Agguato
nelle tenebre parte
V
di Miyuki &
Seimei
Sendo si alzò da terra e si diresse verso la cassapanca che aveva scoperto prima. Era in un angolino buio e dimenticato della sala e probabilmente nessuno ci avrebbe fatto caso se la stanza non fosse stata illuminata dal camino e dalle candele.
Iniziò a frugarvi dentro ed estrasse la tavola Witchard che aveva trovato, portandola dagli altri che intanto avevano fatto un po di posto sui plaid, spostando i sacchetti di patatine e di altre cibarie.
"E' piuttosto vecchia ma è ancora in perfetto stato" disse Sendo posando la scatola al centro dello spiazzo e prendendo posto affianco a Mistui. Gli altri formarono un grosso cerchio tutto attorno.
"Spero che qualcuno di voi se ne intenda perchè io no di certo!" disse Akagi.
"E' il porcospino l'esperto dell'occulto no?" disse Hanamichi tenendo la propria mano intrecciata a quella di Rukawa.
"Hai già fatto una cosa del genere Akira?" chiese Koshino.
"Certo! Parecchie volte fin da quando ero bambino. Io e i miei due cugini ci divertivamo un mondo a fare queste cose!" disse sorridendo allegro.
"E ha funzionato? Siete mai riusciti ad evocare uno spirito?" chiese Kyota titubante, desiderando ardentemente essere ovunque tranne che lì. Solo la presenza di Maki al suo fianco gli conferiva la forza necessaria per rimanere e non mettersi a tremare come una foglia. In fondo anche lui aveva la sua dignità!
"La maggior parte delle volte no. Inscenavamo noi l'apparizione di un fantasma per spaventare gli altri nostri amici ma certe volte ci siamo riusciti....potevamo percepire chiaramente una strana presenza con noi all'interno della stanza."
Sentendo parlare in quel modo Sendo Haruko iniziò a rimpiangere di aver fatto quella proposta. Aveva già una fifa blu ancora prima di cominciare.
"Dai Sendo! Non contar balle! Che fantasmi vuoi che ci siano! Lo sanno tutti che le tavole Witchard non funzionano mai!" disse Hanamichi.
"Sempre il solito scettico, eh?"
"Sono solo razionale!"
"Tu? Razionale? Ma non farci ridere!" disse Ryota ridacchiando.
"Voi due credete a questo genere di cose? Ai fantasmi e simili dico?" chiese Ayako rivolta ai loro due inaspettati ospiti.
"Perchè non dovremmo? Tutto è possibile!" disse Kei.
"E poi trovo parecchio interessanti queste storie! Hanno sempre un fondo di verità!" disse Ranmaru.
"Bene, qui è tutto pronto!" disse Sendo.
Il giocatore del Ryonan aveva steso sui plaid la tavola Witchard leggermente ingiallita dal tempo, sulla quale si potevano chiaramente distinguere le lettere dell'alfabeto ed i numeri posti in circolo. Al centro c'era un triangolino in legno lucido mentre a due estremi della tavola spiccavano le parole SI e NO.
"Cosa dobbiamo fare adesso?" chiese Mito.
"Beh ognuno di noi dovrebbe appoggiare il dito indice sul triangolo....ma siccome siamo in troppi penso che verrebbe fuori un casino quindi è meglio che solo alcuni di noi lo appoggino. Chi si fa volonatrio assieme a me?"
Ad accettare l'invito furono Uozumi, Hanagata, Fukuda, Hanamichi e Ranmaru.
"Perfetto...fate quello che faccio io, capito?" disse mettendo il dito sul pezzo di legno, seguito a ruota dagli altri cinque.
"Ora dovete chiudere gli occhi e concentrarvi. Voi altri non dovete assolutamente disturbare....anzi...concentratevi pure voi che magari riesce meglio."
"A me sembra più una seduta di yoga più che una seduta spiritica" disse Rukawa.
Sendo lo ignorò e continuò a dare istruzioni.
"Ho solo una raccomandazione da darvi. Non staccate mai il dito dal triangolo. Qualsiasi cosa succeda non fatelo altrimenti le porte che collegano il nostro mondo con quello degli spiriti rimarrano aperte e chissà cosa potrà accadere....specialmente la notte di Halloween...." ( questa battuta l'ho fregata ad un film che ho visto st'estate! ma non vi dico quale se no mi accusano di plagio!=P NdMiyu)
"Non dire queste cose Sendo. Stai spaventando Haruko!" disse Kogure. (ecchissene frega!!! continua! falla secca! NdMiyu&Sei)
"N-no....t-tranquillo....non ho paura di queste cose..." disse la ragazza cercando in tutti i modi di negare l'evidenza. Si era appena aggrappata saldamente al braccio del fratello tanto da farsi quasi venire le nocche bianche.
"Beh, ma scusa è vero! Queste sono le regole base delle sedute spiritiche!" disse Ranmaru.
"Vedo che te ne intendi pure tu!" disse Sendo sorridendo.
"Ve l'ho detto che queste cose mi interessano!"
"Senti porcospino, hai finito di parlare o no? Si comincia??" chiese Hanamichi impaziente.
"Va bene va bene....chiudete tutti gli occhi e concentratevi"
Tutti fecero come era stato loro ordinato. Chiusero gli occhi e svuotarono la mente da qualsiasi pensiero. Alcuni se la ridevano perchè davano già per scontato che non sarebbe successo nulla ma comunque trovavano la cosa molto divertente.
L'atmosfera creata dal fuoco del camino e dalle fiammelle delle candele, assieme a quell'improvviso silnezio, era alquanto cupa. Non un solo rumore riempiva la casa se non quello del vento e della pioggia che batteva contro i vetri delle finestre.
Poi Sendo iniziò a parlare con voce seria.
"Spiriti che regnate nel mondo dell'oltretomba o che siete ancora incatena...ehi!....chi sta ridendo?" disse interrompendosi di colpo.
"Mpfff....scusa....è che sei buffissimo con una voce così....la serietà non ti dona!" disse Mistui trattenendo a stento le risate.
"Mistui!!!"
"Ok scusa..continua...."
Tornato il silenzio e la concentrazione riprese a parlare.
"Eh-ehm......Spririti che regnate nel mondo dell'oltretomba o che siete ancora incatenati alla vostra vita terrena, rispondete al nostro appello! Parlate con noi e rendeteci partecipi delle vostre memorie!"
Smise di parlare e si mise in ascolto alla ricerca di qualche indizio che lasciasse intuire la presenza di uno spirito. Anche gli altri erano attenti e certi avevano quasi paura di respirare, temendo di fare troppo rumore.
Quella seduta li stava appassionando più del previsto.
"Spiriti ascoltateci!" invocò nuovamente "Venite da noi e raccontateci le vostre storie! Non abbiamo nessuna cattiva intenzione!"
Improvvisamente un soffio di aria gelida fece tremare la fragile luce delle candele e gelare il sangue nelle vene ai ragazzi. Era una strana sensazione quella che provavano....era come se ci fosse qualcosa che si aggirava fra di loro sotto forma di vento. Un brivido percorse i loro corpi e fece loro venire la pelle d'oca.
Haruko si strinse inconsciamente ancora di più al fratello. Kyota sussultò ma si costrinse a non lasciarsi prendere dal panico. Gli altri stavano iniziando a diventare nervosi.
"Che sta succedendo?" bisbigliò Ryota.
"Non lo so" rispose Ayako.
"Shhh!" li zittì bruscamente Kei.
Non gli piaceva la sistuazione.....stava prendendo una brutta piega. Stavano correndo un brutto rischio con quella seduta spiritica ma non avevano altra scelta....dovevano farlo altrimenti.....
"Ehi spirito se ci sei batti un colpo!" disse Sendo.
Subito dopo il triangolino di legno schizzò di colpo verso la parola SI, cogliendo i cinque ragazzi di sorpresa. Nessuno di loro però aveva staccato il dito dal puntatore.
Coloro che avevano ancora gli occhi chiusi li aprirono di scatto per vedere quello che stava succedendo.
"Sendo! Smettila di fare questi scherzi!" disse Uozumi.
"Ma io non ho fatto nulla!" protestò.
"Si come no!" disse Hanamichi.
"Se non mi credi prova a chiedere tu qualcosa!"
"D'acordo! Spirito, se sei davvero tra noi, dicci chi sei!"
All'inizio non successe nulla ma poi il triangolo inizio lentamente a muoversi indicando delle lettere in successione sul tabellone.
"N....A....O....Y...U..K....I.....S...H....I..N...O....M...O...R...I..." disse Fujima leggendole in contemporanea.
"Naoyuki Shinomori!! Ma non è il vecchio vedovo che abitava in questa casa?" chiese Maki sorpreso.
"Sendo piantala...ora stai esagerando!" disse Jin.
"No, lui non centra. L'ho osservato attentamente ed il suo braccio era rilassato come i nostri. Non è stato lui a muovere il puntatore....non avrebbe potuto muoverlo in quel modo neanche volendo." disse Fukuda.
"M-ma allora c-c'è davvero il fantasma di quell'uomo qui...." disse Kyota con il volto pallido.
"A quanto pare si" disse Hanagata.
"Prova a chiedergli qualcos'altro per conferma Akira...qualsiasi cosa" disse Mitsui.
"Naoyuki Shonomori, puoi mostrarti ai nostri occhi?"
La freccetta schizzò verso la parola SI.
In quel momento la stanza sembrò farsi più buia ed inquietante, come se le ombre stessero risucchiando la luce delle candele e del camino.
Poi uno strano gemito attirò la loro attenzione.
"Haruko! Haruko che ti succede!?" chiese allarmato il fratello.
La ragazza aveva preso a tremare spasmodicamente e gli occhi le erano girati in dietro mostrando solo il bianco del bulbo. La sua bocca era aperta ma non ne usciva nessuna parola ne urlo se non qualche lamento strozzato.
Akagi la sorreggeva e la scuoteva non troppo delicatamente cercando di farla riprendere, con l'aiuto di Kogure. Gli altri si limitavano a fissarla spaventati e senza parole.
Poi come tutto era iniziato cessò. Haruko smise di tremare e chiuse gli occhi accasciandosi nelle braccia del fratello.
"Oddio Haruko stai bene!?"
La ragazza non rispose. Si allontanò dall'abbraccio di Akagi, si mise a sedere composta ed aprì gli occhi.
Ayako dovette tapparsi la bocca per non urlare.
Gli occhi di Haruko erano completamente neri e fissavano senza vedere un punto immaginario davanti a se......ma la cosa peggiore fu sentirla parlare.
La voce che uscì dalle sue labbra non era quella della loro amica, bensì quella di un uomo. Non era nitida ed aveva quasi un suono gracchiante e metallico....sembrava fosse una specie di eco che proveniva da un luogo molto lontano.
"Chi ha osato disturbare il mio sonno? Perchè mi avete invocato?"
Per un momento nessuno dei presenti riuscì a parlare. Erano troppo sorpresi per riuscire ad assemblare una frase di senso compiuto. Non credevano possibile che stesse succedendo davvero una cosa del genere. Era assurdo!
Kei e Ranmaru invece si limitavano a fissarlo preoccupati. Non sembrava vedere e quindi per il momento erano al sicuro ma prima o poi si sarebbe accorto della loro presenza....ed allora sarebbero stati guai.
"Siamo stati noi a chiamarti ma le nostre intenzioni non sono malvagie. Volevamo soltanto parlare con uno di voi spiriti" disse Maki, che fu il primo a riprendere il controllo.
"Cosa ti ha spinto a rispondere al nostro appello?" chiese Fukuda.
"Voi siete entrati nella mia casa. Siete degli intrusi ed io non permetto a chi non è degno di entrare tra queste mura."
"Questo significa che sono vere tutte le storie degli incidenti durante la restrutturazione della villa! E' stata opera tua!" disse stupito Mito, che non credeva ancora ai suoi occhi.
"Questa è la mia casa e non ho nessuna intenzione di lasciarla. Ho una missione da compiere e fino a quando non l'avro portata a termine non potrò riposare in pace!"
"E quale sarebbe questa missione?" chiese Hanamichi.
"Liberare il mondo dall'amore impuro"
"Mi sembra una battuta rubata a Sailor Moon" disse Rukawa.
"Certo che tu non ti scomponi mai! Nemmeno di fronte ad un fantasma!"
"No"
"Per amore impuro ti riferisci al rapporto che avevano tuo figlio ed il suo migliore amico?" chiese Fujima, avendo intuito meglio degli altri la sistuazione in cui si trovavano.
"Esattamente!" disse con rabbia inespressa dal volto.
"Per questo li hai uccisi?"
"Erano solo dei pervertiti che avevano infangato con il loro gesto il vero significato dell'amore. Tutti quelli della loro razza devono morire"
A quell'osservazione piena di disprezzo molti dei ragazzi furono travolti da un insolita rabbia.
Quell'uomo aveva distrutto le vite di due giovani ragazzi solo per quella sua stupida mentalità!
Mitsui e Hanagata stavano per rispondergli per le rime ma furono anticipati da un Kei letteralmente fuori di se.
"Brutto bastardo! Come osi dire una cosa del genere!? Chi ti credi di essere per decidere della vita degli altri!? Non sei Dio! Esistono molti tipi di amore e non solo il tuo! Anzi, mi stupisco che un uomo gelido e calcolatore come te sia mai stato in grado di amare sua moglie e suo figlio realmente!"
"Kei...ti prego calmati....non è il momento..." disse Ranmaru cercando di placare l'ira del compagno.
"Voi due....queste voci...le conosco ma non può essere....però non posso sbagliarmi....MALEDETTI!!"
Un urlo disumano invase tutto il soggiorno facendo letteralmente trasalire i ragazzi, tanto da costringerli a interrompere il contatto con triangolo di legno della tavola Witchard.
Intorno al corpo di Haruko iniziò a risplendere una strana luce rossastra che continuava ad aumentare d'intensità fino ad accecare per qualche istante tutti i ragazzi.
Quando riaprirono gli occhi si trovarono a fissare ben due Haruko. La prima era accasciata al suolo priva di sensi mentre la seconda era in piedi e li fissava tutti con uno sguardo ed un sorriso pieni di odio e disprezzo.....i suoi piedi però galleggiavano a qualche centimetro da terra.
Poi il suo aspetto iniziò lentamente a mutare. La testa divenne quella di un uomo dalla folta barba bruna, il corpo si tramutò in quello di un adulto magro ma ben proporzionato, gli occhi erano color del sangue e la voce era quella dello spettro.
"Come osate voi peccatori mettere di nuovo piede nella mia casa!? Volete per caso sfidare la mia ira!?" urlò mentre fissava intensamente Ranmaru e Kei.
I due ragazzi non risposero ma ricambiarono lo sguardo senza paura.
"Si può sapere cosa sta succedendo??" chiese Ayako spaventato a morte.
"Non temere Ayakuccia! Ti difenderò io a costo della vita!"
"Sembra che la vostra seduta spiritica sia terminata. Vi conviene andarvene alla svelta. Qui ora ci pensiamo noi!" disse Kei.
"Noo!! Nessuno di voi lascerà questa casa!" urlò il fantasma.
"Ma loro non centrano nulla in questa storia!" protestò Ranmaru.
"Ti sbagli. Anche tra di loro ci sono degli impuri e per questo verranno puniti!! Ahahahahahah!!!!"
Improvvisamente l'intera stanza piombò nel buio più assoluto.
Si sentirono urla di terrore e di sorpresa...poi più nulla.
Se prima erano tutti riuniti uno accanto all'altro sul pavimento, ora avevano la terribile sensazione di essere completamente soli in balia di quell'oscurità. Per quanto camminassero a tentoni in quel manto scuro non incontravano nulla che ricordasse loro il soggiorno in cui si trovavno prima: nessun muro, nessuna sedia impolverata, neppure i plaid sui quali erano seduti....nulla.
"Io odio i fantasmi...li odio! Voglio uscire da questo posto! Avrei fatto meglio a rimanere a casa...lo sapevo che qualcosa sarebbe andato storto!" piagnucolò Kyota seduto su quello che immaginava essere il pavimento.
Odiava quella situazione e aveva una paura folle di essere rimasto davvero solo.
Tutto quello che voleva fare era passare qualche giorno in compagnia di Maki...anche se sapeva che ci sarebbero stati anche gli altri....non gli sembrava di pretendere poi molto no? Ora invece non sapeva neppure dove fosse e se lo avrebbe mai rivisto un altra volta.
Lentamente alcune lacrime iniziarono a solcargli il volto sia per la paura sia per la disperazione.
"Maki dove sei?" mugugnò.
Poi sentì un rumore ed un tocco lieve su una spalla.
"Kyota sei tu?" chiese una voce poco distante da lui.
"Maki!!" urlò balzando in piedi.
"Si sono io" disse sorridendo felice, anche se nel buio non lo si poteva vedere. Era sollevato di averlo trovato. Non se lo sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa alla sua matricola.
Kyota dal canto suo era al settimo cielo e senza pensarci due volte balzò al collo del suo capitano. (ma che bravo! l'ha centrato pure al buio! NdMiyu- forse ha gli occhi ad infrarossi! NdSei)
"Maki! Ho avuto tanta paura!"
"Shhh...buono...ora non hai più nulla da preoccuparti...ci sono io con te" disse abbracciandolo forte.
Era così dolce il suo Nobu-chan. Sapeva essere coraggioso ma allo stesso tempo così fragile e pauroso....e ciò gli faceva tanta tenerezza!
Se fosse stato per lui sarebbe rimasto in quella posizione per sempre.
"Temevo che non ti avrei più rivisto!" disse il moretto affondando il viso nel suo petto.
Lo stretto bustino del suo costume gli dava ancora un pò fastidio ma ormai ci aveva preso l'abitudine....fortunatamente aveva tolto i cerchioni di metallo alla gonna....in questo modo poteva stare appiccicato il può possibile a quel ragazzo che infestava ogni notte i suoi sogni.
"Non dire queste cose. Nulla mi potrebbe tenere separato da te!" disse facendo scorrere delicatamente una mano tra i suoi folti capelli neri fino a scendere su una guancia.
Poi, forse spinto dall'oscurità della stanza, forse dalla situazione assurda in cui si trovavano, gli sollevò il mento e lo baciò sulle labbra.
Kyota sgranò gli occhi sorpreso a quel gesto ma ben presto si lasciò andare e ricambiò con gioia il bacio.
Non sapevano per quanto tempo le loro labbra erano rimaste incollate ma quando si staccarono e aprirono gli occhi videro che la luce era tornata.....ma quello che scoprirono li spaventò di più di quanto non fossero già.
Fine Quinto Cap
Miyu- ora sei contento Nobu? ti ho messo con Maki!^^
Nobu- si beh....era ora....però non capisco perchè devo fare il piagnucolone!
Miyu- sorellina...rispiegaglielo tu per favore.....
Sei- semplice! perchè sei molto più puccino così!^*^ e poi Maki è felice di coccolarti in questo modo!
Maki- esatto!^__^
Nobo- oh Shin-chan!!! quanto sei doooolceeee!! *___*
Miyu- ecco...è andato!^^;;;;
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions |
|