Salve a tutti ^^ Rieccomi con un nuovo capitolo della mia serie. Scusate il ritardo, ma tra vacanze, vita sociale e vita universitaria ho avuto un bel da fare!!

 

Ovviamente volevo dire che i personaggi di Slam Dunk non sono miei, ma del magico maestro Inoue, e nessuno glieli tocca!!(Le spese legali sarebbero troppe!!). Io ovviamente mi diverto solo a farli impazzire!! Grazie a tutte le ragazze che mi hanno scritto, e spero che continuerete a farvi sentire! Mi fa sempre piacere ricevere critiche e/o apprezzamenti, è un incentivo a scrivere, sempre più, e meglio! Spero il capitolo sia di  vostro gradimento! Baci ShaKa

 



All I need is you

di Shaka

 

Finalmente è arrivato febbraio! Ormai non nevica più da due settimane, e il freddo sembra essere diventato più sopportabile.

Ho appena finito il mio allenamento supplementare, e finalmente mi dirigo agli spogliatoi, entro, guardandomi in giro, sono solo. Anche questa sera Hanamichi è tornato a casa presto, la madre ha l'influenza, e quindi deve badare a lei. Ha saltato anche qualche allenamento questa settimana, ed a parte la scuola e la palestra, è da una settimana che non riusciamo a passare un po' di tempo da soli. Infatti il mio do'aho oggi aveva un muso lungo chilometri mentre andava via!!

Finisco di vestirmi, e dopo aver chiuso la palestra alle mie spalle mi sistemo meglio la sciarpa, quella che il do'aho mi ha regalato per il mio compleanno. Mi dispiace fare la strada da solo anche questa sera, e lo penso sempre di più mentre leggo gli sms che Hana mi ha appena mandato sul cellulare. Mi viene da sorridere, e mi sorprendo ripensando a come, mesi fa, anche questo semplice gesto mi fosse sconosciuto, sembra passata un eternità da quel periodo, e non pochi, intensi mesi.

Giro l'angolo, ed appena alzo il viso scorgo un figura a me familiare.

 

- Ehy! Campione!- davanti a me si ferma Akira Sendo, tutto avvolto nel suo giaccone invernale.

 

- Nh!- alzo la mano salutandolo,

 

- Vedo che questo freddo favorisce l'uso delle tue corde vocali Rukawa!!- mi dice, fermandosi subito dopo aver visto la mia occhiataccia! Sorride, - a me invece mi sta uccidendo!!- sternutisce.

 

- Vai a casa?- mi chiede subito dopo, io annusco, - facciamo un po' di strada insieme?- veramente non mi va, ma non voglio essere scortese con lui, non ne ho motivo infondo.

 

Il viaggio insieme non dura molto. Prendiamo la metro.

 

-  Ho visto che quest'anno siete tra le squadre favorite della fase di selezione della prefettura! Quest'anno sono davvero poche le squadre competitive, con Maki e Jin all'università, anche il
Kainan ha abbassato il livello, anche se rimane una squadra temibile! Previsioni?- mi chiede guardandomi dalla coda dell'occhio.

 

- Nh! Io non mi baso su questo genere di previsioni per giocare-, rispondo senza dilungarmi troppo, non mi piace sottovalutare gli avversari, è un pecca che solo gli ingenui commettono, e io non credo di essere così stupido!

 

- Mmmmm...capisco che tu valuti solo la bravura  sul campo, e non alle chiacchere, ad ogni modo saremo noi a qualificarci quest'anno!- mi giro a guardarlo, sorpreso dalla sua affermazione molto sicura.

 

- Vedremo...- mi appresto ad aggiungere, non ho intenzione di peccare di presunzione, ma quest'anno sarà la nostra squadra a vincere, dobbiamo vincere! E non è presunzione, è sicurezza!

 

- Credo che tu sia arrivato...- la voce di Sendo mi fa notare che sono alla mia fermata, mi dirigo alle porte,

 

- Ehy! Che ne dici domani prima della scuola di vederci per un one on one?-

 

- domani mattina no, dopo gli allenamenti - dico in breve, lui annuisce.

 

- Ci vediamo domani!- mi saluta, scendo, e mentre le porte si chiudono, mi avvio a casa. Fuori ormai è buio, e c'è anche molto freddo.

Chiudo la porta alle mie spalle, la casa è così silenziosa. Da qualche giorno mi sono riappropriato delle mie vecchie abitudini, e anche stasera credo che vedrò la solita partita di basket alla tv, e dopo aver mangiucchiato qualcosa andrò a dormire presto.

Inevitabilmente il mio pensiero vola ad Hanamichi, sono giorni che non riusciamo a stare da soli, e la cosa irrita pure me, dobbiamo trovare una soluzione per risolvere questo problema, anche se temo che l'unica sia aspettare che la madre stia meglio.

 

 

 

 

 

Il giorno dopo in palestra rimango oltre l'orario di allenamento, come sempre, ma questa volta  Hanamichi non è tornato a casa prima, mi ha fatto compagnia nei tiri supplementari, adesso siamo nello spogliatoio, gli altri sono andati via da un pezzo. Esco dalla doccia, e subito, appena entro nella stanza accanto, vedo il do'aho in boxer, seduto sulla panca a inveire contro la sua borsa, credo non riesca a trovare qualcosa! Disordinato com'è mi sembrerebbe strano il contrario!

Mi fermo a qualche passo da lui, e lo osservo, lui deve percepire il mio sguardo perchè alza gli occhi incontrando i miei, e cogliendo lo sfondo ironico del mio fissarlo si arrabbia,

 

- non guardarmi così Kitsune!!-

 

- Come?- non capisco.

 

- Non mi guardare con quell'aria da sufficienza...sono stressato, e tu non mi aiuti di certo camminandomi mezzo nudo davanti!!- sbraita mentre appallottola i suoi vestiti da allenamento, per rimetterli in borsa, - sono sei giorni che non posso nemmeno toccarti, e tu mi passeggi davanti con un accappatoio, senza nulla sotto...! E non dovrei arrabbiarmi?? Sei un istigazione alla violenza!! Ti strapperei tutto di dosso!!- Hana si blocca, notando il mio silenzio, e questo non fa che innervosirlo oltre.

 

- Mica te lo sto impedendo..do'aho!- dico io guardandolo malizioso.

 

- ARGGGGGGGGGGGGG!!!!!- grida frustrato, per poi afferrarmi per i fianchi e avvicinarmi bruscamente a lui, mi fa posto tra le sue gambe.

 

- Allora, se le cose stanno come dici, e io volessi violentarti qui, subito all'istante, non ti lamenteresti?- mi chiede speranzoso.

 

- Mai lamentato do'aho?- gli dico con tono calmo mentre mi siedo cavalcioni su di lui. Sakuragi arrossisce, alza lo sguardo a guardare la porta, io mi chino a baciargli il collo, e gli sussurro

 

- tranquillo ho chiuso la palestra dall'interno, non verrà nessuno...- e nel frattempo gli succhio la base del collo. Lui ride.

 

- Sei proprio una volpe...- mi dice stringendomi a lui. Dopo qualche attimo sento la sue mani accarezzarmi il collo, scendere sulle spalle e scostare la spugna umida dalla mia pelle. Il tutto seguito dalle sue labbra, che mi baciano ovunque possono. Scioglie il nodo della cintura, e io gli accarezzo la testa, i suoi capelli sono sempre più lunghi, e mi piacciono molto, sono morbidi al tocco.

 

- ti voglio Kitsune...e ti avverto non sono permesse obbiezioni!!-mi sussurra a fior di labbra,e poi mi bacia, quando ci stacchiamo avvicino le labbra al suo orecchio

 

- nessuna obbiezione do'aho...- gli sussurro leccandoglielo, lo sento tremare, il suo respiro accelera, e lo sento caldo e irregolare sul mio collo. La sua lingua sul mio collo traccia immaginarie linee di fuoco, e le sue mani sotto la spugna umida dell'accappatoio, mi accarezzano i fianchi, risalendo lungo il costato. Anche il mio respiro diventa pesante, chiudo gli occhi, reclinando il capo all'indietro, lasciando alle labbra di Hana via libera sulla mia pelle, ormai così sensibile.

 

- Sei stupendo, Kaede....il tuo corpo è bellissimo, e io non riesco a credere che tu sia mio...io non riesco a stare senza di te...mi sembra di impazzire...a volte ho quasi paura del bisogno che ho di te...- lo stringo a me, baciandolo. Capisco le sue parole, capisco ciò che sente, ed a volte sono le stesse cose che sento io...il bisogno, il desiderio...la passione...la paura...e questo senso di appartenenza che ci lega...il mio cuore batte forte, almeno quanto il suo, che posso sentire sotto il palmo della mia mano, mentre gli accarezzo il petto. La sua pelle è bollente.

Adoro la tua possessività Hanamichi, e so che non dovrei, perchè io amo la libertà, e la possessività toglie la libertà ad una persona, eppure io non mi sento minacciato dalla nostra relazione, o da questa nostra dipendenza reciproca, anzi, mi sento forte e sicuro, e so che queste certezze è  il mio cuore a trasmettermele. Il tuo profondo bisogno di me mi commuove a volte, perchè nella mia vita mai nessuno ha avuto bisogno di me, e sentirmi necessario per qualcuno è qualcosa di nuovo, una sensazione estranea, che a volte mi crea tanti dubbi... mi sconvolge...come mi sconvolgono le sensazioni che mi danno le tue mani. Continuiamo a scambiarci lunghi baci, e sembra che non ci bastino mai, non riusciamo a separare le nostre labbra. Le sue mani avide mi accarezzano la schiena scendendo fino a fermarsi sui miei glutei. Credo gli piaccia parecchio questa parte del mio corpo, infondo in un modo o nell'altro le sue mani finiscono sempre lì. Eppure molte volte mi ha detto che la parte del mio corpo che preferisce in assoluto sono i miei occhi, perchè gli ricordano il mare. Un mare in cui lui adora perdersi.

Mi fa quasi sorridere ripensare a queste sue parole, e a tutte le volte in cui me le ha dette. Smuovono sempre qualcosa in me. Il mio do'aho usa moltissimo le parole per comunicare, e spessissimo è davvero dolce. Ma ha imparato anche ad apprezzare il mio silenzio, Hana dice che non può farne a meno, visto che si è innamorato di una "bella e silenziosa volpe" che adora, e io adoro lui, perchè non ha mai desiderato qualcosa di diverso da me.

 

- ti voglio...- gli sussurro all'orecchio, e lui perde il controllo, mi afferra per i fianchi e mi stringe al suo petto, prendo una sua mano trascinandola tra di noi, e subito sento le sue carezze sulla mia virilità. Comincio ad ansimare, e anche lui geme, eccitato dai miei gemiti.

 

- non...non abbiamo crema...- mi soffia sulle labbra, scendendo poi a baciarmi il torace, ma io mi scosto leggermente allungando la mano nella mia borsa, tirandone fuori un tubetto. Lui mi sorride.

 

- E così avevi  previsto proprio tutto...volpaccia!- io mi alzo, chinandomi poi a sfilargli i boxer, lui alza i fianchi per facilitarmi l'operazione, dopo torno a sedermi sulle sue gambe.

 

- Volevo fare l'amore con te...- lo bacio, -  e lo sai, quando voglio una cosa...la faccio!- gli dico, lui sta per ribattere, ma gli mozzo il fiato scendendo con la mano a stimolarlo ulteriormente. Struscio i miei fianchi ai suoi, e lui mi afferra per le cosce, le sue mani mi accarezzano, umide, per prepararmi, mentre io preparo lui, con una leggera e ipnotica carezza.

In men che non si dica mi sposto, permettendogli di accedere al mio corpo. Lui mi sostiene per i fianchi, portandomi in contro al suo corpo, per unirci lentamente. Afferro le sue spalle, aggrappandomici fermamente. Lui si ferma quando nota una smorfia di dolore non riesco proprio a trattenere. Mi guarda, in attesa che vada meglio, i suoi occhi sono lucidi e scuri di passione, è come se mi sciogliesse qualcosa dentro vederlo fissarmi così, mi muovo, permettendogli di penetrarmi in profondità. Mi chiede se tutto va bene, io non rispondo, affondo il volto nell'incavo del suo collo, premendo contro la sua pelle, e le sue braccia mi stringono. Inizio a muovermi, inizialmente piano, movimenti non del tutto separati dal dolore, lui rimane immobile, permettendomi di guidare il nostro rapporto, continua a baciarmi, facendomi rilassare, e poi, finalmente... la mia mente si spegne, e non esiste più niente, solo noi, i nostri respiri, i nostri gemiti, le urla...fino al piacere, che arriva, sconvolgente, intenso...

 

Dopo, rimango abbandonato su di lui, la testa sulla sua spalla, le sue mani che mi accarezzano, leggere. Sento un leggero tremito lungo la sua pelle, gli cingo le spalle con le mie braccia, ed insieme riprendiamo fiato. Mi scosto, per permetterlgi di uscire da me, poi torno su di lui. Rimaniamo così ancora per un po' cullati dal calore dei nostri corpi abbracciati, dopo qualche minuto mi rialzo, Hana mi incornicia il volto tra le mani, bacianodmi piano, un gesto molto dolce, quasi contrastante con tutta la passione che fino a pochi attimi fa ci divorava. Mi abbraccia forte, stringendomi per i fianchi e appoggiando la testa sulla mia pancia.

 

-  UFF! UFF! UFF!!! Non voglio andare via!- piagnucola,

 

- do'aho...tua madre...- gli ricordo, sperando che non entri nella sua fase "non ascolto più nulla"

 

- UFF!UFFFFFF!UFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!-  mi sa che ci è già entrato.

 

- do'aho smettila, e rivestiti!- mi sposto, sfilandomi l'accappatoio. Mi sa che mi toccherà darmi nuovamente una lavata!

 

Dopo un po' siamo sulla soglia della palestra. Mentre io sto chiudendo il mio do'aho mi chiede:

 

- Ora che farai Kitsune?-  mi guarda con espressione supplichevole, suo ennesimo tentativo per non tornare a casa.

 

- Devo andare al campetto...a giocare un one on one con Sendoh- , il do'aho si blocca improvvisamente.

 

- COSA??????????????????????? E me lo dici così?? Che hai un appuntamente con quel ...quel...quel....porcospino hentai???- io alzo un sopracciglio,

 

- appuntamento? Ti informo che ci devo giocare, non andare a una cena a lume di candela!- faccio notare tranquillamente.

 

- Non voglio che lo vedi quando non ci sono!-

 

- Non vuoi?- chiedo ironico, nessuno mi ha mai dato degli ordini, e sicuramente non succederà nemmeno adesso. Hana deve aver inteso la mia occhiataccia, perchè infila le mani in tasca nervoso, fumando nero, ma senza aggiungere altro.

 

- Mi ascoltassi per una volta...- borbotta poi, aggiungendo qualche insulto alle "stupide volpi".

 

Ci lasciamo all'incrocio, dopo mille raccomandazioni "anti- porcospino", e io mi avvio al campo. Quando arrivo Sendo è già al campetto a riscaldarsi.

 

- ehilà!- mi saluta, - sei solo oggi?Sakuragi non è con te?-

 

- No.- rispondo poggiando la giacca e togliendo dalla borsa il mio pallone. Iniziamo quasi subito a giocare. Sendoh sembra davvero in forma, mi da parecchio filo da torcere, tanto che quando decidiamo di finire, mi accorgo che il sole è già al tramonto, sono passate più di due ore, e tanto eravamo presi dal gioco che non ce ne siamo nemmeno accorti. Mentre rimetto la giacca penso al nostro one on one, e credo che Sendoh ha un ottimo stile di gioco, ma negli incontri uno contro uno non può competermi, vinco quasi sempre. Il mio gioco individuale è sempre migliore del suo. Ma d'altronde lo scorso anno, ai campionati nazionali mi sono ritrovato davanti Sawakita, e  credo di aver imparato molto in quell'occasione, compresa una delle cose che Sendoh stesso mi ha sempre predicato: il gioco di squadra. Sawakita era pressochè imbattibile da solo, ma guardando il tutto da un ottica di squadra alla fine ha rivelato di essere solo un punto debole per la sua formazione. E allora ho compreso...ho compreso cosa mi mancava per portare davvero la mia squadra alla vittoria!

Questa sera non ho vinto, e forse per questo mi ritrovo a rimuginare nervoso su cosa ho sbagliato. Ho perso per un solo canestro, ma anche fosse stato per mezzo, mi avrebbe comunque dato fastidio!! Sbuffo irritato mentre mi metto la sacca in spalla. Sendoh dietro di me ride e mi da una pacca leggera sulla spalla.

 

- Non prendertela!!- mi dice. Oh! Certo! Non me la prendo, ma in questo momento ti odio quel che basta! Accelero il passo.

 

- Beh, ci rivediamo, così ci giochiamo la rivincita!- mi dice sorridendo.

 

- Nh!- rispondo sempre più indisponente al dialogo.

 

Facciamo un po' di strada insieme. Vedo che mentre camminiamo traffica col cellulare, per poi riporlo in tasca ,

 

- scusa...mi rompono in ogni momento!!-, lo guardo interrogativo, e lui si affretta a spiegare,

 

- ragazze! Quelle fanatiche non mi mollano un attimo! Ne dovresti sapere qualcosa anche tu!- aggiunge ridendo, ed alludendo a quelle malate del mio fanclub, temo. Alzo le spalle con noncuranza.

 

- Ogni tanto esco con una di loro, infondo sono carine. Tu non lo fai mai?- mi chiede, ma io non rispondo, - Eddai! Rukawa, non mi dire che non ti interessa nessuna di loro?!? Ci sono ragazze che farebbero follie per uscire con te!-

 

- Non le conosco nemmeno...-

 

- Se non ci esci non potrai mai conscerle!- insiste lui, - prima o poi dovrai fartene una! Mica vorrai sposarti con una palla da basket!- ride, ma non trovo mica obbligatorio il dovermi trovare una donna, la mia vita privata è affar mio, e non devo dar atto a lui. Ma Sendo non sembra capirlo.

 

- Oh beh!, le ragazze sono divertenti, e poi fanno molte cose carine! Sono "creature interessanti"-

 

- Nh?-  non riesco ad intuire ove voglia andare a parare, - dico, sul piano sessuale- specifica lui, - te come sei messo?- io giro la testa verso di lui,

 

- ??- temo di non aver capito bene la domanda, ma capisco ben presto di non aver sentito male.

 

- Niente sesso? Non sarai vergine!- mi dice con estrema sorpresa. Torno a guardare di fronte a me.

 

- Non sono affari tuoi- puntualizzo abbastanza a disagio. Lui fraintende la mia risposta e scoppia a ridere.

 

- Ho visto bene, sei vergine HaHaHaHah!- non rispondo nemmeno alla sua provocazione, ho capito da tempo che Sendoh è abbastanza invadente, e rispondere adesso sarebbe come dare conferma alle sue affermazioni. E non devo dare certamente spiegazione a lui delle mia attività sessuale, sapesse....

 

-  eddai quanto sei timido!!- mi prende in giro. Non è timidezza, è riservatezza, ma credo che a lui questo termine sia sconosciuto!

 

- Se non ti piacciono le donne puoi sempre provare con gli uomini!- mi dice all'improvviso spiazzandomi. Mi fermo, girandomi a guardarlo.

 

- Credevo fossi etero...- dico senza scompormi, lui sorride, e riprendiamo a camminare.

 

- Lo sono, ma ho amici gay, e a volte mi capita di chiedermi cosa ci trovino in...in...hehehe ...beh un altro coso, ecco!- mi rendo conto che la situazione è imbarazzante, e che sono stato un idiota a dargli corda per una conversazione simile. Ma lui non fa caso a nulla, le mie reazioni non gli hanno dato spunto per farlo, quindi continua: - tu non sei curioso?-

 

- No- taglio corto.

 

- Sinceramente penso che tu debba abbandonare per un po un campo da basket Rukawa, non si vive solo di una palla arancione!!- , e io penso che sia un fortuna che siamo arrivati. Non avrei resitito qualche minuto in più con questa conversazione!!

 

- Allora ci vediamo domani per questa rivincita?-

 

- Nh!-

 

- Ok! A domani!-

 

- Nh- borbotto scendendo alla fermata. Mi ha riempito la testa di chiacchere, e non vedevo l'ora di andare via. Non ho mai amato la gente che parla troppo, forse perchè nella mia natura io parlo poco, davvero poco. A volte mi chiedo come è possibile che mi sia innamorato di un tipo come Hanamichi. Sorrido, alla prima volta che ammetto, anche se solo tra me e me stesso, di essere innamorato della mia testa rossa. Credo che fosse inevitabile, infondo mi ha cambiato molto quel do'aho. E' colpa sua se adesso la mia vita è così caotica, e mai scontata. E colpa sua se adesso rido, se sorrido, se penso a un futuro in cui non ci sia solo il basket. Non ha poi tanto torto Sendoh, al mondo non c'è solo il basket!

Entro in casa, lasciando la borsa all'entrata, e dirigendomi al bagno per fare una doccia. Rifletto sul fatto che, seppure le chiacchere di Sendoh mi abbiano infastidito, quella di Hana non lo hanno mai fatto. Anzi, se non sentissi la sua voce in sottofondo durante le mie giornate, credo mi sentirei a disagio, tutto mi sembrerebbe così...vuoto, incompleto!

Come adesso...

 

 

 

 

Finisco di sistemare i miei vestiti nell'armadio. Mia madre è ancora a letto con la febbre, e devo occuparmi io un po' di tutto a casa. Guardo l'orologio, è già tardi, e non ho nemmeno cenato. Chissà cosa sta facendo il mio volpacchiotto. Conoscendolo starà dormendo come un cucciolo in letargo! Mi vien da sorridere, e oggi mi sento anche più tranquillo, perchè infondo in un modo o nell'altro abbiamo trovato del tempo per stare insieme, anche se per pochissimo. Appena mia madre starà meglio ne approfitterò per stargli appiccicato il più possibile! Dobbiamo recuperare tutto il tempo perso!

 

- Hana...- un sussurro di mia madre attira la mia attenzione. Mi avvicino al letto.

 

- Tutto bene?- le chiedo, lei mie prende la mano e io mi siedo sul letto.

 

- La tua mamma è un bel guaio vero figliolo?- mi chiede sorridendo.

Io scuoto la testa.

 

- Tutto bene mamma!- le dico sorridendo, e poi controllandole la febbre, che pare stia scendendo, - tra qualche giorno ti rimetti in piedi più in forma di prima!-

 

- Sei un tesoro Hanachan- mi dice accarezzandomi la guancia. E io sono davvero felice di poter essere utile a mia madre ogni tanto. Da quando è morto mio padre lei si è sempre ammazzata di lavoro per mantenermi e darmi il meglio. A volte ho pensato davvero di smettere di studiare per aiutarla, ma lei non vuole. Dice che mio padre voleva il meglio per me, e che, non perchè lui non c'è più, i suoi desideri non debbano realizzarsi!

 

- La tua ragazza sarà molto arrabbiata..vero?- esordisce poi, e io arrossisco,

 

- Mamma, non ho una ragazza!- dico io tentando di negare.

 

- Hanachan, non mentirmi...sono tua madre...e ti conosco abbastanza per sapere che sei innamorato...- taccio, evidentemente sorpreso, infondo è vero che nessuno mi conosce più di lei, - ti prometto che appena sto meglio ti lascio un po' di tempo in più per stare con lei! Però pretendo che un giorno tu me la presenti!- dopo questa frase sorrido, sempre più in imbarazzo, ma anche sempre più a disagio, per il senso delle sue parole, e la consapevolezza che non potrà mai conoscere la mia ragazza. Perchè io non avrò mai una ragazza. Ma non riesco a dirglielo, la guardo, e la copro.

 

- Adesso dormi mamma, poi ci penseremo! - le dico alzandomi. Lei mi guarda cercando di capire, ma forse non ci riesce, non può.

 

 

Entro in cucina, quando sento la musichetta del mio cellulare, scocciato mi avvicino per vedere chi rompe a quest'ora, appena prendo l'arnese maledetto in mano noto che il nome "kitsune" sul display, e rispondo:

 

- Oi volpaccia, non dovesti essere in letargo a quest'ora?- dico ridendo,

 

- do'hao!-

 

- Cosa c'è volpaccia, non è da te chiamarmi a quest'ora...- noto guardando l'orologio e notando che sono le undici passate.

 

- Apri la porta!- non mi sembra di capire,

 

- Che dici?? Porta? Quale porta? - chiedo sempre più smarrito,

 

- do'aho quella di casa tua, aprimi!- COSA??? Ma cos'è questa storia??Chiudo il cellulare, e mi fiondo alla porta. Il mio cuore batte forte martellandomi nel petto come un tamburo!! Non ci credo, mi sembra di sognare, quando apro la porta e scorgo la figura di Kaede sulla soglia, stretto nel suo giubbotto, infreddolito. Ci guardiamo un attimo, credo che la sorpresa sia dipinta a caratteri cubitali sulla mia faccia. Gli faccio segno di entrare, e dopo andiamo in camera mia. Arrivati, Kaede non fa in tempo a chiudere la porta alle sue spalle, che io lo premo al muro, addossandomi a lui, e rubandogli un bacio che ci fa perdere coscenza di tutto, ma soprattutto ci fa perdere la testa!

 

- Perchè sei qui?- gli sussurro appena separo le mie labbra dalle sue.

 

- Passavo da qui...- risponde lui, come se fosse la cosa più normale del mondo spuntarmi a casa alle undici di notte!

 

- Volpaccia...sei un pessimo bugiardo!- gli dico mordendogli le labbra, per poi baciargli il viso, il collo, e facendolo gemere, e rabbrividire piano. Rimaniamo abbracciati per un tempo indefinito, poi ci stacchiamo e ci sediamo sul letto.

 

- Io dovrei cenare, tu l'hai già fatto?-

 

- No...-

 

- vuoi mangiare qualcosa con me?- lui annuisce, e io vado in cucina, tornando dopo un po con delle porzioni di pasta calda. Mangiamo seduti sul letto, vicini. Guardando la tv. Ed è bello starsene vicino, e condividere un po' di tempo. In questi giorni mi era mancato tanto.

 

- Allora volpe, come mai qui?- gli chiedo nuovamente, anche se credo di poterci arrivare da solo alla risposta del mio quesito.

 

- ...- lui al solito tace e mi fissa. Io gli sorrido, infondo Kaede...è fatto così. Lo abbraccio,

 

- grazie..- gli sussurro, e dopo mi alzo, andando a posare tutti i piatti in cucina. Quando torno passo in camera di mia madre, e vedo che dorme come un angioletto.

Torno in camera mia, e quando chiudo la porta, mi giro, notando Kaede steso sulle coperte del letto.  Si è addormentato. Ma non mi meraviglio, è tardi per lui, solitamente a quest'ora dorme da un pezzo. Mi spoglio, rimanendo in boxer, e poi piano mi avvicino al letto. Sono così felice che sia qui, con me. E sono felice che anche lui senta questo bisogno di stare vicini. Kaede può anche sembrare impassibile a tutto quello che gli sta intorno, ma io so che non è così, sono solo apparenze. Ingannevoli apparenze!!

Lo fisso un attimo, perdendomi in contemplazione del suo volto, delle sue ciglia lunghe e nere, la sua pelle bianca e morbida, e a volte credo che non sia umana la mia Kitsune, ma sia una creatura angelica, e meravigliosa, così tanto che a volte ho pausa che spieghi le sue ali, volando via da me! E so che, se succedesse, io diventerei pazzo...pazzo di dolore...e di amore! E temo tutto questo...

Ad un tratto lui apre gli occhi, molto velocemente, quasi da convincermi, che forse, non stava proprio dormendo. Mi tende la mano, e io mi sdraio con lui.

 

- Staremo scomodi entrambi nel mio letto...vuoi che stenda un futon?- gli chiedo accarezzandogli i capelli. Lui scuote la testa.

 

- Va bene così...- mi sussurra. E ci abbracciamo, accoccolandoci sotto le coperte, godendoci la presenza l'uno dell'altro. E capisco come sia bello tutto questo. Sono felice. Come non mai.

Kaede, tu sei l'unica cosa di cui ho bisogno per essere felice.

 

 

Ti stringo a me,e in silenzio,  lo stesso che tu ami tanto, ci addormentiamo, sereni. Ed è sempre stupendo riscoprire come sia dolce e confortante addormentarsi uno vicino all'altro, con la consapevolezza che il giorno dopo ci sveglieremo con questa meravigliosa sensazione di pace  intatta dentro di noi.

 

 

 

Owari.

 

 

 

 


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