Disclamers: Tutti i vari personaggi presenti in questa fans fiction non sono miei e bla bla bla bla....a parte questo BUONA LETTURA....E MI RACCOMANDO NIENTE PACCHI BOMBA O ATTENTATI VARI VORREI VIVERE!!!!!sono ancora BELLAAAAAA e giovane per morire!!!ç_________ç

Nota Importante:Questa fanfiction è dedicata alla mia Betta che me l'ha ispirata....dai tata non ti disperare ^^ lo sai che ogni cosa che sento la trasformo in una ficci yaoi...certo che però ti ho cantagiata parecchio:ogni volta che vedi un paletto o la pubblicità della nutella pensi a me!!!!^_________^

Ed ora andiamo a incomnciar



 


Ai suoi ordini!

di Carol


 

<Maledizione tra poco sceglieranno il nuovo maggiordomo della casata Rukawa e io sono già in ritardo, maledizione!!>
Pensava Hanamichi mentre correva rapidamente verso quella lussuosa villa che, sperava, sarebbe diventata il suo lavoro e al contempo il suo alloggio…
Da quando era arrivato a Kanagawa aveva cercato senza sosta un impiego, che potesse permettergli di vivere agiatamente e contemporaneamente fornire a sua madre i soldi necessari per curarsi…
La povera donna pochi anni prima era stata colpita da una particolare malattia del sangue, per la quale esisteva una cura, certo, ma i medicinali erano troppo costosi, perché potessero procurarseli lui, con il suo lavoretto al bar e lui, con la pensione del marito morto d’infarto, due anni prima…
Dopo che la piccola cittadina dove era cresciuto gli aveva negato aiuto, con la benedizione della madre, era partito verso Kanagawa alla ricerca di un lavoro ben pagato…
Ma nonostante le sue buone intenzioni, nessun voleva aiutarlo, forse a causa della sua aria da teppista, forse a causa dei suoi capelli di uno strano e particolare rosso fuoco…
Hanamichi, però non aveva nessun’intenzione di tingerseli…
I suoi capelli erano l’unico ricordo di suo padre, anche lui dalla chioma rossa, e non aveva voluto sentire ragioni…
Questo lavoro era la sua ultima occasione, altrimenti sarebbe stato costretto a vendere il suo corpo e la cosa non lo tentava per niente (Peccato *____* Nd Ru-Sen-Mit) …
Arrivò trafelato e ansimante davanti alla gigantesca villa che poteva tranquillamente contenere tutto il suo appartamento in una sola stanza…
Si sistemò rapidamente i vestiti, non notando che qualcuno, da una finestra, lo stava osservando con interesse e che un lieve sorriso increspava le sue labbra perfette…
Hanamichi oltrepassò, con passo solenne, il grigio cancello aperto guardandosi discretamente attorno, notò che l’immenso giardino era molto curato e vi si ergevano numerose piante di varie dimensioni e ogni possibile fiore, dalla rosa al garofano, dalla viola al giglio, dai fiordalisi alla primula…
Perso nella sua contemplazione ammirata si accorse solo dopo poco che un piccolo gruppo d’aspiranti maggiordomi allineato e velocemente vi sì unì…
Osservò i suoi “avversari” e il panico si insidiò nel suo animo…erano tutti adulti, dallo sguardo attento e il corpo pieno di professionalità ed esperienza…
Lui a confronto sembrava un dilettante, cosa che effettivamente era, non aveva la minima speranza…
Quando però, vide il probabile padrone di casa, decise di non darsi per vinto…
Lui non era un codardo e ci avrebbe provato, avrebbe dimostrato che era all’altezza, così che anche se non lo avessero preso, non si sarebbe potuto rinfacciare niente…
L’uomo, probabilmente sulla sessantina, visti i suoi capelli bianchi, dal viso rilassato e gentile si presentò come Anzai il capo del personale…
Hanamichi provò un poco di sollievo, forse, forse aveva qualche speranza…
Il suo animo si liberò dl panico nemico e si rilassò…
Quell’uomo sembrava gentile e si stupì nel vedere che non aveva osservato con disgusto i suoi capelli…
Ma poi considerò che probabilmente quell’individuo dovesse avere un controllo notevole…
Ciò che, però, lo stupì di più furono le parole del vecchio:
-Il padrone ha già scelto chi sarà il suo maggiordomo personale e mi ha chiesto di iniziarlo al lavoro oggi stesso, il suo nome prego?-
Chiese l’uomo rivolto ad un sorpreso ed alquanto felice rossino.
-Hanamichi, Hanamichi Sakuragi…-
Rispose con un sorriso dolce…
Il vecchietto rispose al sorriso con altrettanta dolcezza e stringendogli la mano lo portò nella villa, mentre alcune cameriere accompagnavano gli altri aspiranti all’uscita…
Alcuni di loro sembravano veramente contrariati e probabilmente si chiedevano come avesse fatto lui ad essere scelto al posto loro, ed in verità se lo domandava anche lui
Il rossino non riusciva a crederci…
Finalmente avrebbe potuto aiutare sua madre e chissà forse avrebbe potuto fare amicizia col padrone che, non dubitava, era sicuramente una brava persona, comprensiva e generosa…
Assimilò velocemente tutto quello che doveva conoscere della casa e del suo lavoro e cercò di orientarsi in quell’immensa villa, che sembrava non avere mai fine…
Le stanze erano innumerevoli, arredate nel più completo stile tardoantico, (O___O Oddio mi sa che storia dell’arte mi fa male!!!Nd Carol) ma nei posti più impensabili si nascondevano gioielli tecnologici all’avanguardia, che avrebbero fatto invidia alla N.A.S.A.…
Dopo il lungo giro turistico il signor Anzai gli mostrò la sua stanza…Hanamichi non credeva ai suoi occhi…quella stanza era gigantesca con tutte le comodità possibili, era meglio di un hotel a cinque stelle per quanto né sapesse…
Con il permesso di Anzai si congedò e velocemente tornò nel misero appartamento che l’aveva ospitato anche troppo a lungo, afferrò la sua poca roba, la infilò in valigia, riconsegnò le chiavi al proprietario e si diresse verso quello che ora sarebbe stato il suo nuovo alloggio…
Tornato alla villa mise i suoi vestiti al loro posto, si rese conto che era già abbastanza tardi e, dovendo il giorno dopo svegliarsi alle sei di mattina, decise, con il permesso del signor Anzai -quel vecchietto gli stava ogni secondo più simpatico- che andare a dormire…

La mattina seguente si svegliò d’ottimo umore…
Fischiettando allegro dopo tanto, indossò l’uniforme, che era composta da una camicia bianca, un pantalone nero con giacca del medesimo colore, e, infine, una cravatta anch’essa scura…
Si diresse in cucina dove la cameriera, dai radiosi e stupendi capelli ricci di un intenso castano, gli consegnò la colazione per il signore…
Hanamichi si avviò verso la camera, che il giorno prima gli era stata indicata, entrò senza fare il minimo rumore, posò il vassoio sul mobile più vicino e, con passi leggeri, si avvicinò alla finestra, aprì le tende con un gesto secco e si girò verso il letto…
E la vista di quell’angelo, lo scioccò…
Si era immaginato di trovarvi un uomo sulla quarantina profondamente addormentato, non certo un ragazzo della sua età, bello da mozzare il fiato, sveglio, in una posizione abbastanza provocante, ma soprattutto NUDO…
Il ragazzo in questione lo fissava con un leggero sorriso dipinto sul viso, ma ad Hanamichi quel sorriso non piaceva per niente…aveva un brutto presentimento…
Per nascondere il lieve rossore che gli aveva imporporato le guance, prova del suo leggero imbarazzo alla vista del corpo nudo dell’altro, si diresse al vassoio per versare la cioccolata calda nella tazza che avrebbe poi offerto al ragazzo…
Ma quella di voltargli le spalle fu una pessima idea, poiché il ragazzo sconosciuto, nonché suo padrone, gli si era avvicinato di soppiatto e premendosi addosso a lui, petto contro schiena, gli aveva stretto la vita con le braccia possenti e gli aveva sussurrato provocantemente, direttamente nel padiglione auricolare:
-Quella cioccolata avrei voglia di spalmartela tutta addosso e leccartela via, avrei voglia di assaggiarti…-
Coronando il tutto leccando lascivamente il collo abbronzato dell’altro che era rimasto paralizzato e, che, dopo aver ripreso coscienza, era sgusciato veloce dalle zampe del ragazzo, gli occhi spalancati, la bocca socchiusa, il respiro veloce e il viso rossissimo per l’imbarazzo, la vergogna e, doveva ammetterlo, la paura…
A quella vista un sorriso sornione increspò le labbra del signorino:
-Mh mi piaci così imbarazzato, a prima vista sembri un ragazzo duro, ma a quanto pare hai l’innocenza di un bambino…-
L’angelo bruno gli si avvicinò suadente fino a quasi sfiorarlo, con una mano lo prese per il fianco tenendolo fermo, mentre con l’altra gli lambiva l’intimità, solleticandola attraverso i pantaloni dell’uniforme, e il suo viso si avvicinava persuasivo a quello dell’altro sino a che i loro respiri non si mischiarono e le loro bocche non arrivarono quasi a toccarsi…
-Ma non lo sarai ancora per molto, bel faccino, voglio vederti implorarmi di farti mio, voglio che mi supplichi di scoparti finchè avremo forza, non vedo l’ora…-
Hanamichi che fino a quel momento non aveva reagito ipnotizzato dallo sguardo malizioso dell’altro, a quelle parole fece un salto indietro, più rosso di prima e, senza poter rispondere, scappò fuori dalla stanza con la mente in subbuglio e il cuore che batteva velocissimo, quasi volesse scoppiare…
Quando riuscì a darsi un minimo contegno, considerò che, ora, la sua camera non era certo il posto più sicuro in cui mettere piede…
Decise di recarsi in cucina, a riflettere, dove il cuoco stava già preparando il pranzo…
Anche il ragazzo era abbastanza giovane, avrà avuto circa ventitré anni…
Di bell’aspetto certo, ma comparato all’angelo che gli era praticamente saltato addosso prima, era un comunissimo ragazzo se non fosse stato per i riflessi blu dei suoi capelli e per la piccola cicatrice sul lato sinistro del mento, che gli dava un non so ché di duro, di vissuto…
Quello lo vide e, con un caldo sorriso, si presentò come “Hisashi Mitsui”, chef della villa…
Hanamichi, ancora scosso dall’accaduto, ricambiò però il sorriso e si presentò a sua volta, ma quando gli disse che era il nuovo maggiordomo personale del signorino, Hisashi lo guardò con un sorrisino molto malizioso…
Il rosso non comprese e con tono lievemente isterico confessò al moro l’accaduto mentre quello era intento a lavare l’insalata…
-Guarda che questo accade quotidianamente-
Rispose Mitsui, alzando lo sguardo dalla sua insalata al viso stupefatto del rossino…
-Kaede fa sempre così, si sceglie un maggiordomo, se lo porta a letto un paio di volte, anche di più se gli piace particolarmente, e poi lo licenzia senza tanti complimenti…-
Finì il ragazzo tornando con espressione neutra alla sua insalata, come se quello che aveva appena detto non fosse una cosa completamente assurda e lasciando un Hanamichi totalmente basito…
Il rossino si diresse allora a passo lento, immerso nei suoi pensieri, verso il giardino…
Si fermò vicino ad una vecchia quercia, si sedette sul prato e stringendosi le gambe al petto immerse il viso sulle ginocchia e cominciò a riflettere sulle parole dettegli quella mattina…

<Avrei voglia d’assaggiarti…>

<Questo accade quotidianamente…>

<Hai l’innocenza di un bambino…>

<Kaede fa sempre così…>

<Voglio vederti implorarmi di farti mio, voglio che mi supplichi di scoparti finchè avremo forza…>

<Se lo porta a letto un paio di volte e poi lo licenzia senza tanti complimenti…>

<Non vedo l’ora…>

-Ehi ti senti bene??-
Hanamichi alzò di scatto il viso dal suo rifugio, interrotto nelle sue riflessioni e, imbarazzato, accettò l’aiuto del ragazzo che gli stava porgendo la mano…
Appena alzato, il ragazzo dall’incredibile capigliatura anti-gravitazionale e dal sorriso smagliante si presentò:
-Ciao io sono Akira Sendoh, il giardiniere…e tu sei…??-
-Hanamichi Sakuragi maggiordomo personale del signorino-
Rispose il rossino con tono fiero e con il miglior sorriso che poteva tirar fuori dopo quello che gli era successo pochi minuti prima…
-Wow stavolta Kaede ha scelto bene!!!-
Rispose Sendoh più a se stesso che al ragazzo che gli stava di fronte, squadrandolo dall’alto in basso e girandogli attorno come fosse stata merce da esposizione…
Sakuragi non sapeva cosa rispondere…ma nessuno in quella casa si scandalizzava per l’atteggiamento del padrone???
E poi com’è che tutti i domestici lo chiamano per nome???
Ma accadde qualcosa che mandò in frantumi tutte le sue domande…
Akira…Akira, senza tanti scrupoli, gli aveva appena palpato il sedere!!!
Si girò verso il porco (spino^^ Nd Carol) e, con sguardo offeso, gli diede un sonoro ceffone sulla guancia sinistra, lasciandogli perlopiù un vistoso ematoma, per poi scappare lontano con le lacrime agli occhi…
Correva senza una meta, ma tanto in quell’immenso giardino ci si poteva tranquillamente perdere…
<Ma sono tutti dei pervertiti in questa dannata villa???>
<Prima, il padrone che senza mezzi termini mi voleva portare a letto!!
Poi il cuoco che ne parla come se la cosa fosse normale…non mi sorprenderebbe sapere che Rukawa si è portato a letto anche lui!!!
Infine quel dannato porcospino con i tentacoli!!!
Non so proprio cosa mi potrebbe capitare di peggio…>
Pensando ciò sbatte brutalmente contro qualcuno…
Caddero entrambi a terra sbattendo pesantemente il sedere al suolo…
-Ma sei impazzito???Ti sembra normale correre come un’idiota senza nemmeno guardare dove vai??-
Chiese il moretto isterico…
-Non sono un’idiota e tu cosa ci facevi lì in mezzo alla mia strada??-
Rispose corrucciato per l’offesa Hanamichi…
-E comunque stavo scappando dal porcospino coi tentacoli!!!!-
Si giustificò abbassando lo sguardo colpevole…
-Porcospino???Intendi forse Akira??-
-Si, proprio lui, appena ha saputo che ero il maggiordomo personale del signorino mi ha palpato il sedere con le sue appendici!!!-
-Ah-ah, non ti lamentare sapessi cosa cerca di fare a me!!!…quindi tu sei il maggiordomo personale di Rukawa???sai che ti dico, ti compatisco!!!-
-Non dirlo a me!Appena sono entrato nella sua stanza mi è letteralmente saltato addosso, facendomi proposizioni oscene, poi ho avuto il piacere di conoscere il cuoco...che, senza scomporsi minimamente, mi ha assicurato che la cosa era normale e infine quel maiale coi tentacoli mi ha palpato!!!E siamo solo all’inizio della mattinata!!Non voglio neanche lontanamente immaginare cosa succederà poi…-
-Beh non ti preoccupare per Akira, se il padrone ti vuole non gli permetterà d’avvicinarti…
Io invece ne ho due che mi “corteggiano”: Akira e Hisashi, fortunatamente essendo rivali si ostacolano a vicenda così io riesco a sgattaiolare dalle grinfie di uno e dall’altro, a turno…
Ma il sol pensare che cosa potrebbero fare se si alleassero mi vengono i brividi…
Quelli sono malati te lo assicuro!!- (Avete intuito chi è il moretto????eheheheh^^ alcuni potrebbero sbagliarsi^^ vi posso dire che sicuramente non è Kogure!!!!>__< O.D.I.O.!!!! Nd Carol)
-Allora a quanto pare siamo sulla stessa barca!!-
Esclamò Hanamichi contento di avere finalmente un alleato in quella casa di matti…
-Io sono Hanamichi Sakuragi e il mio ruolo in questa casa lo conosci già…-
Si presentò con un sorriso…
-Mi chiamo Nobunaga Kyota e sono aiutante giardiniere e aiutante cuoco…immagina cosa devo subire!!-
Il moro sorrise dolce, per poi cominciare subito a confabulare piani, col nuovo arrivato, che avrebbero permesso ad entrambi di “sopravvivere”…
Fecero subito amicizia essendo i loro caratteri molto simili…
Crearono un patto, ogni volta che Hanamichi veniva bloccato dal Padrone, Kyota veniva in suo soccorso e viceversa, quando era Nobunaga ad essere in difficoltà subentrava il rossino e con qualche parola e qualche testata -nel caso di Sendoh- riusciva a salvarlo, lui e la sua virtù…
Infatti, nonostante Kyota lavorasse in quella casa da ormai due anni, era incredibilmente riuscito a preservare la sua verginità…

Però quest’alleanza non piaceva ai tre mori che, vedendosi ostacolati nelle loro conquiste, si lamentavano in continuazione…
Akira e Hisashi però non potevano certo sfiorare il rossino, preda privata di Kaede e quest’ultimo non poteva licenziare Kyota, le reazioni degli altri due sarebbero state molto dannose alla sua salute mentale…
Eppure Kaede aveva provato a conquistare il suo maggiordomo…
Ogni giorno alla stessa ora lo aspettava nudo sul letto e lo guardava con forte desiderio, ma Hanamichi si dileguava velocemente, non abbastanza, però, da impedirgli qualche bacio, qualche porcata e/o proposta oscena da sussurrargli all’orecchio, qualche toccatina e qualche leccatina sul collo…
Aveva notato che il rossino non era del tutto indifferente alle sue attenzioni, solo necessitava di una spinta…
La stessa cosa valeva per Nobunaga…
Sia Akira sia Mitsui, che oltre ad essere rivali in amore erano anche ottimi amici, si erano accorti di un leggero cedimento da parte dell’aiutante nei confronti di entrambi…
I tre decisero insieme:
<Se non li puoi combattere…….alleati con i loro nemici!!!> (Lo dico sempre IO!!^___^ Nd Carol)
E fu così che un giorno i tre prepararono il loro piano di battaglia…
Mentre il padrone di casa si sarebbe dedicato totalmente al suo maggiordomo, gli altri due si sarebbero uniti per l’assalto finale al povero Nobunaga…

Dopo qualche giorno mentre Kaede era alla ricerca di Hanamichi sentì risate spensierate provenire dal giardino e si affacciò alla finestra ove lo trovò a scherzare con l’aiutante e, geloso, decise che quello sarebbe stato“il giorno”…
Comunicò la sua decisione agli altri due che si trovarono pronti a passare all’attacco…
Rukawa dopo aver preparato il necessario nella sua camera, fece chiamare il suo futuro amante dalla cameriera e, dalla finestra, da cui osservò la sua reazione, aspettò impaziente il suo maggiordomo…
Hanamichi trascinandosi verso la porta della sua condanna, con la paura che gli faceva da ombra, si chiese cosa volesse il padrone a quell’ora della sera…al dir la verità una mezza idea ce l’aveva ma pregava di sbagliarsi …
Bussò piano e senza ottenere risposta, aprì delicatamente la porta, e, facendo pochi passi verso il letto, si accorse che la camera era al buio e completamente tappezzata di candele accese, di tutte le proporzioni ma di un solo unico colore: il nero…
Hanamichi cominciò a preoccuparsi…non solo l’aspetto della camera lo inquietava non poco, ma del padrone nemmeno l’ombra…
Rapidamente qualcuno dietro di lui lo spinse sul letto, sentì il rumore della porta che si chiudeva e di una chiave girare frenetica nella toppa…
Troppo sorpreso per reagire, si mosse troppo tardi per impedire a Kaede di legargli entrambe le mani, con un panno morbido, alla spalliera del letto…
Era in trappola e mentre vedeva Rukawa con un sorriso malizioso spogliarsi e successivamente spogliarlo lentamente cominciò ad urlare ed a chiedere aiuto…
-E’ inutile che urli tanto, i muri sono insonorizzati e poi anche se ti sentisse qualcuno non credo che verrebbe in tuo soccorso…-
Disse Sghignazzando…
-E poi non sperare che il tuo amichetto venga a salvarti…-
Il suo sorriso di scherno divenne un ghigno malefico…
-Credo che avrà molto da fare con Mitsui e Akira!!Quei due hanno molta resistenza!!-
E il ghigno malefico si allargò nel notare l’espressione preoccupata di Hanamichi…
-Faresti meglio a pensare a te stesso, adesso…e comunque vedrai che non se ne pentirà…-
Gli occhi di Hanamichi, ormai silenzioso per rassegnazione più che per stanchezza, si riempirono di paura…
Ma ciò non fece altro che fare eccitare sempre di più Kaede…
-Non guardarmi così, e non venirmi a dire quello che ti faccio non ti piace…-
E mentre pronunciava quelle parole, cominciò lentamente a succhiare e leccare, suadente, la pelle abbronzata e marmorea del petto ampio, dalla clavicola alla spalla, soffermandosi sulle zone che facevano venire i brividi al suo prigioniero, sino a raggiungere gli agognati capezzoli bruni, già eretti…
Li stuzzicò appena con la lingua rugosa, per poi morderli forte, con foga, divertendosi ad osservare il piacere che quel gesto violento era comunque riuscito a procurare al rossino che ora era completamente abbandonato sul letto, alla sua mercé, estasiato da quelle sensazioni che non aveva mai provato…
Mentre lo fissava in adorazione Kaede prese un oggetto dal comodino, un braccialetto nero borchiato, che allacciò alla base del pene già turgido di Hanamichi, per impedirgli di venire e per poterlo torturare più a lungo…
Subito dopo cominciò a deporre piccoli baci sulla punta gonfia del membro dell’altro, leccandola appena, inserendo appena l’estremità della sua lingua nella lieve fessura sulla punta, per poi proseguire, sadico, lungo le vene che pompavano il sangue arterioso a velocità elevatissima, fino ad arrivare ai testicoli che stuzzicò succhiandoli e mordicchiandoli appena…
Il tutto era coronato dai continui gemiti mal trattenuti, che uscivano dalla bocca martoriata di Hanamichi, e dai brividi che scuotevano il corpo abbandonato sotto di lui, …
Rukawa leccò l’asta percorrendola dall’alto in basso ripetutamente, il suo sguardo fisso in quello dell’altro ora liquido e languido…
Ne prese in bocca, di nuovo, solamente il vertice e con sguardo malizioso osservò le reazioni dell’altro, restò fermo in quella posizione lasciando che la propria lingua sfiorasse “per caso” la punta sensibile…
Improvvisamente lo lasciò ricevendo un lamento di frustrazione, che vezzeggiò il suo ego, risalì con qualche bacio a caso il suo corpo, ricoperto da piccole gocce di sudore, che succhiò ansioso di assaggiarne il sapore ed, infine, arrivò alla bocca, la meta prestabilita…
La violentò facendosi strada in quel caldo afratto sfidando la lingua del rossino a rispondere, a prendere parte a quella danza sensuale…
Hanamichi si scoprì desideroso di partecipare e, movendo la lingua verso quella dell’amante, non si accorse di aver strofinato, voglioso, il proprio bacino contro quello nudo di Kaede…
Quest’ultimo interruppe immediatamente il bacio e lo guardò con malignità negli occhi e con un sorriso sornione stampato sul viso…
Il rossino, conscio di quello che aveva appena fatto, voltò, imbarazzato, lo sguardo verso destra, per evitare quello del moro e per non dover comprendere quello strano sentimento che lo stava invadendo…
Ma i suoi pensieri furono interrotti da Kaede che risceso sul suo inguine aveva preso il suo sesso totalmente in bocca e ora pompava velocemente, quasi dolorosamente, …
Pompava talmente forte che Hanamichi cominciò a gemere e a gridare il suo piacere attraverso versi inarticolati…
Quando, però, Kaede sentì distintamente il suo nome, pronunciato da quelle labbra, non potè fare a meno di tornare a divorarle…ma le sue dita non abbandonarono mai il membro del rossino e continuò a stuzzicarlo, mentre lo impegnava in un bacio all’ultimo respiro…
Le dita, ormai impregniate di piccole gocce perlacee, lasciarono la loro vittima ed andarono a tormentare la piccola apertura ancora vergine…
Il primo dito scivolò inosservato, mentre il secondo fece irrigidire Hanamichi, che non riusciva più a concentrarsi nel bacio a causa del leggero dolore…
Poi, però, il moretto cominciò a massaggiarlo con veemenza, a ritmo sostenuto, premendo il suo punto magico a più riprese, facendo rilassare totalmente il rossino…
-Per..ah..Kaede…per..ah..favore..ahhh…slegami..ah ah…p..mhhhh..prometto…che..non…ahhh…scapperò-
Chiese supplichevole…
-No-
Fu la laconica risposta di Rukawa che non fidandosi di Hanamichi decise di non rischiare…
Ma il rossino paziente, quando il suo amante, se non che padrone, inserì il terzo dito per rilassare ed ammorbidire la sua fessura, si distese all’istante, allargando di più le gambe abbronzate, in un chiaro invito, che gli si leggeva negli occhi…
Kaede a quel gesto cedette ed, accompagnato dal dolcissimo e rassicurante sorriso del suo amante, lo slegò lentamente con una mano, poiché l’altra non aveva mai abbandonato la sua dimora…
Appena liberate le mani di Hanamichi andarono a posarsi sulla schiena di Kaede solleticandola e massaggiandola, gentile e premuroso, mentre chiudeva gli occhi, imbarazzato per quello che aveva permesso, con quel gesto, a Kaede di fargli…
Quest’ultimo tolse le dita, sostituendole col suo membro eccitato e turgido e cercò di distrarre il suo maggiordomo con un lungo bacio…
Ne aveva appena inserito la punta, quando lo sentì irrigidirsi, allora gli chiese di rilassarsi per potergli fare il meno male possibile…
Attento come aveva promesso entrò delicatamente centimetro per centimetro, allargando quelle pareti vergini e sprofondando sempre più in lui, assaporando le piccole lacrime, che avevano solcato quel viso solitamente allegro, ora contorto in una piccola smorfia di dolore…
Kaede provava un enorme piacere nel penetrare quella carne così stretta, così calda e intossicante, ma al contempo provava anche un’enorme frustrazione per non poter affondare, ripetutamente, rabbiosamente, come gli suggeriva il suo istinto…
Non si era mai preoccupato per l’amante occasionale, aveva sempre pensato al proprio piacere ed a volte era stato così violento che la mattina dopo aveva ritrovato sangue sulle lenzuola…
Ma non si era mai pentito anzi lo faceva sempre più spesso…più era violento più il piacere era profondo…
Ma con Hanamichi era diverso…
Lui non sarebbe stato un giocattolo e, mentre, era ancora fermo dentro di lui, si stupì nel rendersi conto che avrebbe voluto passare la sua vita con quel ragazzo, che, ora, stava sotto di lui e cercava di abituarsi all’intrusine…
Un movimento languido del bacino del rossino verso il suo lo fece tornare alla realtà, ove c’era quel ragazzo stupendo, pronto a concedergli la sua prima volta…
Il moro cominciò a spingersi e a ritrarsi dentro di lui, in profondità, ma con dolcezza, mentre la punta sfiorava ripetutamente l’intestino la base veniva totalmente racchiusa tra quelle pareti bollenti che lo mandavano in estasi…
Kaede, totalmente dimentico del bracciale che imprigionava Hanamichi, cominciò a spingere molto più rabbiosamente e velocemente mentre il rossino gridava di piacere…
Più in profondità andava più si sentiva completo, completo come non lo era mai stato, forse quel ragazzo che si contorceva dal godimento ad ogni sua spinta, sarebbe diventato il suo sole, il suo amore…
Un ultimo colpo ed una luce bianca ed accecante dovuta all’orgasmo che lo aveva fatto svuotare all’interno del rosso, lo colpì…
Si accasciò esausto sul petto dell’altro, ma il gemito alto e il pene ancora duro premuto sulla sua coscia, lo fecero preoccupare e solo allora si rese conto di aver lasciato il braccialetto borchiato attorno al suo amante…
Pentito si scusò subito per poi liberarlo, e mentre dirigeva la sua bocca al membro ancora turgido con l’intenzione di dargli soddisfazione, si trovò un malizioso Hanamichi seduto gattoni sul suo inguine che strofinava il suo anello arrossato al suo sesso, il quale, ora si ergeva già ripresosi dal precedente amplesso…
Gentilmente senza ormai più fretta il moro afferrò il suo rossino per i fianchi sollevandolo per poi aiutarlo ad impalarsi su di lui lentamente…
Il viso lussurioso e bramoso di Hanamichi era uno spettacolo eccitante per Kaede che dopo poco cominciò ad alzare più rapidamente il rossino per i fianchi per permettergli di impalarsi con più facilità e con più foga…Quella danza sensuale era costellata da chiari gemiti e piccole urla…
-Volevi che…ahhhhh…mhhh si li…ti ..upplicassi..di ah..di piùùùù…di scoparti…mhhh lì…ci..sei riuscito!!!ahhhh-
Hanamichi tra i gemiti aveva pronunciato quelle parole con la paura nel cuore…
Nonostante in quel momento fosse tra le braccia del ragazzo più bello che avesse mai conosciuto aveva paura che la previsione di Mitsui sul fatto che Kaede si sarebbe limitato a scoparlo un paio di volte per poi stancarsi di lui lo feriva…
Ma si stupì della risposta.
-Io non ti sto scopando, io sto facendo l’amore con te…Ti amo Hanamichi…-
Poche parole appena sussurrate direttamente nel suo orecchio portarono il rosso all’orgasmo che gli fece stringere i muscoli attorno al membro ingrossato di Kaede che, dopo aver urlato il suo piacere, si liberò per la seconda volta in quel corpo caldo…
Si accasciarono entrambi tra le lenzuola, stringendosi in un dolce abbraccio e, prima che il sonno li intrappolasse nella sua dolce ragnatela, Hanamichi rivelò con un ultimo bacio pieno di tenerezza ed amore la sua risposta…

Fine

Carol:Piaciuta???

Hana-Ru:Zizizizizizizi *______*

Mit-Send:A noi no dov’è la lemon che ci avevi promesso??????

Nobu: O//////////O

Carol:Penso di metterla nella side strory…non ci stava bene ala fine di questo cap…

Mit-Send:Si anche per Vendette di un innocente avevi detto così ma noi non abbiamo ancora visto niente >____<

Send: Io vojo scopaaare che sia Mitsui, Nobunaga o tutti e due insieme!!!!!!!!!!!!!!!!!!*___* bavettaaaaa

Mit-Nobu: ^////^

Carol:Va bene ho capito allora vado a scribacchiare e a rileggere i miei appunti…però volevo scrivere una altro cap di “Mille ed uno modi per torturare Haruko Akagi”!!!!Avevo già in mente qualche bella ideuzza eheheheheh super Satanic smile!!!

Send:No prima la lemonnnnnnnnn!!!!!!!!!!!!!!

Mit-che-si-spoglia-languidamente-sculettando-verso-Aki-e-strusciandoglisi-addosso:Vero!!!>___< Aki pucci sono già accaldato…mhhhh

Send: *ç* sbavvvvvvvvvvvvvvvv

Nobu-che-cerca-di-dileguarsi-sperando-che-l’autrice (se la i può chiamare tale) cominci-con-la-side-story-di-Vendette

Send-Mit-afferrano-Nobu-per-la-collottola:Dove pensi di andare???Immagino che l’autrice comincerà con la side di questa fic…vero Carol???

Carol:Verissimo!!!!^_________^

Send-Mit =___= ehehehehe

Nobu: O////O