Note: questa me la sono sognata stanotte e ho subito deciso di postarvela!!^^


Addio

di Naika


I lisci capelli color dell'ebano gli ricadevano sul volto pallido chino a nascondere due occhi blu bagnati di lacrime
"Hana ti prego rispondimi" pregò con voce tremante seduto accanto a quel corpo freddo e immobile accanto a lui.
"Ti prego..."
la voce gli usciva sempre con maggior difficoltà, lo stomaco stretto in una morsa dolorosa ma ancora non ricevette nessuna risposta.
Non poteva essere vero, non doveva essere vero!
Una lacrima silenziosa scivolò lungo la guancia pallida cadendo tra i fili d'erba.
Era una così bella giornata di sole, l'erba profumata, il canto degli uccelli il risveglio di quella primavera tanto aspettata per stare con lui, per PARLARE con lui ed ora...
Erano usciti insieme quella mattina.
Quel do'hao aveva insistito per accompagnarlo a comprare il cellulare nuovo. "Ci scambieremo i numeri e potremmo parlarci senza dover disturbare i nostri genitori" gli aveva detto. Ed era sembrata una così bella idea.
Erano andati insieme al negozio di telefonia che era in centro, insieme come una coppia di amici di vecchia data per una volta senza litigare. Si era sentito così bene, così in pace con il mondo intero per una volta in vita sua che a stento riusciva a trattenere un sorriso felice... lui... Rukawa Kaede faticava a trattenere un sorriso.
Finchè non erano giunti a quel parco e si erano seduti all'ombra leggera di quell'albero grande dalle foglie verdi e lucenti in quella splendida giornata di sole.
Aveva estratto il nuovo cellulare dalla scatola e aveva memorizzato il numero del do'hao. Avevano litigato sul nome da mettere in rubrica e alla fine Rukawa gli aveva concesso di scrivere Hanamichi (anzichè Tensai come voleva Lui o Do'hao come aveva proposto il volpino).
Tutto così bello...
Tutto così perfetto...
ma la perfezione non esiste e la gioia è una sensazione effimera.
Un ragazzone alto e molto robusto si era avvicinato a loro con aria furiosa.
Non l'avevano mai visto ma lui sembrava conoscerlo molto bene.
Si era lanciato contro il volpino con un coltello in mano gridando che quando sarebbe stato sfigurato la sua ragazza avrebbe smesso di sbavare per lui.
E Hanamichi si era lanciato in sua difesa.
Era finiti tutti a terra e solo dopo alcuni minuti Rukawa si era accorto di quanto era successo.
Il teppista era fuggito.
"Rispondi..." supplicò ancora invano.
"Lascia stare è morto" gli mormorò una voce gentile al suo fianco allontanando le sue mani candide da quel corpo freddo e martoriato
"Non c'è più niente da fare"
"Non è giusto..." mormorò il ragazzo dagli occhi blu asciugandosi le lacrime traditrici.
"Lo porteremo a riparare è ancora in garanzia" gli sussurrò dolcemente Hanamichi passandogli con fare confortevole un braccio sulle spalle e osservando con tristezza il cellulare che dopo la caduta non riusciva più a prendere la linea neanche per chiamare quell'unico numero che Rukawa aveva fatto in tempo a memorizzare.
Rukawa annuì mestamente e insieme si diressero nuovamente verso il negozio.


FINE

 
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