A Mel, piccolo anticipo sulla fanfic per il tuo compleanno. Il vero regalo arriverà appena riuscirò a riscrivere ciò che il fuoco si è portato via…un bacio enorme.
A Scilla-chan e Tiziana, buon compleanno.
A Patrizia e Raffaella, per la bella giornata.
A tutte voi, felice San Valentino.
Allergia al cioccolato II
di Hymeko
Fra poco sarà San Valentino…di nuovo. Non è una cosa bella la festa degli innamorati, per uno allergico alla cioccolata.
Nella fattispecie, io. L’idolo così idolo che più idolo non si può.
Delle ragazze, da cui non sono minimamente attratto (tiè a tutte quelle che mi sbavano dietro!).
Ma anche di un ragazzo, che sbava per me. E per cui io mi disidrato, e lui lo sa. E io lo so.
Che sto impazzendo, letteralmente.
(come me dopo che m’è andata arrosto la scheda madre T_________T; n.d.Hymeko)
Non solo per lui, a causa sua.
No, perché dato che sono scemo, mi sono messo in testa di fargli un dolce al cioccolato. Sapendo benissimo che sono allergico!!!
Sorrido, sotto la mascherina da chirurgo…questa è la forza dell’amore! O sono gli effluvi del cibo degli dei che riescono a penetrare? No, perché mi sembra di star sbarellando un po’ troppo. Soprattutto dato che io sono l’iceber umano.
Scuoto la testa, versando nella ciotola la busta di mousse pronta. Le istruzioni sulla scatola sembrano semplici…aggiungerci mezzo litro di latte, montare col frull…o come monterei io Hanamichi…cioè, usare il frullatore, versare in coppette e mettere in frigo un paio d’ore.
Ok, no problem.
Canticchiando la canzoncina preferita dal mio amore, aggiungo alla polverina il latte freddo, facendo ben attenzione che solo il minimo pulviscolo salga…non voglio intossicarmi! Già sono abbastanza fuori così…e non voglio tornare in quell’ospedale, una lavanda gastrica nell’ultimo anno m’è bastata e avanzata.
Bene, il latte c’è tutto…immergo le fruste e avvio, prima piano (non si sa mai…) poi più velocemente…non è difficile, è lo stesso metodo che uso io col mio rossino! Prima entro piano, e poi, quando lo sento iniziare a godere…allora sì che ci do dentro di brutto!
E intanto la mousse si gonfia, come il mio sesso se non la smetto di pensare al sederino stretto di Hana…cielo meglio che mi morda le labbra, e la smetta di sognarmi mentre mi masturbo con la mousse…no Kaede non ci pensare, lui non sarebbe contento di passare altre notti in ospedale, molto meglio nel vostro letto, e tu dentro di lui…hhhnnn ho così voglia…
Gocce di latte e cioccolato schizzano per aria, arrivano sui miei avambracci…panico!!! L’allergia!!!
No…meno male che ho addosso i guanti fino al gomito! Sospiro di sollievo…anche per stavolta sono salvo! Se no chi lo sentiva più il mio folle rossino?
Sbircio il mio riflesso nel vetro della finestra…capelli scurissimi, come la notte fuori…occhi blu come il cielo illuminato dalla luna…mascherina verde molto Carter prima maniera…guanti lunghi da mattatoio…o da sexy shop? Hn…è un’idea.
Guardo la sottile pellicola trasparente che avvolge i miei arti…li devo proporre a Hana. Tanto, maniaco com’è…fatto! Finito! La mousse è pronta!
Insomma, non mi sembrava bello non fargli neppure un regalo al cioccolato, almeno oggi, dopo che lui per un anno intero ha limitato al minimo la dolce follia del cacao, ben sapendo che la mia vita dipende da essa. E mi vien male al cuore, al pensiero di quante volte è corso a lavarsi i denti, dopo che ne aveva mangiato un pezzetto, solo per poter baciare questa volpaccia maliarda, che era rientrata prima. La sua bocca sapeva così di pulito, di menta, ma aveva perso il suo vero sapore…quello di Hanamichi.
Lo amo…e per questo gli regalo questo dolce.
Anche se è squallidamente anonimo. Insomma, una coppetta di mousse in scatola, comprata al supermercato, esprime amore quanto la faccia del Gorilla.
Hn, qua ci vuole un’idea degna del ragazzo del Tensai.
Dai Ru, spremiti quella testolina furba da volpe, e trova una cosa qualsiasi, e in fretta anche!
………
Meglio che mi faccia una bella ricerca in rete, mentre la mousse si solidifica. Ma poi riuscirò ad usarla? Boh.
"Eccola qua!"
esulto, dopo un po’…ho avuto un’idea geniale!!! Adesso la stampo, e poi…aaarrrgghhhh!!! Mancano quelle!!! E anche quell’altra!!! Presto presto presto, devo correre a comprarle!!! Hana amore torna un po’ in ritardo, per favoreeeeeee!!!!!
Col fiatone, torna a casa, la nostra casa, il nido che condividiamo…meno male che è ancora vuoto. Fffiiiùùù…non c’è ancora!!! Ma è tardi devo muovermi!!!
Allora Kaede, ragiona con quel poco di calma che ti rimane. Prima ritaglia la sagoma, poi mettila sulla forma di pan di Spagna, e taglia anche quello.
Ok, con calma, ne ho trovato solo uno, non lo posso rovinare…la cooooda, non staccarti, che se no la mia scimmietta mi prende a testate e non me lo dà, stasera…hn, così…perfetto! La mia scimmia rossa di pan di Spagna! È carina quasi quanto lui. Gggeeeeee!!!!
Il cioccolato mi fa davvero male…per fortuna nessuno può leggere i miei pensieri!
Ah, meglio se vada avanti, il tempo fugge e io non ho ancora finito!!!
Riempio la tasca da pasticcere con la mousse…che voglia di leccarmi le dita che ho!!! Io amavo il cioccolato, poi un giorno uno stregone cattivo, invidioso della mia bellezza, e del mio ragazzo…non è andata proprio così, ma mi diverte questa cosa. Comunque è meglio che mi rimetta la mascherina, così almeno, se cederò, ci sarà un’ultima barriera fra me e l’amato perduto.
Alzo le spalle…in fondo, adesso ho Hanamichi…con cui mi diverto decisamente di più!
Ok, la tasca è piena…e io mi sbizzarrisco!!! Quant’è divertente disegnare il suo pelo!!! Riccioli riccioli riccioli!!! Quasi quasi gli faccio anche due bei testicoli…e un pene bello grosso! Che bontà quando glielo lecco…sono proprio un volpino arrapato!
Ma che volete, lo sanno tutti che il cioccolato è un afrodisiaco…anche se io certo non ne ho bisogno!
Però, invece dei testicoli, potrei rappresentarlo di schiena, usando della panna colorata di rosa per il suo sedere, come quelle scimmie (macachi? Bertucce? Babbuine? No, quella è la Akagi) che hanno il fondoschiena tutto pelato e bello rosso, quanto mi piacciono…ma non è che così pensa che di lui mi interessa solo quello? No, perché la mia scimmietta ogni tanto ama dare i numeri.
Meglio di no, e rappresentare un semplice primate, che magari gioca con una banana…ecco, ci sono ricascato. Perché quando penso a lui mi viene in mente solo sesso? Solo perché è l’azione più bella che possa esistere al mondo, farlo con lui?
Possibile, però…sono un po’ noioso. Vorrà dire che renderò questa notte più divertente!
Lo strato di mousse è pronto…non è esattamente un capolavoro ma va bene lo stesso, tanto adesso lo copro…prendo le ciliegie candite e le taglio a metà, e le appoggio sopra. Ecco, la mia rossoscimmia ha il pelo del colore giusto! Quant’è carina…e se è buona la metà, Hanamichi mi ringrazierà per sempre!
Vediamo, che posso aggiungerci…dovrei avere del caramello in tubetto, da qualche parte…hn, se non mi tiro addosso lo scaffale magari è meglio. Hn, eccolo qua…spero sia ancora buono. Lo assaggio? Non sono allergico pure a questo, vero? No, non mi pare…alzo le spalle, al massimo chiamo l’119. Vai con l’assaggio!
Hn, buono. Ok, lo uso. Due occhietti vispi…il rosso brillante delle ciliegie attenua lo scuro del caramello, sembrano davvero i suoi occhi, soprattutto quando si scuriscono, per la mia presenza nel fondo di lui…gode, e io lo vedo. Sì, è così…luminoso.
Già che ci sono, gli faccio anche un paio di baffi…eh eh, l’altra volta glieli ho disegnati mentre dormiva, col mascara lasciato da sua sorella…era tanto che non mi prendeva a testate, ci voleva un po’ di sana baruffa…risveglia gli appetiti sessuali, anche se non è che ce ne sia un gran bisogno.
Glieli aggiungo i capezzoli? Dai…cavoli, non credevo fosse tanto divertente! Se l’avessi saputo, l’avrei fatto più spesso! Aspetta, vediamo se non li ha finiti…Hanamichi è un gran goloso, e da quando ha smesso col cioccolato, per amor mio, mi lascia in giro per casa un sacco di cosucce graziose e soprattutto dolci…come queste perline di zucchero argentate! Perfette da mettere sui capezzoli!
Eh eh eh…è magnifica! Certo, potrei tornare alla mia idea originale, e disegnare col resto dei confettini un bel pene svettante e i testicoli. E magari anche aggiungere un grosso fallo che lo penetra, fatto coi ritagli del pan di Spagna…ma forse scadrei nel volgare. No, meglio di no, la mia opera va bene così.
Adesso la incarto e la infiocchetto, e la metto nel frigo…spero solo che Hana abbia voglia di fare sesso stasera, perché tutti questi pensieri mi hanno messo addosso una di quelle voglieeee…quasi quasi vado di sopra e mi diverto un po’ da solo…
No Kaede resisti, è meglio fatto in due, soprattutto quando l’altro è Hanamichi…basta che si muova perché è in ritardo dove cavolo è andato quell’idiota i suoi amici sono fuori città io è da tutto il pomeriggio che sono qua che spignatto per lui dove si è cacciato lo voglio qua subito!!!!!
Slam…no, non Dunk…era la porta che si chiudeva, e quell’imprecazione al vento che l’ha fatta sbattere, io la conosco quella voce celestiale…era anche ora che tornasse, cazzo!
"Kaede?"
Sospiro…mi cerca…
"Hn"
mugugno, giusto per ricordare al mondo chi io sia.
"Ah, in cucina, volpe golosa…"
Vedo la sua ombra avvicinarsi all’ingresso, la sua alta figura che compare nel vano della porta…i capelli mossi dalla corsa accompagnano il rossore sul suo viso, l’eccitazione di raggiungermi, di tornare qui fra le mie braccia, da me…noi siamo una cosa sola, io mi alzo e lo raggiungo, cingo la sua vita con le mie braccia e mi approprio della sua bocca, mentre le sue mani s’aggrappano al mio collo.
"Bentornato amore"
bisbiglio, controllando le vertigini da cioccolato e da Hanamichi.
"Kaede…scusa il ritardo"
Sento i suoi capelli sfregarsi contro la base del mio collo, la sua voce è così bassa che a malapena giunge a me…le sue scuse, mi implora di perdonarlo per il ritardo.
Sa quanto fossi impaziente, anche lui lo era…lo siamo sempre, in sincronia, quando non stiamo assieme. È il nostro destino, la nostra vita, la nostra esistenza, l’unica ragione che ci spinge ad alzarci, la mattina…vedere negli occhi dell’altro il sorriso del sole.
"Hn"
Non sono arrabbiato, ero solo ansioso di questo, del suo corpo affondato nelle mie braccia. Mi mancava, lo ammetto…così morbido e sodo, nello stesso tempo. Meraviglioso, da baciare e laccare, da far mio ogni giorno.
"N-Non sei arrabbiato? In fondo…"
So a che sta pensando…che essendo San Valentino, avrebbe dovuto esser qui all’ora giusta, per stare assieme il più possibile. Ma non importa, va bene anche così…mi ha dato il tempo di finire il dolce!
"Non preoccuparti…avevo bisogno di un altro po’ di tempo"
gli confesso, accennando al frigo…adoro i suoi occhi che si illuminano, appena capisce che c’è una sorpresa per lui.
"Cos’hai preparato?"
saltella, spostando lo sguardo dal frigo a me…com’è giusto che sia, io sono molto più bello di quel parallelepipedo freddo! Cioè, ogni tanto sarò anche un po’ frigido, ma almeno non sono un parallelepipedo!
"Non te lo dico"
Faccio il bastardo, e lo trattengo con un bacio…eh eh eh, la mio povera scimmietta curiosa, divisa fra la mia bocca e la tentazione di correre ad aprire il frigo…
"Aee"
"Hn?"
mugugno, senza staccare la bocca dalla sua…
"Aede???"
Mi sa che mi sta chiamando…sbircio, ed infatti eccoli lì i suoi occhi, che mi fissano lucenti d’amore, ma anche un po’ infastiditi da questo bacio, che gli impedisce di correre via.
Ok tesoro, ti libero!
"Era anche ora!"
sbotta lui, fa il divertito e l’arrabbiato. Che ingrato! E io che gli avevo fatto assaggiare la sublime delizia che sono le mie labbra.
E, noto con disappunto…non ha in mano nulla per me! Ma scherziamo? Con tutta la fatica che ho fatto a fargli la scimmietta al cioccolato (rischiando la pelliccia, fra l’altro!), lui non mi regala niente? Non è giusto! Vendetta tremenda vendetta…me lo scoperò senza fargli i giochini che tanto adora!
"Kaede…che c’è qui dentro?"
gongola lui, senza notare le mie occhiate di fuoco.
"Cianuro"
rispondo io serafico, quasi sorridendo…Hanamichi alza lo sguardo su di me e mi sorride, sa bene che non lo farei mai. Anche se la tentazione è forte. E smettila di sorridermi che se no mi sciolgo!!!
"Lo so a che stai pensando, volpastra indispettita. Al regalo per San Valentino che non ti ho ancora dato"
Hn. Però…quando vuole non è un idiota! Allora perché non arriva al concetto che deve darmelo subito me lo merito???!!!
"Eccolo qua!"
Era anche ora…però è stato bello il gesto teatrale con cui ha tirato fuori, dal cappotto che ancora indossa, un piccolo fagottino avvolto in carta dorata. Il fiocco blu è originale, e s’intona coi miei occhi…sì, direi che lo posso perdonare.
Decisamente, non riesco a rimanere arrabbiato con lui.
Lo prendo…è duro, chissà cosa c’è dentro…
"Li apriamo assieme?"
"Hn"
Era un sì, anche se ammetto che, per me, queste cose sono un po’ sciocche…infantili, anzi. Non siamo più bambini, la simultaneità in certe occasioni mi dà un po’ fastidio.
Ma, per lui, sono disposto a sopportare questo e altro.
Il nastro cede facilmente, e io mi trovo davanti…una volpetta fatta tutta di zucchero! Non sarà il massimo dell’originalità, ma quant’è carinaaaa!!!
Ehm…meglio che mi ricomponga, dare ancora la colpa al cioccolato sarebbe eccessivo.
Chissà quanto ha girato per poterla fare…di solito questi dolci hanno dentro una struttura in cioccolato…avrà dovuto farla fare apposta. È dolcissimo…tutto questo per non farmi sentire escluso dalla festa, a cui non posso più partecipare. Lo adoro.
Ma…non è felice? Che ha questo scemo? Perché guarda il mio regalo come fosse dinamite accesa?
"Non ti piace?"
Un brivido freddo mi scorre lungo la schiena, mentre appoggio la volpe di zucchero sul tavolo, e mi avvicino a lui.
Hanamichi scuote la testa, le ciocche rosse gli carezzano la fronte:
"Kaede è bellissima, però…c’è il cioccolato"
"Hn, lo so. L’ho fatta io!"
Ci mancherebbe che non mi fossi accorto!
"Cosa?!"
"Non urlare!!!"
Con quel grido m’ha forato i timpani…perché è così sconvolto? Non capisco…mi guarda come dovessi stramazzare sul momento. Hana calma, se continui a ansimare così ti sbatto sul tavolo!
"Stai tranquillo chiamo subito l’ambulanza!!!"
Hn? L’ambulanza?
"Hana…perché?"
Che ha il mio ragazzo? Sono io quello cui il cacao fa male, mica lui!
"Come perché!"
mi urla, mentre cerca di non far volare per terra il cellulare. Noto, dal lieve rossore sulle sue guance, che è in leggero stato d’agitazione…
"Sei entrato in contatto col cioccolato! Chissà come stai soffrendo! Hai bisogno di una lavanda gastrica!!!"
Sia mai! Non di nuovo!
"Hana non l’ho assaggiato, tranquillo sono a posto!"
Prima di trovarci qua i paramedici, a rovinarci l’incontro rovente che ho in progetto, meglio fermarlo…non siamo uno spettacolino porno!
"D-Davvero?"
Così preoccupato, per me…il cuore mi si scioglie, mentre la voglia di baciarlo si impossessa del mio essere. E lo faccio…chiudo le sue labbra con le mie, impedendogli di protestare.
"Sì…avevo su i guanti…li vuoi vedere?"
Lui annuisce, e io li recupero…i suoi occhi s’allargano, quando notano anche la mascherina.
"Kaede…oggi è San Valentino, non la giornata delle maschere"
mi ricorda, stuzzicandomi.
"Idiota"
sbuffo, ma mi sento meglio. Non teme più per la mia salute, s’è rilassato, e la sua pelle sta lentamente tornando al suo bel bronzo solito. Meno male, avevo paura di dover passare anche questo giorno degli innamorati in ospedale, anche se a ruoli invertiti!
"Stupido volpino come facevo a saperlo che t’eri protetto?"
"Hn"
Lo zittisco ancora con un bacio, e torno al tavolo, dalla mia volpetta.
"Un po’ mi spiace mangiarla…"
…è davvero carina.
"Attenta volpe, o ti accuseranno di autocannibalismo"
"Idiota!"
Che scemo…il mio ragazzo è uno scemo. E io ne sono pazzamente innamorato. Chi è più scemo? Non importa. Stacco con un morso la testa della volpetta di zucchero, in fondo un po’ la temo. Il mio ragazzo potrebbe prendere più a cuore lei di me, dato che è dolce e indifesa, letteralmente.
"Che furia!"
lo sento esclamare, mentre mando giù…ecco, lo sapevo io! Meglio che mi sbrighi a finirla!
"Mangia il tuo"
lo ammonisco, impaziente. Voglio sapere se m’è venuto buono, o meraviglioso.
Che domande…la seconda che ho detto.
I suoi occhi tornano alla scimmietta di cioccolato…posso immaginare le piccole ciliegie che si riflettono nei suoi occhi.
"No"
Hn?!
"Hn?"
ripeto, senza tenermelo solo per me.
"Non posso, Kaede"
Eh?! Sta male? Da quando rifiuta il cioccolato? Meglio chiamare quell’ambulanza…ma non per me!!!
"Perché no?"
Lo voglio sapere…mi fa male che lui rifiuti il mio regalo. Sento il mio cuore trapassato da un ago freddo, senza amore.
"Perché altrimenti non potrei baciarti, per chissà quanto tempo"
Hn. L’ago s’è sciolto. E una lacrima rischia di scivolarmi via.
Non posso piangere, non devo farlo. O lui si preoccuperebbe per me.
Scuoto la testa, passandomi una mano fra i densi capelli neri, e lo guardo:
"Hana…sapevo bene a cosa andavo incontro, quanto te l’ho preparata. Però…vorrei che tu la mangiassi comunque"
La guarda…e scuote la testa. Che ragazzo cocciuto!
"Hana…"
tento di convincerlo, suadente volpe cui non piace sentirsi dire di no.
"No Ru…non mi importa se posso mangiarlo, oggi è San Valentino e io voglio baciarti. È la nostra festa, sarebbe ingiusto non celebrarla"
Mi avvicino a lui, mordendo un pezzo della volpe e posandogliela sulle labbra:
"Oggi è un giorno speciale. E vorrei che lo fosse sul serio: baciarci possiamo farlo tutti i giorni, ma tu e il cioccolato…il vostro rapporto si è dovuto spezzare, a causa mia. Ma la malattia è, appunto, solo mia: festeggia anche per me"
Adorabile, assolutamente cucciolo, quando inarca così un sopracciglio.
"Stai bene? Hai parlato così tanto…"
"Hn…"
Per impedirgli che parli lui, affido un altro frammento di volpe alla sua bocca.
"…San Valentino è speciale perché si compiono cose che negli altri giorni non si fanno. Noi possiamo fare l’amore anche senza baciarci, per una volta. Sarà una novità"
"Una brutta novità"
sottolinea il mio triste ragazzo, strofinando il viso contro la mia spalla.
"Hn, mi offendi. Pensi che non sappia farti impazzire anche senza usare la bocca?"
"…è una sfida?"
L’ho in pugno.
"Sì…e io le vinco sempre. Mangiala, che poi andiamo di sopra"
"O-Ok"
L’ho convinto…sono un vero genio!
"Vieni qui"
Mi siedo, e lo attiro sulle mie ginocchia…voglio tenerlo in braccio, mentre degusta il mio dolce.
Ci avrò messo lo zucchero o il sale? Ho un improvviso vuoto di memoria.
Ma, a vedere la sua espressione deliziata, lo zucchero. Altrimenti avrei già un bernoccolo stampato in fronte.
"Kaede…è eccezionale"
Hn. Modestamente…
"Assolutamente divina!"
I bocconi di dolce scappano giù per la sua gola, nel profondo di lui…in un certo senso, mi precedono. Ma ciò che faremo noi sarà di sicuro più piacevole, anche se credo che la mia scimmietta stia andando in estasi. Chissà se è davvero così buono, o è solo per andare di sopra il prima possibile?
"Cosa guardi, volpastra?"
Chi vuoi che stia guardando, idiota?
"Te"
biascico, accarezzandogli con devozione un bicipite, con le labbra. Il muscolo si estende sodo sotto il maglione…la mia mente non può che immaginarlo nudo, che si contrae nello sforzo di tenermi ancorato in sé.
"Sai che è proprio buona, volpino? Mi sa che hai sbagliato a farla"
commenta soddisfatto, ammiccando agli ultimi bocconi di dolce, che in pochi attimi sono nel fondo del suo stomaco.
"Hn…noto. Ma sai, sono un genio"
lo prendo in giro…è troppo divertente ammirare le sue iridi accendersi di rabbia mista a complicità. È così vivo, così ardente, così vitale…così bello, ma soprattutto così mio.
E ora, ho voglia di ricordarlo a entrambi. Che lui mi appartiene, e mi apparterrà in eterno. Lo voglio.
"Andiamo di sopra"
biascico rocamente, sollevandolo fra le mie braccia.
"Wow volpino, sei forte!"
"E tu pesi…troppa torta?"
Non sto scherzando…pesa sul serio!
Il mio ragazzo permaloso non l’ha presa bene…se lo conosco bene, quello è uno sguardo che ulula vendetta.
"Ah sì?"
"Sì…ma non preoccuparti, ora ci penserò io a farti fare tanto esercizio fisico"
Sul suo viso si dipinge un ghigno sempre più preoccupante…forse dovrei impensierirmi un po’, ma non ci riesco. Questa volpe convincente è sempre riuscita ad ammansire la sua scimmietta…ce la farò anche stavolta.
"E io che pensavo di rivolgermi al Gorilla"
borbotta irritato…e no, non ci casco, questo trucco è vecchio quanto il basket!
"Se vuoi lo chiamiaaa---mo"
Sono senza fiato…Hana pesa, e non sta facendo nulla per facilitarmi l’impresa…mi rendo conto che queste maledette scale sono dannatamente strette!!! E io, bravo scemo innamorato, mi sto impegnando per prendere tutti gli spigoli al suo posto. Sono alla frutta. O in Paradiso…la differenza è poca.
"Gn. Verrebbe anche Harukina cara"
Non ci riusciraiiii…non mi farai impazzire di gelosiaaaa…non adesso che sto per scopartiiii…
"Non sei c-contento?"
"No"
borbotta, nascondendosi contro il mio collo…
"Sbava troppo"
conclude, accoccolandosi meglio…le mie forze sono al limite, e spero solo di arrivare fino in camera, se no lo mollo qua, di colpo. Insomma, dovrò pure tenermi un po’ d’energia per l’amplesso! È un ruolo faticoso il mio!
"Hn"
Finalmente la camera!!!
"Ok, io scendo qui"
E, davanti allo shoji della mia stanza, Hanamichi salta giù dalle mie braccia, lo apre ed entra fischiettando tranquillamente.
Sto per svenire…e lui che fa? Si gira con tutta la disinvoltura di questo mondo, e si lecca le labbra:
"Allora, Kaede, non vieni a farmi fare ginnastica?"
Maledetto!!! Meriteresti che ti facessi andare in bianco per una settimana!!!
"Hn"
entro, chiudo lo shoji e lo sbatto sul tatami. E gli sono sopra, gli strappo di dosso il maglione. Non ha nulla sotto, solo pelle abbronzata e leggermente punteggiata da lievi brividi.
Cute che divoro con la mia bocca, i miei denti lasciano i loro segni rossi attorno ai capezzoli, la lingua passa lenta sulle clavicole, le mie labbra costellano la sua gola di succhiotti.
"Adesso che fai?"
Lo sfido, lo voglio vedere reagire, voglio la sua lotta, il sudore e la ferocia dello scontro, voglio sentirlo ritrarsi e respingermi, per poi vederlo arrendersi e lasciarsi fiaccare dal mio sesso che lo possiede.
Lo voglio senza più forze, gli occhi lucidi per le lacrime di piacere, e leggermente semiaperti, come le labbra. Sono belle le sue labbra rosse e un po’ secche, che succhiano l’aria dalla stanza, aria che ha in sé i nostri odori miscelati.
"Questo"
Con un colpo di reni inverte le nostre posizioni…me lo aspettavo, ma gliel’ho lasciato fare. Così è più divertente.
Ma poi, compie qualcosa di imprevisto. Si alza, alto su di me, e lentamente si toglie i pantaloni. Senza mosse erotiche, senza danzare provocatoriamente accanto al mio corpo.
Se li toglie e basta, gettandoli sul futon. E gli slip accanto a loro.
Ora è nudo nella luce scura del tardo tramonto, nudo ed eccitato.
"Alzati"
mi ordina, e io mi tiro in piedi…cosa vuoi fare, mia dolce scimmietta?
Perché quella luce preoccupata, nelle tue iridi di cioccolato? Sono loro la mia fonte di dolcezza, da quanto sto con te; è lì che mi abbevero quando ho bisogno qualcosa di caldo e avvolgente.
"Non avresti dovuto baciarmi così"
"Hn’"
Non capisco, e lo vedo preoccupato, e sempre più rabbuiato…che errore ho commesso?
"Non hai capito, vero?"
Nei suoi occhi scorgo tenera apprensione…eppure mi sembrava tutto meravigliosamente sexy.
"No…spiegati meglio, perché non capisco"
Sono io quello di poche parole qui!!!
Hanamichi scuote la testa, e mi abbraccia. Si appoggia a me e mi butta le braccia al collo…sento il suo corpo nudo attraverso i vestiti, è maledettamente provocante…il mio sesso si tende nella prigione dei pantaloni, spero solo che lui lo senta…ecco, bravo, te ne sei accorto, sei davvero un genio. Oh sì, abbassami la zip, e anche i boxer…mmmhhh…bravo massaggialo così…stringilo, perfetto…cielo quanto mi piace la sua mano!!!
"Ancora un po’ e mi avresti baciato sulla bocca"
Hn?
"E-E c-che male ci s-areb-be stat-o?"
"Stupido volpino ti dovrei prendere a testate! Ho ancora in bocca tracce di cioccolato…non voglio di nuovo vederti in ospedale!"
Hn. Ho capito. Era preoccupato per me.
"Sei sempre così premuroso…"
bisbiglio, posandogli le labbra su una tempia…non ritrarti, almeno questo lo posso fare.
"…è che ti amo"
mi confessa questa piccola meravigliosa vita che si affida a me, ogni volta che ci uniamo….
"Anch’io ti amo"
gli giuro, inginocchiandomi davanti a lui, prendendogli la mano e baciandone il dorso.
"RRRuuu!!!"
Imbarazzato si libera da me, correndo indietro finché il muro non lo ferma…io sono stanco di aspettare, però. Questa sua ansia ha scatenato in me un sentimento nuovo: il desiderio di fargli sapere che sto bene. Che sono in piena forma, che il cacao non mi ha nemmeno sfiorato, che non tornerò in ospedale.
E il modo migliore per rassicurarlo è farlo godere, cancellare la sua anima nel piacere.
"Oggi ti farò impazzire"
gli prometto.
Mi spoglio del tutto, calcio via i vestiti e vado da lui.
Lo prendo per la vita e lo faccio voltare.
"Adesso ti preparo"
sussurro al suo orecchio prima di morderlo, infilando contemporaneamente due dita in lui.
Hanamichi sussulta e si contrae, lo sento rumoreggiare, il suo corpo stesso geme, contraendosi attorno alle mie dita che si muovono.
Gocciola, il liquido dell’interno del suo intestino lubrifica le mie dita, mentre lo preparo alla mia invasione, che non sarà dolce. Ho troppa voglia di lui, per aspettare.
"Sei pronto?"
Gli lecco via una piccola goccia di sudore, che birichina correva sulla sua pelle…i miei capezzoli sono seviziati dalle sue scapole, che li premono e li stuzzicano, vi si strofinano sopra, è così eccitante, non ce la faccio più, se lo prendo ancora solo con le dita esplodo senza neanche averlo fottuto.
"Sì…vieni"
Tolgo le dita, più delicatamente di quanto in realtà vorrei, e sposto le mani sui suoi fianchi, per tenerlo fermo mentre lo penetrerò.
Chiudo gli occhi, inarco la schiena e spingo.
La mia punta sbatte contro un muro di solida carne contratta. Un brivido mi attraversa, misto di piacere rotondo e di delusione:
"Ma che…"
Hanamichi ridacchia, e io guardo giù: ha stretto i glutei, questo bastardo. Ha serrato le chiappe, per non farmi entrare!
"Ma Hana!"
Non so se essere offeso, irritato o spazientito. So solo che il mio cazzo è bello dritto e duro, che il suo sedere è a pochi centimetri, ed è sigillato!!!
"Questa è la mia vendetta! Ah, che soddisfazione!"
Hn?
"E per cosa, se posso?"
Dai rilassati un po’ che te lo mando su diretto!
"Che domande…"
mi risponde lui, con un sorriso angelico, degno del miglior demone…
"…per avermi detto che peso!"
O cielo adesso inizia a comportarsi come una donna!
"Hana!!!"
Che faccio? Se lo riempio di complimenti, rischia di afflosciarmisi prima che abbia finito. Ma se non lo faccio, mi sa che non me lo darà per un bel pezzo! Uffa lo voglio scopare!!!
E che ha adesso da sogghignare?
"Ti stai divertendo?"
Tento di fare il minaccioso, ma è un fiasco, e purtroppo lo so bene. È lui ad avere un vantaggio enorme, lo sa fin troppo bene che non lo prenderei mai senza il suo permesso. Che faccio? Akira, protettore degli hentai, dammi un’idea!!!
Mi passo la lingua sulle labbra…però, grazie Sendo! Certo che hai risposto in fretta alla mia implorazione!
"Fra un attimo sì"
Mi inginocchio, il mio viso è all’altezza del suo culo che si contrae ancora più forte, per la fifa stavolta, mi sa. Eh eh eh…hai idea di quello che ti farò, scimmietta selvaggia? Se la risposta è no…ti suggerisco io.
Allungo la lingua, e la passo nel solco fra le natiche strette.
"Aaahhhhh!!!"
Hanamichi s’inarca, e i suoi glutei si rilassano subito…io allungo di nuovo la lingua e affondo il viso contro di lui, seviziando il suo ano con la punta del mio muscolo viscido.
Trema, si scuote con forza, lo sento aggrapparsi al muro, probabilmente mi sta rigando la parete con le unghie, ma non mi importa…la sua apertura cede alla mia pressione, penetro un po’ con la lingua e lo faccio godere, senza cedere alle sue richieste di spingermi su fino in cima.
"K-Kaede ti prego!!!"
Afferro il suo sesso con una mano, lo tengo saldamente fra le dita, senza muovermi…mi rialzo e inizio a pompare, e mentre lo massaggio lo penetro con un colpo violento.
"Sssììì!!!"
La sua schiena s’inarca, la testa si preme contro la mia spalla, e il seme che schizza fuori dal suo corpo insozza il muro…è venuto in un colpo solo, è bastato che glielo mandassi su per fargli raggiungere l’orgasmo. Troppo eccitato per soffrire, l’ho portato direttamente all’estasi.
Mi compiaccio di me stesso…nonostante il calore stretto che mi avvolge, non ho perso del tutto la ragione, e sono ancora in grado di riportarlo al piacere, di renderlo ancora più intenso.
Mi muovo dentro e fuori, esco e rientro, sento i suoi gemiti accarezzarmi l’orecchio…stringo e lascio andare, il suo sesso nella mia mano è morbida creta che io modello, decido di creare un nuovo sesso eccitato. L’altra mano si sposta sui capezzoli, uno per volta, li pizzico e seguo il contorno con i polpastrelli. Sono contratti anche loro, piccole asperità che sfidano il cielo, invitandomi a seviziarle.
"Ti amo"
Non so se l’ho gridato, se l’ho sussurrato o lo sto piangendo. Però l’ho detto, e ho sentito l’uguale risposta da parte di Hanamichi.
Posso lasciarmi andare, finalmente. Posso annullarmi anch’io nel piacere, che presto ci unirà nella bruciante luce dell’orgasmo. È tutto caldo, tutto duro. Sia io che lui…stiamo godendo assieme, nello stesso modo travolgente.
Io entro, e lui mi accompagna nei miei movimenti, pronto ad accogliermi e stringermi di nuovo in sé. È una guerra, un ondeggiamento sfrenato che ha sempre posseduto un ritmo perfetto, in quanto inciso sotto la nostra pelle, in ogni cellula del nostro corpo. Sappiamo sempre cosa fare, semplicemente perché è giusto così.
Il corpo di Hanamichi si apre per me, raggiungo finalmente l’abisso più profondo, dove devo arrestarmi…esco in fretta e con violenza rientro di nuovo, scaraventandomi di nuovo lì. Il mio ragazzo si inarca contraendosi, e viene nella mai mano, un nuovo orgasmo potente lo sconvolge.
Io sono subito accanto a lui, nella perdizione più sfrenata. Il mio grido roco si squaglia nella mia stanza, riempiendola di echi colmi di gioia.
Senza nemmeno accorgermene, scivoliamo a terra, io dentro di lui. Siamo ancora uniti…come lo saremo sempre in fondo. Vorrei una coperta, per poterlo avvolgere stretto, e coccolarlo fra le mie braccia. I nostri toraci si alzano e abbassano seguendo un uguale ritmo frenetico, ci vorrà del tempo perché si stabilizzino. E io desidero essere su una dorata spiaggia deserta, nel sole caldo ma non cattivo del pomeriggio inoltrato, ad assaporare il sapore delle onde e il profumo del vento.
Mi accontento di baciargli le guance, mentre scivolo fuori da lui, distraendolo. Lo so che mi vorrebbe sempre per sé, ma questa è un’utopia che vorrei davvero poter realizzare.
"Ti amo"
mormora, mentre lo sollevo di nuovo e lo porto a letto.
"Anch’io"
Calcio via i vestiti, e lo stendo sul futon, accoccolandomi accanto a lui. È ancora presto per dormire, le sue palpebre sono abbassate ma non chiuse…sta riprendendo fiato. Per unirsi di nuovo a me, per celebrare ancora il nostro amore, oggi.
"Buon anniversario"
gli auguro, baciandogli la punta del naso.
"Già…è oggi"
sorride, perdendo lo sguardo oltre la finestra, fra le stelle. Quegli stessi astri del nostro vicino passato, che erano nella stessa posizione, ad assistere alla nostra nascita come coppia.
"Hn…ne vedremo ancora molti"
prometto, leccandogli le spalle…adoro la rotondità dei suoi arti, mi dà una sensazione di totalità, di completezza. Di onnipotenza.
Mia.
"Sì…l’anno prossimo però niente cioccolato"
"Hn...ci penserò"
"Kaede!!!"
No, a quanto pare il mio ragazzo non è proprio stanco, se ha la forza di attaccare briga. Meglio così, perché io non sono mai stanco, di lui. Soprattutto quando posso scoparmelo.
Devio il suo attacco, lo faccio stendere sotto di me e lo penetro.
"Buon anniversario, amore mio"
ripeto, mentre mi spingo in lui, e faccio ammirare alle stelle due bellissimi ragazzi, all’apice del godimento... Fine
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