Ecco la
terza parte! ^^ Scusate se c’ho messo tanto, in realtà ho già un sacco di
pagine scritte, ma mi scordo sempre di spedirle… ^^’
In realtà non ci sono parti precise, quindi devo pure dividerla… Beh,
divertitevi! ^^
Alone in
the dark parte
III
di Tora-chan
La
mattina, Shuuichi fu svegliato dal suono del campanello.
Si mise a sedere, sbadigliando, e si stropicciò gli occhi.
"Mm... Yuki, che ore sono?"
Ma al suo fianco, Yuki non c'era.
"Yuki?!"
"Ehi, non ti agitare, sono qua."
"Shuuichi!"
"Hiro? Che ci fai qua?"
Hiroshi corse dall'amico, e lo abbracciò.
"Hiro...?"
"Yuki-san mi ha detto tutto..." rispose, in tono grave.
Shuuichi arrossì.
"Cos...
Non ce n'era bisogno, io sto bene e..."
"Se ti
sei divertito allora dimmelo, che vado a ringraziare Seguchi da parte
tua." replicò Eiri scocciato.
"No, non intendevo questo, però... Hiro, daijoubu da!!"
Hiroshi lo lasciò andare.
"Yuki-san ha ragione. Non dovresti sminuire la cosa. Come ti
senti?"
"Meglio di ieri sera di sicuro... Il ramen di Yuki mi ha fatto
bene."
"A proposito, io oggi non ci sono, ho un'intervista a Osaka.
Sono persone davvero scoccianti, se non ci vado oggi non mi lasceranno mai
più in pace... Hiroshi, non è che puoi dargli un'occhiata? Non mi
fido di lui..."
"Che domande! Certo che posso, dopotutto, a che servono gli
amici?" rispose, rivolto a Shuuichi.
"Beh, allora io vado. Non ficcarti in qualche guaio, nel
frattempo..."
"Per chi mi hai preso, per un bambino di due anni? Yuki no
baka..."
Hiroshi gli tirò un pugno in testa, scherzosamente.
"Fa bene a preoccuparsi! Non ci si può fidare di te..."
"Itee..."
Shuuichi gli fece una linguaccia.
Hiroshi diventò improvvisamente serio.
"Dimmi una cosa, Shuuichi..."
"Nn?"
"Come ti senti, veramente?"
"Bene, te l'ho detto."
"Certo, come no... Ti conosco troppo bene per cascarci!"
Shuuichi si girò dalla parte opposta e sospirò.
"Male... Ma se lo sapevi di già perché me l'hai
chiesto?"
"Volevo che lo ammettessi tu. Capisco che ti vergogni di
quello che è successo, e di sentirti così fragile, ma se non parli né
io né Yuki-san possiamo aiutarti."
"Hiro..."
Questa volta fu Shuuichi ad abbracciare lui.
"Mi ha fatto tanto male, mi fa male ancora adesso... E poi... Non
avrei mai immaginato che proprio lui potesse farmi una cosa del
genere."
Hiroshi lo cullò tra le braccia, come usava fare ogni volta che il
ragazzo si rifugiava da lui in cerca di aiuto.
"Neanch'io credevo potesse essere un simile stronzo. Ci sono
rimasto malissimo quando l'ho saputo..."
"Ma Yuki ti ha chiamato per dirtelo?"
"No,
veramente ero venuto qua a prenderti per andare alla NG. Non mi avevi
detto che eri malato."
"Quindi
ti aspettano a lavoro?"
"Teoricamente..."
"Allora vai, altrimenti Sakano-san tenterà di nuovo di
suicidarsi..."
"Preferisco restare con te. Ha ragione Yuki-san, meglio non
lasciarti da solo."
"Portami con te."
"Non se ne parla, devi riposare."
"Sto abbastanza bene, guarda!"
Si alzò dal letto e camminò fino in fondo alla stanza, poi
inciampò e sbatté la faccia contro il muro.
"Iteiteite..."
"*sweatdrop* E questo sarebbe 'sentirsi bene'?"
"Hiiiroooo..."
Hiroshi si alzò, scuotendo la testa, e andò a
"raccattare" l'amico.
"Dai, lasciami venire con te..."
"No, ho detto no!"
"Daiiii..."
"Noooo..."
"Tanomu, Hirooo..."
"NO!"
Touma aprì gli occhi, stavolta ben cosciente della situazione in
cui si trovava. Ryuuichi l'aveva consolato molto, ma ogni volta che
ripensava a Eiri e al fatto che lo detestava sentiva una terribile fitta
al cuore.
"Stai bene, Touma?"
"Ora sto meglio. Arigatou gozaimasu, Ryuu-chan."
"Ryuu-chan è felice di aver aiutato Touma-kun!"
Ryuuichi lo abbracciò, poi si alzò e guardò l'orologio.
"Oh, è tardi! Sbrigati, Touma, sennò farai tardi a
lavoro!"
"Cosa? Veramente, non avevo intenzione di andarci
oggi..." disse piano, guardando per terra. "Non credo di
sentirmela."
"Là non c'è Eiri-san."
"Lo so, e neanche Shindou-san, sicuramente, però... Tutti gli
occhi addosso..."
"Nessuno
sa di ieri sera, Touma..." gli sussurrò all'orecchio, con una voce
più profonda. "Nessuno conosce il tuo segreto..."
"Così
mi spaventi..."
Ryuuichi sorrise.
"Invece di peggiorare le cose, andare là potrebbe perfino
distrarti un po', non credi?"
"Forse hai ragione tu..."
"Ryuu-chan ha sempre ragione, vero Kumagorou?"
Kumagorou annuì. Touma sorrise, osservando lo strano comportamento
che aveva abitualmente il suo amico.
'Eppure a volte è così serio... inquietante... Mi fa quasi
paura... Ah, ma che dico... Dovrebbe essere lui ad avere paura
di me, piuttosto.'
"...vestito?"
"Cosa?"
"Ho detto, vuoi che ti presto un vestito? Sei più alto di me,
ma sei magro."
"Sì, grazie, meglio che non vada coi vestiti impregnati di
alcool..."
Ryuuichi gli prese la mano e lo condusse in camera sua. Il suo
armadio sembrava il magazzino di una fabbrica di vestiti di moda. C'era
ogni possibile stravaganza, e in effetti Touma si ricordava di avergli
visto indossare una cosa più impossibile dell'altra a ogni concerto.
Certamente, non è che anche lui si vestisse in modo troppo normale...
Scavando nel mucchio, Ryuuichi riuscì a trovare dei pantaloni e
una giacca color cenere, e perfino una cravatta e una camicia dalle tinte
normali.
"Questi non te li ho mai visti addosso, Ryuu-chan."
"Non mi piacciono i vestiti da pinguini."
"........."
"Oh... Gomen, Touma-kun, non ti sarai offeso?"
"No, no, non preoccuparti..."
Touma iniziò a spogliarsi.
"A proposito, Ryuu-chan, cos'hai intenzione di fare
oggi?"
"Vado a parlare con Eiri-san."
"COSA?!"
"Non dovrebbe essere così arrabbiato con te."
"Non andare, per favore! Ha tutte le ragioni per odiarmi, se
tenti di convincerlo del contrario si infurierà ancora di più!"
"Fidati! Eiri-san non è stupido, vedrai che capirà."
"Ma non c'è nulla da capire! Io ho sbagliato, lo so
benissimo, mi odio già da solo... Eiri-san ha fatto bene a comportarsi
così ieri sera, anzi, è stato fin troppo gentile. Se fossi stato nei
suoi panni, probabilmente sarei stato ancora più spietato. Lo sai, no,
cos'è successo a Taki Aizawa..."
"Ah."
"Che c'è,
Tacchi?"
"Niente,
mi fischiano le orecchie."
"Uhu, qualcuno sta parlando di te."
"Figurati, io non credo a queste cose."
"Cosa senti se faccio così?"
Maa-kun salì sopra di lui, gli strinse i polsi con una mano e
iniziò a leccargli un orecchio.
"AH! Smettila subito! No, fermo, non mi toccare! Fermo ho
detto, siamo in un ospedale...!"
"È più eccitante, se è pericoloso..."
"Piantala, Maa-kun!"
Maa-kun si leccò le labbra, poi continuò a morsicchiargli il
lobo, mentre con una mano gli sbottonava la camicia.
"Tanomu, basta! Ken-chan!!"
Qualche attimo dopo Ken-chan entrò dalla porta. Si precipitò a
separare i due, tirando via Maa-kun di peso.
"Certo che non posso neanche andare a prendere un caffè che
voi due iniziate subito a fare porcate! Non vi si può proprio lasciare
soli, eh?"
"Come se io lo facessi di mia spontanea volontà!"
"Che male c'è a divertirsi un po'?"
"Vi si sentiva urlare dal corridoio!"
Taki arrossì e si riabbottonò la camicia.
"Temee..."
"Comunque, come dicevo prima, quando potrai uscire,
Tacchi?" chiese Ken-chan.
"Hanno detto che la prossima settimana posso già tornare a
casa, ma devo stare a riposo e camminare poco."
"Quindi starai tutto il tempo a letto...? Beeneee..."
"'Stare a riposo' vuol dire anche che devi piantarla di
tormentarmi!"
"Non hai pietà di lui neanche quando sta male?"
"Vorresti dire che ti faccio pietà? Grazie mille..."
"Non era per offenderti. Comunque se preferisci la prossima
volta vi lascio continuare senza disturbarvi..."
"Oh, sì!" esclamò Maa-kun, riavvicinandosi a Taki.
"Oh, no! E tu stammi lontano, altrimenti chiamo
l'infermiera!"
Allungò il dito in direzione del pulsante.
Ken-chan sospirò, scuotendo la testa.
"E poi
si chiedono perché i Bad Luck hanno più successo di noi..."
"...anche
quella volta ho agito in modo non del tutto giusto, ma almeno era per
proteggere qualcuno che amavo. Ora invece ho fatto l'esatto
contrario..."
"Tu non preoccuparti, penserà a tutto Ryuu-chan!"
Ryuuichi sorrise, dandogli una pacca sulla spalla.
Touma finì di vestirsi, poi si avviò verso la porta.
"Ryuuichi... Arigatou gozaimasu. Ti devo
tantissimo..."
"Ho chiamato il mio autista, ti accompagnerà lui. Jaa na,
Touma-kun!"
"Arrivederci, Ryuu-chan."
"Il viaggio in moto mi ha ucciso... Che dolore..."
si lamentò Shuuichi, massaggiandosi il fondoschiena con una mano e
reggendosi a Hiroshi con l'altra, per tenersi meglio in piedi.
"Io te l'avevo detto di non venire! Comunque sbrighiamoci; non
serve a nulla essere venuti qua lo stesso, se poi arriviamo in
ritardo."
Hiroshi si avviò rapidamente verso l'edificio della NG,
trascinandosi dietro Shuuichi. Arrivati giusto davanti all'entrata,
quest'ultimo si accasciò a terra.
"Non ricordavo che camminare fosse così faticoso..."
"Ti sei sopravvalutato! Come al solito..."
"Mi stai offendendo?"
"Beh, il tuo ragazzo forse lo chiamerebbe 'talento zero'..."
rispose scherzosamente.
"Ah sì, eh? Osserva il 'talento zero'!"
Scattò in piedi e corse all'interno del palazzo. Hiroshi rimase
per un attimo immobile, poi lo seguì.
"La forza della volontà..."
Arrivati alla sala prove, Shuuichi si fermò e guardò Hiroshi con
aria vittoriosa.
"Visto? Chi avrebbe 'talento zero'?"
"Correre: che grande abilità!"
All'improvviso Sakano, saltato fuori da non si sa dove, balzò
davanti a Shuuichi, prendendolo per il colletto e scuotendolo con forza.
"Shindou-kuuuunnnnnn!!!!!! Nakano-kun!!! Dove eravate finiti??
Fra 20 minuti avete la conferenza stampa al piano di sopra!!! È taaardiii!!!"
Hiroshi si precipitò a salvare l'amico.
"Conferenza?"
"Sì, Shuuichi, per il nuovo singolo, non ricordi?"
"O cavolo..."
"Shindou-kun,
lei ha già preparato cosa dire, VERO?? Mi dica di sì, per
favore..."
"Ehm..."
"NOOOOOO!!!! Arriva in ritardo e senza discorso!! È
terribile, andrà tutto a monte, il presidente si infurierà, io sarò
licenziato e..."
"Sakano-san."
Tutti si girarono al suono della voce familiare.
"Nessuno morirà per un piccolo ritardo. E la conferenza è
spostata alla prossima settimana."
"Shachou..."
Shuuichi, che da quando Touma era apparso era rimasto come
impietrito, stava rivivendo tutti assieme i sentimenti provati la sera
prima. Improvvisamente si sentì mancare le forze e cadde disteso a terra,
singhiozzando.
"Shuuichi!"
Hiroshi si inginocchiò e lo strinse tra le braccia, rivolgendo uno
sguardo carico di odio a Touma, il quale, dal canto suo, osservava la
scena con occhi sconvolti quasi come quelli di Shuuichi.
'Controllati, Touma Seguchi, maledizione! Non puoi permetterti di
crollare qua e adesso!'
"Nakano-san... Potreste raggiungermi nel mio ufficio tra
una decina di minuti? Per favore..." chiese in tono gentile,
sottolineando in particolare le ultime due parole.
"Devo venire anch'io?" domandò Suguru, che era sulla
soglia della sala.
"Ah, no, non importa, Fujisaki-kun, ho bisogno di parlare
specialmente con Shindou-san."
Si rivolse a Hiroshi, che lo stava ancora guardando in cagnesco.
"Allora... vi aspetto...?"
Sarebbe dovuta essere un'affermazione, ma suonò più come una
domanda.
"Sarà un piacere, Seguchi-san."
Pronunciò l'ultima parola come se fosse un peso che doveva
adottare controvoglia, e solo a causa dell'ambiente formale in cui si
trovavano. In realtà aveva in mente molti 'simpatici' aggettivi che
avrebbe potuto usare al suo posto.
Touma si allontanò verso il suo ufficio.
"Per chiunque, non ci sono. Faccia passare solo Shindou-san e
Nakano-san, che dovrebbero essere qua tra un po'."
"Va bene, presidente." rispose la segretaria,
dall'ufficio accanto.
Touma entrò nella sua stanza, chiudendo la porta a chiave. Poi si
lasciò scivolare lungo il muro, fino a terra. Posò la testa sulle
ginocchia, e desiderò ardentemente di stare ancora sognando.
'Cosa ci fa qua Shindou-san? Credevo che sarebbe rimasto a casa, mi
sembrava piuttosto sconvolto ieri sera. E anche oggi... E oltretutto, sono
sicuro che anche Nakano-san sa tutto: quello sguardo era inconfondibile...
Spero solo che non lo raccontino agli altri, perché a questo punto farei
prima a spararmi, per far terminare tutto ciò. M'immagino già le pagine
dei giornali: "Touma Seguchi, presidente della NG, ex-tastierista dei
Nittle Grasper, è in realtà un maniaco sessuale. Ebbene sì, una sera,
sapendo che il suo ragazzo, il famoso scrittore di love story Eiri Yuki,
non era in casa, l'uomo ne ha approfittato per prendere di sorpresa e
violentare Shuuichi Shindou, il cantante dei Bad Luck." Ma via, non
lo faranno. Shindou-san non avrebbe più il coraggio di farsi vedere in
pubblico, altrimenti.'
Sospirò, e smise di trattenere le lacrime.
'E tutto questo me lo sono voluto, me lo sono creato da me...'
Si alzò e sbloccò la serratura.
'Tanto chi vuoi che entri...'
Barcollando, si diresse
verso la scrivania e sprofondò nella poltrona, poi la girò in direzione
della finestra e pianse silenziosamente, lasciando lo sguardo perdersi nel
vuoto.
:::continua:::
Un
grande SANKYUU! a tutti quelli che stanno leggendo la mia ff
“privatamente” e che mi danno consigli e feedback! ^^ In particolare
ringrazio Kuma-chan, Paddy, Rune e Kamu-chan! ^_-
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