Agguato nelle tenebre

parte X + epilogo

di Miyuki e Seimei



"Rukawa strinse la mano di Hanamichi.
Non poteva lasciarsi scappare il rossino in quel momento, che per loro poteva essere davvero l'ultimo.

Naoyuki li guardò sempre più in collera.
Era stato insultato, sbeffeggiato, ed ora gli toccava anche vedere quei gesti smielati e schifosi.

Era veramente troppo.
Non poteva aspettare oltre.
Doveva assolutamente mettere fine alla vita di quei rinnegati, che avevano offeso il sacro pudore di Dio.

"Fate schifo" urlò, prima di gettarsi contro di loro a tutta velocità

In un istante il suo corpo si fece di ectoplasma solido, e facilmente attaccabile.
I ragazzi però, che non si aspettavano una solidificazione così improvvisa, furono colti impreparati, e l'esplosione della collera del fantasma fu violenta e paurosa.

Maki si trovò proiettato dall'altra parte della stanza, tra le braccia il suo piccolo koahi, che tremava come una foglia.

"Nobuchan... tutto bene?" chiese il capitano del Kainan al povero Kyota che, stretto al petto del suo ragazzo, stava rabbrividendo.

"Sì" rispose con voce rotta.
"Ma stai tremando" replicò Maki stringendolo più forte.
"E' la collera Shinichi. Sono talmente incazzato che se quel... quel... quel vecchio del cazzo mi capita fra le mani lo sventro, giuro!!!"

Sendo si voltò verso l'amico e poi guardò Mitsui.
"E' leggermente alterato..." disse sorridendo.
"Già" rispose la guardia dello Shohoku, mentre raggiungevano Rukawa ed Hanamichi, che erano stati l'oggetto principale del colpo violento di Naoyuki.

"State bene?" chiesero aiutandoli ad alzarsi.

"Fisicamente sì..." rispose Rukawa, una luce collerica fiammeggiante nei suoi occhi.

Anche Jin e Fukuda si avvicinarono agli altri.
Meglio rimanere in gruppo che da soli.

"Maki, Kyota state bene?" chiese Soichiro ai compagni di squadra, che annuirono con un mezzo sorriso, in cui erano celate rabbia e preoccupazione.

"Chissà Koshino e gli altri come se la stanno cavando..." disse Fukuda rivolto a Sendo, che non velò uno sguardo spaventato, stringendosi di più a Mitsui.

Hanamichi invece era in silenzio.
La sua mente lavorava a ritmo sostenuto.
Avevano bisogno di un piano.
E ne avevano bisogno subito.

Si guardò attorno, e vide che Kazuma e Kai avevano quasi finito di modificare la scatola per il pranzo, che ora brillava di una leggera luce argentea.

Si alzò di scatto e corse verso di loro, sotto gli occhi allibiti dgli altri, che lo guardarono spaesati.

Afferrò per un braccio Hanangata, separandolo da Fujima, e si accucciò accanto ai due fantasmi buoni, parlottando fitto con loro.

"Che sta facendo?" chiese Maki a Rukawa, che scosse la testa.
"Davvero non lo so" rispose la volpe, cercando negli occhi degli altri una risposta che, ovviamente, non c'era.

Naoyuki osservava la scena dall'alto, sconcertato.
Cosa stavano facendo quei poveri mortali insieme al suo figlio degenerato e a quell'altro pervertito?
Che stessero preparando un piano contro di lui?
Era probabile.
Molto probabile.
Bhe... che facessero pure quei deficienti.
Non l'avrebbero sconfitto così facilmente.

Il rossino si alzò e tornò verso i suoi compagni, seguito dall'alto esper occhialuto (Chi???NDFukuda Hanagata!!!!NDSei Aaaaah NDFukuda Sei un cretino -__- NDMiyu).

Raggiunto il gruppetto, Hanamichi iniziò a discutere con loro.

Naoyuki li guardava, e notava una certa agitazione nei loro gesti.
Alcuni annuivano, altri invece scuotevano decisamente la testa.

Cercò di sentire quello che dicevano, ma quei dannati parlavano troppo piano e la presenza del ragazzo con poteri sovrannaturali schermava i loro pensieri.

"Allora vaffanculo Rukawa!!!" urlò ad un certo punto Hanamichi, rivolto verso il suo ragazzo, che sbiancò.

Gli altri sussultarono, mentre un lampo di trionfo attraversò gli occhi del fantasma, che li osservava dall'alto.

"Come vaffanculo?" rispose il moretto inebetito.
"Sì vaffanculo! Tu e le tue manie da porco schifoso! Ma ti pare normale metterti a toccarmi il sedere in un momento come questo??? Sei solo un maniaco, mi fai schifo!!!!"

"Ha ragione Hana" lo sostenne Mitsui
"Non ha ragione per niente invece" ribattè Sendo "era un gesto d'affetto, niente più!!!"

"Sì d'affetto, come no!!!!! Affetto Hentai" sbottò Kyota, mettendosi in fianco ad Hanamichi, a cui si era già avvicinato Mitsui.
"Sei d'accordo con questa stupida scimmia rossa? Secondo te ha ragione a mandare a fare in culo il suo ragazzo per una semplice mano sul sedere?" disse Maki mettendosi accanto a Sendo e Rukawa.
"Sì! Tutti così voi!!! Sempre a pensare a certe cose nei momenti meno adatti!!!!!"
"Che cazzo dici Nobuchan?? Ma se anche tu non fai altro che mettermi le mani addosso? Adesso ti schieri dalla parte di questo buffone?"

Alle parole di Maki Fukuda annuì vigorosamente, schierandosi dalla parte di Rukawa, e facendo cenno a Jin di raggiungerlo

"Ma col cazzo brutto maniaco con la bocca a canotto!!!" urlò Jin schierandosi dalla parte opposta "Non pensavo fossi così stupido! E' ovvio che in momento come questi sono ben altre le cose a cui pensare!!!"
"Ma... Soichiro... che stai dicendo??" chiese Fukuda con aria sbalordita.
"Sto dicendo che se davvero credi che pensare al sesso in momenti drammatici come questo sia normale allora vuol dire che sei un pervertito!!!!"

"Bravo Jin!!!! Hai fatto a bene a dirglielo! Sei daccordo Toru?"
Hanagata non rispose, avvicinandosi al gruppo di Rukawa.
Fujima divenne paonazzo.
"Che cosa?????? Anche tu????? Brutto porco schifoso..." urlò il capitano dello Shoyo avventandosi sul compagno più alto, iniziando a colpirlo.

Pochi secondi dopo i dieci ragazzi erano impegnati in una furiosa lotta corpo a corpo, in cui volavano pugni, calci e insulti a non finire.

Naoyuki li guardava soddisfatto.

Spostò gli occhi su Kai e Kazuma, e vide che li guardavano inorriditi.
Avevano perso i loro alleati, che si stavano azzuffando, facilitando il suo compito di eliminazione.
Non avrebbe avuto bisogno di farli fuori.
Ci stavano già pensando da soli.

Maki prese Kyota di peso scaraventandolo contro quella che pareva una pila di materassi, e poi gli fu subito sopra.
La matricola iniziò a colpire alla cieca, rifilandoigli un sonoro pugno in un occhio.

Hanagata intanto stava riempindo di calci il povero Fujima, che tentava inutilmente di mordergli una gamba, seguendo l'esempio di Jin, che stava per l'appunto morsicando a sangue un braccio di Fukuda.
Il numero 13 del Ryonan, dal canto suo, usava il braccio libero per dare delle manate di una potenza incredibile sulla testa del suo ragazzo, che non accennava a mollare la presa.

La lotta più dura era quella fra Sendo e Mitsui.
l'ex teppista aveva colpito il porcospino con un calcio volate che lo aveva sbattuto per terra con un gran tonfo.
L'asso del Ryonan però non aveva accusato il colpo, e si era subito lanciato su Mitsui colpendolo con un pugno.
Avevano così iniziato a prendersi a pugni, e in un crescendo di violenza, mentre il fantasma si sentiva sempre più soddisfatto di ciò che era riuscito a combinare: li aveva fatti litigare.


"Ha ragione quel vecchio rimbambito di un fantasma!!!! Meglio stare con una donna che uno stronzo come te!!!"

La voce di Hanamichi si levò alta sopra quelle degli altri, facendo ammutolire tutti.

"Si hai perfettamente ragione" disse Rukawa con voce atona "non vale la pena di perdere tempo con un uomo. Appena esco di qui vado a cercarmi una brava ragazza da sposare"

Gli altri annuirono convinti.
Maki disse che l'avrebbe cercata più vecchia e con i capelli lunghi.
Magari una che amasse lo sport.

Sendo disse che avrebbe voluto una ragazza del club di pallavolo, e che già ne aveva addocchiate un paio carine.

Mitsui replicò che sarebbe tornato dalla sua vecchia fiamma delle medie, mentre Fujima e Kyota la volevano entrambi che praticasse ginnastica ritmica.

Sakuragi disse che per lui c'era già Harukina cara, mentre Jin e Fukuda decisero di provarci con le gemelle che abitavano sopra casa di Jin.

Naoyuki non si era mai sentito così esaltato.
Ce l'aveva fatta.
Quelle dieci anime si erano redente ed era solo merito suo.
Suo figlio e quello schifoso di Kazuma erano orami inermi di fronte a lui.

La sua risata si sollevò alta e potente nella stanza.
Più rideva e più il suo corpo perdeva trasparenza, acquistando solidità.
Ma Naoyuki era talmente preso dal suo trionfo da non accorgersene.

Poi si girò verso Hanagata.

"E tu ... non la vuoi una ragazza?" chiese al ragazzo che mise le braccia dietro la shciena, guardandolo fisso negli occhi privi di vita.

"Certo... meglio morto, che gay..." disse in tono ironico, per poi portare avanti le mani, melle quali era stretto il tubo dell'aspirapolvere.

"Ora!!!!" urlò.

Fujima spinse il bottone dell'aspirazione e Naoyuki si trovò preso da un potente vortice d'aria che lo attirava come una calamita verso il tubo, stretto nelle mani, intrecciate, dei due giocatori dello Shoyo.

In un attimo fu risucchiato e chiuso nel cassone dell'aspirapolvere, che passò subito nelle mani di Kai e Kazuma, che avevano assistito estremamente divertiti a quella riuscitissima pantomima.

Prelevarono l'anima del padre dall'aspirapolvere e la chiusero nel cestino per il pranzo, che ora si agitava e si muoveva, mentre la voce arrabbiata di Naoyuki li insultava e li malediceva.

Pochi istanti dopo la casa ritornò normale
La porta della cantina si spalancò, e gli altri ragazzi entrarono di corsa, le ragazze in lacrime, correndo ad abbracciare i compagni.

Tornarono di sopra e si sedettero sui plaid, che erano ancora nella stessa posizione di come li avevano lasciati.

Guardarono l'orologio, constatando che erano quasi le sei del mattino, e che da lì a poco sarebbe sorto il sole.

Prima di andare però, i ragazzi chiesero delle spiegazioni, e fu Hanamichi, che aveva ideato il piano vincente, a parlare per tutti.

Raccontò di come Naoyuki li avesse trasportati in luoghi bui e pericolosi dove avevano dovuto affrontare numerose peripezie. La loro salvezza era giunta dai poteri uniti di Kai e Kazuma che erano anch'essi fantasmi, più precisamente i fantasmi dei due ragazzi uccisi dal vecchio Shinomori.
Spiegò dei poteri di Hanagata e di come, grazia anche al suo aiuto, fossero riusciti a tenere lontano Naoyuki per un po'.
Descrisse il primo attacco dello spettro e poi spiegò il suo piano.

"Vedete... se lo facevamo arrabbiare lui attaccava e noi non eravamo abbastanza veloci da abbaterlo. Allora ho pensato che, se lui avesse acquistato solidità in seguito ad un'emozione d'intensità pari alla rabbia, come può esserlo una gioia molto forte, sarebbe stato troppo distratto per accorgersene. Con il suo corpo evanescente non avremmo potuto aspirarlo, dato che sarebbe passato attraverso il tubo come se nulla fosse stato.
Così solidificato, invece non poteva oltrepassare la materia e sarebbe stato imprigionato nell'aspirapolvere, che era stato modificato apposta affinchè, una volta ripresa la consistenza eterea, non potesse più uscire.
Quindi abbiamo simulato quella lite in modo che lui credesse davvero che per noi l'omosessualità era una cazzata..."

"Non ti facevo così intelligente sai?" disse Sendo scompigliandogli i capelli, con conseguente sguardo omicida da parte di Rukawa.

Tutti risero, tirando un super sospiro di sollievo.

"Ora noi dobbiamo andare" dissero Kai e Kazuma alzandosi in piedi.

Hanamichi li abbracciò forte, imitato da tutti gli altri.

Kai prese il cestino per il pranzo e lo strinse al petto.

"Ora lo porterò dove potrà trovare la pace" disse con le lacrime agli occhi, mentre Kazuma lo stringeva forte a sè.

I ragazi si salutarono per l'ultima volta, con la promessa ti tornare ogni tanto in quel posto a pregare per loro.

Kai e il suo ragazzo sparirono in un vortice color arcobaleno, lasciando il gruppo di amici soli nella casa silenziosa.

"Guardate il mio povero vestito..." disse Nobunaga, constatando che la sua gonna lilla era romai ridotta ad un cumulo di sporco.
"E io cosa dovrei dire dl mio'" si lamentò Jin, che lo aveva strappato per fasciare il braccio di Fukuda.

"Siamo tutti indecenti, dovremmo tornare a casa!!!!!" disse Uozumi, che fino ad allora era rimasto zitto, come tutti coloro che non aveano partecipato direttamente alla lotta.

Uscirono dalla casa e videro il sole fare capolino da dietro una collina, di fronte a loro.

Rukawa sorrise e prese per mano Sakuragi, subito imitato dalle altre coppie che, chi abbracciato, chi a braccetto, si avviarono lungo il sentiero fangoso che li avrebbe portati lontano da quel luogo ormai non più maledetto.

Haruko, appoggiata alle braccia del fratelo maggiore e a kogure, non faceva altro che piangere, mentre gli altri, felici, andavano incontro al loro roseo futuro insieme.


EPILOGO


Cinque anni più tardi, cimitero di Kobahime.

"Si trovano nell'ossario. I due ragazzi sono in basso, sulla destra. Il padre invece è in alto, tre file a sinistra delle loro."

Un gruppo di giovani ragazzi era entrato quel mattino nel piccolo cimitero, sconvolgendo il guardiano, che non li aveva mai visti.

Avevano chiesto delle tombe di Kai e Naoyuki Shinomori e di Kazuma Aoi, morti più di quarant'anni prima.

Il vecchio li guardò chiedendosi chi fossero e come mai avessero deciso di far visita a quei tre uomini, morti da così tanto tempo.

Apriva il gruppo un rossino alto e abbronzato, che teneva per mano un ragazzo moro, leggermente più basso, dai profondi occhi blu.
Accanto a loro uno dall'aria da teppista, che camminava fianco a fianco ad un uomo molto alto, reso ancora più lungo da stranissimi capelli a punta.
Seguivano un giovane con grandi occhi castani e l'aria serena, teneramente abbracciato al compagno dagli strani capelli e dagli occhi piccoli come fessure.
Chiudevano il gruppo altre due coppie, formate da un uomo maturo abbracciato da un ragazzino dai capelli lunghi e da una pertica con gli occhiali che stringeva la mano di un ragazzo dai capelli a caschetto e l'aria da capitano.

I dieci ragazzi entrarono nell'ossario e si avvicinarono alle tombe.
Addocchiarono subito quella diKai e Kazuma e vi si misero di fronte.

Sendo posò dei fiori e Rukawa accese i piccoli ceri bianchi davanti ai loculi.

Hanamichi iniziò a cantilenare una preghiera sommessa, subito seguito dagli altri, che chinarono il capo, ripetendo le parole con riverente attenzione.

Una mano del rossino sfiorò i due giovani volti raffigurati nelle fotografie sulle lapidi, e sorrise.

Un vento tiepido giunse a baciarli, sfiorando i loro capelli e accarezzando i volti ormai maturi.

Mitsui guardò fuori e si accorse che le foglie degli alberi erano ferme e che il vento era solo attorno a loro, facendolo notare anche agli altri.

I ragazzi sorrisero e chiusero gli occhi, stringendo forte la mano della persona che amavano.

"Ora il vostro amore è benedetto ..." disse una voce alle loro spalle, ma non c'era nessuno dietro di loro.

Si alzò di nuovo il vento che passò ancora sopra le loro teste, per poi scemare, mentre un flebile grazie si disperdeva nell'aria fresca del piccolo cimitero.

Fine^_________^

Hana- fantasma di merdaaaa!!!!!è_____é
Nobu- costume di merdaaaaa!!!è___é
Miyu&Sei- ma a qualcuno è piaciuta?^^;;;
Haruko- a me no....
Miyu&Sei- ma nessuno risponde?
Haruko- io ho risposto!
Miyu&Sei- allora nessuno?
Hana- beh...io avrei una cosa da dire!
Sei- cosa?
Hana- avrei tanto voluto dargliela quella padellata in testa al vecchio!è___é
Tutti- quale padellata?
Miyu- una scena che Sei non ha voluto scrivere!^^
Sei- ehmmm....non è che non ho voluto scriverla...è che me ne sono completamente dimenticata!^^;;;;
Tutti- -___-;;;;
Miyu- sei irrecuperabile...-_-
Sei: :PPPPPPPPPPP

Miyu&Sei- grazie per essere arrivati alla fine di questa fic, che, per inciso, abbiamo iniziato a scrivere 9 mesi fa per il compleanno della nostra mitica Saku-chan!^****^
Un bacio a tutti e alla prossima fic!




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