Disclaimers: questi personaggi non sono miei ma di papà Inoue, io non ci
guadagno niente, se non una buona dose di appagaento personale.
Note;
siate clemanti, è la mia prima ficci!!
Dedicato ad Elettra per tutto quello che ha fatto per me ultimamente.
TVUKDBXS!!
Amare per non
soffrire
parte I
di GreenWitch
Un fremito.
Un sussurro.
E all'improvviso quel
fulmine a ciel sereno...
“Ti amo, kitsune...”
E poi le mani di Lui sulla
pelle, che indugiano in carezze peccaminose, sul suo diafano corpo provato
dall'ormai troppo a lungo represso desiderio per Lui, dalla passione
nascosta dietro i suoi gelidi occhi azzurri.
Uno sguardo, due
bellissimi occhi nocciola fissi su di lui, e l'algida volpe capisce che
anche il rossino è pronto e lo desidera...fa per sfiorargli il viso con le
dita ma ad un tratto sente che c'è qualcosa che non va, una stonatura in
questo idillio... hanno osato svegliarlo!
Un attimo e Rukawa torna
alla realtà, la sua mano, un secondo prima sul viso di Sakuragi stringe con
forza il manubrio della bicicletta nel (vano) tentativo di calmare la sua
rabbia. Pensa tu se quel camion doveva per forza suonargli il clacson in
faccia... vabbè stava per essere tirato sotto ma lui odia essere svegliato
in questo modo (come se qualcuno potesse essere contento di venire svegliato
da un camion a due centimetri dalla faccia...ndGW). Ultimamente Rukawa non
faceva altro che sognare quella scimmia rossa, è sempre nei suoi pensieri e
ormai è arrivato al limite della sopportazione. Una volta aveva sentito dire
( da una certa Forbidden Angelus..., 6 un mito!!!!!!ndGW qualcuno mi ha
chiamato?ndYohei ma chi ti vuole?!? oddio magari un pensierino ce lo farei...ndGW)
che “...amare per non soffrire è una bella cosa, ma soffrire amando è morire
lentamente...”, e aveva pensato che fosse proprio una cazzata, ma adesso non
sapeva dire cosa ci fosse di più vero.
Gli allenamenti di basket,
prima l'unica gioia nella sua vita, ora erano solo un'altra interminabile
tortura, vederlo ( e sentirlo) vantarsi con tutti di essere il favoloso
Tensai non gli dava più fastidio anzi gli suscitava solo una tenerezza
infinita.
Ma la tortura più grande
era doverlo vedere negli spogliatoi mentre si spogliava con quel suo fare
ingenuamente sensuale e poi sotto la miriade di fili d'argento della doccia
che imperlavano la sua bellezza in un opera sublime. Per evitare questo
cercava sempre di entrare per primo, di cambiarsi in fretta, e, per evitare
che gli altri vedessero in quali pietose condizioni lo riduceva il rossino,
evitava di farsi la doccia a scuola ma aspettava di essere tornato a casa.
Ultimamente poi aveva
anche cercato di evitare ogni possibile contatto fisico (leggasi: rissa ndGW)
perchè il semplice tocco del rossino su di lui, anche sottoforma di
cazzotto, poteva suscitare una reazione alquanto imbarazzante.
In poche parole Rukawa era
totalmente perso del suo adorato do'hao.
Sakuragi però non essendo
proprio del tutto tonto si era accorto che c'era qualcosa di diverso, la
kitsune evitava ogni rissa e saltava i soliti allenamenti supplementari...
la cosa gli puzzava altamente. Stava iniziando a preoccuparsi.
E non poco.
Così quando vide la volpe
che stava per essere investita da un tir, prese al volo l'occasione per
iniziare una rissa.
“Baka kitsune! Pensavi
forse di scampare dal Tensai facendoti stirare?”
Rukawa ebbe un guizzo al
cuore, in effetti è proprio quello che aveva pensato (dopo dieci minuti di
imprecazioni mentali allla volta del camionista ndGW): se il tir l'avesse
preso avrebbe finalmente posto fine alla tortura che involontariamente
Sakuragi gli stava imponendo.
Ma il sorriso del rosso lo
distolse da questi pensieri, a tal punto da fargli sussurrare, scatenando lo
stupore della sua scimmietta:”Sakuragi...io... no...”. Sakuragi ,
prontamente corse con una mano alla fronte dell'algida creatura per scoprire
che stranamente il ghiacciolo aveva una temperatura normale (per essere un
freezer... ndGW)
“Stai bene?”
“Hn, do'hao” rispose Ru,
ormai ripresosi, scatenando le ire di Sakuragi.
E giù botte.
SBAM!
“Tadaima!”
“Okaeri, Hanamichi”
rispose Sakuragi-san. “Com'è andata oggi?”
Il rosso a questa domanda
pensò a tre cose: 1) la mattina aveva preso 3 in matematica. 2) agli
allenamenti aveva sbagliato tutto ( magari aveva delle preoccupazioni....e
che preoccupazioni... ndGw ). 3) dopo tanto tempo aveva di nuovo fatto a
pugni con Rukawa.
Bè, concluse, tutto
sommato non è andata così male...
dopo cena doveva uscire
con l'armata e quindi verso le nove iniziò a prepararsi ( e a vestirsi tutto
tirato, perchè non si sa mai che incontri si possono fare in giro per
Kanagawa... ndGw) e alle dieci meno venti era ancora fuori dalla porta che
aspettava Mito per andare insieme fino al cinema dove dovevano incontrarsi
con gli altri. “Strano, Yohei è in ritardo di più di venti minuti, di solito
è così puntuale...” e decise di andare a vedere se per caso non fosse
successo qualcosa a Mito ( come quella volta che è caduto nel canale, o che
è andato, ubriaco, a fare proposte indecenti a quel gruppo di suore milanesi
in visita beccandosi un viaggio tutto compreso alla centrale di polizia,
oppure quando... ndGW basta!!!! Hanno capito!!! ''';____; ndMitocrying).
Arrivato nei pressi della
casa di Mito sentì delle voci dal vicolo lì vicino “Allora, caro il mio
Mito, ne hai avuto abbastanza?” non ci fu risposta dal momento che Yohei era
steso a terra svenuto. Hanamichi alla vista del suo amico a terra perse il
controllo e si avventò sui tre energumeni che l'avevano ridotto in quello
stato, ma sebbene il rosso fosse molto forte era comunque una lotta tre
contro uno , che l'avrebbe condotto nelle stesse condizioni di Mito se, poco
prima del suo collasso, non fosse intervenuta una pattuglia della polizia
che passava di lì per caso. Dopo la fuga dei tre yankee Hanamichi si
accasciò a terra. Dove rimase fino all'arrivo dell'ambulanza.
Appena aprì gli occhi vide
Okusu e Noma (Takamiya era andato a prendere da mangiare, guarda caso...
ndGw sono un ragazzo in fase di crescita, io! NdTakamiya) che lo informarono
che Mito stava bene, si era già svegliato e aveva riportato solo delle
leggere contusioni, anche se comunque aveva perso molto sangue.
Il dottore, arrivato poco
dopo, lo informò sul suo stato: oltre alla frattura di ulna e radio (cosa
che peraltro Hana aveva già notato, dato che aveva il braccio destro
ingessato dal gomito in giù ndGw), aveva una brutta ferita sul torace e
varie contusioni in giro per il mondo. Niente di troppo serio, l'avrebbero
tenuto un paio di giorni in osservazione, per sicurezza (perchè la ferita
era brutta ma brutta, brutta, brutta ndHuber e che cazzo, porti sfiga?
ndHana) e poi sarebbe potuto tranquillamente tornare a casa.
Il giorno dopo agli
allenamenti Rukawa scoprì l'accaduto (agli allenamenti. La scuola sembrava
aver eletto la cosa ad argomento del giorno ma qualcuno dorme troppo per far
caso ai pettegolezzi... ndGw che cosa intendi dire?!?
ndRu-occhi-di-ghiaccio-incandescente uè calmino, eh senno puoi anche dire
addio alla lemon.. ndGw °__° ndRu-ammutolito) e non potè fare a meno di
formulare l'insensato pensiero che praticamente era colpa sua perchè non era
presente quando il suo tesoro aveva bisogno di aiuto. Per sfogare la sua
rabbia si impegnò ancora più a fondo nel basket, in modo da perdersi nel
gioco e dimenticare tutte le preoccupazioni.
Hanamichi, trascorsi due
giorni in ospedale potè finalmemte tornare a casa, ma essendo impedito dal
gesso e dalla ferita che ogni tanto si faceva sentire, decise di prendersi
un'altro paio di giorni di vacanza. Rukawa, che durante l'assenza del
rossino aveva ripreso gli allenamenti supplementari, arrivato in palestra
sperando di rivedere scoprì da Mitchi che Sakuragi sarebbe rimasto a casa
ancora per due giorni, decise di concedersi anche oggi gli allenamenti
supplementari che lo aiutavano a superare lo stress, e così si fermò nella
palestra che ormai credeva vuota dopo che tutti, o quasi, se ne erano
andati. Perchè, non vista, una figura si avvicinava al concentrato
giocatore, spiandolo dall'ombra. Dopo una buona mezz'ora di allenamento
intensivo Rukawa decise di concedersi una pausa e si avvicinò alla panca,
dove aveva lasciato una bottiglia di Pocari Sweat, ignaro del “pericolo”
incombente.
Una mano si appoggiò alla
guancia posterior destra di Rukawa, mentre un roco sussuro giungeva
all'orecchio dell'algida volpe “Voglio fare l'amore con te...!”.
Rukawa fece cadere la
bottiglia sul pavimento, versandone tutto il contenuto, mentre si voltava di
scatto, sorpreso. “Kiyota!...” Il bel rookie lo stava fissando con uno
sguardo malizioso, implorante. Rukawa ci era rimasto un pochino di mer... di
sasso e continuava a guardare allibito Kiyota che si fece più ardito e andò
dritto al sodo prendendo la mano della kitsune e guidandola fino al suo
inguine, dicendo “Io ti voglio e...” toccando Rukawa là dove non batte il
sole “.. a quanto pare anche tu mi vuoi...” e si ritrovò disteso per terra
abbattuto da un pugno della volpe. In effetti Rukawa era stato tentato di
accettare l”invito” della Nobu-scimmia ma, si disse, era solo per la lunga
astinenza. Ma quel moro era così invitante... e non potè fare a meno di
aiutarlo a tirarsi in piedi. Con un bacio.
La lingua di Kiyota,
stupito dalla contraddizione nelle reazioni della volpe, dopo un primo
momento di smarrimento, chiese dolcemente il permesso di entrare nella calda
bocca del freezer, dove iniziò una giocosa lotta a colpi di lingua. Intanto
Rukawa sollevò Kiyota e lo portò negli spogliatoi dove avrebbero potuto
divertirsi in santa pace. Le mani sapienti di Nobunaga intanto esploravano
con avidità la schiena e il petto del suo occasionale amante, scatenando in
lui bassi mugolii di piacere.
Poco dopo i vestiti dei
due rimasero abbandonati su una panchina mentre i loro proprietari
continuavano a godere delle esplorazioni dell'altro. Nobu prese a succhiare
i capezzoli eretti della volpe scendendo pian piano lasciando piccoli segni
rossi dove mordicchiava la pelle lattea del compagno. Arrivato con la lingua
all'altezza dell'inguine prese a torturare Rukawa con piccole leccate,
mordicchiando leggermente la punta del lungo strumento volpesco, facendolo
impazzire di piacere. Finalmente, quando Rukawa lo prese per i capelli,
implorandolo senza parole di un contatto più profondo, Kiyota lo prese, non
senza difficoltà, tutto in bocca assaporandone il gusto virile. Prese a
muoversi su e giù dietro tacito consiglio delle mani di Rukawa e pochi
minuti dopo il volpino venne copiosamente nella bocca di Kiyota che succhiò
avidamente quel dolce nettare fino all'ultima goccia. Ma i due troppo presi
l'uno dall'altro non si accorsero che due spalancati occhi color nocciola li
stavano osservando.
CLACK! La porta dello
spogliatoio si chiuse di scatto dopo essere sfuggita di mano all'incredulo
Hanamichi che, passato in palestra per recuperare delle cose che aveva
lasciato, si era ritrovato di fronte quell'inaspettata quanto eccitante
scena.
“Sa..Sakuragi” disse
Rukawa alla volta dell'impietrito rossino, che non riusciva a muoversi dallo
stupore, mentre cercava disperatamente di rivestirsi.
Hanamichi aprì la porta di
scatto e fuggì nella notte (notte...saranno state le otto, otto e mezza...
ndGw).
Owari prima parte
Gw: beh, direi che è
andata abb bene per essere la prima volta...
Hana: bene...? Kaechan mi
ha già messo le corna... tra l'altro con la Nobuscimmia..
Nobu: perchè qualcosa in
contrario?
Ru: io un pochino sì...
Nobu: T___T
Hana: visto? Ben ti sta!
Trallallero trallalà!
Gw: ma state un po' zitti!
qui la storia la faccio io e non si discute, pena un menage a trois con
Uozumi e Fukky!
NobuRuHana(strisciando):
ma noi dicevamo cosi per dire...
Gw: volevo ben dire...
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