DISCLAIMER: I personaggi sono d'Inoue-sensei
NOTE: Alla fine


Akuma No Tenshi

Capitolo 2

di Sakuya & Saya

CAP II: Confusion

Le lezioni erano finite, ormai era tempo di raggiungere la palestra, ed iniziare gli allenamenti di basket. Il ragazzo dai capelli rossi camminava lentamente, non gli andava tanto di incontrare Kaede subito negli spogliatoi, non che avesse paura di lui, solo che non sopportava di vederlo o passare del tempo con lui, e già gli allenamenti duravano troppo.
Hanamichi entrò negli spogliatoi notando che non c'era nessuno dentro, e sorrise soddisfatto, poggiò la borsa vicino al suo armadietto, quando sentì la porta aprirsi e con stupore notò il moro entrare, mentre ascoltava il suo CD player. Rukawa avvertì subito la presenza di Sakuragi, ma fece finta di niente, come se l'altro non esistesse. Questo mandava in bestia il rosso, che cercò di nasconderlo girandosi dall' altra parte, ripetendosi:
"Ore wa tensai de su...."
Il moro alzò lo sguardo su di lui e disse:
"Do'aho...."
C'era un strano magnetismo in aria intorno a loro, come se l'odio profondo e l'amore più sincero si fossero incontrati. Hanamichi lo gardò e non resistette a non toccarlo.... e cosi fece:
"Teme Kitsune!"
Gli diede un destro potente in faccia (...e tu questo lo chiami toccare?NdHana Siete maschi, e il vostro cervello lavora in questo verso...NdS Concordo con Saya.NdE Io credo che Saya si sia beccata un bel colpo di sole in testa ndHana Teme Hana! NdS), ma Rukawa non fu da meno e cosi iniziò la solita rissa tra i due.
Eppure ad entrambi bastava sentire il calore dell' altro, ma non lo avrebbero mai ammesso... Molto presto il baccano che riuscirono ad attirare l'attenzione della squadra verso gli spogliatoi. Ayako si girò per vedere chi mancava e poi si incamminò verso dove provenivano i rumori, seguita dal capitano, Miyagi, Mitsui e Kogure . La manager del club di basket, ebbe la conferma dei suoi timori quando aprì la porta e vide i due darsele di santa ragione. Si avicinò minacciosa con il suo ventaglio:
"VOI DUE FERMATEVI! AVRETE UNA PUNZIONE PER QUESTO!"
I due si divisero guardando gli altri compagni della squadra mentre Ayako continò:
"Finiti gli allenamenti, sarete voi due a mettere a posto la palestra. Capito?"
Hanamichi si alzò lentamente abbozzando un si con un filo di voce, mentre Rukawa annuì abastanza scocciato. Passando vicino al gorilla Sakuragi avvertì un gran mal di testa, dovuto a un pugno datogli dal capitano. Con un broncio fin sotto i piedi, si diresse verso il centro della palestra prendendo un pallone tra le mani e pallegiando per scaricare la tensione.
"Ok ragazzi adesso farete una partita d'allenamento.... Rukawa, Sakuragi voi due sarete nella stessa squadra..."
'Ecco gli farò vedere chi è il tensai!' pensò il ragazzo dai capelli rossi. Cosi inziarono, ma come sempre non c'era intesa tra i due giocatori, anzi facevano di tutto per non passarla l'uno all'altro. Verso la metà Hanamichi si buttò su Mitsui per togliergli la palla, ma atterrò male solo per cadere tra le braccia di Kaede. Per un momento il tempo si fermò e i due giocatori rimasero a fissarsi a lungo, non capendo cosa gli sucedeva, una strana energia intorno a loro. Mitsui si fermò di colpo girandosi verso i due e guardandoli con occhi sgranati, per poi sorridere a se stesso convincendosi che non c'era niente di strano. Finalmente Sakuragi con uno scatto felino si alzò dalla posizione mostrando le spalle a tutti e arrosendo come un peperone. I sentimenti e le emozioni dentro di lui erano andate completamente in tilt. Non sapeva cosa pensare nè cosa fare, non si era mai sentito in questo modo.

La notte ormai era caduta su Kanagawa,c'era la luna piena, la notte perfetta per le streghe (che c'entra?o.O ndHana Niente...ndS ...Ne sei certa?^__- ndE). Tutti ormai erano caduti vittime del richiamo di morfeo.

Anael stava seduto su una sedia guardandosi intorno, non capendo cos'era sucesso. La porta si aprì ed entrò un angelo stupendo che guardò l'altro ragazzo con occhi dolci e sorrise.
"Ti chiederai perchè sei qui, non è vero mio prediletto?"
L'angelo annuì silenziosamente ancora sorpreso.
"Anael, voglio darti un consiglio da maestro..."
"Si mio signore,..."
"Noi ti osserviamo dall' alto, e carissimo Anael.... questo non è un rimprovero..."
"Cosa non è un rimprovero..."
"Pazienza giovane angelo, abbi pazienza... per noi il tempo non scorre..."
Il ragazzo sospirò, il suo maestro era sempre lento nelle spiegazioni, ma finalmente si decise e continò il suo discorso:
"Devi comportarti con più impegno per il tuo tirocinio e non devi assolutamente legarti troppo agli umani come invece stai facendo,... ma soprattutto,.... non devi fare sempre a pugni perchè quello non è un comportamento da angelo..."
Il giovane divenne tutto rosso in viso, non sapendo come scusarsi e spiegare questa irrefrenabile voglia di toccarlo che gli vieniva quando si aviccinava a lui.
"Scusatemi mio maestro, cercerò di fare del mio meglio, e di non cedere alla tentazione...."
"Bene...."

Si trovava in una strana stanza dalle pareti rosse. Girandosi su sè stesso cercava di comprendere dov'era e cosa gli era sucesso, ma sopratutto la stanza,... a chi apparteneva? Davanti a lui si formò una creatura stupenda,con stupendi occhi blu,e guardandolo sorrise dolcemente avvicinandosi a lui. Era una sensazione così conosciuta, come se l'avesse già vissuta tanto tempo fa. La donna dalle ali nere piumate lo abbracciò stringendolo forte a sè stessa, come se mossa da un sentimento di amore e dolore insieme. Il ragazzo chiuse gli occhi anche lui abbraciandola teneramente, mosso da un sentimento sconosciuto,o forse solo dimenticato nei meandri bui della sua anima. Poi come se un vortice passasse di lì, rimase solo,nel buio per poi essere illuminato da una luce rossa, sentendo risate malefiche.
Davanti a lui apparve una sala grandissima, illuminata dal fuoco e caldissima. In quel momento aveva paura, non sapeva cosa doveva fare, voleva ritornare nella stanza di prima, nascondersi tra le ali della donna sperando di non essere trovato, eppure allo stesso tempo provava un senso di pace,come quando si ritorna a casa. Non riusciva a capire i suoi sentimenti e le sue emozioni. Il vortice ritornò e si trovò di nuovo al buio, ma questa volta sentì il calore di un abbraccio pieno d'amore e delle parole sussurategli nell orechio dolcemente:
"Hikai, mi machi molto... tesoro mio...."
Gli occhi si aprironò di scatto, era tutto sudato non capiva cosa era successo. Mise a fuoco la stanza e poi si alzò dirigendosi verso la cucina ripetendosi mentalmente che era solo un sogno, ma le parole della donna suonavano ancora nelle sue orecchie.

Mitsui non si sentiva per niente tranquillo, si rigirava nel letto e non riusciva a prendere sonno, così che alla fine svegliò il suo amante. Sendoh aprì lentamente gli occhi e abbraccio Hisashi:
"Hisa-chan, stai bene?"
"Si,... solo non riesco a prendere sonno...."
Un sorriso malizioso apparve quasi subito sulle labbra di Akira.
"Questo significa che non sei stanco... ho io un modo per stancarti abbastanza..."
Mitsui abbassò lo sguardo sul suo ragazzo:
"Ma tu pensi sempre a quello?"
"E' una delle cose con cui ti ho conquistato, non credi?"
La guardia dello shokoku sorrisè e annuì, per poi perdersi nel bacio dell' asso del Ryonan.

Gli allenamenti erano iniziati già da un bel pezzo, eppure Hanamichi non si pavoneggiava, sembrava serio, mentre Kaede lanciava ogni tanto qualche occhiata strana sul numero 10, non capendo perchè si preocuppava, e se poi fosse realmente preoccupato. Quel ragazzo lo aveva scosso dal primo momento in cui lo aveva incontrato sul terrazzo della scuola.
Lo sguardo di Sakuragi incrociò quello di Rukawa, e di nuovo i due si persero l'uno negli occhi dell'altro. Il rosso distolse lo sguardo per posarlo sul pallone da basket, mentre pensieri confusi si intrufolavano nella sua mente. Perchè teneva cosi tanto a battere Rukawa, non era l'odio che lo spingeva, ormai ne era sicuro, eppure doveva diventare più forte di lui.
"Hanamichi!"
Il rosso alzò di scatto lo sguardo e sorrise ad Haruko, che era andata a vedere gli allenamenti. Doveva diventare più forte per dimostrarle che lui era migliore della kitsune. (...Quanto sono patetici i maschi quando cercano di autoconvinversi ndSaya ...ndHana Bhe, cosa pretendi da loro?? ndEli).
Nel momento in cui Kaede sentì la voce dell' oca, gli ribollì tutto il sangue nelle vene, non la sopportava, era troppo stupida per esistere, eppure Sakuragi non aveva che occhi per lei, e questo gli dava un fastidio enorme. La sua maschera rimase al suo posto quando passò vicino al rosso e sussurò:
"Do'aho!"
Hanamichi si girò di scatto pronto per ribattere, però alla fine non disse niente, salutò la ragazza e si dirresse verso Miyagi per chiedergli qualche consiglio (che stronzata che ho scritto, ma vabbe ndSaya ...ndEli). Il moro si girò guardando il rosso andarsene senza dire niente, poi fece spaluccie come se non gliene importasse nulla. Mentre dentro di lui c'era confusione totale.

Fine Capitolo 2

Stewie: Tu sei la peggiore cosa che possa capitare allo Yaoi... e tu, mi fai semplicemente schifo!
Saya&Saku: o.O Stewie? Che ci fa lui qui?
Ru: Comparsa...
Saya: ;_; Ma io...
Stewie: Zitta donna! *sbonk*
Sakuya: O.o?????
Saya: Che bel culetto che hai.....
Stewie: Guarda! Guarda! Fa anche delle foto, così avrò qualche prova da portare in tribunale!
Ru ascolta la musica sul suo Cd Player senza dire niente coccolando Hanamichi che sta dormendo sulle sue ginochia, mentre Saya ed Elichan guardano stranite Stewie.
N.B.
Stewie è quello della Famiglia Griffin....avete presente?NdS&S


Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions