GENERE: Yaoi
PAIRING: Maki & Jin X Nobunaga
RAITING: PG-16 (credo, non sono brava in queste cose!^^)
PARTE 3/3
DEDICHE: Buon compleanno Riachan! Spero vivamente che questa storia ti piaccia! Volevo scrivertene un’ altra a dir la verità, ma proprio non mi veniva, così ho pensato di dedicarti una storia che già avevo in archivio da un po’! cento di questi giorni!
DISCLAMERS: I personaggi non sono miei ma come sempre ne abuso! La storia non è scritta a scopro di lucro.
Baci
Kacchan
All About Kiyota
09
*Thelepone Call*
Finalmente arrivò il tanto sospirato giorno del Golden! Era stata una settimana davverso stressante per il rookie, che, a gloria, aspettava l’ evento per distrarsi. Innanzi tutto, aveva levato dalla camera, tutte le cose che gli aveva regalato Jin, ne aveva fatto una scatola e l’ aveva nascosta sotto il letto, poi aveva cominciato a scegliere i vestiti da portare.
Sua madre notando in lui un ovvio cambiamento d’ umore, provò a parlargli ed a fargli da spalla, ma Kiyota celò il tutto con “Preoccupazione da Torneo”, la donna allora, finse di bersi tale scusa e lo lasciò in pace, daltr’ onde, pure Nabiky lo diceva:
-Se la cosa degenererà, sarà lui a dircelo , lo conosci, non ha mai parlato delle sue esperienze…-
-Pensi si tratti di una ragazza?-
-Può essere, infondo è un ragazzo carino..-
Così, aveva passato il tempo a far poco, si rotolava sul letto, leggeva, guardava la tv, però, non riusciva a sorridere, se non con Maki. Senza Jin, il suo cuore era tremendamente vuoto e non se la sentiva di puntare ad altro, non era corretto.
Certo, dopo aver sognato Maki mentre stava con lui, sarebbe stato più coerente provarci, ma senza volerlo, dentro di sé, avvertiva un freddo raggelante, ed intanto si chiedeva se “Tornare con Soichiro sarebbe stata la cosa giusta”
Però, chissà se Jin sarebbe stato d’ accordo, e soprattutto, era disgnitosa una cosa del genere? Beh, in teoria in amore, l’ orgoglio dovrebbe anche piegare la testa, talvolta, però…
<< Cavoli! Sono stato praticamente io a lasciarlo! E poi… non si risolleverebbe, io comunque voglio Maki, che devo fare?>> si mise a mugolare mentre, ormai a pochi passi dalla casa di Maki, eccolo lì, di fronte a lui. Che ci faceva lì? Cosa mai era andato a dire a Maki? Doveva assolutamente scoprirlo, così, prese a correre ed a gridare:
-Jiiiiiiiiiiiiiinnn!!!!- ma il ragazzo continuava a rimanere distante e di spalle, pareva ignorarlo, come se non lo conoscesse –Cacchio non puoi ignorarmi!- s’ incazzò Nobunaga –Jiiin! Maledizione! –e come lo raggiunse, gli prese la mano e lo sbattè al muro.
-Ehi stronzo! Cerchi rogna?- gli sbraitò contro il ragazzo che aveva scambiato per Jin
-No..nooo io…- Kiyota c’ era rimasto troppo male <<Ma chi è questo scarafaggio, il mio Jin ha un volto molto più bello>> poi sobbalzò. Che aveva detto? Il suo Jin.. SUO? Ma per quale motivo? <<Ma sto impazzendo! Io non…>>
-Ts! Questa maglietta l’ ho pagata metà della paga mensile, che hai da dire in tua discolpa..?- provocò il ragazzo scambiato per Jin
-Eh?- Kiyota lo guardò male -Non me ne frega niente, ecco quello che dico! – rispose sprezzante –Ho da fare, non ho tempo da perdere con uno come te!-
-Cosa cosa cosa?- fece rabbioso l’ altro e l’ afferrò per un braccio – Vieni qui! – minacciò, mentre dei passi svelti s’ avvicinavano a loro -Ora ti sbatto sai, ma non al muro come hai fatto tu… - e gli sollevò il mento con un dito –ma sul letto!-
-Ah sii?- la sua voce rassicurante lo fece sorridere –Io non credo proprio – e non era solo, con lui c’ era anche un agente del quartiere.
-Ma sei sempre tu, eh ragazzo! La vuoi smettere di dare noia ai liceali? Vuoi finire dietro le sbarre!? –
-Merda un piedipiatti!- esclamò il molestatore e, spaventato, prese a correre inseguito dal poliziotto.
-Capitano!- l’ accolse Kiyota con un sorriso –Che tempismo! – si esaltò
-E tu sei proprio un idiota! Si può sapere come fai a cacciarti sempre nei guai?-
-E’ perché sono piccolo, grazioso e carino!- ribattè con fare da Nobuscimmia
-Aggiungerei anche egocentrico, sconsiderato e capriccioso…-
-Ehii…- si lamentò Nobunaga –Non sei affatto divertente! E poi non l’ ho fatto apposta!- mise il broncio e prese a raccontargli i fatti, tralasciando pero’ quel suo pensiero de “ritornare con Jin”. A Maki comunque, non potè che venire il dubbio, certo, era presto per pretendere qualunque cosa ma.. possibile che fosse legato così tanto a Soichiro?
<<E se stanotte lo facessi con lui? Le cose forse cambierebbero?>> pensò Maki, mentre lo faceva accomodare in casa <<Forse sarebbe esagerato, magari potrei puntare con un menù più soft.. potrei coccolarlo come una vera principessa, potremo fare il bagno assieme, un massaggio ma… no, così darei proprio una cattiva impressione, se solo fosse lui a farmi qualche richiesta!>> e mettendosi a sedere sul letto, gli passò una rivista e disse:
-Leggi un po’ a pagina 20! C’ è un articolo sul tuo giocatore preferito!-
-Ahh! Sul serio!- si esaltò Nobunaga e buttandosi disteso, si mise pancia in giù e prese a leggere di gusto.
<<E’ così solare, espansivo energico… Kiyota mi piace proprio, e pensare che quando stava con Jin lo sentivo che ardeva di passione ed io ero lì a dire “Su’ tratteniamoci” ed invece ora.. ora che potrei, eccomi qui! Di nuovo con le mani legate! Ma possibile?>>
-Maki Maki Maki!!! Leggi quà! Si dice che il suo porta fortuna sia un peluches della trudy! Un leoncino! Lo sai che è anche il mio?- esclamò – Questo potrebbe essere un segno del destino!- iniziò a sognare con gl’ occhi aperti –Mi ci vedi con il numero dieci del giappone? O perché no, in America! Nei Lakers o nei Bulls! Anche i Nets! –
-Già…- fece Maki, non poteva che sentirsi bene nello stare con lui. Kiyota rappresentava il tipo di persona che da sempre aveva cercato –Comunque, anche io ho quel leoncino della trudy ed indicò il suo orsetto sul letto – poi, arruffandogli i capelli, chiese – Com’ è che non me l’ hai mai detto?-
-Ah…- Kiyota s’ accorse della gaff e sbottò un – niente…-
-Come sarebbe a dire niente! – replicò Maki con tutta l’ aria di vendicarsi
-Niente è niente e…ahhhhhhhhhhhhhhhh!!!- per una volta tanto, era stato Maki a saltargli addosso ed ora, lo costringeva al solletico –Aahahahahah!! Noo basta!! Ti prego.. chiedo venia!!- cominciò a piangere dalle risate Kiyota
-Ohohohohhh ma come siamo sensibili al solletico…- e divertito, mentre il Rookie gli premeva la schiena contro il torace, muoveva le mani dal costato ai fianchi alle ascelle – allora, cos’ hai da dire in tua discolpa –
-Ma che male c’ è se me lo sono comprato anch’ io!- replicò Nobunaga buttandosi sul materasso, ma Maki non lo lasciò e finì steso sopra di lui –Ora basta! Parto anch’ io all’ attacco! - Si decise il rookie e girandosi. Allungò le mani alla pancia del Capitano ma a quel punto.
L’ uno sull’ altro, i volti a pochi centimetri, le mani di Maki sotto al sua maglia, le sue verso il suo inguine.. che fare? Nobunaga si trovò ad un passo dall’ inferno e ad un altro dal paradiso. Adesso che doveva fare!? Maledettissimo triangolo d’ amore! Ma fu Maki a decidere per lui.
Lo baciò.
-Ca.. capitano…- ansimò dopo tale tocco
-Ki..Kiyota…- fu la risposta di Maki e dopo averlo fissato per molti secondi, eccolo riportarsi su di lui ma…
-Shinichi!!!- chiamò sua madre poco prima di entrare
-Occavoli!- s’ alzò di scatto da lui il Capitano –Dimmi mamma!- rispose con un sorriso di convenienza mentre, drasticamente, si era portato alla scrivania,
-Mi chiedevo…- entrò nella stanza e cominciò a valutare la situazione –Volete che vi stenda un futon o dormite inisieme? –
-Beh..- Kiyota guardò Maki e facendo spallucce disse –Io non voglio scomodare solo per una notte, per me fa lo stesso –
-Allora non ti scomodare neache tu mamma – appoggiò il Capitano –Staremo comodi anche in due!-
-Come volete! Cercate però di non fare tardi, domattina vi dovete alzare presto! Il treno non aspetta nessuno!- raccomandò la saggia donna ed infine, mettendo gli asciugamani per Kiyota sulla scrivania, aggiunse –Prestagli piuttosto una delle tue maglie, non vorrai mica fargli disfare la valigia..-
-Si Kasan! Non preoccuparti - rispose Maki, aveva tanta voglia di buttarla fuori anche se, un po’ gli spiaceva, povera Kasan! Era così brava, buona e premurosa! Nonchè bella! - Ci avevo già pensato!-
Quando poi quella porta si richiuse ed i due furono di nuovo soli, tirarono un sospiro di sollievo tale che, guardandosi, scoppiarono sbito a ridere. C’ era mancato così poco! Chissà che avrebbe detto la madre di Maki…
-Sarebbe un danno alla tua immagine di bravo ragazzo! – prese in giro Kiyota
-Beh, anche per te lo sarebbe! Ormai sei l’ unico uomo di casa, ed Hikaru è piccolo per succederti…- rispose a tono Maki
-Ma prima o poi sarà un problema da affrontare-
-Già…- e sospirando, senza volerlo ecco che conclusero insieme dicendo…
-Spero solo di avere accanto la persona giusta –
Così, si trovarono nuovamente a fissarsi e stavolta, il bacio, fu dettato dal volere d’ entrambi. E così continuarono per un bel po’, passavano i minuti i quarti d’ ora e loro non facevano altro, a sedere sul letto mezzi abbracciati e poi distesi, e poi di fianco. La posizione mutavama i baci non la smettevano più. Le lingue avevano troppa volglia di dialogare affinchè uno dei due potesse calmarsi e stoppare il tutto. Neanche il respirare poteva fermarli. Kiyota poi, spingeva con foga verso il corpo di Maki ed il Capitano, pure rispondeva, magari con forza, fino a che…
-Lo sento…- sussurrò Nobunaga con la testa ed i capelli sparsi sul cuscino.
-Beh…- Maki gli carezzò le guance con dolcezza – E’ una reazione più che plausibile… dato che questo piccolo rookie si struscia con tanta eccitazione…-
-Mh… quindi sarebbe colpa mia?- ribattè scorbutico Kiyota
-E di chi, sennò? - inquisì giocoso Maki
-Ts! Se la pensi così –arrossì e fece la linguaccia –Non ti darò alcuna mano per liberarti di tale impiccio! Dimentica me ed il mio corpo-
-Ah.. benissimo…- ridacchiò Maki –Ti stai mettendo contro di me, eh? –e così minacciando, si gettò su di lui e prese a giocare con un suo orecchio –vorrà dire che ti metterò nelle mie stesse condizioni…-
Ma non appena le sue mani si portarono alla cintura, ecco il cellulare di Kiyota che cominciò a… come dire, a rompere la situazione sul più bello! Il rookie si dovette quindi allontanare dal sul bel Capitano e raggiunta la sua sacca, afferrò con rabbia il cellulare:
-Pronto!- esclamò pensando <<Ma chi è che rompe?>> non aveva neanche guardato il despay.
-Ciao…- quella voce era impossibile non riconoscerla, a Kiyota si gelò il sangue nelle vene e guardò Maki con le labbra sgranate. Al Capitano non ci volle molto per capire di chi si trattava, Kiyota aveva risposto alla chiamata di Jin. Ovviamente, Maki non poteva sapere se Nobunaga avrebbe risposto o meno, per lui, al rookie, quell’ occhiata distratta gettata all’ apparecchio, era bastata per capire chi era ed accettare la chiamata. Maki ignora che Kiyota aveva risposto d’ impulso e quindi, nella sua mente, un campanello d’ allarme suonò. Si era esposto troppo e troppo presto, tuttavia non aveva fatto niente di più che baciarlo, forse con più trasporto e sì, si erano pure toccati e lui si era eccitato ma… solo questo. Forse la sua “dignità” non era ancora andata perduta.
-Che.. che volevi dirmi?- balbettò Nobunaga, cercando di sembrare il più sicuro possibile
-Io.. beh, suppongo tu sia già da Maki..-
-Già…- entrambi i ragazzi si parlavano con il cuore in mano, erano tristi per quello che stava succedendo, ma non sapevano come venirsi incontro.
-Nobu…- chiamò flebilmente –ascoltami, ci tenevo a dirti che io… non ti odio affatto!- esclamò ed una lacrima gli rigò il volto – e… non posso odiare neanche Maki..- stavolta, la lacrima che venne versata, fu di Kiyota. Come gli occhi del capitano la videro, una fredda punta metallica lo colpì dritto al centro del petto, in fin dei conti, lui, che aveva fatto per stringere a se Nobunaga? In quel momento, provò un grande senso d’ impotenza e si alzò, camminò verso la scrivania. Gli occhi del rookie non si staccarono da lui e poi, un foglio di carta si posò sulle sue gambe, lesse:
Come riportò gli occhi sulla sua figura, già Maki faceva sbattere la porta, non forte ma, il legno si fece sentire. Tuttavia, la voce di Jin, rioccupò nuovamente i suoi pensieri. Il ragazzo di seconda non demordeva, e proseguì quel discorso:
-… un po’ di tempo mi ci vuole, ma prima che ci fidanzassimo ti consideravo come un fratello, non rinuncerei per niente al mondo a te, Nobu… mi sorriderai, domani?-
-Io…- Kiyota era troppo felice di quelle parole, così deglutendo, altre lacrime uscirono dai suoi occhi –Jin!! – esclamò e scoppiò a piangere –Certo Certo che lo farò…- sussurrò con un tono di voce caldo e sofferto, ma pieno di gioia e Maki, dall’ altra parte del muro, non pote che accorgersene.
-Sul serio? Nonostante io…
-No.. no il bastardo sono io! Pensare che…- deglutì –Non sono neanche sicuro dei miei sentimenti!- a tale affermazione, sia Maki che Jin sussultarono. Soichirò sorrise lievemente a differenza di Maki che storse la bocca, si passò una mano fra i capelli e si sentì gl’ occhi gonfiare, brucianti… non poteva essere, perché?
-In che senso?- domandò Jin, mentre Maki, scoraggiato, s’ avvicinò alla parete e vi si appoggiò, voleva udirlo meglio, anche se sarebbe stata una tortura, cosa mai avrebbero detto le labbra che poco prima stava baciando?
-Nel senso che io… sicuro di volerlo sentire?- domandò con la voce deliziosamente supplichevole, alchè Maki si morse il labbro inferiore, lui amava quell’ inclinazione del suo tono, come avrebbe fatto se le parole udite, fossero state negative?
-Avanti..- suggerì Jin
-Ecco.. amo Maki – il cuore di Jin si strinse in una consapevolezza ormai accettata, mentre Maki tirò un sospiro di sollievo, per un attimo non ci aveva più visto, gli era mancato il respiro –però…- quella congiunzione rimise entrambi sul piede di guerra –tu mi manchi molto, vorrei avere qui anche te.. il fatto è questo, se ho te desidero lui, se ho lui, desidero te…-
-<<Ma non ti sembra di pretendere troppo>>- pensò Maki e disse Jin, mostrando verso il rookie una punta di stizza.
-Ti dirò!- ridacchiò Kiyota – Non mi dispiacerebbe molto fare l’ amore con entrambi, allo stesso tempo – ed iniziò a descrivere –farmi possedere prima da te.. e poi da lui… o come capita, anche se…-
-Anche se cosa! Kiyota!!?- rimproverò Jin –Non ti facevo così pervertito!-
-Non sono affatto un pervertito!- esclamò e Maki scosse la testa ridacchiando
-<<Si che lo sei!>>- biasimò Jin e si disse fra se e se Maki che già visualizzava un probabile triangolo.
-E poi nella mia visione delle idee..- proseguì convinto Nobunaga –Tu ed il Capitano non fareste niente, la vostra bocca e le vostre mani sarebbero soltanto per me…- concluse malizioso
-<<Pure! Avresti tante pretese?>>- s’ alterò Soichiro e Maki si passò una mano fra i capelli con in mente una certa idea
-Vabbè dai.. scherzavo!- ridacchiò infine Kiyota e sussurrò –Comunque grazie per avermi riofferto la tua amicizia, sono felice Jin..-
-Hn! Anch’ io…- e chiudendo così la conversazione, Nobunaga corse ad aprire la porta e, buttandosi fra le braccia di Maki, falsamente distratto, esclamò –Ahh!!! Abbiamo fatto pace! Siamo di nuovo amici!-
-Ah si?- sorrise convenzionalmente e Nobunaga lo ritrascinò in camera con fare entusiasta
-Questa cosa è fantastica! – poi lo spinse sul materasso e gli si gettò sopra abbracciandolo –Ahh! Capitano! Ora possiamo riprendere da dove avevamo…- una mano lo scostò dal proprio corpo e Kiyota lo guardò deluso -.. beh? Che c’ è?-
-Come puoi avere voglia di questo, dopo che hai parlato col tuo ex? – Nobunaga sussultò –Come puoi farti prendere così, anche se lui ti ha.. praticamente dato il permesso!- concluse con un certo tono di rimprovero.
-Io..- Kiyota s’ innervosì e Maki corrucciò la fronte –ma.. ma che importanza ha!? Tanto o stanotte, o al Golden o adesso…- gli occhi di Maki si fecero scuri ed il rookie dubitò di se -… insomma, tu.. lo vuoi fare, no?-
-T’ interessa solo questo… Nobunaga Kiyota?- interrogò acidamente Maki, incrociando le braccia al petto – Non mi sembrava così, quando stavi con Jin, anzi! Ti tormentava proprio tale pensiero, allora? Che hai da dirmi..-
-Beh…-
-Non è che tu - gl’ incorniciò il volto fra le mani - stai giocando con me e quel povero tiratore da tre punti?- il cuore di Kiyota perse un battito e Maki se ne accorse, indi sorrise e l’ abbracciò, improvvisando con un – Ma no.. che dico! Mio piccolo rookie, tu non lo faresti mai! Hi hi!-
-Chee?- Kiyota deglutì e lo guardò esterrefatto
-Ti ho preso
in giro perché me l’ ero un po’ presa per la tua reazione felice dopo aver
sentito Jin, era solo una piccola vendetta, ma ora…- lo buttò sul materasso –
sono pronto a prenderti!- gli sussurrò all’ orecchio –ma…- bloccò le mani di
Nobunaga che già s’ avventavano sulla sua camicia –non ora che Kasan ci chiama
per cena, dopo… to night! In
the middle night!-
-Immansoooooooo!!!- sbavò Kiyota
10
* La scelta… *
In tutta calma, dopo un’ abbondante quanto squisita cena, Maki e Kiyota si diressero in camera silenziosamente. Entrambi erano consapevoli di che cosa stava per succedere e quasi avevano timore di parlarne. A Kiyota, batteva forte il cuore mentre, gradino dopo gradino, la stanza del capitano s’ avvicinava sempre di più. Maki invece, pareva più rilassato e si dimostrana sereno, nonostante non spiccicasse una parola. Nella sua mente, il Capitano del Kainan, si ripeteva solo che avrebbe dovuto far attenzione ad i rumori. Una volta chiusa la porta alle loro spalle, Maki fece girare la chiave nella toppa di essa, lentamente, in modo che Nobunaga non se ne accorgesse. Il rookie fece qualche passo all’ interno della stanza, quasi la vedesse per la prima volta, poi si voltò verso il capitano, quasi a cercare risposta a quel muto silenzio, ma…
Maki l’ afferrò seduttore per il colletto. Il rookie percepì chiaramente la stoffa della maglia avvolgergli le carni e stringerglisi intorno alla muscolatura. Tale prigionia gli provocò un improvvisa palpitazione, fino a che, il Capitano lo spinse verso di sè con forza. Al contatto dei loro corpi stretti assieme, Nobunaga ebbe un certo tremore, stavolta era diverso da qualche ora fa:
<<Prima, sul letto, mi pareva solo di giocare, ora invece, capisco che dandomi a lui, potrebbero cambiare molte, molte cose…>>
La sua incertezza però, sparì, o meglio, fu soprafatta da un altro impulso, quello di ansimare, nato quando con la mano libera, Maki gli spinse il bacino contro il proprio. Nobunaga dunque, si ritrovò con la schiena inarcata all’ indietro, riscaldata solo dal tocco bollente della mano del Capitano, che già cercava di entrare in contatto con la sua pelle. I suoi occhi palpitavano impercettibilmente mentre le labbra di Maki si protendevano verso di lui:
<<Ho già saggiato la tua bocca Maki, ma ora.. ora è come se fosse più bello.. è diverso, è atteso è.. è un bacio che preannuncia l’ amore… >>
E spinto dalla voglia di saggiare nuovamente quelle labbra, Kiyota agevolò l’ intenzioni di Maki, schiudendo le labbra, non appena avvertì la morbidezza di quelle del Capitano, che lo travolse con altrettanta eccitazione. Un bacio così intenso e passionale non se l’ erano mai scambiati. Forse, inconsciamente, entrambi sapevano che quella notte poteva cambiare molte cose. Maki aveva deciso di fare l’ amore con lui prima che fosse troppo tardi. Se davvero Kiyota sin dall’ inizio, aveva giocato con lui e Jin, beh.. gliel’ avrebbe fatta pagare, ma prima voleva averlo. Tuttavia, in cuor suo, avendo udito quel “io amo Maki” sperava che Nobunaga gli si dichiarasse, conquistandolo definitivamente, sul piano sessuale. Per Kiyota invece, quel rapporto dipingeva: non solo la realizzazione di un grande desiderio, ma anche un importantoissima prova. Con Maki vi era intesa, Maki era una persona che stimava e che gli piaceva, l’ aveva sempre consigliato e rispettato, ogni volta che era giù, la mano di Maki era sempre pronta a tendersi verso di lui. Però, nonostante la forte attrattiva sensuale, fra loro, vi era o non vi era intesa fisica? Cosa avrebbe provato appartenendogli?
Provocandogli una piacevole sorpresa, il suo corpo iniziò a farsi sempre più caldo e la sua bocca, parve impazzire, informicolandosi e divenendo avida delle labbra di Maki. Kiyota infatti, non riusciva a fermarsi e continuava a farsi baciare mentre, assalito da un’ improvvisa malizia, cominciò a torturarlo con piccoli morsi. La sensazione dei denti della matricola, che avevano tutta l’ intenzione di cibarsi di lui, divertirono non poco il Capitano del Kainan che, stanco di subire, aumentò la tretta delle sue braccia e prese a succhiargli la lingua. Le mani di Kyota reagirono afferrando due lembi della sua felpa, stringendogli morbosamente fra le dita, mentre i suoi occhi s’ aprirono. La sua vista era quasi offuscata e il suo respiro si faceva sempre più affannoso, mentre il rossore invadeva il suo viso.
<<La bocca di Maki è calda, succhia la mia lingua provocandomi una sensazione forte, unica, calda… non oso pensare a … no Nobunaga! Allontana dalla tua mente tale pensiero, calmati! Altrimenti verrai nei tuoi stessi pantaloni e.. non è bello!>>
Un rivolo di saliva gli colò sulla guancia, scivolata via dall’ angolo destro della sua bocca. Nobunaga lo seguì con la pupilla, facendola roteare verso il basso. Lentamente dopo qualche istante, il giovane (ironico aggettivo per Maki, vero?! By Hana) capitano del Kainan si staccò dalla bocca di Kiyota per potersi godere ulteriormente, quelle labbra che ora, gonfie dei suoi baci, parevano quasi domandargli “Perché ti sei fermato ?”. Esaltato da ciò, avvicinando nuovamente il suo volto, Maki spinse il rookie sul letto, luogo certamente più adatto...
Kiyota quasi non vi dette peso che, repentinamente, la sua schiena non era più a contatto con l’ aria, bensì dolcemente premuta contro un materasso e la rivista che prima stavano leggendo. La matricola era troppo occupata a catturare i suoi baci e le sue carezze per potersene curare. Non lo riportò alla realtà neanche il continuo rumore delle pagine che venivano spiegazzate, mentre i due ragazzi, coinvolti l’ uno dall’ altro, rotalavano da una parte all’ altra del letto, passando e ripassando sullo speciale di basket. Fu Maki che trovandosi a contatto con lo spigolo della copertina, aprì pesantemente una parpreda, e notandola, l’ afferrò e la scaravento a terra, facendola ricadere sul tappeto. Nobunaga, accortosi dell’ assenza di una mano del Capitano dal suo corpo, comandò immediatamente al suo braccio di andarla a cercare, e una volta trovata, la portò alla sua bocca per punirla, con un piccolo morso. Shinichi, avvertendo tale pressione, un poco dolorosa, volse il suo sguardo verso le nere pupille di Kiyota che, selvaggiamente, imposero silenziosamente di “Occuparsi di lui al cento per cento”. Il capitano del Kainan sorrise compiaciuto a tale intimidazione, edato che già la sua mano godeva del calore del rookie, decise d’ affondare dentro quella bocca umida e pretenziosa.
Lasciò quindi che il suo dito gli scivolasse dentro, cercandone la lingua con la prima falangue, e una volta accolto, ne spinse subito dentro un altro. Nobunaga parve compiaciuto di quel nuovo gioco che lo vedeva nell’ atto di succhiare, il volto del rookie infatti, parve rilassarsi molto, diurante quell’ operazione. Maki l’ avrebbe guardato per ore, Nobunaga aveva in se qualcosa di così innocente, anche quando ciò che faceva, come in quel caso, non aveva niente a che fare con un sentimento così infantile.
Poi, il gioco cambiò di tono, Nobunaga allontanò dalla sua bocca le dita di Maki e lo riguardò con una certa famelicità, il Capitano sorrise e quasi a comprenderlo, afferrò la sua sua vita e lo tirò verso di se. Kiyota sussultò eccetato dalle nuove idee di Maki, a lui ancora sconosciute, mentre avvertendo gl’ indumenti sollevarsi, Shinichi cominciò a percorrere tutta la lunghezza della sua schiena. La sensazione di quelle grandi mani sulle sue scapole gli lasciò sfuggire qualche gridolino di piacere e subito un roco “Shh” l’ ammonì.
Nobunaga asserì con il capo, e lentamente, l’ appoggiò alla sua spalla, iniziando a mordersi le labbra per trattenere, almeno in parte, i gemiti che quel piacere gli procurava. Intanto, anche le sue dita cominciarono a cercare la nudità del Capitano, e scivolando lungo la linea dei suoi fianchi, presto trovarono la fine dei vesti. Agguantata quindi la felpa, Nobunaga si ribellò alle sue carezze per spogliarlo, spingendolo ad alzare le braccia. Maki si lasciò dolcemente sopraffare e non gli dispiaque essere il primo a rimanere col petto scoperto, anche perché, la luce che lesse negl’ occhi del suo piccolo rookie, non altro significato eveva, se non quello de “Ora ti divoro!”
<<Questo petto l’ ho sognato molte notti, l’ ho visto molte volte.. l’ ho anche già toccato.. ma adesso che l’ ho qui, sotto di me, non vedo l’ ora di saggiarlo, di morderlo come una rossa mela..>>
E come gli fosse stato privato il cibo per settimane, Nobunaga affondò la bocca sulla perfezione di quei lineamenti, cosparse il suo costato di baci, lasciò scie e scie di saliva, mentre, completamente perso nel suo odore, ridipingeva il suo corpo, utilizzando la lingua come avesse un pennello. Frenetico, era sempre nell’ indecisone se toccarlo o baciarlo, così, mentre una mano gli carezzava il fianco, con la bocca prendeva a saggiare il sapore di un capezzolo. Poi le cose cambiavano ed il rookie variava le sue posizioni, lasciando alle dita il compito d’ occuparsi del petto e portando la sua lingua a scivolare lungo il fianco. Maki non si era mai sentito così “vittima” in vita sua e godereccio lasciava campo libero ad il suo rookie, che si era rivelato..
<<Un vero e proprio esperto, sembra che non abbia fatto nient’ altro che questo..>>
Ma non era certo nato per subire, eh no! Non è dal Capitano del Kainan simile passività. Poggiò quindi le mani selle spalle del ragazzo e gl’ accarezzò i capelli, quasi a dargli dolcemente un “time out”. Nobunaga lo fissò incerto, quasi in dubbio delle sue capacità, ma poi, quando la sua maglia venne lentamente tolta e gettata in aria, Kiyota si rilassò e lasciò che anche Maki si prendesse ciò che voleva. Così, avvertì i suoi capezzoli venire succhiati con foga e passione mentre un paio di mani agili e risolute, scendevano a slacciargli i pantaloni. Al rumore della zip che suadentemente scivolava, liberandolo di un certo fastidio, Nobunaga avvertì un brivido. Le mani di Maki non si erano accontentate di liberarlo, ma avevano deciso di scendere più in profondità. Fra un bacio e l’ altro al suo sterno, infatti, i caldi palmi si erano poggiati sul suo inguine, mentre le dita, procedevano con l’ allargare la stoffa dei jeans. Le mani di Maki quindi, s’ allargarono verso i suoi fianchi, e scivolando fino ai glutei, in una lasciva carezza, portarono i pantaloni ad allargarsi, sino a lasciarsi guidare ai ginocchi, senza troppo fatica, liberando così, le calde e perfette cosce del rookie. Deciso, quindi, Maki si liberò definitivamente di tale impiccio, facendolo ricadere sul pavimento. Non appena Nobunaga udì il rumore dei suoi levis sul cotto, un altro brivido gli corse su per la spina dorsale, e poi di nuovo il corpo di Maki su di lui. Stavolta la posizione assunta dal Capitano era diversa. Le labbra di Shin insistevano sulla sua giugolare provandogli lunghi gemiti, ed il busto rialzato, consentiva a Shinichi, di premere un ginocchio contro la sua virilità. Tale pressione faceva letteralmente impazire il rookie, che con le dita si perdeva tra i capelli di Maki, aggrappandosi istintivamente, ogni qual volta che le sue mani scivolavano dal petto al suo sesso.
<<Ma.. ma è una tortura Capitano? Perchè indugi così? Perché mi fai attendere.. io.. io desidero che tu mi tocchi, sempre di più.. di più… nei miei sogni sei più scattante, sai?>>
Improvvisamente, la testa di Maki scivolò via dall’ abbraccio delle dita di Kiyota e quest’ ultimo, perso nel suo continuo ansimare, si trovò nuovamente in dubbio di se. Kiyota, aprì quindi gl’ occhi e sollevò la testa dal cuscino. Maki lo fissò dall’ alto della sua posizione e sorridendogli, piegò le labbra in un dolce sorriso e chinò la testa verso il suo petto ove, osservato a vista dagl’ occhi del rookie, posò un dolce bacio seguito da un altro, altrettanto gentile sulla bocca.
-Non ho paura…-fu l’ unica cosa che seppe dire Kiyota, mentre non poteva evire di sorridergli come un bambino.
-Ma non per questo non devo comportarmi bene con te..- rispose Maki, deliziandosi della gioia che leggeva in quelle pupille che, per tutto il tempo, non avevano fatto altro che rimanergli impresse nella mente.
Nobunaga si sentì invadere da una felicità mai provata, al sentirsi rivolgere tale affermazione, così con euforia catturò il suo collo con le braccia e si precipitò ad assaporare nuovamente il sapore delle sue labbra che prontamente si schiusero, anche se si dimostrarono un po’ sorprese, dinanzi alla nuova foga. Maki avvertì chiaramente la sua gioia, dettata da quell’ abbraccio che pareva gridargli “non lasciarmi mai”. Ora il rookie lo teneva legato a lui ed a tutto il suo desiderio di appartenergli, la forza di Nobunaga quasi gli faceva male ma era la prova di quanto forti fossero i suoi sentimenti sino a che:
-Che c’ è..?- gli domandò, avvertendo qualcosa di umido scivolargli sul petto.
-Beh..- Nobunaga affondò ancora di più la testa al suo petto e parve rifiutarsi di rispondere.
-Kiyota.. è inutile che cerchi di nasconderlo, so che stai piangendo..- susurrò dolcemente Maki, in un leggero tono di rimprovero -dimmi che ti prende, avanti!-
-Io..- Nobunaga alzò debolmente la testa, una lacrima carezzava la sua guangia, riflettendo come uno specchio le sue sensazioni – io.. io non merito né te.. né Jin..- affermò –e soprattutto, io.. io non merito il tuo amore!
-Ma che stai dicendo?- esclamò Maki, cercando di controllare il tono della sua voce, mentre Nobunaga si stringeva al suo petto.
-Non sono che un pervertito, non sono che un essere meschino, io.. io ero così eccitato da lui.. da te…- e rivolgendogli il suo sguardo, controllò l’ espressione sul volto del Capitano che pareva piuttosto tranquilla -.. all’ inizio che stavo con Jin, m’ accorsi subito che nel tuo atteggiamento, c’ era qualcosa che premeva nei miei riguardi. Il tuo particolare interesse nei miei confronti, mi ha sempre lusingato, a tal punto dal spingermi sempre più vicino a te. La tua bellezza, la tua bravura, il tuo modo di fare..- cominciò ad accarezzargli le spalle –questo tuo caldo, grande, desiderabile quanto sensuale corpo perfetto.. tutto ciò mi dava alla testa. Il ragazzo d’ oro del Kainan si interessava a me! Così, decisi di stuzzicarti e senza rendermene conto, il nostro triangolo era già nato. Quando ti baciai per la prima volta mi sentii morire, la cosa mi eccitava un casino e così cominciai a sognarti la notte, a desiderare di toccarti furtivamente, sino a che.. non m’ accorsi che queste si chiamano “corna”, ma ormai tu mi coinvolgevi troppo. Data la mia inclinazione verso di te, il rapporto fra me e Jin prese a raffreddarsi ed io non mi sentivo in grado d’ approfondire la relazione con lui, da un punto di vista fisico. Quando poi facemmo l’ amore mi sentii distruggere ma ancora peggio fu, quando ci siamo lasciati. Vedere nei suoi occhi il dolore è stata la peggiore delle punizioni perché.. perché adesso- gli prese le mani –E’ così frustrante realizzare il mio desiderio, a tal punto che ho desiderato fare l’ amore con te e lui contemporaneamente e…- arrossì -gliel’ ho pure detto a Jin e lui mi ha rimproverato e tutto questo…
-Sta zitto!- l’ amonì dolcemente Maki –Rispondi semplicemente ad una domanda…-
-…-
-Chi ami?-
-Io..-
-Dillo..- gli strinse le mani il Capitano
-Io amo te…- rispose Kiyota con un fare talmente ovvio, che a Maki venne quasi da ridere, ed infatti gli rispose
-E allora che problemi ti fai, stupido!-
-Sono un pervertito!- esclamò –Ecco il problema!-
-Mhh.. quante noie…- sbottò Maki e lo ributtò sul materasso –Se sei così pervertito, perchè alora non me lo dimostri? Voi per caso legarmi al letto? Vuoi una corda? Oppure qualche cinghia.. e…
-Ahahhaa!! Ma che stai dicendo!- scoppiò a ridere Kiyota!- Scemo!-
Sensualmente quindi, i due si guardarono fissi. Sulle labbra del rookie si era disegnato un leggero sorriso che piano piano, si piegò verso i suoi zigomi, facendo si che le sue guance si tingessero di rosso. Maki, notato il colore di quelle gote, allungò una mano verso una di esse e la carezzò. Fece calorosamente aderire il suo palmo a quella carne e la strinse, leggermente, provacando a Kiyota un brivido, tanto che la matricola chiuse gl’ occhi e gli riaprì, chiedendo:
-Mi dicesti… “solo con chi mi ama, giusto?”-
-Esatto…- e le mani di Nobunaga si portarono al suo polso che cinsero con delicata premura. Dagl’ occhi del rookie sorgeva una tenera supplica, un muto desiderio…
-Ed allora…- Nobunaga si staccò da lui e lo spinse lievemente sul letto. Maki si lasciò ricadere sul materasso sorpreso, che cosa voleva fare il suo piccolo rookie? Così, attese, attese e lo vide avvicinarsi, gattoni, sopra di lui.
Shinici deglutì lievemente, non s’ aspettava tanta risolutezza da lui, e si stupì non poco, quando maliziosamente, avvertì la sua lingua. Percepì infatti, un tocco caldo quanto umido, che scivolava dall'ombellico sino al suo inguine, dove...
-Non mi piaci con gli slip…- e tirandoglieli via, finalmente si trovò di fronte a quella che voleva.
-Ed pra che sono nudo?-domandò provocatoriamente Maki –Ti piaccio?-
-Mh?- Nobunaga lo guardò pensieroso e poi sorrise –Ma che domande fai? Tu mi piaci sempre!- così, portò il suo volto al suo e si scambiarono un lungo bacio.
Però, le sue intenzioni erano altre, così allungò le mani fino al suo sesso e l’ avvolse. Con le mani, quindi, prese a torturarlo ed a giocarvi, mentre con le labbra, scivolava verso di lui, sino a che, giunto a destinazione, fu la bocca a prendersene cura…
<<Sento il corpo di Maki farsi sempre più caldo ed anche se non ho il coraggio di vedere il suo volto riesco a immagginarlo chiaramente, lo capisco dal suo respiro, Maki è eccitato… e tutto questo è merito mio! Non so come, mi sento stupido ma.. provo un forte sensazione d’ orgoglio, assieme ad un appagamento tale che… ahhn…>>
Il rookie si ritrovò le labbra grondannti del seme del suo capitano, non si era reso conto che ormai Shin era giunto al limite e quindi, ne era rimasto un po’ sorpreso. Maki, dopo aver fatto un paio di respiri profondi, aprì delicatamente gl’ occhi e lo vide piuttosto spaesato, così, preso da un certo timore, gli scostò i capelli dal viso e domandò:
-Va tutto bene?-
-Que.. questo.. dovrei essere io a chiedertelo, ti pare?- ridacchiò Kiyota – Ti è piaciuto? Gli rivolse poi e Maki lo fissò truce
-Ts! Io mi preoccupo per te, e tu mi fai di queste domande!-
-Perché?- Nobunaga fece finta di nulla –Infondo è un mio diritto saperlo…- canzonò - allora…?- incitò ributtandosi su di lui –Che ne dici? La mia bocca è riuscita a soddisfare l’ esigenze del Capitano del Kainan?-
-Ts! Ma che pretese!- stette allora al gioco Maki, e tu credi che basti così poco?. Lo ribaltò e fu su di lui – io voglio molto di più…- ghignò sfilandogli le mutande – e tu me lo darai…-
-Eh?- Kiyota saltò su allarmato –Co..così?- avvampò rosso e nascose la testa nel suo petto –Vu..vuoi entrare ora?- domandò balbettando –Ma..ma io non sono.. ba..bagnato.. insomma, un pochino sì ma.. vorrei esserlo un poco di più e…- tremò fra le sue braccia e Maki dovette rassicurarlo con un lungo bacio, per fargli capire che:
-Sciocco.. ti pare che possa farlo così? E’ ovvio che prima mi prenda un po’ cura di te..- e ridacchiando, prese a stuzzicarlo, la sotto, utilizzando la propria lingua e le proprie dita, abituandolo dolcemente all’ atto che stava per compiere.
-Ma..Machan…-
-Sì?-
-Or..ora.. vieni ora…- sussurrò
Kiyota quindi, si preparò a riceverlo dentro di se e, quando avvenne, non provò niente di più bello e completo. Il bacio del suo capitano non era niente a confronto, sentire Maki dentro di se era la sensazione più appagante della sua vita, ora sì che aveva trovato ciò che voleva, ovvero… completezza, amore… Maki era tutto per lui.
Quando poi venne, qualcosa di caldo infiammò l’ interno del suo corpo e con forza, il rookie si strinse a lui, mordendogli un spalla per soffocare un gemito. Anche maki fece lo stesso e, una volta esausti, i due s’ accasciarono sul materasso. Maki stava sotto, Kiyota sopra. Ancora uniti, riprendevano fiato ascoltando i battiti del loro cuore.
-Capitano..-
-Dimmi..-
-Io.. io voglio solo te…-
Ora finalmente, erano felici.
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