DISCLAIMER: I personaggi sono d'Inoue-sensei
NOTE: Alla fine


Akuma No Tenshi

Capitolo 4

di Sakuya & Saya

CAP. IV: SORRIDO SOLO PER TE

Rukawa non poteva credere ai suoi occhi, lì davanti alla sua porta c'era Hanamichi Sakuragi in persona, cosa cavolo ci faceva lì? Non era il momento di pensarci, continuava a fissarlo sorpreso, tanto che per un momento la maschera di indifferenza scomparve dal suo viso.

Hanamichi d'altra parte lo fissò e si scordò tutti gli insulti, oltre che della scusa e non disse niente, rimanendo solo ad ammirare il volpachiotto. In quel momento gli veniva voglia di abbracciarlo e stringerlo forte a sè abbandonandosi al sentimento che aveva scoperto pochi istanti prima, Kaede era ancora bagnato dalla doccia che stava facendo e intorno alla sua vita c'era solo un asciugamano. Le piccole gocce d’acqua facevano risplendere la sua pelle pallida, facendola brillare in un modo piacevole. La luce della luna si rifletteva, dandogli un luminosità sovrannaturale, era come una creatura immaginaria, troppo bella per esistere davvero. I capelli bagnati erano sul suo viso, e sotto la frangetta due occhi dello stesso blu dell' oceano più profondo osservavano il ragazzo dai capelli rossi, che cercava di ritrovare le parole, oppure non parlava solo per la paura di disperdere quel silenzio così confortante, dove gli sguardi raccontavano storie di mille anni fa. Gli occhi color cioccolata seguivano le line del copro perfetto del moretto, soffermandosi sulla bocca per poi riguardarlo nei occhi, un sorriso dolce sulle labbra, che scomparve quasi subito, sentendosi ridicolo dentro di sè, si accorse che stavano lì davanti da qualche minuto senza dire una parola, e finalmente Hanamichi scosse la testa, cercando di chiarirsi le idee e con la sua solita voce mascherata disse alla volpe sensuale davanti a lui:
"Allora volpe stai ancora in piedi?"
"Hn..."
"Non mi rispondi kitsune?"

La maschera di ghiaccio tornò al suo posto e lui sospirò come se fosse rimasto deluso dalle parole del rosso, forse per qualche istante aveva sperato che quel megalomane avrebbe detto qualcosa, e nemmeno lui sapeva cosa dovesse essere, ma gli avrebbe riscaldato il cuore, forse facendolo anche sorridere a quella scimmia rossa, tanto adorabile. Si girò per andarsene dentro, non fece nemmeno un cenno di chiudere la porta, come se volesse invitare il rosso dentro.

Hanamichi sbuffò, il moro di nuovo non reagiva alle sue provocazioni. Così lo seguì chiudendo la porta d'ingresso e sbraitando, nemmeno accorgendosi che ormai erano nella cucina.
"Mi degnerai di questa risposta o no?"
"Hai chiuso la porta?"
Il rosso lo guardò spiazzato e solo allora si rese conto che era dentro la casa del volpino. Era una strana sensazione. Una sensazione che lo pervadeva ogni volta che era vicino a lui, sentire il suo odore lo riempiva di una pace interiore, come se fosse giunto a casa, una sensazione a lungo cercata. Ma non poteva rimanere lì imbambolato a guardarlo, come se solo lui esistesse in questo mondo assurdo governato dal Caos in persona. Senza accorgersene parlo di nuovo.
"Sì... comunque non mi hai ancora risposto volpaccio!"
Rukawa lo guardò freddamente e disse con calma:
"Sei a casa mia... vedi di comportarti adeguatamente."
"Oh adesso iniziamo a difenderci... casa mia, casa tua..."
Hanamichi era troppo in imbarazzo, non sapeva più che dire. Così per difendersi usava l'attacco, perché per lui l'attacco era la migliore difesa.

Aprì il frigo (Rukawa... non Hana ndSaya) e tirò fuori il succo di ananas (ananas? ndHana si dicono che è un afrodisiaco, quando si tratta di sesso ndSaya lemon? ndRu no per niente, almeno per un bel po’ ndSaya malefica ndRu).
"Sei solo un vigliacco, stupida volpe!"
Rukawa non reagì nemmeno a questa di provocazione, poi sentì due braccia forti avvolgerlo con tenerezza e quasi disperazione, Hanamichi aveva reagito ad un suo impulso come sempre, eppure questa volta Kaede ne era felice, e poi sentì il sussurrio della voce bassa del rosso:
"Ma perché diavolo devi essere cosi dantamente perfetto!"
Il bicchiere scivolò dalle mani del volpino, che non sapeva cosa fare, poi si girò verso di lui scrutando i suoi occhi nocciola, e sul suo volto si formò un sorriso stupendo.

Hanamichi si imbambolò mentre pensava che Kaede non poteva essere nient'altro che una creatura sovrannaturale. Le loro labbra si avvicinarono lentamente e iniziò un' esplosione di emozioni (non colpi ndSaya ^_^ Saya scriveva mentre stavamo al McDonalds con Yurika, ci guardava e scriveva senza accorgersi cosa scriveva ndSaku da brava deficiente ndHana -.- ndS&S Cmq al posto di emozioni scrissi colpi ndSaya). Annullarono ogni possibile distanza tra di loro stringendosi, coincidendo come due pezzi di puzzle. Kaede finalmente socchiuse le labbra in un muto invito per Hanamichi, che colse l’occasione per invadere quella bocca tanto aspirata in quei giorni, senza che nemmeno se ne fosse mai reso conto. Solo adesso che le loro lingue ballavano una danza senza fine, si accorgeva che non erano i baci di Haruko che sognava ma quelli del numero 11, la sua nemesi. E in quel momento si dimenticò degli altri, di tutto il resto, che era al di fuori di Kaede, la sua vicinanza e il suo sapore dolce.
Con quel bacio crearono un mondo tutto loro, dove potevano stare indisturbati e felici, lontano da tutti e dai pregiudizi assurdi. Il bacio lentamente finì, e prima di staccarsi completamente dal suo sogno, Hana lecco dolcemente le labbra di Kaede sorridendo dolcemente.
I loro sguardi ancora incollati, mentre il cioccolato venne rispecchiato nel blu del oceano profondo, che sembra ancora più scuro per via della passione che stava nascendo dentro di lui. Rukawa alzò la mano accarezzando leggermente la guancia arrossata del ragazzo di fronte a lui, muovendo le dita lentamente come per imprimersi nella memoria tutti i tratti del rosso. Cullato ancora dal abbraccio forte e gentile di Hanamichi alla fine Kaede si lasciò andare poggiando la testa sulla sua spalla. Non era il momento di parlare, eppure entrambi avevano bisogno di conferme, conferme per spazzare via la confusione dentro di loro.

Hanamichi alzò un braccio e affondò la mano nei capelli scuri di Kaede accarezzandolo, e chiudendo gli occhi assaporando il momento. Rukawa non l’aveva respinto, gli aveva sorriso e si erano baciati, che c’era di cui essere confusi, eppure Hanamichi non sapeva come reagire, anche se gli bastava stare solo lì, abbracciando la sua visione, accorgendosi, che desiderava questo dal primo momento in cui aveva posato gli occhi su di lui, quel giorno sul terrazzo, durante il loro primo incontro. I minuti passavano in silenzio, nessuno dei due si muoveva, per loro il tempo si era fermato in quel attimo in cui si erano baciati. I timidi raggi di luna li stavano avvolgendo in una dolce stretta, facendo in modo che la pelle di Kaede diventasse ancora più pallida e splendente, e anche quella di Hanamichi sembrò quasi che risplendesse di luce propria.

Un sorriso si dipinse sulle labbra morbide di Kaede che aprì lentamente gli occhi immerso nel calore di quell' abbraccio tanto desiderato, solo adesso notò quanto voleva accarezzarlo dolcemente, invece che picchiarlo, e averlo tutto per sè, solo adesso capiva, perché quella odiosa gallina gli dava fastidio, solo perché Hanamichi sembrava non avere occhi che per lei, e solo adesso scoprì che forse dentro di lui nasceva qualcosa di nuovo e ignoto, qualcosa di strano e intenso.

Hanamichi respirò affondo il profumo dolce dei capelli di Rukawa che continuava a stare tra le sue braccia, sapevano di mela, che strano, non si sarebbe mai aspettato che Kaede usasse lo shampoo alla mela verde... un profumo così buono. Sorrise continuando ad accarezzare i capelli ribelli del moretto ogni tanto poggiandoci sopra qualche bacio. Rukawa alzò lo sguardo, il sorriso timido ancora sulle sue labbra sporgendosi verso le labbra del rosso lo ribaciò, un bacio casto, le loro labbra si sfiorarono niente di più e anche Hanamichi gli sorrise stringendolo ancora a sè, come per paura di perderlo.
Non poteva permettersi di lasciarlo andare. Non era sicuro dei propri sentimenti eppure, sapeva anche se solo il numero 11 si sarebbe allontanato per più di cinque secondi da lui sarebbe impazzito. Kaede si divincolò dall' abbraccio, però prese la mano di Hanamichi nella sua intrecciando le loro dita leccandosi le labbra, lo attirò verso di se dandogli un altro bacio sulla guancia, mentre con la mano libera accarezzava il petto del rosso, che era coperto dalla maglietta stretta, facendo eccitare non poco il rosso. Si spostò e lo tirò verso le scale per andare su, nella sua stanza, quando Hanamichi iniziò a sudare freddo, lui non era pronto a questo, il suo proposito era andare lì e fare a cazzotti, poi era successo tutto così inaspettatamente,…
"Kaede... ecco..."

Il moretto si girò verso il rosso osservandolo intensamente, mentre Hanamichi stava arrossendo in un modo assurdo. Ormai era diventato dello stesso colore dei propri capelli cercando di spiegare a Rukawa cosa c’era che non andava, sentì le labbra del moro sulle proprie, una dolce sensuale carezza, e poi lo guardo nei occhi, vedendolo sorridere, come se capisse quale fosse il suo problema, e con la sua voce bassa sussurrò a fior di labbra:
"Hana, possiamo aspettare, se non sei pronto..."
Il rosso tirò un sospiro di sollievo e sorrise annuendo.

POV di Hana

Ma cosa mi prende? Perché mi sono tirato indietro? Infondo è tutto perfetto, forse è proprio per questo che non voglio farlo, non voglio rovinare questo momento.
Questo momento tanto bello... mi sento bene con lui, immensamente bene, una sensazione che mi riscalda il cuore. Non me ne frega niente se sembra sbagliato, ma può essere sbagliato qualcosa che ti fa sentire bene? Non credo, è solo l'invidia che fa parlare gli altri, non so ancora bene cos’è questo sentimento e questa emozione che è dentro di me quando Kaede mi sta vicino.
Kaede... come suona bene, e poi prima mi ha chiamato Hana, è stato bellissimo sentirselo dire da lui. Mi sono sentito pervaso da un senso di pace, come se avessi finalmente trovato il mio posto. E lui sembra capirmi anche quando non riesco ad esprimere quello che penso, mi capisce, non che i miei amici non mi capiscono, però sapere che lui riesce a farlo mi riempie di gioia. I suoi occhi... quanto sono belli, e poi quel sorriso, dolce e enigmatico allo stesso tempo, e lo ha regalato a me, e l’ho visto solo io... strano non voglio che gli altri lo vedano così. Mi sta abbracciando dolcemente, è molto più tenero di quanto pensassi, non è per niente una volpe polare anzi, sa essere molto caldo, senza dire niente riesce a riscaldare il mio spirito.
Anche se sono confuso, una cosa è certa con lui sto bene, molto meglio di quando facciamo a botte, anche se quello ormai l’ho capito, lo facevamo per stare vicino. Voglio capire bene i miei sentimenti e solo allora mi abbandonerò a lui, e poi devo capire se Kaede prova lo stesso, mi sembra di sì. Quegli occhi... come vorrei sprofondare in essi. Oh, Kaede tu mi hai stregato il cuore dalla prima volta che ti ho visto, anche se allora ero accecato dall' amore, si può chiamare cosi? Non credo proprio, pensando a lei non mi vengono i brividi di piacere, e nemmeno se mi sta lontano mi viene voglia di toccarla, sarà stata una infatuazione passeggera, no non posso chiamarla nemmeno così.
Mi guardi e mi trascini sul divano davanti alla tv sedendoti continuando a sorridere, sai sei veramente stupendo quando lo fai, direi quasi come una creatura sovrannaturale, che esiste solo nei miei sogni, e ho quasi paura di risvegliarmi, per poi scoprire che era solo un mio desiderio, avveratosi in una notte di luna piena, e che domani torneremo a picchiarci,... quello è normale, è il nostro gioco, e la nostra commedia, dove entrambi indossiamo le maschere, io di un giullare e tu di una volpe polare, eh, infondo è vero che gli opposti attraggono.
E noi due certamente siamo opposti in tutti i modi, io parlo troppo, e lui sta sempre zitto, io sparo cavolate, lui se non ha niente da dire non dice niente, lui è la notte e io il giorno, ma come potrebbe esistere il sole senza la luna? E il male senza il bene? Non potrebbero sussistere, credo... mhm, quanto adoro i suoi baci morbidi e casti, ma io voglio di più e lo abbraccio stringendolo a me chiedendo il permesso di entrare, e lui come prima mi lascia accedere in quella caverna calda, cerco la sua lingua e iniziamo a duellare, adoro il suo sapore, non vorrei cambiarlo con niente al mondo.
Io tra le braccia di Kaede Rukawa mi sento bene. Sì, proprio bene. Non importa il sentimento si chiarirà e poi quando non sarò più confuso te lo dirò apertamente. E sorrido a questo pensiero, un po’ pazzo ma infinitamente bello.

POV di Kaede

Hana, quanto è bello il tuo sorriso, mi si riscalda il cuore solo a guardarti, sei infinitamente bello, no anzi sei splendido, lo sai questo? Era da molto tempo che non mi sentivo così bene, e tutto grazie a te, finalmente ho compreso che è te che ho cercato per tutto questo tempo, che è te che desideravo, non so se questo posso chiamarlo amore, almeno non per adesso, devo prima capire i miei sentimenti, sono confuso, non ho mai provato una cosa del genere... però mi sento bene, e mi viene voglia di sorridere e mai smettere. Non è da me, lo so fin troppo bene, ma che me ne frega, finchè non tolgo la maschera davanti agli estranei, e regalo questo raro momento al mio do’aho... sì MIO, solo mio e di nessun altro. Quanto ho sofferto sentendolo gridare Harukina cara, e arrossire e fare il pagliaccio quando c’era lei. Le sue attenzioni dovevano essere solo per me, e nessun altro, solo adesso me ne rendo conto, e sono felice... io gli voglio bene, credo sia questo che mi attira verso lui. Eppure ancora non capisco, è solo voler bene sentirsi così? Hn, con il tempo lo scoprirò, infondo è solo l’inizio di un' "amicizia".
Amicizia è una parola strana anzi, sensazione strana, io non credo di aver mai avuto amici in vita mia. Credo che tu Hana sia il primo, com'è bello poter dire il tuo nome senza che iniziare a picchiarmi mentalmente. Non potrò mai scordarmi quanto eri bello con quell’espressione di sorpresa dopo avermi visto sorridere, sembravi un bambino piccolo. Un bambino che aveva appena vista qualcosa a cui non poteva credere,... sai sei come un bambino tu...
Mi stringo ancora di più a te per assaporare ancora il calore della tua pelle, sai prima quando ti sei tirato indietro, in un certo senso mi ha fatto piacere, hai dimostrato che ci tieni a me, e che finchè saremo confusi e non avremo capito i nostri sentimenti non vuoi fare il 'grande passo'. Sei molto dolce do’aho, ti vedo sorridere, mi sa che l’avevo detto a voce alta, e ripeti la parola, do’aho, sorridendo di nuovo, e mi dici che adesso questa parola non ti fa più arrabbiare, perché te la dico io... e poi pronunci di nuovo il mio nome, è cosi dolce sentirlo dire dalle tue labbra... mi viene quasi voglia di baciarle, e io gia so che sono morbide e dolci come il miele, e non resisto agisco, assecondo questo mio impulso adesso che posso, avvicinando le mie labbra alle tue toccandole a malapena e poi tu mi attiri a te e il bacio si fa più profondo, e più passionale, così come sei tu, dentro di te arde il fuoco della passione, e mi riscalda... adoro questo tuo modo di fare, in ogni cosa metti tutto te stesso, anche nel basket e adesso con me ogni bacio sembra il primo, e non mi dispiace... lo sai, io adoro baciarti, mi fa sentire vivo...
Hana...

Le stelle brillavano su in cielo accompagnate dal dolce splendore della luna piena, che timidamente entrava dentro la viletta, poggiandosi delicatamente sui due ragazzi come per accarezzarli e abbracciarli in questa loro felicità appena trovata (sempre la luna eh? ndHana sì ndSaya ... come mai? ndHana e che ne sooooo ndSaya).
Rukawa era sdraiato sulle gambe di Sakuragi che lentamente gli accarezzava i capelli mentre i loro occhi non si staccavano mai, entrambi con un sorriso ingenuo e dolce. Kaede ogni tanto baciava il polso e la mano del ragazzo dai capelli rossi. (ah che smielatosi ndSaya bada i fatti tuoi, abbiamo aspettato ben 3 capitoli, anzi 4 con il prologo... ndHana -.- ndSaya scrivi qualcosa di carino, su su scrivi ndHana ... ndSaya).
Entrambi erano persi in un mondo appena creato che ospitava solo loro, e la cosa certo non gli dava fastidio...
Un brivido percorse tutto il corpo del moretto, ed entrambi i ragazzi si accorsero solo allora che Kaede era ancora praticamente nudo, solo con l'asciugamano, che ben poco lasciava all'immaginazione.
Hanamichi arrossì guardando il corpo perfetto del ragazzo sdraiato mentre il moro sorrise malizioso. Forse 'certi' sentimenti non erano confusi per nessuno dei due...
Si alzò di malavoglia da quella posizione comoda e rilassante, diede un bacio leggero sulle labbra del rossino dicendo che sarebbe tornato subito.

Nei cinque minuti in cui Kaede era assente, Hanamichi era sprofondato con la testa sulla spalliera del divano, con le braccia incrociate all'altezza del petto.
Stava pensando a quanto fosse felice in quel momento, per una cosa di cui neanche lui si rendeva completamente conto, quando due braccia sottili ma forti, gli cinsero il collo da dietro.
"Ti sei annoiato?"
"Pensavo a te..." disse sorridendo il rossino, mentre spostando le braccia dell'altro con le mani, lo invitava a sedersi di nuovo accanto a lui. E così Rukawa fece, accoccolandosi tra le braccia del rossino che non aspettava altro che poter sentire di nuovo il profumo di quella pelle bianca e il suo calore.
"Ah, davvero?"
"Hn..."
Rukawa rise pensando che quella era, di solito, una sua battuta, e ad Hanamichi per poco non venne un infarto. Si mise a guardare il ragazzo che rideva con gli occhi sgranati e vagamente sognanti.
Rukawa si accorse subito di quello sguardo e smise immediatamente di ridere, temendo di aver fatto qualcosa che non andava.
"Che c'è?" chiese con una nota di preoccupazione nella voce.
"Perchè hai smesso? Sei così bello quando ridi..." sul volto del rossino si dipinse un sorriso dolcissimo che accompagnava i gesti delle sue mani che ora accarezzavano i contorni del viso e delle labbra del volpino.
Kaede sorrise per l'ennesima volta qualla sera, era troppa la felicità per cercare di contenerla. Si strinse più vicino a Sakuragi, accoccolandosi meglio con la testa sul suo petto e le braccia di Hanamichi lo avvolsero.
"Sono felice Hana-chan..."
"Anche io lo sono Kacchan, anche io..."
Rimasero in silenzio per alcuni minuti, mentre le mani di Hanamichi accarezzavano la schiena di Kaede che lentamente, cullato da quei gesti calmi e dolci, si stava addormentando.
E così fece, cadde tra le braccia di Morfeo, mentre altre braccia, quelle di Sakuragi, lo cingevano con forza e delicatezza allo stesso tempo.
Hanamichi guardò il volpino dormire, lo aveva visto miliardi di volte con le palpebre chiuse e il respiro regolare, ma quella sera era diverso.
Tutto era diverso, loro stessi lo erano, e tutto perchè avevano scoperto di volersi bene, quello che sarebbe successo poi non importava, ora importava solo essere l'uno tra le braccia dell'altro.
Accompagnato da quei pensieri e dalla serenità che solo l'essere accanto ad una persona speciale può dare, Hanamichi seguì l'esempio di Kaede e si addormentò anche lui.
Due respiri calmi e regolari, sincronizzati al punto da sembrare uno solo risuonavano nella stanza avvolta dal silenzio, accompagnati dal battito di due cuori che piano piano si stava trasformando in un unico dolce ritmo.
Kaede tra le braccia di Hanamichi, Hanamichi tra le braccia di Kaede, e tutto il mondo fuori.


FINE CAP. 4

Saya: NO, NON DITE NIENTE... non ci pensate minimamente... capito?
Hana&Ru:....
Saya: LO SO BENE CHE MI CI E' VOLUTA UNA MAREA DI TEMPO
Ru&Hana:.....
Saya: non guardatemi in quel modo.....
Hana&Ru:....
Saya: ç_ç smettetelaaaaaaaaaaaa, già mi sento uno schifo, e mo' voi vi mettete pure a fare quelle facce ç_ç (nota: Saya stava ascoltando Wagner scrivendo questo capitolo)
Ru&Hana: ...
Saya: prendete quel letto fateci quello che volete...
Sakuya: Nipo... ^^;;;; Dai non fare così! Ignorali quei due! Anzi no.. prendi la telecamera... potremmo ricavare molto da questo capitolo senza lemon ^___^ <--- sorriso malefico
Saya: Zietta cara hai proprio ragione ^___^ <--- altro sorriso malefico.
Hana&Ru: é___è


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