Acqua calda,
acqua fredda
parte
X
di
Hymeko
Rukawa allungò una mano, premendo piano un pulsante, per inserire il vivavoce.
"Sakura?"
Uno sbadiglio deformò la risposta della persona dall’altra parte.
"Ti abbiamo svegliata?"
s’affrettò a domandare il rossino, colmo di premura.
"No, no, stavo andando a far colazione, ma non ho dormito molto"
I due uomini si scambiarono un’occhiata pensierosa, poi Hanamichi aggiunse piano:
"Non sei malata, vero?"
"No, ma ieri la mia compagna di stanza compiva gli anni, così siamo rimaste alzate fino a tardi. Sapete, abbiamo dato una festicciola"
Rukawa si accigliò un po’:
"Ma ve lo permettono?’"
La ragazzina rise piano:
"Dai papà, ci siamo organizzate da sole"
"Niente alcolici fumo o peggio, spero!"
Hanamichi strinse forte la mano del compagno, oppresso dall’idea della figlia avvolta in una nube di fumo.
"No. Solo patatine, pop-corn e Coca Cola. Non pensare che siamo così sceme"
Un sospiro di sollievo non fece notare al rossino l’insulto velato che Sakura gli aveva rivolto, che però non sfuggì al volpino:
"Sakura…modera i termini"
"Sì papà, scusami"
"Hn. Senti, hai un po’ di tempo? Vorremmo parlarti"
"Sì, tutto quello che vuoi. Non abbiamo la prima ora, oggi"
Rukawa spostò lo sguardo sul compagno, che annuì. Le due mani si strinsero di nuovo, in cerca del coraggio necessario. Avevano deciso tutto loro, il moro se ne rese conto in quel momento. Che ne avrebbe detto lei? Avevano –o meglio, aveva- già stravolto una volta la sua vita, mettendola in quel luogo dimenticato. Ormai era ben adattata…avrebbe retto ad un altro cambiamento?
"Sakura…ci manchi molto"
"Hn? Davvero?"
Hanamichi fissò il compagno, confuso. Perché gli aveva risposto così? Non lo comprendeva…
"…sì. Non ti manchiamo?"
Rukawa sperò che il suo intervento spingesse la figlia ad aprirsi un po’…anche se aveva l’orribile sensazione che il sospetto che aveva sempre regnato, nel fondo del suo animo, fosse la realtà…
"Sì papà"
Un po’ troppo freddo e macchinoso, come sì…
"Sakura? Tutto a posto?
Sospirando, la volpe abbracciò l’altro per le spalle, tirandolo a sé. Sarebbe stato difficile…Hanamichi non aveva capito…aveva percepito, ma i suoi occhi erano troppo pieni d’amore, per vedere…
"Sì. Allora, cosa c’è?"
"Noi…vorremmo sapere se…"
Il rossino sbirciò il compagno, che gli aveva stretto la spalla. Sorrise…il suo appoggio, o la sua forza…Rukawa s’era appoggiato a lui…
"…se ti piacerebbe tornare a vivere con noi"
Il moro trattenne il respiro. Non aveva capito, di nuovo. Aveva sperato che quella stretta bastasse a farlo desistere, ma i suoi sentimenti erano troppo forti.
"…no, grazie"
………
"Ehi? Ci siete ancora?"
"Sì"
Rukawa appoggiò le labbra sulla tempia del compagno, che ancora fissava il telefono. Raggelato.
"Posso andare?"
"No. Vorremmo una spiegazione"
A dir la verità, lui la conosceva già, probabilmente. Ma Hanamichi la meritava.
"Io…ho tanti amici, qui"
Sakuragi si riscosse, ricordando forse il dolore provato per la separazione dalla sua Armata.
"Lo sappiamo…ti porteremo ogni volta che vorrai, a trovarli"
"Non sarebbe la stessa cosa"
s’affrettò a ribattere lei.
"Ma, Sakura…"
"E poi ci sarebbe la scuola"
Hanamichi s’aggrappò a quella risposta, una delle poche certezze che in quel momento gli restavano:
"Avresti i migliori insegnanti privati"
"Non voglio degli insegnanti privati. Voglio restare qui"
Rukawa sospirò, mentre gli occhi castani, improvvisamente spenti, cercavano il suo aiuto.
"Sakura…sei un collegio, non vuoi tornare dalla tua famiglia?"
Silenzio. Il moro sapeva bene il perché. Stava per farlo. Distruggere la felicità di Hanamichi.
"Papà…"
Si rivolgeva sempre a lui, non al compagno…non aveva mai accettato, che avesse sostituito Hanako.
"…ti arrabbierai molto?"
Il rossino passò lo sguardo dal partner al telefono, sentendosi improvvisamente escluso. Aveva sempre pensato che la freddezza della figlia, nei suoi confronti, fosse da attribuirsi alla shock d’aver perso la madre. Forse, invece, quello l’aveva accettato.
"Dipende"
"Io torno ogni anno dalla mia famiglia. Quando io e te andiamo a metter fiori sulla tomba della mamma"
Io e te. Non noi. Improvvisamente, fu tutto chiaro.
"Tu…mi odi molto?"
Rukawa sussultò, impietrito dalla voce atona del rossino. Vuota, come se gli avessero appena strappato la vita.
"No. Ma non ti voglio bene. Non lo farò mai"
"Sakura!"
"Papà, è la verità"
Vero, ma lei non poteva vedere le lacrime mute che scorrevano sulla pelle della sua involontaria vittima.
"Ci sono modi e modi per dirla!"
"Si può sapere perché ti importa tanto?"
"Sakura! È il mio compagno!"
Hanamichi lo sentì appena alzare la voce. Stava accadendo davvero…sua figlia lo stava rifiutando.
"Non dovresti stare con lui! Tu appartieni alla mamma!"
Le lacrime si placarono, mentre nessuno fiatava:
"…è per questo? Pensi che abbia rubato Kaede…"
"Non chiamare papà per nome!"
"Sakura!"
"Lascia stare. Credi che abbia rubato Rukawa a Hanako?"
"…no. La mamma è morta. Ma papà non doveva mettersi…con te! Con un uomo!"
Colmo di disprezzo. Non odio. Si può odiare e ammirare assieme. Sakura era semplicemente disgustata, da lui.
"Insomma! Chiedigli scusa subito! Non sai nemmeno di che parli!"
"No!"
"Kaede…lascia stare"
Hanamichi intrecciò le mani con lui, incredibilmente calmo:
"…è perché sono un uomo? Ti infastidisce che tuo padre stia con uno del suo sesso?"
"No. Ma non doveva farlo dopo aver amato la mamma"
"Non capisco"
Lei sbuffò, scocciata. Il rossino posò un dito sulle labbra del moro, per impedirgli di sgridarla ancora.
"Spiegami"
"L’avrei accettato se non si fosse sposato, se non avesse avuto me. Ma papà aveva una moglie e ha una figlia: mettersi con te è come…se avesse rinnegato noi due! Se avesse voltato le spalle a ciò che era!"
"Sakura…"
"Io non voglio più vederlo! Papà, lascialo!"
Una scelta…fra l’amore della sua vita, e sua figlia.
Una scelta facile, almeno per lui.
"Non lascerò mai Hanamichi. Amavo Hanako e amo te, ma non mi separerai da lui. Mai"
"…allora ci vediamo quando andiamo dalla mamma"
"………"
"Ciao, papà"
"Ciao"
CLICK
………
"Lo sapevi?"
Il moro sospirò, appoggiando la tempia sulla nuca del compagno. La sua opera era stata distrutta…non era servito a molto, rimettere assieme i pezzi del suo animo. Più volte si era impegnato, ma alla fine Sakura aveva provveduto a smantellare tutte le sue certezze, frantumando ciò in cui credeva di più. Probabilmente aveva pensato a lungo al rapporto fra lui e il rossino, immaginandosi ad affrontare il loro legame. Forse aveva sperato, creduto e pregato di poterlo spezzare, di poter vincere contro Hanamichi. Lei…voleva davvero che lasciasse il compagno.
Rukawa chiuse gli occhi, cullandolo piano. Cosa avrebbe potuto dirgli?
"Kaede…per favore…"
"Hn…lo sospettavo, ma non ne ho mai avuto la certezza"
"…fino ad ora"
concluse l’altro per lui, ingoiando orgoglio, amore e dolore.
"…mi dispiace"
gli soffiò sui capelli, maledicendo il mondo e l’animo degli esseri umani.
Hanamichi sbuffò, quasi ridacchiando:
"…è strano, vero? Odia me, che la amo. E ama te, che invece…"
"Anch’io la amo, ma tu vieni prima"
lo precedette. Sperando che non dovessero ricominciare a litigare.
"…ok. Ok. Non ho la forza per riprendere da capo"
Sospirando, s’abbandonò al suo abbraccio. Era contento di aver fatto pace col suo volpino. Non avrebbe saputo cosa fare, altrimenti. Ed era anche felice di aver ceduto sul secondo figlio…già una bastava, a detestarlo. Anche un secondo no.
‘Esiste qualcosa di più ironico del destino?’
Di certo no…lui le aveva dato la vita, lui era stato rifiutato…incredibile, amaro sarcasmo. Quello che stava provando era il sapore del veleno puro…
"Vuoi che glielo diciamo?"
Il rossino lo sbirciò, godendosi le dita fresche che gli pettinavano le ciocche sulla fronte:
"No…credo che sarebbe peggio. Inizierebbe a detestare anche te, oltre a me"
"Ne sei sicuro?"
Hanamichi annuì, e Rukawa comprese che, in quell’occasione, era stato più saggio di lui. Rivelare a Sakura le sue vere origini…
"Forse potrebbe avere dei danni psicologici"
commentò, rendendosi conto della follia cui si sarebbe trovata davanti. Lui ne era uscito indenne solo per la felicità di ritrovarsi Hanamichi davanti, ma la figlia cosa ne avrebbe ricavato? Un altro shock totale, la fine delle sue certezze.
"Credi che sia davvero felice, lì?"
"…sì"
Alzando il viso, Sakuragi implorò un bacio. Un tocco leggero, per cancellare tutto.
"Cosa accadrà ora?"
Il volpino lo strinse più forte, affondando le dita fra le pieghe del suo maglione:
"Non lo so…forse nulla…"
"Credi che…la vedremo ancora?"
Era la sua paura più grande…non aver più la possibilità di incontrarla…
"Ma certo. Non hai sentito?"
Hanamichi scosse la testa:
"So che lei andrà con te sulla tomba di Hanako…sulla mia, cioè…fa ridere, vero?"
"Hn"
Sperava che l’umorismo nero del compagno fosse solo una conseguenza dello shock, e che non tornasse a galla quella folle idea del suicidio, comparsa molti anni prima.
"Ru, mi amerai sempre?"
Non sapeva neppure lui perché avesse chiesto una simile cosa, ma sentiva dentro la necessità di sapere. O meglio, forse, d’esser rassicurato.
"In eterno"
gli bisbigliò Rukawa all’orecchio, stringendolo forte a sé.
"Allora fa l’amore con me"
(scusami Mel ma neppure qui c’è la lemon…n.d.Hymeko senza ispirazione)
"Sei sveglio?"
Hanamichi spostò un po’ il viso, annuendo. Il petto bianco del compagno, dove aveva posato il capo nel riposo, gli sembrava l’ultima isola felice, il frammento estremo di una pace e di una felicità scomparse, altrove.
Non voleva allontanarsi.
"Sì…ma restiamo ancora così"
Avvertì l’altro annuire, dal movimento dei muscoli. Poi altra aria nei suoi polmoni:
"Ordino il pranzo?"
Il rossino sbirciò l’orologio…erano quasi le due del pomeriggio. Richiuse gli occhi. L’aria della stanza aveva un che di stantio…
"No…usciamo invece?"
Rukawa portò il viso accanto a quello del compagno:
"Hai voglia d’aria fresca?"
L’altro annuì, e lui sospirò: avevano entrambi bisogno di un bagno.
"Vado a riempire la vasca"
gli annunciò, prima di posargli un bacio sulla punta del naso.
"No…facciamo una doccia…vengo anch’io"
………
Le mani si sfioravano, mentre passeggiavano per un parco della città, gustandosi un gelato. In silenzio, facendo finta di ammirare gli alberi esotici, la mente in realtà ancora fissa sugli avvenimenti di quella mattina.
Il pranzo li aveva saziati, anche se forse avevano cercato di soffocare il dolore nelle spezie. In fondo, un tempo, non erano chiamate droghe?
Soprattutto lui, il folle rossino una volta considerato un vero teppista. Sembrava che quei tempi non appartenessero alla sua vita. Forse era stato il sogno di un altro, che s’era mischiato ai suoi.
Sospirò, chiedendosi dove fossero i suoi amici. E che cosa avrebbero pensato di lui.
‘Chissà se loro continuano a volermi bene…’
Erano anni, che non si faceva vivo con loro. Nemmeno dopo esser tornato Hanamichi, era andato a incontrarli.
Era tutto così facile, a quel tempo.
Guardò il volpino, e si ritrovò i suoi occhi addosso. Lo stava guardando, non poteva sapere da quanto. Lo sguardo blu era così leggero, impalpabile, discreto…sospirò, stringendogli forte un dito, prima di lasciarlo.
"Cosa posso fare per te?"
Hanamichi sorrise. Anche Rukawa era cambiato tanto. La volpe musona era sparita quasi del tutto. Per lui non esisteva più. Solo con gli altri ogni tanto si mostrava ancora distante.
Non gli importava.
Né rimpiangeva il passato. Aveva perso i suoi amici, vero. Anche una parte di se stesso, forse.
Ma aveva trovato l’amore della sua vita.
"Stai con me"
rispose piano, sedendosi ai piedi di un albero e togliendosi le scarpe, imitando altre persone nel parco.
"Sempre"
mormorò Rukawa in risposta, accoccolandosi accanto a lui. Continuando a guardare quel profilo triste, e gli occhi che mano a mano tornavano limpidi, anche se al posto del dolore si velavano di stanchezza.
"Cosa vuoi fare, ora?"
gli domandò, implorando che avesse in mente qualche follia, un fuoco che cancellasse il tempo appena trascorso.
"Vorrei…tanto fare una nuotata in una piscina"
"Hn. Possiamo trovarne una. Non sarà difficile"
Il rossino ridacchiò, arrossendo:
"Veramente intendevo una enorme e solo per noi, piena d’acqua calda, dove poter nuotare nudi. E fare l’amore senza limiti"
"Questo è un po’ più difficoltoso"
constatò la volpe, l’istinto che urlava di trovare un impianto sportivo, far sloggiare tutti, far bollire l’acqua e spogliare entrambi, per poi tuffarsi ed esaudire ogni suo desiderio.
"Già"
Hanamichi rise, guardando il cielo. Le nubi bianche erano tinte d’oro, dal sole caldo che stava per intraprendere la via per il tramonto. I rumori delle strade li avvolgevano, le persone chiacchieravano sia in inglese, sia nei dialetti a loro incomprensibili.
Le nuvole correvano, trasformandosi. Come lui, in fondo. Aveva subito tanti cambiamenti, da quando la sua vita era iniziata. Forse era il momento di…chiudere il cerchio.
Hanako probabilmente desiderava sparire per sempre, e lui aveva bisogno di verità, prima di poter partire alla conquista del cuore di sua figlia.
Aveva fatto innamorare di sé la sua volpe, probabilmente l’essere più difficile mai nato. Ci sarebbe riuscito anche con Sakura. Era un genio, in fondo, no? Ma doveva ricominciare. Da sé.
"Andiamo in Cina?"
Rukawa si gelò un attimo:
"Intendi…"
"Alle Sorgenti Maledette, sì"
"Hana…"
Il ragazzo sorrise, gettando indietro la testa:
"Devo tornare a essere me stesso, così…potremo trovare quella piscina e farlo anche nell’acqua fredda"
Rukawa inclinò un po’ il capo, guardandolo dolcemente:
"Ne sei sicuro?"
Il rossino annuì, sospirando:
"Credo sia tempo di dare ordine alla mia vita. Non posso più essere il tuo compagno solo a metà. È ora che tu stia solo con Hanamichi Sakuragi. Il passato…"
esitò, accarezzandosi il ventre. Poi riprese con forza:
"Il passato mi ha dato tanto, ma devo tornare me stesso. E ripartirò da lì"
"Con me al tuo fianco"
sottolineò il volpino, dando un’occhiata veloce in giro. Non c’era nessuno.
"Con te per sempre"
sussurrò Hanamichi, accettando senza timori il bacio leggero del compagno.
"Per sempre"
Fine
rullo di tamburi…non ci credo l’ho finitaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!! n.d.Hymeko esultante
finalmente!!!!!!!!!!!!! n.d.tutti
lo so ci ho messo tanto…perdono…n.d.Hymeko
e meno male che c’è l’happy end…n.dRu+Hana è_é
in verità la mia prima intenzione non era di finirla così, ma mi sono resa conto che l'altro finale sarebbe stato un po’ di cattivo gusto, quindi ho deciso di scrivere qualcosa di dignitoso; n.d.Hymeko
e non avevi più la voglia di continuarla, dilla bene…n.d.tutti
vero -///- comunque, grazie a tutte le persone che hanno avuto la pazienza di seguire questa luuuunga fic, grazie per i commenti, gli incoraggiamenti e le minacce…grazie di esistete insomma! Vi voglio tanto bene ^^ n.d.Hymeko
grazie anche da parte nostra!!! n.d.Ru+hana
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