Disclaimers: I personaggi di Slam Dunk non sono miei e bla bla bla....
 


L'amato nemico

di Ki-chan

parte III


Hanamichi era tornato a scuola dopo tre giorni d'assenza. Stava percorrendo il lungo corridoio che lo portava alla sua classe, sperando in cuor suo di non incontrare Haruko e tanto meno Rukawa, causa della sua lunga assenza. Le lezioni sarebbero cominciate dopo qualche minuto, ormai avrebbero dovuto essere tutti in classe, almeno così sperava Hanamichi.

Una voce richiamò l'attenzione di Sakuragi, era Haruko che con un dolce sorriso gli chiese: "Ciao Hanamichi come mai eri assente i giorni scorsi?".
"Stavo male! Scusa ma devo andare, ho fretta!" era stato un po' freddo e le aveva mentito, ma cosa le doveva rispondere? Che era colpa del suo amato e ammirato Rukawa?... Non era riuscito nemmeno a guardarla in faccia, si sentiva in colpa per averla tradita, come se tra loro ci fosse qualcosa di più che un'interessata amicizia.

"Dove si sarà cacciato quell'idiota? Forse è assente anche oggi." Questi pensieri popolavano la mente della giovane promessa del Basket che militava nelle file dello Shohoku con la maglia numero 11. Si era appoggiato davanti alla classe di Hanamichi ad aspettare quest'ultimo. Quando scorse nel corridoio quell'inconfondibile capigliatura rossa ebbe un doloroso tuffo al cuore e fu inconsciamente preso dalla paura, ma ovviamente nulla, nessun sentimento trapelò all'esterno.

Hanamichi, vistolo, si diresse rapidamente verso la sua classe senza neanche guardarlo. Rukawa, allora, irritato, gli si avvicinò e disse con voce fredda: "Ti devo parlare! Durante l'ora di pranzo sul tetto ... vedi di esserci!". Hanamichi non ebbe il tempo di replicare perché Kaede se ne era già andato lasciandolo lì come un idiota.

"Quello era Rukawa?! Ah ... ... è proprio un figone!"
"Oh si è bellissimo ... ...  (((!!!"

Hanamichi non si accorse nemmeno dei commenti che riecheggiavano nei corridoi perché era completamente sopraffatto dal terrore e dallo sconcerto. "Cosa vorrà da me? Vorrà ricattarmi con quello che è accaduto negli spogliatoi!? No!... non glielo permetterò, passerà la pausa pranzo più brutta della sua vita! Non vorrei fargli del male ma se mi costringe ... ... ma cosa sto dicendo non mi è mai interessato niente di lui, ho sempre sperato d'avere una scusa per picchiarlo e ora non voglio fargli male ... oh ...forse ... forse lui mi ... mi piace ahhhhhhhhhhhhhhhhh ... no! Non è vero! Assolutamente no!"

Ora di pranzo. "Accidenti a lui, quell'adorabile idiota è in ritardo, speriamo che si dia una mossa.... non posso negare che quell'arrogante e idiota rossino ha uno strano effetto su di me, ho passato questi giorni e queste notti a pensare a lui, a quello che è successo, al nostro rapporto, a quello che provo per lui. Ora posso dire d'essere sicuro di quello che provo, io gli voglio bene, era da qualche tempo che avevo dei sospetti a riguardo ma ho sempre cercato di evitare l'argomento. Ma non è per questo che sono qui! Non può continuare ha comportarsi così da irresponsabile, sta sprecando il suo talento non venendo agli allenamenti qualcuno glielo deve dire, io glielo devo dire!"... "Se non arriva fra due minuti me ne vado"

Erano passati già venti minuti da quando la campanella aveva sancito l'inizio della pausa pranzo, quando finalmente si spalancò la porta che permetteva l'accesso al terrazzo. Hanamichi, finalmente, si presentò all'appuntamento sfoggiando la faccia più dura del suo repertorio.

"Sono qui! Cosa vuoi? Parla!" disse Hanamichi con tono duro ma il tremolio della voce tradì la sua agitazione sempre crescente. Freddo, impenetrabile, impassibile, calmo, distaccato e indifferente, Kaede cominciò la sua ammonizione:
"Volevo parlarti riguardo a quello che è successo qualche giorno fa negli spogliatoi..." ma fu bruscamente interrotto da Hanamichi che terrorizzato e furente disse: "Vuoi ricattarmi non è così?! Sei solo un vigliacco! Bastardo!"
"Ehi baka non è come pensi tu!" ma Hanamichi  non sentì le parole del suo nemico e si scagliò contro di lui gridando: "Non te lo permetterò mai!"

"Fermati stupido idiota, hai frainteso le mie intenzioni! Aspetta!" ... "ahi, ma sei impazzito!?" un gancio d'inaudita potenza colpì al volto perfetto il numero 11 dello Shohoku che, però, non attese molto a restituirglielo con altrettanta forza. I due compagni di squadra cominciarono, così, ad azzuffarsi con incredibile impeto e rabbia.

Solo dopo alcuni minuti i due ragazzi, sfiniti per la lotta, si fermarono, guardandosi intensamente e ansimando. Passarono alcuni istanti di silenzio, interrotto, poi, da Rukawa che, dopo essersi passato il dorso della mano sulle labbra per asciugarsi il sudore e il sangue che fuoriusciva da un piccolo taglio sul labbro, disse:
"Sei solo un idiota, non hai capito niente ... ma dopotutto dovevo aspettarmelo da te!". 
La risposta arrivò repentina da parte di un furente Hanamichi "Come ti permetti, stupida volpe, ricordati ... ..."
"Zitto!! - lo interruppe brusco - sono venuto qua solo per dirti che sei un idiota, ma soprattutto un immaturo; dici di essere il tensai e poi per uno STUPIDO INCIDENTE non ti presenti più agli allenamenti! Se vuoi diventare un giocatore mediocre devi amare il basket! Oh.. scusa dimenticavo che tu sei entrato in squadra solo per far piacere a quella!"
[ forse si capisce troppo che la odio??? ]
"Come ti permetti di dirmi che sono un immaturo io sono il tensai, ricordatelo! Ma soprattutto io amo il
basket, hai capito?!"
"Bene allora non ci sono problemi, oggi verrai agli allenamenti!"
"Certo non c'era bisogno che ti scomodassi tanto! E comunque in questi giorni sono stato male, non sono venuto per questo, non certo per quello che è accaduto!".

Mentre Hanamichi stava ancora inveendo contro di lui, Kaede prese la borsa e se ne andò lasciandolo
pensieroso e arrabbiato. "Ma chi cazzo si crede di essere  quella stupida volpe! ... ... ma perché si sarà interessato di quello che faccio, non ci siamo mai sopportati e ora mi sgrida, perfino, perché ho saltato gli allenamenti. Ma la cosa più sconvolgente e drammatica è che il suo interessamento mi fa stranamente piacere. Ohh ... basta con questi strani pensieri devo piantarla!"

Rukawa non aveva certo pensieri più tranquilli e sereni, infatti, anche se non lo dava a vedere era anch'esso profondamente turbato "Accidenti a lui, mi ha fatto proprio arrabbiare! ... ho detto 'stupido
incidente'  ma lo sarà davvero? ... ma cosa vado a pensare. Me lo devo togliere dalla testa e al più presto, sarà meglio per tutti e due!! ...si, molto meglio per entrambi!"



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