Questa fic è tradotta dall'inglese da Vitani, tutti i personaggi appartengono a
Kazuya Minekura
Adolescenze
parte II
di
Abelle tradotta Vitani
“Tu lo sai,”
Sanzo parlò a bassa voce, per non disturbare la calda atmosfera, a
dispetto della continua e fredda pioggia,” Che questo cambia ogni cosa?”
Sentì delle braccia circondargli il collo, con sorpresa e sollievo di
Sanzo, anche se lui non l’avrebbe mai ammesso a sé stesso, e iniziare a
trascinarlo giù. Questa volta, Goku aveva già acquistato consapevolezza
nel contraccambiare i suoi baci, ed era più dolce, lento e assolutamente
privo di alcuna esitazione. Spinse leggermente la sua lingua sulla bocca
di Sanzo, scivolandovi senza difficoltà quando le labbra si aprirono,
permettendo a Goku di riprendere ancora una volta il loro infuocato bacio.
Sanzo si appoggiò al tronco dell’albero, chiudendo gli occhi mentre
accoglieva la magia che la lingua di Goku gli stava donando. Non c’era
bisogno di parole, dopo tutto. Era tutto negli occhi di Goku, il bruciante
desiderio che stava acuendo la brillantezza dei magnifici occhi dorati di
Goku facendoli ardere, l’esatta richiesta che non poteva rifiutare,
quando Sanzo lo fissò con crescente stupore, e indubbiamente, fiducia.
~
Cho Hakkai si era svegliato da qualche parte alle
due del mattino, per via del tamburellante suono del continuo e violento
acquazzone che aveva in parte inzuppato il suo sacco a pelo. Hakkai aveva
fatto una passeggiata sotto la pioggia, preoccupandosi di non disturbare il
ronfante Gojyo e anche Hakuryu che si era addormentato giusto dietro di lui.
Non aveva
compreso realmente quanto si era allontanato. Andò a destra, sinistra,
dritto, indietro, non ne prese nota nella sua mente, perché la sua testa era
ovviamente occupata da qualcos’altro.
Cosa posso
dire,
mormorò a sé stesso. Era andato a cercare i suoi amici dopo che entrambi non
erano tornati quella notte. Era vicino a lasciar perdere finché non aveva
percepito un movimento con la coda dell’occhio.
E così, era
andato a controllare.
Calciando un
sasso via dal sentiero, si abbandonò al ricordo di una scena a cui non
credeva di poter essere stato testimone coi suoi propri occhi..
Come, in nome
di tutte le cose sacre e profane, si suppone tu debba reagire quando li vedi
entrambi cercare di ingoiarsi le labbra a vicenda?
~
Dita agili sfiorarono leggermente l’addome di Goku,
le punte delle sue dita spedivano onde di elettricità e lo solleticavano
lungo la spina dorsale. Sanzo gli baciò le labbra e la curva della sua
mascella, prima di spostarsi e sedersi. Goku mormorò qualcosa in protesta,
non rendendosi veramente conto di quello che stava dicendo. Sanzo si strappò
di dosso il suo top e lo gettò via confondendolo con la pioggia, e si
abbassò a catturare le labbra di Goku con un bacio che prometteva molto,
molto di più, riprendendo da dove avevano lasciato in precedenza. La
passione si era accesa ancora una volta, se possibile bruciando anche più di
prima alla consapevolezza dell’intera notte insieme. Sanzo non era certo di
cosa fosse più allettante, un’intera notte a fare l’amore, o il fatto che
Goku non avesse mormorato una parola riguardo al suo insaziabile appetito.
La sensazione del vento freddo turbinò attorno a
Sanzo, facendolo rabbrividire e togliere le sue braccia dalla stretta vita
di Goku, stringendole invece attorno a sé. Il mal di testa si era un po’
abbassato in precedenza, e lui si spostò via da Goku, in parte per il dolore
alla testa e anche per la mancanza di ossigeno. Il brusco movimento riportò
sia Sanzo che Goku alla realtà, le loro orecchie ormai captavano il suono
rabbioso del vento e l’altrettanto rabbioso cadere della pioggia. Goku
divenne semicosciente delle sue mani che erano ancora sulle spalle di Sanzo,
un leggero rossore tinse le sue guance ma ancora non spostò via le sue mani
tremanti. Coraggiosamente, Goku alzò i suoi occhi dorati, e incontrò
direttamente brucianti occhi viola, il prepotente e vicino legame portava
uno stato di consapevolezza che si introduceva fra loro. Il petto di Goku
batteva con paura, paura che Sanzo lo rifiutasse ancora una volta,
sciogliendo quell’insolito... straordinario contatto, loro che si toccavano
l’un l’altro in un modo che non avevano mai provato prima, sentimenti che
Goku non aveva mai sperimentato prima spazzati via prima che lui anche solo
sapesse cosa fossero... Goku finalmente guardò via da Sanzo, la possibilità
che i suoi sentimenti fossero rivelati a Sanzo attraverso le trasparenti
finestre dei suoi occhi diventava sempre più insopportabile.
“Hey, Sanzo,” Goku si portò le ginocchia al petto e
appoggiò timidamente il suo viso sulle braccia. “Non mi sono mai sentito
così prima.” Non importava se Sanzo avesse risposto o meno; Goku sapeva di
voler rimanere con Sanzo per sempre.
Ma la domanda era, cosa provava Sanzo per
lui?
Con un sentimento nato puramente dall’istinto, Sanzo
stese una mano e le sue lunghe dita, sollevando il liscio mento che era di
Goku. Provò un leggero divertimento all’incontrollata sorpresa negli ora
visibili occhi di Goku. Né gentilmente né violentemente, tenne il mento di
Goku tra le dita, e Goku lo guardò meravigliato. Con solo una leggera punta
di esitazione, il monaco si piegò avvicinandosi, guardandosi dall’opprimente
mescolanza di passione e desiderio che aveva sentito scorrere nel suo sangue
solo attimi prima che andasse vicino a gettare il suo controllo nel
pericolo. I suoi occhi scorsero in basso dove il quasi impercettibile
fremito della bocca di Goku era scoperto a lui, e quella riluttanza venne
guidata via una volta che le loro labbra si toccarono. Sanzo mordicchiò
leggermente il labbro inferiore di Goku, prima di usare la sua lingua per
forzare le due labbra ad aprirsi.
Le sue mani si abbassarono, scorrendo sopra la vita
di Goku e agganciarono la cintura dei suoi pantaloni, trascinandoli giù
sulle sue gambe. Le sue labbra in movimento erano ormai sul ventre di Goku,
sentendo il respiro del ragazzino diventare più basso e il tendersi del suo
stomaco, ma non c’era segnale per Sanzo di smettere. Le sue labbra si
mossero dal suo addome e salirono di nuovo sulle sue labbra, forzando Goku
ad aprirle e permettendo alla sua lingua di scivolarvi. Le mani di Sanzo
scesero tranquillamente in basso e accarezzarono la pallida pelle dello
stomaco di Goku, sentendo dita afferrare con forza i suoi capelli biondi.
Una delle mani di Sanzo si mosse rapidamente fra le
tremanti gambe di Goku, mentre le sue labbra erano ancora sulle altre,
assaggiandolo e toccando la sua lunghezza così completamente ed intimamente
che la schiena di Goku si sollevò leggermente dal terreno su cui lui stava
disteso, e gemette sia di piacere che di dolore nella calda bocca di Sanzo,
le sue labbra ancora catturate da quelle del biondo. Le braccia di Goku si
intrecciarono con forza intorno al collo di Sanzo in un vano tentativo di
calmare la rabbiosa estasi e il desiderio che scorrevano nelle sue vene, e
allo stesso modo serrò gli occhi mentre Sanzo continuava a toccarlo dove
nessun altro l’aveva mai toccato prima, le dita aggressive ancora
esercitanti il loro incantesimo su di lui. Goku ricadde sul terreno, come la
stanchezza finalmente reclamò il suo corpo, mentre l’uomo sopra di lui
continuava ad accarezzarlo con eccezionale abilità nata semplicemente dal
desiderio di Sanzo di dargli piacere e allo stesso tempo, possederlo.
Mormorò in protesta, non riuscendo più a percepire
le dita di Sanzo. Invece, sentì il tessuto dei suoi pantaloni venire
abbassato lungo le sue anche e poi rimosso del tutto dalle sue gambe,
sentendo le repentine scariche di aria fredda sulle sue gambe nude.
Tremavano dal freddo, ma anche per lo sguardo inquisitivo di Sanzo, la sua
espressione così illeggibile che gli occhi di Goku si chiusero ancora,
sentendo il suo viso diventare caldo e rosso. Sentendosi a disagio,
istintivamente tentò di chiudere le gambe ma i suoi occhi si spalancarono
quando un paio di mani fermarono le sue gambe in una salda presa, i suoi
occhi dorati che ne incontravano altri semichiusi e puramente brucianti di
incontrollato desiderio. Sanzo si posizionò fra le sue gambe, abbassando la
testa mentre la sua bocca accarezzava le cosce di Goku, la sua lingua
scivolava fuori e lentamente lasciava un’umida scia lungo le sue cosce
frementi, mentre le sue orecchie raccoglievano gli estasiati,
incomprensibili suoni che Goku stava facendo. I suoi denti grattarono di
proposito una parte sensibile della pelle di Goku , prima che finalmente
leccasse via con la lingua la cappella dall’erezione di Goku.
Quello che gli era rimasto del controllo sul suo
corpo scomparve, ansimi di shock gli uscivano dalla bocca aperta e il suo
corpo fremeva in maniera incontrollata, la sua rigida schiena nuovamente
inarcata, certo che i suoi gemiti, non importava quanto tentasse di
smorzarli, potessero essere sentiti attraverso l’intera foresta. Le sue mani
afferravano blocchi di dura sporcizia sul terreno, lo sporco entrava nelle
sue unghie e dolci fremiti vibravano attraverso il suo corpo. La bocca di
Sanzo si aprì e coprì l’intera lunghezza di Goku, assaporando lo sbigottito
lamento che usciva da Goku, sentendo mani afferrare ciocche dei suoi capelli
e stringerli con forza. Girò la sua lingua sulla punta del membro di Goku,
coprendolo di saliva prima di succhiarlo, inghiottendo il sapore salato
dell’eccitazione di Goku. La testa di Goku brulicava di luci brillanti e
flash che lo stordivano, le sue gambe tremanti e agitate contro la sua
volontà ma la mano di Sanzo le tratteneva saldamente, la sua bocca
continuava a guidarlo in quell’estasi che lo stava facendo impazzire, e che
Goku non credeva possibile.
Non sapevo di potermi sentire in questo modo.
Mai nelle sue fantasie più selvagge Goku avrebbe
creduto che Sanzo l’avrebbe fatto smettere di essere consapevole della sua
esistenza. Si era fatto beffe di Gojyo con una delle sue conquiste, alzando
le sopracciglia ogni volta che vedeva Hakkai dare al rosso occhiate ansiose,
e rideva delle donne che cercavano di finire nelle grazie di Sanzo, ma
nessuno gli aveva mai detto che esperienze del genere potessero essere
incredibili, esattamente come ora, piacere e una sensazione di leggerezza si
confusero assieme e invasero la testa di Goku come si diede completamente
alle incredibili sensazioni della bocca di Sanzo. Goku inalò
improvvisamente, come se non potesse resistere un minuto di più. Si dibatté
e si contorse, sentendo i segni di un incredibile orgasmo mentre il suo
corpo rabbrividiva attorno a Sanzo, il suo seme fluì nella bocca di Sanzo
che aprì la bocca e bevve, inghiottendo ogni goccia, gustandosi il dolce e
unico sapore che era di Goku. Il corpo di Goku attenuò gradualmente i suoi
fremiti, e Sanzo si portò nuovamente sopra di lui, premendo le sue labbra
sulle sue in un tentativo di calmare il corpo di Goku dalle gratificanti
sensazioni a cui il suo corpo stava ancora reagendo. Goku si scosse in
risposta, le sue gambe ancora tremanti mentre giaceva stordito e intorpidito
dai postumi. Improvvisamente sentì il suo corpo pesante, crollò con facilità
sul terreno e permise a Sanzo di appoggiare la testa sulla sua pancia.
Sanzo accarezzò il leggermente il tremante corpo
sotto di lui, e si sollevò, in modo da fissare Goku. Abbassò la testa,
passando gentilmente la sua bocca sulla tempia sudata di Goku, prima di
muoversi sulle altre parti del suo viso, dovunque tranne che sulle già
gonfie labbra che anelavano di essere toccate ancora una volta. Gli occhi di
Goku si serrarono ancora una volta in risposta, circondò le braccia attorno
alle spalle nude di Sanzo e mosse il suo viso verso quello di Sanzo e lo
baciò, non violentemente come avevano fatto in precedenza, ma
teneramente, cosa che fece spalancare gli occhi di Sanzo in sorpresa
solo per serrarli ancora mentre rispondeva allo stesso modo con una passione
che non aveva mai saputo esistesse in lui. Le nocche di Sanzo sfiorarono gli
zigomi arrossati più leggermente che poterono, prima di muoversi giù lungo
il collo di Goku dove un battito pulsava sotto le sue dita. Permise a Goku
di allontanarsi, per respirare, le loro labbra separate di un solo
millimetro mentre si guardavano l’un l’altro con le palpebre semichiuse, non
realmente vedendosi ma percependosi.
Si tennero l’un l’altro in silenzio, ascoltando i
suoni della pioggia che si gettava sull’erba umida e al suolo, il rumore
riempiva lo spazio vuoto attorno a loro, non erano necessarie parole per
rovinare il confortevole stato d’animo in cui erano. La pioggia si era
gradualmente ridotta a una leggera pioviggine da qualche parte lungo la
strada. Goku appoggiò esitando la testa sulla spalla di Sanzo, non sapendo
se volesse fermare o continuare quell’affascinante esperienza sessuale. Le
sue dita scorsero sulla spalla di Sanzo, meravigliandosi di come la sua
pelle fosse liscia e luminosa, toccando una macchietta giusto al di sotto
della clavicola e baciandola. Il suo stomaco si tese dalla felicità perché
Sanzo non fece nessun movimento, permettendogli di toccare, e sentire. Era
Sanzo che stava toccando, l’uomo che aveva sempre trovato svariate
ragioni per colpirlo, oppure, lanciargli cose e urlargli parole ridicole.
Voleva dare a Sanzo lo stesso piacere che gli era stato dato, voleva far
provare a Sanzo le stesse elettrizzanti sensazioni che in quel momento gli
stavano scorrendo nelle vene. Goku rise stupidamente a sé stesso, quando
scoprì che baciare Sanzo sotto la clavicola fargli involontariamente fremere
il sopracciglio destro.
Senza preavviso, Sanzo si alzò sui suoi piedi, e
strinse le mani attorno ai polsi del confuso ragazzo, semi-sollevandolo dal
terreno. Cominciò a camminare fuori dal loro rifugio, con Goku al proprio
seguito. Camminarono nella leggera pioviggine, Goku all’oscuro di cosa
stesse passando per la testa di Sanzo finché non si fermarono di fronte al
fiume. Osservò il fiume, poi l’indecifrabile espressione di Sanzo e
rapidamente osservò di nuovo il fiume, non sapendo cosa si supponeva che
facesse ora. Aspettò in silenzio che la voce di Sanzo parlasse, combattendo
il ridicolo bisogno di coprire il suo corpo nudo con le mani. Sanzo aveva
già visto tutto di lui, ad ogni modo.
Sanzo cacciò indietro un sorriso mentre camminava
lentamente dietro la silenziosa sagoma di Goku. Mani si spinsero dietro la
schiena di Goku, spedendo disordinatamente e senza gentilezza il ragazzo
nell’acqua fredda con un tremendo strillo. Sanzo scelse quel momento per
liberarsi dei suoi pantaloni, e calciarli via prima di stiracchiarsi,
momentaneamente calmato dall’attenuarsi della tensione che aveva sentito in
precedenza. Non aveva mai sperimentato prima certi sentimenti che guidavano
ogni cosa via dalla sua mente, e lasciare il suo corpo pienamente in
controllo, e arrendersi alla tensione sessuale a cui aveva un disperato
bisogno di trovare sollievo. Sanzo scosse la testa, come per scacciare
pensieri indesiderati dalla mente, ed entrò nel fiume con uno splash.
Goku nuotò velocemente verso la superficie e riempì
rapidamente i polmoni con aria fresca, tossendo fuori l’acqua che gli aveva
riempito la bocca e le narici, i suoi occhi brucianti. Il suo corpo fremeva
moltissimo per la gelida acqua, le sue mebra tremanti mentre si stringeva
sotto la superficie. Scosse più volte l’acqua via dalla sua testa, prima che
i suoi occhi finalmente registrassero l’assenza della presenza di Sanzo.
Piazzò entrambe le mani sulla sponda, e fece uno sforzo per trascinarsi
fuori dal gelido fiume, il suo viso mutato in un’espressione diffidente
mentre si guardava intorno cercando l’affascinante bonzo corrotto. Una mano
si avvolse con sicurezza attorno alla coscia di Goku proprio mentre era in
procinto di toccare terra, e rapidamente lo strattonò di nuovo nel fiume, la
dura terra graffiò dolorosamente il mento di Goku prima che l’acqua
inghiottisse le sue irritanti urla. Era come se il petto di Goku fosse in
fiamme quando si contorse in un vano tentativo di liberare la coscia
intrappolata, aprendo la bocca e, prima di tutto, liberando più preziose
bolle d’aria. E poi, proprio quando pensava che non avrebbe più potuto
resistere, si sentì sollevare nell’aria fredda, facendolo sussultare e
ansimare profondamente prima che il suo corpo fosse stretto e labbra si
posassero sulle sue. Un immediato sollievo spazzò via la rabbia che aveva
dentro, il desiderio tornò nuovamente in vita dal semplice contatto dei loro
corpi. Improvvisamente, Goku mosse le labbra al di sotto della clavicola di
Sanzo, baciandola e leccandola con la lingua, sentendo il corpo di Sanzo
fremere in modo incontrollato, e ancora Goku continuava a stuzzicarlo,
facendo mangiare a Sanzo la sua stessa medicina, mentre dita istintive
accarezzavano il petto di Sanzo e stringevano un sensibile capezzolo. Mani
afferrarono le braccia di Goku, sorprendendo il ragazzo, prima che il suo
mento venisse sollevato e le sue labbra venissero attirate in un profondo
bacio.
Sott’acqua, mani si mossero lungo la liscia schiena
di Goku con un lento movimento, fino al suo fondoschiena, afferrando le sue
natiche e spingendole verso le anche di Sanzo in modo che Goku potesse
sentire la voluminosa evidenza del desiderio di Sanzo. Furono vicini ad
urlare con forza a quel contatto, l’intenso piacere delle loro carni che si
sfioravano l’un l’altra fece aprire leggermente la bocca di Sanzo per
liberare un gemito silenzioso. Goku rapidamente avvolse le braccia attorno
alle spalle di Sanzo, mordendole profondamente con le unghie delle mani, per
paura che il suo corpo perdesse il sostegno, senza liberare le sue labbra
dal loro bacio, mentre si baciavano a lungo quanto i loro polmoni gli
permettessero.
Sanzo fece stendere Goku sul suo stomaco sopra la
morbida erba umida, si portò sopra di lui e accarezzò la sua liscia schiena
che era totalmente scoperta a lui. Si abbassò in silenzio, rimpiazzando le
sue dita con la sua lingua, leccando le gocce d’acqua dalle spalle di Goku e
giù lungo la schiena, mandando dolci fremiti lungo la spina dorsale di Goku.
Sanzo continuò i suoi torturanti movimenti, facendo correre una mano lungo
il torace di Goku e sopra la pulsante eccitazione tra le sue gambe, prima di
cercare qualcosa fra i vestiti che Goku gli aveva tolto in precedenza. Le
sue dita cercarono e vagarono, scavando nelle pieghe e tasche del vestito
prima di lasciar finalmente fuori un piccolo sorriso di trionfo, le sue dita
tenevano una piccola bottiglia di unguento che Hakkai gli aveva lasciato
giorni prima.
Goku forzò le sue braccia a calmarsi, dato che
stavano tremando un po’ troppo in reazione ai piccoli baci di Sanzo lungo la
sua schiena. Si sentiva completamente vulnerabile, una sensazione che era
cresciuta durante l’intera notte che aveva passata con Sanzo, e chiuse gli
occhi in totale confusione mentre le labbra di Sanzo si mossero dalla sua
schiena a un lobo del suo orecchio, le sue ginocchia leggermente tremanti in
riflesso. E allora la sentì. La sensazione di qualcosa di umido e denso che
entrava in lui. I suoi occhi si spalancarono per la sorpresa, il suo corpo
rabbrividì mentre si voltava per osservare Sanzo, Sanzo gli premeva le
labbra sulla nuca per rassicurarlo. Si girò di nuovo e fronteggiò il
terreno, chiudendo con forza gli occhi mentre un gentile dolore si irradiava
in lui. Il suo viso scottava, e arrossiva, mentre il dito di Sanzo si
muoveva fastidiosamente in lui. Due dita umide lo invasero, stirando e
rilassando la sua apertura con un considerevole apporto di dolore che Goku
non poté fare a meno di urlare, debolmente consapevole delle dolci frasi che
Sanzo gli sussurrava all’orecchio. Le dita invadenti sfiorarono un punto
dentro di lui che gli fece spalancare gli occhi e sospirare con forza,
mentre il dolore lentamente si trasformava in una sensazione di qualcosa
così piacevole che si espandeva attraverso l’intero corpo di Goku. Il dolore
diminuiva, e al suo posto, c’era quello stesso apprezzato sentimento mentre
Sanzo esplorava continuamente quel misterioso punto, pazientemente.
Sentì la punta del membro di Sanzo sulla sua
rilassata apertura, e gli occhi di Goku si spalancarono bruscamente al
movimento. Sarebbe bastata solo una mossa, una mossa, e non ci
sarebbe stato niente che avrebbe fermato Sanzo dal possederlo. La sua gola
era serrata in qualcosa di simile alla paura, e torse il suo collo per
fronteggiare Sanzo. La fronte di Sanzo era corrugata, mentre chiudeva con
forza i suoi occhi, le sue labbra serrate con forza insieme in agonia e la
sua mente e il suo corpo combattevano assieme. Il suo collo era teso, ornato
con un misto di acqua e sudore, ciocche bionde appiccicate alla sua fronte.
La luce della luna aveva illuminato il suo bellissimo profilo, facendo
respirare Goku profondamente alla delicata soavità che il biondo possedeva.
Le sue paure svanirono nell’aria, e con un morbido lamento, si spinse
all’indietro, accogliendo dentro di lui l’intera lunghezza di Sanzo, gemendo
per la sensazione.
Goku non aveva mai provato niente del genere prima,
sentendo il calore di Sanzo dentro di lui quando Sanzo perse ciò che gli
rimaneva del suo controllo e si tuffò in lui con un grido di soddisfazione,
rimanendo come congelato, cercando di far calmare il suo corpo e cercando di
abituarsi al calore e alla strettezza di Goku. Posizionò le sue braccia ai
lati della testa di Goku, prese un profondo respiro, e iniziò a spingere,
lentamente, e in tensione, per essere sicuro di non causare in nessun modo
dolore a Goku. Gli occhi di Sanzo erano momentaneamente accecati dalle pure
ed istantanee sensazioni a cui il suo corpo si stava spontaneamente
arrendendo, stringendo i denti mentre lottava per controllare i suoi
movimenti. Uscì leggermente, voltando Goku in modo che potessero guardarsi
l’un l’altro nel mezzo della crescente atmosfera.
La visione di Goku si macchiò di luci quando Sanzo
finalmente lo penetrò e velocizzò il suo movimento, il precedente dolore di
Goku lentamente diventò un fuoco che si agitava nel suo stomaco, i suoi
lineamenti contorti in giubilo, il frenetico battito del suo cuore e le onde
di sangue scorrevano velocemente nelle sue orecchie bloccando ogni suono che
avesse potuto udire, mentre la calda carne di Sanzo lo riempiva ancora e
ancora. Gemette ripetutamente il nome di Sanzo, come un mantra, sentendo il
suo cuore asciutto mentre lui e Sanzo si fondevano come uno solo. Più e più
volte, urtò nella spossatezza di Goku, il luogo che gli dava piacere,
divenuto selvaggio per l’estasi, inconsapevole che stava probabilmente
causando dolore a Goku, ma erano al di là della preoccupazione, così
insieme, scambiarono quel momento di indimenticabile paradiso. Affondò il
viso sulla spalla di Goku, sentendo le gambe di Goku attorcigliarsi attorno
alla sua vita mentre facevano l’amore. Il suo corpo non avrebbe resistito
ancora a lungo, lo sapeva, ma cercò di portare il suo corpo sotto controllo
per assaporare quella sensazione giusto un po’ più a lungo. Goku avvicinò
Sanzo a lui e lo baciò, le sue mani strette da quelle di Sanzo mentre i loro
corpi si univano. Sentì una nuova pressione sulla sua vita, e i suoi occhi
si aprirono, cercando di focalizzarsi sullo spettacolo. Gli occhi di Sanzo
si chiusero su di lui con un’intensità che rivaleggiava con la propria, i
suoi occhi che incontravano quelli viola.
Goku desiderò che il momento durasse per sempre.
Un’altra fresca sorta di calore nato dal ventre di
Goku si sparse attraverso il suo corpo, e attraverso la sua rimbombante
testa, lo sapeva che non avrebbe potuto resistere a lungo. Il suo corpo
fremeva, la sua mano stritolava le lunghe dita che erano intrecciate con
forza con le sue, mentre annegavano nelle onde di un orgasmo che fece
vacillare loro la mente. Sanzo poté sentire la forza dei muscoli interni che
intrappolarono il suo membro, mentre versava caldo liquido bianco in Goku,
le loro visioni accecate da luce bianca, i loro corpi esausti e coperti col
loro sudore. Debolmente Sanzo si accasciò su di lui, consumato e assonnato,
il suo corpo caldo oltre l’immaginabile. Goku avvolse leggermente le braccia
attorno all’ansimante biondo, mentre ansava e boccheggiava sul torace nudo
di Sanzo per respirare, entrambi i loro corpi tremanti in risposta, e il
manto del sonno discese su entrambi quando giacquero l’uno sull’altro sotto
la leggera pioviggine, sotto la notte scura.
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I primi segni del sole mattutino crebbero, il cielo
divenne più chiaro, i rumorosi uccellini posarono lo sguardo sulle due
figure addormentate accanto a un placido fiume e cinguettarono più forte,
svegliando uno di loro in uno stato particolarmente stanco. Le sue palpebre
si spalancarono, cercando di abituarsi alla vista dei dintorni attorno a lui
e al suono dei rumorosi uccellini cinguettanti. Goku si sedette, sentendo un
crampo ai muscoli delle gambe. La pioggia aveva smesso da qualche parte nel
mezzo della notte, il suolo aveva assorbito l’acqua piovana, cosa che
ripugnava le gambe di Goku dal muovercisi troppo sopra. Sentiva un dolore da
dietro, e attraverso occhi assonnati, guardò in basso e trovò una testa
bionda che riposava sul suo grembo, una mano sottile posata sulle ginocchia
di Goku. Per un momento, Goku osservò il suo grembo, non comprendendo
cos’era successo finché non ricordò cos’era successo la scorsa notte. Il suo
cuore si infiammò, le sue dita tremanti con amore mentre spostavano asciutte
ciocche bionde via dal dormiente, pacifico viso di Sanzo.
Goku si alzò in piedi con attenzione, non volendo
disturbare Sanzo dal suo sonno e non avendo idea di come era supposto
dovesse reagire verso di lui. Raccolse i suoi vestiti scomposti, da tempo
sporchi e ancora umidi, ma li indossò lo stesso, il suo corpo sbattuto e
dolorante per i postumi. Camminando verso il fiume per pulirsi, arrossì
quando trovò segni di piccoli lividi rossi su tutto il suo corpo, e arrossì
di più quando trovò liquido bianco sui suoi capelli spettinati. Si sedette e
si afferrò le ginocchia, sapendo che da qualche parte durante la notte, era
già caduto per Sanzo. Goku non poteva dire la stessa cosa per i pensieri di
Sanzo. Probabilmente per lui, quello era stato solo un modo per dare
sollievo alle sue frustrazioni sessuali, e Goku preferiva piuttosto essere
imbrogliato che sentire quelle parole dalla bocca di Sanzo. La scorsa notte
era speciale.
Probabilmente la notte più speciale dell’intera vita di Goku...
“Amo Sanzo,” sussurrò a sé stesso con certezza
crescente, mentre i suoi occhi dorati si allargavano in sopresa. Si coprì il
viso con le mani, sapendo che Sanzo, non avrebbe mai ricambiato i suoi
sentimenti, ma...
Una mano si infilò sotto al mento di Goku e voltò il
suo viso spaventato verso destra, dove le sue labbra vennero catturate in un
bacio.
Chiuse gli
occhi.
Goku non obbiettò, e rispose automaticamente, sapendo che
quello sarebbe stato probabilmente l’ultimo momento che avrebbero scambiato
assieme. Fecero l’amore lentamente per l’ultima volta, non volendo sprecare
ciò che era rimasto dei loro momenti insieme, e si presero il tempo di
sentire ed esplorare l’uno il corpo dell’altro. Sanzo si meravigliò alla
vista del glorioso corpo di Goku, e sorrise a sé stesso quando vide i segni
dei molti e piccoli morsi rossi che la sua bocca aveva creato in quel corpo.
Quando finalmente lo penetrò, ebbe cura di non prendere tutto velocemente
come aveva fatto in precedenza, invece di prendersi il suo tempo e godersi
appieno la sensazione del corpo di Goku che si incastrava alla perfezione
col suo, la forza del suo corpo che schiacciava duramente il corpo di Goku
sull’erba, le sue mani e labbra che causavano fuoco in ogni pezzetto di
pelle che toccavano e baciavano. La fine fu gratificante come prima, forse
anche di più. Goku gli prese una mano, e vi fece scivolare facilmente le sue
dita attraverso, tenendole alte nell’aria e ammirando l’unione. Si voltò
verso Sanzo, e lo fissò, perdendosi nel confortevole silenzio. Ancora una
volta, il suo respiro si fermò, a come si era trovato ad innamorarsi del bel
biondo, anche la sottile curva della mascella di Sanzo mandava piccoli
fremiti alla spina dorsale di Goku.
Si vestirono in silenzio mentre il sole finalmente
sorgeva, e poi si fermarono l’uno di fronte all’altro. Goku scosse la testa
e inghiottì prima di camminare verso Sanzo e avvolgere le braccia attorno
alle spalle sottili, stringendole quando sentì la voce familiare di Hakkai e
Gojyo andare verso di loro. Era ironico come ai due fosse occorsa tutta la
notte solo per trovarli entrambi...
“Sanzo,” mormorò a disagio, la sua testa abbassata
mentre stringeva il monaco al suo corpo. Cosa poteva dire, che potesse
chiaramente descrivere l’agonizzante pesantezza che si era accumulata sotto
le sue spalle, che non poteva sopportare in nessun modo di essere separato
da Sanzo? Nascose il suo viso nei vestiti di Sanzo, respirando il suo buon
profumo.
Sentì il suo viso venire sollevato, esponendo i suoi
ansiosi occhi dorati, mentre fissava le iridi viola che appartenevano a
Sanzo. Il viso di Sanzo si abbassò, e Goku chiuse istintivamente gli occhi
come se si preparasse per un bacio, ma quando sentì la fronte di Sanzo sulla
sua, i suoi occhi si spalancarono, sorpreso nel vedere un viso che amava
così vicino al suo. Si guardarono fisso cercandosi l’un l’altro, annegando
nei pozzi dei loro occhi, e rimasero senza muoversi in quella posizione per
un lungo momento prima di muoversi via l’uno dall’altro a una appropriata
distanza in silenzio, camminando e raggiungendo il resto dei loro amici.
Fine
N.d.T:
Allora? Vi è piaciuto questo secondo e ultimo capitolo?
Seguite il
mio consiglio, provate a rileggerveli di fila e vedrete che effetto, parola
mia!!
Commenti, mi
raccomando!!! Anche Abelle (che come ricordo è l’autrice di questa storia)
vuole commenti!!! Quindi scrivete che io provvedo a riferire!!!!!
Vitani
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