Disclaimers: i pg non sono
miei bla bla…. Note: forse i pg sono un po’ OOC. Ce l’ho messa tutta ma non credo di essere riuscita a delineare in modo giusto i pg. Forse perché questa fic rappresenta quello che io vorrei leggere, o vedere, alla fine della serie animata (non so se il manga finisca alla stesso modo). Gomen
After the Last duel di Kary_chan POW YUGI (proprio il
piccoletto non il faraone :p) “Adesso ti credo Yugi” “Kaiba-kun!” Le tue parole mi confortano.
Gomen mou hitori no boku. Devo vincere. Devo perché voglio che la tua anima
riposi finalmente in pace, e devo perché ORA Kaiba-kun crede in me.
Finalmente non mi vede solo come il corpo in cui risiede la tua meravigliosa
anima ma…. vede ME. Non posso deluderlo. Ho passato l’ultimo periodo della
mia vita a guardarvi….. mentre combattevate, mentre vi rincorrevate, quando
finalmente vi siete trovati e amati. Il duello è senza respiro, più
volte sono stato sul punto di arrendermi ma il tuo sguardo faraone, così
preso dalla battaglia, così intenso e fiero, mi ha sempre ricordato che
bisogna lottare fino all’ultimo con tutte le nostre forze. E poi…. Kaiba-kun,
sentire il tuo sguardo addosso mi da un coraggio che forse prima non avevo. /Adesso ti credo Yugi/ quelle
tue poche parole sono state un balsamo per la mia anima. Significavano forse
che hai detto addio al faraone? Il duello è giunto alla sua
conclusione. Ho vinto. Ho vinto ma non sono affatto felice. Fa male. Fa
terribilmente male sapere che te ne andrai. Piango come una fontana e sei tu,
mou hitori no boku, a consolarmi. A dirmi che no, non sono un codardo ma ho
il coraggio della dolcezza. Che preferisco ferire me stesso che ferire gli
altri. Lancio di sfuggita un’occhiata
a Kaiba. E’ impassibile come al solito ma gli occhi sono opachi. Segno della
sua commozione per la tua dipartita faraone. Lo ami, lo so. Ti mancherà, so
anche questo. Mancherà anche me. Forse sono quello che può capirti meglio
Kaiba-kun. Perdere Hatimu è come perdere una parte della mia anime. Bhe, in
effetti è così, lol, le nostre anime sono legate. Jounouchi-kun dice al faraone
che non importa chi lui sia, quale sia il suo nome, sempre e comunque
resteremo amici. E’ vero, amico mio. Il faraone si allontana con un pollice
alzato, senza voltarsi. Ostentando una sicurezza che so non ha. Oltrepassa la
soglia e il suo abbigliamento cambia, torna quello del mondo della memoria.
Con i suoi abiti da faraone tutti i suoi vecchi amici gli si fanno vicino.
Sorride. Prima che la porta si chiuda lo vedo lanciare un’ultima occhiata a
Kaiba, poi a me. Sembra quasi che mi abbia voluto dire di prendermi cura di
lui con quello sguardo. POW SETO “Adesso ti credo Yugi” ti
dico. Ed è la verità. La pura e semplice verità. Ora SO che puoi batterlo. Avrei voluto essere io quello
che lo spedirà indietro. Perché lui deve tornare. Però ora sono felice che
sia tu ad aver intrapreso questo duello. Ti ho sempre guardato dall’alto al
basso, con aria di superiorità. E sapevo bene che questo ti feriva. Eccome se
lo sapevo, eppure mi faceva piacere vedere quel tuo piccolo visino tentare di
restare impassibile alla mia indifferenza e vederti poi chinare gli occhi per
evadere il mio sguardo. Il tuo sorriso alle mie parole
è disarmante. Sono stupido. Ovviamente nessuno se ne accorge, con la mia aria
da duro mi avvicino al gruppo o osservo tutto quello che accade con apparente
distacco. Eppure, non sono distaccato per niente. Questo duello manderà nel
regno dei morti il mio amato faraone. La notte appena passata è stata
l’ultima trascorsa assieme. Il suo modo di dirmi addio. Non abbiamo detto una
sola parola a riguardo del duello e della sua dipartita, ma era nell’aria. Lo
sapevo io, lo sapeva lui. Non abbiamo voluto rovinare il nostro ultimo
incontro. Eppure prima di lasciarmi hai detto: “Non ti lascerò solo. Presto
capirai anche tu cosa intendo” E ora ho capito. Finalmente ho
capito. Adesso che hai perso, che Yugi piange disperatamente, che io a stento
trattengo le lacrime. Ora ho capito il significato delle tue ultime parole. Prima che la porta si chiuda,
separandoci, mi guardi, poi guardi il piccolo Yugi. Seguo il tuo sguardo e mi
perdo in quel pozzo violetto. La tua anima ora è felice, sei tornato dai tuoi
amici. Dai tuoi cari. Dal tuo amore. Anche se è il me stesso passato non
posso impedirmi di sentirmi geloso. Però hai ragione, non sono solo. Sei
ancora con me. Ci ho messo del tempo a capirlo ma la nostra storia era
destinata a finire. Anche se non fossi tornato nel regno dei morti. Questo
perché non eri tu la persona per me. Non in questo tempo almeno. E’ notte. Siamo sulla barca
che ci ha portato qui, diretti verso casa. Busso alla tua porta e tu vieni ad
aprire. Mi guardi stupido. “Kaiba-kun. Come mai sei qua?” “Ti devo parlare” dico brusco
entrando nella stanza senza chiederti se sei d’accordo o no. In fondo non mi
interessa saperlo. Faccio sempre ciò
che voglio IO, indipendentemente dal volere degli altri. Ho detto che dovevo parlare,
lo so, ma quella tu aria da cucciolo indifeso e “vagamente” impaurito mi
distoglie dal mio proposito. Senza farmi troppi problemi ti sbatto contro la
porta chiudendola e mi fiondo sulle tue labbra. Sei sorpreso ma rispondi al mio bacio. Poi tutto a un tratto mi
spingi via e mi guardi… bhe…. incazzato nero. Non c’è un termine più
appropriato. “Che diavolo credi di fare!!” Dire che sono stupido è poco.
Non ti ho mai visto così risoluto ed arrabbiato. Ti trovo irresistibile in
questa veste. Ti sbatterei volentieri contro la porta per ricominciare da
dove abbiamo interrotto. Ma.. “Allora??? Ti ho fatto una
domanda.” Però non aspetti realmente che ti risponda perché continui “Cos’è, pensavi di venire a
scoparmi quando ne hai voglia. LUI non c’è più!!!” mi dici tirandomi dei
pugni sul torace. Pugni che diventano sempre più lenti e meno potenti. Finchè
ti accasci al suolo piangendo. Che cretino che sono stato. Ha
ragione. La penserei come lui fossi al posto suo. “Ascoltami bene piccoletto”
mmm, forse sono stato troppo duro. “Apri bene le orecchie perché
quello che ti dirò ora non lo ripeterò più.” Smette di piangere e mi guarda
serio “Lo so che non c’è più. Credi
d’avvero che sia così stupido e insensibile?” dalla sua espressione deduco
che no, non lo crede. Aveva bisogno di sfogarsi e ha colto l’occasione. Più
che giusto. “Vedi Yugi, io e il faraone
sapevamo che eri innamorato di me” lui sussulta a questa mia affermazione ma
non fiata “Eppure, anche se entrambi lo
sapevamo non potevamo stare lontani. Sapevamo di ferirti ma era troppo forte
quello che ci legava” “Lo so” dici. Il suono della
tua voce ha qualcosa di irreale. Mi spaventa ma devo continuare. “Io ho capito perché i nostri
sentimenti erano così forti solo quando sono entrato in quello strano mondo.
Il mondo dei ricordi, così l’avete chiamato, no? Ecco in quel mondo, quando ho visto Seto ho capito e credo anche
il faraone. Quello che lui provava per me era il riflesso di quello che
provava per Seto. Il Seto del suo tempo. Ti abbiamo fatto del male entrambi.
Ma ora io ti chiedo scusa Yugi” I suoi occhi si spalancano per
la sorpresa. “Mi chiedi scusa? Perché?” “Perché vedi Yugi, io l’ho
capito tardi ma….. sei tu quello che amo. Quello che il Seto di ADESSO ama
veramente sei tu. Muto Yugi, non il faraone” “Tu…. ami ….. me?” “Si, mi credi?” “Com’è…. Com’è possibile? Io
sono un piagnucolone, sono ottuso, un codardo e” “Sei molto più di quello che
dici!” ti interrompo bruscamente. “E comunque non sei più il
ragazzo che veniva a scuola con me. Tu sei cambiato, io sono cambiato” “Ecco…. Io” “Mi credi Yugi? Mi ami?” “Si” dice poi abbracciandomi
di slancio. Ed è tutto quello che volevo sentire. POW YUGI “Mi credi Yugi? Mi ami?” “Si” SI SI SI SI SI centomila
volte SI. Certo che ti amo. Ti ho sempre amato, non ho mai smesso. Ti abbraccio e tu mi stringi
così forte che quasi mi togli il respiro. Poi mi baci. Non un bacio irruente
come quello di prima. No, un bacio dolce, tenero, pieno di affetto. Continuando a baciarmi mi sollevi, come se
fossi la cosa più leggera al mondo e mi posi sul letto. Il tuo sguardo è
rovente e languido. Ti chini ancora a baciarmi mentre con una mano mi
sbottoni lentamente il pigiama. Quando arrivi all’ultimo bottone lasci la mia
bocca e mi deponi una lunga scia di baci umidi che partono dalla mandibola e
arrivano all’ombelico. Lì ti stacchi da me quel che basta per liberarmi dei
pantaloni e poi mi guardi, come se fosse la prima volta. In effetti è la
prima volta che sono PROPRIO io, in prima persona e non solo l’anima che
sbircia te e il faraone. Ti liberi
anche tu dei vestiti e poi ti dedichi a me, con tanto amore che rimango
stupito. Gli incontri con mou hitori no boku non erano affatto così. Mi
tocchi con una delicatezza tale, quasi avessi paura di rompermi, neanche
fossi fatto di porcellana. Mentre ci uniamo mi dici che mi ami e io sono
talmente commosso che una lacrima mi riga il volto. Tu l’asciughi con un
bacio e poi la stanza viene avvolta dai nostri respiri affannati e dai nostri
gemiti. Ci addormentiamo abbracciati
con il sorriso sulle labbra. Quando mi sveglio sono solo. Penso di essermi sognato ogni cosa ma sul
comodino vedo un biglietto. Devo
tornare immediatamente alla Kaiba Corp. Ci
vediamo presto. Promesso. Ti
amo. Seto. Non ti credevo capace di un
biglietto simile. Sorrido e mi alzo. “Aibou” Mi volto stupito al suono
della voce del faraone. Hatimu e Seto mi guardano
sorridendo. Seto lo abbraccia dolcemente. Io gli sorrido a mia volta. Così come mi erano apparsi se
ne vanno lasciandomi solo, nella luce del mattino che filtra dall’enorme
finestra. Addio, mou hitori no buku. ********************************** Note: Mou hitori no boku: altro me.
Nella versione animata Yugi chiama così il faraone Aibou: partner, compagno.
Nella versione animata il faraone chiama così Yugi Scusate. Mi sa che è un po’
troppo sdolcinata :p Un sentito grazie a chi ha
avuto la voglia di leggere fin qui ^_^ Inizialmente c’era la lemon…..
ma mi era venuta talmente male che l’ho eliminata. Spero vi sia piaciuta
ugualmente. Nya kary
|