvicinato a
lui e gli aveva messo un braccio attorno alla vita aderendo col corpo alla
sua schiena nuda. Hanamichi si perse completamente nell'avvolgente tepore
che emanava il corpo accanto al suo.
Il ragazzo dai capelli corvini, dopo aver depositato dei baci delicati sul
collo di Hanamichi, lo fece voltare lentamente e incontrò il suo sguardo.
Hanamichi aveva ormai perso ogni briciolo di controllo sulle reazioni del
suo corpo, incantato dalle seducenti movenze di Rukawa e perso nella
profondità di quegl'occhi nerissimi.
Il suo corpo sembrava rifiutarsi d'opporsi a quella dolce violenza, ma la
sua mente, dopo un primo momento di smarrimento, aveva ricominciato a
funzionare regolarmente. "ancora questa piacevolissima sensazione,
questo tepore intossicante, questo profumo inebriante ...".
Kaede avvicinò il suo volto a quello della sua preda e unì le loro labbra
con un candido bacio.
Ben presto quel leggero e morbido tocco si trasformò in un bacio
appassionato. Gentilmente fece penetrare la sua lingua nella morbida e
accogliente bocca di Hanamichi, esplorandola puntigliosamente.
Hanamichi ricambiò il bacio travolto dall'impeto del compagno, il quale,
rassicurato dal suo comportamento, pose la mano avida sul suo torace e la
fece scivolare dolcemente fino al capezzolo, stuzzicandolo con le dita,
facendolo, così, inturgidire.
Rukawa terminò l'esplorazione della bocca della sua vittima e si spostò a
baciargli il collo, per poi scendere sul suo capezzolo, lasciando una
striscia d'umidi baci sul suo cammino.
Kaede aveva, ormai, perso il controllo, avere il corpo di Hanamichi tra le
sue braccia aveva fatto emergere il suo lato più audace, facendogli perdere
la razionalità.
-No! Aspetta non così in fretta, non così, no! Per favore- Hanamichi
cominciò a preoccuparsi, intuendo cosa sarebbe successo, e a rifiutare
Rukawa. Non riuscì, tuttavia, ad opporsi energicamente alle audaci
attenzioni del compagno. Riuscì solamente, con la voce rotta
dall'eccitazione e dalla paura, a dire: -No ...Ruk ... Rukawa ti ... ... pre
... go ... no!-.
L'asso dello shohoku non sembrò, però, dar molto peso alle proteste di
Hanamichi e ricominciò a baciargli affannosamente il collo, mordicchiandolo
delicatamente. Poi, pose la mano sul membro eccitato di Hanamichi che, però,
era alquanto riluttante anche se non riusciva a opporsi con decisione.
Kaede continuò, ugualmente, fino a quando non sentì il corpo tra le sue
braccia tremare come una foglia a vento.
Allora, s'immobilizzò e timoroso alzò il viso per vedere il volto di
Hanamichi. ma quello che vide non gli piacque per niente e sentì il suo
cuore trafitto da mille lance acuminate. Vide davanti a lui il volto di
Hanamichi segnato dall'inquietudine e rigato da una lacrima cristallina che,
orfana, luccicava alla debole luce dell'alba.
Si allontanò rapidamente da lui con gli occhi colmi di tristezza.
Hanamichi, però, non poté vedere quell'espressione perché, per la
vergogna, non osava guardarlo negli occhi, fissando un punto indeterminato
sul pavimento.
Rukawa gli voltò le spalle e senza dir nulla uscì dalla stanza, assumendo
il suo solito comportamento freddo e scostante.
Hanamichi poco dopo sentì la porta d'ingresso chiudersi e, solo allora, alzò
lo sguardo e lasciò che la frustrazione si trasformasse in lacrime che
scesero copiose, rigandogli il volto.
fine settima parte
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