Questa fic è stata partorita dalle nostre menti malate che non hanno saputo resistere all'idea di spaventare i nostri e vostri beniamini.^^
Eli-chan goditi questa fic perchè è solo ed esclusivamente a tuo uso e consumo!
Buon Compleanno tesoro!!!!^*^
by Miyu e Sei
P.S. Ricordiamo che questi adorabili personaggi, a nostro immenso dolore, non appartengono a noi ma a Sensei Inoue!
Agguato
nelle tenebre parte
III
di Miyuki e
Seimei
Era finalmente arrivato il giorno della partenza e tutti si erano dati appuntamento davanti alla stazione, per poi partire tutti assieme verso la città della casa stregata.
I primi ad arrivare furono Akagi, Haruko, Kogure, Uozumi e Ayako che furono raggiunti poco dopo da Mitsui, Ryota, Sendo e Koshino.
Gli altri non si vedevano ancora ma mancava ancora parecchio tempo prima della partenza del loro treno. Si erano dati appuntamento in anticipo proprio in previsione dei soliti ritardatari.
Maki, Jin e Fukuda arrivarono in macchina assieme al padre del capitano del Kainan. Tutti e tre abitavano più o meno nella stessa zona residenziale e visto che anche l’uomo doveva recarsi alla stazione per partire in viaggio di lavoro, avevano colto la palla al balzo e avevano scroccato un passaggio.
Subito dopo comparirono anche Hanagata e Fujima.
Ora mancavano all’appello solamente le quattro teste calde della compagnia.
“Ma si può sapere perché quegli stupidi non riescono mai ad essere puntuali una sola volta in vita loro!? Ma lo fanno apposta?” chiese Akagi irritato.
“Dai capitano, ormai li conosci! Rukawa si sarà addormentato in bici per la strada come al suo solito e Hanamichi…..beh……i suoi ritardi sono patologici……” disse Mitsui.
“Kyota non è da meno…..quel ragazzo mi fa disperare…..” sospirò Maki.
“Beh ma questa volta il suo ritardo può essere giustificabile…..abita dalla parte opposta della città e deve venire qui in bici” disse Jin.
“Lo so…..per questo non ho intenzione di rimproverarlo sta volta…..”
“Solo questa volta?” bisbigliò a bassa voce Jin, sorridendo malizioso.
Jin aveva notato che ultimamente il comportamento di Maki si era fatto molto più tollerante nei confronti della matricola e spesso durante gli allenamenti lo beccava con lo sguardo perso e sognante mentre lo fissava.
“Hai detto qualcosa?”
“Io? No, niente…..”
“Mi era sembrato” disse scettico.
“Ehi! Ma quello non è Rukawa?” disse Koshino indicando una figura in bicicletta dirigersi ad alta velocità verso di loro.
“Già, sembra proprio lui” disse Miyagi.
“Ma che fa? Perché non rallenta?”
“Ehm……credo….credo si sia addormentato….” disse Sendo.
A confermare quella teoria Rukawa li oltrepassò senza neppure degnarli di uno sguardo, per poi schiantarsi poco dopo contro una siepe.
“Mezzo intero ma anche Rukawa è arrivato” disse Fukuda mentre Haruko era corsa in soccorso del suo idolo, che però si alzò come se nulla fosse successo, togliendosi di dosso la bici mezza distrutta e lanciandola ‘involontareamente’ contro la ragazza.
Qualche minuto dopo arrivarono di corsa anche gli ultimi tre elementi mancanti: Hanamichi e Mito a bordo della motoretta scassata di quest’ultimo e Kyota con la sua bici.
Hanamichi e Mito si beccarono una bella tirata di orecchie da Akagi che assestò un paio dei suoi famigerati pugni….visto che le loro scuse non erano accettabili. Anche Kyota si aspettava da un momento all’altro una bella sgridata dal suo capitano e lo fissava con sguardo dispiaciuto. Ce l’aveva messa tutta per arrivare puntuale ma da casa sua ci volevano la bellezza di 45 minuti in bicicletta ed i suoi genitori non avevano avuto il tempo di accompagnarlo in auto.
Però a sua sorpresa non arrivò nessun rimprovero ma solo una lieve pacca sulla testa ed un sorriso da parte di Maki.
Ora che la comitiva era al completo ragazzi e bagagli cominciarono a salire sul treno, appropriandosi di un intero vagone.
Il viaggio sarebbe durato poco più di due ore e di tempo per parlare e litigare ne avevano in abbondanza.
Rukawa e Hanamichi, tanto per farsi riconoscere, avevano cominciato una rissa per appropriarsi un posto accanto al finestrino (dio, in un intero vagone ce ne sono di posti vicino al finestrino….uno di voi non poteva cambiare? NdMiyu- no, è una questione di principio! NdHana- Tzè….idiota! NdRu- sti uomini! NdSei)….che fu sedata dal tempestivo intervento di Akagi, che li avrebbe volentieri scaraventati fuori dal vagone.
Kyota cercò posto accanto a Maki , Jin e Fukuda iniziando un’animata conversazione sui loro costumi e sulla fatica immonda che avevano fatto per
raccattare tutti i pezzi necessari a comporli.
Miyagi faceva il cascamorto dietro alla sua Ayakuccia, venendo continuamente colpito dal suo micidiale ventaglio.
Mitsui, Sendo, Mito e Koshino si erano messi intorno all’unico tavolino a giocare a carte. Sendo aveva proposto un bello
streap-poker ma l’idea era stata bocciata sul nascere.
Hanagata e Fujima si erano appartati in un angolino del vagone e si stavano scambiando piccole effusioni. Il capitano dello Shoyo aveva la testa appoggiata contro la spalla del compagno di squadra, che gli stava dolcemente accarezzando i capelli con una mano, mentre con il braccio libero gli circondava la vita e lo stringeva forte a se.
Gli altri ragazzi, che ovviamente avevano capito quale tipo di rapporto c’era tra i due, avevano pensato bene di lasciarli tranquilli…..l’unica a non essersi accorta di nulla era Haruko poiché era troppo ingenua (vorrai dire stupida!! NdMiyu&Sei) per pensare certe cose.
Hanamichi, tonto com’era, era stato uno degli ultimi a scoprire la relazione tra Hanagata e Fujima….anzi……se non fosse stato per Rukawa non se ne sarebbe neppure accorto. Infatti un giorno, circa un mese prima, i due ragazzi si erano incontrati per caso al campetto da basket del parco e dopo la solita base di insulti e pugni per il predominio del campetto avevano finito per giocare assieme in un piccolo uno contro uno…..dove Hanamichi era ovviamente risultato il perdente. E fu proprio durante il tragitto per uscire dal parco che beccarono i due giocatori dello Shoyo ad amoreggiare tranquilli e beati su una panchina.
Così Hanamichi, che era rimasto alquanto sorpreso della scoperta, si ritrovò a parlare con Rukawa per il tempo record di dieci minuti, durante il quale il moretto gli fece notare alcuni piccoli particolari della loro partita contro lo Shoyo……grazie ai quali si poteva ben intuire che i due ragazzi fossero ben più che semplici amici.
E poi Rukawa li aveva sorpresi già un paio di volte in atteggiamenti intimi, anche se meno espliciti di quello a cui avevano appena assistito.
“Ehi Sendo…..è già da prima che volevo chiederti una cosa”
“Dimmi pure Ayako”
“Sei sicuro che ai tuoi nonni non scocci avere per casa tutta questa gente estranea? In fondo siamo un bel gruppo numeroso”
“Oh non ti preoccupare per questo! I miei nonni sono dei tipi arzilli a cui piacciono parecchio i giovani e divertirsi. Nonostante la loro età hanno ancora la mentalità di ragazzi. Non penserete che mi rechi tutti gli anni da loro solo per dovere famigliare? Passare un intero mese con loro è un assoluto spasso!” disse
Sendo con un sorriso trentadue denti.
“Oddio……non dirmi che hai ereditato da loro quella tua faccia irritante tutta sorrisi, vero?” disse Hanamichi “Non voglio ammalarmi di Sendite acuta!!”
“Come se questa fosse una tragedia”
“Guarda brutta kistune spelacchiata che a te sorridere un po’ più spesso non farebbe male mentre a me, che sono già un essere perfetto, rischia di rovinarmi. Il mio visino è delicato e la Sendite acuta me lo potrebbe deformare!”
Rukawa si astenne dal commentare anche se aveva già la battuta pronta. Non gli andava di continuare a litigare……si erano già azzuffati a sufficienza per una mattinata e quindi preferiva chiudere lì il discorso. Perché questo doveva essere l’unico modo in cui loro due potevano instaurare una specie di conversazione?
“Eccoci arrivati!!” annunciò Sendo mettendo per primo piede a terra, seguito dal resto del gruppo e dai loro bagagli. Le borse che si erano portati a presso erano piuttosto ingombranti, più perché contenevano i loro costumi che per il piccolo cambio d’abiti che costituiva la loro permanenza di due giorni in quella cittadina.
“Ora che facciamo?” chiese Uozumi.
“Direi di allontanarci dai binari….altrimenti ingombriamo il traffico….” Disse Mitsui.
“Andiamo verso l’uscita della stazione ragazzi. Lì fuori ci dovrebbero essere i miei nonni ad aspettarci”
“Si sono pure scomodati a venirci a prendere…..ma quanto sono gentili…..forse avremmo dovuto portar loro un pensierino” disse Haruko.
“Beh….ormai mi sembra un po’ tardi per pensarci, no?” disse Fukuda.
“Hai ragione…..quindi il minimo che possiamo fare è ringraziarli e cercare di comportarci in maniera civile…..e non come dei caproni da circo!” disse Akagi fissando gli altri quattro titolari dello Shohoku, che in quanto a farsi notare erano dei veri campioni.
“Stai per caso alludendo a qualcuno?” chiese Hanamichi offeso..
“Secondo te?”
“Dai ragazzi, state buoni” disse Kogure.
“Oh eccoli! Nonno!! Nonna!! Siamo qua giù!!” urlò Sendo sventolando le mani.
Poco dopo tra la folla comparve un omino magro e slanciato sui sessant’anni, con i capelli completamente grigi e degli scattanti occhi azzurri, affiancato da una donna piccolina dalla riccia e rigogliosa capigliatura nera.
“Akiruccio!! Quanto tempo è passato! Vieni qui a farti abbracciare dalla tua nonna!” disse la donna fondandosi ad abbracciarlo e mettendo in evidenza la notevole differenza di altezza tra i due.
“Suvvia nonna….saranno passati tre mese da quando sono venuto qui l’ultima volta!”
“Ehilà nipote! Ti vedo in forma! Non è che sei cresciuto ancora in altezza, vero? Mi sembri più alto!” disse l’uomo dando una sonora pacca sulla spalla al ragazzo.
“Non direi nonno! Ed ora nonna….se mi volessi lasciare andare inizierei a presentarvi i miei amici….non so se te ne rendi conto ma mi stai stritolando”
“Esagerato…..sono solo una povera vecchia….”
“Che va due volta alla settimana in palestra a fare sollevamento pesi” precisò Sendo.
“Si beh….cosa vuoi che sia….”
“Ehm….comunque…..ragazzi, lasciate che vi presenti i miei nonni, Ryoko e Saionji Tawamura….”
Tutti i ragazzi salutarono cordialmente i parenti di Sendo e si presentarono a loro volta. Poi uscirono dalla stazione e salirono su un piccolo pulmino che il Signor Saionji si era fatto prestare da un suo amico per quell’occasione.
Una volta arrivata alla loro casa, un’adorabile villettina a qualche metro dalla spiaggia e con un piccolo giardino, furono subito sistemati, un po’ ammassati, nelle camere degli ospiti.
Dopo aver sistemato le valigie Sendo propose di far fare ai suoi amici un piccolo giro turistico della città, visto che mancavano ancora parecchie ore prima delle otto, l’ora che avevano scelto per recarsi alla villa abbandonata e dare inizio alla festa.
Andarono in giro per negozi, si fermarono in un bar a chiacchierare, fecero un passeggiata lungo la spiaggia e sulla via del ritorno riuscirono pure a dare una sbirciatina alla villa della famiglia Shinomori. Infatti dalla strada principale si poteva intravedere chiaramente l’edificio immerso nel bosco che sovrastava la città: una maestosa ed enorme villa a tre piani, dalle mura bianche, e dalle finestre sbarrate da quelle che si poteva facilmente immaginare come travi.
Da quella distanza era difficile notare altri particolari ma quello bastava a farsi un’idea ben chiara della situazione.
Quella casa, solo a guardarla, sembrava raccontare la triste storia che vi era celata all’interno ed anche alla luce del sole era circondata da un’atmosfera cupa, creando inquietudine nei cuori di chi la fissava.
I ragazzi erano già tornati a casa dei nonni di Sendo da una buona mezzora e da allora erano rinchiusi nelle loro stanze, tutti intenti a indossare i propri costumi, mentre i Signori Tawamura stavano preparando dei cestini con i viveri necessari alla festa organizzata dal nipote.
Entrambi non erano molto d’accordo che i ragazzi passassero l’intera notte in quella vecchia villa abbandonata, non perché credessero alle dicerie paesane che la davano per infestata, ma perché era un edificio pericolante e qualcuno avrebbe potuto farsi del male.
Però avevano messo da parte le loro paure, in fondo i ragazzi erano grandi ormai ed erano certi che sarebbero stati prudenti.
I primi a fare la loro entrata in soggiorno furono Ayako e Ryota vestiti da Danny e Sandy, probabilmente l’unica coppia abbastanza normale tra quelle prescelte dalla perfida manager.
Il playmaker dello Shohoku indossava degli stretti pantaloni neri con una maglietta attillata dello stesso colore ed un giubbotto in pelle. Ayako, per far compagnia al ragazzo, indossava dei pantaloni in pelle ed un top nero piuttosto corto e un quasi identico giubbino.
Poco dopo furono raggiunti da Mitsui e Sendo nelle vesti dei due personaggi di Trigun.
Mitsui indossava dei semplici pantaloni blu con rispettiva giacca ed una camicia bianca mentre sulla schiena portava una gigantesca croce di cartone dipinta di bianco e circondata da alcune cinghie in pelle.
Sendo, invece, era la reincarnazione in terra di Vash. Aveva dei panatoli in pelle marrone con stivali abbinati e ginocchiere, l’inconfondibile impermeabile rosso ed i piccoli occhialini dalle lenti gialle. In fine, come tocco di classe, si era laccato i capelli di biondo, con quelle tinture che andavano via dopo un paio di lavaggi, e teneva in mano una lunga pistola giocattolo.
“Accidenti Sendo! Sei perfetto!!” disse Ayako.
“Beh…grazie”
“Che ne dite dei capelli!? Vero che gli dona il biondo!?” disse Mitsui con un sorriso divertito.
“Concordo pienamente! Ora sei davvero identico al vero Vash The Stampede! Quasi quasi non ti si distingue dall’originale! E’ davvero il tuo personaggio!” disse Miyagi.
“E’ quello che gli ho detto anch’io…..ma non puoi immaginare la fatica che ho fatto a convincerlo a tingerseli….è stato un duello all’ultimo sangue!”
“Vorrei vedere te al mio posto! Sembro l’amico scemo di Hanamichi con questi!(Okusu)” disse Sendo per nulla contento.
“Ma dai…..è solo per questa sera!”
“Eheh…sapete com’è….Akira è molto orgoglioso dei suoi capelli…..sono l’unica eccezione alla forza di gravità terrestre….” disse Mitsui.
“Molto divertente…..un’altra parola e ti spacco quella croce in testa!!”
“Oh! Cosa vedono i miei occhi!! Un porcospino biondo!! Ahah!!” disse una voce proveniente dalla porta.
“Senti Hanamichi non ti ci mettere pur..e….tu…….” ma il resto delle parole gli morì in gola alla vista delle due matricole dello Shohoku.
Tutti e quattro i ragazzi erano rimasti allibiti.
“WOW!” si fece sfuggire Ayako.
Rukawa e Hanamichi erano a dir poco stupendi!
Il moretto, nei panni di Luis, indossava un completo in velluto nero, con una camicia bianca dal collo in pizzo e dalle maniche a sbuffo, che fuoriuscivano dalla giacca, leggermente sfiancata. Il compagno, invece, indossava un abito simile a quello dell’altro con l’unica differenza del colore, che era un bel
bordeaux, e dell’aggiunta di un piccolo foulard a motivi dorati e neri attorno al collo. Il taglio dei pantaloni metteva ben in risalto le gambe muscolose dei due giocatori e la luce giocava allegramente con il tessuto lucido dei vestiti, creando ad ogni movimento nuovi riflessi.
A guardarli quei due sembravano appena usciti da un dipinto d’epoca, rappresentante due nobili dalla rara bellezza.
Erano una coppia veramente perfetta.
“Beh….allora? Cosa sono quelle facce? Non dite nulla?” chiese Sakuragi.
“Siamo rimasti….senza parole……” disse Ryota.
“Oddio, ditemi che sto sognando….quello non può essere Hanamichi…..” disse Mitsui ancora incredulo.
“Ed invece sono proprio io, in carne ed ossa!”
“Accidenti! Siete bellissimi ragazzi!!” disse Ayako.
“E’ ovvio!! Ne dubitavate per caso!?”
“Su Rukawa no….su di te ci dobbiamo ricredere. E’ stupefacente quello che può fare un bel vestito….riesce a far apparire belli pure uno scimmione come te!” disse Ryota sghignazzando.
“Come osi!!”
Rukawa intanto stava fulminando con lo sguardo Sendo, che sembrava in qualche modo incantato di fronte alla presenza del rossino. Quella cosa lo irritava parecchio e non era l’unico a pensarla in quel modo. Anche Mitsui aveva notato la cosa e pure a lui dava fastidio quell’espressione da maniaco che il giocatore del Ryonan aveva sul volto.
/Come osa quella testa a spilli guardare in quel modo il mio do’aho!?/ pensò.
Poco dopo arrivarono pure Koshino e Mito, vestiti da cavalieri jedi dotati di spade laser e di piccoli codini finti attaccati ai capelli……che furono seguiti subito da Hanagata e Fujima.
Il primo indossava pantaloni e giacca nera con sotto una camicia bianca, un gilet rosso e dorato ed una cravatta. Si era lisciato per bene i capelli, si era dipinto due piccoli baffetti sotto il naso e per l’occasione si era messo le lenti a contatto, in modo da non doversi portare dietro gli occhiali e rischiare di romperli.
Il vero spettacolo però era Fujima, che ottenne fischi di approvazione da tutti, facendolo diventare della stessa tonalità dei capelli di Hanamichi. Aveva un lungo vestito da sera nero leggermente scollato, dalle maniche lunghe, sfrangiato sul fondo ed un pò più lungo dietro in modo che strisciasse sul pavimento. Sotto il vestito portava probabilmente un reggiseno imbottito in modo da dare l’effetto seno ed in testa aveva una parrucca nera.
Quando fu il turno di Haruko e Kogure avvenne qualcosa di inaspettato.
La ragazza, vestita da Maga Magò, con in testa una parrucca che sembrava fatta di carta crespa o di paglietta, ed il vestito tutto trasandato era assolutamente ridicola (per non dire orribile! un assoluta racchia! NdMiyu&Sei) tanto che Hanamichi non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere sulla spalla di Rukawa, il quale rimase allibito a fissarlo.
Tutto si sarebbe aspettato tranne quella reazione.
Nessun “Harukina cara”, nessun “quel vestito non rende giustizia alla tua bellezza” (ho forse esagerato un pochino?^^;;;; NdMiyu- proprio poco sai….oddio…mi sento male…-_-||| NdSei), niente.
Solo risa.
/Che sia finalmente rinsanito!? Finalmente ha capito che quella babbuina della Akagi non è degna neppure di essere guardata da lui!?/ pensò Rukawa speranzoso.
Intanto la ragazza era al massimo dell’imbarazzo perché si era dovuta vestire in quella maniera ridicola proprio di fronte all’amore della sua vita.
Poi arrivarono Akagi e Uozumi, con addosso pelliccione nere e maschere da gorilla, che sedarono a suon di pugni le risate generali che scoppiarono in soggiorno.
I penultimi a comparire furono Jin e Fukuda.
Il primo indossava uno scollato vestito rosso luccicante, molto attillato, con una parrucca rossa ed un rossetto dello stesso colore sulle labbra, accompagnato da una leggera mano di trucco.
Il secondo invece indossava una calzamaglia bianca sotto ad una salopet rossa, un paio di scarpe pelose a forma di zampa di coniglio e due adorabili orecchiette bianche in testa.
Fujima e Jin si misero a parlare assieme nel vano tentativo di consolarsi a vicenda, condividendo entrambi lo stesso destino ovvero quello di dover ricoprire sempre le parti femminili.
“Ora ne mancano solo due! Chissà che fine hanno fatto?” chiese Mito.
“Mah…..magari stanno avendo qualche contrattempo con i loro costumi” disse Uozumi.
“E lo puoi dire forte!! Prova tu a metterti addosso una cosa del genere e poi sappimi dire! Come cavolo facevano a camminare tutto il giorno con questi cosi!” disse Kyota comparendo nella stanza affiancato da Maki.
La povera matricola indossava un vestito color lavanda con un’ampia gonna a campana, resa tale dalla presenza di cerchioni in metallo al suo interno, ed uno stretto bustino con maniche a sbuffo.
Attorno al collo portava una collana di perle e alle orecchie aveva un paio di orecchini dello stesso tipo, presi in prestito da sua nonna. I capelli erano sciolti e ben pettinati in modo che gli cadessero morbidamente sulle spalle.
Maki invece aveva un semplice completo nero, con camicia bianca e cravatta, più due piccoli baffettini che ricordavano tanto quelli di Gomez.
“Dio….mi sento soffocare con questo busto…..”
“Dai non lamentarti Nobuscimmia….sei bellissimo con quel vestito!” disse Hanamichi divertito.
“Non sfottere! Solo perché tu sei stato più fortunato di me e ti è capitato un personaggio maschio!”
“Non fare così Kyota…..io ti trovo carino vestito così” disse Maki.
Il ragazzo arrossì lievemente a quel commento e smise di lamentarsi.
In fondo la fortuna lo aveva fatto mettere in coppia con il suo adorato capitano, anche se doveva rimanere in vestiti femminili tutta la sera, e questa era una buona occasione per stargli appiccicato il più possibile senza destare troppi sospetti. Per Maki avrebbe sopportato tutto questo e ben altro.
Ora che tutti i ragazzi erano pronti e truccati a puntino, presero i cestini preparati dai nonni di Sendo, lo stereo che aveva portato Ayako, lo zaino riempito con un po’ di cose che avrebbero potuto servire loro, come torce, candele, fiammiferi e simili e si incamminarono verso la casa stregata.
Ormai fuori si era fatto buio ma le luci dei lampioni li accompagnarono lungo il loro cammino. Per le strade si incontravano gruppi di ragazzini vestiti da strege, magi, vampiri e zombi che si divertivano a bussare alle case in cerca di dolci o semplicemente a scorazzare qua e là ridendo.
I tre ragazzi in abiti femminili ebbero qualche problemino a camminare con le scarpe col tacco così, per non rischiare di cadere si erano aggrappati al braccio dei loro compagni.
Dopo una quindicina di minuti arrivarono al sentiero dissestato che attraversava il bosco e li avrebbe condotti alla villa. Siccome il sentiero era scarsamente illuminato estrassero dallo zaino un paio di torce.
Purtroppo ad un quarto del tragitto il cielo, un attimo prima sereno, si ricoprì improvvisamente di nuvole scure e minacciose che poco dopo cominciarono a scaricare pioggia.
“Oh no! Dannazione! Questo non ci voleva!! Mi sprofonderanno i tacchi nel fango!” disse irritato Kyota.
“Io spero mi venga via la tinta dai capelli!” disse Sendo speranzoso.
“Non perdiamo tempo a dire cavolate!! Corriamo verso la casa prima di infradiciarci completamente!” urlò Akagi iniziando a correre seguito a ruota dai compagni.
Fine Terza Parte
Kiyota- ma come cavolo mi avete vestito?
Miyu&Sei- gne gne gne!!!
Maki- a ma piace come sei vestito!
Kiota- *blush*
Ru- ma non è che il mio hana è un po’ troppo figo?
Miyu- mai quanto te!! *sbav*
Sei- che schifo sono tutta impiastricciata!!
Haru- ma perché sono vestita da deficiente? volevo far colpo su Rukawa!
Miyu&Sei- forse perché deficiente lo sei?
Haru- ma perché mi trattate così male?
Miyu&Sei- zitta e torna in gabbia!!
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