Agguato nelle tenebre parte
VII
di Miyuki e Seimei
La luce era tornata improvvisamente abbagliando qualche istante i due ragazzi. Quando i due riaprirono gli occhi si trovarono in un luogo a loro sconosciuto.
Di certo non era il soggiorno abbandonato ed impolverato dove si trovavano prima con i loro amici.
Era un luogo ben più agghiacciante e lugubre.
Si trovavano all'interno di un seminterrato.....però molto più simile ad una camera delle torture medievale che ad una semplice cantina.
La stanza era molto umida e scarsamente illuminata, all'interno della quale circolava un aria gelida che faceva accapponare la pelle ai due poverdi malcapitati.
Lungo le pareti erano poste alcune armature tutte arrugginite munite di grossi scudi e spade mentre in un angolo spiccava una maestosa ghigliottina che sembrava essere stata appena utilizzata. Infatti il pavimento e le pareti lì attorno erano tutte macchiate di rosso.....di sangue.
Kyota afferrò saldamente il braccio di Maki e si strinse il più possibile a lui, cercando di mantenere un minimo di sanità mentale di fronte a quello spettacolo.
Purtroppo la sistuazione, già tesa di suo, degenerò utleriormente quando comparvero dal nulla un branco di ragni, grandi quanto un ratto, che si avvicinavano sgambettando velocemente verso di loro. (SBONK!! Miyu è svenuta a terra priva di sensi - sori!!! ehi sori, dai riprenditi! ma cosa ti è saltato in mente di scrivere una cosa del genere vista la tua paura folle dei ragni!? Miyuccia!! NdSei - .....NdMiyu)
Appena li vide Kyota balzò subito in braccio a Maki, afferrandolo per il collo.
"Ti prego Maki falli andare via!! Ho paura!! Mandali via!!" implorò ad un passo dalle lacrime. (se ti può consolare Nobu qui c'è qualcuno che sta peggio di te! dai Miyuccia svegliati, fa la brava! NdSei che usa i sali per farla riprendere - voglio la mamma!!!!ç_____ç NdNobu- povera me....dove sono finita!-___- NdSei)
"Non temere piccolo! Non ti faranno nulla! Sono solo ragni.....un pò grossi ma pur sempre ragni!" disse cercando di confortarlo.
Infatti i ragni passarono accanto e sotto le gambe di Maki senza fare nulla di pericoloro ai due ragazzi.
Quando se ne furono andati Kyota decise di lasciare andare il suo capitano e di mettere nuovamente piede a terra.
"Cosa sta succedendo qua dentro?" chiese Nobunaga ancora molto scosso.
"Non lo so.....però sarei pronto a mettere la mano sul fuoco che c'è di mezzo quel fantasma psicopatico!"
"Ma cosa vuole da noi?! Non gli abbiamo fatto nulla! Perchè non ci lascia in pace!?" piagnucolò.
"Lo hai sentito no? Ce l'ha a morte con noi 'diversi' perchè ci ritiene responsabili della corruzione del mondo e più precisamente del fallimento della sua famiglia. Da qui in avanti dovremmo stare attenti....non sappiamo cosa ha in serbo per noi"
"Sigh....lo sapevo che non sarei dovuto venire....sigh.....queste cose non fanno per me....sigh...."
"Ma se non fossi venuto noi due non ci saremmo mai messi insieme!" disse Maki con un sorriso malizioso mentre afferrava una mano tremante della povera matricola.
Il volto di Kyota si colorò di un rosso vivo. Si era quasi dimenticato del loro bacio....tutta colpa di quei bruttissimi ragni! (esseri infami siete!!-__- NdMiyu - per fortuna ti sei ripresa!^^;;; NdSei)
Con l'altra mano libera il capitano del Kainan accarezzò delicatamente la sua guancia cercando di tranquillizzarlo.....ma soprattutto non riusciva a stare più di due minuti senza toccarlo.
"Non temere Nobu.....io ti amo e non permetterò a nessuno di farti del male! Vivo o morto che sia!"
"Oh Ma-chan....." rispose l'altro con occhi adoranti.
"Ora ci conviene incamminarci. Dobbiamo trovare un modo per riunirci agli altri."
Tenendosi per mano i due si diressero verso l'unica porta presente in quella lugubre stanza.....un solido portone in legno massiccio.
Lo aprirono e si trovarono in uno stretto corridoio ancora più buio della sala delle torture. Kyota e Maki potevano a mala pena camminare l'uno affianco a l'altro lì dentro.
Comunque non si fecero scoraggiare da quell'ambiente ostile e proseguirono la ricerca dei loro amici. Prima o poi sarebbero riuscuti ad uscira da lì!
Ma quella certezza iniziava ad affievolirsi man mano che camminavano.
Non facevano altro che passare da corridoio a stanza, a corridoio e di nuovo ad un altra stanza.....sembrava quasi stessero girando in tondo.
Kyota stava cominciando a diventare nervoso, per non dire spaventato, così che Maki, per tranquillizzarlo lo strinse ancora di più a se, circondandogli la vita con un braccio.
Maki pensò che la cosa fosse molto strana ma non volle condividere i propri pensieri con l'altro ragazzo per paura di farlo agitare ulteriormente.
Però sapeva che qualcosa non quadrava in tutto quello.
Come se qualcuno gli avesse letto nel pensiero i due ragazzi si trovarono di fronte un'altra porta. La aprirono, vi entrarono e capirono di essere finiti in trappola.
Kyota si tappò d'istinto la bocca per smorzare un urlo di terrore mentre a Maki gli si gelava il sangue nelle vene a quella vista.
Erano entrati in un'altra stanza ma questa volta la situazione era parecchio diversa dalle altre. Non vi erano armature, strani dipinti, ghigliottine, arazzi o roba simile......sulle pareti erano appesi, nelle pose più terrificanti, una dozzina di scheletri.
Su alcuni penzolavano ancora brandelli di pelle e di vestiti, altri invece erano mancanti di qualche osso....ma tutti indistintamente li stavano fissndo con un ghigno malefico e le orbite vuote e profonde. (sto esagerando un pochino per caso? quando ho la febbre deliro un tantino più del solito e mi vengono queste idee!^^ NdMiyu)
"C-che diavolo di po-posto è questo Maki?" disse Kyota nascondendo il volto contro il petto del compagno.
"Non lo so Nobu....ma non temere....ci sono io con te!"
"Wahahahaaaaa!!!! Che scenetta commuovente!!!" disse improvvisamente una voce gelida ed
agghiacciante.
I due ragazzi alzarono di scatto la testa e videro fluttuare sopra di loro la figura del vecchio Shinomiri, che risplendeva di una strana aura rossastra.
D'istinto Maki abbracciò saldamente Kyota con l'intenzione di proteggerlo.
"Che sei venuto a fare qui!?" ringhiò il capitano del Kainan furioso.
"Semplice! Sono venuto a godermi la scena della vostra morte!" rispose sorridendo malignamente.
"Non crederai di certo che sarà così facile farci fuori vero!?"
"Perchè, non lo è? Vi ricordo che non avete nessuna possibilità di fuggire da qui! Questa è una dimensione diversa da quella reale e fino a quando io sarò qui nessuno di voi potrà andarsene!"
"Maledetto!"
"Non fare quella faccia.....è tutta colpa vostra e della vostra perversione se vi trovate in questa situazione! Quindi accettate le conseguenze delle vostre azioni oscene! Con la morte tutto vi sarà perdonato.....se Dio lo vorrà!Ahahahah!!!"
"Maki!!!!" urlò Kyota indicando qualcosa attorno a loro.
Maki distolse lo sguardo dalla nauseante figura dello spettro e diede un occhiata alla stanza.
Sgranò gli occhi terrorizzato.
Gli scheletri appesi alle pareti avevano iniziato a muoversi e si stavano avvicinando faticosamente verso di loro. Le braccia ossute erano tese nella loro direzione e le dita brillavano quasi
fossero delle lame affilate.
Erano circondati. Non avevano via d'uscita.
Potevano chiaramente distinguere una risata sadica in sottofondo (la mia per caso?? ehmm....no....non credo, sono troppo lontani per sentirmi!^^ NdMiyu -___-;;; NdSei) che apparteneva di sicuro al vecchio psicopatico.
A loro però non interessava....avevano la mente concentrata su altro.
"Maki....ormai è la fine....ma io non voglio morire!" piagnucolò Kyota in preda alle lacrime.
"Nemmeno io....ma non abbiamo scampo...dannazione!!"
Gli scheletri si stavano avvicinando sempre di più alle loro prede strisciando pesantemente lungo il pavimento.
"Ma-chan....ti prego.....se proprio devo morire fai almeno che mi rimanga un bel ricordo dei miei ultimi attimi di vita....baciami!" implorò la matricola. (ma quanto è dolceee!!!!^O^ NdMiyu&Sei)
Maki abbassò lo sguardo sorpreso fino a quando non incontro gli occhi pieni di lacrime ma decisi dell'altro ragazzo.
Gli si strinse il cuore a quella vista ma sorrise dolcemente accarezzandogli il volto.
"Ti amo Nobu"
"Anch'io....tanto..."
I due si baciarono e proprio nel momento in cui le loro labbra si toccavano una luce accecante invase tutta la stanza.
******************************
"Devo dire che questo posto è piuttosto bizzarro, non trovi?"
"Già.....mi sembra essere in una di quelle strane case dei luna park!"
"Però questa volta non è una finzione....o no?"
"Direi che è fin troppo reale"
Jin e Fukuda fissavano perplessi una stanza dai confini non ben determinati.....probabilmente non ne aveva affatto......dentro la quale si aveva una visione distorta della realtà.....se realtà si poteva chiamare.
C'erano porte sul soffitto, scale che spuntavano ovunque e proseguivano nelle direzzioni più assurde e contro ogni legge di gravità, strani oggetti che fluttuavano un pò dappertutto.
La cosa poteva anche essere divertente ed interessante....basti pensare che loro in quel momento si trovavano a testa in giù.
"Credo che a forza di stare in questa posizione mi verrà il sangue alla testa!" disse Jin reggendo in mano le scarpe con tacco e la parrucca rossa da Jessica.
"Allora direi di trovare un modo di scendere al piano di sotto....magari una di quelle porte ci porterà da qualche altra parte!" disse Fukuda.
I due si avviarono giù per una scala, Jin a piedi nudi mentre Fukuda cercava di non ruzzolare a causa di quelle ingombranti zampone da coniglio.
Entrarono nella prima porta che si trovarono davanti, che li condusse su uno stretto ponticello sulla parete di sinistra della stanza.
Ora erano perpendicolari al suolo.
Poi presero il sentiero a destra alla diramazione del ponte e si intrufolarono in un buco nel muro.....che li fece spuntare nuovamente sul soffitto....a testa in giù.
Gira di qua....gira di là....sali una scala...scendine un'altra...entra in un buco o in una porta.......Jin e Fukuda riuscirono finalmente a scendere al piano terra! Come la forza di gravità comanda!
"Eccoci qua!! Era ora!" disse Fukuda.
"Già....ma ora che facciamo? Qui ci sono cinque porte e non abbiamo la più pallida idea di dove portano..."
"Scegliamo a caso no?! Tanto restando qui non è che la soluzione al nostro problema spunterà fuori dal nulla!"
Così i due si misero ad osservare attentamente le cinque porte per cercare di capire quale fosse meglio scegliere.
Alla fine optarono per quella bianca all'estrema sinistra. Sembrava la più neutrale delle tutte. (e ci credo è bianca!!-__- NdMiyu)
Vi entrarono cautamente e si trovarono in una sala completamente piena di specchi.
"Qui mi sembra di essere sempre di più in un parco dei divertimenti!" disse Jin.
"Anche a me....ma in fondo sappiamo bene che questo posto non lo è. Siamo ancora nella villa abbandonata quindi questa deve essere tutta un'illusione!"
"Dici che sia stato il vecchio Naoyuki??"
"Mi sembra ovvio"
I due ragazzi fecero qualche passo dentro la stanza e la porta alle loro spalle si chiuse in un botto, quasi fosse stata spinta da una folata di vento invisibile.
Questo li fece sobbalzare dallo spavento e si voltarono di scatto, scoprendo che la porta era completamente sparita.
Jin e Fukuda si fissarono un pò preoccupati ma decisero di addentrarsi in quella distesa infinita di specchi.
Erano proprio come quelli dei luna park....distorcevano l'immagine che riflettevano. Sembravano
innocui ma Jin percepiva in quei riflessi qualcosa che non andava.....gli occhi.....i loro occhi sembravano crudeli e freddi, per non dire che erano l'unica parte del corpo che non veniva
distorta. Ma non volendo sembrare il solito paranoico si tenne tutto per se e continuò a camminare a fianco del suo Kitcho.
Continuarono così per alcuni minuti ma non riuscivano a scorgere la fine di quella stanza.....continuavano a vedere uno specchio dietro l'altro e la cosa stava cominciando a diventare irritante...specialmente per Fukuda.
Se non fosse stato per la sua superstizione si sarebbe messo a romperli tutti da un pezzo.
"Ma quanti diavolo sono!?" disse il giocatore del Ryonan seccato.
"Su Fuku-chan...non arrabbiarti....dobbiamo rimanere calmi altrimenti non troveremo mai gli altri!" disse Jin appoggiandogli una mano sulla spalla.
Fukuda si girò verso il compagno e la rabbia svanì all'istante vedendo il suo volto sorridente. La sua sola presenza riusciva a fargli vedere nella maniera più positiva ogni cosa, anche la più triste o disperata.....la sua presenza vicino a se gli scaldava il cuore.
Poi notò improvvisamente una cosa molto strana.
Negli ultimi specchi che avevano sorpassato non si era riflessa la loro immagine.
Si mise a guardarsi attorno sospettoso e vide che era davvero così....non era stato solo uno scherzo della sua immaginazione.
"Jin, sta succedendo qualcosa di strano" disse afferrandolo per una mano ed avvicinarlo a se.
"Cosa succede...non capisco..." disse l'altro ragazzo un pò confuso.
Fukuda però non ebbe il tempo di rispondergli che negli specchi attorno a loro comparve l'immagine di Naoyuki, con un sorriso perfido sul volto.
"Bene bene....ora è il vostro turno di essere eliminati. Il solo pensiero mi riempie di soddisfazione!" ghignò.
"Che cosa hai fatto ai nostri amici?" chiese Jin preoccupato.
"Ti conviene non pensare a loro. In questo momento quelli in pericolo siete voi due.....una volta morti scoprirete di avere presto compagnia!"
"Senti un pò rompi cazzi perchè non te ne vai da un'altra parte a sfoggiare la tua psicopatia!?" ringhiò Fukuda.
"Non rivolgerti a me con quel tono!"
"Io parlo e dico quello che voglio!"
Un'improvvisa energia lo travolse e lo fece volare un paio di metri indietro, facendolo finire contro uno speccio e frantumandolo in mille pezzi.
Jin gli corse subito incontro per assicurarsi che stesse bene.
"Kitcho!! Sei ferito!?" chiese apprensivo.
"Tranquillo....sono ancora intero....mi sono soltanto tagliato un braccio!" disse estraendo in pezzo di vetro dal suo braccio destro.
"E' un brutto taglio! Dobbiamo metterci qualcosa sopra prima che s'infetti!"
"Non è nulla di grave. Stai tranquillo"
Jin senza ascoltarlo prese un lembo del vestito rosso e tirandolo con forza strappò abbastanza stoffa da farne una benda
sufficientemente grande per coprire il taglio del ragazzo.
"La vostra preoccupazione reciproca è ammirevole....ma tanto non servirà a nulla....morirete lo stesso!"
Detto questo l'immagine del vecchio scomparve dagli specchi lasciando posto alle immagini riflesse dei due ragazzi.
Solo che ben presto esse presero vita ed uscirono dai vetri, con l'intenzione di assalire i loro 'originali'.
I due pensarono di essere in trappola quando all'improvviso ci fu un'esplosione che mando in frantumi uno degli specchi.
La luce riflettendosi nei frammenti li abbagliò per un istante....poi fu di nuovo buio.
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In una stanza lontana ed isolata da tutto quello che stava avvenendo nella villa alcuni ragazzi stavano cercando un modo per uscire da lì.
"Avanti Uozumi! Proviamo a fondare questa porta! Dobbiamo uscire da qui ed andare ad aiutare gli altri!" disse Akagi prendendo a spallate la porta.
"Non funzionerà. E' quel fantasma a dettare le regole del gioco. Se lui non vuole farci uscire da qui non c'è modo che noi possiamo farlo prendendo a spallate la porta!" disse Koshino.
"Ma dovremo pur provare! Hai sentito quello che ha detto no? Non possiamo permettere che quel pazzo faccia del male ai nostri amici!" protestò Ryota mentre stringeva tra le braccia Ayako.
"Lo so...ma dobbiamo pensare con calma ad una soluzione....non agendo d'impulso!"
"Forse hai ragione ma cosa proponi di fare?" chiese Mito.
"Non lo so....ma sto cercando di pensare a qualcosa. Quando Sendo ci ha raccontato la storia di questa casa può essere che si sia lasciato sfuggire un particolare utile....non so...."
"Voi pensateci....io e Akagi gironzoliamo un pò per questa stanza sperando di trovare una via d'uscita!" disse Uozumi.
Haruko si era rintanata in un angolino della stanza e non faceva altro che tremare. Accanto a lei Kogure cercava di rassicurarla.
Era ancora molto scossa per tutta quella vicenda e sopratutto per l'esperienza di essere stata posseduta da quell'orribile fantasma.
Voleva uscire da quella casa il più presto possibile.
Intanto non lontano, ma allo stesso tempo neppure vicino, a quel luogo Hanagata e Fujima stavano brancolando ancora nel buio....anche se non era propriamente corretto definirlo buio, poichè il panorama consisteva in un mescolarsi di colore rosso e nero senza però dare una definizione al luogo in cui si trovavano.
Era come se fossero stati teletrasportati nel nulla assoluto. Potevano camminare all'infinito ma non vedevano nulla di diverso da quella specie di tendone dipinto. Non erano neppure certi di stare camminando su un vero pavimento.
La situazione era davvero disperata.
Sarebbero mai riusciti ad incontrarsi di nuovo e ad uscire vivi di lì?
Fine Settima Parte
Maki-Nobu-Jin-Fuku- MIYUUUUUU!!!!!!!!!!!-__________-
Miyu- si??
Nobu- ma dico...ti diverti proprio così tanto a torturarci!? un pò più sadica non potevi esserlo vero?-_____-
Miyu- ohoho! se vuoi posso provvedere tra...ehm...due capitoli e fare qualcosa di ancora più perfido! oppure dico a Seiuccia di provvedere nel prox al posto mio!^__^
Sei- certo....sono sempre a disposizione! tra sorelle si è sempre complici!^____^
Miyu- verooo!^_^
Nobu- oddio....due pazze messe assieme! aiutooo!!!ç_ç
Jin- ma cosa si poteva aspettare di diverso da loro...sigh....
Fuku- ......quell'ultima domanda lasciata così in sospeso non mi piace....speriamo bene....
Maki- già.....
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